BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 DELIBERAZIONE 7 luglio 2011, n. 561

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1 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 DELIBERAZIONE 7 luglio 2011, n. 561 Piano regionale qualità dell aria (PRQA) - Avvio procedimento ai sensi art. 15 della L.R. 1/ Garante della comunicazione, di cui all art. 19 della L.R. n. 1/2005 e del relativo regolamento di attuazione approvato con D.P.G.R. n. 31/R, il Prof. Massimo Morisi; LA GIUNTA REGIONALE Vista la l.r. 11 febbraio 2010 n. 9 Norme per la tutela della Qualità dell aria ; Vista la l.r. 3 gennaio 2005, n. 1 Norme per il governo del territorio ; Viste le disposizioni procedurali di cui al Titolo II, Capo II, della l.r. 1/2005; Visto il d.lgs 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale e successive modificazioni; Visto il Decreto legislativo n. 155 del Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell aria ambiente e per un aria più pulita in Europa ; Vista la proposta di PRS adottato dalla Giunta regionale con Deliberazione 257/2011 che indica, tra gli indirizzi e le politiche in materia ambientale, l esigenza di ridurre gli inquinamenti con particolare riferimento all inquinamento atmosferico; Considerato che la L.R. 9/2010, art. 9, comma 1, individua nel Piano per la Qualità dell Aria lo strumento di programmazione con la quale la Regione, in attuazione delle priorità definite nel PRS, persegue la strategia integrata sulla tutela della qualità dell aria e sulla riduzione delle sostanze climalteranti; Considerato che la L.R. 9/2010, art. 9, comma 2, stabilisce che il Piano per la Qualità dell Aria costituisce atto di governo del territorio ai sensi dell art. 10 della L.R. 1/2005 Norme per il governo del territorio e che come tale segue le procedure di cui al Titolo II della l.r. 1/2005; Considerato che l avvio degli atti di governo del territorio di cui al comma precedente devono essere conformi a quanto previsto all art. 15 della LR 1/2005; Visto il Documento di avvio del procedimento, redatto ai sensi dell art. 15 di cui sopra, allegato al presente atto (allegato A) che ne costituisce parte integrale e sostanziale; Considerato che con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.108 del 19/07/2007 è stato nominato Ritenuto di nominare responsabile del procedimento il dirigente del Settore Qualità dell aria, rischi industriali, prevenzione e riduzione integrata dell inquinamento della Direzione Generale delle Politiche territoriali, ambientali e per la mobilità; Ritenuto di incaricare il responsabile del procedimento di provvedere alla trasmissione della comunicazione di avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati; A voti unanimi DELIBERA 1. di avviare, con le finalità di cui all art. 15 della l.r. 1/2005, il procedimento per la formazione del del Piano per la Qualità dell Aria; 2. di approvare il Documento di avvio del procedimento allegato al presente atto (allegato A) parte integrante della presente deliberazione; 3. di nominare responsabile del procedimento il dirigente del Settore Qualità dell aria, rischi industriali, prevenzione e riduzione integrata dell inquinamento della Direzione Generale delle Politiche territoriali, ambientali e per la mobilità; 4. di incaricare il responsabile del procedimento di provvedere alla trasmissione della comunicazione di avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati; 5. di identificare nel prof. Massimo Morisi il garante della comunicazione del Piano per la gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati, ai sensi dell art. 19 della l.r. 1/2005, attribuendogli il compito di promuovere ogni utile iniziativa per dare efficacia all informazione e alla partecipazione di cui il Piano necessita per la sua efficacia. Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi dell art. 5 comma 1 della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell art. 18 comma 2 della medesima l.r. 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta SEGUE ALLEGATO

2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 Allegato A Piano Regionale per la Qualità dell'aria Documento di avvio del procedimento ai sensi dell articolo 15 della l.r. 1/2005

