PIANO SOCIALE DI ZONA 2014
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- Agostina Carnevale
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1 PIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO SOCIO-SANITARIO ASL RMF 2 COMUNI DI CERVETERI E LADISPOLI PARTE SECONDA 1
2 SOMMARIO misura I/ i servizi essenziali a. Interventi di sostegno ai disabili gravi, disabili inseriti in nuclei familiari multiproblematici e minori portatori di bisogni educativi speciali ( ,00) 4 b. Assistenza domiciliare e di gruppo a minori ( ,06) 10 c. assistenza domiciliare integrata/star bene a casa ( ,00) 15 d. Strada per l autonomia/centro diurno per disabili ( ,00) 20 e. servizio sociale professionale e segretariato sociale (45.000,00) 25 f. Pronto intervento sociale di comunità (13.392,00 a carico comuni) 31 misura I.I./ altri servizi g. Equipe multi professionale per azioni di contrasto disagio minorile ( ,04) 37 h. Attivamente (80.000,00) 42 I Sportello di prevenzione violenza sulle donne (20.000,00) 47 Misura 1.2. Ufficio di piano (28.000,00) 53 misura 3/sottomisura 3.1: Interventi Legge Regionale 20/2006: adi/star bene a casa e nella comunità ( ,28) 59 Misura 4/sottomisura 4.1: Affidamento familiare a,b,c, (64.867, ,00) 64 Misura 4/sottomisura 4.2:sostegno oneri relativi ai minori inseriti in strutture ( ,00) 76 Misura 4/sottomisura 4.3: interventi per la tutela dei minori (38.388,00) 83 Misura 5: contrasto alle dipendenze (39.171,55) 88 Misura 6/ sottomisura 6.1: contrasto alla povertà ( ,00) 96 Misura 6/sottomisura 6.2: contrasto al disagio abitativo ( ,00 biennale) 102 Misura 6/sottomisura 6.3: provvidenze disagiati psichici (80.224,67) 107 Misura 7/ spesa sociale comuni articolata nelle varie misure 2
3 PIANO SOCIALE DI ZONA DISTRETTO ASLRMF2 MISURA 1. I SERVIZI ESSENZIALI 3
4 MISURA 1.1 SERVIZI ESSENZIALI E ALTRI SERVIZI 1. TITOLO DELL INTERVENTO a. Interventi di sostegno ai disabili gravi, disabili inseriti in nuclei familiari multiproblematici e minori portatori di bisogni educativi speciali 2. Continuità dell intervento Nuovo X In continuità con servizio già attivato 3. Tipologia di servizio X LEPS Altri Servizi _ (specificare) 4. Se il servizio dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare il fabbisogno al quale fa riferimento, i risultati conseguiti e l utenza di riferimento Il servizio dà continuità ad azioni progettuali che si sono ripetute negli anni e che cercano di soddisfare il bisogno di accoglienza, assistenza e, nei casi in cui sia possibile, di inserimento sociale, di disabili nella gran parte in condizioni di gravità, attraverso un programma di interventi differenziati e flessibili, personalizzati e concordati con il nucleo familiare. Il progetto fa riferimento ai bisogni dell utenza disabile grave in continuo aumento poiché ogni anno accoglie non solo i nuovi residenti disabili ma anche i giovani disabili che lasciano la scuola per il completamento del ciclo degli studi. I risultati conseguiti sono: il mantenimento e/o l incremento delle autonomie personali, il sollievo dei nuclei familiari. A volte si tratta di casi in cui la soluzione più adeguata sarebbe l inserimento in una struttura residenziale, ma in assenza di questa, attraverso la messa in comune delle ore di assistenza individuale, si riescono ad erogare più ore di assistenza, in attività laboratoriali di gruppo ( ragazzi) quali: attività motorie, danza, teatro, attività manuali etc. 4
5 5. Descrizione delle attività e delle prestazioni Per ogni utente è effettuata una valutazione psico-sociale e familiare ed in relazione alla gravita della disabilità ed ai bisogni dei nuclei familiari, si stabilisce un pacchetto di ore di assistenza che può variale da 1 ad 8 ore di assistenza. Insieme alla famiglia si valuta l opportunità dell inserimento o meno in un attività di gruppo. La famiglia, in base al sistema dell accreditamento, sceglie fra i soggetti giuridici accreditati quello più confacente ai suo bisogni. Viene quindi sottoscritto un piano di intervento ( operatore sociale di riferimento, cooperativa accreditata e famiglia). Nei casi più gravi le ore di assistenze sono incrementate con quelle erogate dai comuni 6. Bacino di utenza - Sovradistrettuale - Distrettuale X - Sub-distrettuale (specificare i Comuni) 7. Tipologia di utenza Disabili gravi e/o appartenenti a nuclei familiari multiproblematici 8. Obiettivi dell intervento il mantenimento e/o l incremento delle autonomie personali, il sollievo dei nuclei familiari. 9. Tipologia struttura capacità di accoglienza Gruppo appartamento Casa famiglia Comunità alloggio Comunità di pronta accoglienza Casa di riposo 5
6 Casa albergo Strutture semiresidenziali (specificare ) Altro (specificare ) 9.1 Atto/di di autorizzazione al funzionamento della struttura ai sensi della L.R. n. 41/2003 Non necessario 10. Sede della struttura e/o dell attività Domicilio degli utenti, sedi messe a disposizione dall ente pubblico e/o dal privato sociale 11. Numero utenti nel Il numero degli utenti è variabile in relazione a nuove ammissioni o interruzioni 12. Utenza annuale prevista 60 Va considerata una variabilità 13. Utenza servita rispetto al fabbisogno rilevato Le liste d attesa sono state quasi azzerate, ma sarebbe necessario un incremento delle ore erogate. 14. Esistenza di una graduatoria distrettuale/sovradistrettuale NO, si cerca di non lasciare nessuno senza un minimo di sostegno 14.1 Altri criteri di individuazione dell utenza L utenza si rivolge ai servizi e fa apposita istanza di assistenza 6
7 15. Ente attuatore - Ente capofila del Distretto/Ambito X Altro Comune del Distretto (specificare _) 16. Soggetto erogatore del servizio Varie cooperative accreditate. Attualmente sono quattro Titolo giuridico e durata dell affidamento del servizio Patto di accreditamento e concessione annuale delle ore di assistenza previste nel piano di intervento 17. Personale coinvolto - Amministrativi X _ _ - Assistenti sociali X _ _ - Sociologi _ _ _ - Psicologi X _ _ - Pedagogisti _ _ _ - Educatori professionali _ _ _ - Operatori socio-sanitari X _ _ - Volontari _ _ _ - Mediatori culturali _ _ _ - Altre figure (specificare ) _ _ _ 19. In base a quali indicatori viene verificata e valutata la qualità del servizio? E stato messo appunto il sistema di valutazione ICF, per il quale è stato acquistato un software, prodotto appositamente per l inserimento dei dati secondo l ICF. Nelle riunioni periodiche dell equipe di riferimento dell area della disabilità, si svolge una costante azione di monitoraggio e si approvano eventuali modifiche o correttivi. Colloqui con le famiglie e 7
