CAIAZZANO. Lo sapevi che...
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- Nicolo Bonelli
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1 CAIAZZANO Benvenuto a Sassano, il paese delle Orchidee. In questo momento ti trovi a Caiazzano una delle frazioni principali del paese insieme a Silla e a Varco Notar Ercole. L economia di Sassano poggia storicamente sull agricoltura e sulla pastorizia e la frazione di Caiazzano ne rappresenta il principale centro rurale. La presenza di allevamenti e numerosi pascoli ha portato allo sviluppo di un gran numero di industrie casearie che hanno reso la produzione di formaggi sassanesi un eccellenza campana. I prodotti tipici della tradizione sassanese sono sicuramente il caciocavallo, la toma e il cosiddetto caciocavallo dell emigrante, un particolare tipo di formaggio che nasconde al suo interno un salume. Le origini di questo prodotto sono legate al fenomeno dell emigrazione verso gli Stati Uniti che agli inizi del 900 interessò l intero Vallo di Diano. Le norme igienico-sanitarie oltreoceano non permettevano l introduzione di salumi all interno del Paese, fu così che venne escogitato questo stratagemma per non rinunciare ai sapori della propria terra....a Caiazzano si può ammirare un masso di pietra calcarea che la fantasia popolare ha interpretato in vari modi: da luogo di sepoltura di una nobildonna (Tomba della Regina) a posto utilizzato da pastori e contadini per salare i formaggi. Un iscrizione ne rivela la reale funzione: era un sarcofago dedicato da un nobile romano al fratello prematuramente scomparso da cui il nome di Tomba di Aurelio.
2 VARCO notar ercole Benvenuto a Sassano, il paese delle Orchidee. In questo momento ti trovi a Varco Notar Ercole una delle frazioni principali del paese insieme a Silla e Caiazzano. La tradizione orale tramanda che il nome Varco Notar Ercole sia stato dato alla frazione dalla popolazione locale per commemorare un notaio annegato nelle acque del fiume Zio Nino. Il punto di riferimento per la vita religiosa dei cittadini di quest area è la Chiesa del Cuore Immacolato di Maria, importante meta di pellegrinaggio. Oltre a questo santuario, a Sassano esitono ben 12 chiese e 7 cappelle, di cui le principali sono la Chiesa Madre di S. Giovanni Evangelista, sita nel centro storico, la Cappella di S. Rocco, la Cappella di S. Gaetano nella frazione di Caiazzano e la Chiesa dedicata alla SS.ma Vergine di Pompei a Silla. Nonostante la chiesa principale sia dedicata al culto di San Giovanni Evangelista (probabilmente per la presenza dei monaci basiliani devoti al santo) il patrono del paese è San Giovanni Battista....secondo la tradizione popolare le chiese poste fuori dal paese sono disposte in modo da formare una cinta in grado di proteggere i sassanesi da disgrazie, calamità e influssi maligni.
3 SILLA Benvenuto a Sassano, il paese delle Orchidee. Prima di immergerti in un esperienza a contatto con la natura e di partire alla scoperta della Valle, desideriamo regalarti una breve panoramica del territorio che stai visitando. In questo momento ti trovi a Silla, una delle principali frazioni di Sassano insieme a Caiazzano e a Varco Notar Ercole. La frazione rappresenta il cuore pulsante dell economia di questo piccolo ma vivace paesino le cui origini sembrano essere molto antiche. I primi nuclei abitativi, infatti, risalgono all epoca romana come dimostra la stessa etimologia del suo nome. Molti pensano che il termine Sassano derivi da sasso sano, perché le prime abitazioni sarebbero sorte sulla collina sulla quale oggi si trova la chiesa della SS. Annunziata, che poggia sulla viva roccia, ma questa interpretazione è erronea. In realtà, come testimonia la dicitura Praedia Soxsiani rivenuta in alcuni documenti, il nome deriva da Soxiano o Sozziano, il principiale possidente terriero della zona all epoca degli insediamenti romani....il nome della frazione Silla deriva dal generale romano Lucio Cornelio Silla che pare sia passato da queste zone durante la Guerra civile (83-82a.C.) condotta contro Mario, il suo acerrimo rivale.