3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Allegato A Documento di avvio del procedimento ai sensi dell articolo 15 della l.r. 1/2005 per la formazione del Piano Regionale per la Qualità dell'aria Il presente documento propone l avvio del procedimento per la predisposizione del Piano Regionale per la Qualità dell Aria (PRQA), strumento di programmazione intersettoriale previsto dalla L.R.9/2010, attraverso il quale la Regione persegue una strategia integrata sulla tutela della qualità dell aria ambiente e sulla riduzione delle emissioni dei gas climalteranti. Il PRQA ai sensi dell art. 9 comma 2 della Lr 9/2010 Norme per la tutela della qualità dell aria ambiente è atto di governo del territorio ai sensi dell articolo 10 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio). Poiché la tutela della qualità dell aria ambiente richiede interventi di natura trasversale, che coinvolgono anche altre politiche regionali di settore, gli obiettivi generali, le finalità e gli indirizzi contenuti nel piano integrano quelli degli altri piani e programmi regionali e sono coerenti con le disposizioni del PIT. In tal senso, Il PRQA, nel rispetto di quanto previsto dalla l.r. 9/2010 e in particolare dall art. 9 formulerà specifici indirizzi e conseguenti linee di azione, congruenti al quadro conoscitivo del Piano di indirizzo territoriale e alla sue opzioni normative. Con specifico riferimento ad aree di peculiare rilevanza strategica per il territorio della Regione, il PRQA si configura come strumento di ausilio alle previsioni del Piano di indirizzo territoriale, sia in generale, sia appunto in relazione a situazioni di particolare emergenza e criticità come nel caso della Piana fiorentina e della messa in opera dei programmi infrastrutturali che investono l area del Parco agricolo della Piana. Il PRQA è quindi soggetto alle procedure di approvazione di cui al titolo II della L.R.1/05, con particolare riferimento all avvio del procedimento previsto dall art. 15, attraverso il quale si intende dare comunicazione a tutti i soggetti interessati dell avvio del percorso di formazione del Piano, in modo da acquisire i necessari contributi idonei ad incrementare il quadro conoscitivo di riferimento. A) Obiettivi del piano, azioni conseguenti, effetti ambientali e territoriali Il principale obiettivo del PRQA, in coerenza con i principi e le finalità della Direttiva 2008/50/CE recepiti dal D.Lgs 155/2010, e con gli indirizzi stabiliti dal PRS , è quello di mantenere la

4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 qualità dell'aria ambiente, laddove buona, e migliorarla negli altri casi garantendo una continua informazione al pubblico sulla qualità dell'aria attraverso il monitoraggio dei livelli di concentrazione degli inquinanti fondato su solidi criteri di qualità. Nel perseguire questo obiettivo il PRQA in stretta sinergia con il nuovo PAER (Piano Ambientale ed Energetico Regionale) e nel rispetto delle finalità previste dalla L.R. 9/2010, individua anche interventi di contenimento delle emissioni inquinanti in grado di contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici mediante la riduzione delle emissioni di gas serra in coerenza con l'obiettivo europeo al Strategia generale I dati mostrano che, al di là delle specifiche criticità locali, i fattori principali di inquinamento atmosferico possono suddividersi in tre grandi macro-settori: 1) mobilità pubblica e privata 2) riscaldamento domestico 3) attività produttive. In tema di mobilità saranno previste strategie volte a favorire la mobilità sostenibile attraverso, ad esempio, il rinnovo del parco mezzi del trasporto pubblico e il completamento della rete tramviaria fiorentina. Per quanto riguarda le attività produttive dovranno essere incentivati, anche attraverso la stipula di protocolli e accordi, azioni volte a migliorare l efficienza energetica e ambientale dei processi produttivi. Importanza avranno anche i controlli effettuati da ARPAT con particolare riferimento alla attività produttive più significative, così come individuate dall inventario regionale delle sorgenti di emissioni in aria e ambiente (IRSE). Sul fronte del riscaldamento domestico particolare attenzione sarà rivolta all efficienza energetica degli edifici pubblici e privati ed alla implementazione ed incremento delle certificazioni energetiche degli edifici. Trasversalità Poiché la tutela della qualità dell aria ambiente richiede interventi di natura trasversale, che coinvolgono anche altre politiche regionali di settore, gli obiettivi generali, le finalità e gli indirizzi contenuti nel piano integrano quelli degli altri piani e programmi regionali.