8 con gli operatori socio-sanitari di riferimento svolgono un adeguata azione di supporto all attività valutativa Quali riscontri si sono ricevuti da parte dell utenza? In genere gli utenti svolgono le attività proposte con interesse e partecipazione. Si propongono variazioni lì dove si verificano dei problemi (utenti che mostrano disinteresse o malessere) valutati dall equipe di riferimento 20. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Sì, totalmente - Sì, parzialmente - No X 21. Esistenza di una rete con istituzioni sociali, sanitarie, scolastiche, giudiziarie, etc., con specifica delle singole modalità di integrazione. Quasi tutte le attività proposte sono aperte al contesto sociale, coinvolgono altre associazioni e si realizzano spesso nella partecipazione ad attività sociali e culturali di vario tipo 8
9 a. 22. Interventi di sostegno ai disabili gravi, disabili inseriti in nuclei familiari multiproblematici e minori portatori di bisogni educativi speciali Finanziamento regionale Cofinanziamento Provinciale Comunale Asl Altro (specificare) Totale finanziamento Costo forfettario n.1 ora assistenza domiciliare (comprensivo attività supervisione, organizzazione, sedi etc) Euro 19,25 per circa 8099 ore annue , ,75 Costo di funzionamento e gestione: sistema monitoraggio ICF Costo di struttura e di mantenimento 4.000, ,00 Compresi nel costo forfettario Costo soggiorni di sollievo o pacchetti assistenza di sollievo aggiuntivi o progetti per minori con bisogni educativi speciali) , ,25 Totale , ,00 9
10 MISURE 1.1 SERVIZI ESSENZIALI 1. TITOLO DELL INTERVENTO Assistenza domiciliare e di gruppo a minori 2. Continuità dell intervento Nuovo X In continuità con servizio già attivato 3. Tipologia di servizio X LEPS Altri Servizi _ (specificare) 4. Se il servizio dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare il fabbisogno al quale fa riferimento, i risultati conseguiti e l utenza di riferimento Il servizio dà continuità ad azioni progettuali che si sono ripetute negli anni e che cercano di soddisfare il bisogno di ridurre e/o superare le numerose difficoltà relative alle famiglie con disagio psico-sociale e/o multiproblematiche dove si assiste, in misura sempre crescente, all'aumento del disagio nell'età evolutiva. Il fabbisogno ogni anno è in aumento e corrisponde alla crisi dell istituto familiare e alle difficoltà delle figure di riferimento genitoriale nel rispondere in maniera adeguata ai bisogni educativi dei minori. La conflittualità genitoriale è in aumento e quindi, sulla scorta sulle segnalazioni provenienti dalla magistratura e dai servizi scolastici ed educativi, attraverso azioni di assistenza domiciliare educativa o attività di gruppo, si cerca di ridurre il disagio minorile. Attraverso la presa in carico dei minori, si avvia anche con le famiglie un processo psico-sociale di acquisizione/riaquisizione delle competenze genitoriali, evitando così che le criticità presenti nel nucleo possano degenerare in provvedimenti di allontanamento. Lo scorso anno sono stati presi in carico n. 91 nuclei familiari e n. 109 minori. Per quest anno si ipotizza un analoga utenza. L utenza di riferimento è quella segnalata ed invitata dalla magistratura, dalle scuole, dai servizi sociali. 10
11 5. Descrizione delle attività e delle prestazioni Per ogni utente è effettuata una valutazione psico-sociale e familiare, anche con il supporto dei psicopedagogisti, ed in relazione alle problematiche emerse si predispone un piano di intervento educativo individuale che può prevedere un ventaglio di interventi ( domiciliari e/o di gruppo) in stretta collaborazione con gli interventi previsti dai servizi sociali e dall Equipe multi professionale. Viene quindi condiviso con la famiglia un piano di intervento che viene realizzato con gli operatori del soggetto giuridico titolare del progetto, prescelto con procedura ad evidenza pubblica. 6. Bacino di utenza - Sovradistrettuale - Distrettuale X - Sub-distrettuale (specificare i Comuni) 7. Tipologia di utenza Minori e nuclei familiari in condizioni di disagio psico-sociale, segnalati da magistratura, servizi sociali, istituzioni scolastiche 8. Obiettivi dell intervento La riduzione del disagio minorile e familiare, così come rilevato nell attività di valutazione, attraverso un ventaglio di interventi educativi, assistenziali e psico-sociali 9. Tipologia struttura capacità di accoglienza Gruppo appartamento Casa famiglia Comunità alloggio Comunità di pronta accoglienza Casa di riposo Casa albergo Strutture semiresidenziali (specificare ) 11
12 Altro (specificare ) 9.1 Atto/i di autorizzazione al funzionamento della struttura ai sensi della L.R. n. 41/2003 _ 10. Sede della struttura e/o dell attività Domicilio degli utenti, sedi messe a disposizione dall ente pubblico e/o dal privato sociale 11. Numero utenti nel minori in 91 nuclei familiari Il numero degli utenti è variabile in relazione a nuove ammissioni o interruzioni 12. Utenza annuale prevista circa 100 minori in 90 nuclei familiari Va considerata comunque una certa variabilità 13. Utenza servita rispetto al fabbisogno rilevato Non c è lista d attesa ma i servizi sociali segnalano che potrebbero essere inseriti nel progetto un maggior numero di minori a rischio. 14. Esistenza di una graduatoria distrettuale/sovradistrettuale NO, si cerca di non lasciare nessuno senza un minimo di sostegno 14.1 Altri criteri di individuazione dell utenza Solo su segnalazione dei servizi sociali 15. Ente attuatore - Ente capofila del Distretto/Ambito X Altro Comune del Distretto (specificare _) 12
