1 L inventario delle emissioni
|
|
- Regina Garofalo
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Convegno di presentazione del rapporto sullo stato dell ambiente della Provincia di Firenze Villa Demidoff, Parco Mediceo di Pratolino Vaglia (FI), 10 Ottobre2003 L inventario provinciale delle emissioni di inquinanti dell aria della provincia di Firenze Carlo Trozzi Techne consulting srl Via G. Ricci Curbastro, 34 - Roma (Italy) carlo.trozzi@ techne-consulting.com 1 L inventario delle emissioni Per inventario delle emissioni si intende una serie organizzata di dati relativi alle quantità di inquinanti introdotti nell atmosfera da sorgenti naturali e/o da attività antropiche. L inventario delle emissioni della Provincia di Firenze è stato realizzato in coerenza con l Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissioni (IRSE) della Regione Toscana dal quale sono stato estratti tutti i dati necessari alla definizione delle sorgenti diffuse e puntuali. Specifici approfondimenti sono stati effettuati al fine di ottenere maggiore informazione sulle sorgenti puntuali di minore rilevanza (definite sorgenti lcoalizzate) e sulle sorgenti lineari. Per quanto riguarda la dimensione spaziale, le emissioni delle principali sorgenti industriali e civili e delle principali linee e nodi di comunicazione sono state stimate singolarmente e singolarmente georeferenziate mediante le rispettive coordinate geografiche; le altre sorgenti sono state stimate su base comunale e disaggregate su un reticolo composto da maglie quadrate di lato 1km. L intervallo temporale preso in considerazione per la stima delle emissioni è stato l anno solare. Per quanto riguarda la disaggregazione temporale delle emissioni, in conseguenza della necessità di ottenere emissioni rilevanti su scala locale, la stima è stata disaggregata su base oraria, dei differenti giorni della settimana, mensile. Sono stati presi in considerazione i seguenti principali inquinanti dell aria: ossidi di zolfo (SO 2 +SO 3 ); ossidi di azoto (NO+NO 2 ); composti organici volatili, con l'esclusione del metano, (COVNM); monossido di carbonio (CO); particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron (PM 10 ) ammoniaca (NH 3 ) benzene (C 6 H 6 ) metalli pesanti: Arsenico, 1
2 Cadmio, Nichel, Piombo, Cromo, Mercurio, Rame, Selenio, Zinco; gas serra: anidride carbonica metano protossido di azoto. Sono state inoltre registrate le emissioni di eventuali altri inquinanti documentati dalle aziende nell ambito degli adempimenti al D.P.R. 203/88. Per la realizzazione dell inventario è stata introdotta la suddivisione delle sorgenti di emissione in sorgenti puntuali, sorgenti lineari/nodali e sorgenti distribuite. Per sorgenti puntuali si intendono tutte quelle sorgenti di emissione che sia possibile ed utile localizzare direttamente, tramite le loro coordinate geografiche, sul territorio. In linea di principio, una volta escluse le attività mobili e quelle attività che per definizione o caratteristica intrinseca sono casualmente distribuite sul territorio (ad esempio l utilizzo di prodotti domestici), tutte le altre attività possono essere caratterizzate localizzando precisamente le sorgenti di emissione. In questo senso è localizzabile, ad esempio, ogni singolo impianto per riscaldamento domestico o ogni stazione di servizio. Tuttavia la loro effettiva localizzazione, e la conseguente quantificazione delle rispettive emissioni per singola sorgente, risponde a criteri di completezza dell inventario e di economicità nella sua realizzazione e deve tenere conto dell impatto locale (in termini di qualità dell aria e sanitari) delle emissioni. Va notato, inoltre, come in alcuni casi possa essere utile localizzare (all interno di una stessa attività) soltanto le sorgenti principali e considerare come distribuite le altre; tale procedimento può essere adoperato, ad esempio, per la combustione nel settore terziario, all interno della quale è utile localizzare soltanto i principali impianti e trattare gli altri in modo aggregato. Nel quadro del presente inventario sono state prese in considerazione le sorgenti per le quali la quantità totale emessa per l intero impianto di uno degli inquinanti censiti era maggiore dei seguenti valori soglia: relativamente al monossido di carbonio a 250 t/anno, relativamente ai metalli pesanti a 250 kg/anno e relativamente agli altri inquinanti a 25 t/anno; in tal caso gli impianti sono stati considerati come sorgenti puntuali; relativamente al monossido di carbonio a 50 t/anno, relativamente ai metalli pesanti a 50 kg/anno e relativamente agli altri inquinanti a 5 t/anno; in tal caso gli impianti sono stati considerati come sorgenti localizzate. Come sorgente lineare/nodale vengono indicate le principali arterie (strade, linee fluviali, linee ferroviarie) e nodi di comunicazione (porti ed aeroporti). Per tali arterie e nodi la stima delle emissioni viene effettuata singolarmente e localizzandole precisamente sul territorio 2
