PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI IN SICILIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI IN SICILIA"

Transcript

1 PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI IN SICILIA

2 PIANO DI GESTIONE DEI RIFIUTI IN SICILIA Adottato con Ordinanza commissariale n 1166 del 18 dicembre 2002 Aragona (Ag), 21/02/2008

3 Tappe importanti verso il Piano dic 98 Governo Capodicasa richiesta stato di emergenza nel settore dei rifiuti in Sicilia 22 gen Presidente Cons.Ministri dich. stato di emergenza nel settore dei rifiuti per la Sicilia 31 mag 1999 Ord Ministro Interno nomina del Presidente della Regione Siciliana a Commissario per l emergenza 18 dic 2002 Adozione del Piano di Gestione dei Rifiuti in Sicilia, Ordinanza commissariale n 1166

4 Fondamenta del Piano Conferenza dell'onu sull'ambiente Umano del 1972 Nazioni Unite, istituizione Commissione Mondiale sull'ambiente e lo Sviluppo "Commissione Brundtland" Rapporto Commissione Brundtland, 1987 OCF - OUR COMMON FUTURE - II Nostro Comune Futuro

5 Fondamenta del Piano Rapporto: OUR COMMON FUTURE II Nostro Comune Futuro viene elaborato e definito il concetto di sviluppo sostenibile che fa fronte ai bisogni del presente senza compromettere la possibilità alle generazioni future di far fronte ai loro bisogni

6 Fondamenta del Piano Rapporto: OUR COMMON FUTURE II Nostro Comune Futuro viene stabilito un forte legame tra crisi di carattere ambientale e azioni di sviluppo non sostenibili che contribuisce ad allargare il divario esistente fra il Nord ed il Sud del mondo

7 Fondamenta del Piano Rapporto: OUR COMMON FUTURE II Nostro Comune Futuro Risultato: l'assemblea Generale dell'onu stabilì di organizzare una conferenza che prevedesse delle strategie urgenti per: promuovere lo sviluppo sociale ed economico preservare e proteggere l'ambiente

8 Fondamenta del Piano l'assemblea Generale dell'onu Adotta Agenda 21 quale piano per l'azione globale in tutte le aree di sviluppo sostenibile e la predisposizione di strategie per prevenire il degrado ambientale stabilire un modo di vita sostenibile per il pianeta nel ventunesimo secolo

9 Fondamenta del Piano l'assemblea Generale dell'onu Istituì una Commissione sullo Sviluppo Sostenibile (CSD), per monitorare e guidare l'attuazione di Agenda 21

10 Fondamenta del Piano Trattato sull'unione Europea Maastricht, 7 febbraio 1992 Obiettivo prioritario: La promozione di una crescita sostenibile rispettosa dell'ambiente

11 Fondamenta del Piano Conseguenza naturale della Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo) Rio de Janeiro nel 1992 è Quinto programma di azione per l'ambiente Unione Europea - 1 febbraio 1993 Elabora una strategia comunitaria specifica per la gestione dei rifiuti (risoluzione del Consiglio U.E. del 24 febbraio 1997)

12 Fondamenta del Piano Risoluzione del Consiglio U.E feb 1997 la gestione dei rifiuti Basata sui principi: dello sviluppo sostenibile di un'azione preventiva e precauzionale della sussidiarietà e della corresponsabilità della gestione del ciclo biologico dei prodotti e dei rifiuti

13 Fondamenta del Piano Quinto programma di azione per l'ambiente Unione Europea - 1 febbraio 1993 Obiettivo generale Un uso sostenibile delle risorse: Industria Agricoltura Trasporti Energia Turismo

14 Fondamenta del Piano Quinto programma di azione per l'ambiente Unione Europea - 1 febbraio 1993 Nello specifico: si tratteggia una politica globale da applicare a ogni tipo di rifiuto destinata alla Ri-valorizzazione Ri-utilizzazione Smaltimento

15 Fondamenta del Piano Quinto programma di azione per l'ambiente Unione Europea - 1 febbraio 1993 In considerazione che: una crescita economica comporta una maggiore produzione di rifiuti la produzione di rifiuti dovrebbe essere impedita o limitata alla fonte

16 Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti ed ha come obiettivi: Smaltimento - per i rifiuti che non possono essere ri-valorizzati o ri-utilizzati, con il minor rischio per l'ambiente

17 Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Definizione ed attuazione di programmi di gestione dei rifiuti benefica per l'ambiente e vantaggiosa in termini di costi

18 Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Scambio intenso e costante di informazioni sulle tecnologie pulite

19 Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Immissione sul mercato di prodotti concepiti in modo da contribuire alla tutela dell ambiente e ad agevolare lo smaltimento finale

20 Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Rafforzamento delle azioni di promozione delle tecnologie di riutilizzazione e rivalorizzazione dei rifiuti accompagnate da adeguate misure di controllo ambientale

21 Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Realizzazione di un'adeguata rete integrata di impianti di smaltimento

