INVENTARIO PROVINCIALE DELLE EMISSIONI DI INQUINANTI DELL ARIA ANNI

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1 INVENTARIO PROVINCIALE DELLE EMISSIONI DI INQUINANTI DELL ARIA ANNI RAPPORTO FINALE Lavoro svolto nell ambito del Contratto n del 15/11/2010 con la Provincia di Roma relativo all Aggiornamento del censimento delle emissioni in atmosfera al 2008, valutazione della qualità dell aria nei comuni del territorio provinciale e valutazione delle ricadute al suolo degli inquinanti provenienti (CIG CE) Via G. Ricci Curbastro, Roma techne@techne-consulting.com /7

2 CODICE PROGETTO PRM.CE.10 CODICE DOCUMENTO RF2 EDIZIONE/REVISIONE DEL MM/AA 1/0 Dicembre 2011 TITOLO PROGETTO Provincia di Roma Aggiornamento del censimento delle emissioni in atmosfera al 2008, valutazione della qualità dell aria nei comuni del territorio provinciale e valutazione delle ricadute al suolo degli inquinanti provenienti TITOLO DOCUMENTO MOTIVO REVISIONE PREPARATO DA Martina Cervella Camilla Serafini Silvio Villa DATA 19/12/2011 FIRMA CONTROLLATO DA Carlo Trozzi (DT) DATA 20/12/2011 FIRMA APPROVATO DA Carlo Trozzi (DT) DATA 20/12/2011 FIRMA VISIONATO DA Rita Vaccaro (RSQ) DATA 20/12/2011 FIRMA LISTA DISTRIBUZIONE NUMERO COPIA CONTROLLATA DESTINATARIO ENTE APPARTENENZA 1 X(cc) (ce) Dott. Antonio Capitani Provincia di Roma 2 X (ce) Dott. Roberto Ricciarello Provincia di Roma 3 X Archivio Informatizzato TECHNE Consulting cc (copia cartacea) ce (copia elettronica) TECHNE Consulting s.r.l N. Iscr. RegImprese di Roma e C.F Capitale sociale ,00 i.v. P. IVA Via G. Ricci Curbastro 34, ROMA tel /7; fax techne@techne-consulting.com

3 INDICE 1 PREMESSA L INVENTARIO DELLE EMISSIONI Metodologia Dimensione spaziale Dimensione temporale Inquinanti Nomenclatura delle attività e dei combustibili Classificazione delle sorgenti di inquinamento Procedura per la stima delle emissioni delle differenti sorgenti Metodologia per la raccolta dati e la stima delle emissioni da sorgenti puntuali Selezione delle sorgenti e raccolta dati Validazione dei dati Modalità di calcolo delle emissioni Metodologia di stima delle emissioni da sorgenti diffuse e lineari/nodali Fattori di Emissione Modelli per la stima delle emissioni Traffico stradale Navigazione marittima Emissioni da decollo ed atterraggio aeromobili Vegetazione Incendi forestali Disaggregazione delle emissioni su sezioni di censimento Disaggregazione temporale Disaggregazione spaziale delle emissioni sul reticolo 1 km x 1 km RACCOLTA DATI PER LA STIMA DELLE EMISSIONI Sorgenti puntuali Verifica dei dati presenti presso il Servizio 3 Dipartimento IV dell Amministrazione Provinciale Bilancio dell indagine Validazione dei dati Sorgenti diffuse e lineari/nodali Reperimento dei dati Metodologie di stima Disaggregazione per sezione di censimento, spaziale e temporale delle emissioni Disaggregazione per sezione di censimento Disaggregazione spaziale PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 3 di 242

4 3.3.3 Disaggregazione temporale RIEPILOGO DEI RISULTATI Emissioni totali Inquinanti principali Ammoniaca Metalli pesanti IPA, benzene, HCB e PCB Diossine e furani Gas serra Emissioni diffuse Emissioni lineari e nodali Emissioni puntuali SINTESI PROVINCIALE DEI RISULTATI E TREND DELLE EMISSIONI Inquinanti principali Ossidi di zolfo Ossidi di azoto Monossido di carbonio Particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron Particelle sospese con diametro inferiore a 2,5 micron Composti organici volatili Ammoniaca Metalli pesanti Arsenico Cadmio Cromo Rame Mercurio Nichel Piombo Selenio Zinco Idrocarburi Policiclici Aromatici e Benzene Idrocarburi Policiclici Aromatici Benzo[a]pirene (BAP) Benzo[b]fluorantene (BBF) Benzo[k]fluorantene (BKF) Indeno[123cd]pirene (INP) Benzene Gas serra Anidride Carbonica Protossido di azoto Metano CONFRONTI CON IL PRECEDENTE INVENTARIO PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 4 di 242

