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1 Il termine biocenosi include quegli organismi che, oltre a dipendere dalle caratteristiche fisiche del luogo in cui vivono, sono strettamente legati gli uni agli altri da vari tipi di rapporti reciproci (competizione per lo spazio e l alimento, rapporti preda - predatore, simbiosi, epibiosi, ecc.) tanto che da queste interazioni può dipendere la loro sopravvivenza. Le biocenosi, secondo la definizione classica, sono composte da specie caratteristiche che, indipendentemente dalla loro abbondanza, vivono preferenzialmente o esclusivamente in quel particolare biotopo; poi vi sono specie accompagnatrici normalmente presenti in questo come in altri biotopi ed infine specie accidentali che in quell ambiente si trovano solo occasionalmente. All interno di una biocenosi si parla di facies quando si verifica l esuberanza di una o poche specie in risposta a particolari condizioni. Il dominio bentonico è popolato da differenti biocenosi la cui distribuzione è fondamentalmente legata alla natura del substrato (sedimenti a differente granulometria e consistenza, rocce di diversa natura mineraria, ecc.), alla profondità (in funzione della penetrazione della luce e della pressione) ed infine alle caratteristiche idrodinamiche e chimico-fisiche dei diversi luoghi. Innanzi tutto si osserva una zonazione verticale: si può distinguere un sistema fitale, caratterizzato dalla presenza di vegetali, ed un sistema afitale, dove la luce è ormai assente. All interno di questi sistemi si distinguono vari piani, ovvero zone verticali dove i principali parametri che condizionano la vita sono costanti o progressivamente variabili entro limiti definiti. A loro volta i piani possono essere divisi in orizzonti con caratteristiche specifiche e zone con facies particolari. 1 / 8

2 Le principali biocenosi bentoniche del Mediterraneo sono state definite da Pérès e Picard nel famoso " Nouveau manuel de bionomie benthique de la mer Méditerranée " pubblicato nel Questi autori identificarono e divisero le varie biocenosi in funzione del piano e del tipo di fondale. Questa classificazione generale trova però innumerevoli eccezioni in funzione delle situazioni locali: condizioni chimico-fisiche, disponibilità di risorse, interazioni trofiche fra le diverse specie, e così via. Oggi i ricercatori studiando le comunità bentoniche tendono a rifiutare questo tipo di approccio descrittivo e rigido ma l imponente lavoro di Pérès e Picard resta un importante quadro di riferimento. Piano Substrato Sigla Descrizione Mesolitorale solido RMS biocenosi del mediolitorale superiore 2 / 8

3 RMI biocenosi del mediolitorale inferiore GM biocenosi delle grotte mobile DM biocenosi dei fondi detritici SM biocenosi delle sabbie SVLE biocenosi delle sabbie fangose, lagune, estuari 3 / 8

4 Infralitorale solido AP biocenosi delle alghe fotofile IETP biocenosi delle acque inquinate mobile GI biocenosi delle ghiaie SGBV biocenosi delle ghiaie fini e sabbie grossolane rimosse dalle onde 4 / 8

5 SRPV biocenosi delle sabbie in zone protette SVMC biocenosi delle sabbie fangose in zone calme LEE biocenosi lagunari eurialine ed euriterme STP biocenosi dei sedimenti inquinati SFBC biocenosi delle sabbie fini ben calibrate 5 / 8

6 SFS biocenosi delle sabbie fini superficiali HP biocenosi Posidonia delle praterie di Circalitorale solido C biocenosi del coralligeno GSO biocenosi delle grotte semioscure GO 6 / 8

7 biocenosi delle grotte oscure RL biocenosi delle rocce al largo mobile DC biocenosi dei fondi detritici costieri DE biocenosi dei fondi detritici invasi da fango VTC biocenosi dei fanghi terrigeni costieri DL 7 / 8

8 biocenosi dei fondi detritici del largo indipendenti dal piano SGCF biocenosi delle sabbie e ghiaie con correnti di fondo MI biocenosi dei fondi mobili instabili 8 / 8

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