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1 Comune Capofila Verbania Comuni aderenti: Baveno, Castelletto T., Dormelletto, Meina, Stresa, PROGETTO DI LOTTA BIOLOGICA INTEGRATA ALLE ZANZARE AI SENSI LR 75/95 E SMI Relazione Finale campagna 2012 Referente Tecnico Scientifico: Verbania, 30 dicembre 2012

2 Referente Amministrativo Ente Capofila: Sindaco del Comune di Verbania Dott. Marco Zacchera In prima pagina, foto di focolaio larvale presso la Piana di Fondotoce (zona Tecnoparco) nel Comune di Verbania. Gruppo di lavoro: Referente Tecnico Scientifico Tecnici di campagna Dott. Agr. Andrea Marin Forestale Carmine Galizia

3 INDICE Ente capofila: Comune di Verbania... 2 Introduzione... 3 Storia del progetto... 5 Aspetti climatici... 6 Monitoraggio dei focolai di sviluppo larvale... 8 Attività di lotta larvicida Monitoraggio degli adulti Monitoraggio di zanzara tigre (Aedes albopictus) con ovitrappole Attività divulgativa - Educazione ambientale Mosquito Magnet Relazione finale campagna 2012 Pagina 1

4 ENTE CAPOFILA: COMUNE DI VERBANIA (10 anno, progetto iniziato con la campagna 2003) Comuni associati: COMUNE DI VERBANIA COMUNE DI BAVENO COMUNE DI STRESA COMUNE DI MEINA COMUNE DI DORMELLETTO COMUNE DI CASTELLETTO SOPRA TICINO Relazione finale campagna 2012 Pagina 2

5 INTRODUZIONE Con il 1 di aprile del 2012 è iniziato una nuova campagna di Lotta Integrata alle Zanzare nei Comuni. Il progetto, finanziato dalla Regione Piemonte al 50% e in pari quota dai Comuni aderenti, è coordinato da IPLA SpA e prevede interventi su ambiti territoriali prevalentemente urbani e rurali per provvede al contenimento delle diverse specie di zanzare. Impostazione del lavoro che non si discosta da quella adottata negli anni passati. La presente relazione con finalità anche divulgative, è diversa per i due progetti di Verbania e Veruno, sebbene il personale a disposizione sia il medesimo (non gli aspetti economici). La spiegazione dettagliata della metodologia di lavoro oltre che una descrizione delle diverse specie di zanzara riscontrate sono presenti nelle precedenti relazioni e pertanto non vengono ripetute essendo tali relazioni a disposizione degli utenti sul sito del Comune di Verbania. La principale caratteristica di questo anno di progetto è stata la massiccia presenza della zanzara tigre (Aedes albopictus), già presente sul territorio di Verbania a partire dal 2007 ed ora diffusa in tutti i Comuni aderenti al progetto nella fascia a lago, oltre ad una notevole diffusione di Aedes vexans presso il canneto di Fondotoce. La caratteristica principale della zanzara tigre è la fastidiosità, in quanto punge non solo alla sera ma durante tutto il giorno, producendo irritazioni che si prolungano per più giorni. A differenza di altre zanzare non produce suono mentre vola e difficilmente la vediamo posata sui muri. L irritazione che provoca nella cittadinanza è pertanto comprensibile. Il progetto di lotta alle zanzare di Torino ha attivato un nuovo servizio per rendere disponibile al pubblico nel minor tempo possibile, i dati di cattura di zanzare adulte effettuate tramite trappole alla CO 2. I dati sono visibili accedendo dal sito internet ad una apposita visualizzazione su con google map. Nel sito già da un paio di anni sono disponibili i dati del monitoraggio della zanzara tigre effettuati tramite le ovitrappole. Altra caratteristica di questo progetto ormai già da tre anni, è di avere il personale in comune con il progetto di lotta alle zanzare comune capofila Veruno, in particolare metà del costo del responsabile tecnico e di un tecnico di campo viene addebitato a questo secondo progetto, con lo scopo di ridurne il costo totale. Caratteristica che verrà riproposta anche per l anno 2013, pur mantenendo la contabilità separata. Questo potrebbe però portare qualche difficoltà nell affidamento degli incarichi Relazione finale campagna 2012 Pagina 3

6 in assenza di un soggetto coordinatore tra i due progetti, quale è stata fino ad oggi IPLA SpA. Occorrerà pertanto prevenire tale eventualità mantenendo uno stretto contatto con la Regione ed organizzandosi per tempo. Il Comune di Lesa ha chiesto la possibilità di aderire al progetto di lotta alle zanzare. Il 2013 sarà per questo Comune un anno dedicato al monitoraggio del territorio. Le modifiche che questo apporta al progetto non sono significative in quanto comune di non grosse dimensioni e con territorio similare a quello del limitrofo Comune di Meina. Relazione finale campagna 2012 Pagina 4

7 STORIA DEL PROGETTO Nel primo anno di attività (2003 in alcuni Comuni) sono state effettuate le attività di. monitoraggio dei focolai di sviluppo larvale, censimento della popolazione culicidica adulta con trappole alla CO 2, campagna informativa. Nel secondo anno sono state avviate le attività di: trattamento dei focolai larvali di zanzare con Bacillus thuringiensis, monitoraggio della presenza della zanzara tigre (Aedes albopictus), educazione ambientale nelle scuole. Nel 2010 sono state avviate le attività di: controllo catture effettuate con le trappole Mosquito Magnet (Verbania). Le principali attività svolte nel corso del 2012 sono riassunte nella tabella sottostante: ATTIVITA QUANTITA PERIODO Firma degli incarichi professionali 3 persone marzo Monitoraggio dei focolai di sviluppo larvale numerosi aprile - settembre Censimento della popolazione culicidica adulta 9 trappole per 18 settimane 2 maggio - 29 agosto Monitoraggio di Aedes albopictus 32 ovitrappole per 18/22 metà maggio a settimane settembre Trattamenti adulticidi con Permex 22E (ditta) 1 trattamento (Meina) agosto Trattamenti antilarvali con BTI liquido (ditta) 61,75 ore da maggio ad agosto Trattamenti antilarvali con BTI granulare da maggio a settembre numerosi (personale del progetto) Trattamento tombini con diflubenzuron (ditta) 206 ore fine da 5 maggio a 14 settembre Controllo mosquito magnet 3 volte Verbania, 1 Meina giugno - agosto Educazione ambientale nelle scuole 25 classi ottobre - novembre Tabella 1 Calendario delle attività del progetto Relazione finale campagna 2012 Pagina 5

