SERVIZIO INTERCOMUNALE POLIZIA LOCALE MEDIA PIANURA VERONESE - DISTRETTO VR 5 C

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1 SERVIZIO INTERCOMUNALE POLIZIA LOCALE MEDIA PIANURA VERONESE - DISTRETTO VR 5 C (Provincia di Verona) Bovolone - Angiari - Concamarise - Isola Rizza Oppeano - Palù Roverchiara Salizzole - San Pietro di Morubio Gli enti locali e la vigilanza edilizia Cacciolari Marco Comandante Polizia Locale Distretto VR 5 C Bovolone, 29 gennaio 2015

2 Art. 27 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 La competenza 1. Il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale esercita, anche secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente, la vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia nel territorio comunale per assicurarne la rispondenza alle norme di legge e di regolamento, alle prescrizioni degli strumenti urbanistici ed alle modalità esecutive fissate nei titoli abilitativi.

3 Art. 27 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 La competenza 2. Il dirigente o il responsabile, quando accerti l'inizio o l'esecuzione di opere eseguite senza titolo su aree assoggettate, da leggi statali, regionali o da altre norme urbanistiche vigenti o adottate, a vincolo di inedificabilità, o destinate ad opere e spazi pubblici ovvero ad interventi di edilizia residenziale pubblica di cui alla legge 18 aprile 1962, n.167, e successive modificazioni ed integrazioni, nonché in tutti i casi di difformità dalle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi.

4 Art. 27 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 La competenza 3. Ferma rimanendo l'ipotesi prevista dal precedente comma 2, qualora sia constatata, dai competenti uffici comunali d'ufficio o su denuncia dei cittadini, l'inosservanza delle norme, prescrizioni e modalità di cui al comma 1, il dirigente o il responsabile dell'ufficio, ordina l'immediata sospensione dei lavori, che ha effetto fino all'adozione dei provvedimenti definitivi di cui ai successivi articoli, da adottare e notificare entro quarantacinque giorni dall'ordine di sospensione dei lavori.

5 Art. 27 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 La competenza 4. Gli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria, ove nei luoghi in cui vengono realizzate le opere non sia esibito il permesso di costruire, ovvero non sia apposto il prescritto cartello, ovvero in tutti gli altri casi di presunta violazione urbanisticoedilizia, ne danno immediata comunicazione all'autorità giudiziaria, al competente organo regionale e al dirigente del competente ufficio comunale, il quale verifica entro trenta giorni la regolarità delle opere e dispone gli atti conseguenti.

6 Art. 29 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 Le responsabilità 1. Il titolare del permesso di costruire, il committente e il costruttore sono responsabili, ai fini e per gli effetti delle norme contenute nel presente capo, della conformità delle opere alla normativa urbanistica, alle previsioni di piano nonché, unitamente al direttore dei lavori, a quelle del permesso e alle modalità esecutive stabilite dal medesimo. Essi sono, altresì, tenuti al pagamento delle sanzioni pecuniarie e solidalmente alle spese per l'esecuzione in danno, in caso di demolizione delle opere abusivamente realizzate, salvo che dimostrino di non essere responsabili dell'abuso.

7 Art. 29 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 Le responsabilità 2. Il direttore dei lavori non è responsabile qualora abbia contestato agli altri soggetti la violazione delle prescrizioni del permesso di costruire, con esclusione delle varianti in corso d'opera, fornendo al dirigente o responsabile del competente ufficio comunale contemporanea e motivata comunicazione della violazione stessa. Nei casi di totale difformità o di variazione essenziale rispetto al permesso di costruire, il direttore dei lavori deve inoltre rinunziare all'incarico contestualmente alla comunicazione resa al dirigente. In caso contrario il dirigente segnala al consiglio dell'ordine professionale di appartenenza la violazione in cui è incorso il direttore dei lavori, che è passibile di sospensione dall'albo professionale da tre mesi a due anni.

8 Art. 29 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 Le responsabilità 3. Per le opere realizzate con procedure semplificate (DIA- SCIA), il progettista assevera la conformità delle opere che si intende eseguire agli strumenti urbanistici ed alla normativa ed assume la qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi degli articoli 359 e 481 del Codice Penale. In caso di dichiarazioni non veritiere nella relazione di cui all articolo 23 comma 1, l'amministrazione ne dà comunicazione al competente ordine professionale per l'irrogazione delle sanzioni disciplinari.

