L USO E L ABUSO DI ALCOL IN ITALIA
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- Rachele Giordani
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1 aprile 202 Anno 20 L USO E L ABUSO DI ALCOL IN ITALIA Nel 20 il 66,9% ella popolazione i 4 anni e più ha consumato almeno una bevana alcolica nell anno. Tale quota è stabile rispetto all anno preceente e in iminuzione rispetto a 0 anni prima (72%). Dal 200 al 20 il numero i consumatori giornalieri i bevane alcoliche ecresce el 8,4%, specialmente tra le onne (-25,7%). Aumenta la quota i quanti ichiarano i bere alcolici fuori ai pasti (al 24,9% nel 200 al 27,7% nel 20) e i chi ne consuma occasionalmente (al 37,% nel 200 al 40,3% nel 20). Cresce fortemente il consumo i alcol fuori pasto ei giovanissimi. La quota i 4-7enni che consuma alcol fuori pasto passa al 5,5% el 200 al 8,8% el 20. Cambia il tipo i bevane consumate. Diminuisce la quota i chi consuma solo vino e birra e rimane invariata quella i chi consuma anche aperitivi alcolici, amari e superalcolici. Nel 20 ha consumato almeno una bevana alcolica nell anno il 65% ella popolazione i anni e più. Beve vino il 53,3%, birra il 46,2% e aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori il 40,6%; beve vino tutti i giorni il 23,6% e birra il 4,5%. Nel complesso, i comportamenti a rischio nel consumo i alcol (consumo giornaliero non moerato, binge rinking, consumo i alcol a parte ei ragazzi i -5 anni) riguarano 8 milioni e 79 mila persone. Tale quota, rispetto al 200, appare in iminuzione principalmente per la riuzione nell abituine al binge rinking, che passa all 8,3% al 7,5%. I comportamenti a rischio sono più iffusi tra gli anziani i 65 anni e più (il 43,0% egli uomini contro l 0,9% elle onne), i giovani i 8-24 anni (il 22,8% ei maschi e l 8,4% elle femmine) e gli aolescenti i -7 anni (il 4,% ei maschi e l 8,4% elle femmine). La popolazione più a rischio i binge rinking è quella giovanile (8-24 anni): il 5,% ei giovani (2,8% ei maschi e 7,9% elle femmine) si comporta in questo moo, per lo più urante momenti i socializzazione. Tra i ragazzi i -5 anni la quota i chi ha almeno un comportamento a rischio è pari all,9% senza ifferenze i genere evienti. Tale comportamento è grave anche perché pone le basi per possibili consumi non moerati nel corso ella vita. Tra i giovani i 8-24 anni che frequentano assiuamente le iscoteche i comportamenti i consumo i alcol a rischio sono più iffusi (3,9%) rispetto ai coetanei che non vanno in iscoteca (7,8%). Stesse ifferenze si riscontrano tra frequentatori e non i spettacoli sportivi e concerti i musica non classica. FIGURA. PERSONE DI 4 ANNI E PIÙ PER CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE NELL ANNO, TUTTI I GIORNI, OCCASIONALMENTE E FUORI PASTO Anni (per 00 persone i 4 anni e più) 72 70,2 70,9 7,9 70,7 70,2 69,9 70,4 67,6 66,9 37, 38,7 39,8 40,2 39,9 4,7 42,5 40,5 40,3 35,8 32, 30,6 30,3 28,3 34,8 27,8 34,5 27,2 26,7 32, 24,9 25,6 26,5 26,9 26,4 26,2 26,2 27,7 25,8 23, Nell'anno Tutti i giorni Occasionalmente Fuori pasto
2 . IL CONSUMO DI ALCOL Il tren nel consumo i alcol: sempre meno tutti i giorni, sempre più fuori ai pasti Nel 20 la quota i persone i 4 anni e più che bevono alcolici è pari al 66,9%. Tale quota, stabile rispetto all anno preceente, è in iminuzione rispetto a quanto registrato 0 anni prima (72%). In netto calo appare il consumo i alcol giornaliero: tra il 200 e il 20, la quota i coloro che consumano bevane alcoliche tutti i giorni scene al 34,8% al 26,7%. In aumento, tuttavia, risulta la quota i quanti ichiarano i bere alcolici fuori ai pasti. Tale ato raggiunge nel 20 il 27,7%, registrano un incremento rispetto al 24,9% registrato nel 200. PROSPETTO. PERSONE DI 4 ANNI E PIÙ PER CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE PER SESSO E CLASSE D ETÀ. Anni 200 e 20, per 00 persone i 4 anni e più ello stesso sesso e classe i età MASCHI e più Totale Nell'anno 50,8 40,6 84, 77,4 88,0 85,0 88,9 85,5 84,3 79,9 85,3 8,4 Tutti i giorni 7,0 4,0 25,0 4,4 45,7 32,6 63,2 49,9 65,9 56,9 50,6 40,2 Occasionalmente 43,8 36,7 59, 63,0 42,3 52,4 25,6 35,7 8,5 22,9 34,7 4,3 Fuori pasto 7,2 22,8 46,4 49,8 43,5 49,9 38,5 39,0 26, 24, 37,7 39,9 FEMMINE Nell anno 39, 25,0 60,0 56,3 64,4 59,9 64,4 57,7 5, 44,3 59,7 53,5 Tutti i giorni,9, 7,2 3,8 5,3 8,9 27,6 