3 tramite le loro coordinate metriche Gauss-Boaga conformi alla CTR. Ove utile alla caratterizzazione delle emissioni, le arterie sono suddivise in tratti. Le arterie minori vengono invece trattate in modo distribuito. Infine, per sorgenti diffuse si intendono tutte quelle sorgenti non incluse nelle classi precedenti e che necessitano per la stima delle emissioni di un trattamento statistico. In particolare rientrano in questa classe sia le emissioni di origine puntiforme che, per livello dell emissione, non rientrano nelle sorgenti localizzate o puntuali, sia le emissioni effettivamente di tipo areale (ad esempio le foreste) o ubique (ad esempio traffico diffuso, uso di solventi domestici, ecc.). 2 Sintesi dei risultati Con riferimento agli ossidi di zolfo, si evidenzia una diminuzione del 35,40% delle emissioni nel 2000 rispetto al La diminuizione è generalizzata a tutti i settori della combustione, ed in particolare ai trasporti stradali (-39,97%) ed alla combustione nell industria (-37, 44%). Nel 2000 le emissioni sono dovute per circa 68% alla combustione nell industria e per circa il 17% ai trasporti stradali. Per gli ossidi di azoto, si evidenzia una diminuzione del 8,42% delle emissioni nel 2000 rispetto al La diminuizione è prevalentemente dovuta al trasporto stradale (-7,44%). Nel 2000 le emissioni sono dovute per circa il 73% al trasporto e di queste per il 65% al trasporto stradale. Altri contributi rilevanti sono quelli della combustione nell industria. Si evidenzia una diminuzione del 7,56% delle emissioni di monossido di carbonio nel 2000 rispetto al 1998 prevalentemente dovuta al trasporto stradale (-8,8%) con altre variazioni significative. Per il monossido di carbonio, nel 2000, le emissioni sono dovute per circa l 92% al trasporto in particolare stradale con circa il 91,5%. Da non trascurare, tra gli altri contributi, quello della combustione nel terziario ed in agricoltura (il 3,16% del totale provinciale). Si evidenzia una diminuzione di circa 6% delle emissioni di particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron nel 2000 rispetto al 1998 prevalentemente dovuta ai processi produttivi (-35,29%). Per quanto riguarda le emissioni 2000 sono dovute per il 26% (circa 656,44 tonnellate) alla combustione nel terziario ed in agricoltura, per circa il 44% ai trasporti, e per il 18% alla combustione nell industria. Va notato come le emissioni dovute al trasporto stradale sono, negli ultimi anni ed in particolare in area urbana, in aumento. Le stime, inoltre, non prendono in considerazione le emissioni da freni, gomme ed abrasione della strada, nonché le emissioni da risospensione del particolato. Per le emissioni di composti organici volatili, si evidenzia una diminuzione di circa il 2% nel 2000 rispetto al La diminuizione è dovuta al trasporto stradale (-4,8%) ed all agricoltura (-11%) dovuto alla forte riduzione dei capi di bestiame registrata dal censimento e ad un diminuzione delle emissioni dalla natura (-10%) dovuta alla differente situazione climatica del periodo estivo nei due anni. Si registra inoltre la diminuzione pari al 6% delle emissioni del macrosettore di estrazione e distribuzione combustibili fossili legato alla diminuzione delle emissioni della distribuzione di carburante nelle stazioni di servizio in seguito al recepimento della direttiva europea in materia di caricamento degli impianti di deposito presso le stazioni di servizio e di distribuzione di carburante dalla pompa all autovettura. Le emissioni al 2000 sono dovute per oltre il 52% ai trasporti e di queste per 3
4 il 51% al trasporto stradale, e per circa il 30% all uso di solventi. Per quanto riguarda l ammoniaca, le emissioni, un aumento del 2,32% tra il 1998 ed il Sono dovute per l 70% all agricoltura, per circa l 12% al trattamento e smaltimento rifiuti e per circa il 17% ai trasporti stradali.. Si evidenzia un aumento dello 0,88% delle emissioni di anidride carbonica nel 2000 rispetto al 1998 dovuta in buona parte al trasporto stradale (9,8%) e alla processi produttivi (26,6%). Per quanto riguarda l anidride carbonica nel 2000 le emissioni provengono quasi esclusivamente dal sistema energetico per circa il 22% (oltre migliaia di tonnellate) dalla combustione nell industria, per un altro 29,7% dalla combustione nel terziario ed in agricoltura, e per un 28,36% dai trasporti stradali. Si evidenzia un aumento di quasi il 12% delle emissioni di metano nel 2000 rispetto al 1998 prevalentemente dovuta al trattamento e smaltimento rifiuti (+25,6%), che risulta essere il macrosettore con peso prevalente nella composizione percentuale. Le emissioni 2000 sono dovute prevalentemente al trattamento e smaltimento rifiuti (oltre 62%), all agricoltura (12%) ed all estrazione e distribuzione combustibili fossili (22%). Si evidenzia un aumento di quasi di circa il 3,7% delle emissioni di protossido di azoto nel 2000 rispetto al Può essere notato come le emissioni da trasporti stradali crescono