9 Art. 23 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 semplificazione D.I.A. S.C.I.A. 1. Il proprietario dell'immobile o chi abbia titolo per presentare la denuncia di inizio attività, almeno trenta giorni prima dell'effettivo inizio dei lavori, presenta allo sportello unico la denuncia, accompagnata da una dettagliata relazione a firma di un progettista abilitato e dagli opportuni elaborati progettuali, che asseveri la conformità delle opere da realizzare agli strumenti urbanistici adottati o approvati ed ai regolamenti edilizi vigenti, nonché il rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie.

10 Art. 30 e seguenti D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 gli abusi edilizi Art Lottizzazione abusiva Art Interventi eseguiti in assenza di concessione, in totale difformità o con variazioni essenziali Art Determinazione delle variazioni essenziali Art Interventi di ristrutturazione edilizia in assenza di permesso di costruire o in totale difformità Art Interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire Art Interventi abusivi realizzati su suoli di proprietà dello Stato o di enti pubblici Art Interventi eseguiti in assenza o in difformità dalla denuncia di inizio attività e accertamento di conformità Art Interventi eseguiti in base a permesso di costruire annullato

11 Art D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 sanzioni penali 1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato e ferme le sanzioni amministrative, si applica: a) l'ammenda fino a euro per l'inosservanza delle norme, prescrizioni e modalità esecutive previste dal presente titolo, in quanto applicabili, nonché dai regolamenti edilizi, dagli strumenti urbanistici e dal permesso di costruire b) l'arresto fino a due anni e l'ammenda da a euro nei casi di esecuzione dei lavori in totale difformità o assenza del permesso o di prosecuzione degli stessi nonostante l'ordine di sospensione; c) l'arresto fino a due anni e l'ammenda da a euro nel caso di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio, come previsto dal primo comma dell art. 30. La stessa pena si applica anche nel caso di interventi edilizi nelle zone sottoposte a vincolo storico, artistico, archeologico, paesistico, ambientale, in variazione essenziale, in totale difformità o in assenza del permesso. 2. La sentenza definitiva del giudice penale che accerta che vi è stata lottizzazione abusiva, dispone la confisca dei terreni, abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite. Per effetto della confisca i terreni sono acquisiti di diritto e gratuitamente al patrimonio del comune nel cui territorio è avvenuta la lottizzazione. La sentenza definitiva è titolo per la immediata trascrizione nei registri immobiliari. 2-bis. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche agli interventi edilizi suscettibili di realizzazione mediante denuncia di inizio attività ai sensi dell art. 22 comma 3, eseguiti in assenza o in totale difformità dalla stessa.

12 Art D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 sanzioni amministrative Le sanzioni amministrative possono consistere in: - il pagamento di una somma di denaro - ordinanza di demolizione - ordinanza di acquisizione gratuita al patrimonio dell ente. - il rilascio di permesso di costruire in sanatoria (art. 36 c. 2 TU) è subordinato al pagamento, a titolo di oblazione, del contributo di costruzione in misura doppia, ovvero, in caso di gratuità a norma di legge, in misura pari a quella prevista dall articolo 16 contributo per il rilascio di permesso di costruire.

13 Art D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 sanzioni amministrative per omessa demolizione In caso di omessa demolizione, l irrogazione delle sanzioni rientra tra le competenze del Dirigente - responsabile dell Ufficio tecnico e, fatte salve le responsabilità penali, costituisce elemento di valutazione della performance individuale nonché di responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile del dirigente e del funzionario inadempiente (Legge 164/2014). I proventi delle sanzioni sono destinati esclusivamente alla demolizione e rimessione in pristino delle opere abusive e all'acquisizione e attrezzatura di aree destinate a verde pubblico (Legge 164/2014). In caso di reato, ed in mancanza del rilascio del permesso in sanatoria, il Giudice con la sentenza di condanna per il reato di cui all art. 44, ordina la demolizione delle opere stesse se ancora non sia stata altrimenti eseguita

14 Art D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 accertamento di conformità In caso di interventi realizzati in assenza di permesso di costruire, o in difformità da esso, ovvero in assenza di denuncia di inizio attività nelle ipotesi di cui all articolo 22, comma 3, o in difformità da essa, fino alla scadenza dei termini di cui agli articoli: - 31, comma 3-90 gg per la demolizione - 33, comma 1 termine congruo contenuto nell ordinanza di demolizione - 34, comma 1 - termine congruo contenuto nell ordinanza di demolizione e comunque fino all irrogazione delle sanzioni amministrative, il responsabile dell abuso, o l attuale proprietario dell immobile, possono ottenere il permesso in sanatoria se l intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda.

