Residui dei Prodotti Fitosanitari: alimenti ed acqua potabile. Dr. Marco Morelli Arpa Emilia - Romagna

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1 Residui dei Prodotti Fitosanitari: alimenti ed acqua potabile Dr. Marco Morelli Arpa Emilia - Romagna Dr. Marco Morelli Arpa Emilia - Romagna Bologna, 21 ottobre 2010

2 Codice documento GPG/2009/2466 Allegato A Prodotti vegetali freschi e trasformati Prodotti biologici Prodotti per lattanti Programma comunitario coordinato Acque destinate al consumo umano In questo contesto parleremo di:

3 Alcuni riferimenti normativi Reg. (CE) N. 396/2005 del 23 febbraio 2005 concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio Reg.(CE) 149/2008 del 29 gennaio 2008 che modifica il reg.(ce) 396/2005 e definisce gli allegati II, III e IV, che fissano i livelli massimi di residui per i prodotti compresi nell allegato I del suddetto regolamento New Dal 01/01/11 entrerà in vigore il Reg. 915/2010 Reg. (CE) N. 901/2009 del 28 settembre 2009 relativo ad un programma comunitario coordinato di controllo pluriennale per il periodo 2010, 2011 e 2012 destinato a garantire il rispetto dei limiti massimi e a valutare l esposizione dei consumatori ai residui di antiparassitari nei e sui prodotti alimentari di origine vegetale e animale

4 La normativa sui prodotti vegetali Reg. 396/2005 modificato con il Reg. 299/2008 Reg. 178/2006 elenco prodotti Reg. 149/2008 che ha definito gli allegati II, III e IV Reg. 260/2008 che ha definito l allegato l VII (fumiganti) Reg. 839/2008 che modifica gli allegati II, III e IV Reg. 256/2009 che modifica gli allegati II e III (azoxistrobina, a, flodioxonil) Reg. 822/2009 che modifica gli allegati II, III e IV Reg. 1050/2009 che modifica gli allegati II e III Reg. 1097/2009 che modifica gli allegati II Reg. 459/2010 che modifica gli allegati II, III e IV Reg. 600/2010 che modifica l allegato l I (reg. 178/2006) Reg. 750/2010 che modifica gli allegati II e III Reg. 765/2010 che modifica gli allegati II e III (,, nicotina) Reg. 893/2010 che modifica gli allegati II e III (del 8 ottobre 2010) Reg. 304/2010 modifica l allegato II del reg. 396/2005 (2-fenilfenolo) definiscono LMR armonizzati per tutta l UEl DM 27/08/04 allegato V : impieghi autorizzati

5 Reg. 149/08 e Reg. 396/05 Reg.149/08 p.to 9: 9 ha permesso l entrata l in vigore, dal 02/09/08, del capo V (riguarda i controlli ufficiali),, del Reg. 396/05 Reg. 396/05 art. 26: gli SM eseguono controlli ufficiali sui residui di antiparassitari art. 27: : ciascun SM preleva un numero e una serie sufficiente di campioni campionamento DIR 2002/63/CE (rec. DM 23/07/03) art. 28: metodi di analisi devono essere conformi ai criteri stabiliti dalla legislazione comunitaria Lab: partecipazione Proficiency Test art. 29: : la Commissione elabora un programma comunitario coordinato di controllo pluriennale adottato e aggiornato ogni anno art. 30: : gli SM stabiliscono programmi nazionali pluriennali di controllo dei residui di antiparassitari.. Vengono aggiornati ogni anno. I programmi sono basati sul rischio e volti a valutare l esposizione dei consumatori

6 Reg. 901/09: programma comunitario coordinato E entrato in vigore il 01/01/10 indica che: Il reg. 1213/2008: ha istituito un primo programma comunitario coordinato pluriennale per gli anni 2009, 2010 e 2011 il reg.1213/2008 è stato abrogato dal reg. 901/09 (art.4) 30 prodotti costituiscono i principali componenti della dieta numero campioni ripartiti tra gli SM a seconda della popolazione minimo di 12 campioni /anno e per prodotto Il lotto da sottoporre a campionamento è scelto casualmente 10 campioni di alimenti per l infanzial infanzia; 1 campione, se disponibile, di prodotti provenienti dall agricoltura biologica (1) Gli SM forniscono indicazione i su: i metodi analitici utilizzati, validazione criteri,, il LOQ Lo status dell accreditamento dei laboratori 1

7 Alimenti prima infanzia Dal Piano di controllo : prelevare almeno 100 campioni/anno quadro conoscitivo maggiormente rappresentativo di tale realtà Dal Programma comunitario coordinato (Reg. 901/2009): punto 7: Occorre valutare il rispetto dei livelli massimi di residui (LMR) stabiliti per gli alimenti per l infanzia art. 10 Dir. 2006/141/CE: alimenti per lattanti e gli alimenti di proseguimento art. 7 Dir. 2006/125/CE: alimenti a base di cereali e sugli alimenti destinati a i lattanti e ai bambini. Il lotto da sottoporre a campionamento è scelto casualmente. Campionamento conforme alla Dir 2002/63/CE (DM 23/07/03) Circolare ministeriale: 1 campione di alimenti per lattanti per regione Note: - Direttiva 2006/141/CE del 22 dicembre 2006 riguardante gli alimenti per lattanti e gli alimenti di proseguimento e recante abrogazione della direttiva 1999/21/CE - Direttiva 2006/125/CE del 5 dicembre 2006 sugli alimenti a base di cereali e gli altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini

8 Alimenti per lattanti: DM 82/09 e risultati Art. 8 - Residui 1. Gli Gli alimenti per lattanti e gli alimenti di proseguimento non devono contenere residui di singoli PF in quantità superiore a 0,01 mg/kg Tutti i campioni analizzati: < 0.01 mg/kg (LOQ) LMR = 0.01 mg/kg 2. Per determinare i livelli per i residui di PF devono essere utilizzati i metodi analitici universalmente riconosciuti. 3. I residui di PF indicati in allegato VIII non devono essere utilizzati nei prodotti agricoli destinati alla produzione di alimenti per lattanti e di alimenti di proseguimento.