22 Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Riduzione delle quantità di rifiuti destinate alle discariche (da perseguire anche attraverso processi di pretrattamento e/o incenerimento)

23 Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Valutazione delle varie opzioni di prevenzione, rivalorizzazione e smaltimento, che tenga conto delle implicazioni economiche, sociali ed ambientali globali - nell'applicazione piena del principio «chi inquina paga»

24 Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Introduzione di incentivi e strumenti economici (compresi i sistemi di cauzione/restituzione e accordi volontari)

25 Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Prevenzione dei rifiuti per quanto riguarda la riduzione al minimo della produzione e le caratteristiche di pericolosità degli stessi

26 Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti promozione del recupero dei rifiuti onde ridurre il quantitativo destinato allo smaltimento e risparmiare risorse naturali

27 Obiettivi del Piano Nella gestione del ciclo dei rifiuti Applicazione di adeguate norme sulle emissioni per quanto riguarda il funzionamento degli impianti in cui vengono inceneriti i rifiuti per assicurare un alto livello di protezione dell'ambiente

28 DICHIARAZIONE DELLO STATO D EMERGENZA ED ORDINANZE ATTUATIVE riportare sotto controllo la gestione dei rifiuti Come? impedire l introduzione di rifiuti provenienti da altre regioni censire e contrastare i casi di smaltimento abusivo operare riforme strutturali nel settore della raccolta, del trasporto, della valorizzazione, del recupero di materie e di energie individuare, chiudere e bonificare le discariche esistenti

29 DICHIARAZIONE DELLO STATO D EMERGENZA ED ORDINANZE ATTUATIVE riportare sotto controllo la gestione dei rifiuti limitare lo smaltimento residuale in discarica attraverso un numero strettamente necessario di discariche pubbliche, controllate adeguatamente attrezzate e gestite perseguire delle azioni di contenimento della produzione dei rifiuti potenziare la raccolta differenziata ed i sistemi tecnologici di selezione, di valorizzazione, di recupero anche energetico, mediante l applicazione delle migliori tecnologie disponibili tese ad un giusto equilibrio tra le prestazioni ambientali e le condizioni economiche

30 Attività Commissariale pre Piano Definizione di quattro importanti piani di settore il piano per la gestione dei rifiuti inerti il piano per la rottamazione dei veicoli a motore le linee guida per la progettazione degli impianti di compostaggio le linee guida per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani

31 Discariche operanti pre-emergenza

32 Discariche operanti al 30 giugno 2002

33 Discariche operanti al 30 giugno Agrigento

34 Discariche previste nel piano

35 Discariche previste nel piano prov. Agrigento

36 Isole Ecologiche previste

37 Centri Comunali di Raccolta previsti

38 Impianti di selezione della frazione secca previste

39 IMPIANTI DI SELEZIONE DELLA FRAZIONE UMIDA

40 AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI (ATO) E SOTTO AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI (SUB ATO)

41 Il piano stabilisce le linee guida anche per: 1. CENTRI DI ROTTAMAZIONE 2. IMPIANTI DI DISCARICA PER RIFIUTI INERTI 3. IMPIANTI DI STOCCAGGIO 4. DISCARICHE PER RIFIUTI NON PERICOLOSI E PERICOLOSI 5 IMPIANTI DI TRATTAMENTO, RECUPERO E DI TERMOVALORIZZAZIONE 6. IMPIANTI DI DEPOSITO SOTTERRANEO DI RIFIUTI

42 Quattro Sistemi Territoriali Ordinanza n del 30 settembre 2004 Agrigento Augusta Palermo Catania-Messina

43 Cartogr. Ambito e Sistemi Territoriali

44 Impianti costituenti il Sistema Agrigento stazione di trasferenza - Castelvetrano; stazione di trasferenza - Gela; stazione di trasferenza - Ravanusa; stazione di trasferenza - Sciacca; impianto di selezione meccanica R.S.U. e biostabilizzazione della frazione umida, - Casteltermini; impianto di selezione meccanica R.S.U. e biostabilizzazione della frazione umida, - Aragona- Favara; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai sovvalli provenienti dagli impianti del sistema, - Aragona; impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica, comprensivo della linea per l inertizzazione delle ceneri - Casteltermini (AG) e Campofranco (CL);

45 Impianti costituenti il Sistema Augusta stazione di trasferenza, Caltagirone (CT) c.da S.Maria Poggiarelli; tazione di trasferenza, Catania località Pantanod Arci; stazione di trasferenza, Avola (SR) c.da La Gebbia; impianto di selezione meccanica di R.U. e biostabilizzazione della frazione umida, Enna; impianto di selezione meccanica di R.U. e biostabilizzazione della frazione umida, Modica (RG); impianto di selezione meccanica di R.U. e biostabilizzazione della frazione umida, Augusta (SR) ; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai sovvalli provenienti dagli impianti del sistema, Enna e di Assoro; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai sovvalli provenienti dagli impianti del sistema, Modica c.da Costa dell Olio; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai sovvalli provenienti dagli impianti del sistema, Lentini C/da Grotte San Giorgio; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai residui della termovalorizzazione del R.U. (scorie e ceneri) Lentini C/da Scalpello; impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica comprensivo della linea per l inertizzazione delle ceneri Augusta.

