AULAMAGNA. Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini Produttività a confronto. di Franco Piegai

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2 AULAMAGNA Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini Produttività a confronto di Franco Piegai Docente di Utilizzazioni forestali presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali (Di.S.T.A.F.), Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Firenze. franco.piegai@unifi.it Compagnia delle Foreste Arezzo (I)

3 Indice Localizzazione e modalità di esecuzione della sperimentazione 1 Rilievi effettuati 3 Elaborazione dei dati raccolti 5 Discussione 6 Conclusioni 7 Bibliografia 9 Compagnia delle Foreste, via Pietro Aretino 8, Arezzo (I), tel , posta@compagniadelleforeste.it, sito internet

4 Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini. Produttività a confronto di Franco Piegai Pagina 1 di 10 Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini Produttività a confronto di Franco Piegai Il ruolo che i boschi cedui rivestono nella selvicoltura del nostro Paese è ancora di primaria importanza, data l estensione che li caratterizza in tutte le varie tipologie, nonostante la crisi del mercato della legna da ardere della seconda metà del secolo scorso.(giordano, 1981). Questa crisi ha fatto si che, nei cedui quercini in particolare, si riscontrasse un allungamento dei turni di utilizzazione ed un aumento dei diametri minimi della legna raccolta, sia perché i diametri ottimali della legna da ardere (circa cm) sono superiori a quelli della legna da carbone (inferiori ai 10 cm circa) sia per incrementare le produttività, contenendo i costi di lavoro, dato che i prezzi della legna all imposto non sono cresciuti proporzionalmente con il costo della manodopera (HIPPOLITI, 1997; HIPPOLITI E FABIANO, 2005 ). La crisi del mercato della legna da ardere ha provocato inoltre un intensificarsi delle ricerche condotte per la razionalizzazione delle utilizzazioni nei cedui. Queste ricerche sono iniziate negli anni 60 con l introduzione della motosega per l abbattimento dei polloni (HIPPOLITI, 1963 e 1968) ed hanno avuto un notevole impulso fra la fine degli anni 70 e l inizio degli anni 80 con quelle condotte prevalentemente dalla Società Agricola e Forestale (S.A.F.) dell Ente Nazionale Cellulosa e Carta (E.N.C.C.) sull utilizzazione integrale della biomassa destinata alle cartiere, alle fabbriche di cellulosa ed alle industrie di pannelli (CURRÒ e VERANI, 1984 e 1986; BALDINI, 1984). Dall inizio degli anni 80 sono iniziate anche le ricerche relative alla razionalizzazione del lavoro nei tagli di avviamento con l introduzione di nuove attrezzature e sistemi di lavoro (PIEGAI et al., 1980; PIEGAI, 1985, 1987; BALDINI, 1987; PIEGAI e QUILGHINI, 1993). Negli ultimi anni le utilizzazioni nei cedui sono proseguite nelle proprietà private, ma soltanto nei soprassuoli più ricchi posti in condizioni orografiche e di accessibilità favorevoli, mentre in molte proprietà pubbliche ha prevalso l avviamento all alto fusto. Per individuare quindi quali possono essere i principali parametri che influiscono sull economicità dell utilizzazione dei cedui, si sono raccolti tempi di lavoro e quantitativi lavorati in un ceduo di cerro con aree utilizzate a diverse intensità di matricinatura, nel normale taglio di utilizzazione, ed aree utilizzate con differenti criteri di scelta dei fusti da rilasciare, nel taglio di avviamento, per ricavarne le produttività e valutarne i costi e quindi la convenienza. LOCALIZZAZIONE E MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE Per mettere in pratica quanto previsto dal progetto dell Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l Innovazione del settore Agricolo-forestale della Regione Toscana (ARSIA - Regione Toscana) dal titolo Selvicoltura sostenibile nei boschi cedui: valutazione ecologica e colturale di differenti modalità di matricinatura e delle tecniche di diradamento in popolamenti di querce caducifoglie e di castagno, insieme al personale dell Istituto Sperimentale di Selvicoltura di Arezzo (ISS-AR) è AULAMAGNA n 5 Supplemento scientifico degli approfondimenti di Sherwood Foreste ed Alberi Oggi

5 Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini. Produttività a confronto di Franco Piegai Pagina 2 di 10 stata individuata, nel territorio del Demanio Regionale gestito dalla Comunità Montana Colline Metallifere (GR), un area con un soprassuolo a prevalenza di cerro (Quercus cerris L.), dell età di circa anni, omogeneo per composizione specifica, struttura e orografia. All interno di questa area sono state delimitate, fra le altre, alcune particelle (quadrate con 50 m di lato) di m 2 di superficie ciascuna: sette destinate alla normale utilizzazione a ceduo e quattro all avviamento ad alto fusto (AMORINI et al., 2003). Per la caratterizzazione dendrometrica e strutturale del popolamento, al centro di ognuna delle sette particelle destinate alla ceduazione è stata realizzata, dal personale dell ISS-AR, un area di saggio permanente di 12 m di raggio (452,4 m 2 ), mentre nelle quattro particelle da avviare all alto fusto è stato effettuato il cavallettamento totale. Le sette particelle a ceduo (Tabella 1 le tabelle citate sono tutte in fondo al documento) sono state segnate per il taglio dal personale dell ISS-AR con diversi gradi di matricinatura: CeA1 ceduazione senza rilascio di matricine; CeB2 e CeB3 ceduazione con rilascio di 50 matricine ad ettaro; CeC4 e CeC5 ceduazione con rilascio di 140 matricine ad ettaro; CeD6 e CeD7 ceduazione con rilascio di matricine a gruppi e per singolo pedale. Le quattro particelle da avviare all alto fusto (Tabella 2) sono state trattate impiegando due diversi criteri di selezione dei polloni da rilasciare per la fustaia transitoria: AvA1 e AvA2 diradamento dal basso a vantaggio degli individui più vigorosi e meglio conformati effettuato dal personale dell ISS-AR segnando le piante da rilasciare secondo i criteri indicati da AMORINI e FABBIO (1986); AvB1 e AvB2 diradamento effettuato direttamente dagli operatori al momento del taglio seguendo quanto previsto dal Piano di Assestamento (D.R.E.A.M. Italia, 1993): o rilasciare di norma almeno un pollone per ceppaia scegliendo quello di migliore aspetto e meglio posizionato; nel caso di ceppaie mal distribuite o alquanto rade, saranno da rilasciare più soggetti al fine di mantenere uniforme e chiusa la copertura del bosco; o privilegiare il rilascio dei soggetti da seme o dei polloni già ben affrancati con un proprio apparato radicale indipendente, il che conferisce maggiore stabilità; o privilegiare il rilascio di soggetti di specie a minore diffusione, di specie di particolare pregio botanico, di fruttiferi e di soggetti a portamento monumentale; tale esigenza dovrà essere soddisfatta anche razionalizzando i rapporti di mescolanza tra le varie specie nei punti di contatto, soprattutto se posizionate su differenti piani strutturali; o rilasciare la maggiore parte delle matricine presenti, saranno da eliminare quelle che si presentano troppo malformate o ramose tali da ostacolare in modo marcato lo sviluppo di allievi promettenti; o non intervenire sulle aree a minore fertilità e sviluppo, e su tratti a pendenza troppo elevata o di difficile accesso. Terminate queste indagini si è passati all esecuzione del lavoro. Il sistema di lavoro impiegato, sia nel taglio del ceduo sia nel taglio di avviamento, è stato quello del legno corto o Shot Wood System AULAMAGNA n 5 Supplemento scientifico degli approfondimenti di Sherwood Foreste ed Alberi Oggi

