A1 Le origini dell urbanistica moderna

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "A1 Le origini dell urbanistica moderna"

Transcript

1 ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI "ALBERTO BAGGI" di SASSUOLO (MO) Sezione 1 - La forma della città PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI 5 e CAT MODULI A - Elementi di urbanistica B - La scala urbana Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel tempo Orientarsi nella normativa che disciplina l organizzazione e la tutela dell ambiente e del territorio L urbanistica nel tempo Criteri di composizione urbanistica Leggi urbanistiche e strumenti di pianificazione Composizione di edifici pubblici Composizione di spazi pubblici e uso dell arredo urbano Distinguere tra utopia, modello e pianificazione urbanistica Riconoscere le modalità di organizzazione urbana in Europa legate ai periodi storici Comprendere i principali temi dell urbanistica recente e attuale Organizzare e dimensionare gli edifici pubblici in relazione alla destinazione d uso, con particolare riguardo al superamento delle barriere architettoniche Organizzare e dimensionare gli spazi pubblici in relazione alla destinazione d uso, con particolare riguardo al superamento delle barriere architettoniche e alla scelta dell arredo urbano A1 Le origini dell urbanistica moderna La città nel tempo: dalla città murata alla città industriale L 800: utopie e piani di ampliamento Il 900: modelli ed esperienze di pianificazione Città razionalista e zonizzazione I princìpi dell urbanistica attuale Leggere le trasformazioni storiche della città Distinguere tra utopia, modello e programmazione urbanistica Distinguere tra zonizzazione e flessibilità urbana Comprendere i temi del riuso dei centri storici, del recupero della dispersione urbana, della creazione di sistemi territoriali flessibili e sostenibili A2 Norme e strumenti di pianificazione L urbanistica come strumento di controllo territoriale I temi dell igiene e dell uso del suolo L edilizia popolare: IACP, INA Casa, GESCAL Legge urbanistica e Legge ponte Strumenti di pianificazione: piani prescrittivi (PTR, PTCP, PP,PEEP, PIP, PEC,PdR) piani programmatici (Piano strutturale, Piano operativo, RUE) Comprendere - a livello storico - la ricaduta sui piani urbanistici dei temi dell igiene pubblica e dell uso del suolo Descrivere l evoluzione e le caratteristiche dell edilizia popolare in Italia Definire e distinguere gli strumenti di pianificazione - regionali ( PTR e paesaggistico) - provinciali (PTCP) - comunali (STC,POC, PP,PEEP, PIP, PEC,PdR) B1 Gli edifici pubblici Urbanizzazione primaria e secondaria Zone territoriali omogenee (ZTO) e standard urbanistici Edifici e spazi pubblici: flessibilità, facilità d uso e sicurezza Indicazioni progettuali per la composizione di strutture scolastiche, per il commercio, per la cultura e lo spettacolo Descrivere e distinguere le opere di urbanizzazione primaria e secondaria Determinare gli standard urbanistici di zona Applicare le regole di progettazione per il superamento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici Organizzare, comporre e dimensionare strutture scolastiche, commerciali, per la cultura e lo spettacolo

2 B2 Viabilità, verde, arredo urbano Viabilità: - classificazione e composizione delle strade - Piano del traffico e zone a traffico limitato (zone 30, ZTL, zone pedonali) - barriere antinquinamento e antirumore - percorsi pedonali e piste ciclabili - parcheggi Verde pubblico: - Piano e Regolamento del verde - giardini storici, parchi urbani, spazi verdi di quartiere, verde stradale Arredo urbano: tipologie, sicurezza e qualità Descrivere le tipologie di strade, percorsi ciclopedonali e parcheggi; giardini, parchi e spazi verdi di quartiere Dimensionare e comporre gli spazi della viabilità urbana e del verde pubblico, con particolare riguardo al superamento delle barriere architettoniche e alla scelta degli elementi di arredo urbano Sezione 2 Sistemi strutturali MODULI C - Spinta delle terre e muri di sostegno D - Sistemi strutturali e azioni orizzontali E - Progettazione antisismica Applicare le metodologie della progettazione strutturale, anche antisismica, a manufatti e sistemi di modesta entità Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e rilievi. Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di ricerca e di approfondimento Modellazione della spinta della terra; tipologie delle opere di contenimento; calcolo dei muri di sostegno Stabilità alle azioni orizzontali dei sistemi strutturali intelaiati e scatolari; elementi di controvento e di collegamento Modellazione dell azione sismica (spettri elastici) e della risposta strutturale (modi di vibrare; fattore di struttura) NTC: pincìpi della progettazione antisismica; ruolo della duttilità e gerarchia delle resistenze Regole costruttive e criteri di calcolo degli edifici a telaio e in muratura Dimensionare i muri di sostegno ed eseguire le verifiche di sicurezza Distinguere tra sistemi intelaiati e sistemi scatolari in base alla risposta alle azioni orizzontali; valutare gli opportuni accorgimenti per garantire la stabilità Distinguere il comportamento sismico dei diversi sistemi strutturali e scegliere il tipo di analisi più opportuno Calcolare per via manuale e/o informatica la forza equivalente all azione sismica; analizzare edifici semplici e regolari Applicare le regole di progettazione che favoriscono la duttilità strutturale Verificare, rispettando la gerarchia delle resistenze, gli elementi dei telai Verificare gli elementi della scatola muraria C1 Sistema operaterreno C2 Muri di sostegno Modellazione della spinta del terreno Spinta attiva, passiva, di quiete; casi del terreno con sovraccarico, stratificato, in falda d acqua, coesivo Tipologie delle opere di contenimento della terra Stati limite di ribaltamento, scorrimento e raggiungimento del carico limite muro/terreno Stato limite di stabilità globale del sistema muro/terreno Dimensionamento e verifiche geotecniche dei muri massicci Dimensionamento, verifiche geotecniche e verifiche delle sezioni in CA dei muri a L Muri a L vincolati in sommità Calcolare la spinta attiva, passiva e di quiete del terreno Definire e distinguere le tipologie delle opere di contenimento: palancolate, diaframmi e palificate; terre armate e terre rinforzate; muri a gabbia, gabbionate, muri di sostegno Progettare muri massicci: dimensionamento e verifiche geotecniche (a ribaltamento, scorrimento e raggiungimento del carico limite) Progettare muri a L a sbalzo e appoggiati in sommità: dimensionamento; verifiche geotecniche (a ribaltamento, scorrimento e raggiungimento del carico limite muroterreno); verifica delle sezioni in CA