8,4 26,9 20,9 20,3 4,2 Occasionalmente 37, 23,9 52,8 52,6 49, 5,0 36,9 39,3 24,2 23,4 39,4 39,3 Fuori pasto 3,7 4,7 25,3 34,3 6,2 23,5,8 3,7 5,5 6,0 3, 6,5 MASCHI E FEMMINE Nell'anno 45, 32,9 72,2 67,2 76,2 72,5 76,4 7,3 64,9 59,4 72,0 66,9 Tutti i giorni 4,6 2,6 6,2 9,3 30,5 20,8 45,0 33,8 43, 36,3 34,8 26,7 Occasionalmente 40,6 30,3 56,0 57,9 45,7 5,7 3,4 37,5 2,8 23,2 37, 40,3 Fuori pasto 5,5 8,8 36,0 42,3 29,9 36,7 24,9 26, 4, 3,7 24,9 27,7 Prosegue, quini, il cambiamento nel moello i consumo traizionale, basato sulla consuetuine i bere giornalmente vino urante i pasti. Il cambiamento è ancora più eviente tra le onne: il numero elle consumatrici giornaliere passa a 5 milioni 70 mila a 3 milioni 840 mila, con una variazione el 25,7% (contro il -5,% ei maschi) Tra il 200 e il 20 il numero i onne che consuma bevane alcoliche al i fuori ei pasti passa a 3 milioni 330 mila a 4 milioni 460 mila circa, mentre il numero i uomini passa a 8 milioni 880 mila a circa 0 milioni (con una variazione el 33,9% per le onne contro il 3% i quella registrata tra gli uomini). Quote crescenti i popolazione, inoltre, si caratterizzano per un consumo occasionale e non quotiiano i bevane alcoliche. Confrontano il 200 e il 20, l incremento è più eviente tra la popolazione aulta i anni e tra gli anziani i 65 anni e più. Il cambiamento nel moello i consumo è più pronunciato tra gli aulti fino a 44 anni, soprattutto onne, e tra i giovani i 4-24 anni. I cambiamenti in atto nelle moalità i consumo ei giovani sono più evienti tra i 8-24 anni. Non va sottovalutata, tuttavia, la forte crescita el consumo i alcol fuori pasto tra gli aolescenti, fascia età particolarmente a rischio perché non ancora in grao i metabolizzare aeguatamente l alcol, consierato lo sviluppo fisico connesso alla loro età. Se nel 200 consumava alcolici fuori pasto il 5,5% ei 4-7enni, nel 20 la quota si attesta al 8,8%, con una crescita più eviente tra i maschi (al 7,2% nel 200 al 22,8% nel 20). I confronti temporali, per esigenze i comparabilità ei quesiti, sono effettuati sulla popolazione i 4 anni e più, mentre l analisi el ato più recente è effettuata sulla popolazione i anni e più. 2
3 Totale 65 e più FIGURA 2. PERSONE DI 4 ANNI E PIÙ CHE CONSUMANO BEVANDE ALCOLICHE TUTTI I GIORNI, OCCASIONALMENTE E FUORI PASTO PER SESSO E CLASSE D ETÀ Anni 200 e 20, variazione percentuale ei valori assoluti orni -47,7 nte -22,4 sto orni -43,4 nte sto orni -29,3 nte sto orni -9,5 nte sto orni nte sto orni -5, nte sto 4,5 5,4 2,5 23, 22,6 3,4 9, 6,2 3,0 MASCHI 27,2 47,4 Tutti i giorni -40,9 Occasionalmente -37, Fuori pasto 5, Tutti i giorni Occasionalmente -50,6-6,6 Fuori pasto Tutti i giorni Occasionalmente -42,9 2,6 Fuori pasto Tutti i giorni -23,8 Occasionalmente Fuori pasto Tutti i giorni -,4 Occasionalmente 0,0 Fuori pasto Tutti i giorni -25,7 Occasionalmente 6, Fuori pasto 27,0 2,9 32,2 25,5 FEMMINE 33,9 43, Cambia la varietà i bevane consumate Il cambiamento in corso non riguara soltanto la frequenza e le circostanze nelle quali si consuma, ma anche il tipo i bevane consumate. Diminuisce chi consuma solo vino e birra e rimane invariata la quota i chi consuma anche altri alcolici come aperitivi, amari e superalcolici. I cambiamenti nel tipo i bevana consumata hanno interessato in misura maggiore le onne rispetto agli uomini e prevalentemente i giovani e gli aulti fino a 44 anni, in misura minore gli aulti i 45 anni e più. Va rilevato l aumento el consumo i altri alcolici soprattutto nelle fasce i età più giovani (tra i 8 e i 24 anni), in particolare per le onne. Il consumo i queste tipologie i alcolici, inoltre, ha spesso un carattere più occasionale e è effettuato al i fuori ai pasti. FIGURA 3. PERSONE DI 4 ANNI E PIÙ CHE HANNO CONSUMATO ALMENO UNA BEVANDA ALCOLICA NELL ANNO, VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI, PER COMBINAZIONI DI CONSUMO E CLASSE D ETÀ Anni 200 e 20, variazione percentuale ei valori assoluti 0,9 0,9,8 2, 7, 6,2-0,3-0,9-0,8-23,2-4,6-55, e più Totale e più Totale Solo vino e birra Altri alcolici oltre a vino e birra 3