15 Art D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 sanatoria 1. L'azione penale relativa alle violazioni edilizie rimane sospesa finché non siano stati esauriti i procedimenti amministrativi di sanatoria di cui all articolo (comma abrogato) 3. Il rilascio in sanatoria del permesso di costruire estingue i reati contravvenzionali previsti dalle norme urbanistiche vigenti.

16 IL CITTADINO Il cittadino ha la possibilità di denunciare (art. 27 c. 3 TU) al Responsabile della vigilanza urbanistico edilizia eventuali abusi di cui viene a conoscenza. La denuncia deve essere in forma scritta quindi se ricevuta verbalmente deve essere trascritta e sottoscritta dal denunciante.

17 IL CONSIGLIO COMUNALE - approva gli strumenti urbanistici (P.R.G. ora P.A.T. e P.I.) - autorizza l utilizzo di opere abusive acquisite al patrimonio dell ente - autorizza la costruzione in deroga dagli strumenti urbanistici (solo per edifici pubblici o di uso pubblico) (per aree industriali dismesse per il cambio d uso) - per particolari necessità di carattere urbanistico approva le convenzioni relative ai permessi di costruire convenzionati - nomina la commissione edilizia (non più obbligatoria) che ha il compito di esprimere pareri sulle opere ed interventi previsti dal regolamento - nomina la Commissione Architettonica e del Paesaggio

18 IL SINDACO - nomina i dirigenti e ne controlla l attività - emana le ordinanze contingibili ed urgenti - non ha il potere di emanare provvedimenti sanzionatori amministrativi (sospensione lavori, demolizione, ripristino, sanzioni pecuniarie) - nei comuni con meno di 5000 abitanti può essere titolare della vigilanza edilizia

19 IL DIRIGENTE dell ufficio Tecnico Comunale - E RESPONSABILE DELLA VIGILANZA EDILIZIA - verifica entro trenta giorni la regolarità delle opere segnalate dalla Polizia Giudiziaria e dispone gli atti conseguenti - adotta i provvedimenti sanzionatori amministrativi (ordinanza sospensione lavori, ordinanza di demolizione o di ripristino, sanzioni amministrative) - ha attribuzioni di PG e deve quindi riferire senza ritardo all Autorità Giudiziaria di eventuali reati di cui è venuto a conoscenza - rilascia i titoli abilitativi (Responsabile Sportello Unico art. 13 TU); - dispone la verifica almeno a campione - delle procedure semplificate (DIA, SCIA,..)

20 IL TECNICO COMUNALE - non riveste funzioni di polizia giudiziaria ma, quale pubblico ufficiale (ex. artt. 331 c.c.p.), ha l obbligo di denunciare all Autorità Giudiziaria di eventuali abusi; - cura l istruttoria concernente il rilascio del permesso di costruire; - nell attività di vigilanza identifica le norme violate e le comunica al Responsabile della vigilanza edilizia; - è responsabile, in concorso con il dirigente, di ritardi ed omissioni

21 POLIZIA GIUDIZIARIA - ha il compito della vigilanza per l accertamento degli abusi edilizi, della ricerca delle fonti di prova e quant altro necessario per sostenere l accusa - nomina gli ausiliari di PG - in caso di reato: trasmette il rapporto al dirigente dell Ufficio Tecnico e alla Regione (o soggetto delegato Provincia per la Regione del Veneto) invia comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica - in caso di illecito amministrativo: trasmette la relazione al dirigente titolare della vigilanza edilizia Punto critico: stabilire se si tratta di reato o illecito amministrativo

22 AUSILIARIO DI P.G. - art. 348, c. 4 CPP: La polizia giudiziaria, quando, di propria iniziativa o a seguito di delega del pubblico ministero, compie atti od operazioni che richiedono specifiche competenze tecniche, può avvalersi di persone idonee le quali non possono rifiutare la propria opera. La Polizia Giudiziaria deve: - Individuare la persona tecnicamente qualificata nel settore riguardante gli atti o le operazioni che devono essere compiute dalla P.G.; - è opportuno avvalersi, quando è possibile, degli elenchi dei periti o consulenti tecnici esistenti presso i giudici o gli uffici del P.M. (art. 73 D.L.vo 271/89); - notificare l atto di nomina trasmettendone copia al Pubblico Ministero;

23 AUSILIARIO DI PG AUSILIARIO DI PG -informare i tecnici individuati che non possono rifiutare la loro opera (art. 348, c.4); - informare le persone stesse che con la nomina assumono la qualifica di pubblici ufficiali e come tali sono tenuti al segreto (artt. 357 c.p. 329 c.p.p. 326 c.p.). Qualsiasi atto compiuto dall Ausiliario di P.G. nelle sue funzioni, è da considerarsi un atto stesso della Polizia Giudiziaria, esso assume la qualifica di Pubblico Ufficiale ed opera sotto la direzione ed il controllo della P.G. Senza ritardo redige un verbale riguardante gli accertamenti eseguiti che verrà successivamente allegato all informativa che la Polizia Giudiziaria invierà alla Procura della Repubblica.