3 D1 Controventi e collegamenti D2 Modellazione dell azione sismica Instabilità del sistema strutturale alle azioni orizzontali Sistemi intelaiati in legno, acciaio e CA: instabilità nel piano e fuori dal piano, controventi di parete e controventi di piano Sistemi scatolari a secco (in legno) e a umido (in muratura) Connessioni e nodi degli elementi in legno Giunzioni e nodi degli elementi in acciaio Genesi, propagazione e misura dei terremoti Classificazione sismica del territorio italiano Stati limite della progettazione antisismica (SLO, SLD, SLV, SLC) e periodo di ritorno Modi di vibrare e periodo di vibrazione dell oscillatore elementare e dei sistemi strutturali Categorie del suolo Spettro elastico: significato dei parametri, S, ag, F0, TC* Fattore di struttura e spettro di progetto Comprendere il significato di instabilità alle forze orizzontali, di massa e di rigidezza Distinguere tra instabilità nel piano e fuori dal piano Comprendere la funzione dei controventi di parete e di piano nei sistemi strutturali Distinguere le tipologie di connessione degli elementi in legno (legno/legno e legno/acciaio) ed eseguire le verifiche per via informatica Distinguere le tipologie di unione degli elementi in acciaio (bullonatura e saldatura) ed eseguire le verifiche per via informatica Valutare l intensità dei terremoti nelle diverse scale sismiche Comprendere il concetto di pericolosità sismica e orientarsi nella classificazione del territorio italiano Definire e calcolare il periodo di ritorno del sisma sul edificio Comprendere il significato di spettro elastico e determinare tutti i parametri che lo caratterizzano (, S, a g, F 0, T C * ) Calcolare gli spettri elastici per via manuale e/o informatica Comprendere il significato di spettro di progetto e di forza equivalente E1 Sistemi intelaiati Il ruolo della duttilità Duttilità e NTC: classi di duttilità CDA e CDB, fattore di struttura q, regolarità strutturale Concetto di gerarchia delle resistenze Analisi statica lineare e analisi modale Telai in CA: regole costruttive per travi, pilastri e nodi Telai in acciaio: controventi concentrici ed eccentrici Elementi non strutturali: tamponamenti e impianti Strutture sismicamente isolate Definire la duttilità strutturale Collegare il concetto di duttilità con le prescrizioni normative (minima distanza antimartellamento; attribuzione della classe di duttilità alta e bassa; ordine di grandezza del fattore di struttura; regolarità in pianta e/o in elevazione) Stabilire la corretta GDR tra i diversi elementi strutturali e le modalità di crisi del singolo elemento Distinguere tra analisi statica lineare (campo di applicazione ed esecuzione manuale o informatica) e analisi modale (campo di applicazione ed esecuzione informatica) Applicare le principali regole costruttive agli elementi in CA (confinamento del CLS) e in acciaio (controventi concentrici ed eccentrici; dissipatori) Comprendere l influenza dei tamponamenti sul comportamento dell insieme strutturale Descrivere il comportamento delle strutture sismicamente isolate

4 E2 Sistemi in muratura Componenti della muratura: elementi resistenti e malte Resistenze di calcolo a pressoflessione e a taglio Concezione scatolare dell edificio Combinazioni non sismiche di carico: verifiche fuori dal piano e nel piano; verifica semplificata Progettazione antisismica: regole generali e specifiche per la muratura armata; modelli strutturali; verifiche nel piano e fuori dal piano Definire i componenti della muratura (elementi naturali e artificiali; malte) Calcolare la resistenza di progetto per pressoflessione e per taglio Comprendere il funzionamento e descrivere le caratteristiche della scatola muraria Distinguere tra combinazioni di carico non sismiche e sismiche Eseguire in entrambi i casi le verifiche di sicurezza nel piano e fuori dal piano e, nei casi consentiti, la verifica semplificata Descrivere la composizione e conoscere le principali regole di progettazione della muratura armata E3 Gli interventi sull esistente Adeguamento, miglioramento, intervento locale Conoscenza dell edificio: analisi storica, rilievo, indagini e prove sui materiali, mappatura dei danni Criteri generali di intervento Consolidamento di elementi in elevazione (muri, archi e volte, solai e travi) e di fondazione Interventi d urgenza Conoscere e scegliere i metodi di indagine in funzione del livello di conoscenza desiderato Riconoscere i danni più frequenti che interessano gli edifici in muratura e in CA, anche in funzione delle cause che li hanno provocati Comprendere i criteri generali da applicare per il miglioramento delle prestazioni antisismiche Scegliere le opportune tecniche di consolidamento degli elementi strutturali in elevazione e in fondazione Puntellare muri, travi, archi e volte

5 Sezione 3 - Il processo edilizio F- La progettazione integrata MODULI G - Fattibilità del progetto e verifica dell intervento H-Misura e conservazione della qualità edilizia Applicare le metodologie di progettazione architettonica, strutturale e impiantistica, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell edilizia Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di ricerca e di approfondimento Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Metodologie di progettazione e vantaggi della progettazione integrata Ricadute progettuali dei princìpi del Codice dell ambiente (VAS, VIA, SIA) Progetto preliminare, definitivo,esecutivo e relativa documentazione Relazioni ed elaborati grafici del progetto architettonico, strutturale e impiantistico Progettazione dei costi e dei tempi di intervento Tipologie di interventi e di attività edilizie Dal progetto all esecuzione dei lavori Verifica dell intervento e mantenimento della qualità Comprendere i vantaggi della progettazione integrata Distinguere tra progetto preliminare, definitivo ed esecutivo Orientarsi nella documentazione progettuale Compilare relazioni di calcolo Redigere elaborati grafici di progetto Interpretare e costruire un diagramma di Gantt Eseguire computi metrici estimativi Definire le tipologie di intervento e di attività edilizia Comprendere il significato di appalto, gara, affidamento, esecuzione e verifica dei lavori Riconoscere e quantificare la qualità di un intervento dal progetto all utilizzazione Programmare la manutenzione di un intervento Sezione 3 - Il processo edilizio MODULI F- La progettazione integrata G - Fattibilità del progetto e verifica dell intervento H-Misura e conservazione della qualità edilizia Applicare le metodologie di progettazione architettonica, strutturale e impiantistica, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell edilizia Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di ricerca e di approfondimento Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Metodologie di progettazione e vantaggi della progettazione integrata Ricadute progettuali dei princìpi del Codice dell ambiente (VAS, VIA, SIA) Progetto preliminare, definitivo,esecutivo e relativa documentazione Relazioni ed elaborati grafici del progetto architettonico, strutturale e impiantistico Progettazione dei costi e dei tempi di intervento Tipologie di interventi e di attività edilizie Dal progetto all esecuzione dei lavori Verifica dell intervento e mantenimento della qualità Comprendere i vantaggi della progettazione integrata Distinguere tra progetto preliminare, definitivo ed esecutivo Orientarsi nella documentazione progettuale Compilare relazioni di calcolo Redigere elaborati grafici di progetto Interpretare e costruire un diagramma di Gantt Eseguire computi metrici estimativi Definire le tipologie di intervento e di attività edilizia Comprendere il significato di appalto, gara, affidamento, esecuzione e verifica dei lavori Riconoscere e quantificare la qualità di un intervento dal progetto all utilizzazione Programmare la manutenzione di un intervento