5 6.1 Emissioni per macrosettore Confronti tra le emissioni da traffico su strada APPENDICE I - NOMENCLATURA DELLE ATTIVITÀ APPENDICE II - ELENCO COMBUSTIBILI APPENDICE III SCHEDA CENSIMENTO SORGENTI PUNTUALI INDICE DELLE FIGURE Figura 1 - Schema operativo per la stima delle emissioni Figura 2 - Schema operativo per l indagine tramite questionario delle sorgenti puntuali Figura 3 - Schema operativo per la schematizzazione dello stabilimento in unità Figura 4 - Schema operativo per la valutazione delle sorgenti diffuse Figura 5 - NO X - Automobili a Gasolio CC<2000 Confronti tra i fattori di emissione Figura 6 - PM 10 - Automobili a Gasolio CC<2000 Confronti tra i fattori di emissione Figura 7 - NO X - Automobili a Gasolio CC>2000 Confronti tra i fattori di emissione Figura 8 - PM 10 Automobili a Gasolio CC>2000 Confronti tra i fattori di emissione Figura 9 - CO - Automobili a Benzina CC<1400 Confronti tra i fattori di emissione Figura 10 - CO - Automobili a Benzina 1400<CC<2000 Confronti tra i fattori di emissione Figura 11 - CO - Automobili a Benzina CC>2000 Confronti tra i fattori di emissione Figura 12 - COV - Automobili a Benzina CC<1400 Confronti tra i fattori di emissione Figura 13 - COV - Automobili a Benzina 1400<CC<2000 Confronti tra i fattori di emissione Figura 14 - COV - Automobili a Benzina CC>2000 Confronti tra i fattori di emissione Figura 15 - NO X - Automobili a Benzina CC<1400 Confronti tra i fattori di emissione Figura 16 - NO X Automobili a Benzina 1400<CC<2000 Confronti tra i fattori di emissione Figura 17 - NO X Automobili a Benzina CC>2000 Confronti tra i fattori di emissione Figura 18 - Normativa PRE EURO: Veicoli pesanti 7.5t<P<16t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 19 - Normativa EUROI: Veicoli pesanti 7.5t<P<16t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 20 - Normativa EUROII: Veicoli pesanti 7.5t<P<16t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 21 - Normativa EUROIII: Veicoli pesanti 7.5t<P<16t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 22 - Normativa EUROIV: Veicoli pesanti 7.5t<P<16t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 23 - Normativa PRE EURO: Veicoli pesanti 16t<P<32t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 24 - Normativa EUROI: Veicoli pesanti 16t<P<32t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 25 - Normativa EUROII: Veicoli pesanti 16t<P<32t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 26 - Normativa EUROIII: Veicoli pesanti 16t<P<32t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 27 - Normativa EUROIV: Veicoli pesanti 16t<P<32t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 28 - Normativa PRE EURO: Veicoli pesanti P>32t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 29 - Normativa EUROI: Veicoli pesanti P>32t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 30 - Normativa EUROII: Veicoli pesanti P>32t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 5 di 242

6 Figura 31 - Normativa EUROIII: Veicoli pesanti P>32t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 32 - Normativa EUROIV: Veicoli pesanti P>32t - Confronti tra i fattori di emissione degli ossidi di azoto Figura 33 Tratti stradali considerati nel modello SETS come sorgenti lineari Figura 34 Emissioni totali per macrosettore di SO X anni 1998, 2005 e Figura 35- Emissioni totali per macrosettore di NOX anni 1998, 2005 e Figura 36 - Emissioni totali per macrosettore di CO anni 1998, 2005 e Figura 37 - Emissioni totali per macrosettore di PM10 anni 1998, 2005 e Figura 38 Emissioni totali per macrosettore di COV anni 1998, 2005 e Figura 39 Emissioni totali per macrosettore di CO 2 anni 1998, 2005 e Figura 40 Variazioni percentuali di emissione di NOX da traffico stradale tra nuovo e vecchio inventario Figura 41 Variazioni percentuali di emissione di PM 10 da traffico stradale tra nuovo e vecchio inventario Figura 42 Variazioni percentuali di emissione di PM 10 da traffico stradale (abrasione strada e freni) tra nuovo e vecchio inventario Figura 43 Variazioni percentuali di emissione di PM 10 da traffico stradale (gomme) tra nuovo e vecchio inventario Figura 44 Variazioni percentuali di emissione di COV da traffico stradale tra nuovo e vecchio inventario Figura 45 Variazioni percentuali di emissione di CO da traffico stradale tra nuovo e vecchio inventario Figura 46 Variazioni percentuali di emissione di SO X da traffico stradale tra nuovo e vecchio inventario INDICE DELLE TABELLE Tabella 1 Definizione di sorgenti localizzate e puntuali adottata nel precedente inventario della Provincia di Roma Tabella 2 Elenco stabilimenti ai quali è stato inviato il questionario Tabella 3 Elenco stabilimenti chiusi, falliti o inattivi, ai quali non è stato inviato il questionario Tabella 4 Elenco stabilimenti che hanno risposto positivamente ai questionari (52) Tabella 5 Elenco stabilimenti chiusi o inattivi nell anno di riferimento Tabella 6 Elenco stabilimenti che non hanno fornito risposta (18) Tabella 7 Elenco Stabilimenti inseriti in E 2 Gov Tabella 8 Elenco Stabilimenti Puntuali per la produzione di calcestruzzo inseriti in E 2 Gov Tabella 9 Dati raccolti presso gli uffici regionali provinciali ed enti pubblici Tabella 10 Altri dati raccolti presso altre aziende attive Tabella 11 Elenco dei dati richiesti per le sorgenti lineari e lineari/nodali Tabella 12 - Linee stradali inserite nel modello di stima Tabella 13 Variabili utilizzate per la suddivisione delle emissioni per sezione di censimento Tabella 14 - Variabili utilizzate per la disaggregazione delle emissioni su reticolo Tabella 15 Variabili per la disaggregazione temporale Tabella 16 - Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore Anno Tabella 17 - Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore Anno Tabella 18 - Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore Anno Tabella 19 - Emissioni totali di ammoniaca per macrosettore Anni Tabella 20 - Emissioni totali di metalli pesanti per macrosettore Anno Tabella 21 - Emissioni totali di metalli pesanti per macrosettore Anno Tabella 22 - Emissioni totali di metalli pesanti per macrosettore Anno Tabella 23 - Emissioni totali di IPA, benzene, HCB e PCB per macrosettore Anno Tabella 24 - Emissioni totali di IPA, benzene, HCB e PCB per macrosettore Anno Tabella 25 - Emissioni totali di IPA, benzene, HCB e PCB per macrosettore Anno Tabella 26 - Emissioni totali di diossine e furani per macrosettore Anni Tabella 27 - Emissioni totali di gas serra per macrosettore Anno PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 6 di 242