46 Impianti costituenti il Sistema Palermo stazione di trasferenza - Carini; stazione di trasferenza - Monreale; stazione di trasferenza - Termini Imerese; impianto di selezione meccanica R.S.U. e biostabilizzazione della frazione umida - Palermo Bellolampo; impianto di selezione meccanica R.S.U. e biostabilizzazione della frazione umida - Trapani; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai sovvalli provenienti dagli impianti del sistema - Palermo Bellolampo; discarica per rifiuti non pericolosi destinata ai sovvalli provenienti dagli impianti del sistema - Trapani; discarica per rifiuti non pericolosi, destinata alle polveri inertizzate provenienti dall impianto di termovalorizzazione - Palermo Bellolampo; impianto di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica, comprensivo della linea per l inertizzazione delle ceneri, Palermo Bellolampo.

47 Impianti costituenti il Sistema Catania-Messina stazione di trasferenza - Caronia (ME); stazione di trasferenza - Rometta (ME); stazione di trasferenza - Messina; stazione di trasferenza - Calatabiano (CT); impianto di pretrattamento - Catania, località Pantano d Arci. polo impiantistico Paternò (CT) costituito da: n. 1 impianto di pretrattamento, n. 1 impianto di termovalorizzazione n. 1 discarica di servizio per rifiuti non pericolosi;

48 Attese dal Piano Risvolti di tutela ambientale Risvolti tariffari Risvolti economici Risvolti occupazionali Impiego di risorse finanziarie (protez.civile Agenda 2000 Commissione Eurepea)

49 Tempistica Tempo di attuazione sei anni 2003 chiusura discariche ex art chiusura discariche ex art. 27 e attivazione termovalorizzatori Sett conclusione della validità del Piano

Normativa attuale sulla gestione dei rifiuti.

Normativa attuale sulla gestione dei rifiuti. Giornata tecnica sulla Gestione dei Rifiuti Evento organizzato dal progetto LANDCARE MED Normativa attuale sulla gestione dei rifiuti. Cagliari, 21 Dicembre 2015 Quadro Normativo NORMATIVA EUROPEA Direttiva

Dettagli

Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009

Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009 Il Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti Deliberazione del Consiglio Regionale n. 301 del 5 Maggio 2009 1 ANALISI DEI DATI PREGRESSI Serie storica delle produzioni del periodo 2002-2008 (t/anno)

Dettagli

Progetto di cooperazione fra Italia e Tunisia nel settore elettrico. Tunisi, 29 giugno 2007

Progetto di cooperazione fra Italia e Tunisia nel settore elettrico. Tunisi, 29 giugno 2007 Progetto di cooperazione fra Italia e Tunisia nel settore elettrico Tunisi, 29 giugno 2007 Sommario Il progetto L accordo politico e l agenda Il collegamento elettrico Italia Tunisia PROGETTO La Tunisia

Dettagli

Rifiuti: da problema a risorsa

Rifiuti: da problema a risorsa CONSORZIO NAZIONALE PER IL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DI BENI A BASE DI POLIETILENE Rifiuti: da problema a risorsa Nota illustrativa sul ciclo di gestione dei rifiuti in Italia CHE COSA SONO I RIFIUTI? Un

Dettagli

La termovalorizzazione nel nuovo Programma Regionale per la Gestione Rifiuti

La termovalorizzazione nel nuovo Programma Regionale per la Gestione Rifiuti La termovalorizzazione nel nuovo Programma Regionale per la Gestione Rifiuti Con contributi di: Dario Sciunnach S. Cappa, L. Losa, U. Parravicini, P. Zerbinati (Regione Lombardia) M. Lombardi (ARPA Lombardia)

Dettagli

Il modello impiantistico che trasforma il rifiuto in risorse.

Il modello impiantistico che trasforma il rifiuto in risorse. Replicabile, esportabile, versatile. Il modello impiantistico che trasforma il rifiuto in risorse. COSA PROPONE IL MODELLO SOGLIANO AMBIENTE? È un modello replicabile, esportabile e versatile di impianti

Dettagli

Cos'è e come funziona una discarica.

