PARTENARIATO PER LO SVILUPPO DEL SERVIZIO CIVILE
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1 PARTENARIATO PER LO SVILUPPO DEL SERVIZIO CIVILE PROTOCOLLO D INTESA FRA: Co.Pr.E.S.C. - COORDINAMENTO PROVINCIALE degli ENTI di SERVIZIO CIVILE di BOLOGNA (codice fiscale ) associazione, senza fini di lucro, di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile costituitasi ai sensi dell art.16 della L.R. 20/10/2003, n.20 e nel contesto della L.64/2001 e del D.Lgs. 77/2002, non iscritto autonomamente ad alcun Albo degli enti di Servizio Civile, né come sede d attuazione di progetto di alcun ente accreditato, rappresentato dal Presidente, GIULIANO BARIGAZZI. E il sottoindicato Ente, accreditato per il servizio civile nazionale presso l Albo regionale dell Emilia-Romagna, per il raggiungimento delle finalità previste dai propri progetti di servizio civile: ENTE codice fiscale codice NZ RICHIAMATI: la Legge 8 luglio 1998, n.230, Nuove norme in materia di obiezione di coscienza ; la Legge 6 marzo 2001, n. 64, Istituzione del Servizio Civile Nazionale, e successive modificazioni e integrazioni; il Decreto Legislativo 5 aprile 2002, n. 77 Disciplina del servizio civile nazionale, e successive modificazioni e integrazioni; la Legge Regionale 20 ottobre 2003, n. 20 Nuove norme per la valorizzazione del servizio civile. Istituzione del servizio civile regionale. Abrogazione della L.R. 28 dicembre 1999, n. 38 ; la prima intesa tra l Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e le Regioni e Province autonome, approvata dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 26 gennaio 2006, per l attuazione condivisa dell entrata in vigore integrale del D. Lgs.77 del 2002; la Circolare UNSC 2 febbraio 2006 Norme per l accreditamento degli enti di Servizio Civile Nazionale, e successive modificazioni e integrazioni; la deliberazione della giunta regionale dell Emilia-Romagna n. 132/2006, con la quale è stato attivato l Albo regionale di Servizio Civile; 1
2 la determinazione del direttore generale dell UNSC 4 aprile 2006 relativa all approvazione delle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale, e successive modificazioni e integrazioni; il Decreto Ministeriale 3 agosto 2006, Approvazione del prontuario concernente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale da realizzarsi in Italia e all estero, nonché i criteri per la selezione e l approvazione degli stessi, e successive modificazioni e integrazioni; il protocollo d intesa per lo sviluppo del Servizio Civile, sottoscritto/non sottoscritto dal suddetto Ente in data / / 2006, con il quale si è impegnato a collaborare per la realizzazione di iniziative coordinate e congiunte per accrescere la conoscenza e la qualità del Servizio Civile, promuovendo in particolare interventi condivisi di sensibilizzazione e promozione, di formazione e di monitoraggio attraverso i progetti di Servizio Civile Nazionale per l anno 2007; PREMESSO CHE: la normativa regionale sopra richiamata: sostiene la diffusione del Servizio Civile Nazionale nel territorio emiliano romagnolo anche attraverso l istituzione del Servizio Civile Volontario Regionale aperto a tutte le persone, senza distinzione di sesso, di appartenenza culturale e religiosa, di ceto, di residenza o di cittadinanza, quali le proposte rivolte ai giovani cittadini stranieri fra i 18 anni (compiuti) e 28 anni (da compiere), ai giovani minorenni anni, ad adulti e anziani; individua quale ambito territoriale ideale per iniziative di valorizzazione del Servizio Civile quello provinciale e al suo interno prevede la costituzione dei Coordinamenti Provinciali degli Enti di Servizio Civile (Co.Pr.E.S.C.), associazioni miste pubblico-privato, che hanno l'obiettivo di realizzare azioni condivise e coordinate per l'implementazione del Servizio Civile; le iniziative del Co.Pr.E.S.C. di Bologna, nel rispetto dei principi sanciti dagli articoli 2, 4, secondo comma, 11 e 52 della Costituzione e ispirandosi a quelli previsti dalla normativa nazionale e regionale in materia di Servizio Civile, sono orientate allo sviluppo del Servizio Civile nel territorio provinciale di pertinenza, cercando di accrescere le conoscenze, le competenze, la dignità di tutti i soggetti interessati (giovani, enti e comunità), responsabilizzandoli e rinunciando ad ogni forma di delega, che impoverirebbe l intero sistema; lo spirito di leale collaborazione tra lo Stato e le Regioni, indispensabile nell attuazione del Servizio Civile, richiamato dalla Corte Costituzionale nei suoi recenti interventi sulla materia (decisioni nn. 228 e 229 del 2004 e n. 431 del 2005), deve rappresentare anche il necessario presupposto e il filo conduttore delle iniziative proposte, individualmente o in forma coordinata, dal Co.Pr.E.S.C., dagli Enti e dalle organizzazioni di Servizio Civile presenti nel territorio provinciale; le attività previste nel presente protocollo perseguono la qualità del Servizio Civile attraverso la sua diffusione tra enti, giovani e comunità presenti nel territorio regionale. La partecipazione, dunque, del maggior numero di Enti, portatori d'esperienze e di proposte diversificate, consente di coinvolgere maggiormente il territorio regionale, attivando anche i comuni periferici e appenninici, e d'intercettare i molteplici interessi/disponibilità dei giovani e i numerosi bisogni della comunità. In tal modo, oltre a garantire le finalità del Servizio Civile, si possono creare i presupposti perché il Servizio Civile sia effettivamente un bene comune e, in quanto tale, venga riconosciuto, attuato e rigenerato; gli Enti aderenti a questo protocollo di intesa, condividendo quanto previsto nella Carta d impegno etico del Servizio Civile, intendono inoltre valorizzare questa istituzione sia come risorsa per la coesione sociale nella comunità locale, sia per contribuire alla formazione civica, culturale e umana dei giovani; 2
3 Considerato che lo statuto del Co.Pr.E.S.C. di Bologna (art.6) prevede tra le sue finalità di offrire dei servizi a tutti gli enti aderenti con particolare riferimento ai sistemi di promozione e sensibilizzazione, formazione dei giovani e volontari e dei responsabili degli enti (fermo restando l impegno che in ambito formativo gli enti devono produrre direttamente con proprio personale), monitoraggio e riconoscimento delle competenze acquisite. In particolare il Coordinamento annovera fra le proprie finalità la promozione delle connessioni tra il mondo del servizio civile e i mondi della scuola, dell università, del volontariato, della formazione professionale e del lavoro, al fine di far crescere nel territorio la cultura e la pratica del servizio civile e di favorire il confronto tra gli enti riguardo alla promozione del servizio civile nelle scuole e in altri contesti giovanili e all individuazione dei settori prioritari di svolgimento del servizio civile, così come alla costruzione di criteri condivisi di qualità secondo i quali organizzare e monitorare il servizio civile. In senso più generale di promuovere il servizio civile delle diverse fasce di popolazione individuate dalla L.R. 20/2003: minori tra i 15 e i 18 anni, giovani tra i 18 e i 28 anni, adulti e anziani. SI STIPULA IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA: Art.1 FINALITÀ Le premesse sono parte integrante del presente protocollo. Il Coordinamento Provinciale degli Enti di Servizio Civile di Bologna (in seguito Co.Pr.E.S.C.) e l Ente aderente sopra indicato concordano sulla necessità di realizzare iniziative condivise e coordinate per accrescere la conoscenza e la qualità del Servizio Civile e per assicurare: - alle giovani generazioni opportunità d esperienze quotidiane dei valori costituzionali di difesa civile e nonviolenta della Patria e di solidarietà sociale, di salvaguardia e tutela del patrimonio storico-artistico, culturale ed ambientale e della protezione civile; - alle comunità di confrontarsi giornalmente con le attività volontarie del Servizio Civile a tutela della solidarietà, della coesione sociale, del patrimonio della collettività; - agli Enti d intercettare, attraverso i progetti di Servizio Civile, i bisogni di protagonismo giovanile e d aggregazione della società, valorizzando le risorse manifestate dall entusiasmo creativo dei giovani e dall'esperienza generosa e altruista delle nostre comunità, per contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e umana dei giovani volontari. A tali fini, partendo da un'analisi congiunta dei bisogni