4 PROSPETTO 2. PERSONE DI 4 ANNI E PIÙ CHE HANNO CONSUMATO ALMENO UNA BEVANDA ALCOLICA NELL ANNO, VINO, BIRRA E ALTRI ALCOLICI, PER COMBINAZIONI DI CONSUMO, SESSO E CLASSE D ETÀ Anni 200 e 20, per 00 persone i 4 anni e più ello stesso sesso e classe i età Combinazione i bevane alcoliche consumate MASCHI e più Totale Solo vino e birra 23,7 3,5 9,5 3,2 8,5 6,0 26,6 25, 47,2 43,6 26,6 24,2 Altri alcolici oltre a vino e birra 26,9 26,6 63,8 63,7 69,2 68,8 6,9 60, 36,8 36,0 58,3 57,0 FEMMINE Solo vino e birra 8,5 6,2 9,3 0,4 28,5 20,5 35,9 29,5 39,6 32,5 3,9 25,0 Altri alcolici oltre a vino e birra 20,3 7,8 39,5 44,6 35, 38,6 28, 27,7 0,9,3 27,0 27,9 MASCHI E FEMMINE Solo vino e birra 2,2 9,9 9,4,8 23,5 8,2 3,4 27,3 42,8 37,3 29,4 24,6 Altri alcolici oltre a vino e birra 23,7 22,2 5,9 54,5 52,2 53,7 44,6 43,6 2,6 2,8 42,0 4,9 Otto uomini su ieci consumano alcol contro cinque onne su ieci Nel 20 il 65% ella popolazione i anni e più (pari a 35 milioni e 93 mila persone) ha ichiarato i aver consumato almeno una bevana alcolica nell anno. Il 25,8% (3 milioni e 954 mila persone) beve almeno un tipo i bevana alcolica al giorno. Molto elevate sono le ifferenze i genere: il 78,8% egli uomini i anni e più consuma alcol, in particolare vino, birra e altri alcolici come aperitivi, amari e superalcolici, mentre le onne consumatrici sono il 52,%. Per gli uomini come per le onne il vino è la bevana alcolica più iffusa, seguita a birra e altri alcolici. PROSPETTO 3. PERSONE DI ANNI E PIÙ CHE HANNO CONSUMATO ALMENO UNA BEVANDA ALCOLICA NELL ANNO E CONSUMO GIORNALIERO PER TIPO DI BEVANDA ALCOLICA E SESSO Anno 20, per 00 persone i anni e più ello stesso sesso Tipo i bevana alcolica Nell'anno Consumo i bevane alcoliche Maschi Femmine Maschi e femmine i cui: tutti i giorni Nell'anno i cui: tutti i giorni Nell'anno i cui: tutti i giorni Vino 67,2 34,9 40,3 3,0 53,3 23,6 Birra 6,8 8,0 3,5,2 46,2 4,5 Aperitivi, amari, superalcolici 55,,2 27, 0,2 40,6 0,7 Totale 78,8 38,8 52, 3,8 65,0 25,8 Il consumo i alcol riguara soprattutto gli aulti. In particolare, nella popolazione tra i 25 e i 74 anni quasi tre persone su quattro ichiarano i aver consumato alcol nell anno consierato: tra gli uomini la quota è superiore all 80%, mentre per le onne non supera il 62%. Rilevante appare anche la quota ei ragazzi i -5 anni che ha assunto alcolici negli ultimi 2 mesi: 4,0% ei maschi e 9,7% elle femmine. Già a partire ai 8-9 anni i valori i consumo si avvicinano a quelli ella meia ella popolazione: nel caso elle ragazze sono più elevati (53,7%) el valor meio (52,%) relativo alla popolazione femminile. I consumatori giornalieri i alcol scelgono prevalentemente il vino: lo bevono il 34,9% egli uomini e il 3,0% elle onne. Per la birra le percentuali scenono, rispettivamente, all 8% e all,2%. Resiuale è il consumo quotiiano egli altri tipi i alcolici (,2% ei maschi e 0,2% elle femmine). Il consumo giornaliero cresce fortemente all aumentare ell età: tra i minorenni è el 2,3% per i maschi e ello 0,8% tra le femmine, cresce poi progressivamente e raggiunge il massimo tra i anni, con percentuali intorno al 58% per gli uomini e al 22% per le onne. 4
5 PROSPETTO 4. PERSONE DI ANNI E PIÙ CHE HANNO CONSUMATO ALMENO UNA BEVANDA ALCOLICA NELL ANNO E CONSUMO GIORNALIERO PER SESSO E CLASSE D ETÀ. ANNO 20 per 00 persone i anni e più ello stesso sesso e classe età Consumo i bevane alcoliche Classe i età Maschi Femmine Maschi e femmine i cui: i cui: i cui: Nell'anno Nell'anno Nell'anno tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni -5 4,0 0,6 9,7 0,7,9 0, ,4 6,5 34,7,0 44,3 3, ,7 8,7 53,7 2,3 63,0 5, ,7 6,7 57,3 4,3 68,9 0, ,8 24,4 60,5 5,6 7,9 5, ,7 30, 62,0 8,2 73,6 8, ,6 36,5 58,8 0,3 72,2 23, ,8 46,0 59,8 6,2 72, 30, ,4 5,6 55,3 8,8 7,4 35, ,2 57,2 55, 23, 69,5 39, ,7 58,9 48,9 22,3 64,6 39,3 75 e più 76, 54,4 39,9 9,6 53,9 33,0 Totale 78,8 38,8 52, 3,8 65,0 25,8 Al Nor è più iffuso il consumo i alcol Il consumo i alcol nell anno è più forte nel Centro-nor, soprattutto nel Nor-est, in particolare tra i maschi. In moo analogo si istribuiscono i consumatori giornalieri, con una quota nel Nor el 28,%. Consierano l ampiezza emografica ei comuni, la quota i consumatori nell anno è più elevata nei Comuni Centro ell area metropolitana. Nei Comuni fino a uemila abitanti è maggiormente elevato il numero ei consumatori giornalieri, anche se, rispetto al 200, in questi Comuni si osservano riuzioni significative nella quota i consumatori sia nell anno che giornalieri: i primi passano al 68,5% el 200 al 63,5% el 20, mentre i