Valutazione previsionale impatto emissione inquinanti (Polveri PM10)
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1 Valutazione previsionale impatto emissione inquinanti (Polveri PM10) Committente: Pesaola Sesto e Bruno snc C.da Crocette, Morrovalle (MC) REVISIONE 00 del 15/05/2012 Il Tecnico Competente Dott. Alfredo Orlandi 1
2 INDICE PREMESSA... 2 RIFERIMENTI NORMATIVI... 2 Generalità del richiedente... 2 Descrizione generale dell attività produttiva... 5 Individuazione generale dell attività... 6 sorgenti di emissioni... 6 Stima delle emisssioni ) Stima delle polveri prodotte dalle operazioni di frantumazione ) Stima delle polveri prodotte dalla formazione e stoccaggio dei cumuli ) Stima delle polveri prodotte dalla movimentazione dei materiali (carico sui mezzi di trasporto) ) Stima delle polveri prodotte dal transito dei mezzi ) Stima delle polveri dovuta all erosione del vento dei cumuli
3 PREMESSA Su incarico della Ditta Pesaola Sesto e Bruno snc, il sottoscritto dott. Alfredo Orlandi, ha effettuato la Valutazione Previsionale Impatto Emissioni Inquinanti (PM10) relativa all attività di recupero di rifiuti non pericolosi da costruzione e demolizione edile e scavi esercitata dalla ditta stessa. RIFERIMENTI NORMATIVI DM n. 60 del 2/04/02 US-EPA ARPAT Recepimento della Direttiva 1999/30 del Consiglio del 22/4/1999 concernente i valori limite di qualità dell aria. AP-42 Compilation of Air Pollutant Emission Factors Linee guida per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti. GENERALITÀ DEL RICHIEDENTE Ragione sociale: Pesaola Sesto e Bruno snc Partita IVA: Responsabile legale: Sede legale: Via n: Sede operativa: Via n : Pesaola Bruno Morrovalle (MC) C.da Crocette,29 Morrovalle (MC) C.da Crocette,33 Telefono n : 0733/ Fax n : 0733/2218/99 Zona ove ricade l impianto ai sensi dello strumento urbanistico vigente: Zona produttiva DN* Attività produttiva svolta: Responsabile dello stabilimento messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi da costruzione e demolizione Pesaola Bruno 2
4 INQUADRAMENTO TERRITORIALE L impianto della ditta Pesaola Sesto e Bruno snc, oggetto della presente relazione tecnica, è sito nel Comune Morrovalle in C.da Crocette, 33 Il sito è localizzato secondo le seguenti coordinate geometriche: Latitudine: N Longitudine: E Sulla base dello strumento urbanistico vigente del comune di Morrovalle, l area dove insiste l impianto rientra nella Zona Produttiva per Industrie Nocive DN* approvata ai sensi del D.Lg.vo 152/06 ed è distinta al Catasto Terreni al Foglio 17 part Particolare 3
5 DESCRIZIONE DELLE AREE CONFINANTI E IDENTIFICAZIONE DEGLI EVENTUALI RECETTORI tab.1 Direzione Confini Recettori NORD Terreno agricolo coltivato Assenti SUD Strada comunale 1) Abitazione privata Pesaola 2) Oltre la strada, abitazione privata EST Terreno agricolo coltivato Assenti OVEST Terreno agricolo coltivato Abitazione privata Relativamente ai recettori sono stati presi in considerazione quelli più esposti(sensibili) in quanto rappresentativi e cautelativi rispetto a quelli più distanti. Con riferimento alle planimetrie,si riporta di seguito l elenco dei recettori sensibili. tab.2 Cod Descrizione Distanza su pianta dalla zona frantoio R1 Abitazione lato sud oltre la strada comunale 190 R2 Abitazione lato ovest 165 R3 Abitazione lato sud Pesaola 110 4
