L Ufficio Speciale per la ricostruzione di L Aquila. Monitoraggio della ricostruzione a L Aquila nei centri storici: aspetti tecnici ed economici
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1 ANIDIS 2015 L AQUILA L Ufficio Speciale per la ricostruzione di L Aquila. Monitoraggio della ricostruzione a L Aquila nei centri storici: aspetti tecnici ed economici Pietro Agrello, Alessandro De Martino, Angelo De Giuseppe, Michele Di Croce, Giuseppe Diotaiuti, Paolo Galgani, Marco Marrocco, Lucia Milano, Laura Vivola, Davide Cannizzaro, Sergio Sulpizii, Francesco Tarantino, Matteo Viesti, Emilia A. Cordasco, Roberta Santaniello, Barbara Ortolani, Salvatore D. Provenzano, Raniero Fabrizi USRA, Ufficio Speciale per la ricostruzione dell Aquila- Via Avezzano, n.11/b, L Aquila Keywords: L Aquila, Sisma, Procedure per la Ricostruzione ABSTRACT La ricostruzione dell edilizia privata a L Aquila è caratterizzata dall adozione di due diverse procedure: la prima, nota come vecchia procedura, secondo la quale era possibile richiedere il contributo fino all emanazione del DPCM del 04/02/2013 seguendo principalmente le indicazioni delle OPCM 3779, 3790, 3820, 3881 ed è stata adottata prevalentemente per la concessione di contributo per gli edifici isolati al di fuori dei centri storici; la seconda procedura ( nuova procedura ) entrata in vigore con il DPCM del 04/02/2013 è basata su un modello parametrico per la definizione del massimo contributo concedibile e sta interessando prevalentemente gli edifici in aggregato del centro storico del comune di L Aquila e frazioni. Nell articolo vengono riportati i parametri principali che stanno caratterizzando la ricostruzione a L Aquila, dedotti da un campione di pratiche presentate per la concessione del contributo con la vecchia o la nuova procedura ed esaminate dall USRA. Nel dettaglio per ogni edificio (oggetto delle pratiche prese in esame) sono state estrapolate le informazioni tecniche (tipologia costruttiva, conformazione, livello di danno e vulnerabilità, tecniche di intervento) ed economiche (importi ammessi a contributo) utili a sviluppare le prime considerazioni statistiche sulla ricostruzione a L Aquila dopo l istituzione dell USRA (periodo ). 1 INTRODUZIONE Il territorio italiano è fortemente sismico e frequentemente è stato colpito da eventi sismici danneggiando il patrimonio edilizio in modo più o meno rilevante. Tuttavia, pur essendo regolate le procedure da adottare nell immediato postsisma al fine di valutare l agibilità degli edifici colpiti dall evento sismico, non sono ancora disciplinate le procedure e i criteri da seguire per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma. In tale ambito è interessante analizzare il processo di ricostruzione dell edilizia privata a seguito dell evento sismico del 6 aprile 2009 a L Aquila che è possibile dividere in due fasi a cui corrispondono due diverse procedure per la determinazione del contributo concedibile. Nel dettaglio la prima procedura (nota come vecchia procedura ), secondo la quale era possibile richiedere il contributo fino all emanazione del DPCM del 04/02/2013 seguendo principalmente le indicazioni delle OPCM 3779, 3790, 3820, 3881, è stata adottata prevalentemente per la concessione di contributo per gli edifici isolati al di fuori dei centri storici; la seconda procedura ( nuova procedura ), entrata in vigore con il DPCM del 04/02/2013, è basata su un modello parametrico per la definizione del massimo contributo concedibile e sta interessando prevalentemente gli edifici in aggregato del centro storico del comune di L Aquila e frazioni. Le due fasi della ricostruzione sono state caratterizzate anche da due differenti strutture che hanno esaminato ed approvato le pratiche di riparazione o ricostruzione del patrimonio edilizio privato danneggiato dal sisma. La prima fase, coincisa con il periodo dello stato di emergenza, è stata curata dalla cosiddetta filiera ; successivamente è stato istituito, con il D.L. 83/2012 convertito dalla Legge 134/2012, l Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell Aquila (USRA) che ha, tra gli altri, il compito di curare l istruttoria finalizzata