Cos'è e come funziona una discarica. Cos'è e come funziona una discarica. La discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo non differenziato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane. La

Dettagli

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE AD USO INDUSTRIALE per la produzione di ENERGIA IDROELETTRICA nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE attraverso lo sfruttamento

Dettagli

La gestione integrata dei rifiuti di imballaggio: una opportunità per i comuni di risparmio e miglioramento dell ambiente

La gestione integrata dei rifiuti di imballaggio: una opportunità per i comuni di risparmio e miglioramento dell ambiente La gestione integrata dei rifiuti di imballaggio: una opportunità per i comuni di risparmio e miglioramento dell ambiente Eugenio Bora Milano, 15 febbraio 2006 Rifiuti e legislazione I rifiuti sono un

Dettagli

Esempi di applicazione della certificazione ambientale. La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure

Esempi di applicazione della certificazione ambientale. La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure Esempi di applicazione della certificazione ambientale La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure 1 I riconoscimenti ottenuti 2 La dichiarazione ambientale 3 La dichiarazione

Dettagli

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna Andrea Zuppiroli Regione Emilia-Romagna Servizio Rifiuti e bonifica siti, servizi pubblici ambientali e sistemi

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

CAPITOLO 2 - NORMATIVA GENERALE DI RIFERIMENTO

CAPITOLO 2 - NORMATIVA GENERALE DI RIFERIMENTO CAPITOLO 2 - NORMATIVA GENERALE DI RIFERIMENTO La gestione dei rifiuti, dei rifiuti pericolosi, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggi è disciplinata dal Decreto Legislativo n 22 del 5/02/1997 Attuazione

Dettagli

TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"

TURISMO, BRAMBILLA: 400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO" "Per la prima volta in Italia, il governo dispone un concreto e significativo

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia

La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agro-alimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano La politica

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Strutture per le donne vittime di violenza in Sicilia Dati prima rilevazione

Strutture per le donne vittime di violenza in Sicilia Dati prima rilevazione Strutture per le donne vittime di violenza in Sicilia Dati prima rilevazione Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere 28 maggio 205 Sequenza attuazione L.r. /202 --202 Approvazione della

Dettagli

L Agenda 21 del Comune di Pianezza: insieme per un futuro sostenibile

L Agenda 21 del Comune di Pianezza: insieme per un futuro sostenibile L Agenda 21 del : insieme per un futuro sostenibile L Agenda 21 Locale, come sarà meglio descritto nei paragrafi successivi, è un processo partecipato il cui obiettivo prioritario è quello informare e

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

Chi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma.

Chi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma. Chi siamo L Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili (Assobioplastiche) è nata dalla volontà dei produttori, trasformatori e utilizzatori delle bioplastiche

Dettagli

CITTA DI SAN MAURO TORINESE

CITTA DI SAN MAURO TORINESE Allegato deliberazione Consiglio comunale n. 17 / 2015 CITTA DI SAN MAURO TORINESE REGOLAMENTO ANAGRAFE PUBBLICA DEI RIFIUTI Approvato con deliberazione Consiglio comunale n. 17 del 9 marzo 2015 1 Art.

Dettagli

RIFIUTI ZERO Si può e conviene

RIFIUTI ZERO Si può e conviene RIFIUTI ZERO Si può e conviene Federico Valerio Comitato Tecnico-Scientifico LIP Rifiuti Zero Rifiuti Zero è la strategia vincente di tutti gli ecosistemi naturali, sin da quando la Vita ha colonizzato

Dettagli

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it *Perché parliamo di genere e salute augusta.angelucci@alice.it La conferenza di PechIno 1995 ha a introdotto i principi di : EMPOWERMENT E GENDER MAINSTREAMING 28/10/15 La Conferenza ha adottato la Piattaforma

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU23 09/06/2011

REGIONE PIEMONTE BU23 09/06/2011 REGIONE PIEMONTE BU23 09/06/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 17 maggio 2011, n. 69-2068 Adeguamento ai nuovi limiti previsti dall'articolo 5 del D.Lgs 13 gennaio 2003 n. 36 relativi al collocamento

Dettagli

SERVIZIO: CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI

SERVIZIO: CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI Allegato a) - SCHEDE TECNICHE DEI SERVIZI RESI SCHEDA a.3 SERVIZIO: CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI DEFINIZIONE Oggetto del servizio è la gestione dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta per

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

Documento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. l'emergenza rifiuti e oltre Napoli 9 febbraio 2008

Documento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. l'emergenza rifiuti e oltre Napoli 9 febbraio 2008 Documento della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri l'emergenza rifiuti e oltre Napoli 9 febbraio 2008 PUNTI PRELIMINARI La direttiva 2006/12/UE relativa ai rifiuti

Dettagli

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione generale per l istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni La costituzione degli

Dettagli

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI)

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) Avanzamento Attività Organismo Intermedio Ministero dello Sviluppo Economico Direzione generale per gli incentivi alle imprese D.G.I.A.I Linee

Dettagli

COMUNE DI LANCIANO Provincia di Chieti Assessorato Sanità, Ambiente ed Energia Processo di Agenda 21 Locale Lanciano21

COMUNE DI LANCIANO Provincia di Chieti Assessorato Sanità, Ambiente ed Energia Processo di Agenda 21 Locale Lanciano21 Regolamento per l'organizzazione ed il funzionamento del FORUM 1 - Disposizioni generali Il Forum di Agenda 21 di Lanciano è promosso dal Comune di Lanciano nell'ambito del processo di partecipazione per