9 Allegato VIII Tab. 1 Tab. 2 DM 82/2009 s.a. non impiegate in RER ed in UE in quanto superate e/o revocati (R) Ai fini del controllo ufficiale si ritiene che i PF elencati nell'allegato VIII non siano stati utilizzati se i loro residui non superano una soglia di 0,003 mg/kg Allegato IX Sono in uso: etoprofos, fipronil, propineb Etoprofos: insetticida; autorizzato esclusivamente per trattamenti al terreno prima della semina o del trapianto delle colture; Fipronil: insetticida; autorizzato esclusivamente per la concia di semi di mais destinati alla piantagione; Propineb: fungicida; scarsamente impiegato; può essere utilizzato fino alla fase della fioritura su pomacee, su vite (Interv.sicurezza.: 56 gg). per i PF indicati nell'allegato IX si applicano i LMR specificati. R R

10 Campionamento: come? Articolo 1 Il prelevamento di campioni di prodotti alimentari di origine vegetale e animale per il controllo ufficiale dei residui di antiparassitari,, viene effettuato secondo i metodi riportati nell'allegato al presente decreto (vedi tab. 4) 4 Articolo 2 Per quanto non previsto nell'allegato, si applicano le disposizioni del DPR n. 327/80, recante «Regolamento di esecuzione della legge n. 283/62, e successive modificazioni, in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande».

11 Campionamento: con quale scopo? il campionamento ha lo scopo di permettere il prelievo di un campione rappresentativo in una partita (1) da sottoporre ad analisi allo scopo di verificare la conformità di un prodotto con i LMR di pesticidi fissati negli allegati del Reg. 396/05 (dal 01/09/08) (1) Quantità identificabile di merci ad uso alimentare fornite in una sola volta ed avente, a conoscenza del funzionario responsabile del campionamento, caratteristiche uniformi come la stessa origine, lo stesso produttore, la stessa varietà, lo stesso confezionatore, lo stesso tipo di imballaggio, la stessa marca, lo stesso spedizioniere, ecc. Gli LMR si basano sui dati relativi alle BPA e le materie prime e gli alimenti ottenuti a partire da prodotti che rispondono agli LMR applicabili si considerano accettabili sul piano tossicologico. Fonte: DM 23 luglio Attuazione della direttiva 2002/63/CE 11 luglio 2002 relativa ai metodi di campionamento ai fini del controllo ufficiale dei residui di antiparassitari nei prodotti alimentari di origine vegetale e animale.

12 Peso ed unità Tabella 4 Quantità ed unità da prelevare per avere un campione fresco conforme New (1) : Classificazione dei prodotti alimentari: Reg. 600/2010 Fonte: GU n. 221 del 23/09/2003

13 Quantità da prelevare per avere un campione trasformato conforme Tabella 4 Proposta: In fase di stesura del verbale inserire il punto della norma Es. 4.4 o 4.2 (2) Un'aliquota più piccola può essere prelevata da un prodotto di valore eccezionalmente elevato, annotando i motivi di tale decisione nel registro di campionamento. Fonte: GU n. 221 del 23/09/03

14 Si segnala: Alcune criticità Prodotti freschi: n. unità e peso non conforme (es.:pere (1), arance (1), fagiolini (2), uva da vino (1), funghi freschi (2), carote (1), sedano (3), ecc.) Nome non corrispondente alle indicazioni di cui al reg. 178/2006 (ora reg. 600/2010) (es. insalata, ecc.) Prodotti trasformati: peso non conforme (es.:camomilla (4),te verde (4), omogeneizzato di pera (5), farina di riso (6), ecc.) (1): Decreto 23/07/ Tabella ) Prodotti freschi di medie dimensioni generalmente g l unità (1 kg e almeno 10 unità) (2): Decreto 23/07/ Tabella ) Prodotti freschi di piccole dimensioni < 25 g l unità (1 kg) (3): Decreto 23/07/ Tabella ) Prodotti freschi di grandi dimensioni generalmente > 250 g l unità (2 kg e almeno 5 unità) (4) :Decreto 23/07/ Tabella ) Prodotti solidi leggeri (0,2 kg) (5): Decreto 23/07/ Tabella ) Prodotti liquidi (0,5 l o 0,5 kg) (6): Decreto 23/07/ Tabella ) Altri prodotti solidi (0,5 kg)