del 23% dal 1998 al 2000 in conseguenza dell'introduzione della marmitta catalitica. Per quanto riguarda il protossido di azoto le emissioni 2000 sono dovute prevalentemente, all agricoltura (37,36%), ai trasporti stradali (29,4 %) alla combustione nel terziario ed agricoltura (25%), alla combustione nell industria (11,8%). Con riferimento ai metalli pesanti risultano in aumento le emissioni di arsenico, cromo, rame, selenio, zinco in misura minore di mercurio ed in diminuzione quelle di cadmio, nickel, piombo. Le emissioni per arsenico, cadmio, cromo, mercurio, selenio, zinco sono dovute principalmente alla combustione nell industria, quelle di rame e piombo ai trasporti stradali. Per il benzene, si evidenzia una diminuzione delle emissioni del 15,68% nel 2000 rispetto al 1998, in conseguenza della penetrazione della marmitta catalitica e della riformulazione dei combustibili. Le emissioni sono dovute prevalentemente ai trasporti stradali (93%). Nelle pagine seguenti sono riportati alcuni grafici contenenti una selezione dei risultati più significativi ottenuti dall inventario. 4
5 CO (t/10) COV (t) NOx (t) PM10 (t*10) SOx (t ) Figura 1 Evoluzione delle emissioni totali degli inquinanti principali Altro Altre Sorgenti Mobili Trasporti Stradali Combustione Industria Combustione Terziario ed Agricoltura Figura 2 - Emissioni totali di ossidi di azoto (tonnellate) per macrosettore 5
6 Altro Agricoltura Altre Sorgenti Mobili Trasporti Stradali Processi Produttivi Combustione Industria Combustione Terziario ed Agricoltura Figura 3 - Emissioni totali di particelle sospese totali con diametro inferiore a 10 micron (tonnellate) per macrosettore Diffuse per Comune COV [ t ] anno Figura 4 - Emissioni di COV (t) da sorgenti diffuse anno
7 Diffuse per Comune NOX [ t ] anno Figura 5 - Emissioni di NO x (t) da sorgenti diffuse anno 2000 Puntuali per Comune COV [ t ] anno ,5 24,1 Figura 6 - Emissioni di COV (t) da sorgenti puntuali anno
8 Altro 1200 Agricoltura 1000 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 800 Trasporti Stradali Figura 7 - Emissioni totali ammoniaca per macrosettore Anni Combustione - Terziario ed Agricoltura 03 Combustione Industria 04 Processi Produttivi Estrazione,distribuzione combustibili fossili 06 Uso di solventi Trasporti Stradali 08 Altre Sorgenti Mobili Trattamento e Smaltimento Rifiuti 10 Agricoltura 0 CH4 (t) CO2 (t*100) N2O (t/10) 11 Natura Figura 8 - Emissioni totali dei gas serra per macrosettore anno
9 kt Figura 9 Evoluzione delle emissioni totali dell anidride carbonica Altro Trasporti Stradali Figura 10 - Emissioni totali benzene per macrosettore 9
INQUINAMENTO ATMOSFERICO URBANO E TRAFFICO VEICOLARE Problematiche attuali e prospettive future S. CERNUSCHI
INQUINAMENTO ATMOSFERICO URBANO E TRAFFICO VEICOLARE Problematiche attuali e prospettive future S. CERNUSCHI INQUINANTI ATMOSFERICI Primari emessi come tali dalle sorgenti CO 2, CH 4, N 2 O SO 2 CO COV
DettagliL inventario delle emissioni in atmosfera, uno strumento di pianificazione
L inventario delle emissioni in atmosfera, uno strumento di pianificazione Settore aria clima e gestione integrata rifiuti Lidia Badalato Le emissioni Le emissioni rappresentano il "fattore di pressione"
DettagliINVENTARIO REGIONALE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA (IREA)
DATI E INFORMAZIONI DI INTERESSE AMBIENTALE E TERRITORIALE Seconda edizione INVENTARIO REGIONALE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA (IREA) Daniela Rampone Simona Costamagna CSI-Piemonte Direzione Ambiente e
Dettagli2. Le polveri fini analisi delle principali sorgenti di emissione
2. Le polveri fini analisi delle principali sorgenti di emissione Nella regione Umbria, la qualità dell aria costantemente misurata dalle stazioni fisse di monitoraggio mette in evidenza che l inquinante
DettagliCONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE
CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE Il monossido di carbonio è un inquinante da traffico caratteristico delle aree urbane a circolazione congestionata. CLASSIFICAZIONE TEMA SOTTOTEMA
DettagliLe Strategie e Obiettivi della Regione Lombardia nel Controllo Ambientale. Dott. Angelo Giudici Direttore Settore Aria e Agenti Fisici ARPA Lombardia
Le Strategie e Obiettivi della Regione Lombardia nel Controllo Ambientale Dott. Angelo Giudici Direttore Settore Aria e Agenti Fisici ARPA Lombardia Emissioni in Lombardia nel 2008 ripartite per macrosettore
DettagliReport mensile sulla qualita dell aria
Sezione provinciale di Report mensile sulla qualita dell aria provincia: periodo di riferimento: 01/01/2017 - Stazioni di monitoraggio stazioni di monitoraggio 1 2 3 Flaminia 4 5 2 3 5 1 4 zone Appennino
DettagliIL PIANO ENERGETICO-AMBIENTALE PER LA PROVINCIA DI GROSSETO
IL PIANO ENERGETICO-AMBIENTALE PER LA PROVINCIA DI GROSSETO Allegato A2.4 BILANCIO DELLE EMISSIONI INQUINANTI Riferimento al capitolo 2.6 della Relazione di sintesi PEAP GR A cura di CO.SVI.G., PIN SCRL.