4 FONTANELLE Ti trovi in località Fontanella che segna il bivio tra la Valle delle orchidee alla tua sinistra e il Centro Storico del paese alla tua destra. A Sassano, oltre alla fontana in pietra che puoi ammirare davanti a te, ne esistono altre utilizzate ancora oggi come lavatoio dalle donne del posto. La più interessante è sicuramente quella posta nei pressi del primo nucleo abitativo, nelle vicinanze della Grancia di San Zaccaria. La Grancia era un edificio utilizzato dai monaci basiliani per conservare i prodotti agricoli, costruito nei pressi di corsi d acqua per consentire agli animali di abbeverarsi. La fontana è di grande rilevanza storica per la presenza di una figura funeraria di epoca romana. Tale effige fu attribuita per lungo tempo dalla popolazione locale a San Bernardino, Santo che attraversò il Vallo di Diano nel quindicesimo secolo. Prima di continuare il percorso che ti condurrà alla Valle delle Orchidee puoi scegliere di inoltrarti nel paese per visitare le sue chiese, in particolare la chiesa Madre di San Giovanni Evangelista, o per ammirare gli antichi stemmi presenti sui principali palazzi nobiliari, come quelli delle famiglie Picinni, Babino, Sabini....la tradizione popolare tramanda che anticamente a Sassano era presente un enorme fontana con ben diciotto bocche che una frana trascinò a valle seppellendola interamente.
5 PONTE PEGLIO Hai faticato un po ma sei a pochi passi dall iniziare il tuo percorso nella Valle delle Orchidee: riposati e riprendi fiato. Sicuramente in questo momento ti starai chiedendo dove sei e sarai incuriosito da quel ponte di pietra davanti a te. La località in cui ti trovi si chiama Peglio così come il ponte e il fiume sul quale era stato costruito. La storia ha lasciato anche qui le sue tracce, infatti si tratta di una costruzione di epoca romana, risalente all incirca all anno mille. Con molta probabilità il ponte è stato realizzato allo scopo di agevolare le attività commerciali in quanto permetteva di oltrepassare le acque in piena dell omonimo fiumicello e fu utilizzata fino a un epoca relativamente recente dalla popolazione locale per raggiungere gli altri paesi del Vallo di Diano....secondo alcune fonti al termine del Secondo Conflitto Mondiale un ufficiale tedesco e le sue truppe in ritirata, hanno tentato di far passare un autocolonna sul Ponte Peglio, avendo notato che rappresentava il percorso più sicuro e breve per uscire dal Vallo di Diano.
6 BENVENUTO NELLA VALLE Sei arrivato nella Valle delle Orchidee! Prima di iniziare il tuo viaggio alla scoperta di questi magnifici esemplari, desideriamo offrirti una breve panoramica del territorio. Sassano, immerso nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha in sé un patrimonio unico di biodiversità: lungo l itinerario che inizia dal punto in cui ti trovi, Campo di Gravola, fino ad arrivare al Campo di Filano, si possono ammirare varie specie di orchidee selvatiche. Nella Valle ce ne sono ben 97 principali e 31 varietà delle 187 presenti nel Parco. Continua a scansionare i forex per scoprire tante cose interessanti e lasciati guidare da loro in questa meravigliosa avventura! Non dimenticarti, poi, di fermarti a cercare e osservare le orchidee più belle della Valle: ti invitiamo a fotografarle e a condividerle su Facebook, o su Instagram con l hashtag #faqtotum. Buon divertimento!!!... tutta la famiglia delle Orchidaceae è protetta dalle Regole Cites - Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora - e nel nostro Paese, anche dove non ci sono espliciti divieti alla raccolta e al prelevamento, è bene rispettarle!