Dettagli

Ciclo di raccolta e recupero della materia in impianti a trattamento meccanico. 22 maggio 2015

Ciclo di raccolta e recupero della materia in impianti a trattamento meccanico. 22 maggio 2015 Ciclo di raccolta e recupero della materia in impianti a trattamento meccanico 22 maggio 2015 La Strategia Europea di gestione dei rifiuti Restando valido l assunto che «il miglior rifiuto è quello non

Dettagli

Rifiuti. RSA Provincia di Milano. Rifiuti

Rifiuti. RSA Provincia di Milano. Rifiuti RSA Provincia di Milano Rifiuti La normativa affida la gestione dei rifiuti urbani ai Comuni mentre alla Provincia spettano, oltre ai compiti di controllo, anche quelli di programmazione e di coordinamento

Dettagli

%FMJCFSBOm PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*"

%FMJCFSBOm PHHFUUP -3 %-(4 1*/0 3&(*0/-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3..;*0/&55*7*5}1*/*'*$503* %FMJCFSBOm &TUSBUUPEFMQSPDFTTPWFSCBMFEFMMBTFEVUBEFM HFOOBJP PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*" %FCPSB4&33"$$)*"/* 4FSHJP#0-;0/&--0 1SFTJEFOUF 7JDF1SFTJEFOUF

Dettagli

CITTA DI BIELLA AGENDA 21 LOCALE REGOLAMENTO DEL FORUM PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

CITTA DI BIELLA AGENDA 21 LOCALE REGOLAMENTO DEL FORUM PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE CITTA DI BIELLA AGENDA 21 LOCALE REGOLAMENTO DEL FORUM PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE 1. Disposizioni generali Il Forum Agenda 21 di Biella è promosso dal Comune di Biella nell ambito della valorizzazione

Dettagli

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE Annalisa Oddone, Confindustria Confindustria Sardegna Meridionale 12 giugno 2012 CARTA DEI PRINCIPI

Dettagli

Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis. Life Cycle Engineering: www.studiolce.it

Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis. Life Cycle Engineering: www.studiolce.it Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis Life Cycle Engineering: www.studiolce.it 0 Introduzione: Certificazione ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale L'obiettivo del Sistema

Dettagli

Redazione a cura di: Osservatorio Provinciale sui Rifiuti della Provincia di Cosenza

Redazione a cura di: Osservatorio Provinciale sui Rifiuti della Provincia di Cosenza Redazione a cura di: Osservatorio Provinciale sui Rifiuti della Provincia di Cosenza Progetto grafico: Osservatorio Provinciale sui Rifiuti della Provincia di Cosenza Immagine di copertina: opera di Mario

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Progetto Apprendere per orientarsi nella società complessa. Laboratorio ambientale: il riciclaggio dei rifiuti

Progetto Apprendere per orientarsi nella società complessa. Laboratorio ambientale: il riciclaggio dei rifiuti Regione Siciliana SCUOLA SECONDARIA DI 1 1 GRADO S. QUASIMODO - Ragusa Progetto Apprendere per orientarsi nella società complessa Laboratorio ambientale: il riciclaggio dei rifiuti Esperto: ing. Walter

Dettagli

Comune di TARANTO. Risorse - infrastruttuire - regolamenti. Modalità raccolta differenziata

Comune di TARANTO. Risorse - infrastruttuire - regolamenti. Modalità raccolta differenziata Programmi di comunicazione sulla raccolta differenziata Il comune gestisce attraverso Amiu SpA la realizzazione di programmi di comunicazione sulla R.D attraverso iniziative nelle scuole La campagna di

Dettagli

ALCUNE TAPPE IMPORTANTI DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE NEL MONDO ED IN EUROPA

ALCUNE TAPPE IMPORTANTI DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE NEL MONDO ED IN EUROPA Una lunga serie di conferenze, pubblicazioni, programmi internazionali ed europei, tra cui i seguenti a carattere più generale (molte altre iniziative riguardano specifici settori) caratterizzano il percorso

Dettagli

La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche

La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) AIRI TUTORIAL MEETING TECNOLOGIE MODERNE ED EMERGENTI PER LE PMI Perché una regolamentazione La politica ambientale dell'unione

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

ENERGIA PRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI

ENERGIA PRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI ENERGIA PRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI NORMATIVA la promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell elettricità Direttiva 2001/77/CE del 27 settembre

Dettagli

IL TRATTAMENTO E LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO: SITUAZIONE ITALIANA

IL TRATTAMENTO E LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO: SITUAZIONE ITALIANA CONFERENZA LABEINNOVATION IL TRATTAMENTO E LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO: SITUAZIONE ITALIANA BORIS PESCI - DIRETTORE CONSORZIO ASTRA SERVIZI AMBIENTALI Venerdì 23 maggio 2014 - ore 10-13

Dettagli

LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020

LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020 LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020 Floriana Clemente Direzione Ambiente Robassomero, 11 dicembre 2013 Le risorse:

