REGIONE BASILICATA AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA Via Montescaglioso - Matera

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1 Servizio Sanitario Nazionale REGIONE BASILICATA AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA Via Montescaglioso - Matera DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Nominato con D.G.R. n. 27 dell e D.P.G.R. n. 6 del N. DEL / / OGGETTO: PRESA D ATTO DEL PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE ATTO DI INDIRIZZO AL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO AZIENDALE DI ROTAZIONE DEL PERSONALE DESCRIZIONE Documenti integranti il provvedimento Data Allegati n. Direzione Generale Si attesta che la spesa di relativa alla presente deliberazione costituisce: COSTO DI COMPETENZA DELL'ESERCIZIO INCREMENTO PATRIMONIALE e che la spesa stessa rientra nelle previsioni di budget dell U.O. proponente - conto economico/patrimoniale.. del bilancio corrente, attribuibile alla struttura: - centro di costo/responsabilità... Il Dirigente dell U.O. U.O. Economico - Finanziaria Si riscontra la corretta imputazione contabile della spesa proposta dall U.O. di cui sopra. X NON COMPORTA ONERI DI SPESA COMPORTA ONERI DI SPESA Il Dirigente dell U.O. Economico Finanziaria Il Direttore Generale, acquisito il parere favorevole di: Direttore Amministrativo Direttore Amministrativo f.f. Direttore Sanitario Direttore Sanitario f.f. pag. 1-1

2 IL DIRETTORE GENERALE RICHIAMATA la legge n. 190 del 6 novembre 2012 e s.m.i., recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione, RILEVATO che, ai sensi della legge richiamata, tutte le pubbliche amministrazioni: a) devono adottare provvedimenti e misure organizzative necessarie a prevenire e contrastare fenomeni di corruzione; b) sono tenute ad adottare annualmente il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, che analizza e valuta i rischi specifici, indicando le misure preventive ed organizzative utili a prevenirli; VISTO il Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2016/2018, adottato con deliberazione n. 101 del ; DATO ATTO che il Piano Triennale prevede, nel rispetto delle indicazioni dell autorità nazionale anticorruzione (Anac), la rotazione del personale fra le misure idonee a contrastare il rischio di comportamenti riconducibili ad una o più delle fattispecie in cui il fenomeno corruttivo può manifestarsi; VISTO il Piano Nazionale Anticorruzione 2016, adottato dall Anac con deliberazione n. 831 del ; CONSIDERATO che il nuovo PNA costituisce atto di indirizzo per le amministrazioni pubbliche, chiamate ad adottare e/o aggiornare concrete e effettive misure di prevenzione di fenomeni corruttivi ; PRESO ATTO che nel PNA 2016: A) l Anac rileva che - la rotazione del personale sia una tra le diverse misure che le amministrazioni hanno a disposizione in materia di prevenzione della corruzione; - il ricorso alla rotazione va considerato in una logica di necessaria complementarietà con le altre misure di prevenzione della corruzione; - la rotazione è prioritariamente uno strumento ordinano di organizzazione ed utilizzo ottimale delle risorse umane da non assumere in via emergenziale o con valenza punitiva : - ove non sia possibile utilizzare la rotazione, le PP.AA. possono ricorrere alla c.d. "segregazione delle funzioni", ovvero una ripartizione di competenze all interno del medesimo procedimento affinché nessuno degli agenti pubblici eserciti un potere in totale autonomia; B) in sede di ricostruzione dell ordito normativo in tema di rotazione viene chiarito che: - la rotazione può essere ordinaria (se rientra nelle misure organizzative comunemente in uso nella pubblica amministrazione di cui all articolo 1 comma 2 del D.Lgs. n. 165/2001) ovvero straordinaria nel caso di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva; - la rotazione ordinaria va programmata secondo criteri predeterminati, affiancata da un congruo periodo di formazione ed affiancamento, attuata con gradualità e, infine, sottoposta a verifica; pag. 2-2