6 DESCRIZIONE GENERALE DELL ATTIVITÀ PRODUTTIVA La ditta è attualmente autorizzata con procedura semplificata per l attività (R5) di frantumazione e vagliatura dei rifiuti provenienti da costruzione, demolizione edile e scavi e per la messa in riserva dei rifiuti in ingresso funzionale all attività R5 di cui sopra Al fine di ottimizzare il processo di trasformazione in atto dei materiali di cui sopra, la ditta si è dotata di un nuovo impianto che dovrà essere messo a regime e che ha comportato la variazione del layout del processo produttivo e nel contempo la capacità di trattamento che richiedono allo stato di fatto una nuova autorizzazione ai sensi dell art.208 del D.Lgs.152/2006 Per lo svolgimento dell attività di cui sopra la ditta si avvale Dell impianto esistente costituito da: tramoggia di carico degli inerti per l alimentazione del frantoio un frantoio a mascelle nastri trasportatori per il conferimento del materiale frantumato alla sezione di vagliatura un vaglio vibrante per la separazione delle frazioni granulometriche d interesse del nuovo impianto costituito da: tramoggia di carico degli inerti per l alimentazione del frantoio un frantoio a mascelle nastri trasportatori per il conferimento del materiale frantumato alla sezione di vagliatura un vaglio vibrante per la separazione delle frazioni granulometriche d interesse Pala meccanica Autocarro I due impianti di trasformazione sono installati in una zona depressa 7m rispetto al piano di campagna 5
7 INDIVIDUAZIONE GENERALE DELL ATTIVITÀ Materiale inerte avviato al trattamento di recupero t/anno Densità del materiale 1,30 ton/mc Umidità del materiale 2,1% Contenuto limo nel materiale 10% Ore giorno di attività 8 Periodo di svolgimento dell attività diurno Giorni anno 125 Materiale avviato al trattamento giorno 90 t/giorno Materiale avviato al trattamento ora 20 t/ora Percentuale di recupero del materiale 99,5% SORGENTI DI EMISSIONI Le emissioni provenienti dall attività di frantumazione degli inerti sono costituite dalla somma dei seguenti contributi: transito dei mezzi in arrivo e uscita dall impianto operazioni di scarico frantumazione e vagliatura delle macerie formazione e stoccaggio dei cumuli movimentazione dei materiali (carico dai cumuli sui mezzi di trasporto) erosione del vento dei cumuli Per la valutazione previsionale è stata stimata la produzione di inquinanti aerodispersi, facendo uso dei Fattori di emissione. Tali fattori permettono di valutare il quantitativo di inquinante disperso in atmosfera per quantità di materiale prodotto.questa metodologia è già in uso da anni ed è indicata dai maggiori enti di tutela ambientale (EPA,ARPA, EEA) come mezzo idoneo per stimare gli impatti ambientali. Per l inividuazione dei fattori di emissione particellare e delle procedure di valutazione delle emissioni è stato fatto riferimento alla documentazione di seguito indicata: AP-42 USEPA Compilation of air pollutant emission factor Chapter 11:Mineral product industry Chapter 13 :Miscellaneous sources. WebFire Epa fattori di emissione raccomandati per i processi industriali e non industriali 6
8 STIMA DELLE EMISSSIONI 1) Stima delle polveri prodotte dalle operazioni di frantumazione Per il calcolo delle emissioni dovute alla frantumazione di macerie da demolizione e sovrastrutture stradali è stato fatto riferimento ai fattori di Emissione estrapolati da WEBFIRE Epa attività codificata SCC Il materiale viene scaricato nella tramoggia dove viene bagnato e nel caso dei marmi e graniti viene inviato al frantoio esistente. In uscita dalla fase di frantumazione il materiale risultante viene movimentato con nastro trasportatore dotato anch esso di sistema di abbattimento. Dopodiché il materiale passa al vaglio ancora bagnato e ad esso viene applicato il fattore di emissione riferito allo specifico stato. All uscita del vaglio altri due nastri trasportatori con sistema di abbattimento ad acqua trasferiscono il materiale allo stoccaggio su due cumuli di pezzatura diversa. 7