principali del territorio provinciale da elaborare annualmente e previa verifica di fattibilità, si conviene di collaborare all attivazione delle azioni di seguito riportate, attraverso il diretto coinvolgimento degli Enti e l organizzazione di momenti di confronto e discussione, per le attività dagli stessi specificate nelle schede annuali d attuazione del presente protocollo, finalizzate alla crescita degli Enti in conoscenza e dignità, evitando in tal modo di alimentare percorsi di deresponsabilizzazione e di delega. Il Co.Pr.E.S.C. e gli Enti aderenti partecipano alle attività oggetto del presente protocollo nel rispetto delle finalità e in coerenza con le previsioni del/i progetto/i di Servizio Civile approvato/i dall Ufficio competente. Art. 2 - ATTIVITA DI SENSIBILIZZAZIONE E DI PROMOZIONE DEL SERVIZIO CIVILE Durante l intero arco dell anno gli Enti aderenti concordano di collaborare alla realizzazione delle attività coordinate e congiunte di sensibilizzazione rivolte all intera comunità e specificatamente ai giovani su: - Servizio Civile svolto sia in Italia che all estero: la sua storia, i suoi valori di riferimento, la normativa nazionale, le sue finalità, le opportunità offerte dal territorio provinciale e regionale, gli Enti attivi, anche attraverso le dirette testimonianze dei giovani volontari già coinvolti nell esperienza di Servizio Civile, 3
4 - i principi ispiratori e le linee guida delineate nella Carta d impegno etico e nelle previsioni della L.R.20/03 (in particolare dell'art.2, lettere a-f-g), nonché principi e attualità dell obiezione di coscienza e delle tematiche ad essa collegate (nonviolenza, difesa civile, povertà, solidarietà, mondialità e intercultura, pace e diritti umani, ecc.), da promuovere attraverso iniziative coordinate dal Co.Pr.E.S.C. e realizzate insieme agli Enti aderenti possibilmente nell università, nella scuola secondaria e nei centri di formazione professionale, nei centri d aggregazione giovanile e nei luoghi d incontro e di ritrovo dei giovani e delle famiglie. In occasione della pubblicazione dei bandi per la selezione di giovani da impegnare in progetti di Servizio Civile, gli Enti aderenti sopraindicati concordano di promuovere il Servizio Civile sul territorio provinciale, realizzando attività di promozione, coordinata e congiunta, del bando e di orientamento dei giovani alla scelta del progetto ed evitando che ognuno promuova solo il/i proprio/i progetto/i di Servizio Civile o che si trascuri quel lavoro di rigenerazione della risorsa presso scuole e altri contesti. A tal fine verranno individuati strumenti congiunti di presentazione dei progetti e meccanismi coordinati per l orientamento dei giovani alla scelta degli stessi, con gli obiettivi di facilitare l accesso consapevole al Servizio Civile del maggior numero possibile di giovani e di puntare alla copertura di tutti i posti disponibili sul territorio provinciale, evitando in tal modo inutili concentrazioni di domande su pochi progetti. Le iniziative coordinate e congiunte di sensibilizzazione riferite all esperienza di Servizio Civile Regionale, in particolare, verranno approfondite attraverso incontri diretti nelle realtà e con i soggetti interessati. Le attività coordinate e congiunte di sensibilizzazione e di promozione di cui sopra, che verranno dettagliate nella scheda annuale d attuazione del presente protocollo: 1. prevederanno l attivazione di un gruppo di lavoro, coordinato da un referente individuato dal Co.Pr.E.S.C., per la definizione di un sistema condiviso di sensibilizzazione e di promozione e per la programmazione delle singole attività da realizzare; 2. coinvolgeranno in qualità di testimoni i giovani del Servizio Civile impegnati nei progetti in cui il Co.Pr.E.S.C. risulta inserito quale partner; 3. prevederanno la partecipazione dei referenti degli Enti coinvolti; 4. impegneranno i giovani e/o i referenti degli Enti aderenti per un numero di ore indicato annualmente dall'ente nella scheda di attuazione, entro il limite fissato dal Co.Pr.E.S.C.. Art. 3 ATTIVITA COORDINATE E CONGIUNTE DI FORMAZIONE PER OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E PER REFERENTI DEGLI ENTI Gli Enti aderenti concordano di partecipare a percorsi formativi coordinati