7 Barlia Robertiana Neotinea Macchiata Orchide ETIMOLOGIA: il nome del genere deriva da due parole greche: himantos che significa ciglia, e glossa cioè lingua con riferimento alla forma del labello. L epiteto robertianum, invece, ricorda che è stata dedicata al farmacista, botanico ed orticultore francese Gaspard Nicolas Robert. DESCRIZIONE: l infiorescenza, densa e cilindrica, porta numerosi fiori, grandi e profumati, di colore verde-violaceo. Il labello, ossia il petalo modificato il cui aspetto funge da richiamo per gli insetti impollinatori, è trilobato e di colore rosa violaceo con macchie porporine centrali. I lobi laterali, allungati e sottili, sono a forma di braccia ripiegate. PERIODO DI FIORITURA: questa orchidea fiorisce a partire dal mese di aprile. ETIMOLOGIA: la Neotinea macchiata il cui nome scientifico è Neotinea Maculata deve tale denominazione a Vincenzo Tineo, un celebre botanico siciliano vissuto tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo e alla presenza di macchie scure sulla superficie delle foglie e del fusto. DESCRIZIONE: la Neotinea è un orchidea dalle dimensioni modeste: il suo fusto, spesso ricoperto di macchioline nere, si erge sinuoso ma non supera i 30 cm di altezza. I fiori di color rosa pallido o bianco-verdastro con macchie color porpora sono raggruppati in una lunga spiga cilindrica e hanno dimensioni minuscole, tra i 3 e i 5 mm. orchidee appartenenti a questo genere fioriscono da aprile a maggio. ETIMOLOGIA: il nome deriva dal greco orchis e significa letteralmente testicolo. I Greci attribuirono alla pianta questo nome a causa della somiglianza tra le sue radici e l apparato genitale maschile. DESCRIZIONE: l Orchide è una pianta piuttosto vistosa grazie ai colori sgargianti e vivaci dei suoi fiori che si organizzano in infiorescenze a spighe dense e multiflore e hanno toni che variano dal lilla al viola, con suggestive sfumature. In rari casi è possibile trovare anche orchidi con fiori bianchi o gialli. orchidee che appartengono a questo genere fioriscono da aprile a giugno....per i Greci la prima orchidea nacque dalla metamorfosi di Orchis, giovane bellissimo e assai focoso, figlio di una ninfa e di un satiro, sbranato dalle belve feroci per aver tentato di insidiare una sacerdotessa di Dioniso. Dai suoi resti gli Dei fecero spuntare una pianta esile e modesta chiamata appunto orchidea.
8 NEOTTIA NIDO D UCCELLO VITICCINA AUTUNNALE DACTYLORHIZA ETIMOLOGIA: il nome scientifico Neottia nidus avis significa letteralmente nido nido d uccello (dal greco neottia che vuol dire nido e dal latino nidus avis che vuol dire nido d uccello ) e farebbe riferimento alla particolare morfologia delle radici di questa pianta che richiama, appunto, la forma di un nido. ETIMOLOGIA: il nome scientifico del Viticcino autunnale è Spiranthes Spiralis, che deriva dalla parola greca spera, che significa spira e da antos, che invece, significa fiore. Chiaramente, si riferisce alla morfologia dei suoi fiori e alla loro disposizione lungo il fusto della pianta. ETIMOLOGIA: il nome generico Dactylorhiza è formato da due parole greche: daktylos (dito) e rhiza (radice). Tale nome si riferisce alla particolare morfologia delle radici che sono costituite da tuberi suddivisi in diversi tubercoli simili a dita appunto (tuberi a forma digitopalmata). DESCRIZIONE: tra tutte le orchidee la Neottia è forse la meno appariscente, ma anche la più particolare e unica. Non ha foglie, ma squame di colore giallastro o bruno. I fiori brunastri sono organizzati in spighe, ognuna delle quali ne contiene tra i venti e i trenta. Se ti fermi ad annusarli noterai che i fiori della Neottia hanno un odore che ricorda vagamente quello del miele. DESCRIZIONE: il Viticcino ha dimensioni modeste e non si eleva oltre i 30 cm. Ha, però, una particolarità: l infiorescenza, che comprende un numero di fiori bianchi variabile, compreso tra i dieci e i venticinque. Sono disposti a spirale attorno a un fusto ben eretto e ricordano, appunto, un tralcio di vite che si arrampica lungo un asta. DESCRIZIONE: particolarmente vistosa, grazie ai colori molto vivaci, può raggiungere anche i 100cm di altezza. I fiori, che variano dal giallo al magenta o rosso-violaceo sono riuniti in infiorescenze dense o basse con fiori piuttosto grandi, ed hanno la particolarità di essere ruotati sottosopra rispetto alla posizione usuale. orchidee appartenenti a questo genere fioriscono da maggio a luglio. orchidee di questo genere fioriscono da settembre a ottobre. orchidee appartenenti a questo genere fioriscono da aprile a giugno....le Orchidee a tuberi digitati come la Dactylorhiza, in origine erano chiamate Palma Christi perchè, secondo un antica leggenda, un monaco aveva rubato e poi seppellito il braccio di una statua di Gesù bambino, che aveva poteri miracolosi. Preso dai sensi di colpa vagò per le montagne fino a perdersi e a morire di stenti. L anno seguente spuntò una piantina con radici a forma della mano di un bambino.