7 Tabella 28 - Emissioni totali di gas serra per macrosettore Anno Tabella 29 - Emissioni totali di gas serra per macrosettore Anno Tabella 30 - Emissioni diffuse inquinanti principali per macrosettore Anno Tabella 31 - Emissioni diffuse inquinanti principali per macrosettore Anno Tabella 32 - Emissioni diffuse inquinanti principali per macrosettore Anno Tabella 33 - Emissioni diffuse inquinanti principali per attività Anno Tabella 34 - Emissioni diffuse inquinanti principali per attività Anno Tabella 35 - Emissioni diffuse inquinanti principali per attività Anno Tabella 36 Emissioni lineari e nodali inquinanti principali per macrosettore Anno Tabella 37 - Emissioni lineari e nodali inquinanti principali per macrosettore Anno Tabella 38 - Emissioni lineari e nodali inquinanti principali per macrosettore Anno Tabella 39 - Emissioni lineari e nodali inquinanti principali per attività Anno Tabella 40 - Emissioni lineari e nodali inquinanti principali per attività Anno Tabella 41 - Emissioni lineari e nodali inquinanti principali per attività Anno Tabella 42 - Emissioni puntuali inquinanti principali per macrosettore Anno Tabella 43 - Emissioni puntuali inquinanti principali per macrosettore Anno Tabella 44 - Emissioni puntuali inquinanti principali per macrosettore Anno Tabella 45 - Emissioni puntuali inquinanti principali per attività Anno Tabella 46 - Emissioni puntuali inquinanti principali per attività Anno Tabella 47 - Emissioni puntuali inquinanti principali per attività Anno Tabella 48 - Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore Anno 1998 precedente inventario Tabella 49 - Emissioni totali gas serra per macrosettore Anno 1998 precedente inventario Tabella 50 - Variazione percentuale delle emissioni 1998 nel nuovo inventario rispetto al precedente Tabella 51 - Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore Anno 2005 precedente inventario Tabella 52 - Emissioni totali gas serra per macrosettore Anno 2005 precedente inventario Tabella 53 - Variazione percentuale delle emissioni 2005 nel nuovo inventario rispetto al precedente PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 7 di 242

8 1 PREMESSA La Provincia di Roma si è dotata con riferimento all anno 2005 di un completo ed aggiornato inventario delle emissioni degli inquinanti dell aria e di un relativo sistema informativo provinciale (APEX) corredato da specifici modelli di stima. Nell ambito della attuale fornitura sono stati consegnati alla Provincia di Roma i seguenti prodotti: o Database dei dati di emissione aggiornati al 2009; o Localizzazione di tutti gli insediamenti produttivi censiti, sulla carta tecnica regionale attraverso l utilizzo di coordinate geografiche; o Aggiornamento delle stime delle emissioni in atmosfera da sorgenti diffuse; o Aggiornamento delle stime delle emissioni in atmosfera da sorgenti puntuali; o Aggiornamento delle stime delle emissioni in atmosfera da traffico stradale. o Aggiornamento delle stime delle emissioni in atmosfera da sorgenti lineari. o Valutazione ricaduta al suolo di inquinanti sull intero territorio della Provincia tramite modellistica di dispersione atmosferica. Nello specifico sono stati trattati gli inquinanti: Ossidi di Azoto, Ossidi di Zolfo, Particolato con diametro inferiore ai 10 micron, Particolato con diametro inferiore ai 2,5 micron, Ozono. Nell ambito dell incarico è stato inoltre effettuato il passaggio nel nuovo sistema E 2 Gov di tutti i dati già in possesso dell amministrazione provinciale aggiornando l inventario all anno Il presente lavoro contiene il resoconto finale delle attività relative all inventario delle emissioni. PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 8 di 242

9 2 L INVENTARIO DELLE EMISSIONI 2.1 Metodologia Per inventario delle emissioni si intende una serie organizzata di dati relativi alle quantità di inquinanti introdotti nell atmosfera da sorgenti naturali e/o da attività antropiche. L inventario delle emissioni costituisce uno degli strumenti principali per lo studio dello stato attuale di qualità dell aria, nonché per la definizione dei relativi Piani di tutela e risanamento. Un inventario delle emissioni è una raccolta coerente di dati sulle emissioni dei singoli inquinanti raggruppati per: attività economica, intervallo temporale (anno, mese, giorno, ecc.), unità territoriale (regione, provincia, comune, maglie quadrate di 1 km 2, ecc.), combustibile (per i soli processi di combustione). Le quantità di inquinanti emesse dalle diverse sorgenti della zona in esame si possono ottenere: tramite misure dirette, campionarie o continue; tramite stima. La misura diretta delle emissioni può essere effettuata, ove è possibile, solo per alcuni impianti industriali, di solito schematizzati come sorgenti puntuali o localizzate. Tra questi, solo per alcuni è attuata la misura in continuo. Per tutte le altre sorgenti, denominate sorgenti diffuse (piccole industrie, impianti di riscaldamento, sorgenti mobili, ecc.), si deve ricorrere a stime. Le emissioni sono stimate a partire da dati quantitativi sull attività presa in considerazione e da opportuni fattori di emissione. Si ottiene: dove: E A F E = A x F sono le emissioni; è l attività (per esempio per gli impianti termici i consumi di combustibili); è il fattore di emissione per unità di attività espresso in grammi per unità di attività (ad esempio nel caso dei consumi di combustibili in grammi per gigajoule). Tale approccio del tutto generale è applicato, a seconda delle attività prese in considerazione, esplicitando le metodologie per la determinazione dell attività e la scelta degli opportuni fattori di emissione. Questi ultimi possono essere semplici fattori moltiplicativi o tenere conto, in forma funzionale, dei differenti parametri costruttivi ed operativi degli impianti, dei macchinari e dei processi. PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 9 di 242

10 Nel corso del presente lavoro è effettuato un aggiornamento dell intera base dati dei fattori di emissione, della classificazione delle attività e delle metodologie di stima delle emissioni di inquinanti dell aria all interno dei modelli per la stima delle emissioni (APEX, Road di E2Gov, AirAir, AirShips) integrati nel sistema AIRSUITE. Tale aggiornamento è descritto nel seguito del capitolo Dimensione spaziale Per quanto riguarda la dimensione spaziale, le emissioni delle principali sorgenti industriali e civili e delle principali linee e nodi di comunicazione sono stimate singolarmente e singolarmente georeferenziate mediante le rispettive coordinate geografiche; le altre sorgenti sono stimate su base sezione di censimento e disaggregate, ai fini della applicazione di modellistica atmosferica, su un reticolo composto da maglie quadrate di lato 1km Dimensione temporale L intervallo temporale preso in considerazione per la stima delle emissioni è l anno solare. Per quanto riguarda la disaggregazione temporale delle emissioni, in conseguenza della necessità di ottenere emissioni rilevanti su scala locale, ed ai fini della applicazione di modellistica atmosferica, la stima è disaggregata su base oraria, sui differenti giorni della settimana e su base mensile Inquinanti Sono presi in considerazione i seguenti principali inquinanti dell aria: ossidi di zolfo (SO 2 +SO 3 ); ossidi di azoto (NO+NO 2 ); composti organici volatili, con l'esclusione del metano (COVNM); monossido di carbonio (CO); particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron (PM 10 ); particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron (PM 2,5 ); ammoniaca (NH 3 ); metalli pesanti: Arsenico, Cadmio, Nichel, Piombo, Cromo, Mercurio, Rame, Selenio, Zinco; benzene (C 6 H 6 ); principali idrocarburi policiclici aromatici (IPA o PAHs): PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 10 di 242