8 ASPETTI CLIMATICI Gli aspetti climatici influenzano molto la diffusione delle zanzare, in quanto in genere le basse temperature ne rallentano la diffusione e ne contengono la fastidiosità mentre l alta piovosità crea nuovi focolai larvali. Questi elementi differiscono però da specie a specie e nei diversi anni: nel corso del 2012 l alta piovosità e temperature primaverili hanno fatto innalzare il lago e facilitato la diffusione di Aedes vexans presso la Piana di Fondotoce. Le prime infestazioni larvali su ampie superfici allagate, sono state rilevate già a inizio maggio, prima che l appalto per i trattamenti larvali venisse affidato, e pertanto è stato possibile trattarle in modo parziale con BTI granulare manualmente. Di seguito alcuni grafici con i dati forniti dall Istituto Idrobiologico CNR di Verbania e qui rappresentati in forma sintetica. Per facilitarne la lettura, i dati del 2012 vengono posti a confronto con l anno di inizio progetto e con la media degli altri anni di progetto. Questo modo di rappresentare i dati non permette di vedere i minimi ed i massimi relativi dei singoli anni, evidenziando la variabilità del primo e dell ultimo anno. Grafico 1 temperature medie mensili, Istituto Idrobiologico - CNR Verbania. Relazione finale campagna 2012 Pagina 6

9 Grafico 2 pioggia cumulata mensile, Istituto Idrobiologico - CNR Verbania. Di seguito alcuni grafici con i dati forniti dalla Sezione di Agrometeorologia del Settore Fitosanitario della Regione Piemonte (nodo 15 di Suno (NO)) e qui rappresentati in forma sintetica. Il mese più caldo registrato nel corso del 2012 è stato agosto con 25,08 C di temperatura media da paragonarsi ad agosto 2003 quando il medesimo valore era stato di 26,71 C. Il mese più piovoso nella stazione è stato aprile con 336,0 mm, valore superato da aprile 2009 con 452,2 mm e maggio 2010 con 405,4 mm, mentre i mesi di febbraio, giugno e luglio sono stati meno piovosi della media di periodo. Complessivamente tra maggio e agosto sono piovuti solo 560,2 mm di pioggia, valore inferiore alla media degli anni di progetto pari a 797,7 mm. Nel 2003 a Verbania nell intero periodo da gennaio a fine settembre erano piovuti solamente 394,2 mm di pioggia. Quell anno vi era stata una invasione di zanzare provenienti dalle risaie appartenenti alla specie Ochlerotatus caspius. Relazione finale campagna 2012 Pagina 7

10 MONITORAGGIO DEI FOCOLAI DI SVILUPPO LARVALE I Comuni aderenti alle attività di contenimento dei culicidi sono stati 7, di questi 3 (Verbania, Baveno e Stresa) si trovano in provincia di Verbania e 4 in provincia di Novara. I dati relativi ad estensione, numero di abitanti e numero di anni di adesione al progetto sono riportati in tabella 2, alla quale sono stati aggiunti anche i dati del Comune di Lesa che ha chiesto di entrare a far parte del progetto a partire dall anno La tipologia progettuale principale viene individuata nella categoria interventi in ambito rurale, sebbene verranno attuati anche interventi in ambito urbano per il controllo della zanzara tigre. Comune Anni di progetto abitanti superficie (ha) Verbania abitanti ha Stresa abitanti ha Baveno abitanti ha Meina abitanti 779 ha Dormelletto abitanti 701 ha Castelletto Sopra Ticino abitanti ha Lesa abitanti 1.249,00 ha totale abitanti ,00 ha Tabella 2 - Elenco dei Comuni aderenti al progetto di lotta L attività di mappatura del territorio viene svolta durante il primo anno di progetto (per maggiori informazioni relativamente a questa fase ed alle diverse tipologie di focolai individuate si consiglia di prendere visione delle relazioni degli scorsi anni). Negli anni successivi, raramente nuovi focolai vengono individuati; l attività principale diviene pertanto il monitoraggio costante dei focolai precedentemente individuati ed, in caso di infestazione, il loro trattamento. Il monitoraggio avviene recandosi presso i focolai larvali con regolarità (ogni 7 / 15 gg), effettuando alcuni prelievi di un campione di circa un litro di acqua con un apposito campionatore ( mestolo ), acquisizione (con una pipetta) delle larve di zanzara eventualmente presenti e contestuale conta. Le Relazione finale campagna 2012 Pagina 8

11 larve prelevate vengono poi classificate con l uso di un microscopio binoculare in dotazione al progetto. In seguito al rinvenimento di larve si procede al trattamento del focolaio. I focolai larvali presenti nei territori dei Comuni aderenti al progetto di Verbania sono rappresentati da micro focolai (principalmente tombini stradali e bidoni degli orti) e aree umide naturali i cui livelli sono notevolmente influenzati dall'andamento stagionale delle precipitazioni. Sono ambienti tipici per lo sviluppo di zanzare dei generi Culex, Anopheles ed Aedes. La specie percentualmente più rappresentata nei focolai di sviluppo larvale è risultata essere la Culex pipiens, seguita da Aedes vexans. Nel progetto di Verbania, la superficie occupata da focolai risulta essere inferiore all 1% dell area di progetto. Diversamente l area infestata da Aedes albopictus risulta essere aumentata fino a circa il 10% del territorio. Il principale focolaio larvale presente sul territorio è rappresentato dal canneto di Fondotoce e dal le aree allagabili presenti attorno. Quest'anno alcuni monitoraggi della parte di canneto della Riserva Naturale Speciale di Fondotoce raggiungibili da lago, sono stati effettuati con una canoa. Questi non hanno permesso di individuare larve, a riprova che dove entra il lago le larve non ci sono. Da fine agosto, non è stato più possibile entrare nel canale di Fondotoce a causa del livello troppo basso del lago. Figura 1,focolaio larvale presso la piana di Fondotoce (di fronte Gran Casa). Relazione finale campagna 2012 Pagina 9

