e politiche delle Regioni er la promozione della alute e della sicurezza ei cantieri edili: e linee guida DPR 222/03
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1 e politiche delle Regioni er la promozione della alute e della sicurezza ei cantieri edili: e linee guida DPR 222/03 Ing. Francesco Vigiani Regione Toscana Settore Prevenzione e Sicurezza
2 PREVENZIONE E SICUREZZA NEI CANTIERI INDICE INDICATORI DI ATTIVITA INDICATORI DI DANNO LE LINEE GUIDA AL D.P.R. 222/03
3 IL RUOLO DELLE REGIONI NEL SISTEMA DELLA PREVENZIONE IL MONDO DEL LAVORO CHE CAMBIA Processi di decentramento e frammentazione della grande impresa Lavoratori extracomunitari Invecchiamento della popolazione e della forza lavoro Marcata individualizzazione dei rapporti di lavoro
4 INDICATORI DI ATTIVITA Investimenti nelle Costruzioni in Italia milioni
5 INDICATORI DI ATTIVITA Investimenti nelle Costruzioni in Italia OPERE PUBBLICHE : crollo degli investimenti in opere pubbliche (-32% in termini reali) : -13.5% in termini reali
6 INDICATORI DI ATTIVITA Investimenti nelle Costruzioni in Italia per prodotto
7 INDICATORI DI ATTIVITA Occupati per settore di attività economica in Italia Variazioni %
8 INDICATORI DI ATTIVITA Occupati nelle Costruzioni in Italia
9 IMMIGRATI NEL SETTORE COSTRUZIONI IN ITALIA Dati ISTAT - Rapporto Fillea - CGIL +6.5% occupati in edilizia APR 2003 / APR % della forza lavoro irregolare è straniera 40 anni età media lavoratori italiani < 35 anni età lavoratori stranieri
10 IL LAVORO EXTRACOMUNITARIO NEL SETTORE COSTRUZIONI RAPPORTO Fillea - CGIL 5% della forza lavoro nel % della forza lavoro nel % della forza lavoro nel % della forza lavoro nel 2002 ( immigrati)
11 LAVORI PUBBLICI Dalla progettazione all affidamento lavori 48% Affidata all esterno 6% Costo progettazione esterna su importo lavori 4,4% Incidenza oneri sicurezza (ante DPR 222/03) 475 Giorni dall incarico alla consegna del progetto 800 Giorni dall incarico all affidamento lavori
12 IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI IN ITALIA GLI INDICATORI DI SALUTE E DI DANNO Gli indicatori di salute e di danno: il monitoraggio degli infortuni in edilizia
13 GLI INFORTUNI SUL LAVORO IN EUROPA Circa 5 milioni di infortuni ogni anno Circa 146 milioni di giornate lavorative perse Circa morti per infortuni sul lavoro ogni anno Più di infortuni mortali nel settore dell edilizia miliardi di euro per costi di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro Gli infortuni implicano sia un costo personale che un elevato costo sociale.