9 Attività svolta su frantoio esistente tenuto conto dell abbattimento o mitigazione Codice SCC Operazioni Quantità ora Mg/h Fattore di emissione kg/mg Scarico camion 6, , frantumazione 6,0 0, , Nastro 6, ,1 trasportatore vaglio 6,0 0, , Nastro 6, ,1 trasportatore Nastro trasportatore 6, ,1 TOTALE 4,65 Emissione media oraria PM10 g/h I materiali diversi dai marmi e graniti di cui sopra sono inviati al nuovo. In uscita dalla fase di frantumazione il materiale risultante viene movimentato con nastro trasportatore dotato anch esso di sistema di abbattimento ad acqua. Dopodiché il materiale passa al vaglio ancora bagnato e ad esso viene applicato il fattore di emissione riferito allo specifico stato. All uscita del vaglio altri due nastri trasportatori dotati sempre di sistema di abbattimento ad acqua trasferiscono il materiale allo stoccaggio su quattro cumuli di pezzatura diversa. Attività svolta su nuovo frantoio tenuto conto dell abbattimento o mitigazione Codice SCC Operazioni Quantità ora Mg/h Fattore di emissione kg/mg Scarico camion 14, , frantumazione 14,0 0, , Nastro trasportatore 14,0 0, , vaglio 14,0 0, , Nastro trasportatore 14, , Nastro trasportatore 14, , Nastro trasportatore 14, , Nastro trasportatore 14, ,3 TOTALE 11,71 Emissione media oraria PM10 g/h 8
10 2) Stima delle polveri prodotte dalla formazione e stoccaggio dei cumuli Per la valutazione delle emissioni risultanti dalla formazione dei cumuli è stato fatto riferimento a quanto proposto al paragrafo Aggregate handling and storage piles, dell AP 42 USEPA In particolare il rateo emissivo orario è stato calcolato fatta la premessa del seguente Fattore di emissione EF (kg/mg) dove le variabili costante definizione valore k Moltiplcatore dimensione delle particelle (admensionale) 0,35 U Velocità media del vento m/s 4,1 M Umidità del materiale tal quale in % 4,8 Riferimento Operazioni Quantità ora Mg/h Formazione dei cumuli Fattore di emissione kg/mg 20 0, ,3 TOTALE 7,3 Emissione media oraria PM10 g/h 9
11 3) Stima delle polveri prodotte dalla movimentazione dei materiali (carico sui mezzi di trasporto) Le emissioni dovute alla movimentazione del materiale risultante dalla frantumazione e destinato alla commercializzazione sono state calcolate mediante l equazione 1 del paragrafo Aggregate handling and storage piles, dell AP 42 USEPA per il calcolo del Fattore di Emissione per la specifica attività (kg/mg) dove le variabili costante definizione valore k Moltiplcatore dimensione delle particelle (admensionale) 0,35 U Velocità media del vento m/s 4,1 M Umidità del materiale tal quale in % 4,8 Riferimento Operazioni Quantità ora Mg/h Movimentazione materiali Fattore di emissione kg/mg 1,8 0, ,7 TOTALE 0,7 Emissione media oraria PM10 g/h 10
12 4) Stima delle polveri prodotte dal transito dei mezzi La strada d ingresso all impianto come pure i piazzali dove sono effettuate le operazioni di carico e scarico e stoccaggio degli inerti da avviare al trattamento e di quelli risultanti dal trattamento e commercializzati come materie prime sono state realizzate con pietrisco e finite in superficie con breccia costipata. Per il calcolo delle emissioni di particolato dovuto al transito dei mezzi sul piazzale è stato fatto riferimento al modello emissivo proposto nel paragrafo Unpaved roads dell AP-42 e calcolato secondo la seguente formula : EF (kg/km) =K(s/12) a (W/3) b K, a e b sono coefficienti che variano a seconda del tipo di particolato nello specifico i valori assunti sono quelli riferiti alle PM10 costante definizione valore k costante riferita alle PM10 1,5 a costante riferita alle PM10 0,9 b costante riferita alle PM10 0,45 s contenuto in limo del suolo in percentuale in massa (%) 14 W peso medio del veicolo (Mg) 33 EF (kg/km) = 1,42 La strada di accesso all impianto e lo stesso piazzale destinato alla lavorazione/stoccaggio dei materiali nonché di manovra dei mezzi, viene mantenuto umido mediante bagnatura con acqua nella misura di 0,1 l/m 2 ogni 1-2 ore cosicché è garantita una efficienza di abbattimento almeno del 75% Pertanto il nuovo fattore di emissione sarà EF (kg/km) = 0,357 Per effetto della mitigazione dovuta al bagnamento delle superfici Riferimento Operazioni Lunghezza del Fattore di Emissione media oraria percorso emissione kg/km PM10 g/h AP-42 Transito mezzi 200m 0,