12 ATTIVITÀ DI LOTTA LARVICIDA Questo capitolo contiene il riepilogo degli interventi larvicidi condotti nel 2012, ripartiti in base al formulato e all attrezzatura utilizzata. Tutti i trattamenti effettuati hanno utilizzato come principio attivo il Bacillus thuringiensis var. israeliensis, acronimo BTI. E un batterio aerobio gram-positivo sporigeno che si rinviene naturalmente nel terreno e negli ambienti acquatici in generale. A causa del suo profilo di innocuità relativa, è particolarmente indicato per la lotta programmata, sistematica e a lungo termine contro le zanzare e i simulidi, oltre che l impiego su focolai larvali la cui collocazione richiede la protezione della fauna acquatica presente, compresi gli insetti utili e predatori. Diverse sono le concentrazioni e le formulazioni disponibili sul mercato, liquido, granulare, in polvere ed in compresse. La prima formulazione necessita di diluizione in acqua e di pompe irroratrici, la distribuzione richiede l intervento di una ditta specializzata. Gli altri formulati possono essere utilizzati direttamente dall RTS e dai TC senza o con l ausilio di attrezzature apposite. La D.G.R. autorizza ad effettuare trattamenti larvicidi nei focolai ove vengono rilevate almeno 10 larve/litro di qualsiasi specie o 1 larva/litro appartenente al genere Aedes. Il metodo adottato dal progetto per il controllo della popolazione culicidica è il trattamento dei focolai larvali secondo le due modalità sottoesposte: in alcuni focolai di dimensioni maggiori e con buona accessibilità, il trattamento è stato effettuato dal personale della Ditta Fema srl con sede amministrativa ad Assago (MI). I trattamenti sono stati effettuati mediante l utilizzo di una pompa montata su automezzo collegata ad una lancia a mano. Questi trattamenti sono sempre stati coordinati sul campo dall RTS (Responsabile Tecnico Scientifico) e/o da un TC (Tecnico di Campo); altri focolai dove l accessibilità era minima (solo a piedi) e per i focolai più piccoli (fontane, vasche ed altre raccolte di acqua stagnante) il trattamento è stato fatto direttamente dall RTS e dal TC utilizzando Bti in formulato granulare. Nel primo caso, i trattamenti antilarvali sono stati effettuati utilizzando come prodotto larvicida 150 litri di Skeetal 600, un prodotto in formulato liquido che viene diluito al 4% circa con acqua. La ditta Fema srl di Assago, vincitrice dalla gara d appalto tenuta da IPLA spa, ha effettuato i trattamenti in 8 giornate diverse, impiegando complessivamente 32 ore. Come lo scorso anno, i trattamenti presso la palude presente nella Riserva Naturale di Fondotoce sono stati effettuati dalla ditta con l ausilio del automezzo, transitando sulle strade aperte al Relazione finale campagna 2012 Pagina 10

13 pubblico. L area trattata è quella raggiungibile con i 50 metri di tubo della lancia a mano. Il mezzo inoltre, è stato fatto transitare sulla pista ciclabile fino all abitato di Fondotoce e all interno del Camping Isolino per effettuare trattamenti lungo i confini non a lago. Il trattamento della palude di Fondotoce ha richiesto notevole perizia in quanto i focolai presenti sono immersi nella vegetazione e difficilmente raggiungibili. Per portarlo a termine si è dovuto provvedere oltre che con la lancia anche con il granulare, in quanto molte pozze risultano troppo distanti dalla sede stradale o dalla pista ciclabile percorribile con l automezzo. Per riuscire a trattare in modo completo la piana di Fondotoce e le paludi di Dormelletto è stato necessario accedere all interno di alcune proprietà, oltre al citato Camping Isolino, si sono utilizzate le strade interne perenti nei campeggi Holiday Inn, Orchidea e di altre proprietà private, sempre dopo avere regolarmente ottenuto l autorizzazione dai proprietari. Nel secondo caso sono stati utilizzati 36 kg di VectoBac G. In genere questo prodotto è utilizzato per il trattamento di focolai di piccole dimensioni, visto la facilità d uso (non occorrono macchine per la sua distribuzione) direttamente ad opera del TC o dell RTS. La necessità di ridurre i tempi tra rilievo di un focolaio attivo e conseguente trattamento, ha portato ad effettuare trattamenti senza chiamare la ditta esterna utilizzando il prodotto granulare nella palude di Fondotoce ad inizio stagione ovvero per qui focolai raggiungibili esclusivamente a piedi. I primi trattamenti larvicida con BTI granulare effettuato dai TC sono stati effettuati a metà aprile presso la piana di Fondotoce. Il primo trattamento con BTI liquido ad opera della ditta è avvenuto il 5 maggio sempre presso la piana di Fondotoce. Dopo un trattamento larvale è previsto un nuovo campionamento per verificare la presenza di larve. Tale parametro espresso in percentuale sul numero di larve presenti prima del trattamento, viene definito mortalità larvale ed è uno dei parametri richiesti dalla normativa regionale con due scopi principali: 1) verificare che il trattamento sia eseguito. 2) verificare l efficacia del prodotto. La DGR prevede la possibilità che l RTS fornisca, alla ditta incaricata di fare i trattamenti, l elenco dei luoghi da trattare ed i prodotti da utilizzare, senza poi essere presente al momento del trattamento. La verifica della mortalità risulta in questo caso di fondamentale importanza, in quanto la ditta potrebbe tenere per se il prodotto e fare i trattamenti solo con acqua ovvero non fare Relazione finale campagna 2012 Pagina 11

14 nemmeno il trattamento. Nel caso del presente progetto ai trattamenti è sempre stato presente l RTS o un TC, che vi ha contribuito in prima persona, accompagnando gli incaricati della ditta, utilizzando la lancia o spargendo il prodotto granulare. Vi è quindi la certezza che i trattamenti sono stati effettuati. Per quanto riguarda il secondo punto, la domanda è utile in quanto il prodotto utilizzato è stato acquistato nel 2004 e presenta pertanto un prolungato periodo di conservazione che potrebbe averne diminuito l efficacia. Il controllo sulla mortalità larvale è quindi importante, e viene effettuata, dopo 24/48 ore dall effettuazione del trattamento, con un nuovo campionamento ricercando la presenza di larve ancora vive. Dai controlli effettuati, il numero di larve riscontrate è stato nullo, il prodotto è pertanto ancora efficace. Sono state ritrovate pupe, le quali non alimentandosi non vengono uccise dal BTI che agisce solo per ingestione. Trattamenti di contrasto alla Aedes albopictus Altra tipologia di trattamento larvale è quella adottata per il trattamento dei focolai larvali urbani quali i tombini presenti lungo le strade cittadine. Il prodotto utilizzato è stato il Diflubenzuron in compresse da 2 grammi (concentrazione del principio attivo 2%), un inibitore di crescita attivo solo sugli insetti presenti nell acqua trattata e con una persistenza di circa 3 settimane. Il personale della ditta Fema srl ha effettuato nell arco della stagione, 5 passaggi a Verbania (frazioni di Intra, Pallanza, Suna, Renco e Trobaso) due a Castelletto, uno a Baveno, Stresa e Dormelletto trattando tutti i tombini con acqua presenti sulle pubbliche vie ed impiegando in totale 207 ore. Ai tecnici della ditta è stato fornita una mappa della città di Verbania sulla quale con un pennarello evidenziatore segnalavano le vie nelle quali erano transitati. In questo modo anche se la città è stata coperta da tecnici diversi che si sostituivano, è stato possibile dare continuità al lavoro. L RTS ha di effettuato un controllo giornaliero per verificare che i tombini dichiarati trattati lo fossero stati effettivamente. Inoltre il tecnico della ditta è stato monitorato per conoscere l ora di inizio e di fine giornata. In seguito al rilevamento di alcune larve di zanzara tigre, ad Intra, il 5 maggio è stato effettuato il primo trattamento di tombini da parte della ditta Fema srl. I Tecnici di campo e l RTS hanno invece trattato più volte i tombini del Tecnoparco, la frazione Pastura a Verbania, il centro abitato di Stresa, Baveno, Meina, Dormelletto e di Castelletto. Relazione finale campagna 2012 Pagina 12