14 GLI INFORTUNI SUL LAVORO IN ITALIA Secondo calcoli effettuati dall INAIL, il COSTO COMPLESSIVO ANNUO in Italia per infortuni e malattie professionali si aggira intorno a 28,4 miliardi di euro, pari a circa il 3% del P.I.L. A questi si devono aggiungere i cosiddetti COSTI INDIRETTI propri del ciclo di impresa, quali, ad esempio, ritardate consegne, spese legali, spese di formazione per nuovi addetti, perdite di immagine, etc. I COSTI DELLA NON PREVENZIONE COSTI DELLA NON QUALITA
15 INDICATORI DI DANNO 58, : 58,70 equenza relativa fortuni nel settore struzioni per 00 addetti : 0,19 frequenza relativa infortuni MORTALI nel settore costruzioni per 1000 addetti
16 INDICATORI DI DANNO
17 INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia, registrati dai Dip.ti Prevenzione Aziende U.S.L
18 Incidenza percentuale degli INFORTUNI MORTALI in Toscana per caduta dall alto nel comparto edilizia 80% 70% 60% 59% 61% 74% 68% 67% 59% 50% 40% 38% 47% 30% 20% 10% 0% media
19 25 21 INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia, registrati dai Dip.ti Prevenzione Aziende U.S.L. (esclusa manutenzione)
20 INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia, registrati dai Dipartimenti di Prevenzione nel 2006 (esclusa manutenzione) zienda USL Toscana FIRENZE VIAREGGIO FIRENZE FIRENZE FIRENZE PRATO PISTOIA SSA E CARRAR PRATO SSA E CARRAR FIRENZE ROSSSETO AREZZO SIENA Data accadimento Tipologia lavoratore Modalità accadimento 27/01/2006 dipendente caduto dall'alto (lavoratore edile, caduto da ponteggio) 06/03/2006 libero profess. caduto dall'alto (coord. per l'esec, durante controllo in cantiere) 08/03/2006 dipendente caduto dall'alto (lavoratore edile, caduto da ponteggio durante ritrutturazione edificio) 25/03/2006 dipendente caduto dall'alto (lav.edile, caduto da terrazza di edificio in ristrutturazione) 16/05/2006 dipendente caduto dall'alto (lavoratore edile, caduto da 2 mt da impalcatura durante ritrutturazione edif 24/05/2006 dipendente caduto dall'alto (lav.edile, sfondato copertura eternit capannone industriale in ristrutturazio 30/05/2006 dipendente caduto dall'alto (lavoratore edile, caduto da 2 mt durante montaggio ponteggio prefabbricat 17/06/2006 dat. lavoro schiacciato da crollo muro (dat. Lav. Impresa edile, durante lavori di ristrutturazione di casolare) 29/06/2006 dipendente caduto dall'alto (lav.edile, caduto all'interno di scannafosso da apertura solaio) 11/07/2006 dipendente schiacciato da (lav. edile, durante operazione smontaggio casseri manutenzione pila viado 09/08/2006 dipendente Schiacciato da (durante inserimento punta conica martello demolitore, schiacciat da martel 06/09/2006 dipendente caduto dall'alto (durante ristrutturazione copertura, caduto da ponteggio) 13/11/2006 dipendente schiacciato da manufatto (durante spostamento con gru di manufatto in c.a, cedimento gan 13/12/2006 schiacciato da gru (durante movimentazione carico, ribaltamento gru a torre) totale 14 64% degli infortuni mortali per caduta dall'alto
21 6 INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia Lavori di manutenzione, senza allestimento di cantiere*
22 Azienda USL Toscana INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia Lavori di manutenzione, senza allestimento di cantiere Data accadimento Tipologia lavoratore Modalità accadimento 000 FIRENZE 18/10/2000 lavoratore autonomo caduto dall'alto (geom., ispez.copertura in eternit cap.ind.,sfond.) 001 PRATO 05/04/2001 lavoratore autonomo sfondamento eternit (idraulico, preventivo x inst. impianti) 001 LUCCA 14/05/2001 lavoratore dipendente sfondamento tetto (idraulico x manutenz. imp. raffredd.) 