Mary. Dice lo gnomo:

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1 Mary Dice lo gnomo: Se vi piace volare e sognare fiabe e favole dovete creare. Se il pennello sapete adoprare con mille colori le potrete adornare. Se la musica amate ascoltare con mille note le potrete cantare.

2 A scuola con gli animali

3 Per grandi e piccini LA STRANA LEZIONE N ella foresta, ogni mattina, si radunavano davanti al salice secolare tutte le specie di cuccioli di animali e aspettavano il suono della campanella e l apertura delle porte, per incominciare una nuova giornata di scuola. Era da poco suonata la campana e i ragazzi erano già entrati.

4 La classe prima, nonostante fosse la più numerosa era anche la più silenziosa, infatti tutti gli alunni si erano già seduti e avevano aperto i libri. Quando il professore entrò, li trovò tutti zitti e intenti a ripassare la lezione del giorno. Il professore era un vecchio gufo: portava occhiali molto piccoli e indossava una grande tunica nera; per camminare aveva bisogno di un bastone e a causa della sua età aveva tutto il pelo grigio. Quando il professore entrò, gli alunni si alzarono e curiosi chiesero l argomento del giorno. Il gufo, sedendosi, cercò di calmare gli animi, fece l appello e disse che la lezione avrebbe riguardato l uso della punteggiatura.

5 Passando tra i banchi chiese se qualcuno sapeva dirgli qualche segno di punteggiatura. Nella classe scoppiò il caos, ma il professore riportò il silenzio e diede la parola alla cerbiattina, che stava in prima fila e che aveva alzato la zampa per prima. La cerbiattina con un po di imbarazzo disse: "Il punto". Il professore passò la parola al lupetto, il quale propose la virgola. Bene, disse il professore, vedo che siete preparati, ma sapete anche le loro funzioni?. Le facce degli alunni confermarono al professore che loro non sapevano le funzioni dei segni di punteggiatura, allora il professore pensò di far inventare una storia ai suoi alunni in cui ognuno avrebbe dovuto dire la funzione di un segno a scelta. Incominciò la cerbiattina e parlò del "Punto":

6 Io sono il Punto: sono piccolo e nero, sono come il prezzemolo, perché nei discorsi sono sempre presente. Indico una pausa lunga, e per questo, quando mi incontrano tutti fanno un profondo sospiro per poi continuare a leggere fino a che non mi ritrovano. Mi usano anche alla fine di un periodo, nelle sigle e nelle abbreviazioni. Il professore interruppe il racconto della cerbiattina per far continuare un altro alunno e fu la volta del lupetto, che parlò della "Virgola":

7 Io sono la Virgola, ormai sono vecchia e per questo la mia schiena è curva. Indico una breve pausa e servo a separare le proposizioni di un periodo o gli elementi di una stessa proposizione. Sono più usata del punto, anche se lui non lo vuole ammettere, infatti nella classifica dei segni di punteggiatura fra me e lui c è una grande rivalità e io lo supero di qualche punto. La parola fu data poi alla piccola tigre la quale parlò del "Punto e virgola": Noi siamo Punto e Virgola e stiamo sempre insieme, infatti il nostro amore è nato tanto tempo fa tra le liti dei nostri genitori: i punti e le virgole. Indichiamo una pausa più lunga di quella richiesta dalla virgola e siamo utilizzati per separare proposizioni di un periodo, che, pur essendo indipendenti fra di loro, sono vicine nel significato.

8 A questo punto la parola fu data al piccolo scoiattolo, che parlò dei "Due punti": Noi siamo i Due Punti. Da quando siamo nati, stiamo sempre insieme, siamo due gemelli siamesi e per questo siamo uguali. Serviamo a introdurre le parole testuali e quelle del discorso diretto; siamo usati per spiegare il significato di una parola o di una frase o per introdurre delle enumerazioni. Quando ci incontrano, a differenza dei nostri genitori: i Punti, nessuno si ferma.

9 La parola fu ora del leprotto, che parlò del "Punto interrogativo":

10 Io sono Il Punto Interrogativo. Sono molto alto e ho un po di gobba; sono molto importante, perché dò intonazione alle frasi interrogative e mi usano per indicare una vera e propria domanda. Fu dunque la volta della tartaruga che parlò del "Punto esclamativo": Io sono il Punto Esclamativo. Sono molto alto e magro e se ai miei piedi non avessi sempre un punto sarei scambiato per una "elle". Mi usano per indicare un esclamazione o un invocazione.

11 Si arrivò così all ultimo alunno, il gufetto, nipote del professore, che parlò dei "Punti di sospensione": Noi siamo i Punti di sospensione. Siamo tre, non veniamo mai divisi e nessuno ne può sottrarre uno o aggiungerne uno o più. Serviamo per indicare una reticenza o una pausa utile a introdurre una battuta o uno scherzo. Fu così che la storia finì e tutti gli alunni capirono la funzione dei segni di punteggiatura più importanti. Il professore si stava congratulando con loro, quando suonò la campanella dell intervallo; li salutò amorevolmente e si diresse verso un altra classe, per ricominciare un altra lezione. Mentre camminava si sentiva molto contento e soddisfatto del suo lavoro, così contento che sulla sua faccia rugosa spuntò un dolce sorriso.

12 FINE DELLA LEZIONE Valentina Bartolini Disegni di Mary Katarine Hamnett Indicazione didattica Un giorno Brunetto, sentendosi molto triste per la perdita del suo micino, si recò nel bosco per stare in compagnia dei suoi amici; incontrò il gufetto, la tartarughina e lo scoiattolo e insieme crearono una storia avente come protagonisti:la cerbiattina, il lupetto, la piccola tigre, il leprottino e il vecchio gufo e la intitolarono: Il bosco amico Disegna anche tu il bosco e gli animali che preferisci.