15 Quanti campioni prelevare? (Condizione minimale) Decreto del Ministro della Sanità del 23/12/1992 Recepimento della direttiva 90/642/CEE relativa ai limiti massimi di residui di sostanze attive nei presidi sanitari tollerate su ed in prodotti (GU n. 305 del 30/12/1992) Decreto del Ministro della Sanità del 30/07/1993 Integrazioni al decreto ministeriale 23 dicembre 1992 recante il recepimento della direttiva n. 90/642/CEE relativa ai limiti massimi di residui di sostanze attive dei presidi sanitari tollerate su ed in prodotti. (GU n. 182 del

16 Fonte: tab. 1 e 2 del DM 23/12/1992 Quanti campioni prelevare Cereali, Cereali, Origine Origine Frumento Frumento + Ortaggi Ortaggi Frutta* Vino Vino Olii Olii TOTALI TOTALI Riso Riso Prodotti Prodotti in in ambito ambito regionale regionale Emilia Emilia Romagna Romagna Italia Italia Prodotti Prodotti fuori fuori ambito ambito regionale regionale Emilia Emilia Romagna Romagna Italia Italia Totale Totale Emilia Emilia Romagna Romagna Italia Italia *Nota: *Nota: si si devono devono includere includere almeno almeno 3 campioni campioni di di banane banane Considerazione: Si ritiene che la numerosità dei campioni riportata nel DM 23/12/1992 non sia più rappresentativa della realtà produttiva regionale

17 Dal piano regionale alimenti Prodotti da controllare: quelli derivanti dal vincolo normativo nazionale (DM 23/12/92 e DM 30/07/93) Comunitario (Reg. (CE) 901/09) Distribuzione campioni del piano regionale (% del totale): produzione regionale: 60% del totale produzione extra regione: 40% (di cui UE ed extra UE: 15%) del totale prodotti biologici: 10% del totale di cui almeno campioni 30 presso industrie di trasformazione; Prodotti dietetici: almeno 120 campioni/anno Di cui prodotti per la prima infanzia: almeno 100 campioni/anno IV gamma e scatolame: 50 campioni/anno il territorio caratterizzato da una rilevante produzione ortofrutticola si dovrà prestare maggiore attenzione alla produzione locale individuando le matrici a maggior superficie coltivata e su queste concentrare prioritariamente i controlli Fonte: piano di controllo regionale alimenti

18 Regolamenti 178/06 e 600/10 Reg. 178/06 del 01/02/06 introduce l allegato I (del Reg. 396/05) elenco dei prodotti alimentari e dei mangimi cui si applicano i LMR di residui di antiparassitari Reg. 600/10 dell 8 8 luglio 2010 Entrato in vigore il 29/07/10 Ha abrogato il reg. 178/06 modifica l allegato I del Reg. 396/2005 per quanto riguarda le aggiunte e la modifica degli esempi di varietà apparentate o altri prodotti ai quali si applica lo stesso LMR

19 Classificazione dei prodotti Reg. 600/2010 (sostituisce Reg. 178/2006)

20 Requisiti dei laboratori L autorità competente (1) : designa i laboratori che possono eseguire l analisi dei campioni prelevati durante i controlli ufficiali. possono designare soltanto i laboratori che: operano, sono valutati e accreditati conformemente alla norma europea: a) EN ISO/IEC su «Criteri generali sulla competenza dei laboratori di prova e di taratura»; (1) Reg. 882/04 art 2 definizioni: autorità competente : l autorità centrale di uno SM competente per l organizzazione di controlli ufficiali o qualsiasi altra autorità cui è conferita tale competenza o anche, secondo i casi, l autorità omologa di un paese terzo Fonte : art. 12 Laboratori ufficiali Reg. (CE) 882/2004

21 Criteri dei metodi di analisi Da allegato I: I metodi raccomandati per l analisi sono quelli multiresiduali adottati dall Istituto Superiore di Sanità Ove disponibili, i metodi CEE sono da preferirsi Da allegato II: I metodi di analisi da adottare devono essere esaminati tenendo conto dei seguenti criteri: Specificità,, esattezza, precisione, LdR, sensibilità,, praticabilità e applicabilità Altri criteri applicabili in base alle necessità Ai metodi applicabili solo a prodotti specifici si preferiranno i metodi di analisi uniformemente applicabili a vari gruppi di prodotti Fonte: decreto del 23 dicembre 1992 IERI

22 Metodi di analisi I I metodi di di analisi utilizzati nel contesto dei controlli ufficiali: OGGI sono sono conformi ai ai criteri criteri stabiliti da dapertinenti norme norme comunitarie in in assenza: Conformi Conformi a norme norme o protocolli protocolli riconosciuti riconosciuti internazionalmente internazionalmente (es.: (es.: quelli quelli accettati accettati dal dal Comitato Comitato europeo europeo di di normalizzazione normalizzazione (CEN) (CEN) o o quelli quelli accettati accettati dalla dalla legislazione legislazione nazionale) nazionale) Conformi Conformi ad ad altri altri metodi metodi utili utili al al raggiungimento raggiungimento degli degli obiettivi obiettivi Metodi Metodi sviluppati sviluppati conformemente conformemente a protocolli protocolli scientifici scientifici Qualora il il p.to 1 non trova applicazione, i i metodi di di analisi possono essere convalidati in in un un unico laboratorio conformemente ad ad un un protocollo riconosciuto internazionalmente (EN ISO/IEC 17025) I I metodi di di analisi devono essere caratterizzati, quando possibile, dai criteri opportuni elencati nell allegato III III del reg. 882/04 Reg. (CE) 882/2004 art. 11

