PROCEDURA ED ISTRUZIONI OPERATIVE

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1 Dipartimento di Prevenzione PROCEDURA ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER LA PROGRAMMAZIONE E FRUIZIONE DELLE FERIE Approvata con Determinazione Dirigenziale n. 31 del 23/12/ di 6

2 INDICE Capo I 1. SCOPO 2. DESTINATARI 3. OGGETTO 4. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Capo II 5. DURATA DEL PERIODO DI FERIE 6. FRUIZIONE DELLE FERIE 7. DETERMINAZIONE DEL PERIODO DI GODIMENTO DELLE FERIE Capo III 8. PROCEDIMENTO PER LA FORMAZIONE DEL PIANO FERIE 9. PIANO FERIE AZIONI DEI DIRIGENTI RESPONSABILI DI U.O.C. E U.O.S. 10. PIANO FERIE AZIONI DEL PERSONALE 11. PIANO FERIE AZIONI DELLA DIREZIONE DEL DIPARTIMENTO 2 di 6

3 CAPO I 1. SCOPO La presente procedura ha come scopo essenziale quello di garantire la corretta ed uniforme applicazione della normativa di legge e contrattuale che disciplina la materia ferie attraverso fasi di gestione dell istituto e relativa documentazione uniforme presso tutti i Servizi dipartimentali. 2. DESTINATARI Personale dei Servizi Dipartimentali: Dirigenza e Comparto 3. OGGETTO - Definire fasi e modalità per l esercizio del diritto-dovere alle ferie. - Uniformare la relativa documentazione presso tutto le strutture dipartimentali, centrali e territoriali. - Garantire, nel corso dell intero anno, la continua e regolare erogazione dei servizi e il raggiungimento degli obiettivi di risultato fissati sia dall Azienda che all Azienda dalla regione Campania. - Prevenire, per l esclusivo vantaggio generale, ogni e qualsiasi forma di contenzioso con il personale. 4. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Art. 36 Costituzione Italiana Convenzione Organizzazione Internazionale del Lavoro n. 132 del 24/06/1970 Art. 2109, comma 2, Codice Civile Art. 10, comma 1, D.Lgs. 66/2003 Art. 5, comma 8, L. 07/08/2012, n. 135 Nota interpretativa del Dipartimento della Funzione Pubblica n del 08/10/2012 Art. 21 CCNL del 05/12/1996 Art. 5 CCNL integrativo del 10/02/2004 Art. 16, comma 1, CCNL del 06/05/2010 integrativo del CCNL del 10/10/ di 6

4 5. DURATA DEL PERIODO DI FERIE CAPO II Il dipendente ha diritto, in ogni anno di servizio, ad un periodo di ferie retribuito pari a 32 giorni lavorativi, comprensivi delle due giornate previste dall articolo 1, comma 1, lettera a), della L. 23 dicembre 1977, n Il periodo di ferie spettante ai dipendenti neo assunti e durante i primi tre anni di servizio fatti salvi coloro che accedono alla Dirigenza provenendo dal comparto - è di 30 giorni lavorativi comprensivi delle due giornate previste dall articolo 1, comma 1, lettera a), della L. 937/1977. Quando l orario settimanale di lavoro è articolato su cinque giorni, il sabato è considerato non lavorativo ed i giorni di ferie spettanti sono ridotti, rispettivamente, a 28 e 26, comprensivi delle due giornate di cui al citato articolo 1, comma 1, lettera a), L. 937/1977. Al dipendente sono altresì attribuite 4 giornate di riposo da fruire nell anno solare ai sensi ed alle condizioni previste dalla summenzionata L. n. 937/1977. La ricorrenza del Santo Patrono della località in cui si presta servizio è considerata giorno festivo purché ricadente in giorno lavorativo. Nell anno di assunzione o di cessazione dal servizio la durata delle ferie è determinata in proporzione dei dodicesimi di servizio prestato. La frazione di mese superiore a quindici giorni è considerata a tutti gli effetti come mese intero. 6. FRUIZIONE DELLE FERIE DIRIGENZA: le ferie sono fruite, anche frazionatamente, nel corso di ciascun anno solare in periodi programmati dallo stesso dirigente nel rispetto dell assetto organizzativo dell azienda; in relazione alle esigenze connesse all incarico affidato alla sua responsabilità, al dirigente è consentito, di norma, il godimento di almeno 15 giorni continuativi di ferie nel periodo 1 giugno - 30 settembre. COMPARTO: le ferie sono fruite nel corso di ciascun anno solare, in periodi compatibili con le oggettive esigenze di servizio, tenuto conto delle richieste del dipendente. Compatibilmente con le oggettive esigenze di servizio, il dipendente può frazionare le ferie in più periodi. La fruizione delle ferie dovrà avvenire nel rispetto dei turni di ferie prestabiliti, assicurando comunque al dipendente che ne abbia fatto richiesto il godimento di almeno 15 giorni continuativi di ferie nel periodo 1 giugno - 30 settembre. NORMA COMUNE: nel caso in cui indifferibili esigenze di servizio o personali non abbiano reso possibile il godimento delle ferie nel corso dell anno di maturazione, le stesso dovranno essere fruite inderogabilmente entro il primo semestre dell anno successivo. 7. DETERMINAZIONE DEL PERIODO DI GODIMENTO DELLE FERIE Il periodo di godimento delle ferie del personale di ciascuna Unità Operativa (Dirigenza e Comparto) è determinato mediante distinti Piani Ferie formalizzati definitivamente, sia per il periodo estivo che per i residui giorni dell anno, entro il 30 aprile. Per ciascuno dei periodi di cui sopra va redatto, quindi, nel rispetto della procedura riportata ai successivi articoli, un Piano Ferie per il personale Dirigente ed uno per il personale del Comparto. 4 di 6