13 16. Soggetto erogatore del servizio Soggetto giuridico accreditato, individuato con procedura ad evidenza pubblica Titolo giuridico e durata dell affidamento del servizio Contratto di durata annuale e corrispondente alla durata del pdz 17. Personale coinvolto - Amministrativi X _ _ - Assistenti sociali X _ _ - Sociologi _ _ _ - Psicologi X _ _ - Pedagogisti X _ _ - Educatori professionali X _ _ - Operatori socio-sanitari X _ _ - Volontari _ _ _ - Mediatori culturali _ _ _ - Altre figure (specificare ) _ _ _ 19. In base a quali indicatori viene verificata e valutata la qualità del servizio? I casi vengono costantemente monitorati nell ambito delle riunioni di progetto e dell equipe minori e famiglie Quali riscontri si sono ricevuti da parte dell utenza? La riduzione del disagio è valutata attraverso la prevenzione dell istituzionalizzazione e l uscita dal circuito assistenziale 20. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? 13
14 - Sì, totalmente - Sì, parzialmente - No X 21. Esistenza di una rete con istituzioni sociali, sanitarie, scolastiche, giudiziarie, etc., con specifica delle singole modalità di integrazione. Quasi tutte le attività proposte sono concordate non solo con le famiglie, ma con le istituzioni scolastiche e i servizi asl (TSMRE e consultori). 14
15 22. Assistenza domiciliare e di gruppo a minori -n.educatori X complessive circa 2070ore annue di attività (Euro 21,67/ora attività) -n.2 psicopedagogisti X complessive circa 1940 ore annue di attività ( Euro 26,19/ora attività) - ore di assistenza domiciliare o di gruppo (operatori socio assistenziali) 2140 ( euro 19,25/0ra) Finanziamento regionale , , ,00 Cofinanziamento Provinciale Comunale Asl Altro n.1 assistente n.2 psicologi sociale di (uno per riferimento per consultori e uno il progetto per TSMREE, 0,00 ciascun neuropsichiatra Comune in casi personale particolari amministrativo Totale finanziamento ,50 Costo di funzionamento e gestione 1146,56 0,00 Costo di struttura e di mantenimento 0,00 0,00 Totale ,06 0,00 telefono, postazione computer, utenze Sede comunale e locali scolastici 1146,56 0, ,06 15
16 MISURE 1.1 SERVIZI ESSENZIALI 1. TITOLO DELL INTERVENTO assistenza domiciliare integrata/star bene a casa 2. Continuità dell intervento Nuovo X In continuità con servizio già attivato 3. Tipologia di servizio X LEPS Altri Servizi _ (specificare) 4. Se il servizio dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare il fabbisogno al quale fa riferimento, i risultati conseguiti e l utenza di riferimento Il servizio dà continuità ad azioni progettuali che si sono ripetute negli anni e che cercano di soddisfare il bisogno di assistenza e di sollievo per i nuclei familiari dove siano presenti persone in condizioni di non autosufficienza. Fa riferimento ai bisogni dell utenza in condizioni di gravità in continuo aumento, poiché in relazione all aumento della popolazione distrettuale e ai processi di invecchiamento della popolazione, aumenta sensibilmente il numero delle persone non autosufficienti per patologie diverse. I risultati conseguiti sono: assistenza, mantenimento delle residue autonomie personali e sollievo dei nuclei familiari. Rispetto agli anni scorsi le persone vengono maggiormente assistite a domicilio, con un miglioramento delle condizioni socio-sanitarie degli utenti e con minori costi assistenziali 5. Descrizione delle attività e delle prestazioni Per ogni utente è effettuata una valutazione dall equipe del CAD ( centro di assistenza domiciliare della ASL) che può segnalare il caso al servizio sociale comunale. L assistente sociale, con l operatore referente del CAD fa una ulteriore valutazione e, in base alle risorse a disposizione, propone un pacchetto di ore di assistenza che può variale da 1 ad 8 ore settimanali. Insieme alla famiglia si valuta i 16
17 contenuti dell attività assistenziale concordata ( pulizie personali, alimentazione etc.). La famiglia, in base al sistema dell accreditamento, sceglie fra i soggetti giuridici accreditati quello più confacente ai suo bisogni. Viene quindi sottoscritto un piano di intervento ( operatore sociale di riferimento, cooperativa accreditata e famiglia). Nei casi più gravi le ore di assistenze sono incrementate con quelle erogate dai comuni 6. Bacino di utenza - Sovradistrettuale - Distrettuale X - Sub-distrettuale (specificare i Comuni) 7. Tipologia di utenza Persone in condizioni di non autosufficienza 8. Obiettivi dell intervento Assistenza personale, mantenimento delle residue autonomie personali, sollievo dei nuclei familiari. 9. Tipologia struttura capacità di accoglienza Gruppo appartamento Casa famiglia Comunità alloggio Comunità di pronta accoglienza Casa di riposo Casa albergo Strutture semiresidenziali (specificare ) Altro (specificare ) 17
18 9.1 Atto/i di autorizzazione al funzionamento della struttura ai sensi della L.R. n. 41/2003 _ 10. Sede della struttura e/o dell attività Domicilio degli utenti 11. Numero utenti nel Il numero degli utenti è variabile in relazione a nuove ammissioni o interruzioni 12. Utenza annuale prevista 20 Va considerata una variabilità 13. Utenza servita rispetto al fabbisogno rilevato Le liste d attesa sono in continua riproposizione e sarebbe necessario un incremento delle ore erogate individualmente. 14. Esistenza di una graduatoria distrettuale/sovradistrettuale NO, si cerca di non lasciare nessuno senza un minimo di sostegno 14.1 Altri criteri di individuazione dell utenza L utenza si rivolge ai servizi e fa apposita istanza di assistenza 15. Ente attuatore - Ente capofila del Distretto/Ambito X Altro Comune del Distretto (specificare _) 16. Soggetto erogatore del servizio Varie cooperative accreditate. Attualmente sono 4 18
19 16.1. Titolo giuridico e durata dell affidamento del servizio Patto di accreditamento e concessione annuale delle ore di assistenza previste nel piano di intervento 17. Personale coinvolto - Amministrativi X _ _ - Assistenti sociali X _ _ - Sociologi _ _ _ - Psicologi _ _ - Pedagogisti _ _ _ - Educatori professionali _ _ _ - Operatori socio-sanitari X _ _ - Volontari _ _ _ - Mediatori culturali _ _ _ - Altre figure (specificare ) _ _ _ 19. In base a quali indicatori viene verificata e valutata la qualità del servizio? Il servizio viene costantemente monitorato dagli assistenti sociali, in collaborazione con il CAD 19.1 Quali riscontri si sono ricevuti da parte dell utenza? positivi, soprattutto da parte dei familiari degli utenti 20. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Sì, totalmente - Sì, parzialmente - No X 19
20 21. Esistenza di una rete con istituzioni sociali, sanitarie, scolastiche, giudiziarie, etc., con specifica delle singole modalità di integrazione. Quasi tutte le attività proposte sono aperte al contesto sociale, coinvolgono altre associazioni e si realizzano spesso nella partecipazione ad attività sociali e culturali di vario tipo 20