6 Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini. Produttività a confronto di Franco Piegai Pagina 3 di 10 (S.W.S.) (CORSINI, 2001; PETRONZI, 2002; PIEGAI et al., 2003) che consiste in: abbattimento e atterramento dei fusti; allestimento, cioè sramatura e sezionatura sul letto di caduta fino a 3 cm di diametro, dei fusti atterrati alla lunghezza di circa 1 m tipica della legna da ardere; ammassamento, in mucchi separati, della legna e della ramaglia; esbosco dell assortimento corto con trattore a soma, con gabbie (PIEGAI e QUILGHINI, 1993). Per l esecuzione del lavoro la Comunità Montana Colline Metallifere ha messo a disposizione le proprie maestranze, dotate di tutti i dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) necessari al caso, e le attrezzature indispensabili per l espletamento del lavoro. RILIEVI EFFETTUATI Per ogni particella sono stati raccolti tutti i dati necessari al calcolo delle produttività: tipologia di intervento; numero di operatori impiegati nelle diverse fasi del lavoro; attrezzature impiegate; tempi di lavoro degli operatori e delle attrezzature; consumi di carburanti e lubrificanti; quantitativi di legna lavorati; campioni di legna per determinare le caratteristiche dimensionali del materiale utilizzato; caratteristiche dei percorsi di esbosco. ABBATTIMENTO E ALLESTIMENTO Il lavoro è stato svolto da due squadre, ciascuna costituita da 2 operai motoseghisti che si alternavano nell impiego della motosega ad ogni rifornimento di carburante: mentre l operatore che utilizzava la motosega eseguiva le fasi di abbattimento, di sramatura dei rami più grossi e di sezionatura, l altro aiutava nell atterramento, completava la sramatura dei rami più piccoli con la roncola e provvedeva all ammassamento separato della legna e della ramaglia. Le due squadre operavano disgiuntamente mantenendosi tra loro a distanza di sicurezza. Le motoseghe utilizzate sono state di tipo professionale e di classe medio-leggera (HIPPOLITI e PIEGAI, 2000) con cilindrata di 48,7 cm 3, potenza di 2,6 kw e barra con lunghezza di taglio di 40 cm. La metodologia di rilievo dei tempi di lavoro è stata quella proposta da BERTI et al. (1989) per i lavori forestali. Il rilievo dei tempi è stato effettuato al 2 livello adottando il metodo dell osservazione delle diverse fasi di lavoro ad intervalli regolari che consente di rilevare le diverse fasi e sottofasi di lavoro di più operatori e di più macchine: ogni minuto si osservava cosa stessero facendo i vari operatori e lo si annotava in schede predisposte con una colonna per operatore ed una riga per tipologia di fase di lavoro e per i tempi morti. Questa metodologia di rilievo non consente, in realtà, di registrare tempi, bensì fasi di lavoro. Ci permette comunque di avere una ripartizione percentuale delle varie fasi conoscendo la durata del periodo di osservazione. AULAMAGNA n 5 Supplemento scientifico degli approfondimenti di Sherwood Foreste ed Alberi Oggi

7 Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini. Produttività a confronto di Franco Piegai Pagina 4 di 10 Seguendo tutto il lavoro è stato possibile rilevare anche i rifornimenti fatti e quindi i consumi di miscela e di olio lubrificante per la catena (CORSINI, 2001; PETRONZI, 2002; PIEGAI et Al., 2003). Nella Tabella 3 sono riassunti i dati raccolti, suddivisi per tipologia di intervento selvicolturale nelle varie particelle. ESBOSCO Per l operazione di esbosco è stato utilizzato il sistema a soma con trattore munito di gabbie. Il lavoro è stato svolto da una squadra costituita da 2 operatori: un trattorista, che aiutava anche alla fase di carico, ed un addetto al carico. Il trattore impiegato, da 58,8 kw, è stato lo stesso sia per l esbosco della legna utilizzata nelle particelle a ceduo sia in quelle avviate all alto fusto; le gabbie usate invece avevano capacità diverse: 4,6 metri steri (mst) (1) di capacità nell esbosco della legna dal ceduo, 3,7 mst di capacità nell esbosco della legna dai tagli di avviamento. La metodologia di rilievo dei tempi di lavoro è stata sempre quella proposta da BERTI et al. (1989). Il rilievo dei tempi è stato effettuato al 2 livello adottando però il metodo del rilievo separato dei tempi delle fasi di lavoro. Questa metodologia consiste nel rilevare, con una tabella di cronometraggio in centesimi di minuto (min/100), i tempi di ogni singola fase di lavoro e di registrarli in schede predisposte con tante colonne quante sono le diverse fasi e sottofasi dell intera operazione ed ulteriori colonne per i tempi morti e per i quantitativi esboscati. Durante questa operazione vengono dunque misurati anche i quantitativi lavorati nelle operazioni di abbattimento ed allestimento. Seguendo tutto il lavoro è stato possibile prendere nota anche dei rifornimenti fatti e quindi conoscere i consumi di gasolio. Oltre ai tempi di lavoro ed ai quantitativi lavorati è stato di fondamentale importanza rilevare le caratteristiche dei tracciati di esbosco perché queste possono influenzare pesantemente i tempi di lavoro e quindi le produttività. Nelle particelle esaminate l esbosco è avvenuto prevalentemente in salita, su pendenze del terreno variabili dallo 0 al 35% nell utilizzazione del ceduo e dallo 0 al 46% nel taglio di avviamento, su piste principali e secondarie spesso con fondo bagnato, quindi in condizioni non ideali (CORSINI, 2001; PETRONZI, 2002; PIEGAI et Al., 2003). Nella Tabella 4 sono riassunti i dati raccolti, suddivisi per tipologia di intervento selvicolturale nelle varie particelle. MISURAZIONI SU CAMPIONI DI LEGNA Per avere dei dati precisi sui quantitativi lavorati sono state effettuate alcune misurazioni sulla legna di due carichi completi di trattore con gabbie (circa 9,2 mst per ognuna delle sette particelle nel ceduo e circa 7,4 mst per ognuna delle quattro particelle nell avviamento) per circa 65 mst complessivi dalle particelle a ceduo e 31 mst da quelle avviate all alto fusto (PIEGAI et al., 2004). 1. Il metro stero (mst) ed il quintale (q) sono unità di misura non riconosciute ufficialmente nel Sistema Internazionale (S.I.), ma sono normalmente utilizzate nel mercato della legna da ardere ed è per ciò che sono considerate in questo lavoro. AULAMAGNA n 5 Supplemento scientifico degli approfondimenti di Sherwood Foreste ed Alberi Oggi