2 all esame delle richieste di contributo per la ricostruzione degli immobili privati. Nell articolo vengono riportati i primi risultati di analisi condotte sulle pratiche presentate per la concessione del contributo ed esaminate dall USRA. A tal fine sono stati scelti due campioni: uno tra le pratiche redatte secondo la vecchia procedura e l altro tra quelle redatte secondo la nuova procedura. Nel dettaglio per il campione di pratiche della vecchia procedura per ogni edificio (oggetto delle pratiche prese in esame) è stato individuato l esito di agibilità, la tipologia strutturale, l appartenenza o meno ad un aggregato edilizio, gli interventi di miglioramento sismico più diffusi, il costo totale a mq per la riparazione e il miglioramento sismico dell edificio, il costo a mq per il solo miglioramento sismico, il costo della sostituzione edilizia nel caso in cui l edificio venga demolito. Per il campione di pratiche della nuova procedura, scelti in due diversi ambiti territoriali, è stata analizzato il livello di danno, di vulnerabilità sismica, la tipologia costruttiva, la presenza di elementi di pregio ed il costo d intervento in funzione del livello di danno. 2 VECCHIA PROCEDURA Con il termine vecchia procedura si intende la metodologia finalizzata alla determinazione del contributo, da rilasciare per la ricostruzione privata di immobili danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009, basata sui principi di cui al D.L. 39/2009, così come convertito dalla L. 77/2009, ed in particolare sui contenuti dell art.3, e delle successive OO.P.C.M. e Decreti Commissariali. La metodologia si aggancia all esito di agibilità, attribuito prevalentemente nella fase di prima emergenza, compilando la scheda AeDES a cura dei tecnici inviati dalla struttura della Protezione Civile. In tal senso si distinguono 3 casi: esito A danno nullo; esito B/C danno medio; esito E danno grave. In caso di esito A danno nullo, ai sensi della OPCM 3778/2009, è stato previsto un contributo non superiore ad ,00 da rilasciare solo in caso di immobile adibito ad abitazione principale. In caso di esito B/C danno medio (edifici parzialmente o temporaneamente inagibili), ai sensi della OPCM 3779/2009 e degli specifici Indirizzi per gli interventi, il contributo è rilasciato per la riparazione del danno causato dal sisma oltre ad un contributo, fino ad una incidenza massima di 150,00 /mq di superficie lorda per il rafforzamento locale, al fine di migliorare la capacità sismica dell edificio. In caso di esito E danno grave (edifici inagibili o crollati), ai sensi della OPCM 3790/2009 e degli specifici Indirizzi per gli interventi, il contributo è rilasciato per la riparazione del danno causato dal sisma e per effettuare il miglioramento sismico dell edificio al fine di garantire un livello di capacità sismica pari almeno al 6 e fino ad un massimo dell 8 dell adeguamento sismico. A tale scopo è concesso un contributo, fino ad una incidenza massima di 400 /mq di superficie lorda, elevabile fino ad 600 /mq. Per gli edifici E inoltre viene concesso il finanziamento dei ripristini connessi e dell adeguamento degli impianti al di fuori della categoria del miglioramento sismico. Successivamente con la OPCM 3820/2009 e s.m.i. vengono fornite alcune indicazioni per la concessione del contributo per gli edifici appartenenti ad un aggregato multiesito riconoscendo un maggiore contributo agli edifici classificati A e B in aggregato con edifici classificati E al fine di garantire un unitarietà degli interventi su tutto l aggregato edilizio. Con la OPCM 3881/2010 e s.m.i., ed in particolare con l art. 5, viene introdotto il limite (di convenienza economica) al contributo concedibile per la riparazione dell edificio pari al costo della demolizione e ricostruzione dello stesso, determinato in base alle indicazioni del Decreto 27. Qualora venga superato tale limite di convenienza economica è ammessa la sostituzione edilizia, salvo il rilascio dell opportuno titolo abilitativo da parte del comune di L Aquila. Al fine di evitare la demolizione degli edifici vincolati o con un particolare pregio architettonico e per garantire la salvaguardia del valore paesaggistico del centro storico di L Aquila viene stabilito l incremento per il limite di convenienza economica e per quelli del miglioramento sismico, pari al massimo al 10 per gli edifici vincolati e di interesse paesaggistico e al 6 per quelli di pregio. Tale incremento viene valutato in funzione delle caratteristiche architettoniche dell edificio. Per questi edifici inoltre viene meno l obbligo di conseguire un livello di sicurezza minimo, pari al 6 dell adeguamento sismico.