21 22. assistenza domiciliare integrata/star bene a casa Costo risorse umane Ore di assistenza domiciliare circa n.6545 per un anno di attività ( 19,25 per prestazione oraria). Forfettario di supervisione, organizzazione, servizio sociale etc. Finanziamento regionale ,00 Cofinanziamento Provinciale Comunale Asl Altro Assistenti Personale sociali e CAD servizi di 0,00 assistenza domiciliare comunali Totale finanziamento ,00 Costo di funzionamento e gestione (materiale informativo) 0,00 Costo di struttura e di mantenimento 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Altri costi a carico della ASL Sede a carico della ASL, con il progetto si sostiene l apertura del PUA 0,00 0,00 Totale ,00 0,00 0,00 0, ,00 21
22 MISURE 1.1 SERVIZI ESSENZIALI 1. TITOLO DELL INTERVENTO Strada per l autonomia/centro diurno per disabili 2. Continuità dell intervento Nuovo X In continuità con servizio già attivato 3. Tipologia di servizio X LEPS Altri Servizi _ (specificare) 4. Se il servizio dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare il fabbisogno al quale fa riferimento, i risultati conseguiti e l utenza di riferimento Il centro diurno per disabili/strada per l autonomia rappresenta un servizio, ormai consolidato negli anni, ospitato presso i locali del centro del Comune di Ladispoli dell area artigianale. Ospita n. 16 utenti di cui 12 di Ladispoli e 4 di Cerveteri. Il centro, regolarmente autorizzato è aperto tutti i giorni per complessive 30 ore settimanali. 5. Descrizione delle attività e delle prestazioni Per ogni utente è effettuata una valutazione psico-sociale e familiare ed in relazione ai bisogni rilevati è proposto l inserimento nel CD, dove per il rapporto utente/operatore previsto (1/5) non è prevista l ospitalità di un utenza grave. Agli utenti è proposto un ricco programma di attività che in parte si realizzano nel centro, modernamente attrezzato, ed in parte fuori nelle varie iniziative organizzate per garantire un buon livello di integrazione sociale ai ragazzi ospitati. 6. Bacino di utenza - Sovradistrettuale - Distrettuale X 22
23 - Sub-distrettuale (specificare i Comuni) 7. Tipologia di utenza Disabili, usciti dal circuito della scuola e necessitanti l inserimento in una struttura semiresidenziale. Disabilità medio-grave 8. Obiettivi dell intervento il mantenimento e/o l incremento delle autonomie personali, socializzazione ed integrazione sociale 9. Tipologia struttura capacità di accoglienza Gruppo appartamento Casa famiglia Comunità alloggio Comunità di pronta accoglienza Casa di riposo Casa albergo Strutture semiresidenziali (specificare ) Altro (specificare ) 9.1 Atto/i di autorizzazione al funzionamento della struttura ai sensi della L.R. n. 41/2003 Prot. n del : autorizzazione per centro diurno a ciclo semiresidenziale 1 piano struttura di proprietà comunale sita in Via Aldo Moro, per disabili di tipo grave o medio grave. 10. Sede della struttura e/o dell attività Centro diurno, Via Aldo Moro, Ladispoli ( zona artigianale) 11. Numero utenti nel Utenza annuale prevista 16 23
24 13. Utenza servita rispetto al fabbisogno rilevato Sarebbe necessario un secondo centro diurno soprattutto per l area della disabilità grave 14. Esistenza di una graduatoria distrettuale/sovradistrettuale NO, ma esiste un elenco di disabili gravi per i quali come già rilevato andrebbe istituito un secondo centro diurno, poiché attualmente usufruiscono solo del servizio di assistenza domiciliare e/o di gruppo 14.1 Altri criteri di individuazione dell utenza NO L utenza si rivolge ai servizi e fa apposita istanza di assistenza 15. Ente attuatore - Ente capofila del Distretto/Ambito X Altro Comune del Distretto (specificare _) 16. Soggetto erogatore del servizio SOGGETTO GIURIDICO DEL PRIVATO SOCIALE SELEZIONATO CON PROCEDURA AD EVIDENZA PUBBLICA, RISERVATA AI SOGGETTI ACCREDITATI Titolo giuridico e durata dell affidamento del servizio CONTRATTO DI AFFIDAMENTO E DURATA ANNUALE 17. Personale coinvolto - Amministrativi X _ _ - Assistenti sociali X _ _ - Sociologi _ _ _ - Psicologi X _ _ - Pedagogisti _ _ _ - Educatori professionali _ _ _ - Operatori socio-sanitari X _ _ - Volontari _ _ _ 24
25 - Mediatori culturali _ _ _ - Altre figure (specificare ) _ _ _ 19. In base a quali indicatori viene verificata e valutata la qualità del servizio? E stato messo appunto il sistema di valutazione ICF, per il quale è stato acquistato un software, prodotto appositamente per l inserimento dei dati secondo l ICF. Nelle riunioni periodiche dell equipe di riferimento dell area della disabilità, si svolge una costante azione di monitoraggio e si approvano eventuali modifiche o correttivi. Colloqui con le famiglie e con gli operatori socio-sanitari di riferimento svolgono un adeguata azione di supporto all attività valutativa Quali riscontri si sono ricevuti da parte dell utenza? In genere gli utenti svolgono le attività proposte con interesse e partecipazione. Si propongono variazioni lì dove si verificano dei problemi (utenti che mostrano disinteresse o malessere) valutati dall equipe di riferimento. Le famiglie vengono costantemente coinvolte nell attività del centro. 20. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Sì, totalmente - Sì, parzialmente - No X 21. Esistenza di una rete con istituzioni sociali, sanitarie, scolastiche, giudiziarie, etc., con specifica delle singole modalità di integrazione. Quasi tutte le attività proposte sono aperte al contesto sociale, coinvolgono altre associazioni e si realizzano spesso nella partecipazione ad attività sociali e culturali di vario tipo 25
26 Cofinanziamento Totale finanziamento Finanziamento regionale Provinciale Comunale Asl Altro Costo risorse umane 0,00 Ass.sociali ed n.1 neuropsichiatra, ,87 Psicologo, coordinatore del progetto (euro 26,19 per complessive 623 ore di attività ,37 operatori amministrativi uno psicologo Operatori sociali (euro 19,25/ora) per complessive ,5 Costo di funzionamento e gestione 6.222,00 0, ,00 Trasporto, materiali, attrezzature (calcolo forfettario) Attività estive (assistenza aggiuntiva, accessi a strutture balneari, gite 7.000,00 0, ,00 etc.) Totale , ,00 26