15 I focolai urbani sono però presenti anche nelle aree private, rappresentati da bidoni negli orti, vasi abbandonati, sottocasi, tombini e ogni altro accumulo temporaneo di acqua. Il trattamento dei soli tombini presenti nelle aree pubbliche ha efficacia limitata se non si provvede a limitare anche i focolai presenti nelle aree private. Sono stati portati a termine alcuni sopralluoghi in aree private chiedendo la rimozione dei focolai presenti. Come lo scorso anni, si ritiene che la piovosità del periodo estivo ed in particolare del mese di agosto, abbia in parte vanificato i trattamenti effettuati a causa del dilavamento del principio attivo e per la continua rigenerazione di nuovi focolai larvali. Prodotto utilizzato Mezzo utilizzato n. trattamenti Consumo complessivo (L-kg) Impiego ditta ore Mortalità Skeetal 600 uti Lancia 4 x 4 (ditta est.) 8 giornate 150, % Vectobac G A mano molti 36 RTS / TC 100% Flubex compresse A mano molti TC/RTS Tabella 3 - riepilogo degli interventi larvicidi ripartiti in base al formulato Figura 2, trattamenti larvicidi con lancia a mano e BTI liquido presso la piana di Fondotoce. Relazione finale campagna 2012 Pagina 13

16 MONITORAGGIO DEGLI ADULTI Anche nel corso del 2012, sono state portate a temine 18 settimane di monitoraggio della popolazione culicidica adulta (dal 2 maggio al 29 di agosto) nei 6 Comuni aderenti al progetto grazie all uso di 9 trappole attrattive all anidride carbonica. Nel totale di 162 monitoraggi sono state catturate circa zanzare adulte, da confrontare alle del 2011, del 2010, alle del 2009 o alla catturate nel 2004 anno in cui si è verificato il massimo delle catture. I luoghi di posizionamento delle trappole sono stati mantenuti quelli utilizzati negli anni scorsi. NUMERO COMUNE DENOMINAZIONE STAZIONE COORDINATE 1 Biblioteca (Intra) N E 2 VERBANIA Ospedale Castelli (Pallanza) N E 3 Riserva Naturale di Fondotoce N E 4 Lago delle Betulle (Feriolo) N E BAVENO 5 Villa Fedora N E 6 STRESA Golf Club des Iles Borromeès N E 7 MEINA Piscine Lido N E 8 DORMELLETTO Camping Holiday Inn N E 9 CASTELLETTO TICINO Palude presso Stazione ferroviaria N E Tabella 4 - localizzazione delle stazioni di censimento Nel Comune di Verbania sono state posizionate 3 trappole attrattiva all anidride carbonica, 2 nel Comune di Baveno ed una per ognuno degli altri Comuni. I dati appartenenti ad ogni trappola non sono influenzati da fattori quali l estensione territoriale del Comune o la popolazione civile residente, inoltre le trappole sono state utilizzate in modo casuale e pertanto se dovessero esservi differenze tra una e l altra (costruttivamente sono identiche) queste differenze non possono aver determinato differenze di catture tra le diverse stazioni. Le differenze di catture sono pertanto da imputare esclusivamente alla localizzazione della trappola stessa ed al territorio circostante. Nella figura successiva è evidenziata la distribuzione dei punti di monitoraggio lungo la sponda piemontese del Lago Maggiore. Relazione finale campagna 2012 Pagina 14

17 Figura 3, distribuzione delle stazioni di monitoraggio per zanzare adulte. Nel grafico che segue la ripartizione degli allati catturati nel monitoraggio ripartiti per stazione di monitoraggio, nel successivo, per specie (tutti i riconoscimenti sono avvenuti ad opera del RTS). Relazione finale campagna 2012 Pagina 15

18 Grafico 5, ripartizione per stazione di monitoraggio delle zanzare adulte catturate anno Grafico 6, ripartizione zanzare adulte catturate con trappole alla CO 2 suddivise per specie, anno Nel grafico che segue il totale delle catture di adulti in ogni anno di progetto nei diversi Comuni. Relazione finale campagna 2012 Pagina 16

19 Grafico 7, totale catture annuali nelle diverse stazioni. Nel grafico che segue i dati relativi alle catture di adulti nei diversi anni del progetto Comune di Verbania. I picchi registrati nel 2003 e 2004 erano relativi alla specie di zanzara Culex modestus. Grafico 8, andamento stagionale delle catture anni Comuni gruppo di Verbania. Relazione finale campagna 2012 Pagina 17

20 Le catture di zanzare adulte in ogni stazione nell anno 2012, sono esposti in modo aggregato in tabella 5. Gli stessi sono stati elaborati con l ausilio dell algoritmo individuato dalla legge 75/95. Questa legge prevede tre livelli di presenza (fastidiosità) di zanzare, bassa, media e alta. Il valore di confine tra la soglia bassa e media è detto smi (soglia minima di ingresso), mentre la soglia tra livello medio ed alto è detto st (soglia di tolleranza). I risultati dell elaborazione dei dati raccolti sono esposti in tabella 6, con evidenziate in bianco le settimane ove la presenza di zanzare viene considerata bassa, in giallo le settimane in cui la presenza è stata considerata media ovvero è stata superata la sola smi ed in rosso le settimane in cui si è superata la soglia di tolleranza, soglia che indica quando il fastidio provocato viene considerato eccessivo. La prima soglia è importante nel primo anno di progetto, perché permette di accedere ai finanziamenti per gli anni successivi. La seconda soglia, quando superata per due volte, permetterebbe di accedere ai finanziamenti regionali per effettuare trattamenti sul verde pubblico contro le zanzare adulte. La prima soglia (smi) è stata superata complessivamente 31 volte (erano 34 nel 2011, 29 nel 2010). In tre stazioni, come lo scorso anno, la SMI non è stata superata nell intera stagione. La soglia di tolleranza è stata superata complessivamente 13 volte (15 volte nel 2011, 11 nel 2010). Nella stazione di Fondotoce ( a margine del Camping Isolino) il livello è stato superato ben 8 volte, confermando così Fondotoce come la stazione ove le zanzare risultano più fastidiose. In tabella 7 vengono riportati i risultati di tutti gli anni di progetto per una comparazione diretta dal quale è facile verificare che il Comune più catture è stato Castelletto Ticino nel 2004 per il progetto di Verbania e il Comune di Veruno nel 2007 per il progetto di Veruno Relazione finale campagna 2012 Pagina 18