Dettagli

Sessione: CONTI FISICI, INDICATORI E REPORTING PER LA SOSTENIBILITA LOCALE Introduzione e conclusioni di Maria Berrini (Ambiente Italia)

Sessione: CONTI FISICI, INDICATORI E REPORTING PER LA SOSTENIBILITA LOCALE Introduzione e conclusioni di Maria Berrini (Ambiente Italia) Sessione: CONTI FISICI, INDICATORI E REPORTING PER LA SOSTENIBILITA LOCALE Introduzione e conclusioni di Maria Berrini (Ambiente Italia) Introduzione: Quali indicatori per l attuazione della Strategia

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA

PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA ASSESSORATO AMBIENTE TUTELA AMBIENTALE - PARCHI E RISERVE ECOLOGIA PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI ANCHE PERICOLOSI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LO SMALTIMENTO

Dettagli

Politica per la Sicurezza

Politica per la Sicurezza Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato

Dettagli

TERMOVALORIZZATORI IN LOMBARDIA: STATO DELL ARTE. Direttore Generale Dott. Bruno Mori

TERMOVALORIZZATORI IN LOMBARDIA: STATO DELL ARTE. Direttore Generale Dott. Bruno Mori TERMOVALORIZZATORI IN LOMBARDIA: STATO DELL ARTE Direttore Generale Dott. Bruno Mori Milano, 20 Aprile 2011 SOMMARIO competenze di Regione Lombardia; quantitativi di rifiuti inviati ad incenerimento; efficienza

Dettagli

Recupero di metalli mediante la termovalorizzazione

Recupero di metalli mediante la termovalorizzazione 1 Recupero di metalli mediante la termovalorizzazione Gino Schiona Direttore Generale CIAL Alberto Cambiaghi Direttore Generale Brianza Energia Ambiente Ecomondo Rimini, 6 novembre 2014 2 CIAL. La strategia

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Obiettivo: potenziare lo sviluppo rurale e incentivare nuove attività e fonti di occupazione

Obiettivo: potenziare lo sviluppo rurale e incentivare nuove attività e fonti di occupazione L approccio Leader Acronimo dal francese Liaison Entre Actions de Développement de l E conomie Rurale (Collegamento fra azioni di sviluppo dell economia rurale) Strategia di sviluppo locale che sostiene

Dettagli

LA PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI NELLA PIANIFICAZIONE REGIONALE

LA PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI NELLA PIANIFICAZIONE REGIONALE LA PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI NELLA PIANIFICAZIONE REGIONALE PIANO d AZIONE per la RIDUZIONE dei RIFIUTI urbani (P.A.R.R.) L.R. 26/03 stabilisce che: art. 14 il sistema regionale di gestione

Dettagli

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2

Dettagli

ENERGY.AQ. Manifesto 25 febbraio 2005

ENERGY.AQ. Manifesto 25 febbraio 2005 I sottoscritti partecipanti al tavolo di lavoro convocato dalla Amministrazione Provinciale dell Aquila per oggi 25 febbraio 2005, si impegnano a dar vita all Agenzia Provinciale Riconosciamo che il problema

Dettagli

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

REGOLAMENTO PROGETTO METANO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,

Dettagli

AGIRE Gemellaggio Il sistema di governance delle Pari Opportunità Sardegna - Basilicata

AGIRE Gemellaggio Il sistema di governance delle Pari Opportunità Sardegna - Basilicata REGIONE BASILICATA AGIRE Gemellaggio Il sistema di governance delle Pari Opportunità Sardegna - Basilicata Cagliari, 7-11 maggio 2007 Gianluca Cadeddu Regione Autonoma della Sardegna Presidenza del Consiglio

Dettagli

Il ruolo di CONAI nella filiera del riciclo

Il ruolo di CONAI nella filiera del riciclo Il ruolo di CONAI nella filiera del riciclo Pierluigi Gorani Area Tecnica CONAI Piacenza, 15 maggio 2013 INDICE Il Sistema CONAI Composizione Obiettivi Finanziamento del Sistema Accordo Quadro Anci CONAI

Dettagli

MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO

MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO DECRETO 5 maggio 2006: Individuazione dei rifiuti e dei combustibili derivati dai rifiuti ammessi a beneficiare del regime giuridico riservato alle fonti rinnovabili. (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale

Dettagli

La strategia regionale per il recupero della frazione organica da raccolta differenziata

La strategia regionale per il recupero della frazione organica da raccolta differenziata La strategia regionale per il recupero della frazione organica da raccolta differenziata Servizio tutela dell atmosfera e del territorio Salvatore Pinna 1 2 3 4 5 6 Gli scenari futuri: caratteristiche

Dettagli

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA

Dettagli

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Santarcangelo di Romagna 19 Febbraio 2015 Le politiche energetiche in Europa