9 EPIPOGIO orchidea piramidale LISTERA ETIMOLOGIA: Il nome del genere deriva dal greco epi, quindi sopra, e pogon, cioè barba, probabilmente in riferimento alla caratteristica della pianta di avere il labello ( barba ) rivolto in alto. In tedesco questa pianta si chiama Widerbart, mentre in inglese si chiama Ghost Orchid, per l assenza di parti verdi. DESCRIZIONE: l Epipogio è una piantanonmoltoalta,cheraggiunge i 50 cm di altezza. L infiorescenza è una spiga semplice con pochi fiori penduli, di colore giallo-brunastro. Le foglie sono ridotte a delle squame brunastre a consistenza membranosa. Questa pianta non avendo foglie verdi è incapace di produrre sostanze organiche dalla fotosintesi clorofilliana. ETIMOLOGIA: dal greco anakamptein che significa ripiegarsi indietro o curvarsi verso l alto in riferimento alla forma dei petali o delle lamelle rialzati e piegati verso l esterno. Pyramidalis, invece, deriva dal latino e si riferisce alla forma conica dell infiorescenza che richiama una piramide. DESCRIZIONE: l Orchidea Piramidale ha un esile fusto che non si eleva per più di 60 cm. L infiorescenza di questo tipo di orchidea si caratterizza per un colore che attraversa tutte le tonalità del rosa e del viola, e per una ricchezza di fiori distribuiti a forma di cono che con il passare del tempo si allungano fino ad assumere una forma cilindrica. ETIMOLOGIA: la Listera deve il suo nome generico al medico e naturalista inglese Martin Lister, vissuto tra il XVII e il XVIII secolo. In Italia sono presenti soltanto due specie di Listera: la listera ovata con foglie ovali e la Listera cordata che ha invece foglie a forma di cuore. DESCRIZIONE: non è un orchidea molto appariscente ed è anche piuttosto rara da trovare. Il suo fusto può arrivare a sfiorare i 100 cm, ma in media la sua altezza si attesta tra i 40 e i 60 cm. I suoi fiori piccoli, inodore, di colore giallastro o verde e spaziati tra loro sono organizzati in spighe, che ne contengono tra i dieci e i cento. orchidee di questa specie sbocciano nei mesi estivi luglio e agosto. orchidee appartenenti a questo genere fioriscono da fine aprile a inizio luglio. orchidee che appartengono a questo genere fioriscono da giugno a luglio.... presso i Greci e anche in epoca medievale, si attribuiva all orchidea un potere afrodisiaco e il fiore veniva utilizzato per preparare filtri d amore. La convinzione del potere afrodisiaco dell Orchidea è giunta fino a noi: in oriente, infatti, viene commercializzato il Salep, una farina energetica e ricostituente, ottenuta dalla macinazione di tuberi essiccati di diverse orchidee.
10 EPIPACTIS LIMODORO ABORTIVO CEFALANTERA ETIMOLOGIA: il nome Epipactis deriva sicuramente dal greco ma ha etimologia incerta: in alcuni casi viene tradotto come crescere sopra. Si trova per la prima volta negli scritti di Dioscoride Pedanio, medico, botanico e farmacista greco,che esercitò a Roma, ai tempi di Nerone. ETIMOLOGIA: il nome scientifico di questa orchidea è Limodorum abortivus. L etimologia del nome del genere limodorum è incerta mentre il nome specifico fa riferimento alle sue supposte capacità abortive, in riferimento alle foglie squamiformi, come abortite. ETIMOLOGIA: il nome del genere Cephalanthera deriva dal greco. La prima parte della parola significa testa (cephalos), la seconda antera (antheros), che è la parte fertile terminale dello stame. Chiaro riferimento quindi alla forma del fiore simile ad una testa. DESCRIZIONE: con un altezza tra i 20 e i 70 cm, è piuttosto allampanata con fiori penduli distribuiti in maniera omogenea attorno a un fusto biancastro. La particolarità risiede proprio nei suoi fiori, organizzati in infiorescenze più o meno unilaterali, che all esterno sono verdi, mentre nella parte interna sono biancastri con sfumature viola. DESCRIZIONE: il limodoro è chiamato spesso anche fiore di legno poiché presenta, al posto delle foglie, squame color porpora scuro. I fiori del Limodorum sono organizzati in gruppi, ciascuno dei quali ne contiene un numero variabile tra i sei e i venti di colorazione violacea. Molto spesso i fiori di questa pianta appassiscono ancora prima di sbocciare. DESCRIZIONE: Il genere comprende dieci specie che hanno dimensioni comprese tra i 40 e i 50cm. L infiorescenza, all apice del fusto, è del tipo a spiga e può presentare fino a 30 fiori, di colore bianco candido o rosei. Rimangono socchiusi e si aprono appena un po nelle ore più luminose e calde della giornata. orchidee appartenenti a questo genere fioriscono da giugno ad agosto. PERIODO DI FIORITURA: il limodoro fiorisce nel periodo che va da maggio a giugno. PERIODO DI FIORITURA: il periodo di fioritura di questa specie si ha tra maggio e giugno....nel 1994 un orticultore, Jhon Laroche, in California fu denunciato da una tribù di nativi americani, i Seminole, e arrestato, per aver rubato in una riserva indiana una rara specie di orchidea, chiamata orchidea fantasma, con lo scopo di clonarla. Il caso ebbe tanto clamore da ispirare il bestseller della giornalista Susan Orlean dal quale è stato tratto il film Il ladro di orchidee.