001 GROSSETO 22/05/2001 lavoratore autonomo caduto dall'alto (lav.aut.manutenz.impianti, sfondato tetto) 001 LIVORNO 19/09/2001 lavoratore dipendente caduto dall'alto (impiantista, montaggio aspiratore, sfondato eternit) 002 PRATO 20/03/2002 lavoratore dipendente caduto dall'alto (errato uso di scala) durante installazione di parabola su tetto) 003 AREZZO 29/04/2003 lavoratore dipendente caduto dall'alto (pensionato, manutenz. tetto, sfondamento della copertura stessa 003 PISA 16/07/2003 lavoratore autonomo caduto dall'alto (lav.ed., manut.copertura in eternit capannone industriale, sfonda 004 AREZZO 16/02/2004 lavoratore interinale caduto dall'alto (idraulico su copertura in eternit cap.industriale x inst. canne fuma 004 PRATO 30/09/2004 impresa individuale caduto dall'alto (elettricista da scala a pioli interno capannone ind., durante install 004 GROSSETO 23/11/2004 lavoratore autonomo caduto dall'alto (pulizia canna fumaria su copertura piana) 004 GROSSETO 23/11/2004 lavoratore autonomo caduto dall'alto (pulizia canna fumaria su copertura piana) 004 FIRENZE 03/12/2004 lavoratore dipendente caduto dall'alto (tecnico x rilevazione inquin. elettromagn.antenna telefoni su tetto civ abit.) 005 FIRENZE 16/03/2005 lavoratore dipendente caduto dall'alto (edile durante manutenzione copertura, sfondato eternit) 005 EMPOLI 29/04/2005 lavoratore autonomo caduto dall'alto (antennista, montaggio antenna sfondato lucernario) 005 PISA 28/07/2005 lavoratore autonomo caduto dall'alto (lattoniere, ribaltato cestello durante installaz. gronda in rame) 005 MASSA 06/10/2005 lavoratore dipendente caduto dall'alto (lav. Ed., durante manutenz. copertura ex magazzino alimentare,sfondamento) 006 VIAREGGIO 08/07/2006 lavoratore autonomo caduto dall'alto (lav. Ed., durante manutenz. copertura piana, rifacimento impermeabilizzazione) tale 18
23 LE DIRETTRICI DI AZIONE DELLE REGIONI LE AZIONI DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO Il DPR 222/2003 Le linee guida Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, in attuazione dell art. 31, comma 1 legge 109/94
24 PREVENZIONE E SICUREZZA NEI CANTIERI Le linee guida al DPR 222/2003. PREMESSA. DEFINIZIONI E TERMINI DI EFFICACIA. CONSIDERAZIONI PRELIMINARI. ANALISI DEL TESTO P.S.C.- P.S.S. - P.O.S.. I COSTI DELLA SICUREZZA
25 IL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO La prevenzione del decreto 494/96 OPERA COMPATIBILE CON LA SICUREZZA Pianificazione (P.S.C.) contestualmente alla progettazione Predisposizione del Fascicolo contestualmente alla progettazione IMPRESA COMPATIBILE CON LA COSTRUZIONE DELL OPERA (ai fini della Sicurezza)
26 LE LINEE GUIDA AL DPR 222/2003 Premessa. Agevolare ed indirizzare l applicazione del regolamento al fine di migliorare la tutela della salute dei lavoratori. Fornire indicazioni per leggere in modo coerente la L.109/94 e s.m.i. ed il D.Lgs. 494/96 e s.m.i.. Fornire indicazioni ai vari soggetti coinvolti e metterli in condizione di rispettare una legislazione che li vede penalmente responsabili.. Massimizzare l investimento in salute dei lavoratori promosso dal committente con la stima dei costi.
27 Decreto Legislativo 19 novembre 1999, n. 528 Art. 2 - DEFINIZIONI COMMITTENTE Art. 2 comma 1 lett. B) LAVORI PUBBLICI Il soggetto per conto del quale l intera opera viene realizzata, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Il soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell appalto. RESPONSABILE DEI LAVORI Art. 2 comma 1 lett. C) Soggetto che può essere incaricato dal committente ai fini della progettazione o della esecuzione o del controllo dell esecuzione dell opera LAVORI PUBBLICI Il responsabile unico del procedimento ai sensi dell articolo 7 della legge n. 109/94.
28 LE LINEE GUIDA AL DPR 222/2003 Definizioni e termini di efficacia.s.c. - PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO.S.S. - PIANO DI SICUREZZA SOSTITUTIVO.O.S. - PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA ASCICOLO - FASCICOLO DELLE INFORMAZIONI PER INTERVENTI SUCCESSIVI SULL OPERA.S.P. - SOGGETTO CHE REDIGE IL P.S.C..S.E. - SOGGETTO CHE CONTROLLA IL RISPETTO DEL P.S.C.
29
30 LE LINEE GUIDA AL DPR 222/2003 Considerazioni preliminari A. Opera compatibile con la salute dei lavoratori impiegati nella sua realizzazione. B. Opera compatibile con l ambiente circostante durante la sua realizzazione e la sua manutenzione. C. Opera compatibile con la salute dei lavoratori impiegati nella sua manutenzione. D. Idoneità tecnico professionale delle imprese impiegate nella realizzazione dell opera. E. Tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini ai primi posti nella scala dei valori che ispirano l opera.