27 SURE 1. SERVIZI ESSENZIALI TITOLO DELL INTERVENTO servizio sociale professionale e segretariato sociale 2. Continuità dell intervento Nuovo X In continuità con servizio già attivato 3. Tipologia di servizio X LEPS Altri Servizi _ (specificare) 4. Se il servizio dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare il fabbisogno al quale fa riferimento, i risultati conseguiti e l utenza di riferimento Gli assistenti sociali che operano nell ambito del progetto si occupano del servizio sociale professionale e del segretariato sociale, con gli strumenti di intervento caratteristici della professionale dell assistente sociale. Il progetto offre ai singoli cittadini, ai gruppi sociali ed alle famiglie, informazioni, consulenza e presa in carico attraverso la predisposizione di progetti di intervento. Il servizio sociale professionale opera tenendo conto della rete dei servizi socio-sanitari e delle opportunità che offre il territorio, creando sinergie al fine di potenziare le risorse locali. 5. Descrizione delle attività e delle prestazioni interventi di servizio sociale distrettuale: - coordinamento e monitoraggio attività progettuali - progetti di intervento individuale nelle varie aree attinenti i progetti distrettuali - mappatura servizi e opportunità del territorio; - rapporti con servizi sociali, sanitari scolastici, giudiziari - partecipazione ai tavoli di lavoro per aree tematiche; 27
28 5.2 segretariato: - colloqui, accoglienza e orientamento - eventuali visite domiciliari - predisposizione di relazioni, cartelle, ricerche e quant altro utile per la valutazione dei bisogni. 6. Bacino di utenza - Sovradistrettuale - Distrettuale X - Sub-distrettuale (specificare i Comuni) 7. Tipologia di utenza Tutte le tipologie di utenza che si rivolgono ai servizi sociali e socio-sanitari 8. Obiettivi dell intervento - rispondere efficacemente ai bisogni di informazione, consulenza, presa in carico delle fasce di popolazione che presentano bisogni sociali più o meno complessi; -rafforzare le prestazioni del servizio sociale nel territorio distrettuale; - omogeneizzare le prestazioni di servizio sociale dei due comuni; - integrare attività del PUA. 9. Tipologia struttura capacità di accoglienza Gruppo appartamento Casa famiglia Comunità alloggio Comunità di pronta accoglienza 28
29 Casa di riposo Casa albergo Strutture semiresidenziali (specificare ) Altro (specificare ) 9.1 Atto/i di autorizzazione al funzionamento della struttura ai sensi della L.R. n. 41/2003 _ 10. Sede della struttura e/o dell attività Sede dei due comuni, e del PUA 1. Numero utenti nel 2013 tutti gli utenti dei servizi del pdz e dei comuni 12. Utenza annuale prevista idem 13. Utenza servita rispetto al fabbisogno rilevato Il servizio sociale distrettuale e segretariato sociale nelle ore di apertura si occupano di tutte le problematiche sociali, ma in relazione alla popolazione distrettuale andrebbe rafforzato con almeno altre due unità 14. Esistenza di una graduatoria distrettuale/sovradistrettuale NO 14.1 Altri criteri di individuazione dell utenza Tutti coloro che si rivolgono ai servizi sociali 29
30 15. Ente attuatore - Ente capofila del Distretto/Ambito X Altro Comune del Distretto (specificare _) 16. Soggetto erogatore del servizio Comune di Cerveteri e privato sociale Titolo giuridico e durata dell affidamento del servizio Fino a maggio contratto a tempo determinato poi affidamento a organismi del terzo settore 17. Personale coinvolto - Amministrativi X _ _ - Assistenti sociali X _ _ - Sociologi _ _ _ - Psicologi _ _ _ - Pedagogisti _ _ _ - Educatori professionali _ _ _ - Operatori socio-sanitari _ _ _ - Volontari _ _ _ - Mediatori culturali _ _ _ - Altre figure (specificare ) _ _ _ 19. In base a quali indicatori viene verificata e valutata la qualità del servizio? La valutazione viene effettuata in considerazione della capacità di offrire una prima risposta alla popolazione 19.1 Quali riscontri si sono ricevuti da parte dell utenza? I riscontri sono postivi se si esclude le diffidenze inerenti l azione del servizio sociale nell ambito 30
31 minori e famiglie dove i luoghi comuni del presunto potere di allontanamento dei minori crea spesso difficoltà di rapporto 20. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Sì, totalmente - Sì, parzialmente - No X 21. Esistenza di una rete con istituzioni sociali, sanitarie, scolastiche, giudiziarie, etc., con specifica delle singole modalità di integrazione. Il servizio sociale per definizione lavora in rete, partecipando ai tavoli di lavoro, coinvolgendo la comunità e le istituzioni, creando continue equipe di lavoro sui singoli casi. 31
32 22. Servizio sociale professionale e segretariato sociale Costo risorse umane Prestazioni assistente sociale 21,67 X circa 1845 ore di attività Coordinamento delle prestazioni e supervisione delle attività distrettuali Costo di struttura e di mantenimento Totale Finanziamento regionale ,00 Cofinanziamento Provinciale Comunale Asl Altro 0,00 Assistenti Operatori sociali distretto Totale finanziamento , ,00 0,00 0, ,00 0,00 0, , ,00 0,00 0,00 0, ,00 32
33 Pronto intervento sociale di comunità MISURA 1.1 SERVIZI ESSENZIALI 1. TITOLO DELL INTERVENTO 2. Continuità dell intervento Nuovo X In continuità con servizio già attivato 3. Tipologia di servizio X LEPS Altri Servizi 4. Se il servizio dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare il fabbisogno al quale fa riferimento, i risultati conseguiti e l utenza di riferimento Il Pronto Intervento Sociale costituisce la risposta all esigenza di razionalizzare e velocizzare gli interventi legati a situazioni di particolare gravità e urgenza per quello che concerne problematiche a rilevanza sociale, che si presentino al di fuori della normale attività programmata nei servizi sociali e che hanno le caratteristiche dell emergenza. Sono di emergenza anche le prestazioni che debbono essere erogate al di fuori della normale programmazione dei servizi. Fuori dal normale orario di lavoro, sono le forze dell ordine ( carabinieri e polizia locale) che segnalano i casi di emergenza ai responsabili dei due servizi sociali che si attivano per presa in carico. 5. Descrizione delle attività e delle prestazioni Gli assistenti sociali nel normale orario di lavoro o al di fuori, su segnalazione delle forze dell ordine, rispondono alle emergenze sociali, attraverso il primo contatto che si svolge lì dove è emersa o è stata segnalata la situazione di emergenza. Si effettua una valutazione che rimanda successivamente all intervento del servizio sociale comunale o distrettuale a seconda della tipologia dei problemi rilevati. Vengono rilevati i dati essenziali della persona o delle persone segnalate, cercando di mettere a fuoco la situazione di crisi e gli elementi che l hanno determinata. Nelle situazioni più gravi, può essere richiesto l allontanamento della persona, se si evidenzia una situazione di pericolo per se e/o gli altri, in collaborazione con i servizi asl (CSM). Il pronto intervento sociale può usufruire in tempi rapidi delle strutture di accoglienza per adulti o minori in genere del territorio oppure dei territori vicini. In caso di gravi emergenze per i minori effettua l immediata segnalazione alla autorità giudiziaria. 33