e congiunti per Operatori Locali di Progetto (minimo 12 ore) prioritariamente per l acquisizione della necessaria competenza richiesta dalla circolare UNSC del 2 febbraio 2006 e dal Prontuario approvato con D.M. 3 agosto 2006, realizzati dal Co.Pr.E.S.C. per conto della Regione Emilia-Romagna, ai sensi della L.R. 20 del Gli Enti aderenti concordano, altresì, nel partecipare a percorsi formativi coordinati e congiunti rivolti ai referenti del Servizio Civile accreditati, attraverso iniziative definite e promosse insieme al Co.Pr.E.S.C.. I percorsi formativi di cui sopra, che verranno dettagliati nella scheda annuale d attuazione del presente protocollo: 4
5 1. comporteranno una preliminare attività di raccolta e monitoraggio delle specifiche esigenze formative degli Enti, per la definizione di un sistema condiviso di formazione e per la programmazione delle singole attività, che dovrà tener in debito conto dei contenuti e delle metodologie segnalate dall Ufficio Nazionale e dalla Regione, come nel caso degli Operatori Locali di Progetto (in seguito OLP); 2. prevederanno prioritariamente la partecipazione degli OLP che, come indicato nella richiamata disciplina, non possiedono un esperienza di Servizio Civile, anche ai sensi della legge n. 230 del 1998, e che risulteranno nei progetti di Servizio Civile approvati e finanziati; 3. impegneranno i referenti che i singoli Enti individueranno per partecipare all intero percorso formativo ovvero per un tempo non inferiore a quanto previsto per legge o richiesto dall Ufficio Nazionale /Regione ai fini del conseguimento dell'attestato di frequenza. Art. 4 ATTIVITA COORDINATE E CONGIUNTE DI FORMAZIONE A FAVORE DEI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE Gli Enti aderenti attribuiscono importanza all'azione condivisa del Co.Pr.E.S.C., finalizzata all incremento di competenze e conoscenze del Servizio Civile all interno dell Enti, allo scambio di esperienze e pertanto concordano nell aderire e partecipare, secondo quanto dettagliato nelle schede annuali d attuazione del presente protocollo, alla formazione generale coordinata e congiunta a favore dei giovani in Servizio Civile definita insieme al Co.Pr.E.S.C. nel rispetto dei moduli formativi e delle metodologie previste nella determinazione del direttore generale dell Ufficio Nazionale 4 aprile 2006, relativa alle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale. La predetta formazione coordinata e congiunta sarà integrata da un modulo di mediazione culturale e il gruppo in formazione, in presenza di progetti di Servizio Civile Regionale, sarà misto italiani e cittadini stranieri. I percorsi di formazione generale di cui sopra, che verranno dettagliati nella scheda annuale d attuazione del presente protocollo: 1. impegnano gli Enti aderenti a: a) mettere a disposizione i propri formatori accreditati, in base ad accordi presi a livello provinciale, per l attuazione dei percorsi stessi ovvero a individuare una propria figura referente. Per tale persona, insieme al Co.Pr.E.S.C., verrà considerato un percorso di crescita, che, a seconda delle competenze e delle possibilità, potrà prevedere la sua partecipazione ai corsi di formazione generale, affiancando il formatore accreditato e/o il suo coinvolgimento per l'attuazione di altre iniziative, anche nella prospettiva, se fattibile, di acquisire col tempo parte dei requisiti richiesti dalla circolare UNSC per una delle figure previste; b) coinvolgere i propri volontari impegnati nei progetti di Servizio Civile nell'attività formativa, facendosi da tramite tra il Co.Pr.E.S.C. e i volontari stessi; c) investire le risorse finanziare erogate dall'ufficio Nazionale per la formazione generale dei volontari nella formazione generale coordinata e congiunta a livello provinciale; 2. coinvolge il Co.Pr.E.S.C. nell'organizzazione delle giornate di formazione e nel coordinamento tra i formatori stessi e tra gli Enti aderenti e le loro figure referenti. 5