6 G1 Il progetto dei costi e dei tempi Scomposizione dell intervento in parti: classificazione per classi funzionali e per materiali/lavorazioni Descrizione e unità di misura delle parti Elenco dei prezzi unitari: - stima sintetica (uso dei prezzari) - stima analitica (Analisi dei prezzi) Modalità di misura delle quantità dei prodotti e dei lavori Progetto dei costi: computo metrico estimativo Progetto dei tempi: diagrammi reticolari e diagramma di Gantt Suddividere l intervento in parti semplici Determinare unità di misura e quantità delle singole parti Determinare i prezzi unitari delle singole parti (stima sintetica e stima analitica) Eseguire computi metrici estimativi di interventi semplici Leggere un diagramma PERT Interpretare e costruire un diagramma di Gantt G2 Tra progetto e utilizzazione Tipologie di intervento edilizio Attività edilizia libera : completamente libera, soggetta a CIL, soggetta a CIL + relazione tecnica asseverata Attività edilizia soggetta a titolo abilitativo: PDC e SCIA Tipologie e procedure d appalto; svolgimento della gara Casi particolari: concorsi di progettazione e concorsi di idee Affidamento dei lavori; esecuzione e verifica dell intervento Vigilanza sugli abusi edilizi Distinguere tra manutenzione, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, nuova costruzione e ristrutturazione urbanistica Definire i tipi di attività edilizia libera e soggetta a titolo abilitativo Distinguere tra appalti del primo, secondo e terzo tipo; a corpo, a misura, in economia Distinguere tra procedura aperta, ristretta, negoziata, a dialogo competitivo Orientarsi nelle procedure e nella documentazione relative alle fasi che vanno dalla gara d appalto alla verifica dell opera realizzata

7 H1 Architettura, struttura, energia H2 Il mantenimento della qualità Progetto architettonico, strutturale e impiantistico Elaborati grafici del progetto architettonico e del progetto strutturale Progetto strutturale: relazione generale descrittiva; predimensionamento delle sezioni, e relazione di calcolo Involucri non tradizionali (facciate continue e a doppia pelle) come esempi di integrazione tra architettura, struttura e controllo energetico Parametri di qualità di un prodotto o di un servizio Qualità edilizia: definizione e requisiti Qualità dei prodotti e dei componenti edilizi Qualità del progetto Qualità dell impresa Progetto della manutenzione: il Piano di manutenzione Sicurezza della manutenzione: il Fascicolo dell opera Distinguere tra progetto architettonico, strutturale e impiantistico Descrivere facciate continue e facciate a doppia pelle, con particolare attenzione all uso di materiali innovativi Leggere e compilare elaborati grafici architettonici, strutturali e impiantistici Compilare relazioni di calcolo Definire la qualità edilizia Descrivere i requisiti di qualità dei prodotti e dei componenti edilizi Descrivere i requisiti di qualità del progetto Descrivere i requisiti di qualità dell impresa esecutrice Distinguere tra manutenzione episodica e programmata, ordinaria e straordinaria Definire scopi e contenuti del Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti Compilare un piano di manutenzione Definire scopi e contenuti del Fascicolo dell opera

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE...

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... INDICE GENERALE PREMESSA... 1 OGGETTO... 2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI... 2.2 STATI LIMITE... 2.2.1 Stati Limite Ultimi (SLU)... 2.2.2 Stati Limite di Esercizio (SLE)...

Dettagli

Dipartimento di Discipline geometriche, architettoniche, arredamento e scenotecnica

Dipartimento di Discipline geometriche, architettoniche, arredamento e scenotecnica DISCIPLINE PROGETTUALI ARCHITETTURA E AMBIENTE 3 anno (6 ore settimanali) La materia propone l ampliamento, la conoscenza e l uso dei metodi proiettivi orientandoli verso lo studio e la rappresentazione

Dettagli

ISTITUTO BANDINI SIENA A.S. 2014-15 CLASSE 3 CAT SERALE GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO PROF.

ISTITUTO BANDINI SIENA A.S. 2014-15 CLASSE 3 CAT SERALE GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO PROF. ISTITUTO BANDINI SIENA A.S. 2014-15 CLASSE 3 CAT SERALE GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO PROF.SSA IRENE TOSATO PROGRAMMA SVOLTO MODULO 1- Progettare il cantiere U.D.1 L organizzazione

Dettagli

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI MATERIA: DISEGNO e PROGETTAZIONE CAD CLASSI: QUINTE I II QUADRIMESTRE Competenze Abilità/Capacità Conoscenze* Attività didattica Strumenti Tipologia verifiche

Dettagli

Bassa massa volumica (peso)= basse forze inerziali sismiche (peso del legno= 450 Kg/m³ 30-40 kg/m² ;

Bassa massa volumica (peso)= basse forze inerziali sismiche (peso del legno= 450 Kg/m³ 30-40 kg/m² ; BUON COMPORTAMENTO IN ZONA SISMICA Il legno come materiale e le strutture in legno in generale sono naturalmente dotate di alcune caratteristiche intrinseche che ne rendono non solo adatto ma consigliabile

Dettagli

Realizzazione di opere e interventi strutturali

Realizzazione di opere e interventi strutturali Realizzazione di opere e interventi strutturali Elenco normativa di riferimento: L. 1086/71 L. 64/74 D.P.R. 380/2001 D.M. Infrastrutture 14.01.2008 Nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC 2008) L.R.