Dettagli6 SINTESI REGIONALE DEI RISULTATI
6 SINTESI REGIONALE DEI RISULTATI 6.1 Ossidi di zolfo Per quanto riguarda gli ossidi di zolfo le emissioni sono dovute per il 93% ad Altre sorgenti/assorbenti in natura (con oltre 1.225.400 tonnellate)
DettagliStima Revisione e aggiornamento dell inventario regionale delle emissioni in atmosfera
Stima Revisione e aggiornamento dell inventario regionale delle emissioni in atmosfera Inventario delle emissioni serie organizzata di dati relativi alle quantità di inquinanti introdotti nell atmosfera
DettagliANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO
ANALISI DELL IMPATTO DELLE DIVERSE FONTI DI INQUINAMENTO SUL TERRITORIO BRESCIANO. IL RUOLO DEL TELERISCALDAMENTO PM10 PM2.5 Emissioni di NO x del riscaldamento residenziale (t/a) Ripartizione % delle
DettagliARIA PULITA E ARIA INQUINATA. naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile
Parametri meteorologici e inquinanti atmosferici ARIA PULITA E ARIA INQUINATA L aria naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile Azoto, ossigeno, argon e vapore
Dettagli6. Area 1 - Forlì Situazione Attuale
6. Area 1 - Forlì Situazione Attuale Per la Area 1 Forlì si riportano, di seguito, le quantità totali di inquinanti emessi, espressi rispettivamente in tonnellate /anno nella tabella 6.1 ed in percentuale
DettagliProgetto ALCOTRA RENERFOR Il Sistema Informativo della Regione Liguria
Progetto ALCOTRA RENERFOR Il Sistema Informativo della Regione Liguria Silvia Moggia ARE Liguria Torino, 28 Settembre 2010 Il Sistema Informativo Ambientale Regionale la Regione Liguria: già a partire
DettagliDisponibilità dati *** 2007 / 2010 C
EMISSIONI IN ATMOSFERA 2010 Emissioni in atmosfera Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (INEMAR Puglia 2010) Nome indicatore DPSIR Fonte dati Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera
DettagliEMISSIONI CLIMALTERANTI
FINALITÀ INDICATORE Emissioni di Anidride Carbonica equivalente (CO 2 eq.) totali e per macrosettore Quantificare le emissioni in atmosfera dei gas climalteranti che contribuiscono all'effetto serra UNITÀ
DettagliAnalisi delle differenze nelle emissioni da traffico stimate con COPERT III e COPERT IV
XIII Expert panel emissioni da trasporto su strada Roma, 4 ottobre 2007 Analisi delle differenze nelle emissioni da traffico stimate con COPERT III e COPERT IV Stefano Caserini - Giuseppe Fossati ARPA
DettagliInfluenza del comparto turistico sulla qualità dell aria
Università di Bologna A.A. 2006-2007 - Facoltà di Economia - TURISMO E TUTELA DEL TERRITORIO Influenza del comparto turistico sulla qualità dell aria Dott.ssa Merlo Luciana Cos è un inquinante? Qualsiasi
DettagliQualità dell aria in provincia di Lecco. Vanda Berna-Anna De Martini ARPA Lombardia
Qualità dell aria in provincia di Lecco Vanda Berna-Anna De Martini ARPA Lombardia Qualche domanda. Ma si stava meglio una volta? La qualità della nostra aria migliora o peggiora? Quale è la principale
DettagliCambiamenti climatici, inventari delle emissioni e assorbimenti di CO 2
Indice Cambiamenti climatici, inventari delle emissioni e assorbimenti di CO 2 Cambiamenti climatici e sink forestali L inventario INEMAR e la collaborazione fra 7 regioni Attività svolte e da svolgere
DettagliChe aria "tirano" i trasporti in Europa
Page 1 of 7 n. 068 - Giovedì 03 Aprile 2014 Che aria "tirano" i trasporti in Europa Il rapporto ISPRA fornisce un quadro delle politiche dei trasporti messe in atto nell'unione Europea ed in Italia da
DettagliLa disaggregazione dell'inventario APAT provinciale 2005 a livello comunale, per il macrosettore 7. Ketty Lorenzet Osservatorio Regionale Aria
La disaggregazione dell'inventario provinciale 25 a livello comunale, per il macrosettore 7 Ketty Lorenzet Osservatorio Regionale Aria XIV Expert Panel Emissioni da Trasporto stradale Venezia, 16 ottobre
DettagliEvoluzione della qualità dell aria (a Milano e nel Campus, stazione Mi-Pascal)
Evoluzione della qualità dell aria (a Milano e nel Campus, stazione Mi-Pascal) Giovanni LONATI Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Politecnico di Milano Il bacino Padano tra le aree mondiali
DettagliAGGIORNAMENTO SULLO STATO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI BRESCIA. Inquinamento da PM10, PM2,5. Dicembre 2015
AGGIORNAMENTO SULLO STATO DELLA QUALITA DELL ARIA NEL COMUNE DI BRESCIA Inquinamento da PM10, PM2,5 Dicembre 2015 Area Tutela Ambientale Sostenibilità Verde e Protezione Civile Comune di Brescia Via Marconi,
DettagliAPPLICAZIONE IN VENETO DEL SISTEMA INEMAR
Gli inventari regionali delle emissioni: l esperienza e i risultati del sistema INEMAR 21/11/2011 c/o Regione Lombardia, Milano APPLICAZIONE IN VENETO DEL SISTEMA INEMAR Laura Susanetti (ARPA Veneto) 1
DettagliTAV MONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ARIA NEL COMUNE DI BIELLA - STAZIONI
TAV. 9.1 - MONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ARIA NEL COMUNE DI BIELLA - STAZIONI Stazioni Altitudine Analizzatori Sensori meteorologici N 1 - Biella 405 m. Ossidi di Azoto (NOX) Pioggia c/o Centro Prevenzione
DettagliProvincia di Reggio Calabria
Provincia di Reggio Calabria Settore Ambiente Energia Demanio Idrico e Fluviale Protezione Civile L impianto di termovalorizzazione ed il ciclo integrato di gestione dei rifiuti: La procedura di autorizzazione
Dettaglila qualità dell Aria in Emilia-Romagna
la qualità dell Aria in Emilia-Romagna aggiornamento al 2015 0T0TSINTESI 1 2 indice - i messaggi chiave 4 Pag. - la sintesi 5 - i fattori meteo climatici: 7 - giorni favorevoli all accumulo di PM 10 7
DettagliRegione Toscana - Direzione Generale delle Politiche Territoriali Ambientali e per la Mobilità
WORKSHOP Progetto regionale PATOS L inquinamento da materiale particolato fine PM10 e PM2,5 in Toscana: cause e soluzioni 29 Novembre 2012 Sala Pegaso Palazzo Strozzi Sacrati - Piazza Duomo, 10 - Firenze
DettagliRelazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006
10. ARIA 10.1. Inquadramento L inquinamento atmosferico è un fenomeno assai complesso poiché, oltre ad essere il risultato dell immissione di sostanze prodotte da svariate attività antropiche (produzione
DettagliCapitolo 6 Risultati pag. 382
Capitolo 6 Risultati pag. 382 generazione del calore per riscaldamento urbano, ed è comunque uniformemente distribuita sui quadranti interessati dal teleriscaldamento, con maggiore effetto su quelli più
DettagliInquinamento da particolatoaerodisperso nella Cittàdi Torino
Inquinamento da particolatoaerodisperso nella Cittàdi Torino sistema di monitoraggio di qualità dell aria La rete gestita dal Dipartimento di Torino di Arpa Piemonte è inserita nel Sistema Regionale di
DettagliPROGETTO A.G.I.R.E. POR ARPA Calabria ARPA Emilia R.