24 IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA presso il Tribunale -è titolare dell azione penale e per la ricerca delle fonti di prova si avvale della Polizia Giudiziaria - formula i capi di imputazione o richiede l archiviazione - autorizza la citazione a giudizio - rappresenta l accusa davanti al giudice nel dibattimento - si attiva per il sequestro del cantiere o la sua convalida

25 L AUTORITA GIUDIZIARIA L azione penale è l ultima azione nella disciplina edilizia, l azione è affidata al Procuratore della Repubblica il quale dovrà verificare la rispondenza dell azione del Responsabile della Vigilanza urbanistico-edilizia con le comunicazioni di reato trasmesse dalla polizia giudiziaria o da altri pubblici ufficiali. Ha il compito di iscrivere gli eventuali indagati nell apposito registro e deve ultimare le indagini entro sei mesi dall iscrizione. La direzione delle indagini è assunta dal Pubblico Ministero che nella generalità dei casi si avvale della Polizia locale. Dopo la comunicazione di reato l azione penale rimane sospesa fino ad esaurimento dei procedimenti amministrativi di sanatoria che devono intendersi esauriti allo scadere del 60 giorno dopo la domanda di sanatoria venendosi a consolidare il silenzio rifiuto. Il rilascio del permesso di costruire in sanatoria estingue ogni reato e ne va data comunicazione al Pubblico Ministero il quale chiederà l archiviazione al Giudice delle Indagini Preliminari (GIP).

26 IL PREFETTO - riceve dal segretario comunale l elenco dei rapporti d abuso edilizi redatti dalla polizia giudiziaria e lo trasmette al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - alla fine di ogni anno riceve dal dirigente addetto al controllo edilizio (del Comune) l elenco delle opere realizzate abusivamente non demolite per provvedere direttamente, anche con l ausilio della forza pubblica alla rimessa in pristino (art. 41 TU)

27 IL PROPRIETARIO - titolare del bene sul quale vengono svolti gli interventi edilizi - è responsabile direttamente in caso di lottizzazione abusiva - se ha la disponibilità del bene può avere responsabilità penali in concorso, per le opere abusive realizzate - può non coincidere con il titolare del permesso di costruire che, in questo caso, assume le responsabilità conseguenti ad eventuali abusi

28 IL COMMITTENTE - soggetto che ordina al costruttore l intervento edilizio - è responsabile direttamente in caso di opere abusive - può coincidere con la figura del proprietario - può coincidere con chi ha richiesto il rilascio del permesso di costruire (ma non è detto)

29 TECNICO PROGETTISTA TECNICO PROGETTISTA - iscritto all albo ha responsabilità della progettazione e dell asseverazione delle opere da realizzare con titolo abilitativo - risponde direttamente delle opere in cemento armato - risponde del reato di falso ideologico (art. 481 c.p.) qualora dichiari il falso negli elaborati progettuali presentati per l ottenimento del permesso di costruire. - nella relazione di asseverazione dei lavori da presentare con la DIA, assume la qualifica di persona che esercita un servizio di pubblica necessità (art. 359 c.p.) ed è soggetto alla legge penale in caso di falsità in certificazioni ai sensi dell art. 493 c.p.

30 IL COSTRUTTORE - soggetto che riceve l ordine dal committente per l intervento edile - è responsabile direttamente in caso di opere abusive - può subappaltare parte dei lavori ed in questo caso il subappaltatore, in caso di abuso, può avere responsabilità penali almeno per concorso per le opere eseguite.

31 IL DIRETTORE DEI LAVORI - tecnico responsabile delle operazioni edilizie nel cantiere - è responsabile direttamente in caso di opere abusive - se rileva difformità tra le opere eseguite ed il progetto autorizzato DEVE segnalarlo al Responsabile della vigilanza edilizia rinunciando all incarico

32 COME ORGANIZZARE UN CONTROLLO EDILIZIO? - a fronte della necessità/dovere di eseguire un controllo edilizio la tempestività dell intervento è fondamentale per poter identificare compiutamente tutti i soggetti responsabili degli abusi ed in particolare il costruttore ed eventuali subappaltatori.