6 Art. 5 ATTIVITA DI MONITORAGGIO INTERNO AL PROGETTO Gli Enti aderenti concordano nell importanza del monitoraggio interno al progetto di Servizio Civile e pertanto s impegnano a realizzarlo nel proprio/i progetto/i, elaborando un sistema condiviso nelle metodologie e nei risultati in ambito Co.Pr.E.S.C. e che, oltre ad indicare strumenti e metodologie, comprenda i seguenti standard minimi di qualità: - strumenti idonei di rilevazione delle seguenti dimensioni: l esperienza del giovane; il raggiungimento degli obiettivi; il rapporto con gli operatori/volontari dell Ente e con gli utenti; la crescita del giovane; il percorso formativo; - rilevazioni ex-ante, in itinere, ex-post, anche attraverso il coinvolgimento dei giovani impegnati, o meno, nel Servizio Civile, finalizzato alla riprogettazione; - modalità e strumenti per comunicare gli esiti complessivi del monitoraggio e quindi l andamento del progetto, rendendo pubblici i risultati e mettendo a disposizione del Co.Pr.E.S.C. il materiale rilevato. Le attività di cui sopra: 1. comporteranno l attivazione di tavoli di lavoro, coordinati da un referente indicato dal Co.Pr.E.S.C., per individuare metodologie nel rispetto dei richiamati standard di qualità concordati e modalità di condivisione dei risultati, da declinare da parte degli Enti aderenti nel monitoraggio interno del proprio/i progetto/i di Servizio Civile; 2. prevederanno il coinvolgimento degli esperti del monitoraggio accreditati negli Enti coinvolti; 3. impegneranno i singoli Enti a declinare nel/i proprio/i progetto/i modalità e strumenti secondo standard minimi di qualità condivisi in ambito Co.Pr.E.S.C. e di rendere pubblici a livello provinciale i risultati di reporting e valutazioni, anche ai fini della successiva programmazione provinciale del Servizio Civile e di una migliore progettazione futura. Art. 6 - ADEMPIMENTI DELL ENTE ADERENTE L Ente aderente, al fine di definire un sistema condiviso a livello provinciale per la sensibilizzazione e promozione, formazione e negli standard minimi di qualità e nei risultati del monitoraggio interno del/i progetto/i di Servizio Civile, si impegna a partecipare, secondo le previsioni del presente protocollo e nei limiti indicati ogni anno nella scheda di attuazione, alle iniziative coordinate e congiunte preparatorie e attuative organizzate dal Co.Pr.E.S.C., quali ad esempio tavoli di lavoro tematici e/o settoriali, attraverso il coinvolgimento dei rispettivi referenti, dei responsabili del monitoraggio, nonché dei giovani in Servizio Civile impegnati nel/i proprio/i progetto/i. L Ente aderente si impegna, inoltre, a creare le condizioni affinché i giovani in Servizio Civile presso le proprie sedi d attuazione accreditate, nel rispetto del progetto approvato dall Ufficio competente, siano in grado di collaborare alle attività di sensibilizzazione e di promozione, di formazione generale del Servizio Civile elaborate insieme al Co.Pr.E.S.C. e dallo stesso coordinate. Nell ambito della elaborazione insieme al Co.Pr.E.S.C. dei percorsi di formazione generale congiunta a favore dei giovani in Servizio Civile, dallo stesso coordinate e realizzate; l Ente aderente assicura, altresì, d individuare una propria figura referente. Per tale persona verrà considerato, insieme al Co.Pr.E.S.C., un percorso di crescita, che, a seconda delle competenze e 6
7 delle possibilità, potrà prevedere la sua partecipazione ai corsi di formazione generale, affiancando il formatore accreditato e, nel caso, conducendo direttamente taluni moduli in qualità d'esperto e/o il suo coinvolgimento per l'attuazione di altre iniziative, anche nella prospettiva, se fattibile, di acquisire col tempo parte dei requisiti richiesti dalla circolare dell Ufficio Nazionale per una delle figure previste. Così facendo si verrà a determinare comunque un azione che imposta un dignitoso percorso di crescita delle competenze e di valorizzazione a favore degli Enti di Servizio Civile. L Ente aderente si impegna, ancora, a riconoscere come Servizio Civile le ore dedicate dai giovani alle suddette attività di sensibilizzazione, promozione e formazione del Servizio Civile, organizzate dal Co.Pr.E.S.C., in quanto parti integranti del progetto. L Ente aderente garantisce, infine, di prevedere una compilazione del progetto coerente con le previsioni del presente protocollo d intesa per le azioni alle quali intende partecipare, così come evidenziate annualmente nella scheda d attuazione del presente protocollo. Art. 7 ADEMPIMENTI DEL CO.PR.E.S.C. Il