PROGETTO A.G.I.R.E. POR ARPA Calabria ARPA Emilia R. Trasferimento di conoscenze e protocolli operativi finalizzati al controllo delle emissioni in atmosfera, al monitoraggio di qualità dell aria e della
DettagliLa qualità dell aria nell area metropolitana di Torino
La qualità dell aria nell area metropolitana di Torino Analisi e prospettive Alessandro Bertello Servizio qualità dell aria e risorse energetiche La gestione della qualità dell aria La gestione della qualità
DettagliInventario nazionale delle emissioni e disaggregazione provinciale. Antonella Bernetti, Ernesto Taurino ISPRA
Inventario nazionale delle emissioni e disaggregazione provinciale Antonella Bernetti, Ernesto Taurino ISPRA CONTENUTI STIME DELLE EMISSIONI NAZIONALI DA TRASPORTO STRADALE DISAGGREGAZIONE A LIVELLO PROVINCIALE:
DettagliSTIMA CONSUMI DI BIOMASSA PER RISCALDAMENTO CIVILE IN REGIONE PIEMONTE
STIMA CONSUMI DI BIOMASSA PER RISCALDAMENTO CIVILE IN REGIONE PIEMONTE Adriano Mussinatto(*), Gianluigi Truffo (*), Daniela Rampone (**), Tatiana De Carli (**) * Regione Piemonte ** CSI-Piemonte Dicembre
DettagliREGIONE LAZIO Dipartimento Territorio Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli Area Conservazione Qualità dell Ambiente
REGIONE LAZIO Dipartimento Territorio Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli Area Conservazione Qualità dell Ambiente Simulazioni fotochimiche nell ambito della predisposizione dei piani
DettagliLaboratorio Mobile Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena. Campagna di monitoraggio della QUALITÀ DELL ARIA
Sezione Provinciale di Forlì-Cesena Viale Livio Salinatore, 2 47121 - Forlì Tel. 543/4514111 Fax 543/451451 E-mail: sezfo@arpa.emr.it Servizio Sistemi Ambientali Area Monitoraggio e Valutazione Aria Amministrazione
DettagliLCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso
Allevamento suinicolo sostenibile Seminario tecnico LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso Laura Valli, Stefano Pignedoli (CRPA Spa) LCA Tipologia di allevamenti Azienda
Dettagli12. CONTABILITÀ AMBIENTALE. Ida Galise, Stefano Spagnolo
12. CONTABILITÀ AMBIENTALE Ida Galise, Stefano Spagnolo 292 12.1 Introduzione La contabilità ambientale è una disciplina che cerca mettere in relazione gli aspetti, prettamente economici, della contabilità
DettagliRete di monitoraggio della qualità dell aria della provincia di Piacenza. Servizio Sistemi Ambientali arpa Sezione Provinciale di Piacenza
Rete di monitoraggio della qualità dell aria della provincia di Piacenza Servizio Sistemi Ambientali arpa Sezione Provinciale di Piacenza CONFIGURAZIONE DELLA RETE PARAMETRI RILEVATI LIMITI DI QUANTIFICAZIONE
DettagliREVISIONE DELL INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI INQUINANTI DELL ARIA 2005, 2007 E 2012
REVISIONE DELL INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI INQUINANTI DELL ARIA 2005, 2007 E 2012 Lavoro svolto su incarico dell ARPA Sicilia nell ambito del Servizio di aggiornamento dell inventario delle emissioni
DettagliIng. Vilmo Ferioli Vice Presidente Amministratore Delegato VM Motori SpA. Bologna, 22 marzo 2007
Ing. Vilmo Ferioli Vice Presidente Amministratore Delegato VM Motori SpA Bologna, 22 marzo 2007 1 Effetto Serra e Inquinamento Atmosferico Bologna, 22 marzo 2007 2 Prodotti della combustione gas Serra
DettagliCorso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14
Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14 Le interazioni tra i sistemi energetici e l ambiente Le interazioni
DettagliI dati Namea regionali
Workshop Conti Namea regionali delle emissioni atmosferiche Istat, Conti economici nazionali integrati con conti ambientali vetrella@istat.it Roma, 13 ottobre 2009, Istat Finalità principale della Namea
DettagliLa qualità dell aria nella Città di Torino Serie storiche e situazione attuale
La qualità dell aria nella Città di Torino Serie storiche e situazione attuale Audizione IV-VI Commissione Consiliare, Città di Torino, 26 febbraio 2014 Sommario Il ruolo di Arpa Piemonte nel processo
Dettagli6. EMISSIONI, QUALITÀ DELL ARIA E PIANI DI RISANAMENTO
6. EMISSIONI, QUALITÀ DELL ARIA E PIANI DI RISANAMENTO EMISSIONI IN ATMOSFERA R. De Lauretis, E. Taurino - ISPRA; E. Angelino, F. Antognazza, S. Caserini - ARPA Lombardia; M. Clemente - ARPA Piemonte;
DettagliComune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO. Valutazione Ambientale Strategica
Comune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO Valutazione Ambientale Strategica 1 PARTE I - INTRODUZIONE 1. INTRODUZIONE. pag. 9 1.1. Il concetto di sostenibilità e la sua valutazione... pag. 9 1.2.