3 2.1 Analisi di un campione di pratiche vecchia procedura : aspetti tecnici ed economici Con riferimento alle pratiche di richiesta di contributo secondo la vecchia procedura è stato analizzato un campione tra quelle esaminate e approvate dall USRA. Esso è relativo a 160 edifici o aggregati localizzati sia al centro di L Aquila e frazioni che in periferia e rappresenta, al momento, circa 1/4 degli edifici il cui contributo è stato approvato dall USRA. Si osservi che ad ogni edificio corrisponde una o più pratiche in quanto, secondo la vecchia procedura, per gli edifici plurifamiliari era necessario redigere separatamente la pratica per la riparazione e il miglioramento sismico delle parti comuni e quelle per la riparazione delle singole unità immobiliari ( parti esclusive ). La convenienza economica dell intervento di sostituzione edilizia, rispetto a quello di riparazione con miglioramento sismico viene valutata con riferimento al contributo totale ( parti comuni più parti esclusive). Il campione esaminato (Figura 1) è costituito da edifici: - classificati per il 92% con esito di agibilità E e per il 8% con esito B/C; - per il 24% in cemento armato, per l 8% con struttura mista e per il 68% in muratura; - per il 65% isolati e per il 35% costituenti aggregati edilizi; - localizzati per il 66% in periferia, per il 23% al centro di L Aquila e per l 11% al centro delle frazioni di L Aquila. Mista 8% C.A. 24% cs Frazioni 11% cs L'Aquila 23% Muratura 68% Periferia 66% Edificio singolo 65% B/C 8% Aggregato 35% E 92% Analizzando ulteriormente il campione di edifici si osserva che i fabbricati con esito B/C sono per l 84,6% in muratura, per il 7,7% in c.a. e per il 7,7% con struttura mista; mentre gli edifici con esito E sono per il 67% in muratura, per il 25% in c.a. e per l 8% in struttura mista. Prendendo in esame solo gli edifici con esito E si è rilevato che: - è stato riconosciuto il pregio architettonico al 5% degli edifici e il valore paesaggistico al 3% approvando rispettivamente un incremento medio del contributo massimo ammissibile pari al 25% e al 44%; - è risultato più conveniente la sostituzione edilizia per il 48% degli edifici, per il 2% la sostituzione parziale e per il restante 5 la riparazione e il miglioramento sismico. In Figura 2 viene riportato sinteticamente per ogni tipologia strutturale le percentuali di edifici per i quali è prevista la riparazione o la sostituzione edilizia. Edifici misti 5 5 demolizione riparazione Edifici in c.a. 28% 72% Figura 2. Percentuali di edifici per i quali è prevista la riparazione o demolizione in funzione della tipologia strutturale Analizzando solo i fabbricati per i quali è più conveniente la riparazione essi sono per il 79% in muratura, per l 8% in struttura mista e per il 15% in c.a. Sia per gli edifici in c.a. che per quelli in muratura dall esame delle pratiche sono stati individuati gli interventi maggiormente adottati dai progettisti per il raggiungimento di una capacità sismica dell edificio pari al 6 dell adeguamento sismico. Nelle Figure 3 e 4 vengono riportati rispettivamente per gli edifici in muratura e per quelli in c.a. la percentuale registrata per ogni intervento esaminato. Figura 1. Caratteristiche principali del campione di edifici presi in esame
4 10 75% 5 25% 59% 38% 19% 19% 2% 67% 81% 31% 24% 75% 5 25% 15% 46% 23% 31% 62% Figura 3. Interventi maggiormente diffusi per gli edifici in muratura con esito E Nel dettaglio per gli edifici in muratura sono stati individuati sia quelli volti a migliorare la capacità sismica nel piano che quelli col fine di eliminare i pericolosi meccanismi fuori piano delle pareti murarie. Al primo gruppo si possono ascrivere gli interventi di: - rafforzamento delle pareti murarie con intonaco armato; - iniezioni; - rinforzo delle pareti murarie con materiali compositi (reti o nastri); - inserimento di pareti murarie; - rinforzo con il CAM. Tra gli interventi volti a migliorare il comportamento fuori piano delle pareti murarie si sono considerati gli incatenamenti, l inserimento di cordoli e il consolidamento dei solai, realizzato in modo tale da