21 catture totali /5 9/5 16/5 23/5 30/5 6/6 13/6 20/6 27/6 4/7 11/7 18/7 25/7 1/8 8/8 15/8 22/8 29/9 Verbania Biblioteca Verbania Ospedale Verbania Fondotoce Stresa Baveno Villa Fedora Baveno Lago Betulle Meina Dormelletto Castelletto Ticino Totale catture Tabella 5, riassuntiva delle catture di adulti effettuate, suddivisa per Comune e data. calcolo smi/st 2/5 9/5 16/5 23/5 30/5 6/6 13/6 20/6 27/6 4/7 11/7 18/7 25/7 1/8 8/8 15/8 22/8 29/8 Verbania Biblioteca 0,00 0,00 0,00 0,30 0,30 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 0,70 0,85 0,70 0,30 0,00 0,66 0,63 0,47 Verbania Ospedale 0,93 0,71 0,81 0,97 0,95 0,89 0,78 0,68 0,74 0,68 0,56 0,93 0,82 0,52 0,47 0,00 0,79 0,92 Verbania Fondotoce 0,00 0,30 0,30 1,94 2,03 1,15 1,69 2,43 2,18 1,81 1,20 1,83 1,77 1,55 0,94 1,15 1,01 1,17 Stresa 0,00 0,48 0,97 1,04 1,18 1,37 0,70 1,11 1,16 1,17 1,27 1,29 1,37 1,27 0,63 0,92 0,70 0,30 Baveno Villa Fedora 0,00 0,00 0,00 0,00 0,48 0,78 0,30 0,60 0,00 0,00 0,75 0,00 1,11 0,70 0,48 0,00 0,00 0,30 Baveno Lago Betulle 0,00 0,00 1,11 0,78 2,07 1,23 0,70 1,36 1,24 1,12 0,60 0,94 0,55 0,52 0,70 1,04 0,30 0,30 Meina 0,00 0,30 0,47 0,00 0,60 0,30 0,00 0,00 0,00 0,60 0,60 1,40 1,86 1,40 0,00 0,88 0,00 0,48 Dormelletto 0,00 0,00 0,40 1,69 1,14 0,80 0,99 1,02 1,12 1,23 0,83 1,20 1,40 1,46 0,60 0,30 0,48 0,40 Castelletto Ticino 0,30 0,86 0,73 0,77 1,31 1,10 0,68 1,00 0,30 1,45 1,34 1,82 2,08 1,58 1,00 0,56 0,48 0,42 Tabella 6, con i risultati del calcolo della soglia minima di ingresso (smi) e della soglia di tolleranza (st) suddivisa per Comune e data. Relazione finale campagna 2012 Pagina 19

22 stazione Verbania Biblioteca Verbania Ospedale Verbania Fondotoce Stresa Baveno Villa Fedora Baveno L. Betulle Meina Dormelletto Castelletto Ticino totale Tabella 7, catture totali di zanzare adulte per stazione e per anno di progetto, in giallo i valori massimi registrati. IPLA propone un diverso modo di rappresentare gli stessi dati, ovvero come media - settimanale fra tutte le trappole posizionate per ognuno dei tre gruppi di nocività definito dal regolamento regionale (Gruppo A nocività elevata: Genere Aedes ed Ochlerotatus; Gruppo B nocività media: Culex modestus, Anopheles; Gruppo C nocività scarsa: altre Culex, altri generi). Di seguito la tabella, nel quale sono riassunte le catture per ogni settimana e gruppo di nocività di appartenenza; sono indicati il numero medio di zanzare catturate e il valore di nocività. Questa rappresentazione permette di capire a quali gruppi di nocività le zanzare catturate appartengono ed il confronto con gli anni precedenti. Quest anno nel progetto di Verbania si sono avute 7 settimane di superamento della soglia minima (in giallo + rosso) e una settimana di superamento della soglia di tolleranza (in rosso) durante il mese di luglio, da paragonare allo scorso anno quando si era avuto il superamento per 6 settimane della soglia minima ed una settimana della soglia di tolleranza durante il mese di agosto. Relazione finale campagna 2012 Pagina 20

23 N trappole Gruppo A Gruppo B Gruppo C media/ trappola soglia parziale media/ trappola soglia parziale media/ trappola soglia parziale Settimana 1 9 0,00 0,00 0,00 0,00 3,11 0,48 0,48 1,13 0,10 0, ,67 0,22 0,00 0,00 2,00 0,40 0,50 1,09 0,33 1,01 Maggio 3 9 2,22 0,51 0,00 0,00 3,56 0,50 0,73 0,81 0,47 1, ,78 1,25 0,00 0,00 4,22 0,53 1,31 0,73 1,03 0, ,33 1,50 0,00 0,00 2,78 0,46 1,52 0,64 1,97 0, ,00 0,90 0,00 0,00 5,44 0,58 1,03 0,52 1,36 0,96 Giugno 7 9 6,56 0,88 0,00 0,00 4,89 0,56 1,01 0,53 1,08 0, ,11 1,53 0,11 0,08 12,56 0,75 1,59 0,67 1,52 0, ,56 1,29 0,00 0,00 12,22 0,75 1,38 0,70 1,50 1, ,67 1,03 4,89 0,61 19,56 0,85 1,30 1,41 1,08 1, ,44 0,54 2,00 0,42 12,22 0,75 0,99 1,03 0,81 1,46 Luglio ,67 1,22 10,33 0,79 8,67 0,68 1,41 1,49 0,98 1, ,56 1,35 65,11 1,29 13,44 0,77 1,66 1,36 1,00 1, ,44 1,09 12,11 0,83 3,67 0,51 1,31 1,73 1,02 1, ,22 0,35 1,67 0,39 2,00 0,40 0,71 1,46 0,78 1,14 16 Agosto 9 3,00 0,60 0,56 0,22 3,22 0,48 0,83 1,26 0,54 0, ,22 0,63 0,22 0,13 4,22 0,53 0,84 1,16 0,48 0, ,44 0,39 0,67 0,24 3,00 0,47 0,71 1,20 0,65 0,77 numero di stazioni di monitoraggio: numero di settimane di monitoraggio: numero soglie superate: Tabella 8, progetto Verbania, superamento delle soglie limite, confronto campagne Soglia totale 2012 Soglia totale 2011 Soglia totale 2010 Soglia totale 2009 Nei grafici che seguono una rappresentazione grafica degli allati catturati nelle stazioni di monitoraggio ripartiti per specie o per stazione di monitoraggio. Nella tabella che segue i dati riassuntivi sulle specie degli adulti catturati nelle 9 stazioni di monitoraggio, progetto di Verbania. Relazione finale campagna 2012 Pagina 21