33 Accertamento d ufficio d da parte dell ufficio tecnico - redazione della relazione tecnica verbale di sopralluogo; - segnalazione al Responsabile Dirigente UTC in qualità di Responsabile della vigilanza edilizia; - qualificazione dell abuso secondo il DPR 380/2001 e trasmissione degli atti alla Polizia Locale per la redazione della notizia di reato; - avvio del procedimento amministrativo mediante comunicazione di avvio del procedimento e, operate le verifiche del caso, emissione di ordinanza di demolizione e di ripristino dei luoghi - trasmissione della segnalazione di abuso edilizio al Segretario Comunale per la redazione dell elenco mensile dell elenco degli abusi da inviare alla Procura della Repubblica ed al Presidente della Provincia.

34 Accertamento da parte del Responsabile della vigilanza edilizia - redazione della relazione tecnica con la precisa qualificazione dell abuso da trasmettere alla Polizia Locale per la trasmissione della CNR e degli atti di competenza della PG ed al Segretario Comunale - avvio del procedimento amministrativo finalizzato all emissione di ordinanza di ripristino / demolizione dei luoghi laddove il reato non sia sanabile ovvero non venga sanato.

35 Accertamento da parte degli organi di PG - redazione annotazione di PG da impiegarsi quale segnalazione al Responsabile Responsabile della vigilanza edilizia (che entro 30 gg deve qualificare la tipologia dell intervento definendo eventuali reati); - trasmissione di relazione di servizio al Segretario Comunale ed al Responsabile della vigilanza edilizia contenente: - Indicazione presunta norma violata - Generalità dei soggetti responsabili (proprietario, committente, titolare della concessione, costruttore, direttore dei lavori ed eventuale progettista delle opere in cemento armato) - Esistenza di un atto amministrativo ovvero se si opera in totale assenza di permesso di costruire o DIA; - Località dell accertamento ed esatta ubicazione catastale dell area interessata dall abuso; - Descrizione degli elementi essenziali del fatto ed indicazione delle opere che si ritiene possano essere state realizzate abusivamente.

36 Accertamento da parte degli organi di PG - ed inoltre, nella comunicazione inviata al Responsabile della vigilanza edilizia, dovranno essere allegati: - Documentazione fotografica e planimetrica riportante data ed ora del rilievo - Individuazione dei responsabili dell abuso - Comunicazione della notizia di reato alla Procura della Repubblica

37 Un procedimento un po complesso - Uffici tecnici e Polizie Locali non hanno singolarmente le competenze per seguire in piena autonomia la vigilanza edilizia ed in particolare: - Le Polizie locali hanno difficoltà (soprattutto nei servizi associati) di qualificare esattamente gli abusi - Gli uffici tecnici non possono redigere gli atti tipici della Polizia Giudiziaria quali il verbale di identificazione ed elezione di domicilio degli indagati con la nomina del difensore di fiducia, ricezione di spontanee dichiarazioni, sequestri, ecc

38 Il giusto equilibrio.. la fattiva collaborazione - sopralluogo congiunto: - la PG identifica gli autori del reato assicurando le fonti di prova e redige l annotazione di Polizia Giudiziaria - il Tecnico Comunale, effettua i rilievi fotografici e planimetrici, qualifica l abuso edilizio e predispone la relazione di sopralluogo - procedimento successivo: - La PG acquisisce la relazione di sopralluogo e raccoglie gli elementi di prova ed in caso di reato invia la comunicazione della notizia di reato all Autorità Giudiziaria - Comunicazione abuso edilizio al Segretario Comunale ed al Presidente della Provincia

39 Le comunicazioni - la comunicazione di avvio del procedimento (art. 7 legge 241/1990) non è necessaria per il primo sopralluogo / accesso al cantiere perché il preavviso impedirebbe di identificare tutti i soggetti potenzialmente indagati. - è necessaria prima dell adozione dei successivi provvedimenti sanzionatori e potrebbe essere contenuta in un eventuale ordinanza di sospensione dei lavori in quanto primo atto di garanzia che viene emesso dal Comune per evitare che l abuso venga portato ad ulteriori conseguenze. - in presenza di abusi consolidati (ad esempio: sopraelevazione di un edificio, realizzazione di un garage), con lavori già finiti si può anche inviare la comunicazione di avvio del procedimento.

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