garantire un efficace connessione tra gli impalcati e le pareti murarie. Tali interventi sono stati considerati indipendentemente dalla tecnologia adottata. Dal diagramma riportato in Figura 3 si evince che gli interventi principalmente adottati sono quelli che hanno lo scopo di migliorare il comportamento fuori piano dell edificio. Inoltre si può osservare che gli interventi maggiormente diffusi per incrementare la capacità sismica nel piano sono l intonaco armato e le iniezioni murarie. Questi risultati sono coerenti rispetto alla conformazione del costruito aquilano, in generale caratterizzato da una edilizia povera, con collegamenti carenti e muratura di scarsa qualità. Con riferimento agli edifici in c.a. (del campione esaminato) si è riscontrato che in tutti i casi il miglioramento sismico è stato effettuato prevedendo il ringrosso di travi e pilastri adottando tre diverse tecniche (beton plaquè, ringrossi in c.a., rinforzi con FRP) con cui esso può essere realizzato. rinforzo nodi rinf. Travi e pilastri con FRP Beton plaquè ringr. travi e pilastri con c.a. fondazioni Figura 4. Interventi maggiormente diffusi per gli edifici in c.a. con esito E Anche per gli edifici B/C sono stato valutati quali siano gli interventi di rafforzamento locale progettati ed approvati dall USRA. Dalla Figura 5 si evince che nella maggior parte dei casi è stato previsto l inserimento di catene e la realizzazione di cordoli (tipici interventi di rafforzamento locale) % 5 25% 18% 9% 9% Figura 5. Interventi maggiormente diffusi per gli edifici in muratura con esito B Analizzando gli aspetti economici si è riscontrato che, considerando la superficie coperta lorda (somma delle superfici coperte ad ogni livello dell edificio): - per gli edifici con esito B/C il costo per gli interventi di rafforzamento locale (compresi gli oneri professionali e l IVA) è pari a circa 120 /mq; - il costo degli interventi di miglioramento sismico (compresi gli oneri professionali e l IVA) è di poco superiore a 400 /mq (circa 420 /mq). Tale media è valutata considerando anche gli edifici di particolare pregio architettonico e con valore paesaggistico per i quali il costo del miglioramento sismico può essere maggiore dovendo garantire la conservazione dei caratteri architettonici ed essendo richiesto dal piano di ricostruzione e dalla sovrintendenza ai beni architettonici il ricorso a tecniche d intervento non invasive. Eliminando tali edifici il costo medio per gli interventi di miglioramento sismico scende al di sotto dei 400 /mq (circa 390 /mq). 18% 91% 27% 36%
5 Inoltre con riferimento ai costi totali degli edifici presi in esame, calcolati sulla superficie complessiva (al netto delle pareti considerando al 6 le superfici dei locali accessori), si è osservato che, in media: - il costo totale dei lavori è pari a circa 1115 /mq; - il costo totale dei lavori per gli edifici per i quali è risultato più conveniente l intervento di riparazione e miglioramento sismico è pari a circa 960 /mq; - il costo totale dei lavori per gli edifici per i quali è risultato più conveniente la sostituzione edilizia è pari a circa 1270 /mq. 3 NUOVA PROCEDURA La nuova procedura, introdotta con DPCM del 04/02/2013, si basa su un metodo parametrico per la determinazione dell indennizzo, riferito ad una unità minima d intervento (UMI) che può essere costituita da una o più unità strutturali (US). Tale procedura è caratterizzata da due fasi successive: i cosiddetti progetto parte prima e progetto parte seconda. La prima fase è finalizzata alla determinazione del contributo massimo ammissibile; la seconda è finalizzata alla determinazione del contributo concedibile, pari al minore tra il contributo massimo ammissibile determinato nella prima fase ed il costo derivante dal computo metrico del progetto presentato nella seconda fase. Il contributo massimo ammissibile viene calcolato adottando la scheda parametrica sulla base della combinazione del livello di danno e di vulnerabilità per ciascuna unità strutturale, dalla quale deriva il livello di indennizzo in funzione della tipologia strutturale, come si evince