34 Il pronto intervento sociale ha anche a disposizione piccoli aiuti economici che possono essere erogati per vie brevi dagli uffici economali. Spesso ci si occupa di persone che versano in condizioni di povertà estrema, per le quali sia la protezione civile che le associazioni di assistenza alimentare sono chiamate ad intervenire a supporto. 6. Bacino di utenza - Sovradistrettuale - Distrettuale - - Sub-distrettuale comuni di Ladispoli e cerveteri X 7. Tipologia di utenza tutte 8. Obiettivi dell intervento Costruire una prima presa in carico e valutazione della situazione di disagio 9. Tipologia struttura capacità di accoglienza Gruppo appartamento Casa famiglia Comunità alloggio Comunità di pronta accoglienza Casa di riposo Casa albergo Strutture semiresidenziali (specificare ) Altro (specificare ) 34
35 9.1 Atto/i di autorizzazione al funzionamento della struttura ai sensi della L.R. n. 41/2003 _ 10. Sede della struttura e/o dell attività Poliambulatori della asl 11. Numero utenti nel Utenza annuale prevista 50 Va considerata una variabilità 13. Utenza servita rispetto al fabbisogno rilevato Tutte le situazione di emergenza sono state prese in carico Esistenza di una graduatoria distrettuale/sovradistrettuale NO 14.1 Altri criteri di individuazione dell utenza no 15. Ente attuatore - Ente capofila del Distretto/Ambito AMBEDUE I COMUNI DEL DISTRETTO X 16. Soggetto erogatore del servizio Assistenti sociali in servizio nei due comuni Titolo giuridico e durata dell affidamento del servizio Assistenti sociali con rapporto di lavoro dipendente 35
36 17. Personale coinvolto - Amministrativi X _ _ - Assistenti sociali X _ _ - Sociologi _ _ _ - Psicologi _ _ - Pedagogisti _ _ _ - Educatori professionali _ _ _ - Operatori socio-sanitari _ _ - Volontarie _ _ - Mediatori culturali _ _ _ - Altre figure (specificare ) _ _ _ 19. In base a quali indicatori viene verificata e valutata la qualità del servizio? L attività è svolta dagli aa.ss in collaborazione con le forze dell ordine e risulta adeguata 19.1 Quali riscontri si sono ricevuti da parte dell utenza? non ci sono riscontri 20. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Sì, totalmente - Sì, parzialmente - No X 21. Esistenza di una rete con istituzioni sociali, sanitarie, scolastiche, giudiziarie, etc., con specifica delle singole modalità di integrazione. Si le attività progettuali svolte nelle scuole sono integrate nel territorio con le forze dell ordine. 36
37 22. Pronto intervento sociale di comunità Finanziamento Cofinanziamento Totale regionale Provinciale Comunale Asl Altro finanziamento Costo risorse umane 0,00 0,00 Assistenti Prestazioni assistente sociale (Euro 18,60 per 30 ore mensili per 12 mesi). Utilizzo medio da moltiplicare per i due comuni sociali per un costo di Euro , ,00 Totale 0,00 0, ,00 0, ,00 37
38 PIANO SOCIALE DI ZONA DISTRETTO ASLRMF2 MISURA 1. SOTTOMISURA 1.1. ALTRI SERVIZI 38
39 MISURE 1.1 ALTRI SERVIZI 2. TITOLO DELL INTERVENTO Equipe multi professionale per azioni di contrasto al disagio minorile 2. Continuità dell intervento Nuovo X In continuità con servizio già attivato 3. Tipologia di servizio LEPS Altri Servizi TUTELA MINORI 4. Se il servizio dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare il fabbisogno al quale fa riferimento, i risultati conseguiti e l utenza di riferimento Il servizio è attivo da vari anni. Il progetto consiste nell attivazione di una equipe multi professionale che prende in carico minori in condizioni di disagio psico-sociale, su segnalazione della magistratura, servizi sociali, istituzioni scolastici etc. L equipe nel 2013 ha complessivamente preso in carico 156 nuclei familiari con 155 minori. I risultati conseguiti sono monitorati costantemente dall osservatorio sui minori che segnala sia un incremento numerico, sia un incremento della complessità dei casi che richiedono pertanto un maggior numero di interventi. 5. Descrizione delle attività e delle prestazioni Il progetto consiste nell attività di una èquipe multiprofessionale (assistenti sociali e psicologi) supportata in caso di necessità da un legale, per la presa in carico di minori in difficoltà. L equipe supporta l azione sia dei servizi socio-sanitari della ASL (consultori e TMSREE) che dei servizi sociali comunali, per la presa in carico di minori in condizioni di difficoltà psicosociale, segnalati dalla magistratura, dalle scuole, dal territorio in generale. L attività dell equipe è affiancata da una seconda azione che attiene alla creazione e gestione di un sistema di monitoraggio valutazione e verifica dell intera area dei minori in condizioni di disagio, delle 39
40 prese in carico, provvedimenti adottati, esiti degli interventi etc., anche attraverso la predisposizione di un apposito data base o utilizzo di strumenti informatici già in essere, che affianchi l azione dei servizi pubblici e privati dell area minorile. 6. Bacino di utenza - Sovradistrettuale - Distrettuale X - Sub-distrettuale (specificare i Comuni) 7. Tipologia di utenza Minori e nuclei familiari in condizioni di disagio psico-sociale, segnalati da magistratura, servizi sociali, istituzioni scolastiche 8. Obiettivi dell intervento La riduzione del disagio minorile e familiare, così come rilevato nell attività di valutazione, attraverso un ventaglio di interventi educativi, assistenziali e psico-sociali 9. Tipologia struttura capacità di accoglienza Gruppo appartamento Casa famiglia Comunità alloggio Comunità di pronta accoglienza Casa di riposo Casa albergo Strutture semiresidenziali (specificare ) Altro (specificare ) 9.1 Atto/i di autorizzazione al funzionamento della struttura ai sensi della L.R. n. 41/