seconi al 34,7% al 30,5%. PROSPETTO 5. PERSONE DI ANNI E PIÙ CHE HANNO CONSUMATO ALMENO UNA BEVANDA ALCOLICA NELL ANNO E CONSUMO GIORNALIERO PER SESSO, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E TIPO DI COMUNE Anno 20, per 00 persone i anni e più ello stesso sesso Consumo i bevane alcoliche Ripartizione geografica Maschi Femmine Maschi e femmine e tipo i comune i cui tutti i cui tutti i cui tutti Nell'anno Nell'anno Nell'anno i giorni i giorni i giorni Italia nor-occientale 80,6 4,0 56,0 6, 67,9 28, Italia nor-orientale 79,6 39,4 58,2 7,4 68,6 28, Italia centrale 78,8 38,8 53,6 4,8 65,7 26,3 Italia meriionale 77,9 39,2 46,2 0,8 6,5 24,5 Italia insulare 74,9 3,2 42, 6,6 57,9 8,4 Comune centro ell'area metropolitana 78,9 35,4 57,3 4,7 67,5 24,5 Periferia ell'area metropolitana 78,0 35,9 54,5 2,2 66,0 23,9 Fino a abitanti 79,6 46,4 48,9 6, 63,5 30,5 Da 2.00 a abitanti 79,4 4,9 5,2 3,6 65,0 27,4 Da 0.00 a abitanti 78,8 38, 49,8 3, 64,0 25, abitanti e più 78,0 37,8 5,8 4,4 64,2 25,5 Italia 78,8 38,8 52, 3,8 65,0 25,8 5
6 Cresce il consumo i alcol all aumentare el titolo i stuio Tra le persone i 25 anni e più, la quota i consumatori nell anno i bevane alcoliche aumenta al crescere el titolo i stuio più alto conseguito. Ciò avviene soprattutto per le onne: se tra quelle con massimo la licenza elementare il 4,9% consuma alcol, per le laureate la quota raggiunge il 68,6%. Le ifferenze i genere, pur permaneno, iminuiscono all aumentare el titolo i stuio. Anamento inverso ha, invece, quello el consumo quotiiano, che risulta crescente al iminuire el titolo i stuio, sia per gli uomini, che tra le onne. PROSPETTO 6. PERSONE DI 25 ANNI E PIÙ CHE HANNO CONSUMATO ALMENO UNA BEVANDA ALCOLICA NELL ANNO E CONSUMO GIORNALIERO PER TITOLO DI STUDIO E SESSO Anno 20, per 00 persone con le stesse caratteristiche Titolo i stuio Nell'anno Consumo i bevane alcoliche Maschi Femmine Maschi e femmine i cui tutti i giorni Nell'anno i cui tutti i giorni Nell'anno i cui tutti i giorni Laurea 87, 35,8 68,6 4,6 77,4 24,7 Diploma superiore 86,3 38,2 62,9 3,4 74,6 25,7 Licenza meia 84,4 47,3 53,2 5,5 69,5 32, Licenza elementare 77,5 55,3 4,9 8,7 55,6 32,7 Un uomo su ue e quasi una onna su tre consumano alcol anche fuori ai pasti Il consumo i bevane alcoliche al i fuori ai pasti riguara 4 milioni e 528 mila persone i anni e più. Rispetto al 200, il consumo i alcol fuori ai pasti è in significativo aumento: si passa al 38,4% al 4,9%. L aumento riguara sia gli uomini (+2,8 punti percentuali) sia, e soprattutto, le onne (+4,4 punti). PROSPETTO 7. PERSONE DI ANNI E PIÙ CHE HANNO CONSUMATO ALMENO UNA BEVANDA ALCOLICA NELL ANNO E CHE HANNO CONSUMATO SEMPRE DURANTE IL PASTO O ALMENO UNA VOLTA FUORI DAL PASTO PER SESSO RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E TIPO DI COMUNE Anno 20, per 00 persone con le stesse caratteristiche Ripartizione geografica e tipo i comune Almeno una volta fuori pasto Consumo i bevane alcoliche Maschi Femmine Maschi e femmine Sempre urante il pasto Almeno una volta fuori pasto Sempre urante il pasto Almeno una volta fuori pasto Sempre urante il pasto Italia nor-occientale 55,2 44,8 36,4 63,6 47,2 52,8 Italia nor-orientale 60,2 39,8 38,7 6,3 50,9 49, Italia centrale 46,4 53,6 30,3 69,7 39,6 60,4 Italia meriionale 38,0 62,0 9,5 80,5 30,8 69,2 Italia insulare 45,8 54,2 26,0 74,0 38,3 6,7 Comune centro ell'area metropolitana 49,7 50,3 33,4 66,6 42,4 57,6 Periferia ell'area metropolitana 45, 54,9 28,4 7,6 38, 6,9 Fino a abitanti 57,7 42,3 3,9 68, 47,3 52,7 Da 2.00 a abitanti 57,0 43,0 33,6 66,4 47,5 52,5 Da 0.00 a abitanti 44,6 55,4 30,7 69,3 39, 60, abitanti e più 46,8 53,2 28,6 7,4 39,0 6,0 Italia 49,5 50,5 3,2 68,8 4,9 58, 6