8 Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini. Produttività a confronto di Franco Piegai Pagina 5 di 10 Di ogni pezzo di legna dei due carichi completi di trattore sono state misurate: la lunghezza effettiva, la circonferenza a metà lunghezza. Tutto il materiale è stato poi pesato con una bilancia tipo bascula da 250 kg. La legna proveniente dalle particelle avviate è stata inoltre messa in una coppia di xilometri, ciascuno costituito da un cilindro graduato d acciaio di circa 300 l di capacità, per conoscerne il volume reale da confrontare con quello calcolato utilizzando circonferenza e lunghezza dei pezzi. Tutti i lavori di abbattimento, allestimento, concentramento ed esbosco della legna sono stati eseguiti nei mesi da gennaio ad aprile del 2001 e del 2002, rispettivamente per il ceduo e per l avviamento, e tutte le misurazioni sono state fatte a non più di 20 giorni dal taglio, pertanto si può considerare che la legna sia stata misurata allo stato fresco. Conseguentemente è stato possibile avere e calcolare tutta una serie di dati i cui valori medi e totali sono riportati nella Tabella 5. ELABORAZIONI DEI DATI RACCOLTI La giornata lavorativa iniziava alle 8:00 e terminava alle 17:00 con un interruzione per il pranzo dalle 12:00 alle 13:00. I rilievi effettuati ci hanno consentito di ottenere, per ogni particella, i seguenti elementi (BERTI et al., 1989): tempo totale a disposizione per il lavoro (T), dato dalla somma dei tempi lordi (TL), di trasferimento (TT: per andare e tornare con gli attrezzi dal posto dove si lasciano gli automezzi al posto di lavoro in bosco) e di preparazione (TP: per prepararsi al lavoro all inizio della giornata lavorativa e per riporre le attrezzature al termine della stessa) di tutte le operazioni di lavoro sia nell abbattimento sia nell esbosco; il tempo lordo (TL) costituisce l insieme di tutti i tempi netti (TN) e di tutti i tempi morti (TM). Dato che i TP ed i TT sono anche questi tempi morti non produttivi, sono stati fatti confluire nei TM per cui il T corrisponde al TL [T = TL = giornata lavorativa di 8 ore = centesimi di minuto (min/100)]; tempi netti di lavoro (TN) durante il quale uomini e mezzi sono attivamente impegnati per svolgere le diverse fasi produttive del lavoro; tempi morti (TM) durante i quali uomini e mezzi sono presenti sul lavoro ma non vi sono impegnati con fasi produttive; tempo di impiego delle attrezzature; consumi di carburanti e lubrificanti; quantitativi lavorati; lunghezza dei percorsi di esbosco; produttività complessive delle singole operazioni e del lavoro. Nelle Tabelle 3 e 4 sono già stati indicati i dati suddetti per le due operazioni distinte di abbattimento ed allestimento e di esbosco; nella Tabella 6 sono riportati, per ogni particella e per ogni tipologia di intervento selvicolturale, gli elementi riassuntivi totali sopra indicati. AULAMAGNA n 5 Supplemento scientifico degli approfondimenti di Sherwood Foreste ed Alberi Oggi

9 Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini. Produttività a confronto di Franco Piegai Pagina 6 di 10 I dati raccolti ci hanno consentito inoltre di elaborare la Tabella 7 nella quale vengono riportati, con l organizzazione dei cantieri e la dotazione di macchine ed attrezzature descritte, per ettaro: i quantitativi lavorati, i tempi di lavoro necessari, i consumi di carburanti e lubrificanti. Dai dati più salienti riportati nelle Tabelle 1, 2, 5 e 7 e basandosi sui dati di costi e di prezzi riportati in PIEGAI et al. (2004) è stato possibile elaborare la Tabella 8 nella quale sono indicati, oltre ai vari dati necessari per la caratterizzazione delle varie particelle, i costi 2 ed i ricavi, del lavoro svolto, riferiti ad ettaro. DISCUSSIONE Da un attenta osservazione ed analisi delle varie tabelle, si possono trarre le seguenti indicazioni essenzialmente utili sotto il profilo operativo: la zona scelta per l esecuzione del lavoro sperimentale è risultata formata da un soprassuolo abbastanza omogeneo. La provvigione stimata nelle particelle è oscillata normalmente dai 140 ai 180 m 3 /ha (8 particelle), con minimo e massimo assoluto rispettivamente di circa 110 e 240 m 3 /ha. Il diametro medio a 1,30 m dei fusti presenti nelle particelle è oscillato da 8 a 14 cm circa. Da notare che fra volume stimato e volume reale raccolto (senza tener conto ovviamente, nelle particelle utilizzate a ceduo, delle matricine rilasciate, che costituiscono una parte trascurabile di provvigione), si riscontrano anche notevoli differenze (Tabelle 1 e 2); nell operazione di abbattimento ed allestimento il lavoro risulta costituito da circa il 40% di tempi netti e da circa il 60% di tempi morti. Questi ultimi risultano particolarmente rilevanti non soltanto perché questa è una delle operazioni più faticose dei lavori in bosco, ma anche perché gli operatori lavorano in coppia con una sola motosega, per ragioni contrattuali tecnicamente errate (PIEGAI e MARCHI, 1996). Infatti, nell arco della giornata lavorativa 8 ore risulta che gli o- peratori utilizzano la motosega per meno di 2 ore ciascuno. Questo ha, in media, comportato delle produttività pro capite particolarmente basse, ma che risultano comunque, come logico e previsto, positivamente influenzate dalle dimensioni medie del materiale utilizzato e dai volumi prelevati per ettaro; non risultano invece sensibili le differenze legate ai diversi gradi di matricinatura, ovviamente nelle particelle utilizzate a ceduo (Tabelle 1, 2 e 3); nell operazione di concentramento ed esbosco a soma con trattore e gabbie la ripartizione dei tempi risulta migliore con circa il 75% di tempi netti ed il 25% di tempi morti dovuti, questi ultimi, anche alle condizioni meteorologiche non ideali. In questa operazione, soltanto la fase di carico risulta faticosa per gli operatori. L organizzazione della squadra è buona, essendo costituita da due soli elementi e consente di avere delle produttività discrete. Queste ultime sono ovvia- 2. Il dato relativo al costo della manodopera riportato in Tabella 8 e indicato nella pubblicazione alla quale si fa riferimento nell articolo, è quello relativo agli operai dipendenti di Comunità Montane in Toscana. AULAMAGNA n 5 Supplemento scientifico degli approfondimenti di Sherwood Foreste ed Alberi Oggi