Dettagli6.2. Risultati simulazioni sorgenti lineari significative
Capitolo 6 Risultati pag. 241 6.2. Risultati simulazioni sorgenti lineari significative 6.2.1. Concentrazioni medie annuali Per le sorgenti lineari significative (infrastrutture stradali a maggiore volume
Dettagli1.2 Emissioni climalteranti
1.2 Emissioni climalteranti In tema di cambiamenti climatici il PRAA stabiliva l impegno a ridurre, nel periodo 2008-2012, le emissioni di gas serra del 6,5% rispetto ai valori del 1990, facendo proprio
DettagliQuesta presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause
Questa presentazione verterà sugli NOx e in particolare: -cosa sono gli NOx -effetti sulla salute e alla vegetazione -dove si trovano -le concause degli NOx I principali NOx presenti nell'atmosfera sono
DettagliLa NAMEA per la regione Lazio Anno 2000
La NAMEA per la regione Anno 2000 L Istat diffonde, per la prima volta, un applicazione dei conti NAMEA (National Accounting Matrix including Environmental Accounts) a scala regionale. Si tratta in particolare
Dettagli4.9 L AMMONIACA. Figura 4.9.1 Contributi percentuali dei macrosettori alle emissioni di ammoniaca nella provincia di Milano. Galileo Ambiente s.n.c.
4.9 L AMMONIACA L ammoniaca è uno dei principali componenti dell atmosfera, derivante in dal ciclo dell azoto atmosferico (ammonificazione dell humus ed evaporazione dal suolo) e dagli escrementi animali.
DettagliE N E R G I A E L E T T R I C A E T E R M I C A
1 E N E R G I A E L E T T R I C A E T E R M I C A Nella zona industriale di Porto Marghera sono presenti 6 centrali termoelettriche destinate alla produzione di energia elettrica e vapore: Edison - Centrale
DettagliL influenza delle emissioni del settore residenziale sulla qualità dell aria in Lombardia
L influenza delle emissioni del settore residenziale sulla qualità dell aria in Lombardia Guido Lanzani Responsabile U.O. Qualità dell Aria Settore Monitoraggi Ambientali g.lanzani@arpalombardia.it Silvia
DettagliSCHEDA CENSIMENTO SORGENTI PUNTUALI
SCHEDA CENSIMENTO SORGENTI PUNTUALI Scheda 1 - Generalià dell Azienda (impresa o ene che può esire più sabilimeni) Raione sociale Indirizzo Comune: C.A.P. Provincia Telefono Fax E-MAIL Paria IVA Compilaore
DettagliCAMBIAMENTI CLIMATICI ENERGIA TRASPORTI ARIA SUOLO ACQUE
CAMBIAMENTI CLIMATICI ENERGIA TRASPORTI ARIA SUOLO ACQUE Prof. Ing. Andrea Corti Modalità di Interazione con l ambiente Energia e Cambiamenti climatici Trasporti Azioni del Progetto Aria Suolo Acque CAMBIAMENTI
DettagliINQUINANTI MONITORATI DALLA RETE VALUTAZIONE DEI DATI
Cap. 4 INQUINANTI MONITORATI DALLA RETE VALUTAZIONE DEI DATI 4.1 Quadro normativo vigente Il D.Lgs. n. 351/99 (recepimento della direttiva 96/62/CE) in materia di valutazione e gestione della qualità dell
Dettaglin. 098 - Martedì 12 Maggio 2015 Emissioni provenienti dall'uso della biomassa per la produzione di energia La stima delle emissioni e le politiche dell Emilia Romagna per limitarle in un recente articolo
DettagliLe nuove strategie nazionali e comunitarie sulla qualità dell aria
Le nuove strategie nazionali e comunitarie sulla qualità dell aria Fabio Romeo Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare - ISPRA LA NUOVA NORMATIVA SULLA QUALITÀ DELL ARIA Direttiva
DettagliInquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA
COMBUSTIONE: principi Processo di ossidazione di sostanze contenenti C ed H condotto per ottenere energia termica (calore) C,H + O 2 calore + gas comb. COMBUSTIBILE + COMBURENTE CALORE + RESIDUI [ARIA]
DettagliCampagna di rilevamento della qualità dell'aria
Campagna di rilevamento della qualità dell'aria Comune di Castelnovo né Monti Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell Emilia-Romagna Sezione di Reggio Emilia Servizio Sistemi
DettagliMonitoraggio sperimentale effettuato con campionatore ad alto volume. Attività svolta nel 2008
Monitoraggio sperimentale effettuato con campionatore ad alto volume Attività svolta nel 2008 Obiettivo attività: L attività oggetto della seguente presentazione è stata svolta da questa Agenzia su incarico
DettagliStogit QUADRO PROGETTUALE IL GAS NATURALE IN ITALIA. Capitolo 3. Stoccaggi Gas Italia S.p.A. Sede operativa di Crema BF.LA.