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,

Dettagli

Il software e la progettazione strutturale: opportunità e limitazioni. Prof. Gaetano Manfredi gamanfre@unina.it

Il software e la progettazione strutturale: opportunità e limitazioni. Prof. Gaetano Manfredi gamanfre@unina.it Il software e la progettazione strutturale: opportunità e limitazioni Prof. Gaetano Manfredi gamanfre@unina.it SOFTWARE E PROGETTAZIONE SOFTWARE E PROGETTAZIONE SOFTWARE NELL AMBITO DELLE NTC 08 IL SOFTWARE:

Dettagli

VERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA DEGLI EDIFICI

VERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA DEGLI EDIFICI VERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA DEGLI EDIFICI Verifica di vulnerabilità sismica Pagina 2 di 8 INDICE Premessa...3 Classificazione sismica...3 Vulnerabilità sismica...5 Indagini...5 Calcolo...6 Verifica

Dettagli

EDIFICI IN MURATURA ORDINARIA, ARMATA O MISTA

EDIFICI IN MURATURA ORDINARIA, ARMATA O MISTA Edifici in muratura portante 2 1 Cosa è ANDILWall? ANDILWall è un software di analisi strutturale che utilizza il motore di calcolo SAM II, sviluppato presso l Università degli Studi di Pavia e presso

Dettagli

11. Criteri di analisi e di verifica

11. Criteri di analisi e di verifica 11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. RICCARDO

Dettagli

Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea classe LM-24 in Ingegneria Edile per il Recupero conforme al D.M. 270

Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea classe LM-24 in Ingegneria Edile per il Recupero conforme al D.M. 270 52 Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea classe LM-24 in Ingegneria Edile per il Recupero conforme al D.M. 270 Denominazione del corso di studio: Ingegneria Edile per il Recupero Classe di appartenenza:

Dettagli

L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE

L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE e L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE I problemi legati alla manutenzione e all adeguamento del patrimonio edilizio d interesse storico ed artistico sono da alcuni anni oggetto di crescente interesse e studio.

Dettagli

ANALISI DI UNA STRUTTURA IN MURATURA ESISTENTE

ANALISI DI UNA STRUTTURA IN MURATURA ESISTENTE ANALISI DI UNA STRUTTURA IN MURATURA ESISTENTE si esamina una struttura esistente, individuando carenze sugli spessori della muratura con snellezza e pressoflessione trasversale (statica e sismica) non

Dettagli

SOMMARIO: LEGGI SU CUI SI BASANO LE ATTUALI NORME LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E L AZIONE SISMICA

SOMMARIO: LEGGI SU CUI SI BASANO LE ATTUALI NORME LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E L AZIONE SISMICA LEGGI FONDAMENTALI DELLE NORMESISMICHE SOMMARIO: LEGGI SU CUI SI BASANO LE ATTUALI NORME SISMICHE LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI E L AZIONE SISMICA Giacomo Di Pasquale, Dipartimento della Protezione

Dettagli

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Lezione 1 Obiettivi prestazionali e normativa vigente Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Obiettivi prestazionali Obiettivi progettuali Sono definiti dall associazione associazione tra

Dettagli

I metodi di calcolo previsti dalle NTC 08 Parte 1

I metodi di calcolo previsti dalle NTC 08 Parte 1 I metodi di calcolo previsti dalle NTC 08 Parte 1 3 Indice Parte I Schema generale 4 1 Richiamo... normativa 8 Parte II Tipologie di analisi 10 4 1 Enter the help project title here Schema generale Premessa

Dettagli

Curricolo di TECNOLOGIA. Scuola Primaria

Curricolo di TECNOLOGIA. Scuola Primaria Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015 Curricolo di TECNOLOGIA Scuola Primaria Traguardi di competenza classe QUINTA Riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo

Dettagli

riabilitazione delle strutture

riabilitazione delle strutture riabilitazione delle strutture Corso di laurea Magistrale in Ingegneria Civile per la Protezione dai Rischi Naturali Orientamento: Strutture e Rischio Sismico Crediti formativi: CFU 6 Docente: Gianmarco

Dettagli

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza MICHELE VINCI Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Articolo 2 Ottobre 2013 Bibliografia:

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 ottobre 2007 Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con

Dettagli

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti

Dettagli

FASI DELLA PROGETTAZIONE Preliminare Definitiva - Esecutiva

FASI DELLA PROGETTAZIONE Preliminare Definitiva - Esecutiva Università di Padova a.a. 2009-2010 FASI DELLA PROGETTAZIONE Preliminare Definitiva - Esecutiva Lezione 4/11/2009 Corso di Progetto Ambiente Viviana Salieri NORMATIVA LAVORI PUBBLICI LEGGE QUADRO in materia

Dettagli

Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali

Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali Corso di Riabilitazione Strutturale POTENZA, a.a. 2011 2012 Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali Dott. Marco VONA DiSGG, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/

Dettagli

EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5

EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5 CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003 EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5 1 Interventi di riabilitazione di edifici esistenti in muratura in zona sismica.

Dettagli

Dissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate. Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma

Dissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate. Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma Dissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma 1 Contenuti Metodologia di progettazione Valutazione della resistenza attuale (Capacità)

Dettagli

PIANO STUDIO DELLA DISCIPLINA-bis Modulo redatto da DS

PIANO STUDIO DELLA DISCIPLINA-bis Modulo redatto da DS PSD D62 -bis PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA DISCIPLINA: DISEGNO E PROGETTAZIONE DOCENTE: UGO NIEDDU PIANO DELLE DELLA 5 GEO A.S. 2012-2013 della ABILITA n. 1 SISTEMI COSTRUTTIVI i tipi di strutture portanti

Dettagli

DISCIPLINA DI SALVAGUARDIA DEL REGOLAMENTO URBANISTICO ADOTTATO

DISCIPLINA DI SALVAGUARDIA DEL REGOLAMENTO URBANISTICO ADOTTATO DIREZIONE URBANISTICA SERVIZIO Edilizia Privata, DISCIPLINA DI SALVAGUARDIA DEL REGOLAMENTO URBANISTICO ADOTTATO Deliberazione Consiglio Comunale n. 13/2014 SCHEDA INFORMATIVA Aprile 2014 In data 25 marzo

Dettagli

SCHEDA RIEPILOGATIVA INTERVENTO OPCM n. 3779 e 3790

SCHEDA RIEPILOGATIVA INTERVENTO OPCM n. 3779 e 3790 SCHEDARIEPILOGATIVAINTERVENTO OPCMn.3779e3790 A)Caratteristicheedificio Esitodiagibilità: B-C (OPCM 3779) E (OPCM 3790) Superficielordacomplessivacoperta( 1 ) mqnum.dipiani Num.UnitàImmobiliaritotali B)Contributorichiestoaisensidi

Dettagli

Regione Campania - Genio Civile

Regione Campania - Genio Civile Regione Campania - Genio Civile Controllo di progetti relativi ad edifici in muratura Le tipologie strutturali degli edifici in muratura esistenti e la loro vulnerabiltà sismica B. Calderoni - D.A.P.S.