10 Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini. Produttività a confronto di Franco Piegai Pagina 7 di 10 mente influenzate positivamente dal quantitativo di materiale che viene raccolto per unità di superficie e negativamente influenzate dalle distanze di esbosco (Tabella 4); la misurazione dei singoli pezzi costituenti i carichi campione ci ha consentito di avere un importante serie di relazioni fra le varie unità di misura (coefficiente sterico, massa volumica, massa sterica e, dei singoli pezzi, diametro medio, lunghezza media, volume medio, peso medio e numero di pezzi a mst e a q). E ovvio che il coefficiente sterico aumenta con le dimensioni medie del materiale, come anche la massa sterica. Stessa cosa vale anche per il volume medio ed il peso medio dei singoli pezzi, mentre si ha il contrario per il numero di pezzi a mst e a q (Tabella 5); dal riepilogo complessivo di tutto il lavoro emergono chiaramente due aspetti fondamentali che regolano, normalmente, le produttività e, di conseguenza, i costi del lavoro. Le produttività complessive dell utilizzazione sono direttamente influenzate dalle dimensioni unitarie dei pezzi (e quindi dei fusti e anche dell intervento selvicolturale) che vengono lavorati e dai quantitativi utilizzati per unità di superficie (e quindi dall intervento selvicolturali). Si hanno delle produttività maggiori (e conseguenti minori costi) nelle normali utilizzazioni del ceduo rispetto ai tagli di avviamento dove si preleva normalmente materiale di più piccole dimensioni ed in quantitativi minori (Tabella 6); non si sono riscontrate differenze sostanziali, nello svolgimento del lavoro e nelle produttività, legate ai diversi gradi di matricinatura nel ceduo. Al contrario si ha constatato che, nell avviamento, i diversi criteri adottati hanno portato ad intensità di prelievo marcatamente diverse: la martellata effettuata dall ISS-AR ha portato ad una ripresa circa doppia, rispetto a quella effettuata tradizionalmente dalla Comunità Montana, e si sono riscontrate delle produttività maggiori, anche se di poco forse a causa delle più piccole dimensioni del materiale utilizzato (Tabelle 6 e 8) con l organizzazione del lavoro descritta, con le attrezzature utilizzate e con la manodopera impiegata (operai in amministrazione diretta) risulta che la convenienza economica, per l esecuzioni dei lavori considerati, sia sostanzialmente dipendente dalle dimensioni dei fusti (diametro medio a 1,30 m superiore ai 10 cm), dai quali si ricava legna da ardere con diametro medio di poco più di 8 cm, e dalla ripresa (anche provvigione, nel caso del ceduo) che dovrebbe essere superiore ai q/ha. Tutto questo senza tener conto del valore di macchiatico e del reddito d impresa (Tabelle 7 e 8). CONCLUSIONI Dai dati raccolti, dalle esperienze maturate e da quanto osservato in precedenza, è possibile trarre le seguenti conclusioni: nell operazione di abbattimento ed allestimento gli operatori dovrebbero operare individualmente per effettuare un lavoro più produttivo e più rispondente all attuale legislazione antinfortunistica. Il D.L.626/94 dice infatti che, nella catena lavorativa, devono essere esposti al rischio di infortuni e di malattie professionali il minor numero possibile di operatori; lavorando in coppia con una sola motosega sono in due ad essere esposti a rumore e gas di scarico; AULAMAGNA n 5 Supplemento scientifico degli approfondimenti di Sherwood Foreste ed Alberi Oggi

11 Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini. Produttività a confronto di Franco Piegai Pagina 8 di 10 quanto sopra dovrebbe anche essere conseguenza di una adeguata formazione professionale, anche questa prevista dalla normativa vigente; l impiego dei trattori dovrebbe essere fatto su vie di esbosco a fondo asciutto per diminuire i tempi morti e per una maggiore salvaguardia dei percorsi di esbosco stessi; dovrebbero essere impiegate le medesime maestranze sia per l abbattimento e l allestimento sia per il concentramento e l esbosco in modo da effettuare un lavoro più organico e funzionale nel suo complesso, con una migliore distribuzione sulla tagliata delle masse di legna e della ramaglia ai fini dell esbosco; maggiori produttività si sarebbero ottenute anche potendo disporre di due trattori con gabbie che si alternassero al carico effettuato dal solito aiutante e dai due trattoristi; maggiori produttività si sarebbero potute ottenere anche disponendo di mezzi più idonei (trattori con equipaggiamento forestale) dotati di attrezzature (gabbie) più funzionali ed efficienti per il lavoro; le produttività dipendono essenzialmente dalle dimensioni dei fusti che si utilizzano, ed anche dalla intensità di taglio, ma anche dalle condizioni della viabilità e dalle distanze di esbosco; questo è il motivo per cui cedui poveri o lontani dagli imposti vengono abbandonati all evoluzione naturale e non utilizzati; si capisce perché i privati continuano a tagliare il ceduo, impiegando maestranze caratterizzate da maggiori produttività ma da un lavoro spesso qualitativamente scadente, mentre i tagli di avviamento sono prevalentemente effettuati dagli enti pubblici con maestranze forse meno produttive ma sicuramente più attente alla qualità del lavoro che svolgono. AULAMAGNA n 5 Supplemento scientifico degli approfondimenti di Sherwood Foreste ed Alberi Oggi

12 Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini. Produttività a confronto di Franco Piegai Pagina 9 di 10 BIBLIOGRAFIA AMORINI E., FABBIO G. (1986) L avviamento all alto fusto nei cedui a prevalenza di cerro. Risultati di una prova sperimentale a 15 anni dalla sua impostazione. Primo contributo Annali Istituto Sperimentale per la Selvicoltura di Arezzo, Vol. XVII. AMORINI E., CANTIANI P., FABBIO G. (2003) Progetto Selvicoltura sostenibile per i cedui di cerro Incontro tecnico Montieri (GR) 15 maggio ISS-AR Editor. pp 14. BALDINI S. (1984) Nuovi metodi per l utilizzazione del bosco ceduo Atti del Convegno L utilizzo del bosco a fini produttivi. S. Sofia (FO). BALDINI S. (1987) Prove di utilizzazioni meccanizzate nelle conversioni La conversione dei boschi cedui in alto fusto (Stato attuale delle ricerche) Anno Europeo Dell'Ambiente. U.N.I.F.. BERTI S., PIEGAI F., VERANI S. (1989) Manuale d'istruzione per il rilievo dei tempi di lavoro e delle produttività nei lavori forestali Quaderni dell'istituto di Assestamento e Tecnologia Forestale, Università di Firenze, Fascicolo IV. Tipografia NOVA, Lastra a Signa (FI). CORSINI E. (2001) Produttività nelle operazioni d abbattimento, allestimento ed esbosco a soma con trattore, in un taglio di maturità di un ceduo di cerro nel Complesso Forestale Bandite di Follonica (GR) Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali, Facoltà di Agraria, Università di Firenze. Tesi di Laurea. CURRÒ P., VERANI S. (1984) Tempi di lavoro e rendimenti di e- sbosco in un ceduo di cerro con Timberjack 225 Quaderni di ricerca n 4. Società Agricola e Forestale, Gruppo E.N.C.C.. Roma. CURRÒ P., VERANI S. (1986) Prove di concentramento del legname in un ceduo di cerro con due tipi di gru a cavo Quaderni di ricerca n 10. Società Agricola e Forestale, Gruppo E.N.C.C.. Roma. D.R.E.A.M. ITALIA (1993) Piano di gestione forestale Complesso Forestale Bandite di Follonica Volume 1. D.R.E.A.M. ITALIA (1993) Piano particolareggiato di Assestamento forestale Complesso Forestale Bandite di Follonica GIORDANO G. (1981) Tecnologia del legno Vol. 1, pp Ed. UTET, Torino. HIPPOLITI G. (1963) Relazione sui lavori di utilizzazione sperimentale nel bosco ceduo Cellulosa e Carta, n 9. Roma. HIPPOLITI G. (1968) L impiego delle motoseghe nella utilizzazione dei cedui Monti e Boschi, n 1. Ed. Edagricole, Bologna. HIPPOLITI G. (1997) Appunti di meccanizzazione forestale Studio editoriale Fiorentino, Firenze: pag. 5. AULAMAGNA n 5 Supplemento scientifico degli approfondimenti di Sherwood Foreste ed Alberi Oggi