Doc. Nº Revisioni Area (CR) Doc. N 1 / 8 Capitolo 3 IL GAS NATURALE IN ITALIA Doc. Nº Revisioni Area (CR) Doc. N 2 / 8 INDICE 3 IL GAS NATURALE IN ITALIA...3 3.1 Situazione attuale di mercato... 3 3.2
DettagliAspetti ambientali: fonti emissive, polveri sottili, analisi e peso delle varie fonti emissive
Aspetti ambientali: fonti emissive, polveri sottili, analisi e peso delle varie fonti emissive ARPAT - Regionale Tutela Qualità dell Aria Dott.ssa Chiara Collaveri Dati IRSE 2007 Che cos è un inventario
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 DELIBERAZIONE 7 luglio 2011, n. 561
20.7.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 DELIBERAZIONE 7 luglio 2011, n. 561 Piano regionale qualità dell aria (PRQA) - Avvio procedimento ai sensi art. 15 della L.R. 1/05. 61 Garante
DettagliBiomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli
Biomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli I COMBUSTIBILI DA RISCALDAMENTO IN ITALIA Riflessi economici ed ambientali Assogasliquidi Roma, 14 febbraio 2013 14 febbraio
DettagliIL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO AGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO
IL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO AGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO Eugenio Lanzi Regione Emilia Romagna Alfredo Pini APAT Gianna Sallese Arpa Emilia Romagna Rimini 30 giugno 2006 Schema
DettagliCAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ
ARPAT Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI LUCCA 551 LUCCA Via A. Vallisneri, 6 - Tel. 553261 Fax 5553568 P.I. e C.F.: 468619481 cl. DP_LU.1.35.2/1 CAMPAGNA
Dettagli[FATTORI DI PRESSIONE AMBIENTALE NEI COMUNI CAPOLUOGHI DEL SUD ]
2015 investinbasilicata DINO ROSA [FATTORI DI PRESSIONE AMBIENTALE NEI CAPOLUOGHI DEL SUD ] PRESI IN ESAME I CONTROLLI SUL RUMORE,LA QUALITA DELL ARIA,LA VETUSTA DEL PARCO VEICOLI CIRCOLANTE, IL CONSUMO
DettagliL ENERGIA ELETTRICA PER UN ITALIA PIÙ PULITA ED EFFICIENTE
L ENERGIA ELETTRICA PER UN ITALIA PIÙ PULITA ED EFFICIENTE 1 L ELETTRICITÀ È IL VETTORE ENERGETICO DEL FUTURO 2 L ELETTRICITÀ AL CENTRO DELLA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI Nel settore elettrico la decarbonizzazione
Dettagli2.5 PARCO VEICOLARE E IMPATTO AMBIENTALE
2.5 PARCO VEICOLARE E IMPATTO AMBIENTALE Il parco veicolare di TIL, al 31/12/2015, è composto dai seguenti mezzi: BENI 2015 2014 2013 Var. % 2015 sul 2014 Autobus Gran Turismo 15 17 18-11,76% Autobus -
DettagliInventario regionale delle emissioni in aria ambiente della Regione Siciliana
Assessorato Regionale Territorio e Ambiente Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente Inventario regionale delle emissioni in aria ambiente della Regione Siciliana Luglio 2008 INDICE 1 PREMESSA... 6
DettagliEdifici comunali Edifici terziario Edifici residenziali Agricoltura Industria Illuminazione pubblica Veicoli comunali Trasporto
Edifici comunali Edifici terziario Edifici residenziali Agricoltura Industria Illuminazione pubblica Veicoli comunali Trasporto GRAFICO 4.3 - DOMANDA DI ENERGIA NEL COMUNE DI CASTROLIBERO, INCIDENZA PERCENTUALE
DettagliInventario delle emissioni in atmosfera
CISMA Srl - Società di Ingegneria Sede legale Bolzano - c/o IDM Südtirol: via Siemens 19, 39100 Bolzano Tel 0471.094724/26 - Fax 0471.094723 www.cisma.it - info@cisma.it Sede Trento: via Malpaga 8, 38122
DettagliLe emissioni da riscaldamento e la qualità dell aria. Il ruolo delle regioni. Direzione Ambiente Governo e Tutela del territorio
Le emissioni da riscaldamento e la qualità dell aria. Il ruolo delle regioni. Direzione Ambiente Governo e Tutela del territorio Qualità dell Aria. Competenza Regionale Zonizzazione, Classificazione, Valutazione
DettagliLa quantità di ossidi di azoto è dovuta per: il 3% allo smaltimento rifiuti; il 19% al riscaldamento delle case; il 78% ai trasporti (grafico 1).
APPROFONDIMENTO Le analisi chimiche dell aria delle città, anche di quelle piccole, segnalano che il livello di inquinamento dell antropobiosfera rimane elevato: quali le principali cause? L inquinamento
DettagliValutazione dell impatto sulla qualità dell aria per diversi scenari di utilizzo della biomassa per scopi energetici.