Dettagli

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text ARGOMENTI: MATERIALI E PRODOTTI DA COSTRUZIONE TIPOLOGIE STRUTTURALI E DETTAGLI COSTRUTTIVI AZIONI SULLE COSTRUZIONI RISPOSTA SISMICA E CRITERI DI PROGETTAZIONE BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE

Dettagli

MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI

MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI 1) CREARE UN FILE.DXF IN AUTOCAD NEL QUALE VENGONO RIPORTATE LE PIANTE DEI VARI PIANI DELL EDIFICIO DA ANALIZZARE. RISULTA CONVENIENTE

Dettagli

2.2. Il modello di denuncia e la documentazione

2.2. Il modello di denuncia e la documentazione 2.2. Il modello di denuncia e la documentazione Per tutte le opere e gli interventi sottoposti a denuncia e sull intero territorio regionale, la denuncia è redatta ai sensi dell art. 93 del D.P.R. 380/2001

Dettagli

URBANISTICA b) il diritto di farsi casa per abitarvi. a) delle cose di interesse artistico e storico. c) n 1150 del 17 agosto 1942.

URBANISTICA b) il diritto di farsi casa per abitarvi. a) delle cose di interesse artistico e storico. c) n 1150 del 17 agosto 1942. URBANISTICA La legge n 1766 del 16 giugno 1927 introduceva il concetto dello Ius caselimandi cioè: a) il diritto di costruire abitazioni rurali. b) il diritto di farsi casa per abitarvi. c) il diritto

Dettagli

Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni

Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni (G.U. n.

Dettagli

Gli edifici in c.a. Prof. Ing. Aurelio Ghersi Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Università di Catania

Gli edifici in c.a. Prof. Ing. Aurelio Ghersi Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Università di Catania Gli edifici in c.a. Prof. Ing. Aurelio Ghersi Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Università di Catania Il controllo della progettazione: i compiti del collaudatore. Forum della Tecnica delle

Dettagli

Istituto di istruzione La Rosa Bianca Weisse Rose CAVALESE. Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio

Istituto di istruzione La Rosa Bianca Weisse Rose CAVALESE. Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio Istituto di istruzione La Rosa Bianca Weisse Rose CAVALESE Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio DIPARTIMENTO AREA TECNICA - PIANI DI STUDIO 2014/15 GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL'AMBIENTE

Dettagli

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO Geol. Fabio Garbin Preparazione all Esame di Stato, Roma 8 aprile 2011 Riferimenti Normativi essenziali D.M. 14.01.2009: Approvazione delle nuove Norme Tecniche sulle

Dettagli

AL DIRIGENTE DEL SETTORE PROVINCIALE DEL GENIO CIVILE DI

AL DIRIGENTE DEL SETTORE PROVINCIALE DEL GENIO CIVILE DI AL DIRIGENTE DEL SETTORE PROVINCIALE DEL GENIO CIVILE DI D E N U N C I A D I L A V O R I P E R A U T O R I Z Z A Z I O N E S I S M I C A (art. 2 L.R. 7/1/83 n. 9 s.m.i., artt. 93 e 65 D.P.R. 6/6/2001 n.

Dettagli

Corso accreditato presso il CNI per il rilascio di 28 CFP riservati agli Ingegneri. (è indispensabile l utilizzo di un PC portatile personale)

Corso accreditato presso il CNI per il rilascio di 28 CFP riservati agli Ingegneri. (è indispensabile l utilizzo di un PC portatile personale) CORSO BASE DI CALCOLO STRUTTURALE ASSISTITO DA PC Cenni sulle NTC 2008 e utilizzo di software dedicato per la progettazione di edifici in c.a., acciaio e muratura Corso accreditato presso il CNI per il

Dettagli

E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo. Firenze, 12/03/2009

E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo. Firenze, 12/03/2009 www.dicea.unifi.it Anno accademico 2008/2009 Ingegneria Sismica CIS Emanuele Del Monte E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo Firenze, 12/03/2009 PRIMA PARTE CARATTERISTICHE

Dettagli

SETTI O PARETI IN C.A.

SETTI O PARETI IN C.A. SETTI O PARETI IN C.A. Parete Pareti accoppiate SETTI O PARETI IN C.A. Na 20% Fh i i h i Na/M tot >=0.2 SETTI O PARETI IN C.A. IL FATTORE DI STRUTTURA VERIFICHE SETTI O PARETI IN C.A. SOLLECITAZIONI -FLESSIONE

Dettagli

INDICE. 2 Quadro normativo di riferimento 4. 3 Caratterizzazione sismica del sito 5

INDICE. 2 Quadro normativo di riferimento 4. 3 Caratterizzazione sismica del sito 5 RELAZIONE SISMICA INDICE 1 Introduzione 3 Quadro normativo di riferimento 4 3 Caratterizzazione sismica del sito 5 3.1 Valutazione pericolosità sismica 5 3. Valutazione tempo di ritorno Tr 6 3..1 Periodo

Dettagli

APPLICAZIONI SOFTWARE PER LA PROGETTAZIONE GEOTECNICA CON LE NTC 2008

APPLICAZIONI SOFTWARE PER LA PROGETTAZIONE GEOTECNICA CON LE NTC 2008 BELLUNO 8 Marzo 2012 APPLICAZIONI SOFTWARE PER LA PROGETTAZIONE GEOTECNICA CON LE NTC 2008 Seminario tecnico Applicazioni software per la progettazione geotecnica con le NTC 2008 GEOSTRU SOFTWARE WWW.GEOSTRU.COM

Dettagli

EASY HOME. Da tre esperienze consolidate, una realtà davvero innovativa.