11 benzo[b]fluorantene (BBF), benzo[k]fluorantene (BKF), benzo[a]pirene (BAP), indeno[123cd]pirene (INP); esaclorobenzene (HCB), policlorobifenili (PCB), diossine e furani (PCCD/F), gas serra: anidride carbonica (CO 2 ), metano (CH 4 ), protossido di azoto (N 2 O). Sono inoltre registrate le emissioni di eventuali altri inquinanti documentati dalle aziende nell ambito degli adempimenti al ex D.P.R. 203/ Nomenclatura delle attività e dei combustibili La nomenclatura delle attività rilevanti per la valutazione delle emissioni di inquinanti dell aria prende come punto di partenza la classificazione delle attività per l inventario delle emissioni atmosferiche come storicamente si è andata sviluppando a livello internazionale con la cosiddetta classificazione SNAP e a livello nazionale nella legislazione di settore. In particolare la classificazione internazionale è stata originariamente recepita a livello nazionale dall Appendice A dell Allegato tecnico al Decreto del Ministero dell Ambiente 20 maggio 1991, concernente i criteri per l elaborazione dei piani regionali per il risanamento e la tutela della qualità dell aria. Tale classificazione è stata successivamente confermata nell Allegato 2 (Criteri per la redazione di inventari delle emissioni) al decreto 1 ottobre 2002, n. 261 del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio (Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell'aria ambiente, i criteri per l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351). Il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n. 155 Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla dell aria ambiente e per un aria pulita in Europa nell Appendice V Criteri per l elaborazione degli inventari delle emissioni fa esplicito riferimento al EMEP/EEA Air Pollutant Emission Inventory Guidebook. Quest ultimo fa riferimento sia alla classificazione NFR finalizzata al reporting delle emissioni nazionali che alla SNAP come recentemente aggiornata mediante la nuova SNAP La classificazione in uso nell inventario nel corso del presente lavoro è stata ampliata ed integrata al fine di renderla coerente con l attività di aggiornamento dei fattori di emissione e delle nuove metodologie di stima. La nuova classificazione (Appendice I - Nomenclatura delle attività) mantiene la sua coerenza, pur nel suo maggior dettaglio, con la classificazione internazionale SNAP 2007 ed anche con la classificazione adottata dall Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA già APAT) per l inventario nazionale delle emissioni. PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 11 di 242

12 2.2 Classificazione delle sorgenti di inquinamento Per la realizzazione dell inventario è introdotta la suddivisione delle sorgenti di emissione in sorgenti puntuali, sorgenti lineari/nodali e sorgenti diffuse. Per sorgenti puntuali si intendono tutte le sorgenti di emissione che è possibile ed utile localizzare direttamente, tramite le loro coordinate geografiche, sul territorio. In linea di principio, una volta escluse le attività mobili e quelle attività che per definizione o caratteristica intrinseca sono casualmente distribuite sul territorio (ad esempio l utilizzo di prodotti domestici), tutte le altre attività possono essere caratterizzate localizzando precisamente le sorgenti di emissione. In questo senso è localizzabile, ad esempio, ogni singolo impianto per riscaldamento domestico o ogni stazione di servizio. Tuttavia la loro effettiva localizzazione, e la conseguente quantificazione delle rispettive emissioni per singola sorgente, risponde a criteri di completezza dell inventario e di economicità nella sua realizzazione e deve tenere conto dell impatto locale (in termini di qualità dell aria) delle emissioni. Va notato, inoltre, come in alcuni casi possa essere utile localizzare (all interno di una stessa attività) soltanto le sorgenti principali e considerare come distribuite le altre; tale procedimento può essere adoperato, ad esempio, per la combustione nel settore terziario, all interno del quale è utile localizzare soltanto i principali impianti e trattare gli altri in modo aggregato. Sono di interesse ai fini dello studio dei fenomeni di trasporto e diffusione degli inquinanti, oltre la quantità emessa e le coordinate del luogo di emissione, l altezza del punto di emissione e le caratteristiche dinamiche dell emissione (portata dei fumi, velocità di efflusso, temperatura dei fumi). Come sorgente lineare/nodale sono indicate le principali arterie (strade, linee fluviali, linee ferroviarie) e nodi di comunicazione (porti ed aeroporti). Per tali arterie e nodi la stima delle emissioni viene effettuata singolarmente e localizzandole precisamente sul territorio tramite le loro coordinate metriche Gauss-Boaga conformi alla CTR. Ove utile alla caratterizzazione delle emissioni, le arterie sono suddivise in tratti. Le arterie minori vengono invece trattate in modo distribuito. Infine, per sorgenti diffuse si intendono tutte quelle sorgenti non incluse nelle classi precedenti e che necessitano per la stima delle emissioni di un trattamento statistico. In particolare rientrano in questa classe sia le emissioni di origine puntiforme che, per livello dell emissione, non rientrano nelle sorgenti localizzate o puntuali, sia le emissioni effettivamente di tipo areale (ad esempio le foreste) o ubique (ad esempio traffico diffuso, uso di solventi domestici, ecc.). 2.3 Procedura per la stima delle emissioni delle differenti sorgenti In Figura 1 è riportata una sintesi della procedura seguita per la stima delle emissioni delle differenti sorgenti. PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 12 di 242