Dettagli

ALLEGATO C: NORMATIVA DEL PIANO

ALLEGATO C: NORMATIVA DEL PIANO ALLEGATO C: NORMATIVA DEL PIANO PARTE I - NORME GENERALI Articolo n.1 - CAMPO DI APPLICAZIONE Il Piano Provinciale per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati (di seguito chiamato Piano Provinciale)

Dettagli

La direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

La direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari La direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Il nuovo contesto IL PIANO D AZIONE NAZIONALE PER L USO SOSTENIBILE Le indicazioni per i trattamenti nelle aree sportive e frequentate dalla

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana

PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana E ANIA - Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici Confindustria,

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE

Dettagli

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo

Dettagli

CENTRO COMUNALE DI RACCOLTA RSU ED ASSIMILATI ED ANNESSO IMPIANTO DI TRASPORTO PNEUMATICO RIFIUTI. Progetto Preliminare INDICE

CENTRO COMUNALE DI RACCOLTA RSU ED ASSIMILATI ED ANNESSO IMPIANTO DI TRASPORTO PNEUMATICO RIFIUTI. Progetto Preliminare INDICE INDICE raccolta fisso area presidiata ed allestita, senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica, per l'attività di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti per frazioni omogenee

Dettagli

COMUNE DI MINUCCIANO Provincia di Lucca

COMUNE DI MINUCCIANO Provincia di Lucca Ragione sociale COMPAGNIA TOSCANA TRASPORTI - C.T.T. NORD S.R.L Codice Fisc. / Partita Iva 01954820971 Via Bellatalla, 1-56121 Ospedaletto, Pisa Telefono 050 884111 info@cttnord.it ; PEC: cttnordsrl@legalmail.it

Dettagli

OSSERVATORIO Corporate Social Responsibility

OSSERVATORIO Corporate Social Responsibility OSSERVATORIO Corporate Social Responsibility Milano, 26 maggio 2008 MOBILITY MANAGEMENT E CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY Federico Isenburg LA CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY Il Libro Verde dell Unione

Dettagli

Certificati Bianchi Titoli di Efficienza Energetica

Certificati Bianchi Titoli di Efficienza Energetica Certificati Bianchi Titoli di Efficienza Energetica Dott.ssa Valeria Paoletti I certificati bianchi sono stati istituiti per raggiungere gli OBIETTIVI NAZIONALI di risparmio energetico, finalizzati all

Dettagli

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità Il Reference Point italiano sulla qualità dei Sistemi di Istruzione e Formazione professionale A cura di Ismene Tramontano Ricercatrice Isfol

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra

Dettagli

NAOHG LIVING WATER www.naohg.com

NAOHG LIVING WATER www.naohg.com NAOHG LIVING WATER www.naohg.com LE GRANDI TRASFORMAZIONI ECONOMICHE DELLA STORIA AVVENGONO QUANDO UNA NUOVA TECNOLOGIA DI COMUNICAZIONE CONVERGE CON UN NUOVO SISTEMA ENERGETICO www.naohg.com COMPANY Registrata

Dettagli

REGIONE UMBRIA REPUBBLICA ITALIANA DELLA. DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 13 luglio 2004, n. 395.

REGIONE UMBRIA REPUBBLICA ITALIANA DELLA. DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 13 luglio 2004, n. 395. Supplemento straordinario al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 36 dell 1 settembre 2004 Spedizione in abbonamento postale Art. 2, comma 20/c, legge 662/96 - Fil. di Perugia REPUBBLICA ITALIANA

Dettagli

Per un Lavoro Dignitoso. Organizzazione Internazionale del Lavoro

Per un Lavoro Dignitoso. Organizzazione Internazionale del Lavoro Per un Lavoro Dignitoso Organizzazione Internazionale del Lavoro Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.) Agenzia specializzata delle Nazioni Unite che persegue la promozione della giustizia sociale

Dettagli

La nuova politica di gestione dei rifiuti: riutilizzo, riciclaggio, green economy. Rosanna Laraia

La nuova politica di gestione dei rifiuti: riutilizzo, riciclaggio, green economy. Rosanna Laraia La nuova politica di gestione dei rifiuti: riutilizzo, riciclaggio, green economy Rosanna Laraia 1. Introduzione Tutti gli atti strategici e regolamentari dell Unione Europea, a partire dal VI Programma

Dettagli

CO 2 EVITATA. Grazie alla valorizzazione dei rifiuti organici ad opera della rete RIUSO, in un solo anno è possibile:

CO 2 EVITATA. Grazie alla valorizzazione dei rifiuti organici ad opera della rete RIUSO, in un solo anno è possibile: I NUMERI DELLA RETE RIUSO è la rete composta da cinque aziende piemontesi, leader nel settore del trattamento dei rifiuti organici, nata per accrescere, individualmente e collettivamente, la capacità innovativa

Dettagli

La gestione del ciclo integrato dei rifiuti 3D - ALTRI CONSORZI DI RECUPERO (COOU- CONOE-CONAU-ECOPNEUS)