EASY HOME. Da tre esperienze consolidate, una realtà davvero innovativa. EASY HOME BY Da tre esperienze consolidate, una realtà davvero innovativa. Innovazione qualità tecnologia Finalmente un nuovo concetto di edilizia: un metodo innovativo e tecnologicamente competitivo dagli

Dettagli

PROGRAMMA DETTAGLIATO CORSO INTEGRATO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI: COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO E ACCIAIO

PROGRAMMA DETTAGLIATO CORSO INTEGRATO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI: COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO E ACCIAIO PROGRAMMA DETTAGLIATO CORSO INTEGRATO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI: COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO E ACCIAIO 1 LEZIONE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO ARGOMENTI 1. Introduzione Presentazione del corso 2.

Dettagli

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia.

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. APPLICAZIONI DEL CAPITOLO 8 : COSTRUZIONI ESISTENTI. I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. Relatore: Ing. Alessandro Aronica (MSC Associati S.r.l. Milano) IL TEAM IMPRESA GENERALE DI COSTRUZIONI:

Dettagli

ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VICENZA

ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VICENZA ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VICENZA DELIBERA N. 1702 23 FEBBRAIO 2005 DEL CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DI VICENZA ATTO DI INDIRIZZO

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI. Trento, Bolzano, 08 novembre 2010

DOCUMENTO DI SINTESI. Trento, Bolzano, 08 novembre 2010 DIRETTIVE PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE, GEOTECNICHE E SISMICHE AI SENSI DELLE NTC, D.M. 14.01.2008, E DELLA NORMATIVA NAZIONALE E PROVINCIALE COLLEGATA DOCUMENTO DI SINTESI Trento, Bolzano,

Dettagli

I GRADI DI PROGETTAZIONE

I GRADI DI PROGETTAZIONE Università degli Studi di Cagliari A.A. 20012-2013 I GRADI DI PROGETTAZIONE SECONDO IL CODICE DEGLI APPALTI (Progetto esecutivo) approvato con il decreto legislativo n. 163 del 12 aprile 2006 ed aggiornato

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER PRATICANTI ALTERNATIVO AL TIROCINIO

CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER PRATICANTI ALTERNATIVO AL TIROCINIO CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER PRATICANTI ALTERNATIVO AL TIROCINIO ai sensi dell'art. 6, comma 9, del D.P.R. n. 137 del 7 agosto 2012 COLLEGIO DEI GEOMETRI E DEI GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA

Dettagli

SCUOLA ELEMENTARE E. DE AMICIS Viale della Libertà n.21,23,25 Forlì RELAZIONE GENERALE 1. INTRODUZIONE

SCUOLA ELEMENTARE E. DE AMICIS Viale della Libertà n.21,23,25 Forlì RELAZIONE GENERALE 1. INTRODUZIONE Il presente stralcio di relazione vuole essere di ausilio ai tecnici interessati alle verifiche tecniche, denominate anche valutazioni di sicurezza, da eseguire in conformità alle indicazioni definite

Dettagli

SAN DANIELE DEL FRIULI

SAN DANIELE DEL FRIULI Istituto Statale d Istruzione Superiore Vincenzo Manzini di San Daniele del Friuli ------------------------------------------- Piazza IV Novembre 33038 SAN DANIELE DEL FRIULI (prov. di Udine) Telefono

Dettagli

Il volume - corredato da numerosi disegni tecnici e illustrazioni - è

Il volume - corredato da numerosi disegni tecnici e illustrazioni - è Un'adeguata conoscenza degli aspetti fisici, storici ed evolutivi dei terremoti e dei loro effetti sulle costruzioni è indispensabile per rendere consapevoli che un evento sismico è un fenomeno con il

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

La soluzione ideale per il progettista, strumento fondamentale per progetti architettonici 2D/3D in ambiente AutoCAD e BricsCAD.

La soluzione ideale per il progettista, strumento fondamentale per progetti architettonici 2D/3D in ambiente AutoCAD e BricsCAD. La soluzione ideale per il progettista, strumento fondamentale per progetti architettonici 2D/3D in ambiente AutoCAD e BricsCAD. Steel&Graphics srl Via Ca Nova Zampieri, 4/E 37057 San Giovanni Lupatoto

Dettagli

Normative sismiche italiane

Normative sismiche italiane pag. 98 Normative sismiche italiane 1783 norme dopo il terremoto della Calabria: muratura intelaiata, limitazione di altezza. Edifici esistenti: riduzione di altezza 1908 norme sismiche locali dopo il

Dettagli

Per la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti

Per la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti Le metodologie di elaborazione degli strumenti di espressione della domanda e di verifica del progetto Per la realizzazione delle opere ospedaliere: dal rilevamento delle esigenze all avvio dei progetti

Dettagli

Ristrutturazione di Fabbricati

Ristrutturazione di Fabbricati Ristrutturazione di Fabbricati Riqualificazione Architettonica, Strutturale, Ambientale ed Energetica Progettazione Sostenibile ad 2995,20 + IVA (Ambientale Sociale Economica) 1 I Nostri Servizi di Progettazione

Dettagli

Newsletter n.83 Gennaio 2011

Newsletter n.83 Gennaio 2011 Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_41 STUDI DI FATTIBILITÀ: Dal DPR 207 del 5/10/2010 disposizioni per lo sviluppo, composizione e contenuti Schema dettagliato per project financing e dialogo

Dettagli

Le problematiche tecniche dei sistemi di installazione di impianti

Le problematiche tecniche dei sistemi di installazione di impianti Le problematiche tecniche dei sistemi di installazione di impianti Ing. Mariano Bruno www.hilti.it Seminario Tecnico Ordine degli Ingegneri della Provincia di Savona 18.09.2013 1 Agenda Introduzione La

Dettagli

Elaborati del Project Work

Elaborati del Project Work Elaborati del Elaborato 6 - Strategie ed indirizzi progettuali L elaborato definisce gli indirizzi e le grandi scelte progettuali per l intero quartiere in relazione al proprio contesto territoriale, oltre

Dettagli

Relazione Tecnica di Asseverazione (ai sensi degli artt. 22 e 23 del D.P.R. 380/2001 s.m.i.)