7 Gli aumenti più elevati si osservano tra i giovanissimi i -7 anni. In questa fascia i età i consumatori i alcol fuori pasto passano al 44,4% el 200 al 54% el 20. Si osservano forti ifferenze i genere: quasi un uomo su ue consuma alcol anche fuori al pasto (49,5%), mentre per le onne la proporzione scene a quasi una su tre (3,2%). Le ifferenze i genere sono meno elevate tra gli aolescenti, mentre crescono rapiamente con l età e arrivano al massimo tra i 60-64enni (4,7% per gli uomini contro 9,4% per le onne). A livello territoriale, la quota maggiore i consumatori i alcolici fuori pasto riguara gli uomini resienti nel Nor-est con il 60,2%. Le regioni con i valori più elevati, superiori al 70%, sono in Trentino-Alto Aige e Friuli-Venezia Giulia. Per le onne, la maggiore iffusione si ha sempre nel Nor-est (38,7%), con un picco el 53,5% in Trentino-Alto Aige. Inoltre, il consumo fuori pasto è più iffuso nei piccoli comuni fino a 0 mila abitanti, ove interessa circa il 57% egli uomini e circa il 32% elle onne. Il consumo i alcol fuori pasto, rispetto al 200 è aumentato soprattutto al Centro (+4,9 punti percentuali) e al Nor el Paese (+4,2 punti percentuali), mentre al Su l incremento è più contenuto (+,9 punti percentuali). Come per il consumo nell anno, anche la quota i chi consuma alcolici fuori al pasto cresce con il titolo i stuio, sia per gli uomini che per le onne. Tuttavia, per queste ultime il ivario è maggiore: il rapporto tra le meno istruite (2,6%) e le laureate (4,8%) è più i uno a tre. PROSPETTO 8. PERSONE DI 25 ANNI E PIÙ CHE HANNO CONSUMATO ALMENO UNA BEVANDA ALCOLICA NELL ANNO E CHE HANNO CONSUMATO SEMPRE DURANTE IL PASTO O ALMENO UNA VOLTA FUORI DAL PASTO PER TITOLO DI STUDIO E SESSO Anno 20, per 00 persone con le stesse caratteristiche Titolo i stuio Almeno una volta fuori pasto Consumo i bevane alcoliche Maschi Femmine Maschi e femmine Sempre urante il pasto Almeno una volta fuori pasto Sempre urante il pasto Almeno una volta fuori pasto Sempre urante il pasto Laurea 52,5 47,5 4,8 58,2 47,5 52,5 Diploma superiore 5,6 48,4 34,2 65,8 44,2 55,8 Licenza meia 49,4 50,6 25,2 74,8 40,6 59,4 Licenza elementare 34,9 65, 2,6 87,4 24,5 75,5 Bere alcol fuori pasto almeno una volta la settimana è più elevato tra i giovani Un consumo più frequente i alcol fuori pasto (almeno una volta a settimana) riguara 3 milioni 609 mila persone i anni e più. Tale quota, sebbene più bassa rispetto a quella el totale ei consumatori fuori pasto, non è affatto trascurabile perché inica un comportamento nel consumo i alcol, aottato in moo abituale, che segue un moello istante a quello traizionale (basato sul consumo i alcol a pasto) e potenzialmente a rischio. Questa consuetuine è iffusa in moo particolare tra i giovani i 8-34 anni i entrambi i sessi. Il fenomeno è comunque ifferenziato per genere, non solo per il livello, che tra i maschi è circa il oppio che tra le femmine, ma anche per l anamento. Infatti, mentre per i ragazzi la quota i consumo almeno settimanale i alcol fuori pasto sale fino alla fascia i età anni, ove raggiunge il suo apice, per poi cominciare a scenere nelle fasce i età immeiatamente successive, per le ragazze rimane pressoché costante in tutta la fascia ì età consierata. Il numero i bicchieri i bevane alcoliche meiamente consumate a settimana fuori ai pasti è pari a 4,9 (5,3 per i maschi e 3,4 per le femmine). Tra i maschi valori più elevati si osservano tra le persone aulte i 55 anni e più, per i quali il numero meio i bicchieri a settimana è i circa 6. Per le onne si osserva un anamento più altalenante nelle iverse fasce i età. Se si rapporta il numero meio i bicchieri fuori pasto a settimana a quello complessivo settimanale, si osserva come l incienza el fuori pasto sia superiore al 65% tra gli aolescenti e 7
8 i giovani in età compresa tra e 34 anni, mentre tena a iminuire nelle fasce i età successiva. L incienza è più elevata tra le giovani onne: nella fascia i età 6-29 anni supera il 90%. PROSPETTO 9. PERSONE DI ANNI E PIU CHE CONSUMANO ALCOLICI FUORI PASTO ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA, NUMERO MEDIO DI BICCHIERI FUORI PASTO A SETTIMANA E INCIDENZA DEL FUORI PASTO PER SESSO E CLASSE D ETÀ Anno 20, per 00 persone con le stesse caratteristiche Classe i età Consumo fuori pasto almeno una volta a settimana Numero meio i bicchieri fuori pasto a settimana (a) Incienza el fuori pasto sulla meia ei bicchieri settimanali complessivi (a) Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale -5 0,8 0,8 0,8 2,9 2,8 2,8 76,3 78,8 77, , 2,9 5,5 6, 2,9 5,3 82,6 00,0 87, ,0 7,7,0 4,5 2,6 3,9 82,7 92,5 86, ,9 6,9 3,6 5,0 4, 4,8 76,0 90,3 79, ,7 7,5 2,7 4,7 3,0 4,2 66,9 90,6 73, ,0 5,0 0,9 5,0 3,3 4,6 63,3 8,3 67, ,2 2,6 7,9 4,9 3, 4,6 5,5 62,2 53, ,5 2, 6,2 5, 3,8 4,9 40, 55,3 42, ,9,7 5,2 6,6 3,9 6, 42,9 42,6 42,8 65 e più 6,5 0,7 3,2 6,4 4,3 6, 38,2 53,4 40, Totale,0 2,6 6,7 5,3 3,4 4,9 54,5 73,3 58,3 (a) Meia calcolata sulle persone che consumano alcolici almeno una volta a settimana fuori pasto. 