41 _ 10. Sede della struttura e/o dell attività sedi messe a disposizione dall ente pubblico 11. Numero utenti nel minori in 156 nuclei familiari 12. Utenza annuale prevista circa 100 minori 13. Utenza servita rispetto al fabbisogno rilevato Non c è lista d attesa poiché i casi che non riescono ad essere seguiti dal progetto, rimangono in carico ai servizi sociali comunali Esistenza di una graduatoria distrettuale/sovradistrettuale NO, si cerca di prendere in carico tutti i casi segnalati 14.1 Altri criteri di individuazione dell utenza Solo su segnalazione 15. Ente attuatore - Ente capofila del Distretto/Ambito X Altro Comune del Distretto (specificare _) 16. Soggetto erogatore del servizio Soggetto giuridico accreditato, individuato con procedura ad evidenza pubblica Titolo giuridico e durata dell affidamento del servizio Contratto di durata annuale e corrispondente alla durata del pdz 17. Personale coinvolto 41
42 - Amministrativi X _ _ - Assistenti sociali X _ _ - Sociologi _ _ _ - Psicologi X _ _ - Pedagogisti _ _ - Educatori professionali _ - Operatori socio-sanitari _ _ - Volontari _ _ _ - Mediatori culturali _ _ _ - Altre figure (legale se utile) _ _ _ 19. In base a quali indicatori viene verificata e valutata la qualità del servizio? I casi vengono costantemente monitorati nell ambito delle riunioni di progetto e dell equipe minori e famiglie Quali riscontri si sono ricevuti da parte dell utenza? La riduzione del disagio è valutata attraverso la prevenzione dell istituzionalizzazione e l uscita dal circuito assistenziale 20. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Sì, totalmente - Sì, parzialmente - No X 21. Esistenza di una rete con istituzioni sociali, sanitarie, scolastiche, giudiziarie, etc., con specifica delle singole modalità di integrazione. Quasi tutte le attività proposte sono concordate non solo con le famiglie, ma con le istituzioni scolastiche e i servizi asl (TSMRE e consultori) 42
43 -n.2 ass.soc.li X complessive circa 2522 ore annue di attività (Euro 21,67/ora attività) -n.2 psicologi X complessive circa 1835 ore annue di attività ( Euro 26,19/ora attività) -consulente legale (Euro 30,00X15 ore mensili X12 mesi) - sociologo con competenze amministrative ed elaborazione dati per complessive 763 ore annue di attività (Euro 26,19/ora attività) Finanziamento regionale 54651, , , ,97 Costo di funzionamento e gestione 0,00 Cofinanziamento Provincia Comunale Asl altro 0,00 n.1 assistente n.2 psicologi sociale di (uno per riferimento per il consultorio e progetto per uno TSMREE, ciascun Comune neuropsichiatra e personale in casi amministrativo* particolari O,00 telefono, postazione computer, utenze Totale finanziamento , Costo di struttura e di mantenimento A carico dei comuni 0,00 sede Totale ,4 0, ,4 22. Equipe multi professionale per azioni di contrasto al disagio minorile 43
44 MISURA 1.1 ALTRI SERVIZI Attivamente 1. TITOLO DELL INTERVENTO 2. Continuità dell intervento Nuovo X In continuità con servizio già attivato 3. Tipologia di servizio LEPS X Altri Servizi ASSISTENZA ED INTEGRAZIONE SOCIALE DISAGIATI PSICHICI 4. Se il servizio dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare il fabbisogno al quale fa riferimento, i risultati conseguiti e l utenza di riferimento Al fine di sostenere i programmi individuali psico-terapeutici e riabilitativi del servizio di salute mentale, il progetto, attraverso l assistenza domiciliare o quella di gruppo, sostiene l integrazione sociale delle persone affette da disagio psichico al fine di ridurne l emarginazione sociale e favorire al contrario processi di inclusione sociale. Con il progetto si finanziano anche le attività sociali del centro diurno terapeutico 5. Descrizione delle attività e delle prestazioni Le prestazioni consistono in assistenza domiciliare e nei casi dove è possibile, anche al fine di ottimizzare le risorse, di gruppo all interno di laboratori di attività. Per ambedue le forme di intervento, gli utenti da prendere incarico, le modalità di intervento vengono prescelte nella riunione dell èquipe operativa di ATTIVAMENTE. Con il budget sono finanziate anche le attività sociali del centro diurno del CSM 6. Bacino di utenza - Sovradistrettuale 44
45 - Distrettuale X - Sub-distrettuale (specificare i Comuni) 7. Tipologia di utenza Persone affette da grave disagio psichico, utenti del CSM 8. Obiettivi dell intervento il mantenimento e/o l incremento delle autonomie personali, il sollievo dei nuclei familiari. 9. Tipologia struttura capacità di accoglienza Gruppo appartamento Casa famiglia Comunità alloggio Comunità di pronta accoglienza Casa di riposo Casa albergo Strutture semiresidenziali (specificare ) Altro (specificare ) 9.1 Atto/i di autorizzazione al funzionamento della struttura ai sensi della L.R. n. 41/2003 _ 10. Sede della struttura e/o dell attività Domicilio degli utenti, sedi messe a disposizione dall ente pubblico e/o dal privato sociale 11. Numero utenti nel
46 Il numero degli utenti è variabile in relazione a nuove ammissioni o interruzioni 12. Utenza annuale prevista Utenza servita rispetto al fabbisogno rilevato Viene segnalata la necessità di un aumento delle ore di assistenza. 14. Esistenza di una graduatoria distrettuale/sovradistrettuale NO 14.1 Altri criteri di individuazione dell utenza L utenza è individuata nell equipe del progetto, dove sono presenti i sanitari del CSM, gli assistenti sociali referenti per i due comuni e il coordinatore del progetto da parte del privato sociale gestore. 15. Ente attuatore - Ente capofila del Distretto/Ambito X Altro Comune del Distretto (specificare _) 16. Soggetto erogatore del servizio Soggetto del privato sociale individuato tramite procedura ad evidenza pubblica Titolo giuridico e durata dell affidamento del servizio Contratto di servizio annuale 17. Personale coinvolto - Amministrativi X _ _ - Assistenti sociali _ _ - Sociologi _ _ _ - Psicologi X _ _ - Pedagogisti _ _ _ 46