Co.Pr.E.S.C., in attuazione del proprio statuto, si impegna ad attivare e coordinare un gruppo di lavoro tra referenti del monitoraggio, individuati dagli Enti aderenti, per la realizzazione di quanto indicato nel precedente articolo 5. In modo analogo il Co.Pr.E.S.C. si impegna ad attivare e coordinare tavoli o gruppi di lavoro tematici e/o settoriali tra gli Enti aderenti per la definizione di un sistema condiviso di sensibilizzazione e promozione, di formazione e a individuare un percorso di sviluppo per le figure referenti degli Enti aderenti, segnalate in attuazione del precedente articolo 4, lettera a). Il Co.Pr.E.S.C., in attuazione del proprio statuto, promuove attività di sensibilizzazione congiunta sul Servizio Civile, svolto sia in Italia che all estero, e si impegna inoltre a calendarizzare e coordinare gli interventi dei giovani in Servizio Civile negli istituti scolastici, nell università degli studi e, in generale, in tutti quegli ambiti ove siano organizzati momenti di sensibilizzazione ai temi del Servizio Civile, cercando di venire incontro alle esigenze degli Enti di Servizio Civile aderenti. Il Co.Pr.E.S.C. realizza, in collaborazione con gli Enti, un percorso formativo specifico per i giovani che partecipano alla realizzazione dei progetti di sensibilizzazione e promozione del Servizio Civile nel territorio. Il Co.Pr.E.S.C. attiva, anche con le dirette testimonianze dei giovani già coinvolti e in collaborazione con gli Enti, azioni di sensibilizzazione sulla Carta Etica e sulle previsioni della L.R.20/03 relative ai valori dell obiezione di coscienza e tematiche collegate (nonviolenza, difesa civile, povertà, solidarietà ), nell università, nella scuola secondaria e anche nella scuola primaria. Il Co.Pr.E.S.C. si impegna ad organizzare giornate di formazione generale per i giovani in Servizio Civile relative al/i modulo/i formativo/i, di cui al precedente articolo 4, che richiederanno l impiego di esperti della/e materia/e trattata/e. La/e metodologia/e impiegata/e sarà/saranno dinamiche non formali e/o lezione frontale, mentre la/e sede/i di realizzazione e la durata saranno precisate nella scheda annuale d attuazione del presente protocollo. Art. 8 ASPETTI FINANZIARI Gli oneri finanziari relativi alla realizzazione delle attività di sensibilizzazione, promozione, formazione e di elaborazione di un sistema condiviso negli standard minimi di qualità e nei risultati del monitoraggio interno dei progetti previsti dal presente protocollo d intesa saranno a carico del Co.Pr.E.S.C., ad esclusione delle quote di partecipazione ai corsi per OLP, selettori e progettisti e ai corsi di formazione generale per volontari, per i quali è richiesta una quota di compartecipazione a carico degli Enti aderenti, il cui importo sarà definito annualmente dal consiglio del Copresc e 7
8 comunicato agli enti contestualmente all invio della scheda annuale di attuazione del presente protocollo. Art. 9 - DURATA Il presente accordo ha validità permanente, dalla sua sottoscrizione fino a eventuali e sostanziali cambiamenti della normativa di riferimento, nei limiti specificati annualmente nella scheda d attuazione del presente protocollo firmata dal Legale rappresentante dell Ente aderente e, per accettazione, dal Presidente del Co.Pr.E.S.C.. Potranno essere previste adesioni di nuovi Enti successivamente alla sigla del presente protocollo. Art PREVISIONI FINALI Gli Enti aderenti e il Co.Pr.E.S.C. si impegnano a predisporre annualmente una scheda d attuazione del richiamato protocollo d intesa e della presente integrazione, quale traduzione operativa dei predetti documenti, dove precisare le diverse attività da realizzare e citare i progetti di Servizio Civile interessati, elementi indispensabili per la loro valorizzazione nel procedimento di valutazione dei progetti stessi. Per tutto quanto non indicato nel presente protocollo, gli Enti aderenti e il Co.Pr.E.S.C. si rifanno a quanto previsto nella normativa di riferimento e nella disciplina dettata in materia di Servizio Civile dagli Uffici competenti. Letto, approvato e sottoscritto Bologna, Per l ENTE DI SERVIZIO CIVILE Per il COPRESC DI BOLOGNA Il presidente Giuliano Barigazzi 8
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