13 Sorgenti Puntuali Stima sorgente per sorgente Stima mediante indagine diretta (questionario, contatti visite, ecc.) Sorgenti Lineari/nodali Stima sorgente per sorgente Stima mediante indagine diretta (questionario, contatti visite, ecc.) Sorgenti diffuse Stima su base comunale Stima mediante dati statistici ed indagine diretta (questionario) Disaggregazione su reticolo 1km x 1km Figura 1 - Schema operativo per la stima delle emissioni 2.4 Metodologia per la raccolta dati e la stima delle emissioni da sorgenti puntuali La procedura seguita in questo ambito ha subito una sostanziale modifica rispetto all inventario precedente. Le sorgenti precedentemente differenziate in localizzate e puntuali, sono qui riunite in un unica categoria detta sorgenti puntuali. La differenza tra le due tipologie di sorgenti dipendeva dalle soglie (quantità minima di inquinante emessa in un certo periodo di tempo) scelte nel modo riportato in tabella. Sorgenti localizzate anidride carbonica, t/anno monossido di carbonio, 50 t/anno metalli pesanti, benzene, IPA 50 kg/anno altri inquinanti, 5 t/anno Sorgenti puntuali anidride carbonica, t/anno monossido di carbonio, 250 t/anno metalli pesanti, benzene, IPA 250 kg/anno altri inquinanti, 25 t/anno Tabella 1 Definizione di sorgenti localizzate e puntuali adottata nel precedente inventario della Provincia di Roma Inoltre agli stabilimenti individuati come sorgenti di tipo localizzato, in passato, non erano richiesti i dati di caratteristiche fisiche dei camini e concentrazioni di inquinanti nei fumi emessi. PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 13 di 242

14 La necessità di migliorare la rappresentazioni delle sorgenti di emissione nell utilizzo della modellistica di dispersione in atmosfera a completamento degli inventari delle emissioni, ha reso essenziale la conoscenza di tali dati anche per le sorgenti con soglie inferiori. Quindi la nuova metodologia individua come sorgenti puntuali tutte quelle con le seguenti soglie minime di inquinanti: inquinanti principali e gas serra (coll eccezione di monossido di carbonio, metalli pesanti, benzene, IPA, microinquinanti, anidride carbonica), 5 t/anno. monossido di carbonio, 50 t/anno; metalli pesanti, benzene, IPA, microinquinanti 50 kg/anno; anidride carbonica, t/anno; Le soglie proposte sono state ampiamente validate sia a livello internazionale che a livello nazionale nella applicazione della modellistica di diffusione degli inquinanti Selezione delle sorgenti e raccolta dati Con riferimento alle sorgenti puntuali si segue la seguente procedura: selezione delle sorgenti mediante raccolta ed analisi dei dati esistenti e stima preliminare delle emissioni, indagine diretta presso i gestori degli stabilimenti produttivi tramite questionario, verifiche e visite dirette. Lo schema operativo è raffigurato in Figura 2. Definizione dell elenco aziende Invio del questionario, solleciti, verifiche Raccolta dei questionari elaborati Inserimento dati nel sistema informativo Validazione dati Figura 2 - Schema operativo per l indagine tramite questionario delle sorgenti puntuali Gli stabilimenti sono censiti tramite invio di un questionario completo (scheda riportata nell Appendice III Scheda censimento sorgenti puntuali) a tutte le aziende considerate come sorgenti puntuali. PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 14 di 242

15 Il questionario completo è composto da 8 schede nelle quali si richiedono: nella Scheda 1 le generalità dell azienda, nella Scheda 2 le generalità dello stabilimento produttivo, nella Scheda 3 una descrizione sintetica del processo produttivo, nella Scheda 4 un riepilogo delle sezioni o linee produttive (unità) di cui si compone lo stabilimento, nella Scheda 5 la descrizione dei punti di emissione (camini), nella Scheda 6 le caratteristiche degli effluenti dai punti di emissione e delle tecniche di abbattimento, nella Scheda 7 con riferimento a ciascuna unità, le emissioni di inquinanti e tutti gli altri elementi che la caratterizzano (attività, capacità produttiva, materie prime utilizzate, consumi di combustibile ecc.), nella Scheda 8 infine i dati relativi alla distribuzione oraria, giornaliera e mensile della produzione. Ogni stabilimento è suddiviso in unità secondo lo schema operativo di Figura 3. SORGENTE PUNTUALE seleziona la prima attività presente nello stabilimento seleziona la prima unità che svolge l attività seleziona attività successiva compila scheda per l unità e l attività selezionata seleziona unità successiva esistono altre unità per l attività selezionata SI SI esistono altre attività NO FINE Figura 3 - Schema operativo per la schematizzazione dello stabilimento in unità La suddivisione in unità è finalizzata esclusivamente ai fini dell inventario delle emissioni e si basa sulla classificazione delle attività riportata nell Appendice al questionario (Guida alla compilazione). In questo senso è considerata come unità ogni singolo impianto, o singola linea o, eventualmente, intero stabilimento che svolge separatamente una attività riportata in Appendice 1 al questionario. PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 15 di 242

16 2.4.2 Validazione dei dati I dati reperiti sono stati validati con riferimento in particolare: alla verifica delle emissioni dichiarate raffrontate a quelle ottenute con l utilizzo di fattori di emissione standard; alla verifica delle emissioni dichiarate raffrontate a quelle ottenute sommando le emissioni calcolate per ogni singolo camino (la stima delle emissioni per singolo camino è ottenuta secondo la metodologia specificata più avanti). Nei casi particolari di attività che prevedono il rilascio degli inquinanti come emissioni diffuse e non solamente come emissioni convogliate nei camini (come per le emissioni di Composti Organici Volatili nei processi di verniciatura industriale), il calcolo delle emissioni totali degli inquinanti è stato effettuato tenendo in considerazione le quantità dichiarate di materie prime utilizzate nell impianto (prodotti vernicianti e solventi), la loro percentuale nella composizione di composti volatili e i sistemi di abbattimento specifici adottati. Per tutte le aziende inoltre, a completamento delle informazioni contenute nel questionario, è stato effettuato l inserimento di emissioni di inquinanti non dichiarati dalle aziende ma di cui sia nota la presenza, e di cui il relativo valore di emissione è stato calcolato tramite l utilizzo di appositi fattori di emissione standard. Ove necessario è stata contattata nuovamente l azienda per richiedere chiarimenti ai fini di risolvere incongruenze ed effettuare eventuali integrazioni Modalità di calcolo delle emissioni Le emissioni sono valutate: sulla base di quanto dichiarato dalle aziende; sulla base delle concentrazioni ai camini; sulla base di fattori di emissione. I risultati ottenuti dalle differenti metodologie sono confrontati al fine di ottenere stime il più possibile attendibili. Nel caso del calcolo delle emissioni sulla base delle concentrazioni ai camini, le emissioni, in chilogrammi, per singolo camino sono calcolate come: E i = O i * g * h dove: O i = emissione media oraria dell inquinante i (kg/h) g = giorni effettivi di funzionamento per anno h = ore effettive di funzionamento per giorno. L emissione media oraria, dove non presente, è calcolata come: O i = P * C i * 10-6 dove: P = portata oraria dei fumi (Nm 3 /h) C i = concentrazione dell inquinante i nei fumi (mg/nm 3 ) PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 16 di 242