13 Tagli di utilizzazione e di avviamento nei cedui quercini. Produttività a confronto di Franco Piegai Pagina 10 di 10 HIPPOLITI G., FABIANO F. (2005) Comunicazione orale HIPPOLITI G., PIEGAI F. (2000) Tecniche e sistemi di lavoro per la raccolta del legno Casa Ed. Compagnia delle Foreste, Arezzo. PETRONZI F. (2002) Produttività nelle operazioni di abbattimento, allestimento ed esbosco a soma con trattore, in una conversione di ceduo di cerro nel Complesso Forestale Bandite di Follonica (GR) Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali, Facoltà di Agraria, Università di Firenze. Tesi di Laurea. PIEGAI F. (1985) Impiego delle risine in polietilene per l'avvallamento Monti e Boschi, n 3. Edagricole, Bologna. PIEGAI F. (1987) Abbattimento, allestimento ed esbosco nei lavori di conversione dei cedui in alto fusto La conversione dei boschi cedui in alto fusto (Stato attuale delle ricerche) Anno Europeo Dell'Ambiente. U.N.I.F.. PIEGAI F., UZIELLI L., HIPPOLITI G. (1980) Diradamento geometrico a strisce in un ceduo di cerro: prove comparative fra sei sistemi di lavoro con vari mezzi di esbosco Cellulosa e Carta, n 3. Roma. PIEGAI F., QUILGHINI G. (1993) Esbosco a soma con trattore Monti e Boschi, n 1. Edagricole, Bologna. PIEGAI F., MARCHI E. (1996) Igiene ed ergonomia nel lavoro con motosega in soprassuoli di conifere Monti e Boschi, n 5. Edagricole, Bologna. PIEGAI F., FABIANO F., MARCHI E. (2003) Progetto Selvicoltura sostenibile per i cedui di cerro Incontro tecnico Montieri (GR) 15 maggio DISTAF Editor. pp 8. PIEGAI F., FABIANO F., MARCHI E. (2004) Unità di misura e perdite di legna da ardere nelle utilizzazioni dei cedui e nei tagli di conversione L'Italia Forestale e Montana n. 6. Accademia Italiana di Scienze Forestali, Firenze. AULAMAGNA n 5 Supplemento scientifico degli approfondimenti di Sherwood Foreste ed Alberi Oggi

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15 Particella CeA1 Particella CeB2 Particella CeB3 Particella CeC4 Particella CeC5 Particella CeD6 Particella CeD7 Polloni Matric. Totale Polloni Matric. Totale Polloni Matric. Totale Polloni Matric. Totale Polloni Matric. Totale Polloni Matric. Totale Polloni Matric. Totale Fusti: N ha Area basim.: G ha -1 (m 2 ) 13,72 5,38 19,10 18,91 6,52 25,43 24,80 2,14 26,94 22,41 5,51 27,92 23,21 4,36 27,57 15,40 20,55 35,95 20,52 5,95 26,47 Diam. Medio: dgm (cm) 9,2 17,6 10,3 9,7 21,7 11,0 8,0 15,7 8,2 7,1 15,1 7,7 9,8 17,7 10,4 10,1 30,2 14,5 11,7 25,1 12,9 Altezza media: hm (m) 10,1 13,7 12,3 10,5 14,5 12,4 9,1 13,3 11,9 8,2 13,2 11,8 10,5 13,7 12,3 10,8 16,2 13,1 11,7 15,2 12,8 Volume stimato: V ha -1 (m 3 ) 113, , , , , , ,860 Volume raccolto: V ha -1 (m 3 ) 156, , , , , , ,550 Tabella 1 Tabella 1 Parametri dendrometrici e strutturali delle aree di saggio nelle 7 particelle utilizzate a ceduo, prima dell intervento.

16 Particella AvA1 Particella AvA2 Particella AvB1 Particella AvB2 Polloni Matric. Totale Totale Totale % Polloni Matric. Totale Totale Totale % Polloni Matric. Totale Totale Totale % Polloni Matric. Totale Totale Totale % prima dopo tolto interv. prima dopo tolto interv. prima dopo tolto interv. prima dopo tolto Fusti: N , , , ,0 ha inter v. Area basim.: G ha -1 (m 2 ) Diam. Medio: dgm (cm) 22,70 5,40 28,10 11,99 16,11 57,3 22,70 7,80 30,50 13,90 16,60 54,4 20,80 7,30 28,10 21,01 7,09 25,2 21,70 4,90 26,60 15,07 11,53 43,3 7,6 17,0 8,3 8,6 17,8 9,6 10,5 20,6 11,7 8,7 19,1 9,4 Altezza media: hm (m) 9,5 13,6 10,0 10,3 13,8 11,0 11,7 14,4 12,4 10,3 14,1 10,9 Volume stimato: V ha -1 (m 3 ) 160,000 95,120 64,880 40,6 181, ,750 67,850 37,4 225, ,460 44,140 19,6 158, , ,200 24,0 Volume raccolto: V ha -1 (m 3 ) 75,230 89,076 46,776 45,684 Tabella 2 Tabella 2 Parametri dendrometrici e strutturali delle 4 particelle avviate all alto fusto.