24 Specie numero Anopheles maculipennis 18 Culex modestus 861 Culex pipiens Ochlerotatus caspius 346 Aedes cinereus 535 Aedes vexans 722 Culiseta annulata 86 Aedes albopictus 59 Non determinata 92 Totale Tabella 9, raggruppamento per specie di tutti gli adulti catturati nell anno Progetto di Verbania Nel grafico successivo, il numero di culicidi adulti catturati nei diversi anni di progetto: il 2009 è l'anno in cui le catture sono state inferiori. Grafico 9, totale zanzare adulte catturate nei diversi anni di progetto. Relazione finale campagna 2012 Pagina 22

25 Per rendere più agevole la lettura dei dati di tabella 5, gli stessi vengono rappresentati in grafici relativi alle singole stazioni di monitoraggio (trappole attrattive all anidride carbonica), con i valori in ascissa impostati su tre scale, 35, 150 e 700 unità (esemplari di zanzara adulte catturate). Grafico 10, zanzare adulte catturate, 50% C. pipiens e 33 % O. caspius. Relazione finale campagna 2012 Pagina 23

26 Grafico 11, zanzare adulte catturate, 93% C. pipiens e 3 % A. vexans e 3% A. Albopictus. Grafico 12, zanzare adulte catturate, 83% Aedes sp e 13 % C. pipiens. Grafico 13, zanzare adulte catturate, 49% A. albopictus e 17 % O. caspius. Relazione finale campagna 2012 Pagina 24

27 Grafico 14, zanzare adulte catturate, 78% A. vexans e 15% C. pipiens. Grafico 15, zanzare adulte catturate, 34% C. pipiens e 21% C. annulata. Relazione finale campagna 2012 Pagina 25

28 Grafico 16, zanzare adulte catturate, 85% O. caspius e 5% A. albopictus. Grafico 17, zanzare adulte catturate, 72% C. pipiens, 12% A. vexans e 10 % O. caspius. Relazione finale campagna 2012 Pagina 26

29 Grafico 18, zanzare adulte catturate, 76% C. modestus, 11% C. pipiens e 8% O. caspius. Relazione finale campagna 2012 Pagina 27

30 MONITORAGGIO DI ZANZARA TIGRE (AEDES ALBOPICTUS) CON OVITRAPPOLE La parte fuori dall acqua di pezzo di legno in parte immerso, si imbibisce d acqua. La zanzara tigre depone le uova nella fascia umida esistente sopra il pelo dell acqua. Queste uova schiuderanno quando per esempio a causa della pioggia, il livello dell acqua salirà e le sommergerà. Il progetto di lotta biologica alle zanzare approvato dalla Regione, prevede il monitoraggio della zanzara tigre (Aedes albopictus). Si è scelto di posizionarne 18 nel Comune di Verbania, 3 nel Comuni di Baveno, Dormelletto, Castelletto Ticino e Stresa, 2 nel Comune di Meina; tutte in posti già individuati negli anni precedenti ad eccezione della numero VB36 che è stata spostata fuori Verbania per monitorare un area altrimenti scoperta, piazza Pastura. La posa delle ovitrappole è avvenuta per la maggior parte all inizio di maggio ed alcune entro l inizio di giugno. Date le alte temperature del mese di settembre, il monitoraggio che sarebbe dovuto terminare a norma della legge regionale, alla fine di settembre, è proseguito fino a metà ottobre. Su ogni ovitrappola è stato apposto un adesivo con indicati la funzione della stessa ed i partner del progetto in modo da renderle riconoscibili e limitarne l asportazione da parte dei giardinieri. Le ovitrappole, fornite da IPLA e conformi al modello standard, sono tutte state posizionate a livello del terreno e sotto copertura vegetale, in aree aperte al pubblico anche se a volte su proprietà privata. Nel qual caso si è provveduto a chiedere il permesso / informare il proprietario dell attività in corso. Figura 4, ovitrappola con etichetta. Nonostante questo, è capitato che qualche ovitrappola andasse persa (come presso l imbarcadero di Pallanza dove ben 3 volte ha dovuto essere sostituita o rovinata come presso il parco pubblico di Meina. A volte il bicchierino è stato trovato senza acqua, pertanto il dato di monitoraggio è stato considerato P, perso. Le ovitrappole constano di un bicchierino in plastica nera all interno della quale viene posizionata una listarella di masonite con data di deposizione e numero identificativo. Ogni 7/15 giorni le Relazione finale campagna 2012 Pagina 28

31 listarelle vengono sostituite, introdotte in una busta di plastica perché non si contaminino reciprocamente e, una volta arrivate in laboratorio, vengono controllate al microscopio. Le uova eventualmente ritrovate, contate. Ad ogni sostituzione di listarella, il bicchierino viene lavato e riempito con acqua; inoltre per evitare che diventi esso stesso un focolaio larvale, nel bicchierino vengono introdotti alcuni granuli di BTI. Il riconoscimento delle uova è stato fatto ad opera del RTS e degli TC, riconoscimento non sempre semplice per la presenza costante anche di uova di Aedes (Ochlerotatus) geniculatus, molto simili. Nel corso del 2010, il monitoraggio aveva evidenziato 92 volte la presenza di uova. Nel medesimo periodo del 2011, sono state rilevate uova su 196 listarelle di masonite, per un totale di uova contate (nel 2010 erano state 2.583). Nel 2012 a fronte di una diminuzione del numero di ovitrappole posizionate sono state rilevate 269 listarelle con uova (su un totale di 478 listarelle controllate) per un totale di uova contate. Il numero massimo di uova, oltre 5.000, sono state contate il 21 agosto. Il massimo di listarelle con uova, 27 su un totale di 32, è stato rilevato il 18 settembre (oltre uova), anche se già il 31 luglio erano state rilevate 26 listarelle con uova su 31 controllate, per quasi uova contate; tenendo conto che in quel periodo il prelievo delle listarelle aveva prevalentemente cadenza settimanale. La lettura delle listarelle è stata fatta ad opera del RTS e dei Tecnici di campagna. Sebbene i valori indicati possano essere considerati con un minimo margine di errore, la presenza generalizzata nei Comuni rivieraschi viene confermata. I primi rinvenimento di uova nel corso del 2010 erano avvenuti alla lettura sulle listarelle posate il 19 luglio e raccolte il 28. Nel corso del 2011 presso il cimitero di Suna sulla listarella raccolta il 24 di maggio sono state contate 8 uova. Nel corso del 2012 le prime 96 uova sono state trovate su 6 listarelle (Cimitero di Suna ed Intra, Scuole Ranzoni a Trobaso, Scuola Cobianchi, Meina e presso Carciano a Stresa con ben 48 uova) posate il 29 maggio e raccolte il 5 giugno. Le zanzare tigri sono così chiamate perche originarie dell Asia. In Italia le uova sono giunte all interno dei pneumatici e sono presenti ormai da quasi 20 anni (a Verbania dal 2007). I cumuli di gomme sono pertanto i primi punti dove cercare tali zanzare. Presso la sede della fallita ditta Tracal spa, proprietà rilevata dalla ditta Cattaneo spa, oggi anch essa fallita, sono da anni presenti un cumulo di gomme abbandonate. Tale proprietà ricade nel Comune di Gravellona Toce, sebbene sia posta lungo il confine con il Comune di Verbania. I diversi tentativi di far rimuovere le gomme degli scorsi anni non sono riusciti a raggiungere lo scopo. Relazione finale campagna 2012 Pagina 29