Relazione Tecnica di Asseverazione (ai sensi degli artt. 22 e 23 del D.P.R. 380/2001 s.m.i.) Timbro quadro del professionista o logo Relazione Tecnica di Asseverazione (ai sensi degli artt. 22 e 23 del D.P.R. 380/2001 s.m.i.) allegata a S.C.I.A. ex art. 19 L. 241/1990, come sostituito dall art.

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI TECNOLOGIA

CURRICOLO DISCIPLINARE DI TECNOLOGIA A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA SECONDARIA

Dettagli

Art. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio

Art. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio Art. 1 - Principi e scopi Art. 2 - Contenuti delle norme Art. 3 Principi interpretativi Art. 4 Ambito d intervento Art. 5 Suddivisione del territorio Art. 6 Comparti sottoposti a ristrutturazione edilizia

Dettagli

ALLEGATO C MODULO SISTEMI FOTOVOLTAICI ORE 80. Descrizione analitica degli obiettivi specifici

ALLEGATO C MODULO SISTEMI FOTOVOLTAICI ORE 80. Descrizione analitica degli obiettivi specifici ALLEGATO C ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOP. E SIC. SOCIALE MODULO SISTEMI FOTOVOLTAICI ORE 80 Descrizione analitica degli obiettivi specifici Conoscere il panorama energetico generale

Dettagli

Architettura. Corso di Laurea magistrale in

Architettura. Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Laurea magistrale in Architettura 135 Corso di Laurea magistrale in Architettura Classe: LM-4 Architettura DURATA 2 anni CREDITI 120 SEDE Udine ACCESSO Programmato 80 posti CONOSCENZE RICHIESTE

Dettagli

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI PREDAZZO PIANO REGOLATORE GENERALE D E L C O M U N E D I PREDAZZO REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI Arch. Luca Eccheli Via Cavour,

Dettagli

CORSO GEOTECNICI PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA

CORSO GEOTECNICI PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE GIORGIO ASPRONI - IGLESIAS CORSO GEOTECNICI PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Classe 5 a Geotecnici (ore settimanali:

Dettagli

CONTROLLO DOCUMENTALE E CONTROLLO OPERATIVO DEI PROGETTI E DEI PROCESSI IN EDILIZIA. Ing. Davide Natuzzi

CONTROLLO DOCUMENTALE E CONTROLLO OPERATIVO DEI PROGETTI E DEI PROCESSI IN EDILIZIA. Ing. Davide Natuzzi CONTROLLO DOCUMENTALE E CONTROLLO OPERATIVO DEI PROGETTI E DEI PROCESSI IN EDILIZIA. Ing. Davide Natuzzi Gruppo Mercurio - Via Parini 3, 22020 Cavallasca (CO) 1 Tel. 031/539163 Fax. 031/539160 PERCORSO

Dettagli

Dr.ssa Roberta Giorio. CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro

Dr.ssa Roberta Giorio. CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro Dr.ssa Roberta Giorio CMR SRL - Laboratorio di Analisi e Prove in Edilizia E di Diagnostica per il Restauro Laboratorio Accreditato ACCREDIA N 1035 Iscritto all Anagrafe Nazionale delle Ricerche del MIUR

Dettagli

1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO...

1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO... SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO... 3 5 I CRITERI DEL PROGETTO STRUTTURALE... 4 6 LE FASI REALIZZATIVE...

Dettagli

Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a. Metodo utilizzato da FaTA-e

Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a. Metodo utilizzato da FaTA-e 1 2 Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a Metodo utilizzato da FaTA-e La presenza dei tamponamenti in una struttura in c.a., come evidenziato nei vari eventi tellurici avvenuti, riveste un

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

SOGGETTI PARTECIPANTI AL P.I.I. DI VIA MILANO n.227 (comparto ARE 6) che sottoscrivono la proposta di convenzione:

SOGGETTI PARTECIPANTI AL P.I.I. DI VIA MILANO n.227 (comparto ARE 6) che sottoscrivono la proposta di convenzione: INDICE SOGGETTI PARTECIPANTI AL P.I.I. PAG. 1 INTERVENTI PREVISTI PAG. 1 PROIEZIONE COSTI COMPLESSIVI AI FINI DELL ATTUAZIONE DEL P.I.I. A CURA DEL SOGGETTO ATTUATORE PAG. 2 QUANTIFICAZIONE DELLE CONVENIENZE

Dettagli

C10. REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO

C10. REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO C10. REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO Le norme di cui al Cap.10, disciplinando la redazione dei progetti esecutivi delle strutture, contengono anche criteri guida

Dettagli

TECNOLOGIA Competenze al termine del 3 anno della Scuola Secondaria di Primo grado

TECNOLOGIA Competenze al termine del 3 anno della Scuola Secondaria di Primo grado TECNOLOGIA Competenze al termine del 3 anno della Scuola Secondaria di Primo grado Competenza n.1 Componenti della competenza Abilità Conoscenze Attività possibili Progettare e realizzare semplici manufatti

Dettagli

DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD )

DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD ) Anno Scolastico 2014/15 LICEO ARTISTICO INDIRIZZO: ARCHITETTURA E AMBIENTE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA A: DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD ) SECONDO BIENNIO CLASSI : TERZE

Dettagli

Ordinanza 3274. Progettazione di edifici in zona sismica CONSOLIDAMENTO. Ing. Marco Cauda marco.cauda@niphe.com

Ordinanza 3274. Progettazione di edifici in zona sismica CONSOLIDAMENTO. Ing. Marco Cauda marco.cauda@niphe.com Ordinanza 3274 Progettazione di edifici in zona sismica CONSOLIDAMENTO Ing. Marco Cauda marco.cauda@niphe.com Consolidamento Il consolidamento di strutture esistenti coinvolge problemi interdisciplinari:

Dettagli

uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo

uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo L approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio e le procedure di deroga Ing. Gianfranco Tripi 06/09/2013 1 APPROCCIO PRESCRITTIVO VANTAGGI: uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità

Dettagli

Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA

Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA Scuola di Architettura e Design Eduardo Vittoria UNICAM Esame di Abilitazione all esercizio della professione di Architetto LAUREA SPECIALISTICA Prova pratico-grafica (6 ore) 1 Tema Progetto di Villa Urbana

Dettagli

ALLEGATO 3. Linee guida per gli interventi sulla viabilità provinciale. PTCp 2020 NORME DI ATTUAZIONE

ALLEGATO 3. Linee guida per gli interventi sulla viabilità provinciale. PTCp 2020 NORME DI ATTUAZIONE PTCp 2020 NORME DI ATTUAZIONE ALLEGATO 3 Linee guida per gli interventi sulla viabilità provinciale PTCp 2020 ALLEGATO n. 3 alle Norme di attuazione Pag. 1 ALLEGATO ALLE NORME DI ATTUAZIONE Allegato n.