17 In questo modo si ottengono delle emissioni teoriche in quanto: le aziende possono non aver dichiarato uno qualsiasi degli elementi (portata fumi, concentrazioni, ore) nel qual caso gli elementi mancanti sono valutati per analogia con casi simili o dalla analisi del processo produttivo; le concentrazioni possono essere state dichiarate più alte per essere certi di non essere smentiti da eventuali accertamenti; il numero di ore può essere riferito a tutto lo stabilimento e non al singolo impianto o specifico processo (ad esempio verniciatura). 2.5 Metodologia di stima delle emissioni da sorgenti diffuse e lineari/nodali Per quanto riguarda le attività diffuse le emissioni, nei casi più semplici, sono stimate a partire da indicatori statistici dell attività e da opportuni fattori di emissione. Si ottiene: E ijk = A ij x F jk dove: E ijk sono le emissioni dell inquinante k dalla attività j nel comune i; A ij è l attività j nel comune i (per esempio, per gli impianti termici, i consumi di combustibili); F jk è il fattore di emissione dell inquinante k dalla attività j, per unità di attività espresso in grammi per unità di attività (ad esempio nel caso dei consumi di combustibili in grammi per gigajoule). Nei casi più casi complessi si fa ricorso ai modelli di stima di cui al paragrafo per il traffico su strada, al paragrafo per il trasporto marittimo, al paragrafo per il trasporto aereo, al paragrafo per la vegetazione, al paragrafo per gli incendi forestali. I gruppi di attività presi in esame come sorgenti diffuse sono i seguenti: Combustione in centrali pubbliche e di cogenerazione Combustione nel residenziale-terziario Combustione in agricoltura Combustione nell'industria in caldaie, turbine e motori Altra combustione nell'industria Produzione di pane, vino e alcolici Estrazione di materiali da cave Produzione di calcestruzzo Pavimentazione stradale con asfalto Distribuzione di combustibili gassosi e liquidi Distribuzione di gas Uso di solventi Trasporti stradali Altre sorgenti mobili PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 17 di 242

18 Trattamento e smaltimento rifiuti Agricoltura Natura. Per la valutazione degli indicatori di attività è seguita la seguente procedura (Figura 4): reperimento dei dati statistici necessari alla valutazione delle emissioni, individuazione di quei settori dove sono necessarie attività di indagine diretta sul territorio alla fine del reperimento di dati specifici (consumi, produzione, flussi, ecc.); indagine diretta presso i gestori delle aziende tramite l invio di lettere di richiesta dati. Raccolta ed analisi dati statistici Inserimento dati nel sistema informativo Individuazione settori su cui effettuare indagini dirette Selezione campione statistico dell'indagine Indagine diretta Figura 4 - Schema operativo per la valutazione delle sorgenti diffuse Per alcune attività, sono utilizzati i dati forniti, attraverso i questionari, dalle presunte sorgenti puntuali, che invece non sono risultate tali (in quanto le emissioni sono risultate sotto la soglia definita per caratterizzare le sorgenti come puntuali). Per altre attività, tali dati sono utilizzati per controllo e/o integrazione delle stime effettuate attraverso gli indicatori. Infine, alcune attività esercitate da queste aziende, non sono considerate nemmeno in ambito diffuso in quanto ritenute poco significative. Le emissioni diffuse sono stimate su base di sezione di censimento. Dove il dato non è disponibile su tale scala ma si è reperito solo un dato provinciale si è provveduto a stimare il dato comunale mediante l utilizzo della metodologia delle variabili proxy o surrogati. L'utilizzo dei surrogati è inteso a fornire una stima di una attività ad un certo livello di disaggregazione territoriale quando sia nota per unità territoriali più grandi. In questo caso si attribuisce alla attività la stessa distribuzione territoriale di un'altra grandezza (detto surrogato), nota a livello inferiore (sezione di censimento), e che si valuta sia ben correlata alla attività sconosciuta a livello di sezione di censimento ma nota a livello di comune o provincia. PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 18 di 242

