CONSORZIO PARCO DELLA BRUGHIERA BRIANTEA. Via Aureggi n Lentate s/seveso

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1 CONSORZIO PARCO DELLA BRUGHIERA BRIANTEA Via Aureggi n Lentate s/seveso RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE DELL ACCESO AL TORRENTE VALLETTA SU AREA DI PROPRIETA PUBBLICA Comune di Cabiate (CO) Relazione tecnica Quadro economico Computo metrico estimativo Capitolato speciale d appalto Determinazione incidenza manodopera Determinazione costi sicurezza Elenco prezzi Allegati cartografici Il Progettista: Dott. For. Merati Massimo Il Responsabile Unico del Procedimento Dott. Daniele Piazza Con il contributo di: Lentate s/seveso, Agosto 2015 PROGETTO ESECUTIVO

2 RELAZIONE TECNICA 1 - PREMESSA In esecuzione all incarico affidatomi dal Consorzio della Brughiera Briantea, si è provveduto a redigere il presente progetto esecutivo finalizzato alla realizzazione di interventi di riqualificazione ambientale di una porzione del bacino del torrente Valletta, in particolare della parte più prossima all abitato di Cabiate (CO). Il progetto prende spunto e sviluppa le proposte progettuali individuate dallo Studio di Fattibilità Brughiera Briantea: per un miglioramento dell interfaccia Parco-Urbano, al quale si rimanda per la descrizione dello spazio aperto e dei rapporti con il contesto. Il presente progetto esecutivo approfondisce le proposte contenute nel Progetto definitivo redatto nello scorso mese di maggioe e approvato in sede di Conferenza di Servizi del 21/07/2015, senza significative prescrizioni. 2 LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI L area oggetto di intervento, di proprietà del comune di Cabiate, include una scarpata in destra idrografica (non è chiaro il confine preciso della proprietà), l alveo del torrente Valletta iscritto come reticolo idrografico secondario (RIM), un sentiero in sinistra idrografica che costituisce argine al torrente ed è delimitato a sua volta da un muro. Il sentiero costruisce porta di accesso alle aree boscate immediatamente a monte dell abitato di Cabiate e l accesso è enfatizzato dalla presenza di 2 cancelli in legno, ai due estremi del sentiero. In tav. 1 è riportato l estratto catastale della zona di intervento. 3 DESCRIZIONE DELLE OPERE PREVISTE Valutate le proposte progettuali avanzate in sede di progettazione definitiva e le somme a disposizione per le azioni si sono previsti i seguenti interventi: SISTEMAZIONE SCARPATA IN DESTRA IDROGRAFICA - rimozione dei rifiuti presenti in scarpata, ivi compresa la vecchia rete di contenimento. Con conferimento in discarica del materiale - taglio del bambù invasivo e della vegetazione arborea pericolante (robinia), salvaguardando i pochi esemplari arborei di pregio (carpino bianco) laddove non interferenti con le difese spondali - difesa spondale (scogliera) di altezza variabile, nella porzione più a monte la scogliera sarà alta circa 2 m, nella porzione a valle l altezza si riduce a circa 0,8 m. Si rileva che la difesa scogliera non ha una prevalente funzione di difesa del piede (in questo tratto il torrente è in deposito e non in scavo) ma serve per risagomare il pendio a monte della scarpata; - riprofilatura della scarpata a monte, con il raggiungimento di pendenze idonee a evitare scivolamenti o franamenti. La riprofilatura si rende altresì necessaria a seguito dell asportazione dei rifiuti ivi presenti;