Dettagli

Università degli Studi di Roma "La Sapienza" SEZIONE A - LAUREA SPECIALISTICA SETTORE CIVILE-AMBIENTALE

Università degli Studi di Roma La Sapienza SEZIONE A - LAUREA SPECIALISTICA SETTORE CIVILE-AMBIENTALE Esame di Stato per l'abilitazione alla Professione di Ingegnere II sessione 20 lo SEZIONE A - LAUREA SPECIALISTICA SETTORE CIVILE-AMBIENTALE Ine:ee:neria per l'ambiente e il territorio Il Prova scritta

Dettagli

Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana

Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana Strada Statale Valsesia, 20-13035 Lenta (VC), Tel. (+39) 331 2696084 segreteria@ingegneriasismicaitaliana.it www.ingegneriasismicaitaliana.it Connessioni dissipative

Dettagli

Il terremoto de L'aquila: comportamento delle strutture in cemento armato

Il terremoto de L'aquila: comportamento delle strutture in cemento armato Il terremoto de L'aquila: comportamento delle strutture in cemento armato Gaetano Manfredi gaetano.manfredi@unina.it Dipartimento di Ingegneria Strutturale Università degli Studi di Napoli Federico II

Dettagli

19 - INDICE DELLA MATERIA SICUREZZA ELETTRICA ED ELETTROTECNICA

19 - INDICE DELLA MATERIA SICUREZZA ELETTRICA ED ELETTROTECNICA 19 - INDICE DELLA MATERIA SICUREZZA ELETTRICA ED ELETTROTECNICA D294 Corso teorico-pratico addetti ai lavori elettrici CEI 11-27:2014... pag. 2 D291 Corso di aggiornamento CEI 11-27-2014 per addetti ai

Dettagli

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA CRITERI DI AMMISSIBILITÀ 1 Criterio CA1 - Impianti integrati Sono considerati ammissibili esclusivamente gli impianti integrati nelle strutture e componenti edilizie (come definiti dall art. 2, comma 1,

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E

Dettagli

BIENNIO COMUNE a tutti gli indirizzi DISCIPLINE. Quadro Orario BIENNIO COMUNE. Nuovi Indirizzi Istituti Tecnici Pagina 1 1 BIENNIO

BIENNIO COMUNE a tutti gli indirizzi DISCIPLINE. Quadro Orario BIENNIO COMUNE. Nuovi Indirizzi Istituti Tecnici Pagina 1 1 BIENNIO Il seguente documento, redatto per estratti da documenti del Ministero della Pubblica Istruzione, illustra in modo sintetico ma completo l Offerta Formativa dei Nuovi Indirizzi degli Istituti Tecnici.

Dettagli

MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE

MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE Cap. 10.1 del D.M. 14 gennaio 2008 e cap. C10.1 par. 4.1 della Circ. n. 617/2009 1. PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE PREMESSA Ai sensi del C10.1 punto

Dettagli

COMUNE DI LAZZATE PROVINCIA DI MILANO

COMUNE DI LAZZATE PROVINCIA DI MILANO DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA (ex regime concessorio) ai sensi dell art. 41 della Legge Regionale 12/05 Il/ La sottoscritto/a Cod. fiscale/partita IVA residente /con sede in via n. CAP tel. in qualità proprietario

Dettagli

Liceo Tecnologico. Indirizzo Costruzione, Ambiente e Territorio. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati

Liceo Tecnologico. Indirizzo Costruzione, Ambiente e Territorio. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Indirizzo Costruzione, Ambiente e Territorio Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio Discipline con attività di laboratorio 3 4 5 Legislazione

Dettagli

TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. E' a conoscenza

Dettagli

IL PROCESSO EDILIZIO

IL PROCESSO EDILIZIO IL PROCESSO EDILIZIO RELATIVO A UNA OPERA DI ARCHITETTURA È INSIEME DI FASI E ATTIVITÀ IDEATIVE, OPERATIVE, ORGANIZZATIVE E GESTIONALI CONNESSE DA RELAZIONI LOGICHE E SUCCESSIONI TEMPORALI CHE FANNO CAPO

Dettagli

NOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A

NOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A NOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A PRIMO VANTAGGIO: MIGLIORA LA QUALITÀ DEL DETTAGLIO ESECUTIVO Il Decreto Interministeriale del 15/11/2011

Dettagli

Contenuti Metodi GLI STRUMENTI DA DISEGNO COLORARE CON PRECISIONE IN UN CONTORNO DEFINITO IL DISEGNO CON RIGA SQUADRA E COMPASSO

Contenuti Metodi GLI STRUMENTI DA DISEGNO COLORARE CON PRECISIONE IN UN CONTORNO DEFINITO IL DISEGNO CON RIGA SQUADRA E COMPASSO TECNOLOGIA CLASSE PRIMA Competenze Conoscenze Abilità Contenuti Metodi Materiali UTILIZZARE IN MODO GUIDATO GLI TECNICO- GRAFICO- OPERATIVI COSTRUIRE FIGURE PIANE STUDIARE LE CARATTERISTICHE E LE STRUTTURE

Dettagli

AREA GENERALE LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

AREA GENERALE LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Istituti Tecnici - Linee Guida (secondo biennio e quinto anno): le Direttive per le singole articolazioni del settore Meccanica, Meccatronica ed Energia AREA GENERALE LINGUA E LETTERATURA ITALIANA intervenire

Dettagli

ClimaTech: Le tecnologie (Ore: 180 MF 84 ME 96 MA CFU 20) Involucro, impianti tecnologici, building energy design

ClimaTech: Le tecnologie (Ore: 180 MF 84 ME 96 MA CFU 20) Involucro, impianti tecnologici, building energy design ClimaTech: Le tecnologie (Ore: 180 MF 84 ME 96 MA CFU 20) Involucro, impianti tecnologici, building energy design Fundamentals (MF) Exercises (ME) Applications (MA) Caratteristiche e comportamento dei

Dettagli