11 OFRIDE SERAPIDE PLATANTERA ETIMOLOGIA: il nome Ofride deriva dal greco ophrys che vuol dire ciglia e si riferisce con molta probabilità alla pelosità del petalo inferiore denominato labello, che è ricoperto da una morbida a leggera peluria bianca. In tedesco vengono chiamate Ragwurzen. ETIMOLOGIA: il nome scientifico della Serapide è Serapias, che non è altro che il dio della fertilità greco-egizio Serapide. Si pensa che faccia riferimento alle presunte proprietà afrodisiache delle orchidee, conosciute sin dall antichità. É conosciuta all estero come Tongue-orchid. ETIMOLOGIA: il nome Platanthera deriva dal greco e significa letteralmente fiore dalle antere larghe e piatte. Tale denominazione rappresenta un esplicito riferimento alla morfologia dei suoi fiori ed è stato proposta dal botanico francese Louis Claude Marie Richard. DESCRIZIONE: dal fusto esile e slanciato, è snella e sinuosa, nonostante le dimensioni ridotte, tra i 20 e i 30 centimetri. Le Ofridi sono molto numerose e difficili da classificare, a causa della facilità nel formare ibridi. Una particolarità del fiore per la strategia riproduttiva: il labello si differenzia dagli altri petali in quanto imita l addome della femmina di uno specifico insetto impollinatore. DESCRIZIONE: comprende circa trenta entità piuttosto simili tra loro, tradizionalmente divise in due sezioni: il gruppo della Serapias lingua e quello della Serapias parviflora e vomeracea. I fiori, piuttosto grandi, sono generalmente di colore rossastro tendente al bruno e hanno il petalo inferiore diviso in due parti. I petali, inoltre, sono ricoperti da una leggera peluria bianca. DESCRIZIONE: la Platantera è un orchidea dall aspetto semplice e dimesso che non raggiunge quasi mai il metro di altezza. I fiori, che rappresentano il suo elemento più vistoso, insieme alle larghe foglie alla base del fusto, si dispongono lungo una spiga allungata. Il colore dei fiori è nella maggior parte dei casi bianco con delle sfumature verdi, ma può essere anche gialloverde, violetto, arancione e rosa. PERIODO DI FIORITURA: i fiori appartenenti a questo genere fioriscono tra marzo e giugno orchidee appartenenti a questo genere fioriscono da aprile a giugno. PERIODO DI FIORITURA: i fiori appartenenti a questo genere di orchidea fioriscono da maggio a giugno....in Oriente, specialmente in Cina, l orchidea simboleggia la purezza dei bambini e la cultura. In Occidente è considerata un messaggio d amore per la persona più importante della propria vita e il simbolo di un sentimento profondo e duraturo. Chi regala un orchidea, dona tutta la proproia dedizione.
12 L AVVENTURA CONTINUA... Il tuo viaggio nella Valle delle Orchidee e la tua ricerca di informazioni sulla regina inconstrata della valle sono giunti al termine. Ora puoi scegliere di tornare indietro e concludere la tua avventura, o continuare il tuo cammino per scoprire quali altre bellezze nasconde questo territorio. Proseguendo ancora per qualche chilometro potrai ristorarti nei pressi dell area pic-nic e riposarti all ombra di un maestoso faggio secolare. Una volta ripreso fiato, cammina ancora per qualche chilometro per ammirare un antico forno di pietra utilizzato dai carbonai che vivevano e lavoravano in queste montagne e riprodotto a imitazione della struttura nella quale producevano il carbone. Infine, un ultimo sforzo, ti porterà nei pressi della cosiddetta Piscina del brigante una vasca utilizzata dal leggendario brigante sassanese Salvatore per nascondersi dai gendarmi.... secondo la tradizione Salvatore divenne brigante in seguito a una vendetta personale: uccise, infatti, l uomo che aveva ingiuriato il padre. Per nascondersi si rifugiò sulle montagne trascorrendovi tutta la vita.
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