5 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N A.1) Obiettivi generali e azioni conseguenti Obiettivo: Migliorare la qualità dell'aria e rispetto dei valori limite Anche a fronte di una generale e continua riduzione dei livelli delle sostanze inquinanti, occorre ridurre ulteriormente le emissioni in atmosfera in considerazione dei seppur parziali superamenti dei valori limite. Le sostanze inquinanti sulle quali bisogna agire in via prioritaria sono il particolato fine primario ed i suoi precursori, gli ossidi di azoto e le sostanze responsabili della formazione di ozono. Relativamente al particolato fine, che si origina prevalentemente dai processi di combustione (veicoli a motore, generatori di calore), i livelli di concentrazione in atmosfera sono influenzati anche in modo sostanziale, da contributi indiretti che provengono da fonti anche molto distanti, spesso di origine naturale, e da formazione di particolato di origine secondaria ad opera di altre sostanze inquinanti. Gli interventi di riduzione del particolato primario e dei precursori attuati nella programmazione precedente hanno contribuito al generale miglioramento, anche se nelle aree fortemente urbanizzate continuano a sussistere criticità nel rispetto del valore limite su breve periodo. I livelli di biossido di azoto presentano anch'essi una generale tendenza alla riduzione con alcune criticità nelle aree urbane interessate da un intenso traffico veicolare. Il controllo delle emissioni di questo inquinante, originato dai processi di combustione, risulta più complesso in quanto indipendente dalla tipologia di combustibile, diversamente dal particolato fine. Il fenomeno dell'inquinamento da ozono ha caratteristiche che rendono complessa l'individuazione di efficaci misure utili al controllo dei livelli in aria. Innanzi tutto è un inquinante secondario che si forma in atmosfera in condizioni climatiche favorevoli (forte irraggiamento solare), da reazioni tra diverse sostanze inquinanti denominate precursori che in determinate condizioni avverse alla dispersione comportano il suo accumulo. Anche questo inquinante può essere determinato da fonti emissive anche molto distanti, e trasportato dalle correnti d aria. Il raggiungimento di questo obiettivo presuppone un elevata integrazione con la pianificazione in materia energetica, nel settore dei trasporti, delle attività produttive e complessivamente nella pianificazione territoriale.

6 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 Obiettivo: migliorare il quadro conoscitivo e diffusione delle informazioni Il livello di qualità nella gestione dei sistemi di monitoraggio della qualità dell'aria nel 2010 è stato notevolmente incrementato grazie alla nuova rete di rilevamento adottata con la DGR 1025/2010. Il nuovo quadro del monitoraggio in regione si fonda su solidi criteri relativi alla qualità dei dati ottenuti, alla corretta ubicazione delle centraline, alla modalità di gestione delle informazioni, stabiliti dal D.Lgs 155/2010. Tra tali dati risulta anche la misura del PM 2,5 che costituiva uno degli obiettivi del PRRM Inoltre la continuazione del progetto PATOS (Particolato Atmosferico in Toscana), relativo alla conoscenza del PM10 e 2,5 (origine e composizione) ha permesso di avere un quadro sufficientemente chiaro in materia. L'aggiornamento dell'inventario regionale delle emissioni in atmosfera (IRSE) permetterà di completare la serie storica delle informazioni sulle sorgenti di emissione e di costruire solidi scenari di previsione utili all'individuazione delle strategie future. Il quadro delle conoscenze sarà implementato e migliorato anche grazie al supporto di ARPAT (per quanto riguarda l'utilizzo di modelli di dispersione degli inquinanti a supporto della zonizzazione del territorio ed alla valutazione della qualità dell'aria) e del LAMMA (per quanto riguarda le informazioni meteo climatiche). Il miglioramento dell'informazione al pubblico sarà perseguito tramite la costante divulgazione dei dati ambientali, migliorando l accesso ai canali informativi quali il sito web. Obiettivo: integrazione e sussidiarietà Come già ricordato, la qualità dell aria è materia che ha necessariamente bisogno di integrazione dei diversi strumenti della pianificazione. Il coordinamento delle politiche regionali di settore diventa pertanto indispensabile ed andrà perseguito anche con una migliore definizione delle strategie di governance allo scopo di intervenire su temi che coinvolgono comportamenti, modalità di consumo, di produzione, stili di vita. Oltre alla integrazione delle politiche il Piano assicurerà anche una integrazione tra i vari livelli istituzionali. In particolare il PRQA fornirà finalità ed indirizzi (allo scopo di ottenere maggiori benefici in termini di riduzione delle emissioni), sulla base dei quali individuare gli interventi contenuti nei PAC (Piani di Azione Comunale) dei Comuni previsti dalla LR n.9/10 nonché i criteri su cui promuovere l'attuazione degli interventi mediante la concessione di contributi.