23 Validazione UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 p : la norma definisce la Validazione come la conferma attraverso esame e l'apporto di evidenza oggettiva che i requisiti particolari per l'utilizzazione prevista sono soddisfatti Sistema di qualità ARPA: P50451/LM: Progettazione, validazione e approvazione dei metodi di prova I50451/LM: Validazione e calcolo dell'incertezza dei metodi di prova chimici Da Sanco 10684/2009: Le linee guida sono utilizzate per il monitoraggio dei residui di pesticidi nell UE. Esse stabiliscono i requisiti per il controllo analitico di qualità per supportare la validità dei dati usati per la verifica di conformità con gli MRLs. Tali linee guida sono complementari ed integrano le Norme ISO 17025

24 Valore del LOQ tendenziale Obiettivo messa a punto di un metodo di analisi per una qualsiasi s.a.: almeno un LOQ = 0,01 mg/kg efficienza e costi sostenibili (Reg. 882/2004 considerando 20) Reg. 396/05 Considerando 22: Gli LMR di antiparassitari sono fissati al LOQ se: s.a. autorizzate: non producono livelli rilevabili di residui s.a. non autorizzata: protezione del consumatore al fine di agevolare il controllo dei residui si dovrebbe fissare un valore per difetto: 0,01 mg/kg art. 18: LMR a 0,01 mg/kg per i prodotti per i quali non siano stati fissati LMR specifici (*) tenendo conto dei consueti metodi analitici. (*): negli allegati II o III, o per le s.a. non elencate nell'allegato IV, a meno che per una s.a. non siano fissati valori per difetto diversi

25 Limite di determinazione analitica DM 27/08/04 (*) Indica il limite inferiore convenzionale di determinazione analitica. Reg 149/2008 Reg 396/05 art 3: limite di determinazione (LD): la concentrazione minima convalidata di residui che può essere quantificata e registrata nell'ambito della sorveglianza di routine con metodi di controllo convalidati; (*) Indica il limite inferiore di determinazione analitica.

26 Biologico Reg. (CE) N. 834/2007 del 28 giugno 2007 relativo alla produzione biologica e all etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CEE) n. 2092/91 Reg. (CE) N. 889/2008 del 5 settembre 2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione biologica, l'etichettatura e i controlli Considerazione su 0,01 mg/kg Dal documento ricevuto dal Ministero è tollerata la presenza di s.a. di sintesi sino a 0.01 mg/kg

27 Legge 30 aprile 1962, n. 283 Articolo 5: E' vietato impiegare nella preparazione di alimenti e bevande, vendere, detenere per vendere o somministrare, come mercede ai propri dipendenti, o comunque distribuire per il consumo, sostanze alimentari: h) che contengano residui di prodotti,, usati in agricoltura per la protezione delle piante e a difesa delle sostanze alimentari immagazzinate, tossici per l'uomo.. Il Ministro per la Sanità,, con propria ordinanza, stabilisce per ciascun prodotto, autorizzato all'impiego per tali scopi, i limiti di tolleranza e l'intervallo minimo che deve intercorrere tra l'ultimo trattamento e la raccolta e, per le sostanze alimentari immagazzinate, tra l'ultimo trattamento e l'immissione al consumo.

28 D. Lgs. 17 marzo 1995, n 194 Articolo 3: disposizioni generali comma 1 i PF possono essere immessi in commercio ed utilizzati solo se sono stati autorizzati dal Ministero della sanita. comma 3, lettera c I PF autorizzati devono: c) essere impiegati correttamente dagli utilizzatori in conformità a tutte le indicazioni e le prescrizioni riportate in etichetta. Art. 17: Controllo ufficiale dell'immissione in commercio e dell'utilizzazione dei PF Il Ministro della sanità,. adotta piani nazionali annuali per il controllo ufficiale: dei PF in circolazione, al fine di accertarne la rispondenza ai requisiti prescritti e, in particolare, alle condizioni di autorizzazione; dell'utilizzazione dei PF autorizzati conformemente a tutte le indicazioni riportate nelle etichette, Fonte: D.Lgs. Governo n 194 del 17/03/1995 Attuazione della direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari.

29 Impieghi ed intervallo di sicurezza (Art. 5, D.M. 27 agosto 2004) Gli impieghi e gli intervalli di sicurezza di ciascun PF registrato in Italia sono quelli riportati esclusivamente nelle etichette autorizzate. Tuttavia, per comodità di consultazione, l'allegato V riporta tutti gli impieghi e gli intervalli di sicurezza relativi alle s.a. contenute nei PF autorizzati in Italia. NOTA IMPIEGHI: i termini sono stati utilizzati al singolare, ma valgono per l impiego su tutte le varietà della coltura. L Allegato 5 del DM 27/08/04 riporta un elenco positivo degli impieghi in Italia per la sostanza attiva Fonte: LINEE GUIDA per l interpretazione dei LIMITI MASSIMI DEI RESIDUI delle sostanze attive dei prodotti fitosanitari tollerate in prodotti di origine vegetale e nei cereali Gruppo AAAF marzo 2006