19 In questo caso, indicato con i il comune, con t il valore provinciale o comunale, con A la attività di interesse e con S la variabile proxy si ottiene il valore della attività nella sezione di censimento i come: A i = A t. S i /S t 2.6 Fattori di Emissione Techne Counsulting ha effettuato l aggiornamento dell intera base dati dei fattori di emissione, della classificazione delle attività e delle metodologie di stima delle emissioni di inquinanti dell aria all interno dei modelli per la stima delle emissioni (Emission, Road, Airport, Port componenti di E 2 Gov ). L aggiornamento dei fattori di emissione e delle metodologie di stima delle emissioni coinvolge i seguenti modelli: Modello per la gestione integrata dell inventario delle emissioni (Emission); Modello per la valutazione delle percorrenze, dei consumi energetici, del rumore e delle emissioni di inquinanti dell aria da traffico stradale (Road); Modello per la valutazione dei consumi energetici e delle emissioni di inquinanti dell aria da movimento degli aeromobili (Airport ); Modello per la valutazione dei consumi energetici ed emissioni di inquinanti dell aria da movimento delle navi (Port). L aggiornamento prende le mosse dal profondo processo di revisione ed aggiornamento delle informazioni e delle metodologie di supporto alla realizzazione degli inventari delle emissioni di inquinanti dell aria che si è sviluppato, nel corso degli ultimi anni, a livello europeo. Tale processo di revisione è stato sospinto dalla sempre maggiore consapevolezza dell importanza degli inventari delle emissioni nei processi decisionali relativi alla gestione della qualità dell aria. I principali prodotti di questo processo di revisione a livello internazionale sono: L aggiornamento della classificazione delle attività di interesse per l inquinamento atmosferico SNAP (SNAP 2008); L aggiornamento dei fattori di emissione dei gas serra contenuto nel documento 2006 IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories, Prepared by the National Greenhouse Gas Inventories Programme, Eggleston H.S., Buendia L., Miwa K., Ngara T. and Tanabe K. (eds). Published: IGES, Japan (IPCC 2006); L aggiornamento dei fattori di emissione degli inquinanti principali e dei metalli pesanti contenuto nel joint EMEP/EEA Air Pollutant Emission Inventory Guidebook: Technical Guidance To Prepare National Emission Inventories che segue le Guidelines for Reporting Emission Data under the UNECE Convention on Long-range Transboundary Air Pollution and the EU National Emission Ceilings Directive; il Guidebook è stato preparato dalla Convention s Task Force on Emission Inventories and Projections (TFEIP), con il lavoro degli expert panels della Task Force e della European PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 19 di 242

20 Environment Agency (EEA); Techne Consulting è stata soggetto attivo di tale attività in particolare tramite il suo direttore tecnico, che è co-leader dell expert panel Combustion & Industry della TFEIP; L aggiornamento della metodologia per la stima delle emissioni di inquinanti dell aria da traffico stradale contenuta nel EMEP/EEA Air Pollutant Emission Inventory Guidebook ed estratta dai risultati del progetto di ricerca finanziato dall European Commission, Directorate General Transport and Energy Assessment and Reliability of Transport Emission Models and Inventory Systems (ARTEMIS, 2006); tale progetto aggiorna la metodologia originariamente sviluppata in ambito MEET; la metodologia è anche alla base del software COPERT per la stima delle emissioni nazionali delle emissioni da trasporto su strada; L aggiornamento della metodologia di stima delle emissioni di inquinanti da traffico marittimo contenuta nell EMEP/EEA Air Pollutant Emission Inventory Guidebook, sviluppata da esperti della Techne Consulting nell ambito dell incarico Update of emission factors for maritime navigation (in the frame of Revision of the EMEP/EEA Air Pollutant Emission - Inventory Guidebook Navigation Chapter) dell Aristotele UniversityThessaloniki - on behalf of Centre on Emission Inventories and Projections, 2009 L aggiornamento della metodologia di stima delle emissioni di inquinanti da traffico aereo riassunta nel documento: Eurocontrol, Aircraft Particulate Matter Emission Estimation through all Phases of Flight (2005); I fattori di emissione del Dioxin Inventory reports sviluppato dalla European Commission. Nei modelli per la stima delle emissioni della Techne Consulting è stata effettuata la completa revisione dei fattori di emissione degli inquinanti principali, dei gas serra, dei metalli pesanti, degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), e dei microinquinanti (HCB, PCB, PCDD-F). L aggiornamento della metodologia da traffico marittimo ed aereo è stata recentemente utilizzata in collaborazione con l ISPRA per la valutazione delle emissioni a livello nazionale. 2.7 Modelli per la stima delle emissioni Traffico stradale Nel corso di questa attività è stato effettuato l adeguamento delle stime delle emissioni da traffico per tenere conto dei nuovi fattori di emissione prodotti in ambito europeo. Gli inquinanti presi in esame dalla metodologia della Task Force on Emissions Inventory and Projections sono i precursori dell ozono (CO, NOx, COV), gas climalteranti (CO2, CH4, N2O), sostanze acidificanti (NH3, SO2), particolato (PM 10 e PM 2,5 ), specie cancerogene (IPA e POPs), sostanze tossiche (diossine e furani) e metalli pesanti. La metodologia attuale rappresenta il quarto aggiornamento dall iniziale metodologia CORINAIR 1985 (prodotta nel 1989) ed aggiornata una prima volta nel 1991 per l inventario CORINAIR Questa versione era inclusa nella prima versione dell Emission Inventory PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 20 di 242

21 Guidebook. Il secondo aggiornamento della metodologia era inserito nel software COPERT II e presentato in un aggiornamento del Guidebook. La terza metodologia era implementata nel software COPERT III (prodotto nel 2000). Il modello Road di E2Gov originariamente utilizzato in Provincia di Roma, con riferimento alla stima delle emissioni per il 2005, era basato su questa metodologia integrata con i risultati del progetto MEET (Methodologies for estimating air pollutant emissions from transport) finanziato dalla Commissione Europea (DG Trasporti) nell ambito del 4 programma quadro. La versione a cui si è fatto riferimento nel presente lavoro è quella contenuta nell Air Pollutant Emission Inventory Guidebook (Technical Guidance to Prepare National Emission Inventories following the LRTAP Convention s Reporting Guidelines and the EU National Emission Ceilings Directive), preparato dalla EMEP Task Force on Emission Inventories and Projections (TFEIP) e pubblicata dalla European Environment Agency (Version Guidebook 2009). Le modifiche più rilevanti riguardano i fattori di emissione e i consumi medi specifici dei veicoli leggeri (automobili e motocicli) che rispettano gli standard da EURO I a EURO VI e dei veicoli pesanti ed autobus a gasolio. Nel seguito sono evidenziate le modifiche apportate al programma Road di E2Gov per tener conto degli aggiornamenti. La nuova metodologia si basa sostanzialmente su quanto prodotto in precedenza e molti fattori di emissione per i veicoli più vecchi sono rimasti inalterati dalla prima versione. La nuova versione della metodologia introduce informazioni aggiuntive e nuove metodologie di calcolo. Questi elementi derivano dalle seguenti sorgenti di informazione: il progetto ARTEMIS finanziato dalla Commissione Europea (DG Trasporti); il progetto PARTICULATES finanziato dalla Commissione Europea (DG Trasporti); studi specifici dell Aristotele University relative alle emissioni di N2O ed NH3 ed alle emissioni dai veicoli ibridi; uno studio finanziato dalla Commissione Europea (DG Enterprise) sui possibili standard dei motocicli EURO3. Le seguenti revisioni sono state apportate nella nuova versione della metodologia europea: Aggiornamento dei fattori di emissione e dei consumi a caldo per le automobili ed i veicoli commerciali leggeri a benzina e diesel per le normative EURO I e successive; Inserimento dei fattori di emissione del PM, compresi veicoli convenzionali a benzina, i veicoli a benzina con iniezione diretta ed i veicoli diesel equipaggiati con filtro antiparticolato; Suddivisione del PM per dimensione delle particelle; Inserimento di nuovi fattori di emissione per i veicoli ibridi (veicoli con combinazione di motore elettrico e termico); Inserimento di nuovi fattori di emissione dei gas serra (N 2 O, CH 4 ) e di NH 3, che includono gli effetti delle caratteristiche del combustibile e del deterioramento dei veicoli; Inserimento di nuovi fattori di emissione per i motocicli e ciclomotori EURO2 e successivi, compreso le emissioni di PM per i due tempi ed un aggiornamento della metodologia per le perdite evaporative; Inserimento di nuovi fattori di emissione per i veicoli pesanti EURO2 e successivi; PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 21 di 242