17 Particella Operai Motoseghe TN TN TN TM TL TN Pieni Miscela Olio Legna Produttività abbattimento allestimento operaio operaio operaio macchina catena utilizzata netta lorda n n h op (%TN) h op (%TN) h op (%TL) h op (%TL) h op (%) h motosega n l l mst q mst/h op-q/h op mst/h op-q/h op CeA ,70 (9,3) 46,04 (90,7) 50,74 (40,4) 74,99 (59,6) 125,73 (100,0) 25, ,24 12,76 64, ,26 1,275-7,61 0,515-3,07 CeB2 CeB3 CeB ,91 (8,0) 45,01 (92,0) 48,92 (42,6) 65,88 (57,4) 114,80 (100,0) 25, ,02 10,73 44, ,49 0,920-5,32 0,392-2, ,30 (12,7) 50,02 (87,3) 57,32 (44,8) 70,68 (55,2) 128,00 (100,0) 28, ,08 13,92 66, ,98 1,158-6,16 0,518-2, ,21 (10,6) 95,03 (89,4) 106,24 (43,8) 136,56 (56,2) 242,80 (100,0) 54, ,10 24,65 111, ,47 1,048-5,77 0,459-2,53 CeC4 CeC5 CeC ,68 (11,1) 45,47 (88,9) 51,15 (43,6) 66,25 (56,4) 117,40 (100,0) 26, ,08 13,92 67, ,10 1,323-7,24 0,576-3, ,67 (10,1) 41,47 (89,9) 46,14 (40,0) 69,19 (60,0) 115,33 (100,0) 24, ,86 11,89 59, ,39 1,295-7,70 0,518-3, ,35 (10,6) 86,94 (89,4) 97,29 (41,8) 135,44 (58,2) 232,73 (100,0) 51, ,94 25,81 127, ,49 1,309-7,46 0,547-3,12 CeD6 CeD7 CeD ,52 (10,2) 57,28 (89,8) 63,80 (39,5) 97,68 (60,5) 161,48 (100,0) 35, ,82 19,43 109, ,14 1,718-11,13 0,679-4, ,00 (9,6) 47,06 (90,4) 52,06 (41,2) 74,24 (58,8) 126,30 (100,0) 28, ,46 14,79 63, ,50 1,218-7,27 0,502-3, ,52 (9,9) 104,34 (90,1) 115,86 (40,3) 171,92 (59,7) 287,78 (100,0) 64, ,28 34,22 172, ,64 1,493-9,40 0,601-3,78 Ceduo ,78 (10,2) 332,35 (89,8) 370,13 (41,6) 518,91 (58,4) 889,04 (100,0) 195, ,56 97,44 476, ,86 1,287-7,60 0,536-3,17 AvA1 AvA2 AvA ,27 (12,4) 44,47 (87,6) 50,74 (40,3) 75,16 (59,7) 125,90 (100,0) 24, ,40 11,60 37, ,81 0,744-3,60 0,300-1, ,52 (11,3) 43,33 (88,7) 48,85 (40,8) 70,85 (59,2) 119,70 (100,0) 24, ,56 10,44 42, ,69 0,880-4,56 0,359-1, ,79 (11,8) 87,80 (88,2) 99,59 (40,5) 146,01 (59,5) 245,60 (100,0) 49, ,96 22,04 80, ,50 0,811-4,07 0,329-1,65 AvB1 AvB2 AvB ,53 (8,9) 26,03 (91,1) 28,56 (36,8) 49,14 (63,2) 77,70 (100,0) 17, ,58 6,67 21, ,77 0,748-4,05 0,275-1, ,18 (10,6) 26,75 (89,4) 29,93 (42,6) 40,37 (57,4) 70,30 (100,0) 14, ,58 6,67 23, ,04 0,800-3,74 0,341-1, ,71 (9,8) 52,78 (90,2) 58,49 (39,5) 89,51 (60,5) 148,00 (100,0) 31, ,16 13,34 45, ,81 0,774-3,89 0,306-1,54 Avviamento ,50 (11,1) 140,58 (88,9) 158,08 (40,2) 235,52 (59,8) 393,60 (100,0) 80, ,12 35,38 126, ,31 0,797-4,00 0,320-1,61 Tabella 3 Tabella 3 Organizzazione del cantiere e maestranze e macchine impiegate, tempi netti (TN), morti (TM), lordi (TL), in ore operaio (h op), e loro percentuali, tempi macchina, consumi di carburante e lubrificante, quantitativi lavorati e produttività del lavoro nell operazione di abbattimento ed allestimento, per tipologia di intervento, nelle particelle.

18 Particella Operai Trattore TN viaggio TN TN viaggio TN TN TM TL Distanza Viaggi Gasolio Legna a Legna Produttività con gabbie scarico carico carico scarico totale totale totale esbosco viaggio totale netta lorda n n h op-(%tn) h op-(%tn) h op-(%tn) h op-(%tn) h op-(%tl) h op-(%tl) h op m n l mst mst q mst/h op-q/h op mst/h op-q/h op CeA ,28-(10,2) 15,50-(69,4) 3,30-(14,8) 1,26-(5,6) 22,34-(76,2) 6,96-(23,8) 29, ,620 64, ,26 2,896-17,29 2,208-13,18 CeB ,06-(12,5) 9,88-(60,2) 3,68-(22,4) 0,80-(4,9) 16,42-(75,4) 5,36-(24,6) 21, (8+3) 25 4,740 44, ,49 2,740-15,86 2,066-11,96 CeB ,46-(17,6) 13,96-(55,0) 6,02-(23,7) 0,94-(3,7) 25,38-(70,9) 10,42-(29,1) 35, (14+1) 38 4,580 66, ,98 2,614-13,91 1,853-9,86 CeB 2 1 6,52-(15,6) 23,84-(57,0) 9,70-(23,2) 1,74-(4,2) 41,80-(72,6) 15,78-(27,4) 57, (22+4) 63 4, , ,47 2,664-14,68 1,934-10,65 CeC ,48-(22,0) 11,92-(47,9) 6,74-(27,0) 0,78-(3,1) 24,92-(78,6) 6,80-(21,4) 31, (14+1) 37 4,670 67, ,10 2,715-14,85 2,133-11,67 CeC ,90-(21,8) 10,86-(48,3) 5,82-(25,9) 0,90-(4,0) 22,48-(84,5) 4,12-(15,5) 26, (13+1) 34 4,420 59, ,39 2,657-15,81 2,245-13,36 CeC ,38-(21,9) 22,78-(48,1) 12,56-(26,5) 1,68-(3,5) 47,40-(81,3) 10,92-(18,7) 58, (27+2) 71 4, , ,49 2,688-15,31 2,184-12,44 CeD ,40-(16,6) 22,30-(57,6) 8,58-(22,2) 1,38-(3,6) 38,66-(68,5) 17,78-(31,5) 56, , , ,14 2,835-18,37 1,942-12,58 CeD ,14-(15,0) 11,98-(57,0) 5,16-(24,6) 0,72-(3,4) 21,00-(64,5) 11,56-(35,5) 32, ,530 63, ,50 3,019-18,02 1,947-11,62 CeD 2 1 9,54-(16,0) 34,28-(57,4) 13,74-(23,0) 2,10-(3,6) 59,66-(67,0) 29,34-(33,0) 89, , , ,64 2,900-18,25 1,944-12,23 Ceduo ,72-(16,8) 96,40-(56,2) 39,30-(23,0) 6,78-(4,0) 171,20-(73,1) 63,00-(26,9) 234, (101+6) 258 4, , ,86 2,783-16,44 2,034-12,01 AvA ,60- (9,9) 11,08-(68,5) 2,42-(15,0) 1,06-(6,6) 16,16-(81,5) 3,68-(18,5) 19, (10+1) 24 3,600 37, ,81 2,337-11,31 1,904-9,21 AvA ,22- (7,9) 11,76-(76,1) 1,58-(10,2) 0,90-(5,8) 15,46-(77,5) 4,48-(22,5) 19, (11+1) 23 3,740 42, ,69 2,781-14,40 2,156-11,17 AvA 2 1 2,82- (8,9) 22,84-(72,2) 4,00-(12,7) 1,96-(6,2) 31,62-(79,5) 8,16-(20,5) 39, (21+2) 47 3,671 80, ,50 2,554-12,82 2,030-10,19 AvB ,16-(12,9) 5,94-(66,0) 1,34-(14,9) 0,56-(6,2) 9,00-(79,6) 2,30-(20,4) 11, (6+0) 14 3,560 21, ,77 2,373-12,86 1,890-10,25 AvB ,72- (7,9) 6,80-(74,4) 1,10-(12,0) 0,52-(5,7) 9,14-(84,8) 1,64-(15,2) 10, (6+0) 14 3,990 23, ,04 2,619-12,26 2,221-10,39 AvB 2 1 1,88-(10,4) 12,74-(70,2) 2,44-(13,5) 1,08-(6,0) 18,14-(82,2) 3,94-(17,8) 22, (12+0) 28 3,775 45,30 227,81 2,497-12,56 2,052-10,32 Avviamento 2 1 4,70- (9,4) 35,58-(71,6) 6,44-(12,9) 3,04-(6,1) 49,76-(80,4) 12,10-(19,6) 61, (33+2) 75 3, , ,31 2,533-12,73 2,038-10,24 Tabella 4 Tabella 4 Organizzazione del cantiere e maestranze e macchine impiegate, tempi netti (TN), morti (TM), lordi (TL), in ore operaio (h op), e loro percentuali, distanze medie percorse, viaggi effettuati (completi + a metà carico, per esigenze di lavoro), consumi di carburante, quantitativi medi e totali lavorati e produttività del lavoro nell operazione di esbosco a soma con trattore, per tipologia di intervento, nelle particelle.