30 Quando si applicano i limiti Il Reg. 396/05 art. 18 comma 1: il rispetto degli LMR a partire dal momento in cui sono immessi sul mercato come alimenti i prodotti di cui all'allegato I non devono contenere alcun residuo di antiparassitari il cui tenore superi: a) gli LMR stabiliti per tali prodotti negli allegati II e III; b) 0,01 mg/kg per i prodotti per i quali non siano stati fissati LMR specifici negli allegati II o III novità rispetto al DM 27/08/04 (decaduto 31/08/08). Art. 4 comma 1 : 1.I prodotti non devono contenere, dal momento in cui sono immessi in circolazione, quantità di residui di s.a. di PF superiori a quelle specificate negli elenchi di cui agli allegati i 2, 3 e 4. Con il Reg. 396/05 si permette il prelievo ed il controllo degli alimenti in deposito, pronti per la vendita. - Reg. 178/02 art. 2 definizione 8): immessi sul mercato : la detenzione di alimenti o mangimi a scopo di vendita, comprese l'offerta di vendita o ogni altra forma, gratuita o a pagamento, di cessione, nonché la vendita stessa, la distribuzione e le altre forme di cessione propriamente detta; - DM 27/08/04 art. 2: immissione in circolazione : qualsiasi consegna, a titolo oneroso o gratuito, dei prodotti.;

31 x i < LOQ Risultati e interpretazione Tutti i risultati (x i ) delle s.a. ricercate < LOQ Campione conforme LOQ x i LMR residuo della s.a. sul prodotto: x i LMR campione conforme? x i > LMR Si, se s.a. autorizzata all impiego sul Prodotto in Italia residuo della s.a. sul prodotto: x i > LMR Campione non conforme? Si, se x i U e > LMR - LMR: limite massimo del residuo della sostanza attiva secondo la vigente legislazione - LOQ: limite di quantificazione ossia la minima concentrazione di analita rilevabile da una procedura analitica con una accettabile accuratezza e precisione

32 Criteri di conformità analitica La partita (1) è conforme ad un dato LMR se questo non risulta superato in base ai risultati dell'analisi I risultati devono essere avvalorati da dati sul controllo di qualità (esterno ed interno) accettabili Se risulta che un residuo supera un LMR: la sua identità (analisi qualitativa) deve essere confermata la concentrazione (analisi quantitativa) verificata analizzando una o più porzioni supplementari prelevate dall'aliquota originale. (1) Partita: Quantità identificabile di merci ad uso alimentare fornite in una sola volta ed avente, a conoscenza del funzionario responsabile del campionamento, caratteristiche uniformi come la stessa origine, lo stesso produttore, la stessa varietà, lo stesso confezionatore, lo stesso tipo di imballaggio, la stessa marca, lo stesso spedizioniere,ecc. DM 23/07/2003 allegato: Criteri di Conformità

33 Criteri di conformità punto 4.9 dell allegato del DM 23/07/03 Risultato Irregolare X i = result Se i risultati ottenuti dal campione globale mostrano un superamento della LMR, la decisione secondo cui la partita non è conforme deve tener conto: Limite i. massimo dei risultati di ottenuti dalle aliquote ricavate da uno o più residuo campioni di laboratorio, se necessario, ii. e della precisione ed accuratezza dell'analisi, indicata dai relativi dati di controllo di qualità. Incertezza estesa (U ): dispersione dei valori che potrebbero essere ragionevolmente attribuiti al misurando e Risultato conforme Sanco 10684/2009 punto 94 - campione Irregolare: X i - U e > LMR Fonte: EU Analytical Quality Control Guidelines - Food Science Group Central Science Laboratory, York, UK - SELAMAT Workshop 5-7th July 2006 Bangkok

34 Risultato dell Analisi: Non conforme Sospetta irregolarità: : concentrazione x i - U e > LMR: 2 Estrazione Matrice bianca: prove di accuratezza Risultato confermato (1) Risultato non confermato almeno 3 ripetizioni accettabilità % Sanco 1684/2009 segnalazione agli organi di controllo Campione conforme xi (1) Il risultato viene ottenuto dalla media xi delle due misure (1 a e 2 a estrazione) fatto salvo la verifica dei risulati fra le 2 misure Fonte: Direttiva 91/414/CEE paragrafo per l analisi dei residui, punto iv) Fonte: procedura di prova Arpa E.Romagna m/p/al/001/lm

35 Controllo Qualità Analisi di campioni fortificati e/o di materiali di riferimento verifica dell accuratezza e precisione Analisi di campioni in doppio limite di ripetibilità (precisione) Partecipazione a proficiency test EUPT-FV organizzati dal CRL for Fruits and Vegetables EUPT-C C organizzati dal CRL for cereals and feeding staff Verifica accuratezza, riproducibilità ed incertezza Utilizzo di carte di controllo Sanco Sanco 10684/2009: Method validation and and quality quality control procedures for for pesticide residues analysis in in food food and and feed feed Fonte: I50451/LM validazione e calcolo dell incertezza dei metodi di prova chimici

36 Incertezza di misura OGGI OGGI Criterio proposto dal documento Sanco 10684/2009 p.to 91: Considering the results obtained from EU proficiency tests, a default expanded uncertainty figure of 50% (95% confidence level, K=2), in general covers the interlaboratory variability between the European laboratories and is recommended to be used by regulatory authorities in cases of enforcement decisions (MRL-exceedences). A prerequisite to be allowed to use a 50% default expanded uncertainty by regulatory authorities, is that the laboratory proves its own calculated expanded uncertainty to be less than 50%. IERI IERI Q n : scarto tipo valutato con la statistica robusta metodo di Horwitz: U e = 2*σ R dove: σ R è lo scarto tipo di riproducibilità calcolato con la relazione di Horwitz - σ R = 0.02 c per valori di concentrazione c 0.12 mg/kg o 120 µg/kg - σ R = 0.22 c per valori di concentrazione c < 0.12 mg/kg o 120 µg/kg anno Risultati dei Proficiency test EUPT

37 Flussi informativi in Emilia-Romagna Risultato irregolare Prodotto di di produzione regionale Comunicazione a: a: AUSL ed ed ARPA territorialmente competente Esercente ed ed altri altri interessati, Produttore (per (per i i prodotti confezionati) (DPR 327/1980) Servizio produzioni vegetali della Regione Servizio provinciale agricoltura territorialmente competente per per la la verifica delle applicazioni delle BPA BPA Prodotto di di produzione extra regionale Comunicazione a: a: AUSL e ARPA territorialmente competente Esercente ed ed altri altri interessati, Produttore (per (per i i prodotti confezionati) (DPR (DPR 327/1980) Fonte: Regione Emilia-Romagna piano regionale di controllo alimenti

38 Sistema Informativo Regionale PF Arpa Arpa Ferrara: Ferrara: analisi analisi ed ed elaborazione elaborazione dei dei dati dati Server Server Archiviazione Archiviazione dati dati Campioni: Vegetali, freschi e trasformati Interrogazione Interrogazione con con ritorno ritorno di di informazione informazione sui sui risultati risultati del del controllo controllo ufficiale ufficiale Prelievo Campioni RER AUSL Enti interessati

39 Risultati Agosto 2010

40 Produzione Emilia-Romagna: Irregolarità 2010 data Matrice parametro media(x i ) U e xi-u e LMR Norma Giudizio 16/02/10 Pane tipo 0 pirimifos m 0,05 0,02 0,03 0,01 Reg. 837/2007 bio N.A. e S.L. 15/07/10 melone propizamide 0,04 0,02 0,02 0,01 Reg. 149/2008 N.A. 21/07/10 pesca clorpirifos 0,53 0,27 0,27 0,2 Reg. 839/2008 S.L. 06/08/10 lattuga dimetoato 1,1 0,55 0,55 0,02 Reg. 1097/2009 S.L. 20/08/10 mela fludioxonil 0,12 0,06 0,06 5 Reg. 822/2009 N.A. 20/08/10 sedano pendimetalin 0,05 0,03 0,02 0,1 Reg. 839/2008 N.A. 03/09/10 sedano pendimetalin 0,05 0,03 0,02 0,1 Reg. 839/2008 N.A. 03/09/10 sedano fluvalinate 0,32 0,16 0,16 0,01 Reg. 149/2008 S.L. 24/09/10 uve da vino procimidone 0,33 0,17 0,17 0,02 Reg. 1097/2009 N.A. e S.L. Legenda: U e : incertezza estesa, probabilità 95%, k =2; x i : risultato 2009 Aggiornato al 30/09/10 data Matrice parametro media(x i ) U e xi-u e LMR Norma Giudizio 17/03/2009 fragole kresoxim metile 0,05 0,02 0,03 1 Reg. 149/2008 N.A. 26/05/2009 ciliegie Clorpirifos etile 0,03 0,01 0,02 0,3 Reg. 839/2008 N.A. 03/06/2009 ciliegie metossifenozide 0,03 0,01 0,02 0,02 Reg. 839/2008 N.A. 15/06/2009 pere clorprofam 0,16 0,07 0,09 0,05 Reg. 149/2008 S.L. 09/06/2009 ciliegie metossifenozide 0,04 0,02 0,02 0,02 Reg. 839/2008 N.A. 26/06/2009 albicocche triflumuron 0,07 0,03 0,04 0,05 Reg. 839/2008 N.A. 26/06/2009 albicocche fosmet 0,16 0,07 0,09 0,05 Reg. 839/2008 S.L. 06/08/2009 prugne Triflumuron 0,04 0,02 0,02 1 Reg. 839/2008 N.A. 26/08/2009 prugne triflumuron 0,05 0,02 0,03 1 Reg. 839/2008 N.A. 30/11/2009 mele etossichina 0,44 0,16 0,28 0,05 Reg. 149/2008 N.A. e S.L. 16/12/2009 pere metomil 0,17 0,07 0,10 0,2 Reg. 149/2008 N.A. 29/06/2009 sedano indoxacarb 0,05 0,02 0,03 2 Reg. 839/2008 N.A. 27/07/2009 sedano indoxacarb 0,03 0,01 0,02 2 Reg. 839/2008 N.A. 10/11/2009 radicchio fenamidone 0,03 0,01 0,02 2 Reg. 149/2008 N.A. 26/08/2009 farina diclorvos 1,40 0,43 0,97 0,01 Reg. 149/2008 N.A. e S.L. Al 30/09 RER: 9 su 16 56% Al 31/12 RER: 15 su 31 48% al 30/09 RER:11 su 24 46%

41 FE, dintorni 29 agosto 2010 Acqua destinata al consumo umano

42 Alcuni riferimenti normativi Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31. Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n. 27 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, recante attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano Circolare 9 del 2004 Modifiche della Circolare regionale n. 2/99 (all. 4 e 6) relativa ai protocolli procedurali ed operativi, inerenti l attività di prevenzione e controllo delle acque destinate al consumo umano. Circolare 2 del 1999 Allegato 4: criteri per la definizione del piano annuale dei controlli e per l individuazione dei punti di prelievo Allegato 6: gestione delle difformità analitiche