dalle Tabelle 1 e 2. I livelli di indennizzo sono fissati in funzione dell ubicazione dell edifico distinguendo tra edifici localizzati nel centro storico di L Aquila e frazioni (Tabella 3) e quelli al di fuori (Tabella 4). Tabella 1. Determinazione del livello di indennizzo in funzione di danno e vulnerabilità per gli edifici in muratura. Lvl di Danno Lvl di Vulnerabilità V1 V2 V3 D0 L0 L0 L1 D1 L0 L1 L1 D2 L1 L1 L2 D3 L1 L2 L2 D4 L2 L2 L3 D5 L2 L3 L3 Tabella 2. Determinazione del livello di indennizzo in funzione di danno e vulnerabilità per gli edifici in c.a. Lvl di Danno Lvl di Vulnerabilità V1 V2 V3 D0 L0 L0 L1 D1 L0 L1 L1 D2 L1 L1 L2 D3 L1 L2 L3 D4 L2 L3 L3 D5 L3 L3 L3 Tabella 3. Livelli di contributo unitario - centro storico L Aquila e frazioni. Esiti/sottoesiti di agibilità Lvl di indennizzo base ( /mq) A-B/C-E0 L0=700 A-B/C-E0 (aggr. con E1/E2/E3) L1=1000 E1 L1=1000 E2 L2=1100 E3 L3=1270 Tabella 4. Livelli di contributo unitario - fuori centro storico L Aquila e frazioni.. Esiti/sottoesiti di agibilità Lvl di indennizzo base ( /mq) A in aggr. con B/C LA=200 B/C isolati o in aggr. LBC=300 A-B/C in aggr. con E LBCE=500 E0 L0=700 E1 L1=1000 E2 L2=1100 E3 L3=1270 Il contributo base, determinato per ogni unità strutturale che costituisce l UMI può essere incrementato da eventuali maggiorazioni connesse alle caratteristiche architettoniche dell edificio nel caso in cui il fabbricato sia vincolato (maggiorazione fino al 10) o di pregio (maggiorazione fino al 6) o sia di interesse paesaggistico (maggiorazione fino al 10). Un ulteriore incremento è riconosciuto in funzione della categoria di sottosuolo e delle condizioni topografiche (fino al 1). Il contributo base è determinato per ciascuna unità strutturale dal prodotto del livello di indennizzo unitario per la superficie complessiva. Il contributo dell UMI è dato dalla somma dei contributi delle US che la compongono. A tale contributo possono essere sommati indennizzi per lavori di restauro su beni storico-artistici, per la demolizione e lo smaltimento delle macerie, per la riparazione di elementi accessori e funzionali all agibilità e per il superamento delle barriere architettoniche.
6 3.1 Analisi di un campione di pratiche nuova procedura : aspetti tecnici ed economici Con riferimento alle pratiche di richiesta di contributo secondo la nuova procedura è stato analizzato un campione tra quelle esaminate e approvate dall USRA con riferimento al progetto parte prima definendo il contributo massimo ammissibile. Nel dettaglio sono state esaminate le pratiche relative ad edifici localizzati in due ambiti territoriali ben definiti: l Asse Centrale e il primo comparto del centro storico di Onna. L Asse Centrale rappresenta il comparto del centro storico di L Aquila che delimita gli edifici (caratterizzati da un elevato valore architettonico) in prossimità del corso principale della città, per il quale il comune di L Aquila ha deciso di assegnare assoluta priorità alla ricostruzione. A tale fine l USRA ha concluso l esame delle pratiche di tale comparto. In Figura 6 viene riportata la perimetrazione dell Asse Centrale e l individuazione degli edifici in base alla procedura adottata per la richiesta di contributo. sismico del 6 Aprile 2009, caratterizzata da un patrimonio costruito piuttosto povero e con scarse caratteristiche di pregio architettonico. Il campione analizzato è costituito da 16 aggregati edilizi (UMI) localizzati nel centro storico di Onna e da 73 UMI ricadenti nell Asse Centrale. Le UMI corrispondono per l Asse Centrale a 210 US e per Onna a 47 US. Le US sono: - costituite in muratura per il 91% ad Onna e per il 92% nell Asse Centrale; - classificate con esito di agibilità E per il 94% ad Onna e per l 87% nell Asse Centrale; - costituite da elementi di pregio architettonico per il 49% ad Onna e per il 94% nell Asse Centrale; -caratterizzate da una categoria di sottosuolo e da condizioni topografiche sfavorevoli per il 72% dei casi ad Onna e per il 14% nell Asse Centrale. In relazione alla presenza di elementi di pregio architettonico si osserva che la percentuale di maggiorazione