7 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Le azioni saranno prevalentemente riferite agli interventi di riduzione delle emissioni inquinanti e delle sostanze climalteranti provenienti dalle principali sorgenti responsabili sulla base delle informazioni acquisite dal quadro conoscitivo costituito dall'andamento dei livelli di concentrazione in atmosfera delle sostanze inquinanti e dall'andamento delle emissioni. La ricerca di ulteriori elementi di integrazione intersettoriale sarà perseguita dal PRQA con la finalità di ottenere sinergie nell'individuazione delle strategie e degli interventi stessi che andranno ricercate, secondo il principio di sussidiarietà, anche per la definizione degli strumenti locali come i PAC a cui è demandata, ai sensi della L.R. 9/2010, art. 11, l'attuazione del Piano stesso. A2) Effetti territoriali e ambientali attesi Gli effetti ambientali sono chiaramente riferiti alla risorsa aria, la cui qualità va conservata laddove è buona e migliorata negli altri casi con l'obiettivo di rispettare i valori limite. Effetti ambientali indiretti o di secondo ordine sono attesi con riferimento alle altre matrici, ecosistemi e vegetazione, come ad esempio una riduzione nelle deposizioni sui suoli e del trasferimento nella catena trofica, una riduzione nelle deposizioni nei fiumi e laghi e della conseguente acidificazione, una riduzione del degrado dei materiali. Gli effetti territoriali attesi consistono principalmente nella diminuzione delle pressioni nelle aree che presentano criticità e nella protezione di particolari ambiti aventi valenza strategica regionale al fine di una efficace pianificazione e gestione del territorio. B) Quadro conoscitivo di riferimento, comprensivo dell accertamento dello stato delle risorse interessate e delle ulteriori ricerche da svolgere Il quadro conoscitivo di riferimento relativo alla risorsa aria è costituito dai dati e dalle informazioni che derivano dal monitoraggio della qualità dell'aria e dall'inventario regionale delle sorgenti di emissione IRSE. Per quanto riguarda il monitoraggio della qualità dell'aria si riporta in allegato 1 la Relazione sullo stato dell'ambiente in Toscana al 2009 prodotta da ARPAT da cui si evidenzia un continuo miglioramento dei livelli in atmosfera delle diverse sostanze inquinanti anche se permangono alcune criticità. Nel corso della predisposizione del PRQA tale quadro informativo sarà aggiornato al Per quanto riguarda i dati e le informazioni ottenute dall'irse si riporta in

8 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 allegato 1 l'andamento aggiornato al 2007 delle emissioni tra cui le sostanze climalteranti che presentano un generale decremento. Tale quadro presuppone un costante aggiornamento previsto dalla L.R. 9/2010 già avviato relativamente al Ulteriori ricerche da svolgere comportano un approfondimento delle metodologie sulla base delle quali è stata effettuata la zonizzazione e la classificazione del territorio ai sensi del D.Lgs 155/2010, nonché della rappresentatività delle stazioni di misura utilizzate che costituiscono la rete regionale di rilevamento (DGR 1025/2010, in collaborazione con ARPAT). Alcuni aspetti saranno approfonditi grazie a collaborazioni con LAMMA per quanto attiene informazioni sulla diffusività atmosferica e l'utilizzo dei database meterologici. La continuazione del Progetto PATOS (Particolato atmosferico in Toscana) frutto di una collaborazione con le Università toscane, ARPAT, ISS, permetterà di aggiungere elementi di conoscenza relativi alla formazione, origine e composizione del particolato fine ed ultrafine. C) lndicazione degli enti e degli organismi pubblici eventualmente tenuti a fornire gli apporti tecnici e conoscitivi idonei ad incrementare il quadro conoscitivo Gli organismi pubblici e gli enti che a vario titolo possono fornire apporti conoscitivi idonei ad incrementare il quadro conoscitivo sono: Amministrazioni comunali Amministrazioni provinciali ARPAT LAMMA ARS D) Indicazione degli enti ed organi pubblici eventualmente competenti all emanazione di pareri, nulla osta o assensi comunque denominati, richiesti ai fini dell approvazione del piano Non si individuano Enti e/o enti pubblici competenti all emanazione di parere, nulla osta, assensi comunque denominati, richiesti ai fini dell'approvazione del Piano.