La gestione del ciclo integrato dei rifiuti 3D - ALTRI CONSORZI DI RECUPERO (COOU- CONOE-CONAU-ECOPNEUS) La gestione del ciclo integrato dei rifiuti 3D - ALTRI CONSORZI DI RECUPERO (COOU- CONOE-CONAU-ECOPNEUS) Oli minerali usati L olio usato dei motori a combustione e dei macchinari è un rifiuto pericoloso

Dettagli

LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato)

LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato) PROTOCOLLO D INTESA PER LA INDIVIDUAZIONE DI AZIONI COMUNI VOLTE A MIGLIORARE LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLE CITTA D ARTE DELLA SICILIA TRA LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI

Dettagli

Il destino dei RIFIUTI

Il destino dei RIFIUTI Comune di Padova Settore Ambiente Il destino dei RIFIUTI Osservatorio Ambientale sull inceneritore DEFINIZIONI RIFIUTO: Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia

Dettagli

Eco-innovazione nelle APEA Strumenti operativi per la gestione ambientale e la competitività dei sistemi produttivi

Eco-innovazione nelle APEA Strumenti operativi per la gestione ambientale e la competitività dei sistemi produttivi Eco-innovazione nelle APEA Strumenti operativi per la gestione ambientale e la competitività dei sistemi produttivi Roberto Cariani Milano, 18 aprile 2013 Conferenza finale progetto LIFE ETA BETA Eco-aree

Dettagli

Accordo di programma sul trattamento ed il riutilizzo dei panni tecnici di pulizia industriali FIERA DI RIMINI - ECOMONDO 2010

Accordo di programma sul trattamento ed il riutilizzo dei panni tecnici di pulizia industriali FIERA DI RIMINI - ECOMONDO 2010 Ministero dell Ambiente, tutela del territorio e mare Ministero dello Sviluppo Economico Comitato di vigilanza e controllo (Vice Presidente del Comitato) Finalità e risultati conseguiti con l attuazione

Dettagli

Il Il Programma di Azione Nazionale di lotta alla siccità e alla desertificazione

Il Il Programma di Azione Nazionale di lotta alla siccità e alla desertificazione Il Il Programma di Azione Nazionale di lotta alla siccità e alla desertificazione Rosanna Bissoli Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile Bologna, 15 ottobre

Dettagli

Che cosa è l Agenda 21 Locale?

Che cosa è l Agenda 21 Locale? Che cosa è l Agenda 21 Locale? Costituzione del Forum di Agenda 21 Locale Comunità Montana Alta Valmarecchia Sabato 1 marzo 2003 Nel 1992 a Rio de Janeiro l ONU crea uno strumento per perseguire lo sviluppo

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020

L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020 I Fondi Europei per la competitività e l innovazione delle PMI campane: strategie e opportunità di finanziamento L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020 Dr. Ennio Parisi

Dettagli

Immagina il tuo PAES(e) Elabora il nostro PAES

Immagina il tuo PAES(e) Elabora il nostro PAES Comune di Castello d Argile Immagina il tuo PAES(e) Elabora il nostro PAES FORUM PARTECIPATO ALL ELABORAZIONE DEL PAES Primo incontro sabato 1 febbraio Costituzione del Forum della popolazione e degli

Dettagli

OBIETTIVI DI RICICLAGGIO 2020: LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE IN CAMPANIA, CALABRIA, PUGLIA E SICILIA

OBIETTIVI DI RICICLAGGIO 2020: LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE IN CAMPANIA, CALABRIA, PUGLIA E SICILIA OBIETTIVI DI RICICLAGGIO 2020: LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE IN CAMPANIA, CALABRIA, PUGLIA E SICILIA Edo Ronchi Presidente Fondazione per lo sviluppo sostenibile Obiettivi dello studio Individuare

Dettagli

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.

Dettagli

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA GLI AMICI DEL RICICLO PROGETTO SPERIMENTALE DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE NEL SETTORE DELLA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI

Dettagli

Come si misura la #greenicità

Come si misura la #greenicità Come si misura la #greenicità Le norme europee ed italiane sulla qualità ambientale dei prodotti e sull efficienza ambientale delle imprese Tullio Berlenghi Un po di storia La consapevolezza Il Club di

Dettagli

CICLO INTEGRATO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI NELL AREA MILANESE

CICLO INTEGRATO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI NELL AREA MILANESE SOSTENIBILITA : I LIMITI DELLE RISORSE E LA SFIDA DELL EFFICIENZA EFFICIENZA CICLO INTEGRATO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI NELL AREA MILANESE Prof. Demetrio Pitea Dipartimento di Scienze dell Ambiente e del

Dettagli

Come le imprese chimiche affrontano la criticità dell Energia.

Come le imprese chimiche affrontano la criticità dell Energia. Come le imprese chimiche affrontano la criticità dell Energia. Filippo Carletti Presidente Comitato Energia FEDERCHIMICA Milano, 15 Marzo 2011 V Workshop TACEC L energia, fattore cruciale per l industria

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli