Incontro con i Parlamentari veneti

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1 Incontro con i Parlamentari veneti Venezia, 9 aprile 2018

2 L AUTONOMIA DEL VENETO IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 116, TERZO COMMA, DELLA COSTITUZIONE PARTE I, IL REFERENDUM

3 LA MANCATA ATTUAZIONE DEL REGIONALISMO DIFFERENZIATO Prima d ora, nonostante le istanze presentate nelle passate legislature dalla Regione del Veneto, la disposizione dell art. 116, terzo comma, della Costituzione non ha mai avuto applicazione. Questa previsione costituzionale consente l attribuzione alle Regioni virtuose, come il Veneto, di ULTERIORI FORME E CONDIZIONI PARTICOLARI DI AUTONOMIA

4 LE ULTERIORI FORME E CONDIZIONI PARTICOLARI DI AUTONOMIA In particolare, è possibile attribuire alla Regione che ne faccia richiesta: Ulteriori competenze legislative Ulteriori competenze amministrative ULTERIORI E ADEGUATE RISORSE FINANZIARIE

5 I principali tentativi compiuti dalla Regione Veneto: legislatura DCR n. 98 del 2007 il Consiglio Regionale dà mandato al Presidente della Regione a negoziare l acquisizione di maggiore autonomia in 14 materie Lettera del Istanza del Presidente della Regione del Veneto al Governo per l avvio del negoziato ai sensi dell art. 116, terzo comma, della Costituzione Lettere del 13 maggio 2008, 18 giugno 2008 e del 17 giugno 2009 solleciti al Governo per l avvio del negoziato

6 I principali tentativi compiuti dalla Regione Veneto: legislatura DGR n del 2010 la Giunta Regionale incarica un Gruppo di Esperti costituzionalisti per individuare i possibili percorsi giuridici al fine di ottenere il riconoscimento di maggiore autonomia; DGR n. 25/DDL del 2012 la Giunta Regionale approva un primo disegno di legge divenuto PdLS n. 16 in Consiglio con cui rivendica, ai sensi dell art. 116, terzo comma, della Costituzione, l acquisizione di ulteriori competenze legislative; DGR n. 26/DDL del 2012 la Giunta Regionale approva un secondo disegno di legge divenuto PdLS n. 17 in Consiglio con cui rivendica l acquisizione di ulteriori competenze amministrative; DGR n. 27/DDL del 2012 la Giunta Regionale approva un terzo disegno di legge divenuto PdLS n. 18 in Consiglio con cui rivendica l istituzione di Fondi regionali per la gestione dei principali istituti di protezione sociale (TFR, assegni per il nucleo familiare, prestazioni di invalidità civile, CIG. ecc.)

7 La normativa approvata a livello regionale: la L.R. n. 15/2014 e il referendum consultivo Al fine di dare nuovo impulso e rafforzare il processo volto a chiedere il riconoscimento di autonomia del Veneto il Legislatore regionale ha voluto dar voce anche alla volontà del popolo veneto, prevedendo l indizione di un referendum consultivo in merito all acquisizione di autonomia da parte della Regione. La L.R. n. 15/2014 Referendum consultivo sull autonomia del Veneto ha infatti delineato un particolare percorso procedurale.

8 LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE Con sentenza n. 118 del 2015, che ha mutato orientamento rispetto alle precedenti pronunce, la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla piena legittimità della L.R. n. 15/2014 (che era stata impugnata dal Governo) nella parte relativa al referendum sull acquisizione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia

9 L AVVIO DEL PERCORSO Per dare attuazione alla L.R n. 15/2014, sono stati posti in essere anzitutto i seguenti atti: con D.G.R. n. 315 del 15 marzo 2016 la Giunta regionale ha approvato una DETTAGLIATA PROPOSTA PER NEGOZIARE IL CONTENUTO DEL REFERENDUM, INDICANTE GLI AMBITI DI MAGGIORE AUTONOMIA con lettera del 17 marzo 2016 il Presidente Zaia ha FORMALMENTE PRESENTATO al Governo la RICHIESTA DI AVVIO DEL NEGOZIATO previsto dalla LR 15/2014, per definire il contenuto del quesito referendario Il percorso verso l autonomia è stato formalmente avviato

10 LA RISPOSTA DEL GOVERNO ALLA RICHIESTA DI AVVIO DEL NEGOZIATO Con nota del 16 maggio 2016, il Ministro per gli Affari regionali, pur manifestando una disponibilità di massima ad avviare la procedura dell art. 116, terzo comma, della Costituzione HA ESCLUSO QUALSIASI TRATTATIVA SUL CONTENUTO DEL QUESITO REFERENDARIO l unico quesito possibile, secondo lo Stato, era quello previsto dalla legge regionale e ammesso dalla Consulta: Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?

11 LE SUCCESSIVE RICHIESTE DELLA REGIONE A partire dal maggio 2016, il Presidente Zaia ha poi inviato una serie di altre note istituzionali: ha chiesto, più volte, al Governo e al Presidente della Repubblica la fissazione di un UNICA DATA per il referendum sull autonomia e altre consultazioni nazionali (ELECTION DAY); ciò avrebbe consentito un notevole risparmio di denaro pubblico ha inoltre chiesto al Ministero dell Interno la collaborazione per: - l utilizzo della piattaforma informatica per l elaborazione e la diffusione dei dati (SIEL) - il supporto tecnico-organizzativo delle Prefetture del Veneto per la gestione del procedimento referendario

12 LE RICHIESTE DELLA REGIONE NEL DETTAGLIO 20 maggio 2016 RICHIESTA DI FISSAZIONE DELL ELECTION DAY PER REFERENDUM SULL AUTONOMIA DEL VENETO E REFERENDUM COSTITUZIONALE 13 giugno 2016 RICHIESTA AL MINISTERO DELL INTERNO DI COLLABORAZIONE, ANCHE TRAMITE LE PREFETTURE DEL VENETO 19 luglio 2016 NOTA CONGIUNTA CON LA REGIONE LOMBARDIA, IN CUI SI RIBADISCE RICHIESTA DI FISSAZIONE DELL ELECTION DAY 21 settembre gennaio 2017 NOTA CON CUI SI DA CONFERMA AL PRES. DEL CONSIGLIO DELL INTENZIONE DI INDIRE IL REFERENDUM ENTRO IL 2017, AUSPICANDO L APERTURA DI UN DIALOGO ALTRA NOTA CONGIUNTA CON LA REGIONE LOMBARDIA DI RICHIESTA DI FISSAZIONE DI ELECTION DAY IN ABBINAMENTO CON REFERENDUM ABROGATIVI O ELEZIONI COMUNALI 13 luglio 2017 A SEGUITO DI UFFICIALE TRASMISSIONE DEL DECRETO DI INDIZIONE ED IN ASSENZA DI RISPOSTE, SE NON INTERLOCUTORIE, RICHIESTA DI AVERE RISCONTRO CIRCA L ESECUZIONE, DA PARTE DEGLI UFFICI STATALI, DEGLI ADEMPIMENTI DI COMPETENZA

13 LE RISPOSTE DEL GOVERNO Oltre a mere risposte di carattere interlocutorio, il Governo ha dato riscontro alle richieste della Regione solo a fine luglio 2017: con nota del 21 luglio il Ministro dell Interno assicurava l esecuzione degli adempimenti di competenza statale senza tuttavia concedere né l esibizione e l uso della tessera elettorale, né l utilizzo del software per l elaborazione e diffusione dei dati in tempo reale. il 5 settembre 2017 è stata sottoscritta apposita Intesa con le Prefetture del Veneto per disciplinare la collaborazione con gli organi statali per gli aspetti rientranti nell esclusiva competenza dello Stato (forza pubblica, liste elettorali, ecc.)

14 L ESITO DEL REFERENDUM Domenica 22 ottobre 2017 si è svolto il referendum consultivo: gli elettori veneti hanno espresso con chiarezza una posizione favorevole all acquisizione di una maggiore autonomia dallo Stato centrale: si sono recati alle urne oltre elettori, per una percentuale pari al 57,2% degli aventi diritto; si sono espressi con il SI a favore della richiesta di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia oltre elettori, per una percentuale pari al 98,1% dei votanti.

15 I COSTI DEL REFERENDUM TIPOLOGIA DI SPESA IMPORTI Rimborso delle spese sostenute dai Comuni del ,30 Veneto (rendicontazioni 2017 e 2018) Materiale elettorale ,30 Pubblicità (Servizi diffusione spot informativi a carattere istituzionale presso emittenti radiofoniche, su organi di stampa, quotidiani on line, mezzi di trasporto, sale cinematografiche-stampe esposizione messaggi informativi su impianti in concessione-servizi web marketing e web design) ,96 Servizi informatici ,78 Altri Servizi (trasporto materiale elettorale, onorari componenti Uffici Provinciali e Centrale per il referendum) ,02 Totale impegnato ,36 Rimborso somme da parte della Provincia di Belluno ai sensi del punto 3 dell'intesa sottoscritta con Regione del Veneto il 18/09/ Repertorio n (Dgr n. 1459/2017) Spese totali al netto della restituzione da parte della Provincia di Belluno , ,46

16 L AUTONOMIA DEL VENETO IN ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 116, TERZO COMMA, DELLA COSTITUZIONE PARTE II, IL NEGOZIATO

17 IL GIORNO DOPO IL REFERENDUM: LE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE Il giorno dopo il referendum, nella seduta del 23 ottobre 2017, la Giunta regionale, in attuazione della LR 15/2014, ha approvato: 1) la DGR/DDLS n. 35, concernente una proposta di legge statale contenente le richieste di maggiore autonomia. La proposta è stata trasmessa in Consiglio regionale, ove è divenuta PDLS n. 43; 2) la DGR n. 1680, con cui è stata istituita la Consulta del Veneto per l autonomia.

18 1. LA PROPOSTA DI LEGGE STATALE Il particolare percorso istituzionale seguito dalla Regione Veneto, con l approvazione di una proposta di legge statale prima dell avvio del negoziato, costituisce attuazione della LR 15/2014 Con Deliberazione n. 155 del 15 novembre 2017, il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge statale, composta da 66 articoli, che si identifica come la base e l oggetto del programma di negoziati con il Governo. Con Deliberazione n. 154, sempre del 15 novembre 2017, il Consiglio ha altresì conferito ampio mandato al Presidente della Giunta regionale a negoziare col Governo le richieste di autonomia nell interesse del Veneto.

19 LA PROPOSTA DEL VENETO: LE RICHIESTE DI MAGGIORE AUTONOMIA (1) Con la proposta approvata, la Regione chiede il riconoscimento di maggiore autonomia in tutte le 23 materie in cui ciò è consentito dalla Costituzione. In particolare: Lettere: 3 materie di legislazione esclusiva dello Stato (art. 117, secondo comma, Cost. ) l) Organizzazione della giustizia di pace... n) Norme generali sull istruzione s) Tutela dell ambiente, dell ecosistema e dei beni culturali

20 LE RICHIESTE DI MAGGIORE AUTONOMIA (2) Tutte le materie di legislazione concorrente art. 117, terzo comma, Cost. (prima parte) 1. rapporti internazionali e con l'unione europea delle Regioni; 2. commercio con l'estero; 3. tutela e sicurezza del lavoro; 4. istruzione, salva l autonomia delle istituzioni scolastiche; 5. professioni; 6. ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi; 7. tutela della salute; 8. alimentazione; 9. ordinamento sportivo; 10.protezione civile;

21 LE RICHIESTE DI MAGGIORE AUTONOMIA (3) art. 117, terzo comma, Cost. (seconda parte) 11. governo del territorio; 12. porti e aeroporti civili; 13. grandi reti di trasporto e di navigazione; 14. ordinamento della comunicazione; 15. produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia; 16. previdenza complementare e integrativa; 17. coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; 18. valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; 19. casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; 20. enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.

22 LA PROPOSTA DEL VENETO: LE FONTI DI FINANZIAMENTO Per finanziare tutte le nuove competenze richieste, la Regione chiede l attribuzione delle seguenti quote di compartecipazione al gettito dei tributi erariali riscossi nel proprio territorio: 9/10 del gettito IRPEF 9/10 del gettito IRES 9/10 del gettito IVA

23 2. UN PERCORSO PER L AUTONOMIA APERTO ALLA PARTECIPAZIONE L istanza di maggiore autonomia proviene non solo dall Ente Regione, ma dal Veneto nel suo complesso: - oltre alla consultazione preventiva dei cittadini mediante il referendum, e alle audizioni in sede consiliare - è stato garantito, durante tutto il percorso fin qui svolto, e sarà garantito in futuro, il coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholders tutti i rappresentanti del tessuto sociale ed economico del Veneto hanno fornito supporto e collaborazione e dimostrato estremo interesse per il buon esito di questo processo di cambiamento istituzionale

24 LA CONSULTA DEL VENETO PER L AUTONOMIA E un organismo permanente composto dalle rappresentanze regionali : - delle Autonomie locali, - delle categorie economiche e produttive del territorio, - delle forze sindacali e del Terzo Settore, - del mondo dell Università e della Ricerca, - da altri organismi espressione di interessi diffusi a livello regionale in modo da garantire la più ampia rappresentatività del «Sistema veneto».

25 L INSEDIAMENTO DELLA CONSULTA E I TAVOLI TEMATICI Il 3 novembre 2017 la Consulta si è formalmente insediata. Per agevolare l operatività della Consulta, con DGR n del 6 dicembre 2017: 1) è stata costituita una Segreteria tecnica di supporto alla Consulta stessa; 2) sono stati istituiti specifici Tavoli tematici, per l approfondimento delle istanze di autonomia in ambiti omogenei di materie: Autonomie Locali Sanità e Sociale Istruzione e Lavoro (poi suddiviso in due sottotavoli) Cultura Ambiente e Territorio Sviluppo Economico

26 3. IL NEGOZIATO CON IL GOVERNO: L AVVIO Con nota a firma del Presidente Zaia del 20 novembre 2017, sono state inviate al Governo le Deliberazioni n. 154 e n. 155 del Consiglio regionale con richiesta di avvio del negoziato. Il negoziato si è aperto il 1 dicembre 2017 con un incontro politico-istituzionale svoltosi a Roma tra la Delegazione trattante del Veneto e la delegazione del Governo, alla presenza del Sottosegretario agli Affari regionali. Sono seguiti altri due incontri di carattere istituzionale: in data 20 dicembre 2017 e 10 gennaio 2018.

27 LE PRIME MATERIE OGGETTO DI TRATTATIVA Vista la ristrettezza dei tempi da dedicare alle trattative (essendo la legislatura in scadenza), il Governo ha chiesto la disponibilità della Regione a circoscrivere il negoziato, mediante la riunione di Tavoli tecnici bilaterali di confronto, in alcune prime materie, ed in particolare in: Tutela del lavoro Istruzione Tutela della salute Tutela e valorizzazione dell ambiente e dell ecosistema Doveva essere convocato anche il Tavolo Rapporti internazionali e con l Unione Europea, che però non si è mai riunito.

28 I TAVOLI TECNICI La Regione ha acconsentito alla richiesta governativa partecipando, nei mesi di dicembre 2017 e gennaio 2018, a sette incontri dei Tavoli tecnici di confronto con il Governo (nelle materie individuate: Tutela e Valorizzazione dell Ambiente, Istruzione, Tutela della Salute, Tutela del Lavoro). Parallelamente al confronto sui Tavoli romani, sono stati convocati i corrispondenti Tavoli tematici della Consulta del Veneto per l autonomia, al fine di coinvolgere gli stakeholders rappresentativi del «Sistema veneto» in tutti i passaggi del percorso per l autonomia.

29 4. L ESITO DELLE TRATTATIVE- LA PREDISPOSIZIONE DELL ACCORDO Governo e Regione si sono quindi scambiati molteplici bozze delle Disposizioni generali di un possibile Accordo, al fine di giungere alla formulazione di un testo condiviso. Una volta giunti ad una condivisione dei contenuti dell Accordo, in linea con il profilo di apertura e partecipazione seguito in tutto il percorso, gli stessi sono stati sottoposti all esame, prima della sottoscrizione dell Accordo: della Delegazione Trattante (7 febbraio 2018); della Consulta del Veneto per l autonomia, in seduta plenaria (16 febbraio 2018); della Prima Commissione Consiliare (20 febbraio 2018).

30 LA SOTTOSCRIZIONE DELL ACCORDO PRELIMINARE Il 28 febbraio 2018 è stato compiuto un passo di importanza strategica nel percorso verso l autonomia è stato sottoscritto da Governo della Repubblica e Regione del Veneto un ACCORDO PRELIMINARE in merito all INTESA prevista dall art. 116, terzo comma, della Costituzione PRELIMINARE: stante la fase transitoria in cui si è svolto il primo confronto con il Governo, l Accordo indica principi e metodo per condurre il negoziato, da riprendere successivamente al rinnovo degli Organi statali, al fine di giungere all Intesa prevista dall articolo 116, terzo comma, Cost.

31 I PRINCIPALI CONTENUTI DELL ACCORDO PRELIMINARE L Accordo comprende: 1) una PRIMA PARTE, recante le Disposizioni generali, contenente norme relative ai principi generali e alla metodologia che dovranno essere seguiti per l attribuzione al Veneto dell autonomia differenziata ai sensi dell art. 116, terzo comma, Cost.; 2) una SECONDA PARTE, composta da 4 Allegati, contenenti un primo elenco di competenze relative a: 1. Politiche del Lavoro; 2. Istruzione; 3. Tutela della Salute; 4. Tutela dell Ambiente e dell Ecosistema. E inoltre presente un Addendum sui rapporti internazionali e con l Unione europea.

32 LE DISPOSIZIONI GENERALI Di particolare interesse sono le previsioni relative: 1) all istituzione di una Commissione Paritetica Stato-Regione, disciplinata dall Intesa, per la determinazione delle modalità di attribuzione delle risorse necessarie per l esercizio delle nuove competenze; 2) ai criteri da seguire per la determinazione delle risorse (approfonditi nella slide che segue); 3) alla durata dell Intesa che verrà sottoscritta tra Stato e Regione per l attuazione dell articolo 116, terzo comma, Cost. durata decennale, avvio, 2 anni prima della scadenza, di una verifica congiunta Stato-Regione necessità che per le eventuali modifiche sia seguito lo stesso procedimento previsto dall art. 116 per l attribuzione di autonomia differenziata

33 I CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE L Accordo prevede: l attribuzione alla Regione di compartecipazione o riserva di aliquota al gettito di uno o più tributi erariali maturati nel territorio regionale; il definitivo superamento della spesa storica; la determinazione dei fabbisogni standard entro 1 anno dalla sottoscrizione dell Intesa prevista dall art. 116, III comma, Cost.; detti fabbisogni devono diventare, entro 5 anni, termine di riferimento, in relazione alla popolazione residente e al gettito dei tributi maturato nel territorio regionale rispetto ai valori nazionali, fatti salvi gli attuali livelli di erogazione dei servizi; la possibile determinazione congiunta di specifiche modalità per l assegnazione di risorse per investimenti.

34 GLI ALLEGATI L Accordo prevede il conferimento alla Regione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia nelle materie indicate negli Allegati. Si tratta degli esiti cui sono giunti i Tavoli bilaterali nelle prime materie sulle quali si è svolto il confronto con il Governo. Lo stesso Accordo chiarisce tuttavia che resta impregiudicato il prosieguo del negoziato sulle richieste di autonomia differenziata della Regione, sia nelle medesime materie, sia sulle altre restanti materie.

35 CONCLUSIONI Una volta insediato il nuovo Governo, la Regione del Veneto intende sottoporre quanto prima ai nuovi interlocutori istituzionali istanza per il prosieguo del negoziato. L auspicio è quello di giungere entro pochi mesi alla sottoscrizione dell Intesa tra Stato e Regione prevista dall art. 116, terzo comma, della Costituzione. La fase conclusiva di questo complesso ed innovativo percorso di innovazione istituzionale è demandata al Parlamento: secondo il procedimento delineato dalla norma costituzionale è infatti necessaria l approvazione di una legge dello Stato a maggioranza assoluta dei componenti delle Camere, sulla base dell Intesa raggiunta.

36 IL PORTALE SULL AUTONOMIA www. autonomia.regione.veneto.it

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