31 LE LINEE GUIDA AL DPR 222/2003 Il P.S.C. Il P.S.C. è redatto a cura del committente (nei lavori pubblici è la stazione appaltante) SPECIFICO CONSULTABILE FATTIBILE FUNZIONALE Relativo alla singola opera da realizzare Comprensibile ed essenziale Realizzabile concretamente Efficace ai fini della realizzazione dell opera ed fini della tutela della salute dei lavoratori Il P.S.C. entra a far parte integrante del contratto di appalto
32 IL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO I principi di base Il PSC deve essere: specifico per ogni singolo cantiere; di concreta fattibilità; coerente con le scelte progettuali; redatto in un linguaggio facilmente comprensibile sia dai tecnici delle imprese che dai lavoratori; realizzabile, cioè traducibile concretamente dai responsabili tecnici e lavoratori delle singole imprese nonché dai lavoratori autonomi; utilizzabile dalle imprese ai fini della informazione dei lavoratori e della consultazione dei loro rappresentanti per la sicurezza (RLS), nonché per integrare, ove necessario, la formazione dei lavoratori addetti all esecuzione dell opera: controllabile in ogni momento.
33 LE LINEE GUIDA AL DPR 222/2003 Il P.S.C. - I contenuti a) Identificazione e descrizione dell opera b) Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza c) Relazione con individuazione analisi e valutazione rischi concreti d) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventivi e protettive atte a ridurre al minimo i rischi concreti in relazione: 1. All area di cantiere 2. Ai rischi che dal cantiere fuoriescono all area circostante 3. Ai rischi che da fuori arrivano al cantiere 4. All organizzazione del cantiere 5. Alle lavorazioni del cantiere.
34 LE LINEE GUIDA AL DPR 222/2003 Il P.S.C. - I contenuti ) Prescrizioni operative, misure preventive e protettive e d.p.i. in riferimento alle interferenze ed alle incompatibilità delle lavorazioni risultanti da cronoprogramma. ) Misure di coordinamento relative all uso comune di apprestamenti attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. ) Modalità organizzative. ) Organizzazione prevista di pronto soccorso, antincendio ed evaquazione dei lavoratori. ) Durata prevista delle lavorazioni. ) Stima dei costi della sicurezza.
35 LE LINEE GUIDA AL DPR 222/2003 Il P.S.S. Il Piano di Sicurezza Sostitutivo P.S.S. è redatto quando non è previsto il P.S.C. P.S.S. è redatto a cura dell appaltatore o del concessioario. P.S.S. Contiene gli stessi elementi del P.S.C. con esclusione della stima dei costi della sicurezza. La stazione appaltante è ugualmente tenuta a stimare i costi della sicurezza relativi alle misure preventive e protettive finalizzate alla sicurezza dei lavoratori.
36 LE LINEE GUIDA AL DPR 222/2003 Il P.O.S. - Il Piano Operativo di Sicurezza edatto a cura di ciascun datore di lavoro delle preseesecutrici edatto ai sensi dell art. 4 del D.Lgs 626/94 edatto in riferimento al singolo cantiere interessato omplementare e di dettaglio del P.S.C. (quando previsto) el campo di applicazione della L. 109/94 entra anche sso a far parte integrante del contratto di appalto
37 LE LINEE GUIDA AL DPR 222/2003 Il P.O.S. I contenuti a) Dati identificativi dell impresa esecutrice b) Specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo c) La descrizione dell attività di cantiere d) L elenco delle opere provvisionali utilizzate in cantiere L elenco delle macchine utilizzate in cantiere L elenco degli impianti utilizzate in cantiere e) L elenco delle sostanze e preparati pericolosi usati in cantiere
38 LE LINEE GUIDA AL DPR 222/2003 Il P.O.S. I contenuti f) L esito del rapporto di valutazione del rumore g) Le misure preventive e protettive (integrative del P.S.C. quando previsto adottate in relazione ai rischi h) Procedure lavorative (complementari e di dettaglio del P.S.C. quando previsto) i) L elenco dei D.P.I. forniti ai lavoratori del cantiere l) La documentazione in merito all informazione ed alla formazione fornita ai lavoratori occupati in cantiere.
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