3 PRESO ATTO, altresì, che il PNA 2016 detta per la prima volta specifici indirizzi per gli Enti ed Aziende del SSN, rilevando che: - l'applicabilità del principio della rotazione presenta delle criticità peculiari in ragione della specificità delle competenze richieste nello svolgimento delle funzioni apicali; - il settore clinico è sostanzialmente vincolato dal possesso di titoli e competenze specialistiche, ma soprattutto di expertise consolidate, che inducono a considerarlo un ambito in cui la rotazione è di difficile applicabilità; - il settore amministrativo e/o tecnico richiedono in molti casi competenze tecniche specifiche (ad es., ingegneria clinica, fisica sanitaria, informatica, ecc.), poiché anche nel caso di competenze acquisite le figure in grado di svolgere questo compito sono in numero molto limitato all'interno di un'azienda ; CONSIDERATO che l Anac fornisce per il 2016 precise indicazioni sulle tappe che devono condurre le Aziende ed Enti del S.S.N. ad attuare la misura preventiva della rotazione degli incarichi, e cioè: - preliminare individuazione delle ipotesi in cui è possibile procedere alla rotazione degli incarichi attraverso la puntuale mappatura degli incarichi/funzioni apicali più sensibili (acquisti, rapporti con il privato accreditato, convenzioni/autorizzazioni, ecc.); - individuazione delle funzioni fungibili; - reperimento delle professionalità in grado, di volta in volta, di sostituire quelle in atto incaricate, mediante un processo di pianificazione della rotazione e di una sua graduazione in funzione dei diversi gradi di responsabilità e di accompagnamento attraverso la costruzione di competenze ; RILEVATO inoltre che, come chiarito dal PNA 2016, sussistono differenti esigenze per l area clinica e l area professionale, tecnica ed amministrativa e di altre professionalità e così, nello specifico: 1) area clinica: - le funzioni cliniche prevalgono su quelle gestionali, sono assegnate per concorso e sono generalmente infungibili all interno di un azienda sanitaria ; - per le funzioni di Capo Dipartimento è possibile ritenere che tutti i dirigenti di quel dipartimento siano potenzialmente suscettibili di ricoprire a rotazione l incarico ovvero una rotazione a livello dei dipartimenti di uno stesso territorio, ad esempio provinciale ; - per i direttori di distretto ed i direttori medici di presidio, svolgendo attività più gestionali che clinico assistenziali è da valutarsi la potenziale applicazione del principio di rotazione; - per i primari la rotazione potrebbe avvenire per funzioni analoghe collocate nella rete di presidi ospedalieri dell Asl ; - per le altre figure occorre creare condizioni di expertise per la fungibilità o, in caso contrario, supportare la difficoltà di operare la rotazione con adeguate motivazioni ; 2) area tecnica e amministrativa: - per il personale di queste aree non esiste una specificità di profilo per ricoprire un incarico apicale; pag. 3-3

4 - è tuttavia fondamentale non perdere una specificità di competenza che deriva dalla formazione e dall'esperienza ; - è comunque necessario che le aziende sanitarie realizzino le condizioni per la fungibilità attraverso processi di pianificazione e di qualificazione professionale per queste figure (ad es. direttori del personale, del provveditorato etc.); - è in ogni caso opportuno pensare a una rotazione su base territoriale, tra funzioni analoghe, e non solo aziendale; 3) professioni sanitarie - per alcune professioni sanitarie, ad esempio i farmacisti e le professioni infermieristiche con funzioni di responsabilità e di coordinamento la realizzazione del principio della rotazione si rivela opportuno e presenta margini di possibile applicazione...posto che la maturazione di expertise per settori specifici se da un lato può richiedere un periodo di tempo necessario per l'acquisizione della piena autonomia nell'esercizio della funzione, per altro verso, il meccanismo della rotazione, attuato attraverso gli adeguati strumenti di pianificazione e di graduazione delle competenze in proporzione ai livelli di responsabilità attribuiti, come ad esempio la previsione di periodi di affiancamento e di formazione specialistica per settore, consente di valorizzare il capitale professionale disponibile anche ai fini della valutazione delle performance individuali e dell'intera organizzazione ; RICHIAMATA la delibera n. 401 del , relativa alla nomina del dott. Rocco Ierone, dirigente dell UOC Direzione Amministrativa POU Policoro, a Responsabile della Prevenzione della Corruzione; VISTI il periodo primo e secondo del comma 8 dell articolo 1 della legge n. 190 del 2012 i quali prevedono, rispettivamente, che: - l organo di indirizzo della P.A. definisce gli obiettivi strategici - adotta il Piano Triennale su proposta del Responsabile della Prevenzione della Corruzione; RITENUTO, pertanto, di - di prendere atto del PNA 2016 approvato dall Anac con deliberazione n. 831 del ; - adottare atto di indirizzo al Responsabile Asm della Prevenzione della Corruzione, dott. Rocco Ierone, affinché, nella qualità: a) dia tempestiva ed integrale attuazione a quanto previsto dal nuovo Piano Nazionale Anticorruzione, adottato dall Anac con delibera n. 831 del ; b) predisponga un Piano aziendale di rotazione (d intesa con il responsabile della S.S.D. Formazione-Ecm-Tirocini per la parte di competenza), redatto in conformità alle prescrizioni del PNA 2016, con specificati: 1. criteri e tempi di rotazione di ciascun incarico; 2. periodo di formazione ed affiancamento; 3. sistema di controllo e verifica; PRESO ATTO del parere del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario f.f., come innanzi espresso, con l apposizione delle rispettive firme; DELIBERA Per tutto quanto espresso in premessa che qui si intende integralmente riportato pag. 4-4