5 CAPO III 8. PROCEDIMENTO per la FORMAZIONE del PIANO FERIE Al procedimento per la redazione dei Piani Ferie partecipa il personale della Dirigenza e del Comparto, i Dirigenti responsabili di Unità Operativa Complessa e Semplice e la Direzione del Dipartimento, ciascuno dei quali, nella distinzione dei ruoli, è chiamato a svolgere le azioni elencate nei successivi articoli. 9. PIANO FERIE - AZIONI dei DIRIGENTI di U.O.C. e U.O.S. Il Dirigente responsabile di Unità Operativa Complessa e quello responsabile di Unità Operativa Semplice: a) richiede al personale della Dirigenza e a quello del Comparto assegnato al Servizio che dirige (*), con distinti atti trasmessi entro il 31 marzo: - una proposta di piano ferie per il periodo estivo (1 giugno 30 settembre), precisando che la stessa dovrà: essere concordata tra i dipendenti rispettivamente interessati; prevedere il godimento di almeno 15 giorni continuativi per dipendente, salvo rinunce per periodi comunque non superiori a 5 giorni (limite minimo continuativo gg. 10); assicurare il rispetto degli indirizzi ed obiettivi aziendali; garantire la regolarità dei servizi erogati dalla struttura; - una proposta di piano ferie per i residui giorni annuali e che vanno goduti, in via ordinaria, nell anno di maturazione o, in via straordinaria, ricorrendo le condizioni previste alla voce NORME COMUNI del precedente art. 6, nei sei mesi successivi. Anche in questo caso, nella richiesta andrà precisato che la proposta dovrà essere concordata tra i dipendenti interessati; b) verifica che le proposte di piano ricevute siano rispondenti ai requisiti richiesti e: b.1) in caso di esito positivo della verifica, ne dispone la formalizzazione e la trasmissione: - i dirigenti di U.O.S., al Direttore responsabile dell UOC di appartenenza per la validazione mediante Visto; - i dirigenti di U.O.C., alla Direzione Dipartimentale, per la validazione mediante Visto del Piano Ferie della struttura centrale che dirige (*) e, per conoscenza, dei Piani Ferie delle UU.OO.SS. di afferenza da esso validati; b.2) in caso di esito negativo della verifica, ne dispone la revisione entro i successivi 7 (sette giorni); il tutto con atto formale recante: - le motivazioni a fondamento della stessa (indicazione dei contrasti e/o delle difformità da rimuovere); - il termine assegnato per provvedere; - l avvertenza che, decorso lo stesso, il Piano sarà emendato d ufficio; c) controlla il rispetto dei Piani Ferie approvati e delle eventuali, successive variazioni concordate degli stessi; d) in caso di presenza di residui ferie dell anno precedente non goduti, malgrado i Piani adottati ed in assenza di cause oggettive ostative, dispone formalmente un nuovo Piano Ferie, anche non concordato, per i residui giorni non goduti da completare entro i primi sei mesi dell anno successivo a quello di maturazione e che si aggiunge ai Piani Ferie dell anno (*) = il dirigente responsabile di UOC dovrà riferirsi esclusivamente al personale della struttura centrale (UOC) e non a quello delle UU.OO.SS. territoriali 5 di 6

6 10. PIANO FERIE - AZIONI del PERSONALE Il personale di ciascuna U.O dipartimentale, sia di qualifica dirigenziale non responsabile di U.O. che del Comparto: predispone formali proposte individuali di Piano Ferie Annuale (intero monte ferie spettante nell anno), redatte nel rispetto dei principi sopra enunciati e riferite: - al periodo di ferie estive; - al periodo residuo di ferie annuali; - ad eventuali giorni residui dell anno precedente; nella redazione delle stesse dovrà tentare, per quanto possibile, di concordare date e periodi con i colleghi dell U.O. di pari qualifica; richiede formalmente, nel caso di impossibilità a concordare i periodi di ferie con i colleghi, di conoscere il piano ferie annuale dei dipendenti della medesima qualifica e, in assenza di questo, almeno l assenso o la negazione formale alla propria proposta; richiede, in caso di negazione delle ferie, la formalizzazione delle relative motivazioni; presenta, con la stessa procedura di cui sopra, una nuova proposta di Piano Ferie Annuale ; gode delle ferie nei periodi concordati/autorizzati; 11. PIANO FERIE - AZIONI della DIREZIONE DEL DIPARTIMENTO riceve i Piani Ferie di tutte le UU.OO.CC. dipartimentali per la validazione previa verifica di eventuali elementi di contrasto e/o difformità degli stessi rispetto alle vigenti normative di disciplina della materia o riguardo all esigenza primaria di assicurare la continua e regolare erogazione dei servizi e il raggiungimento degli obiettivi di struttura in caso di verifica con esito positivo, provvede alla validazione dei/i Piano/i mediante Visto; in caso di verifica con esito negativo, dispone con atto formale la revisione del Piano, indicandone le motivazioni (contrasti e/o difformità da rimuovere) e il termine per provvedere ed avvertendo che, decorso lo stesso, il Piano sarà emendato d ufficio; riceve i Piani Ferie di tutte le UU.OO.SS. dipartimentali, ad essa trasmessi per conoscenze dai dirigenti responsabile delle rispettive UU.OO.CC.. Benevento, 23 dicembre 2013 Il Dirigente Responsabile UOC Direzione Amministrativa Avv. Giovanni De Masi Il Direttore del Dipartimento Dott. Tommaso Zerella 6 di 6