13 TOTALE 79 5) Stima delle polveri dovuta all erosione del vento dei cumuli Per la stima delle emissione dovute all erosione del vento ci si è avvalsi delle indicazioni dell AP 42 paragrafo industrial Wind Erosion e calcolata con la formula E(kg/h)= EFamov/h Per l emissione dovuta all erosione del vento a scopo cautelativo è stato posto a calcolo tutta la quantità di materiale stoccato nell impianto risultante dal trattamento, ipotizzata di 3.000Mg distribuiti su 6 cumuli, anche se di fatto l emissione è significativa per il cumulo del materiale più fine. Premessa la densità media di 2,0 Mg/mc il volume occupato risulta di 250m 3 per ognuno dei 6 cumuli. Presupposta la forma conica e un altezza di 4 metri risulta la base di 15metri di diametro per cui è soddisfatta la condizione H/D>0,2, il cumulo può essere classificato alto e conseguentemente il Fattore di Emissione =0, (kg/m 2 ). Ipotizzato n.9 movimentazioni che interessano il 30% della superficie laterale del cono di 211m 2 L emissione stimata a seguito delle movimentazioni di cui sopra risulta di Riferimento Operazioni superficie interessata m AP -42 Movimentazioni sulla superficie Fattore di emissione kg/m , ,4 TOTALE 4,4 Emissione media oraria PM10 g/h Riferita ai 6 cumuli: Emissione media oraria PM10 g/h:27,0 12
14 Tabella riassuntiva delle PM10 totali prodotte dall attività di recupero di materiali inerti. Codice SCC Operazioni Quantità ora Mg/h Mitigazione Fattore di emissione kg/mg Scarico camion nella tramoggia 6, , Frantumazione 6,0 Materiale bagnato 0, , Nastro trasportatore 6,0 Materiale bagnato , Vaglio 6,0 Materiale bagnato 0, , Nastro trasportatore 6,0 Materiale bagnato , Scarico camion nella tramoggia 14,0 Materiale bagnato , Frantumazione 14,0 Materiale bagnato 0, , Nastro trasportatore 14,0 Materiale bagnato 0, , Vaglio 14,0 Materiale bagnato 0, , Nastro trasportatore 14,0 Materiale bagnato , Nastro trasportatore 14,0 Materiale bagnato , Nastro trasportatore 14,0 Materiale bagnato , Nastro trasportatore 14,0 Materiale bagnato , AP-42 Formazione dei cumuli 20,0 Materiale bagnato 0, , AP-42 Movimentazione materiali carico autocarro 1,8 Materiale bagnato 0, , AP-42 Transito mezzi 200m Materiale bagnato 0, AP-42 Erosione del vento 567m 2 x6 Materiale bagnato 0, ,0 TOTALE 130,4 Emissione media oraria PM10 g/h Per la verifica dell impatto dell attività oggetto della presente valutazione è stato fatto riferimento alla proposta di soglie assolute di emissione di PM10 al variare della distanza dalla sorgente e al variare del numero di giorni di emissione riportate nelle Linee Guida ARPAT tenuto conto che le stesse soglie sono state stimate con l obiettivo di garantire il rispetto degli standard di qualità dell aria per il PM10 fissati dal D.M. n.60/2002 : A) 50 ug/m 3 come concentrazione media giornaliera, da non superare più di 35 volte in un anno B) 40 ug/m 3 come media annua delle concentrazioni medie giornaliere. 13
15 Proposta di soglie assolute di emissione di PM10 al variare della distanza dalla sorgente e al variare del numero di giorni di emissione (i valori sono espressi in g/h) Tabella 13 delle Linee Guida ARPAT INTERVALLO DI DISTANZA (m) GIORNI DI EMISSIONE ALL ANNO > < > Dalla tabella si puo osservare che il rateo emissivo orario di 131mg/h risultante dall attività rientra pienamente tra i valori soglia PM10 corrispondenti ai giorni lavorativi nel nostro caso 125/anno ed alla distanza del recettore più esposto; pertanto l impatto determinato dallo svolgimento dell attività di recupero dei materiali inerti relativamente alle Polveri PM10 può ritenersi del tutto accettabile. A conferma delle ipotesi sopranzi esposte si propone l effettuazione di una serie di campionamenti da effettuarsi nel periodo estivo in concomitanza di condizioni climatiche che possono favorire la formazione di emissioni di diffuse ed in particolare delle PM10. Pollenza 17/05/2012 Dott. Alfredo Orlandi 14
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