2. I COMPORTAMENTI A RISCHIO Per valutare il grao i rischio per la salute connesso all assunzione i bevane alcoliche, vengono presi in consierazione il consumo giornaliero non moerato 2 i vino, birra o altri alcolici e gli episoi i ubriacatura concentrati in singole occasioni (binge rinking) 3 che comportano comunque un assunzione i quantità eccessive i alcol. Per i ragazzi a a 5 anni viene, invece, preso in consierazione il consumo i qualunque quantità i alcolici. E il complesso i questi comportamenti, infatti, che elimita l area el consumo a rischio e che è rilevante monitorare per le politiche sanitarie. I bevitori non moerati sono più i otto milioni Nel 20 le persone i anni e più con almeno un comportamento a rischio sono 8 milioni e 79 mila, i cui 6 milioni e 237 mila maschi e milione 942 mila femmine 4. Rispetto al 200, per la prima volta le persone con almeno un comportamento a rischio presentano una riuzione significativa, pari a circa un punto percentuale. Questa si osserva principalmente tra i maschi e tra coloro che risieono nelle regioni ell Italia Nor-orientale e meriionale. La iminuzione si eve principalmente alla riuzione nella quota i chi ha l abituine al binge rinking che passa al 8,3% al 7,5%. 2 Secono le Linee guia per una sana alimentazione ell Istituto nazionale i ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran), in accoro con le raccomanazioni ell Organizzazione moniale ella sanità (Oms), un consumo moerato può essere inicato entro il limite i 2-3 unità alcoliche al giorno per l uomo, i -2 unità per la onna e i sola unità alcolica per gli anziani, a consumarsi urante i pasti. Per gli aolescenti fino a 5 anni l Oms raccomana l astensione totale al consumo i alcol. I consumi che ecceono tali soglie possono consierarsi potenzialmente a rischio. Inoltre la tollerabilità all alcol può essere compromessa anche a conizioni i salute, assunzione i farmaci o altri fattori iniviuali. Secono l Oms è a consierare a basso rischio il consumo giornaliero i alcol urante i pasti principali che non supera i grammi per gli uomini e 0-20 grammi per le onne. Tali soglie sono estinate a riursi per anziani, aolescenti, giovani e per le persone con problemi i salute. 3 I ati relativi al consumo giornaliero non moerato i vino, birra o altri alcolici e il binge rinking vengono rilevati al 2003 in poi. 4 Consierano anche i bevitori con frequenza almeno settimanale fuori ai pasti che ecceono le raccomanazioni (229 mila persone i anni e più) la popolazione con almeno un comportamento a rischio salirebbe a 8 milioni e 408 mila, esseno buona parte i questi bevitori sovrapponibili ai consumatori giornalieri non moerati. 8
9 Il consumo giornaliero non moerato riguara il 3,6% egli uomini e il 3,6% elle onne. Il binge rinking riguara il 2,2% egli uomini e il 3,2% elle onne. Le fasce i popolazione in cui i comportamenti a rischio sono più iffusi sono gli anziani i 65 anni e più (il 43,0% egli uomini contro l 0,9% elle onne), i giovani i 8-24 anni (il 22,8% ei maschi e l 8,4% elle femmine) e gli aolescenti i -7 anni (il 4,% ei maschi e l 8,4% elle femmine). Il moello i consumo egli anziani è i tipo essenzialmente traizionale, caratterizzato, in particolare, al consumo i vino urante i pasti. Per questo motivo, in queste fasce i popolazione il tipo prevalente i comportamento a rischio è pressoché coinciente con un consumo giornaliero non moerato, soprattutto urante il pasto (8,9% egli uomini e 66,4% elle onne). La presenza molto elevata i anziani tra i consumatori a rischio va anche messa in relazione alla possibile non conoscenza a parte i questo segmento i popolazione ella quantità i alcol a consumare senza incorrere in rischi per la salute. Gli anziani probabilmente mantengono comportamenti acquisiti nel corso ella vita, non consapevoli egli aumentati rischi per la salute all avanzare ell età. Infatti, le unità alcoliche consierate a rischio per la popolazione aulta fino a 64 anni sono 4 o più per i maschi e 3 o più per le femmine, mentre per la popolazione 65 anni e più già una quantità i 2 o più unità è consierata a rischio. È comunque importante sottolineare il tren iscenente che si osserva negli ultimi anni nella quota i popolazione