19 Particella Volume Diametro mediano pezzi Lunghezza Volume sterico Pezzi Peso Volume Volume Coefficiente Massa Massa sterico minimo medio massimo media pezzi medio pezzi Peso Numero pezzi geometrico reale H 2 O volumica sterica medio pezzi a mst a q mst n kg m 3 m 3 kg/m 3 kg/mst cm cm cm cm cm 3 kg/p n P/mst n P/q CeA1 9, ,815 5,818 0, , , CeB2 8, ,990 5,026 0, , , CeB3 9, ,999 4,858 0, , , CeC4 9, ,925 4,881 0, , , CeC5 9, ,508 5,481 0, , , CeD6 9, ,012 5,973 0, , , CeD7 9, ,539 5,555 0, , , CeTotale 65, ,788 37,592 0, , , AvA1 7, ,058 3,758 0, , , AvA2 7, ,359 3,970 0, , , AvB1 7, ,686 4,222 0, , , AvB2 7, ,182 3,759 0, , , AvTotale 30, ,285 15,709 0, , , Tabella 5 Tabella 5 Dati numerici, dimensionali, volumetrici e di peso misurati e calcolati sulla legna dei carichi campione delle particelle.

20 Particella Operai Operai TN TN TN TM TM TM TL TL TL Distanza Diametro CeA1 Legna a Legna Produttività globale Abba-Alle Esbosco Abb-All Trattore Totale Abb-All Trattore Totale Abb-All Trattore Totale esbosco medio fusti viaggio totale netta lorda n n h op h op h op (%TL) h op h op h op (%TL) h op h op h op (%) m cm mst mst q mst/h op-q/h op mst/h op-q/h op ,74 22,34 73,08 (47,1) 74,99 6,96 81,95 (52,9) 125,73 29,30 155,03 (100,0) ,3 4,620 64, ,26 0,885-5,29 0,417-2,49 CeB ,92 16,42 65,34 (47,8) 65,88 5,36 71,24 (52,2) 114,80 21,78 136,58 (100,0) ,0 4,740 44, ,49 0,689-3,99 0,329-1,91 CeB ,32 25,38 82,70 (50,5) 70,68 10,42 81,10 (49,5) 128,00 35,80 163,80 (100,0) 511 8,2 4,580 66, ,98 0,802-4,27 0,405-2,15 CeB ,24 41,80 148,04 (49,3) 136,56 15,78 152,34 (50,7) 242,80 57,58 300,38 (100,0) 473 4, , ,47 0,752-4,14 0,371-2,04 CeC ,15 24,92 76,07 (51,0) 66,25 6,80 73,05 (49,0) 117,40 31,72 149,12 (100,0) 618 7,7 4,670 67, ,10 0,889-4,87 0,454-2,48 CeC ,14 22,48 68,62 (48,3) 69,19 4,12 73,31 (51,7) 115,33 26,60 141,93 (100,0) ,4 4,420 59, ,39 0,870-5,18 0,421-2,50 CeC ,29 47,40 144,69 (49,7) 135,44 10,92 146,36 (50,3) 232,73 58,32 291,05 (100,0) 581 4, , ,49 0,880-5,01 0,438-2,49 CeD ,80 38,66 102,46 (47,0) 97,68 17,78 115,46 (53,0) 161,48 56,44 217,92 (100,0) ,5 4, , ,14 1,070-6,93 0,503-3,26 CeD ,06 21,00 73,06 (46,0) 74,24 11,56 85,80 (54,0) 126,30 32,56 158,86 (100,0) ,9 4,530 63, ,50 0,868-5,18 0,399-2,38 CeD ,86 59,66 175,52 (46,6) 171,92 29,34 201,26 (53,4) 287,78 89,00 376,78 (100,0) 426 4, , ,64 0,986-6,20 0,459-2,89 Ceduo ,13 171,20 541,33 (48,2) 518,91 63,00 581,91 (51,8) 889,04 234, ,24 (100,0) 475 4, , ,86 0,880-5,20 0,424-2,51 AvA ,74 16,16 66,90 (45,9) 75,16 3,68 78,84 (54,1) 125,90 19,84 145,74 (100,0) 515 8,3 3,600 37, ,81 0,565-2,73 0,259-1,25 AvA ,85 15,46 64,31 (46,1) 70,85 4,48 75,33 (53,9) 119,70 19,94 139,64 (100,0) 341 9,6 3,740 42, ,69 0,668-3,46 0,308-1,59 AvA ,59 31,62 131,21 (46,0) 146,01 8,16 154,17 (54,0) 245,60 39,78 285,38 (100,0) 424 3,671 80, ,50 0,616-3,09 0,283-1,42 AvB ,56 9,00 37,56 (42,2) 49,14 2,30 51,44 (57,8) 77,70 11,30 89,00 (100,0) ,7 3,560 21, ,77 0,569-3,08 0,240-1,30 AvB ,93 9,14 39,07 (48,2) 40,37 1,64 42,01 (51,8) 70,30 10,78 81,08 (100,0) 453 9,4 3,990 23, ,04 0,613-2,87 0,295-1,38 AvB ,49 18,14 76,63 (45,1) 89,51 3,94 93,45 (54,9) 148,00 22,08 170,08 (100,0) 489 3,775 45, ,81 0,591-2,97 0,266-1,34 Avviamento ,08 49,76 207,84 (45,6) 235,52 12,10 247,62 (54,4) 393,60 61,86 455,46 (100,0) 449 3, , ,31 0,606-3,05 0,277-1,39 Tabella 6 Tabella 6 Organizzazione del cantiere, maestranze e macchine impiegate, tempi netti (TN), morti (TM), lordi (TL), in ore operaio (h op), e loro percentuali, quantitativi medi e totali lavorati e produttività globale del lavoro di abbattimento, allestimento ed esbosco a soma con trattore nelle particelle.