47 - Educatori professionali _ _ _ - Operatori socio-sanitari X _ _ - Volontari _ _ _ - Mediatori culturali _ _ _ - Altre figure (specificare ) _ _ _ 19. In base a quali indicatori viene verificata e valutata la qualità del servizio? Nelle riunioni dell apposita equipe di monitoraggio e valutazione dell andamento del progetto, composta dai sanitari del CSM e dagli operatori sociali del due comuni, si prendono in esame i singoli casi e le proposte di intervento più adeguate 19.1 Quali riscontri si sono ricevuti da parte dell utenza? In genere gli utenti svolgono le attività proposte con interesse e partecipazione. Si propongono variazioni lì dove si verificano dei problemi (utenti che mostrano disinteresse o malessere) valutati dall equipe di riferimento 20. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Sì, totalmente - Sì, parzialmente - No X 21. Esistenza di una rete con istituzioni sociali, sanitarie, scolastiche, giudiziarie, etc., con specifica delle singole modalità di integrazione. Si le attività progettuali, escluse quelle strettamente domiciliari, sono integrate nel territorio 47
48 22. progetto ATTIVAMENTE Finanziament o regionale Cofinanziamento Provinciale Comunale Asl Altro Totale finanziamento Costo risorse umane -Operatori socio sanitari per assistenza domiciliare e di gruppo( 19,25 X 3500 ore di attività annue) -Psicologo ( 26,19 X 360 ore annue di attività) , ,4 0,0 0,0 n.2 ass.sociali, n.1 amministrativo dell Uff di piano n.1 psichiatra e n.1 infermiere ,4 finanziamento attività centro diurno (euro 3197,00) 3197,00 0, ,00 Costo di struttura e di mantenimento 0,00 0,00 Totale , ,00 48
49 MISURA 1.1 SERVIZI ESSENZIALI E ALTRI SERVIZI 1. TITOLO DELL INTERVENTO Sportello di prevenzione violenza sulle donne 2. Continuità dell intervento Nuovo X In continuità con servizio già attivato 3. Tipologia di servizio LEPS X Altri Servizi: prevenzione violenza di genere 4. Se il servizio dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare il fabbisogno al quale fa riferimento, i risultati conseguiti e l utenza di riferimento Lo sportello è gestito da personale volontario e non (donne impegnate nell associazionismo femminile locale e specialiste/psicologhe), è presente in ambedue i territori comunali di riferimento e svolge l attività di accoglienza e ascolto, permettendo di effettuare un'analisi del bisogno più accurata e di offrire alle donne, che subiscono la violenza fisica e psicologica, un ascolto e sostegno psicosociale per la realizzazione di un progetto personale di uscita dalla situazione di disagio. Parallelamente sono previsti seminari di educazione sentimentale nelle scuole medie superiori affinchè nei giovani si instaurino modalità di rapporto non violente e non patologiche. E prevista inoltre attività formativa e adeguata informazione territoriale 5. Descrizione delle attività e delle prestazioni - accoglienza e ascolto delle donne e/o di persone segnalanti il problema della violenza di genere - progetti personali per l uscita dalla condizione di disagio, insieme ai servizi socio-sanitari di riferimento - mappatura dei servizi e opportunità del territorio e costituzione di una rete di collaborazioni con servizi sanitari, sociali, forze dell ordine, scuole medie superiori; - informazione, formazione, attività di animazione culturale nelle scuole medie superiori finalizzate alla educazione sentimentale 49
50 - percorso di consulenza e/o sostegno su tematiche legate all'identità femminile e alla vita relazionale ( autostima, dipendenza affettiva, momenti di difficoltà legati alle fasi evolutive della donna come per esempio maternità, menopausa etc); - percorsi di consulenza e/o sostegno e accompagnamento legati a problemi riguardanti i temi della violenza domestica); - accompagnamento nelle procedure di intervento legale. Nel nuovo progetto le azioni sono ampliate anche alla ricerca di autonomia sociale e lavorativa funzionale alla messa in sicurezza della donna e del proprio nucleo familiare ( esempio figli minori e non), e tra le figure vi é l'avvocato e il supervisore in più. 6. Bacino di utenza - Sovradistrettuale - Distrettuale X - Sub-distrettuale (specificare i Comuni) 7. Tipologia di utenza Donne in condizioni di disagio perché vittime della violenza economica, psicologica e fisica di genere 8. Obiettivi dell intervento Costruire insieme alle donne percorsi per l uscita dalla situazione di disagio e di pericolo per la propria incolumità. 9. Tipologia struttura capacità di accoglienza Gruppo appartamento Casa famiglia Comunità alloggio Comunità di pronta accoglienza Casa di riposo Casa albergo Strutture semiresidenziali (specificare ) 50
51 Altro (specificare ) 9.1 Atto/i di autorizzazione al funzionamento della struttura ai sensi della L.R. n. 41/2003 _ 10. Sede della struttura e/o dell attività Poliambulatori della asl 11. Numero utenti nel (5 cerveteri e 4 ladispoli) 12. Utenza annuale prevista Utenza servita rispetto al fabbisogno rilevato L estrema delicatezza della tipologia del disagio impedisce una previsione numerica dell utenza Esistenza di una graduatoria distrettuale/sovradistrettuale NO ( libero accesso e su segnalazione servizi sociali e forze dell ordine) 14.1 Altri criteri di individuazione dell utenza L utenza è individuata attraverso il libero accesso allo sportello 15. Ente attuatore - Ente capofila del Distretto/Ambito X Altro Comune del Distretto (specificare _) 16. Soggetto erogatore del servizio 51
52 Soggetto del privato sociale individuato tramite affidamento diretto Titolo giuridico e durata dell affidamento del servizio Contratto di servizio annuale 17. Personale coinvolto - Amministrativi X _ _ - Assistenti sociali _ _ - Sociologi _ _ _ - Psicologi X _ _ - Pedagogisti _ _ _ - Educatori professionali _ _ _ - Operatori socio-sanitari _ _ - Volontarie X _ _ - Mediatori culturali _ _ _ - Altre figure (avvocato esperto diritto famiglia X _ _ _ 19. In base a quali indicatori viene verificata e valutata la qualità del servizio? Lo sportello è stato avviato nel mese di novembre 2013 e il numero delle donne che si sono rivolte è già superiore alle aspettative Quali riscontri si sono ricevuti da parte dell utenza? quelle che si sono rivolte allo sportello si sono sentite accolte ed hanno trovato un luogo dove poter parlare in situazione di protezione dei loro gravi problemi 20. Esiste compartecipazione da parte degli utenti? - Sì, totalmente - Sì, parzialmente 52
MISURA/SOTTOMISURA
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