43 D. Lgs. 31 articolo 8 I controlli esterni sono quelli svolti dall AUSL territorialmente competente per verificare che le acque destinate al consumo umano soddisfino i requisiti del decreto, sulla base di programmi elaborati secondo i criteri generali dettati dalle Regioni Vedi circolare 9/2004 allegato 4 - linee guida: criteri per la definizione del piano annuale dei controlli e per l individuazione l dei punti di prelievo

44 D.Lgs. 31/01: parametri Protocollo analitico: approccio strutturato per l individuazione l delle sostanze attive prioritarie attraverso criteri di selezione condivisi a livello regionale

45 D.Lgs. 31/01 Caratteristiche di prestazione richieste per il metodo di analisi Allegato III paragrafo 2: - Esattezza: differenza fra il valore medio di un grande numero di misurazioni ripetute ed il valore vero; la sua misura è generalmente indicata come errore sistematico. - Precisione: misura la dispersione dei risultati intorno alla media; essa è generalmente espressa come la deviazione standard all'interno di un gruppo omogeneo di campioni e dipende solo da errori casuali. -Limite di rilevamento: è pari a 3 volte la deviazione standard relativa, tra lotti di un campione naturale oppure 5 volte la deviazione standard relativa, tra lotti di un bianco. Nota 6: Le caratteristiche di prestazione si applicano ad ogni singolo antiparassitario e dipendono dall'antiparassitario considerato. Attualmente il limite di rilevamento può non essere raggiungibile per tutti gli antiparassitari, ma ci si deve adoperare per raggiungere tale obiettivo

46 Procedura di prova

47 metodi multiresiduali Accordo 8 maggio 2003 Allegato A (articolo 3, 3, comma 2) 2) Sono preferibili metodi che: che: possono essere essere applicati ad ad un un elevato elevato numero di di s.a. s.a. (metodi multiresiduo) limitano l'uso l'uso di di prodotti tossici tossici e solventi, riduzione degli degli effetti effetti dannosi nei nei confronti dell'operatore e dell'ambiente. Istituto Superiore di di Sanità Sanità Lettera dell dell 30/09/03 prot. prot /TOA22 Oggetto: piani piani triennali ex ex art. art D. D. Lgs. Lgs. 194/95 e accordo 8 maggio 2003: Nella Nella quale si si riferimento a metodologie multiresiduo per per l inclusione negli negli schemi analitici di di nuovi pesticidi e sviluppare metodi per per composti e casi casi particolari Verbale della della riunione del del Gruppo di di lavoro lavoro 2 (14/05/04): Sottogruppo Residui delle delle acque acque destinate al al consumo umano umano connesso ai ai piani piani di di sorveglianza sanitaria ed ed ambientale si si propone: di di far far analizzare i i campioni delle delle risorse risorse selezionate dai dai laboratori regionali in in grado grado di di applicare metodi metodi multiresiduo

48 Piano Regionale : 2013: acque potabili Paragrafo 5: 5 Per le acque potabili si confermano numero interventi e le modalità di controllo in essere in ottemperanza alle norme nazionali: : D. Lgs. n. 31/01; D. Lgs. n. 27/02 Norma regionale: : circolare regionale n. 9/04 Allegato 3: criteri per la ricerca di PF nelle acque destinate al consumo umano Viene proposto un protocollo analitico è stato modificato nel 2009

49 Protocollo analitico dal 2004 al 2008 Tabella 2 bis Protocollo analitico adottato nel 2004 Gruppo A Aldrin (d) Alaclor Atrazina Desetil Atrazina Dieldrin (d) Eptacloro (d) Eptacloro epossido (d) Lindano (γ-esaclorocicloesano) Linuron Metolaclor Molinate Oxadiazon Simazina Terbutilazina Desetil Terbutilazina Trifluralin Azinfos etile Azinfos metile Benfluralin Clorotalonil Cloripirifos Clorpirifos metile Diazinone Dimetoato Endosulfan Folpet Fosalone Malation Metidation Metribuzin Paration Paration metile Pendimetalin Pirimifos metile Gruppo B

50 Protocollo analitico ALACLOR. R D ATRAZINA R D CLORFENVINFOS. R I CLORPIRIFOS... I DIURON R D α - ENDOSULFAN.. R I β - ENDOSULFAN.. R I ISOPROTURON. D SIMAZINA. R D TRIFLURALIN. R D 3,4-DICLOROANILINA D AZINFOS METILE.. R I/A DISLORVOS R I DIMETOATO.. I FENITROTION. R I LINURON D MALATION... R I PARATION... R I TERBUTILAZINA BZ D BENSULFURON METILE D BUPROFEZINA R I CLOROTOLURON.D METAZACLOR D PENCONAZOLO. F PIRIMETANIL..BZ F PROPAZINA..R D PROPIZAMIDE D Atrazina Desetil R m Atrazina Desisopropil.. R m AZOXISTROBINA. F BENFLURALIN.. D CARBOFURAN.. R I/N CLORIDAZON D CLORPIRIFOS METILE I DIAZINONE..R I DICLORAN R F DIMETENAMID-P.. D ETOFUMESATE D FOSALONE. R I IMIDACLOPRID..I LENACIL. D LINDANO (γ Esaclorocicloesano)..R I METALAXIL..BZ F METAMITRON..D METIDATION R I METOBROMURON.D METOLACLOR-S.R D METRIBUZIN D MOLINATE D OXADIAZON.D PENDIMETALIN...BZ D PROCIMIDONE.R F PROPACLOR R D PROPANIL D PROPICONAZOLO.. B F TIOBENCARB..D Terbutilazina Desetil... m DM 56/09 tab. 1A P DM 56/09 TAB. 1A PP DM 56/09 tab. 1B DM 56/09 tab. 1B Nota DM 56/09 tab. 1B Nota Legenda: m: metabolita, R: revocato, I: insetticida, F: fungicida, A: acaricida, N: nematocida, D: diserbante, B: biocidi, BZ: buffer zone

