UNO SCORCIO AFRICANO A VERONA

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Vanessa Cattaneo
8 anni fa
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1 UNO SCORCIO AFRICANO A VERONA Giovedì 5 marzo noi alunni di I B siamo andati, insieme alla classe 1E, in visita al Museo Africano di Verona. Siamo partiti con l autobus di linea e siamo arrivati nel cortile del museo dopo un breve tratto a piedi. Eravamo molto curiosi perché in questa uscita non avremmo solo visitato il museo per conoscere in modo più approfondito il popolo africano, ma avremmo partecipato anche ad un laboratorio sul fumetto con dei membri della redazione del giornalino Piccolo Missionario. Dopo esserci separati dalla prima E, siamo entrati al museo dove Alberta, la nostra guida, ci ha fatto accomodare nella capanna dell accoglienza, ai piedi di un grande baobab, dove ci siamo presentati uno ad uno scuotendo una maracas. Questo particolare strumento era fatto di canne di miglio e al suo interno vi erano dei tappi a corona schiacciati che producevano un suono metallico. Alberta ci ha presentato il continente africano, formato da cinquantaquattro stati e popolato da etnie e tribù con tradizioni millenarie. Alberta ci ha spiegato che la visita che stavamo per iniziare si sarebbe svolta seguendo il corso delle varie tappe della vita. Siamo quindi partiti con la nascita e l infanzia: abbiamo ammirato delle statuette che rappresentavano dei gemelli appartenenti all etnia nigeriana degli Yoruba, che aveva un culto profondo per le coppie di gemelli. Abbiamo poi osservato un biberon ricavato da una piccola zucca, che serviva per conservare il latte per i neonati. Sembrava un arcobaleno perché era decorato con perline di mille colori. La guida ci ha anche mostrato dei marsupi di pelle con cui le donne trasportavano i bambini attaccati alla schiena. Abbiamo poi osservato alcuni giochi, costruiti soprattutto con materiali di recupero, come dei camioncini fatti di bastoncini di legno, dei palloni realizzati con sacchetti di plastica o foglie, un elicottero di latta costruito da un bambino di undici anni. Molto diffuso era anche il gioco della semina, costituito da un tavolino con dei buchi dove si dovevano

Eravamo molto curiosi perché in questa uscita non avremmo solo visitato il museo per conoscere in modo più approfondito il popolo africano, ma avremmo partecipato anche ad un laboratorio sul fumetto

2 inserire dei semi. Ci ha stupito tantissimo come i bambini africani riescano a giocare esattamente come noi, ma usando solo materiale di recupero. La seconda tappa della nostra visita era relativa all età dell adolescenza. Il tema più importante di questa fase erano i riti di passaggio, delle tradizioni antiche che prevedevano delle prove per testare le virtù di ragazzi e ragazze e per decidere se erano pronti a diventare adulti. Abbiamo visto archi, frecce, pugnali, maschere maschili con occhi tondi e barba e maschere femminili con occhi socchiusi. Dopo l adolescenza siamo passati all età adulta: in questa sezione del museo abbiamo trovato prevalentemente oggetti di uso quotidiano per le donne: contenitori fatti con zucche svuotate utilizzati per portare acqua o per conservare gli alimenti. C erano anche collane coloratissime indossate dalle donne ai matrimoni e pugnali usati dagli uomini. L ultima tappa del nostro percorso era dedicata agli anziani: la guida ci ha presentato il fortissimo culto praticato in Africa per gli anziani, di cui abbiamo ammirato oggetti di valore, come scettri e troni, che simboleggiano la saggezza e non la forza. Abbiamo inoltre ammirato una scultura in legno d ebano dal titolo L albero della vita. Alla base vi erano degli anziani che reggevano persone di varie età: bambini, ragazzi, adulti. Ma ciò che ci ha incuriosito particolarmente è che anche in cima c erano degli anziani che tendevano la mano in basso, per aiutare i più giovani a salire. La guida ci ha anche citato un proverbio africano: Ogni anziano che muore è come una biblioteca che brucia. Ciò significa che quando un anziano muore se ne va con lui tutta la cultura e l esperienza che custodisce dentro di sé. Successivamente abbiamo visitato una stupenda mostra di illustrazioni sul tema del viaggio: abbiamo avuto la possibilità di ammirare disegni provenienti da tutto il mondo, realizzati con tecniche differenti, ma

Il tema più importante di questa fase erano i riti di passaggio, delle tradizioni antiche che prevedevano delle prove per testare le virtù di ragazzi e ragazze e per decidere se erano pronti a

3 accomunati dal tema di partire per un avventura, di essere lontani da casa Infine abbiamo partecipato ad un laboratorio sul fumetto con il giornalista Pablo Sartori e il fumettista Claudio Bighignoli della redazione del Piccolo Missionario. Abbiamo imparato che un fumetto nasce da un idea, che poi viene sviluppata e diventa sceneggiatura e disegni. Ci ha colpito in particolare come il linguaggio dei fumetti sia così complesso, interessante e ricco di onomatopee. E stata un uscita interessante e mi ha incuriosito molto sulla cultura africana (Gemma). Questa uscita è stata molto bella perché per me è stato importante conoscere meglio il popolo africano e le sue mille sfumature. (Maria) Questa esperienza mi è piaciuta perché ho capito lo stile di vita degli africani e soprattutto perché sono stato assieme ai miei amici. (Gabriele) Mi ha colpito moltissimo la mostra sul viaggio, anche se, purtroppo, non sono riuscito a vedere Ulisse ; peccato! Però mi sono risollevato con il laboratorio sul fumetto e la visita al museo, uno scorcio africano in centro a Verona. (Giacomo) Per me fare questa uscita è stata una bella idea ed io ero molto felice. (Leonardo) La visita al museo mi è piaciuta molto perché ho potuto scoprire le tradizioni dei popoli africani. (Mattia C.) La cosa che mi è piaciuta di più è quando abbiamo fatto il laboratorio sul fumetto: è stata una bella esperienza e spero di riviverla. (Caterina) E stata un esperienza bellissima e ricca di emozioni! (Stefano) Questa uscita mi è piaciuta molto perché ho visto oggetti antichi. (Jennifer)

Ci ha colpito in particolare come il linguaggio dei fumetti sia così complesso, interessante e ricco di onomatopee.

4 Ho imparato molte cose su una cultura ed un continente molto lontano da noi e soprattutto con caratteristiche diverse. (Ari) A me è piaciuta questa esperienza perché mi è piaciuto conoscere la cultura e il modo di vivere dei popoli africani. (Mattia Z.) Per me è stato bello scoprire un mondo diverso dal nostro, scoprire tante storie e tradizioni nuove. (Filippo) E stata una gita che mi è piaciuta molto perché ho imparato cose nuove e conosciuto culture di altri Paesi. (Alberto) La gita al museo africano è stata bellissima; vorrei riandarci con la mia famiglia per far loro provare le emozioni che ho provato in quel giorno sensazionale! (Silvia) La parte più interessante è stato il laboratorio sul fumetto. (Pietro) Ho imparato che tutti siamo diversi e dobbiamo rispettarci per ciò che siamo. (Marco) Mi è piaciuta tanto la visita perché la guida ha spiegato bene come vivono in Africa. (Gabriele) Da questa gita ho imparato molto sull Africa e i suoi modo di vivere. (Mattia A. ) Gli alunni di I B

) Per me è stato bello scoprire un mondo diverso dal nostro, scoprire tante storie e tradizioni nuove.

5 Alcune immagini della nostra uscita

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