32 cod. IPLA COMUNE / LUOGO Latitudine N Longitudine E VERBANIA VB 1 FONDOTOCE SEDE PARCO VB 2 FONDOTOCE CAMPEGGIO CONTINENTAL VB 3 FONDOTOCE BENZINAIO TAMOIL VB 4 PALLANZA OSPEDALE VB 5 SUNA CIMITERO VB 6 PALLANZA VILLA TARANTO VB 7 PALLANZA IMBARCADERO VB 8 SUNA CANOTTIERI VB 9 CHIESA S. ANNA VB 10 PALLANZA CIMITERO VB 11 PALLANZA BETTEO-CONSER VB 12 TROBASO SCUOLA MEDIA RANZONI VB 13 CIMITERO INTRA VB 14 INTRA UFFICIO TECNICO (via F. Cervi) VB 15 BIBLIOTECA VB 33 INTRA ORTO VIA SONZOGNO VB 36 PIAZZA PASTURA VB 37 FONDOTOCE SEDE PROVINCIA DR 16 DR 17 DORMELLETTO CAMPEGGIO HOLIDAY INN - VIA POLO SPIAGGIA PIROLINO DR 18 CAMPING LAGO MAGGIORE CASTELLETTO SOPRA TICINO CLT 19 AGRITURISMO VIA BEATI CLT 20 PALUDE STAZIONE CLT 21 VIA BEATI / RIALE BAVENO BV 22 LAGO BETULLE BV 23 PARCO V. FEDORA BV 24 LUNGOLAGO STRESA ST 25 MAGOGNINO C/O ASILO ST 26 VILLA PALLAVICINI (posteggio) ST 27 CARCIANO (semaforo) MEINA ME 29 GHEVIO ME 44 PARCO PUBBLICO Tabella 10, coordinate ovitrappole Relazione finale campagna 2012 Pagina 30

33 Figura 5, distribuzione delle ovitrappole per monitoraggio zanzara tigre. Relazione finale campagna 2012 Pagina 31

34 DATA RACCOLTA 5/6 11/6 19/6 27/6 4/7 11/7 17/7 24/7 31/7 7/8 21/8 28/8 4/9 18/9 2/10 16/10 VERBANIA F.TOCE SEDE PARCO C. CONTINENTAL P TAMOIL OSPEDALE PALL CIMITERO SUNA 11 0 P P VILLA TARANTO IMBARCADERO P P CANOTTIERI SUNA P CHIESA S. ANNA P CIMITERO PALLANZA BETTEO-CONSER TROBASO SMS P P CIMITERO INTRA UFFICIO TECNICO BIBLIOTECA VIA SONZOGNO PASTURA P PROVINCIA BAVENO LAGO BETULLE VILLA FEDORA LUNGOLAGO 0 P P P STRESA MAGOGNINO ASILO P VILLA PALLAVICINI 0 P v CARCIANO SEMAFORO MEINA GHEVIO Meina Parco Pubblico P DORMELLETTO DATA 5/6 11/6 19/6 27/6 4/7 11/7 17/7 24/7 31/7 7/8 15/8 28/8 4/9 12/9 26/9 10/10 HOLIDAY INN P SPIAGGIA PIROLINO C. LAGO MAGGIORE P 0 P P 86 0 P CASTELLETTO TICINO AGRITURISMO via Beati PALUDE STAZIONE VIA Beati ang. via Riale Tabella 11, Uova di Aedes albopictus rinvenute durante il monitoraggio ovitrappole (i monitoraggi del 17/5 e 29/5 non hanno rilevato uova e sono stati eliminati per mancanza di spazio) (P = trappola persa / dato perso / lettura non possibile, 0 = nessun uovo). Relazione finale campagna 2012 Pagina 32

35 In una sola postazione non sono mai state rinvenute uova di zanzara tigre, quella posizionata ai margini dell abitato di Ghevio, frazione di Meina. Nella frazione di Magognino sopra Stresa, sono state rilevate nell intera stagione solo 15 uova. DATA 17/5 29/5 5/6 11/6 19/6 27/6 4/7 11/7 17/7 24/7 31/7 7/8 21/8 28/8 4/9 18/9 2/10 16/10 VERBANIA listarelle positive n uova % liste positive 0% 0% 22% 6% 33% 44% 56% 44% 56% 78% 89% 83% 83% 0% 94% 89% 83% 56% BAVENO listarelle positive n uova % liste positive 0% 0% 0% 33% 33% 33% 67% 33% 33% 67% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 67% STRESA listarelle positive n uova % liste positive 0% 0% 33% 33% 33% 33% 67% 67% 33% 33% 67% 33% 67% 33% 67% 33% 33% 33% MEINA listarelle positive n uova % liste positive 0% 0% 50% 50% 50% 0% 50% 50% 50% 50% 50% 50% 0% 50% 50% 50% 50% 50% DORMELLETTO listarelle positive n uova % liste positive 0% 0% 0% 0% 50% 0% 150% 0% 50% 0% 50% 0% 100% 100% 0% 150% 50% 0% CASTELLETTO TICINO listarelle positive n uova % liste positive 0% 0% 0% 0% 67% 0% 67% 0% 100% 0% 100% 0% 100% 100% 0% 100% 100% 33% TOTALE listarelle controllate listarelle positive n uova % liste positive 0% 0% 20% 17% 39% 45% 67% 52% 59% 72% 84% 80% 83% 77% 88% 84% 75% 48% Tabella 12, elaborazione dati rilevati con monitoraggio tramite ovitrappole. Nel grafico 19 una rappresentazione dei dati esposti in tabella 11. Relazione finale campagna 2012 Pagina 33