i 65 anni e più con un consumo giornaliero non moerato i bevane alcoliche (più i unità al giorno). Infatti, tra il 2003 e il 20 tale quota passa al 49,8% al 42% per gli uomini e al 3% al 0,3% per le onne. Dopo gli anziani, i giovani i 8-24 anni rappresentano il segmento i popolazione in cui la iffusione i comportamenti a rischio è più alta. In particolare, il moello i consumo ei giovani vee un elevato peso el binge rinking (2,8% ei maschi e 7,9% elle femmine), che rappresenta la quasi totalità el rischio complessivo e che è ormai in questa fascia i popolazione un abituine consoliata. PROSPETTO 0. PERSONE DI ANNI E PIÙ PER TIPO DI COMPORTAMENTO A RISCHIO NEL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE, SESSO E CLASSE D ETÀ Anno 20, per 00 persone con le stesse caratteristiche Classe i età Almeno un comportamento i consumo a rischio Tipo i comportamento a rischio nel consumo i bevane alcoliche Giornaliero non moerato Binge rinking Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale -5 (a) 4,0 9,7,9 0,6 0,7 0,6,8,, ,3 5, 9,8 6,5,0 3,8 0,5 4,2 7,4-7 4, 8,4,3 2,3 0,8,5 4,3 2,0 3, ,7 0,2 5,2,0 0,7 0,9 9,6 9,7 4, ,0 7,7 6, 3, 0,9 2,0 22,7 7,2 5, ,8 8,4 5,8 2,5 0,8,7 2,8 7,9 5, ,2 8,7 5,6 3,8 0,5 2,2 20,7 8,3 4, , 6,5 4,6 4,9, 2,9 20,8 5,8 3, ,8 4,7,8 6,6,2 3,9 4,6 3,7 9, ,5 5,9 3,2 5,6,0 3,3 7,2 5,, ,5 4,5,4 9,0 2, 5,5,9 2,7 7, ,7 3,5 0, 9,0,6 5,3 0,8 2,2 6, ,2 3,6, 3,4 2,8 7,9 8,6,3 4, ,2 4,,0 0,0 2, 6,0 0,9 2,3 6, ,7,7 27,4 44,4,0 26,5 6,0, 3,3 75 e più 39,5 0,2 2,5 38,8 9,6 20,8 2,9 0,9,7 65 e più 43,0 0,9 24,6 42,0 0,3 23,8 4,6,0 2,5 Totale 23,9 7,0 5,2 3,6 3,6 8,4 2,2 3,2 7,5 (a) per le persone i -5 anni si consiera a rischio il consumo i almeno una bevana alcolica nell'anno 9
10 Peraltro, l Oms raccomana la totale astensione al consumo i alcol fino ai 5 anni: per questo, nei giovani i -5 anni viene consierato un comportamento a rischio il consumo anche i una sola bevana alcolica urante l anno. Tra i giovanissimi la quota i quanti ha almeno un comportamento a rischio è molto rilevante e con ifferenze i genere meno evienti che nel resto ella popolazione: le percentuali rilevati sono pari al 4,0% per i maschi e al 9,7% per le femmine. Anche tra i ragazzi i 6-7 anni il quaro ella iffusione i comportamenti i consumo a rischio è piuttosto critico, interessano il 4,3% ei ragazzi e il 5,% elle ragazze. Inoltre, già a questa età il binge rinking raggiunge livelli prossimi a quelli mei ella popolazione. PROSPETTO. PERSONE DI ANNI E PIÙ PER TIPO DI COMPORTAMENTO A RISCHIO NEL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE, SESSO, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E TIPO DI COMUNE. Anno 20, per 00 persone con le stesse caratteristiche Ripartizione geografica e tipo i comune Almeno un comportamento i consumo a rischio Tipo i comportamento a rischio nel consumo i bevane alcoliche Giornaliero non moerato Binge rinking Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Italia nor-occientale 26,7 9, 7,6 5, 5,0 9,9 3,5 4,0 8,6 Italia nor-orientale 27,8 8,6 7,9 4,6 4,7 9,5 5,2 3,9 9,4 Italia centrale 23,2 7,4 5,0 3,7 3,8 8,6 0,7 3,5 7,0 Italia meriionale 20,3 4,4 2, 2,9 2,2 7,4 9,6 2,0 5,7 Italia insulare 9,2 3,8,2 9,5,3 5,3,7 2,3 6,8 Comune centro ell'area metropolitana 22, 8,7 5,0 2,8 4,4 8,4 0,9 4,3 7,4 Periferia ell'area metropolitana 23,4 7,2 5,,4 3,2 7,2 3,3 4, 8,6 Fino a abitanti 33,9 7,6 20, 9, 4,4,4 8,5 3,2 0,5 Da 2.00 a abitanti 26,8 6,5 6,4 4,9 3,4 9,0 4,2 3, 8,5 Da 0.00 a abitanti 22, 6,5 4, 2,8 3,4 8,0 0,8 2,8 6, abitanti e più 2,4 6,4 3,5 3,5 3,7 8,3 9,6 2,5 5,9 Italia 23,9 7,0 5,2 3,6 3,6 8,4 2,2 3,2 7,5 Dal punto i vista territoriale, i comportamenti a rischio sono maggiormente iffusi tra la popolazione resiente nel Nor-est e nel Nor-ovest, mentre nelle Isole la percentuale si riuce notevolmente. I comportamenti a rischio sono più iffusi nei piccoli comuni fino a ue mila abitanti e iminuiscono al crescere ella imensione emografica el comune i resienza. Analizzano i comportamenti a rischio e metteno a confronto le regioni, se a un lato nella ripartizione centrale e in quella meriionale il ato nel complesso è inferiore a quello meio nazionale, in alcune regioni come Molise, Abruzzo, Saregna e Lazio si hanno quote i popolazione a rischio sopra la meia. Consierano la componente el consumo giornaliero non moerato e quella el binge rinking, si osserva che la mappa territoriale i queste ue componenti el rischio è simile a quella ell insieme ei comportamenti a rischio. Tuttavia, il Trentino-Alto Aige e la Saregna, che si trovano ai livelli più alti nella classifica el binge rinking, hanno valori al i sotto ella meia per quanto riguara il consumo giornaliero non moerato. In queste regioni gli episoi i ubriacatura rappresentano la quasi totalità el rischio complessivo. 0