21 Particella Operai Motoseghe Operai Trattore TN TN TM TM TL TL Legna TN Miscela Olio Gasolio Abba-Alle Esbosco con gabbie Abb-All Esbosco Abb-All Esbosco Abb-All Esbosco utilizzata macchina catena n n n n h op - d sq h op - d sq h op - d sq h op - d sq h op - d sq h op - d sq mst q h motosega l l l CeA ,96-6,34 89,36-5,58 299,96-9,37 27,84-1,74 502,92-15,72 117,20-7,33 258, ,04 100,12 80,96 51, CeB2 CeB3 CeB ,68-6,12 65,68-4,11 263,52-8,24 21,44-1,34 459,20-14,36 87,12-5,45 179, ,96 102,00 68,08 42, ,28-7,17 101,52-6,33 282,72-8,84 41,68-2,60 512,00-16,00 143,20-8,95 265, ,92 115,88 88,32 55, ,48-6,65 167,20-5,22 273,12-8,54 31,56-1,97 485,60-15,18 115,16-7,20 222, ,94 108,94 78,20 49, CeC4 CeC5 CeC ,60-6,39 99,68-6,22 265,00-8,27 27,20-1,71 469,60-14,68 126,88-7,93 270, ,40 106,88 88,32 55, ,56-5,77 89,92-5,62 276,76-8,65 16,48-1,03 461,32-14,42 106,40-6,65 238, ,56 99,72 75,44 47, ,58-6,08 189,60-5,92 270,88-8,46 21,84-1,37 465,46-14,55 116,64-7,29 254, ,98 103,30 81,88 51, CeD6 CeD7 CeD ,20-7,97 154,64-9,66 390,72-12,22 71,12-4,45 645,92-20,19 225,76-14,11 438, ,56 143,52 123,28 77, ,24-6,51 84,00-5,26 296,96-9,28 46,24-2,89 505,20-15,79 130,24-8,14 253, ,00 113,32 93,84 59, ,72-7,24 238,64-7,46 343,84-10,75 58,68-3,67 575,56-17,99 178,00-11,13 345, ,28 128,42 108,56 68, Ceduo ,50-6,61 684,80-6,11 296,52-9,27 36,00-2,25 508,02-15,88 133,83-8,36 272, ,92 111,63 88,32 55, AvA1 AvA2 AvA ,96-6,34 64,64-4,04 300,64-9,40 14,72-0,92 503,60-15,74 79,36-4,96 151, ,24 99,60 73,60 46, ,40-6,11 61,84-3,86 283,40-8,86 17,92-1,12 478,80-14,96 79,76-4,98 171, ,76 96,76 66,24 41, ,18-6,23 126,48-3,95 292,02-9,13 16,32-1,02 491,20-15,35 79,56-4,97 161, ,00 98,18 69,92 44,08 94 AvB1 AvB2 AvB ,24-3,57 36,00-2,25 196,56-6,14 9,20-0,57 310,80-9,71 45,20-2,83 85, ,08 68,04 42,32 26, ,72-3,74 36,56-2,29 161,48-5,04 6,56-0,41 281,20-8,79 43,12-2,69 95, ,16 57,44 42,32 26, ,98-3,65 72,56-2,27 179,02-5,59 7,88-0,49 296,00-9,25 44,16-2,76 90, ,62 62,74 42,32 26,68 56 Avviamento ,08-4,94 199,04-3,11 235,52-7,36 12,10-0,77 393,60-12,30 61,86-3,87 126, ,31 80,46 56,12 35,38 75 Tabella 7 Tabella 7 Organizzazione del cantiere, maestranze e macchine impiegate, tempi netti (TN), morti (TM), lordi (TL), in ore operaio (h op) e giorni squadra (d sq), e loro percentuali, quantitativi lavorati e consumi di carburanti e lubrificanti, ad ettaro, nel lavoro di abbattimento ed allestimento e di esbosco a soma con trattore, per tipologia di intervento.

22 Particella Fusti Provvigione stimata Volume stimato Percentuale Volume realmente Pezzi Costo Prezzo Costi Ricavi Differenza N/ha G/ha Dgm hm prima dopo tagliato tagliata lavorato N/ha Dm a q a q lavoro lavoro N m 2 cm m m 3 /ha m 3 /ha m 3 /ha % m 3 /ha - q/ha N cm /q /q /ha /ha /ha CeA ,10 10,3 12,3 113, , , ,2 5,87 6,5 9069, ,76 973,38 CeB ,43 11,0 12,4 140, , , ,7 7,61 6,5 7929, , ,58 CeB ,94 8,2 11,9 142, , , ,2 6,83 6,5 9643, ,48-465,93 CeC ,92 7,7 11,8 142, , , ,1 5,92 6,5 8763, ,60 858,63 CeC ,57 10,4 12,3 163, , , ,2 5,83 6,5 8287, ,19 950,50 CeD ,95 14,5 13,1 240, , , ,6 4,56 6, , , ,69 CeD ,47 12,9 12,8 166, , , ,7 6,16 6,5 9326, ,00 514,76 AvA ,10 8,3 10,0 160,000 95,120 64,880 40,6 75, , ,8 11,50 6,5 8409, , ,20 AvA ,50 9,6 11,0 181, ,750 67,850 37,4 89, , ,6 9,06 6,5 8070, , ,35 AvB ,10 11,7 12,4 225, ,460 44,140 19,6 46, , ,2 11,06 6,5 5121, , ,64 AvB ,60 9,4 10,9 158, ,700 38,200 24,0 45, , ,3 10,43 6,5 4674, , ,27 Tabella 8 Tabella 8 Dati numerici, dimensionali, volumetrici e di peso, per la caratterizzazione delle particelle, con costi e prezzi del materiale lavorato, ad ettaro.

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