51 2010 Campioni Tot. Pos. % BO FE RA tot Nota: Dati aggiornati al 30/09/2010 Nota: I dati del 2010 si riferiscono unicamente alle province con campioni positivi. Il totale considera tutti i campioni Acque Potabili campioni Stesso P.A. Nuovo P.A Tot. Pos. % Tot. Pos. % Tot. Pos. % Tot. Pos. % Campioni Positivi (%) ,3 3,9 1,3 1,2 61,5 43,2 8,9 47,8 3,1 BO FE FC MO PR PC RA RE RN % Campioni positivi 13,2 Nota: nel 2009 modifica del protocollo analitico (P.A.) 8,8 12,5 12,5 5,9 8,1 3,

52 Campioni 2010 Totali Positivi % BO FE RA Acque Superficiali Destinate al consumo umano: campioni Campioni positivi Campioni Positivi (%) RN tot Dati aggiornati al 30/09/2010 Nota: I dati del 2010 si riferiscono unicamente alle province con campioni positivi. Il totale considera tutti i campioni , ,8 Stesso P.A Tot. Pos. % Tot. Pos. % Tot. Pos. % Tot. Pos. % ,8 17,1 16,1 12,1 9,4 9,9 12,5 6,5 4,6 % ,41 24,32 21, ,5 61, ,6 15,4 BO FE FC MO PR PC RA RE RN ,7 20, Nuovo P.A. Nota: nel 2009 modifica del protocollo analitico (P.A.) 12,5

53 Campioni 2010 Totali Pos. % FE FC PC RN tot Dati aggiornati al 30/09/2010 Nota: I dati del 2010 si riferiscono unicamente alle province con campioni positivi. Il totale considera tutti i campioni Acque Sotterranee Destinate al consumo umano: campioni Campioni positivi 8 6,75 6,7 6 5,15 4,08 % Campioni Positivi (%) Stesso P.A. Nuovo P.A Tot. Pos. % Tot. Pos. % Tot. Pos. % Tot. Pos. % Nota: nel 2009 modifica del protocollo analitico (P.A.) 32,5 32,5 47, , ,5 15,2 18,9 10 1,9 2,9 3,3 0,9 1,4 12,0 2,20,7 0 BO FE FC MO PR PC RA RE RN ,8

54 P.A. Acque Potabili Elenco delle s.a. e frequenza di ritrovamento F.Ritrov. Max Media F.Ritrov. Max Media F.Ritrov. Max Media F.Ritrov. Max N % (µg/l) (µg/l) N % (µg/l) (µg/l) N % (µg/l) (µg/l) N % (µg/l) Atrazina Cloridazon Desetil Atrazina Desetil Terbutilazina Dimetenamid - P Metobrumuron Metolaclor Oxadiazon Simazina Terbutilazina Media (µg/l) In Rosso sono indicati le s.a. inserite nel protocollo analitico nel 2009 In Rosso Corsivo le s.a. per cui è stato abbassato il LOQ Sostanze Attive Freq. Ritrov. N % Max (µg/l) Media (µg/l) Desetil Terbutilazina Terbutilazina Oxadiazon Metolaclor Azoxystrobin Nota: dati aggiornati al 30/09/2010

55 Conclusioni Alimenti di origine vegetale: Sulla base dei risultati emerge che il sistema è in un stato di controllo Numero di irregolarità basso (1-2% anno) da circa 10 anni Numero irregolarità in linea con il trend nazionale Acque potabili: campioni sempre conformi alla norma campioni positivi: è possibile fare qualcosa per ridurne il numero?

56 Grazie a tutti per l attenzione l! Caravaggio Canestro di frutta (la fiscella) Milano Pinacoteca Ambrosiana Foto Scala, Firenze Dr Marco Morelli Arpa Emilia-Romagna Via Bologna, Ferrara Tel Fax mamorelli@arpa.emr.it

57 Bibliografia Reg. 178/2002: stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare Reg. (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali Reg. 396/05: concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio Decreto 23 luglio 2003: Attuazione della direttiva 2002/63/CE 11 luglio 2002 relativa ai metodi di campionamento ai fini del controllo ufficiale dei residui r di antiparassitari nei prodotti alimentari di origine vegetale e animale Reg. 600/2010: che modifica l allegato l I del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le aggiunte e la modifica degli esempi di varietà apparentate o altri prodotti ai quali si applica lo stesso LMR Piano regionale per il controllo ufficiale sulla produzione, sul commercio e sull utilizzo dei prodotti fitosanitari per la tutela della salute dei consumatori, per la valutazione degli eventuali effetti dei medesimi prodotti sulla salute dei lavoratori esposti e sui comparti ambientali

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