3 - posa di geostuoia al fine di contenere i rischi di erosione - messa a dimora di piantine forestali atte contemporaneamente a: o contenere ricacci del bambù, aumentare la stabilità della scarpata o incrementare il valore ambientale del versante in continuità con le aree boscate a monte. Si rileva che le specie da impegnarsi nella piantumazione saranno esclusivamente arbustive (nocciolo) per ridurre il peso sulla scarpata. Le piante saranno completate con shelter di protezione. SISTEMAZIONE SENTIERO PEDONALE IN SINISTRA IDROGRAFICA - Rimozione dei cancelli di accesso in legno - Realizzazione di acciottolato grezzo nei tratti non cementati, realizzato con pietrame idonee, volutamente con una pezzatura e una scelta materica differente rispetto all acciottolato che contraddistingue la piazza cittadina da cui si diparte il sentiero. L acciottolato verrà realizzato esclusivamente nei tratti non cementati. Date le precarie condizioni del muro di recinzione della villa storica prospiciente, per evitare danneggiamenti per le vibrazioni prodotte dai mezzi di scavo, non si potrà procedere alla demolizione dei tratti di fondo cementati. Esempio di selciato presente in piazza Esempio di selciato che andrà realizzato lungo il sentiero - Risanamento delle sottomurazioni, che in questo tratto svolgono la funzione di opera spondale e di opera di sostegno al sentiero. I tratti deteriorati puntualmente localizzati sono in parte su murature in cls e in parte su muratura in mattoni. Localmente la sponda è costituita da sassi posti in opera a secco o con poco legante. Complessivamente si lavorerà su circa 11 mc di muratura.

4 Esempio di sottomurazione degradata in cls e in sasso Esempio di sottomurazione degradata in mattoni - Rifacimento della staccionata in legname di delimitazione del sentiero, mantenendo il disegno attuale si sostituiranno i bicchieri e gli elementi in legno, oramai fortemente degradati e potenzialmente pericolosi. Si impiegherà legno di castagno tornito. - Sistemazione di una erosione spondale di piccole dimensioni, con la realizzazione di una palificata doppia di limitato sviluppo, altezza fuori terra 0,8 cm per un fronte di circa 31 m. L opera servirà altresì a definire in maniera completa uno slargo di alcune decine di metri quadrati, già esistente, in cui andrà posizionata una bacheca in legno, in sostituzione di quella presente all imbocco del sentiero e oggi deteriorata. Schema di palificata doppia per difesa spondale, l immagine è puramente indicativa della tipologia costruttiva SISTEMAZIONE ALVEO - Rimozione di porzioni di selciato in cls fortemente degradato - Realizzazione di selciato in pietrame annegato nel getto di cls con fuga a raso pietra per fondo di alveo con spessore medio di cm. Si prevede di intervenire su tutta la superficie, dal

5 salto di quota fino all intersezione con la strada che entra in alveo, in corrispondenza con l attuale area cementata. 4 - CRONOPROGRAMMA Indicativamente i lavori dovranno seguire il seguente cronoprogramma, anche al fine di massimizzare gli effetti e minimizzare il disturbo all ambiente. Settimane Allestimento cantiere X Sistemazione sponda destra idrografica x x X Sistemazione sentiero pedonale x x x x Opere accessorie per la fruizione X X X Sistemazione alveo X X X Pulizia area di cantiere X Si rileva la possibile necessità di procrastinare i lavori di piantumazione sulle scarpata alla stagione autunnale per garantire un miglior attecchimento delle piante. 5 QUADRO ECONOMICO TOTALE LAVORI ,31 di cui Oneri manodopera non soggetti a ribasso ,83 Oneri a ribasso d'asta ,48 Oneri della sicurezza (2,5%) 1.250,36 Somme a disposizione dell'amministrazione TOTALE ,67 IVA 22% ,23 Spese tecniche 5.728,30 TOTALE , INDICAZIONI E MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LUOGHI DI LAVORO Data la limitata durata degli interventi, l assenza di gravi rischi e la probabile presenza di una sola ditta esecutrice, è da ritenersi non necessaria la predisposizione del Piano di

6 Sicurezza e del Piano di Coordinamento. Pertanto è necessaria la sola predisposizione, da parte del soggetto esecutore, del Piano Operativo della Sicurezza ai sensi D. Lgs. Lissone, il agosto 2015 Il Progettista Dott. For. Massimo Merati Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali Provincia di Milano n. 852