5 - di prendere atto del PNA 2016 approvato dall Anac con deliberazione n. 831 del ; - di adottare atto di indirizzo al Responsabile Asm della Prevenzione della Corruzione, dott. Rocco Ierone affinché, per l incarico ricoperto: a) dia tempestiva ed integrale attuazione a quanto previsto dal nuovo Piano Nazionale Anticorruzione, adottato dall Anac con delibera n. 831 del ; b) predisponga un Piano aziendale di rotazione (d intesa con il responsabile della S.S.D. Formazione-Ecm-Tirocini per la parte di competenza), redatto in conformità alle prescrizioni del PNA 2016, con specificati: 1. criteri e tempi di rotazione di ciascun incarico; 2. periodo di formazione ed affiancamento; 3. sistema di controllo e verifica; - di stabilire che, fermo restanti le misure del Piano Triennale aziendale in vigore e le altre azioni previste dal PNA, il Piano Aziendale di Rotazione del Personale sia predisposto entro il ; - di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, stante la necessità di renderne operativi gli effetti; - di dare atto che il presente provvedimento non determina oneri per l Azienda; - di comunicare il presente atto a: a.responsabile Asm per la Prevenzione della Corruzione, dott. Rocco Ierone b. O.I.V.; c. Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata; d. OO.SS. dei dipendenti di tutte le aree contrattuali; - di dare atto che la documentazione richiamata nel presente provvedimento è agli atti dell U.O. proponente Il Dirigente dell U.O. dichiara, altresì, che la presente proposta deliberativa è conforme alle disposizioni di legge e regolamentari in materia: L Istruttore Il Dirigente dell U.O. pag. 5-5

6 Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto. Il Direttore Generale CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Si certifica che, la presente Deliberazione è pubblicata all Albo Pretorio Informatico dell Azienda Sanitaria di Matera (ASM), sito web e che vi rimarrà per cinque giorni consecutivi. La relativa documentazione è disponibile per l eventuale consultazione agli atti dell U.O. proponente. La stessa, ove non assoggettata al controllo regionale e ove non sia stata dichiarata immediatamente eseguibile, diventa esecutiva, ai sensi dell art. 11, comma 11 e dell art. 44 comma 8 della L.R. n. 39/2001, decorsi cinque giorni consecutivi dalla sua pubblicazione. Trasmessa al Collegio Sindacale Trasmessa alla Regione Basilicata art. 44 comma 2 L.R. n. 39 del DEL / / Il Responsabile Il presente documento è un documento informatico originale in formato Pdf/A (conforme alle Regole tecniche pubblicato nel DPCM 22 febbraio 2013, previsti dall art.71 del Codice dell' Amministrazione Digitale - D.lgs. n. 82/2005). Il documento è sottoscritto con firma digitale (verificabile con i software elencati sul sito dell' Agenzia per l' Italia Digitale) e/o con firma elettronica avanzata (firma grafometrica). In caso di stampa cartacea l apposizione della firma digitale o comunque l indicazione a stampa del soggetto firmatario rendono il documento cartaceo con piena validità legale ai sensi dell art.4, comma 4 bis, del D.L. 18 ottobre 2012 n pag. 6-6