connessa alla presenza di vincolo, pregio o interesse paesaggistico è, in media, pari al 7% per gli edifici di Onna e al 52% per quelli dell Asse Centrale. Tale percentuale, essendo determinata in modo parametrico in funzione delle caratteristiche architettoniche della singola US, è indice della qualità architettonica degli edifici nei due diversi ambiti territoriali presi in esame. Nel dettaglio nelle Figure 7 e 8 si riporta rispettivamente l andamento statistico delle percentuali di maggiorazione del contributo ammissibile per le US dell Asse Centrale e di Onna. Da tali diagrammi si evince il valore architettonico del patrimonio edilizio sito in corrispondenza dell Asse Centrale e le ridotte caratteristiche di pregio architettonico degli edifici di Onna % 4% 6% 17% 26% 2 9% 4% 5% 8% Figura 6. Delimitazione dell asse centrale e individuazione degli edifici istruiti secondo la vecchia procedura (OPCM 3779 e OPCM 3790) e la scheda parametrica Onna rappresenta, invece, una delle frazioni di L Aquila maggiormente danneggiate dall evento Figura 7. Andamento statistico delle percentuali di maggiorazione per pregio, vincolo o interesse paesaggistico per le US dell Asse Centrale
7 % 22% peso attribuito al livello di danno rispetto al livello di vulnerabilità. Inoltre con riferimento ai costi totali degli edifici presi in esame, calcolati sulla superficie complessiva si è osservato che, in media: - il costo totale dei lavori per gli edifici di Onna è pari a 1190 /mq; - il costo totale dei lavori per gli edifici dell Asse Centrale è pari a 1710 /mq. Figura 8. Andamento statistico delle percentuali di maggiorazione per pregio, vincolo o interesse paesaggistico per le US di Onna Prendendo in esame solo gli edifici classificati E è stato rilevato il livello di danno, di vulnerabilità e di indennizzo maggiormente riscontrato per gli edifici sia nell ambito dell Asse Centrale che di Onna. Tali risultati vengono riportati nelle Figure 9, 10, 11, 12. Dalla lettura dei diagrammi si può osservare che: - la distribuzione percentuale del livello di danno per gli edifici in muratura è analoga a quella generale, valutata sull intero campione di edifici, come era logico aspettarsi in ragione della prevalenza degli edifici in muratura nel campione stesso (circa il 9 sia nell Asse Centrale che ad Onna); - per gli edifici in muratura il livello di danno registrato con maggiore frequenza è D3 per quelli dell Asse Centrale e D5 per quelli di Onna; per l Asse Centrale il livello di danno è distribuito in maniera abbastanza uniforme tra D2 e D3, a conferma di un costruito di buone caratteristiche e contraddistinto da una certa omogeneità; per Onna si rilevano due valori limite prevalenti, D1 e D5, che ben rappresentano un costruito con caratteristiche o molto scadenti o relativamente buone (probabilmente oggetto di maggiore manutenzione nel tempo); - sempre per gli edifici in muratura, in entrambi i casi il livello di vulnerabilità più diffuso è V3 ; emerge una sostanziale corrispondenza, in termini percentuali, tra livello di danno e di vulnerabilità; per Onna il valore di V3 è direttamente confrontabile con la somma di D4 e D5; per l Asse Centrale il valore di V3 può essere confrontato con la somma di D3, D4 e D5; - il livello di indennizzo principalmente riconosciuto è pari ad L2 per L Asse Centrale e ad L3 per Onna; questo dato, messo a confronto con i dati sul livello di danno e di vulnerabilità, denota come il livello di indennizzo massimo possa essere riconosciuto solo in presenza di danno e vulnerabilità massimi, con un maggior Figura 9. Livello di danno degli edifici E esaminati ad Onna e nell Asse Centrale Figura 10. Livello di danno degli edifici E in muratura esaminati ad Onna e nell Asse Centrale % 1% 0,57% 33% 16,67% 23% Asse Centrale Onna 6% Asse Centrale Onna 34% 9% 21,71% 25,0 28% 3% 77,71% V1 V2 V3 7% 48% D0 D1 D2 D3 D4 D5 6% 1% 27% 21% 7% Asse Centrale Onna 36% 1 3 3% 6% 53% D0 D1 D2 D3 D4 D5 58,33% Figura 11. Livello di vulnerabilità degli edifici E in muratura esaminati ad Onna e nell Asse Centrale