9 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N E) Indicazione dei termini entro i quali, secondo le leggi vigenti, gli apporti e gli atti di assenso di cui alle lettere c) e d) devono pervenire all amministrazione competente all approvazione. Il termine entro il quale i soggetti di cui al punto c) possono far pervenire gli apporti tecnici e conoscitivi idonei ad incrementare il quadro conoscitivo di cui alla lettera b) è fissato in 60 giorni dal ricevimento della comunicazione di avvio del procedimento previsto dalla L.R. 1/05.

10 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 Allegato 1 Quadro conoscitivo di riferimento per la formazione del Piano Regionale per la Qualità dell'aria In merito ai livelli di concentrazione delle sostanze inquinanti ed alle sue variazione avvenute negli anni viene presa a riferimento la Relazione sullo stato dell'ambiente in Toscana 2009 di ARPAT che relativamente allo monitoraggio della qualità dell'aria fornisce gli elementi utili ad accertare lo stato della risorsa aria. Il quadro sarà aggiornato al 2010 nella fase intermedia dell'iter del piano. Descrizione degli indicatori L analisi conoscitiva è stata effettuata per gli inquinanti NO2, SO2, O3, CO, Pb, PM10 e Benzene basandosi sulle misurazioni ottenute dalle reti di rilevamento, in riferimento ai valori limite fissati per le varie sostanze inquinanti. Commento alla situazione e al trend NO2, SO2, CO, piombo, benzene In dettaglio, per quanto riguarda il biossido di azoto (NO2), con l esclusione di alcune stazioni orientate al traffico, negli ultimi anni il superamento della media oraria risulta essere un evento molto raro; un po più critico risulta il rispetto delle medie annuali, per le quali non si riscontrano variazioni significative negli anni. Relativamente agli altri inquinanti presi in considerazione dalla normativa vigente, biossido di zolfo (SO2), monossido di carbonio (CO), piombo (Pb), e negli ultimi anni anche benzene, i livelli di concentrazione in tutto il territorio regionale sono al di sotto dei valori limite. Si confermano, invece, importanti criticità riguardo al materiale particolato fine (PM10) e all ozono (O3), che vengono esaminati più dettagliatamente di seguito. Ozono (O3) Per quanto riguarda l ozono sono stati analizzati i dati delle concentrazioni forniti dalle reti di monitoraggio nel periodo , per le stazioni che fanno parte della rete di interesse regionale (DGRT n. 27/06). Per questo inquinante viene preso in considerazione il valore massimo giornaliero delle concentrazioni medie trascinate 1 su 8 ore. In base alla normativa vigente (D.Lgs. 183/04), tale valore non deve superare più di 25 volte, per anno civile e come media di tre anni, il valore bersaglio2 di 120 g/m3. Il grafico in Figura 1 mostra la media dei giorni di superamento per i trienni compresi nel periodo osservato di tutte le stazioni della rete regionale. A questo dato è affiancata la media dei giorni in eccesso rispetto ai 25 superamenti consentiti dalla legge. Si può notare che l ozono si conferma un inquinante critico per il territorio regionale anche per il Occorre sottolineare, tuttavia, che il raggiungimento del rispetto del limite di legge è richiesto per il 2010 (primo triennio da calcolare nel 2013).