22 Nuova metodologia per le emissioni a freddo, che include informazioni più dettagliate per i veicoli con tecnologie più vecchie. In generale le emissioni da traffico stradale, possono essere suddivise in quattro tipologie di emissioni: a caldo (emissioni da veicoli i cui motori hanno raggiunto la loro temperatura di esercizio) calcolate per tutti i tipi di veicoli, a freddo (emissioni durante il riscaldamento del veicolo; convenzionalmente, sono le emissioni che si verificano quando la temperatura dell'acqua di raffreddamento è inferiore a 70 C) calcolate, per mancanza di conoscenze più approfondite, per i soli veicoli leggeri (automobili, motocicli, ciclomotori e veicoli commerciali con peso a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate), evaporative (per i soli Composti Organici Volatili escluso il Metano) rilevanti per i soli veicoli alimentati a benzina, da abrasione (per le sole Particelle sospese con diametro inferiore a 10 e 2,5 micron) calcolate per tutti i tipi di veicoli. Le emissioni a caldo e quelle da abrasione sono stimate per tutte le tipologie di veicoli, le emissioni a freddo per i veicoli leggeri, quelle evaporative sono rilevanti per i soli veicoli a benzina. Gli inquinanti presi in considerazione sono: Inquinanti principali Ossidi di Azoto Ossidi di Zolfo Particelle Sospese con diametro inferiore a 10 micron Particelle Sospese con diametro inferiore a 2,5 micron Monossido di Carbonio Composti Organici Volatili Ammoniaca Benzene Metalli pesanti Arsenico Cadmio Cromo Rame Mercurio Nichel Piombo Selenio Zinco principali idrocarburi policiclici aromatici (PAHs): benzo[b]fluorantene (BBF) benzo[k]fluorantene (BKF) benzo[a]pirene (BAP) indeno[123cd]pirene (INP) PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 22 di 242

23 Diossine e furani Gas serra Anidride Carbonica Protossido di Azoto Metano Le pubblicazioni attuali di riferimento sono relative: all UNECE/EMEP Task Force on Emissions Inventories and Projections Air Pollutant Emission Inventory Guidebook (Technical Guidance to Prepare National Emission Inventories following the LRTAP Convention s Reporting Guidelines and the EU National Emission Ceilings Directive) preparata dalla EMEP Task Force on Emission Inventories and Projections (TFEIP) e pubblicata dalla European Environment Agency (Version Guidebook 2009). Tale pubblicazione integra gli studi precedentemente svolti relativi: al progetto MEET Methodology for Calculating Transport Emissions and Energy Consumption, Edited by A J Hickman with contributions from: A J Hickman, A Jol, N Kyriakis, Z Samaras, M AndrJ, A E Andrias, M Aslanoglou, R Coffey, U Hammarstr`m, D Hass, R Joumard, L Ntziachristos, I Reynaud, R C Rijkeboer, E SJri, P J Stur, F J Weber, T Zachariadis, B H Bek, M W rrgensen, S C Sorenson, C Trozzi, R Vaccaro, P Fitzgerald, M T Kalivoda, M Kudrna, P Davison, C A Lewis, Transport Research Laboratory, Project Report SE/491/98, Deliverable 22 for the project MEET. al progetto COST Methods of Estimation of Atmospheric Emissions from Transport, European scientist network and scientific state-of-the-art, Edited by R. Joumard with contributions from: M André, R Coffey, P Davison, V Favrel, B Gilson, U Hammarström, D Hassel, W Hecq, J Hickman, R Joumard, M T. Kalivoda, M Keller, O H. Koskinen, N Kyriakis, E Negrenti, L Ntziachristos, R C. Rijkeboer, Z Samaras, E Sérié, S C. Sorenson, P Sturm, C Trozzi, R Vaccaro, F Weber action COST 319 final report, LTE 9901 report, March 1999 alle emissioni di particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron da motocicli a benzina (per i motocicli a 2 tempi ed a 4 tempi post 2000) ANCMA - Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori Moped Emission Factors: Non Regulated Pollutants-Particulate Matter alle emissioni di benzene The influence of gasoline benzene and aromatics content on benzene exhaust emissions from non-catalyst and catalyst equipped cars. A study of european data CONCAWE (December 1995). alle emissioni da abrasione delle gomme Technical Support Document to the Public Meeting To Consider Approval of Revisions to the State s On-Road Motor Vehicle Emissions Inventory, Section 4.12 Total Particulate Matter Emission Factors California Environmental Protection Agency, Air Resources Board, May 2000 alle emissioni da abrasione dei freni Massnahmen zur Reduktion von PM10-Emissionnen PGQ 01 Mod Ed.1 Rev.1 pagina 23 di 242

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