36 Grafico 19, n. uova e percentuale di listarelle con uova sul totale delle listarelle monitorate nel progetto. Zanzare tigri sono state catturate anche nei Comuni di Domodossola, Gravellona e Belgirate. Dallo scorso anno IPLA, per conto di Regione Piemonte, ha implementato un database per il monitoraggio in tempo reale della presenza della zanzara tigre. Tutti possono accedere per fare segnalazioni e visualizzare il grado di infestazione rilevato in modo ufficiale in ogni luogo del Piemonte. Per accedere basta andare sul sito Anche il presente progetto vi ha aderito, mettendo in rete tutti i dati relativi ad ogni singola ovitrappola, compreso il valore 0, che indica la presenza di monitoraggio e contestuale assenza di uova. Sul sito è presente il numero verde al quale chiamare per effettuare la segnalazione anche in modo vocale e per ricevere informazioni quali il sistema adatto per contrastarle o dove trovare i prodotti per la lotta. Tutte le segnalazioni effettuate da privati, prima di essere utilizzate per aggiornare la mappatura del territorio vengono verificate e validate. Relazione finale campagna 2012 Pagina 34

37 Figura 6, ingrandimento di listarella con uova di zanzara tigre. Il contrasto alla diffusione della zanzara tigre è stato attuato tramite trattamenti dei tombini stradali posti su aree pubbliche contenenti acqua al momento del sopralluogo, come descritto a pagina 12. Relazione finale campagna 2012 Pagina 35

38 ATTIVITÀ DIVULGATIVA - EDUCAZIONE AMBIENTALE La campagna informativa anche quest anno è stata incentrata sul proseguimento del progetto di educazione ambientale Gli acchiappazanzare aggiornato con le informazioni raccolte durante il convegno vettori di malattie e mutamenti climatici tenutosi a Torino il 5 ottobre. Come negli scorsi anni gli incontri sono stati proposti alle scuole elementari e medie inferiori dei Comuni aderenti al progetto, tramite un doppio invio (a giugno ed a settembre) o la consegna a mano di una lettera per ogni scuola del territorio e per ogni circolo didattico. La lezione della durata di 2 ore circa, prevede l illustrazione del ciclo biologico di Culex ed Aedes (circa 2/3 della lezione), la descrizione delle attività del progetto e la richiesta di aiuto nel controllo dei rifiuti abbandonati e della copertura dei bidoni degli orti. Specifico materiale, è stato predisposto. Durante le lezioni vengono fatti ai bambini vedere tramite l uso di lenti di ingrandimento 4x, in plastica, zanzare adulte e larve, vive o morte. Un microscopio è stato messo a disposizione dalla Provincia in aggiunta ai due in possesso del progetto. Tre diversi giochi (costituiti da tavole formato A3 plastificate con foto formato tessera, ogni gioco in 4 serie) vengono utilizzati al termine della lezione per interagire meglio gli alunni delle scuole elementari. In ogni classe viene lasciata una dispensa cartacea e del materiale su supporto digitale (CD dispensa completa di fotografie per l identificazione delle principali specie) appositamente preparati e contenenti approfondimenti di quanto descritto in classe. Questa lezione di educazione ambientale è ormai entrata nella consuetudine di alcune scuole che con regolarità richiedono la nostra presenza. In questi casi nell aula è possibile vedere i disegni o poster fatti dai bambini Nei mesi di ottobre e novembre siamo stati chiamati in 4 scuole elementari e 5 scuole medie per un totale di 25 classi. Relazione finale campagna 2012 Pagina 36

39 Scuole elementari Comune n classi Tozzi Suna - Verbania 2 quarte Bechelet Verbania 2 quarta Dario Sibilia Castelletto Ticino 2 quarte Anna Frank Castelletto Ticino 2 quarte Dormelletto 2 quarte Scuola media Comune n classi Quasimodo Verbania 4 prime Ranzoni Verbania 6 prime Stresa 3 prime Dormelletto 2 prime totale 25 classi Tabella 15, scuole / classi in cui è stata svolta la lezione di educazione ambientale ad opera del TC o del RTS. Inoltre come negli anni passati è prevista la pubblicazione sul sito dei Comuni di Verbania e Veruno della presente relazione finale. Figura 7, disegno regalato dei bambini di una scuola elementare. Relazione finale campagna 2012 Pagina 37

40 MOSQUITO MAGNET In seguito ad accordi presi in sede di avvio del progetto di lotta 2010 tra il Comune di Verbania e la direzione di IPLA, l RTS ha provveduto a controllare le specie di zanzare catturate con le Mosquito Magnet acquistate dal Comune di Verbania. Fino al 2009 il Comune di Verbania aveva provveduto al posizionamento di Mosquito Magnet in punti turistici della città, in modo autonomo, ovvero al di fuori del progetto di lotta alla zanzare, senza pertanto usufruire del finanziamento regionale ed affidando l incarico del controllo delle stesse a un professionista terzo. Il posizionamento delle Mosquito Magnet è avvenuto quest anno ad inizio giugno ad opera degli operai comunali con la supervisione del responsabile del Settore Ecologia Dott.ssa Marina della Lucia. I luoghi di posizionamento sono stati gli stessi dello scorso anno ad eccezione di una trappola precedentemente posizionata presso l arena che è stata spostata presso l asilo nido di Pallanza. Durante l anno la trappola posizionata presso i campi da calcio di Fondotoce è stata spostata di un centinaio di metri, rimanendo comunque al margine dei campi. Il primo svuotamento delle retine è avvenuto in data 3 luglio, il secondo in data 2 agosto ed il terzo ai primi di settembre, con le macchine ferme per assenza di gas: a causa dell evento meteorico del 25 agosto, gli operai comunali sono stati impegnati alla manutenzione straordinaria e non hanno avuto modo di provvedere alla sostituzione delle bombole. La specie maggiormente rappresentata nell intera estate è stata la O. caspius, Alcune A. vexans, C. pipiens ed alcune tigri. Queste apparecchiature rimangono in funzione continuativamente e le catture sono pertanto da riferirsi a periodi di circa 28 giorni, la superficie coperta da ogni macchina, dichiarata dalla ditta produttrice è di m 2. Il Comune di Meina dispone di 4 mosquito magnet una delle quali è stata utilizzata presso il parco giochi vicino alla Statale del lago maggiore nel periodo di settembre - ottobre, quando la stagione era già terminata. L intenzione della giunta e per il prossimo anno di utilizzarle in modo più diffuso. Relazione finale campagna 2012 Pagina 38

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INDICE. Ente capofila: Comune Veruno Introduzione Storia del progetto Aspetti climatici... 5 INDICE Ente capofila: Comune Veruno... 2 Introduzione... 3 Storia del progetto... 4 Aspetti climatici... 5 Monitoraggio dei focolai di sviluppo larvale... 8 Attività di lotta larvicida... 10 Monitoraggio

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