11 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Per media mobile trascinata su 8 ore si intende la media calcolata ogni ora sulla base degli 8 valori orari delle 8 ore precedenti 2 Livello fissato al fine di evitare a lungo termine effetti nocivi sulla salute umana e/o sull ambiente nel suo complesso, da conseguire per quanto possibile entro un dato periodo di tempo PM 10 Per quanto riguarda il PM10 sono stati analizzati i dati sulle concentrazioni forniti dalle reti di monitoraggio nel periodo , per le stazioni facenti parte della rete di interesse regionale (DGRT n. 377/06). Gli obiettivi (valori limite) nazionali per le polveri fini o PM10 presenti nell aria ambiente per la protezione della salute umana sono contenuti nel DM 60 del 2 aprile 2002, che prevede dal 1 gennaio 2005 il rispetto dei seguenti valori limite, giornaliero e annuale: - concentrazione media sulle 24 ore pari a 50 g/m3 da non superarsi per più di 35 volte nell arco dell anno civile; - concentrazione media annuale pari a 40 g/m3. Dal 1 gennaio 2010 sarebbe prevista l entrata in vigore di una seconda fase, con nuovi limiti, che come già detto sarà probabilmente superata dal recepimento di una nuova direttiva di recente adozione (Direttiva 2008/50/CE). Nel grafico in Figura 2 sono riportate, per gli anni analizzati, le medie del numero di superamenti annuali della media giornaliera per le stazioni della rete regionale. A fianco a questo valore sono riportate anche le medie dei giorni di eccedenza rispetto ai 35 superamenti consentiti dalla normativa.

12 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 Come l ozono, il PM10 si conferma un inquinante critico sul territorio regionale anche per il 2008, nonostante un leggero trend di miglioramento. La criticità è collegata non tanto al superamento del limite per la media annuale di 40 g/m3, che mostra un andamento in diminuzione nel tempo fino ad arrivare, per l anno 2008, a sole 2 stazioni di rete regionale su 25 che superano tale limite, ma piuttosto al numero di superamenti delle medie giornaliere. Ancora nel 2008, si sono registrati più di 35 giorni di superamento del valore limite di 50 g/m3 in 14 delle 25 stazioni che compongono la rete PM10 di interesse regionale, sebbene negli ultimi anni si sia registrata una continua diminuzione del numero di giorni in eccesso rispetto ai 35 fissati dalla normativa. Andamenti generali delle emissioni regionali nel periodo Nel periodo le emissioni regionali delle principali sostanze inquinanti e climalteranti, ottenute tramite l Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissioni in aria ambiente IRSE, hanno subito significative variazioni in decremento come mostrato nei grafici seguenti. Queste informazioni si riferiscono al totale delle emissioni regionali, espresse in tonnellate/anno, stimate nei vari anni. Nell ambito delle fasi successive di predisposizione del PRQA sarà fornito un maggior dettaglio in relazione alla distribuzione per tipologia di sorgente, e per ambiti territoriali. Di seguito sono riportati gli andamenti relativi alle sostanze inquinanti principali: monossido di carbonio (CO), composti organici volatili (COV), ossidi di azoto (NOX), ossidi di zolfo (SOX), materiale particolato fine PM10 e PM2,5 e ammoniaca (NH3).

13 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N CO COV NOX SOX PM10 PM2,5 NH I grafici mostrano come per il monossido di carbonio, gli ossidi di zolfo e l ammoniaca si sono registrati sostanziali decrementi che risultano più contenuti per le altre sostanze inquinanti. Nella tabella sono riportati i valori delle emissioni di gas serra e più precisamente per l anidride carbonica (CO2), metano (CH4) e protossido di azoto (N2O). CO2 CH4 N2O

14 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 Nel grafico seguente sono riportati gli andamenti delle emissioni di CO2 e di tutte le emissioni di gas serra espresse come CO2 equivalente CO2 (t) CO2 equivalente (t) Il grafico mostra un apprezzabile decremento per quanto riguarda le emissioni di Co2, mentre le emissioni di metano e protossido di azoto non presentano un chiaro trend decrescente.

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