8 Asse Centrale Onna 14% 27% 51% 1 34% L0 L1 L2 L3 44% Figura 12. Livello di indennizzo degli edifici E in muratura esaminati ad Onna e nell Asse Centrale Si deve osservare che il costo a mq per gli edifici dell Asse Centrale è superiore rispetto a quello dei fabbricati di Onna, sebbene il livello di indennizzo più frequentemente riconosciuto sia L2 per l Asse Centrale ed L3 per Onna. Ciò trova giustificazione nella maggiorazione connessa alle caratteristiche di pregio degli edifici dell Asse Centrale. Infatti riducendo il costo a mq dell incidenza media della percentuale di incremento del contributo dovuta al pregio, al vincolo o all interesse paesaggistico, si ottiene un costo a mq pari a circa 1155 /mq. 4 CONCLUSIONI Sono stati esaminati due campioni di pratiche: uno tra quelle redatte secondo la vecchia procedura e l altro tra quelle presentate secondo la nuova procedura. Nel dettaglio per ogni edificio (oggetto delle pratiche prese in esame) sono state estrapolate le informazioni tecniche (tipologia costruttiva, conformazione, livello di danno e vulnerabilità, tecniche di intervento) ed economiche (importi ammessi a contributo) utili a sviluppare le prime considerazioni statistiche sulla ricostruzione a L Aquila dopo l istituzione dell USRA (periodo ). Con riferimento agli edifici oggetto delle pratiche secondo la vecchia procedura è stato rilevato che: - per quelli in muratura gli interventi più diffusi sono stati l inserimento di catene e cordoli e il consolidamento dei solai; - per gli edifici in c.a. è stato sempre previsto un intervento di rinforzo delle travi e dei pilastri, anche se con diverse tecniche; tra queste la più diffusa è risultata essere il rinforzo con FRP; Con riferimento agli edifici oggetto delle pratiche secondo la nuova procedura è stato rilevato che per gli edifici E in muratura: - il livello di danno registrato con maggiore frequenza è D3 per quelli dell Asse Centrale e D5 per quelli di Onna; - il livello di vulnerabilità più diffuso è V3 ; - il livello di indennizzo principalmente riconosciuto è pari ad L2 per L Asse Centrale e ad L3 per Onna. Poiché per la nuova procedura è stato preso in considerazione solo il progetto parte prima, che non è corredato da un progetto esecutivo (demandato al successivo progetto parte seconda ), in questa fase non è stato operato un confronto tra le due procedure in termini di tecniche di intervento. È significativo rilevare tuttavia, che nella nuova procedura, all interno del contributo massimo ammissibile determinato in via parametrica, il progetto esecutivo può essere redatto con vincoli meno stringenti rispetto alla vecchia procedura. In particolare non viene posto un limite massimo al livello di miglioramento sismico conseguibile (che può arrivare anche all adeguamento), mentre nella vecchia procedura il livello di miglioramento massimo finanziabile risulta essere corrispondente all 8 dell adeguamento (con un tetto di spesa di 400 /mq per gli interventi di rafforzamento). In entrambi i casi, per accedere al contributo, deve essere garantito un livello minimo pari al 6 dell adeguamento (fatta eccezione per gli edifici vincolati). Con riferimento agli aspetti economici si è osservato, sulla base dei campioni esaminati, che il costo dei lavori ottenuto secondo le due diverse metodologie è confrontabile. Infatti nel caso della vecchia procedura esso è pari a 1115 /mq, mentre nel caso della nuova procedura esso varia in un range tra 1155 e 1190 /mq. Si osserva, comunque, che tali risultati sono forniti in base all esame di un numero limitato di pratiche. Pertanto solo in futuro sarà possibile fornire dati maggiormente attendibili. BIBLIOGRAFIA Intesa per gli edifici di interesse paesaggistico per il centro storico di L Aquila ai sensi della OPCM 3996 tra comune di L Aquila e Direzione Regionale MiBAC, 2012 Comune di L Aquila, Piano di Ricostruzione, Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 febbraio Decreto n.1 dell Ufficio Speciale Ricostruzione L Aquila, Manuale di istruzioni della Scheda di Accompagnamento ai Progetti di Ricostruzione del Comune dell Aquila, 2013.
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