Valutazione dell impatto sulla qualità dell aria per diversi scenari di utilizzo della biomassa per scopi energetici. Enel Ingegneria e Ricerca Obiettivo Obiettivo dello studio è la valutazione dell impatto
DettagliCambiamenti Climatici E Piano Energetico Regionale
Cambiamenti Climatici E Piano Energetico Regionale A cura di Regione Emilia Romagna, Alessandro Di Stefano, Servizio valutazione impatto e promozione sostenibilità ambientale Bologna, 11 Marzo 2016 PRESUPPOSTI
DettagliISTRUZIONI PER LA LETTURA DELLE TABELLE
ISTRUZIONI PER LA LETTURA DELLE TABELLE Nella colonna viene indicato con una sigla il sistema ed il settore a cui fa riferimento l'indicatore (es. SE.POP.1= (SE) Sistema socioeconomico, (POP) settore popolazione,
DettagliRete di monitoraggio della qualità dell aria della Provincia di Rimini Report 2012
Rete di monitoraggio della qualità dell aria della Provincia di Rimini Report 2012 NOx - Via Flaminia Valori orari NOx - Parco Marecchia Valori orari 500 500 Valore limite media annuale Media annuale Valore
DettagliPiano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell aria ambiente
Assessorato Regionale Territorio e Ambiente Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell aria ambiente Assessorato Regionale Territorio
DettagliRAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE RELATIVE AL BIANCO AMBIENTALE
ALLEGATO 1 RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE RELATIVE AL BIANCO AMBIENTALE 65 INDICE DELLE FIGURE Figura 1. biossido di azoto: concentrazione media annuale Figura 2. biossido di azoto: superamenti del valore
DettagliLe emissioni atmosferiche delle attività produttive e delle famiglie Anni 1990-2006
Le emissioni atmosferiche delle attività produttive e delle famiglie Anni 99-26 28 gennaio 29 Direzione centrale per la comunicazione e la programmazione editoriale Tel. + 39 6 4673.2243-2244 Centro di
DettagliCARATTERIZZAZIONE DELLE CONCENTRAZIONI DI PARTICOLATO ATMOSFERICO E DELLE SUE SORGENTI NELL AREA DI LECCE
WORKSHOP REPORT SALUTE E AMBIENTE in Provincia di Lecce CARATTERIZZAZIONE DELLE CONCENTRAZIONI DI PARTICOLATO ATMOSFERICO E DELLE SUE SORGENTI NELL AREA DI LECCE Daniele Contini Istituto di Scienze dell
DettagliCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA, DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE TESI DI LAUREA Analisi dei dati di due campagne
DettagliQuadro sinottico degli indicatori
ARIA 04 Quadro sinottico degli indicatori INDICATORI DI PRESSIONE (P) INDICATORI DI STATO/IMPATTO (S/I) INDICATORI DI RISPOSTA (R) SIGLE, ABBREVIAZIONI, SIMBOLI Emissioni da sorgenti industriali Quantitativi
DettagliIndagini sui consumi degli impianti domestici a biomasse in Trentino Alto Adige
Gli inventari regionali delle emissioni: l esperienza e i risultati del sistema INEMAR - Milano, lunedì 21 Novembre 2011 - Indagini sui consumi degli impianti domestici a biomasse in Trentino Alto Adige
DettagliINVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI
INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI ROSETO DEGLI ABRUZZI Documento redatto da INTRODUZIONE La Provincia di Teramo ha aderito, in qualità di struttura di supporto, al Patto dei Sindaci e, attraverso
DettagliMal aria di montagna. Pedavena, 03 febbraio 2006
Mal aria di montagna Pedavena, 03 febbraio 2006 1 Mal aria di montagna L inquinamento atmosferico è dovuto ad un alterazione della qualità dell aria da parte di varie sostanze che si possono presentare
DettagliCommissione Nazionale Emergenza Inquinamento Atmosferico. Relazione conclusiva
Commissione Nazionale Emergenza Inquinamento Atmosferico Relazione conclusiva Roma, 20 Marzo 2006 Indice 1. Premessa...2 2. Sintesi...4 3 Quadro descrittivo dell attuale situazione: risultati ottenuti,
DettagliPremessa: l inventario regionale delle emissioni in atmosfera - INEMAR Veneto 2013
Premessa: l inventario regionale delle emissioni in atmosfera - INEMAR Veneto 2013 L inventario delle emissioni in atmosfera rappresenta uno degli strumenti conoscitivi a supporto della gestione della
Dettagli01-DIC-2015 da pag. 6 foglio 1 / 2
Tiratura 09/2015: 394.783 Diffusione 09/2015: 288.860 Lettori Ed. II 2015: 2.477.000 Dir. Resp.: Luciano Fontana da pag. 6 foglio 1 / 2 Tiratura 09/2015: 394.783 Diffusione 09/2015: 288.860 Lettori Ed.
DettagliIl Rapporto ISPRA sulla qualità dell ambiente urbano: mobilità urbana e qualità dell aria
E-COSMOS Roma, 24 febbraio 2011 CGIL nazionale Corso d Italia 25 (Sala Simon Weil) Il Rapporto ISPRA sulla qualità dell ambiente urbano: mobilità urbana e qualità dell aria Silvia Brini Istituto Superiore
DettagliINVENTARIO DELLE EMISSIONI DI INQUINANTI DELL ARIA 2005, 2007 E 2012
INVENTARIO DELLE EMISSIONI DI INQUINANTI DELL ARIA 2005, 2007 E 2012 Lavoro svolto su incarico dell ARPA Sicilia nell ambito del Servizio di aggiornamento dell inventario delle emissioni e relativo software
DettagliVisualizzatore GIS delle emissioni in atmosfera
Visualizzatore GIS delle emissioni in atmosfera IREA Piemonte Il visualizzatore nasce nell'ambito del progetto finanziato nell ambito del programma "ALps COopertation TRAns-frontier. Obiettivo primario
DettagliStrategie per la riduzione delle emissioni in atmosfera dagli allevamenti bovini
Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali Strategie per la riduzione delle emissioni in atmosfera dagli allevamenti bovini 14 novembre 2014
DettagliAmbiente, Salute e Sviluppo in Puglia
Ambiente, Salute e Sviluppo in Puglia L impegno dei Medici e delle Istituzioni nella Provincia di Brindisi e in Puglia Dott. Emanuele VINCI Presidente OMCeO Brindisi Rapporto sulle emissioni in atmosfera
DettagliIgiene Ambientale. Aria: inquinanti esterni e interni, microclima e rumore effetti sulla salute
Temi principali: Igiene Ambientale Aria: inquinanti esterni e interni, microclima e rumore effetti sulla salute Radiazioni ionizzanti e non: effetti sanitari Acqua: fabbisogno, inquinamento effetti sulla
DettagliTraffico Nel seguente paragrafo si analizzano le problematiche attinenti al sistema della viabilità analizzando la rete infrastrutturale in cui è
Traffico Nel seguente paragrafo si analizzano le problematiche attinenti al sistema della viabilità analizzando la rete infrastrutturale in cui è inserita l area di trasformazione. L accesso all area avviene
Dettagli