11 FIGURA 4. PERSONE DI ANNI E PIÙ PER TIPO DI COMPORTAMENTO A RISCHIO NEL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE E REGIONE. Anno 20, per 00 persone i anni e più ella stessa regione Almeno un comportamento a rischio Giornaliero non moerato Binge rinking Comportamenti a rischio più iffusi tra gli abitué i iscoteche, concerti e spettacolo sportivi Alcuni comportamenti a rischio nel consumo i alcolici sembrano più iffusi tra chi frequenta abitualmente iscoteche e luoghi in cui si balla. Pur non poteno affermare la contemporaneità ei comportamenti, in quanto la circostanza i consumo non viene rilevata, si osserva che tra chi frequenta assiuamente (più i 2 volte nell anno) le iscoteche, la quota i quanti ichiarano un comportamento i consumo a rischio è nettamente più alta. Tra i maschi sono il 35,9% (rispetto al 22,6% i chi non va in iscoteca), mentre tra le onne tali quote sono, rispettivamente, il 7,2% e il 6%. Il fenomeno riguara soprattutto i giovani e gli aulti fino a 44 anni. Se si prene in consierazione solo il binge rinking, per i giovani i 8-24 anni questo riguara il 4,3% egli uomini che vanno in iscoteca assiuamente (contro il 9,5% i quelli che non ci vanno) e il 6,8% elle onne (contro il 4,3%). Oltre che tra chi frequenta assiuamente iscoteche o luoghi in cui si balla, comportamenti i consumo a rischio più elevati si osservano anche tra coloro che si recano 2 o più volte all anno a concerti i musica 5 o spettacoli sportivi, soprattutto per quanto riguara l abituine al binge rinking. Il 8% elle persone che assistono 2 volte o più nell anno a un concerto e il 4,6% i chi partecipa con maggiore frequenza a spettacoli sportivi ha l abituine al binge rinking, contro il 6% e il 5,5% i coloro che, rispettivamente, non svolgono queste attività. Anche in questo caso Il fenomeno riguara soprattutto i giovani e gli aulti fino a 44 anni. 5 Si fa riferimento a concerti i musica i vario genere a esclusione ei concerti i musica classica e egli spettacoli i opera lirica.
12 PROSPETTO 2. PERSONE DI ANNI E PIÙ PER TIPO DI COMPORTAMENTO A RISCHIO NEL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE, SESSO, FREQUENZA CON CUI VANNO IN DISCOTECA E CLASSE D ETÀ. Anno 20, per 00 persone con le stesse caratteristiche Frequenza con cui vanno in iscoteca o luoghi in cui si balla e classe 'età Mai Si, -2 volte Si, più i 2 volte Totale Almeno un comportamento i consumo a rischio Tipo i comportamento a rischio nel consumo i bevane alcoliche Giornaliero non moerato Binge rinking Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale -7 9, 5, 7,3,3 0,6,0,5,0, ,8 4,8 7,8 2,4 0,6,5 9,5 4,3 6, ,2 3,7 9,6 5,7,0 3,2 2,3 2,9 7, ,6 3,7 0,5 0,0 2, 5,9 0, 2,0 5,9 65 e più 42,3 0,8 24,0 4,3 0, 23,2 4,5,0 2,5 Totale 22,6 6,0 3,7 5,8 4, 9,6 8,6,9 5,0-7 27,0 3, 9,4 5,3,0 3,0 9,9 2,8 6, ,9 8, 5,,8 0,8,3 2,0 7,6 4, ,0 9,4 8,5 5,7,0 3,6 23,3 8,7 6, ,9 6,5 5,3 9,5 2,9 6,5 7,4 3,9, 65 e più 55,2 6,6 39,2 53,2 6,6 38,0 8,9,3 5,8 Totale 25,8 9,2 8,0 7,2,7 4,6 20,2 6,8 3,9-7 29,2 26,2 27,7,8 2,3 2,0 22,4,9 7, ,8 7,3 3,9 4,2,2 3,0 4,3 6,8 3, ,4 2,0 29,6 5,0,4 3,6 35,3 20,3 29, ,2 6,7,2 2,0,9 6,7 6, 4,7 5,4 65 e più 55,9 5,4 34,7 54,9 4,2 33,6,0,2, Totale 35,9 7,2 27,7 8, 2,5 5,6 3,0 4, 23,6-7 4, 8,4,3 2,3 0,8,5 4,3 2,0 3, ,8 8,4 5,8 2,5 0,8,7 2,8 7,9 5, ,5 5,9 3,2 5,6,0 3,3 7,2 5,, ,2 4,,0 0,0 2, 6,0 0,9 2,3 6,5 65 e più 43,0 0,9 24,6 42,0 0,3 23,8 4,6,0 2,5 Totale 23,9 7,0 5,2 3,6 3,6 8,4 2,2 3,2 7,5 2
13 Glossario Consumo i alcol: il consumo i almeno un tipo i bevana alcolica (vino, birra, altri alcolici) almeno una volta nell anno. Consumo giornaliero i alcol: il consumo i almeno un tipo i bevana alcolica (vino, birra, altri alcolici) tutti i giorni. Consumo occasionale i alcol: il consumo i almeno un tipo i bevana alcolica (vino, birra, altri alcolici) occasionalmente (meno i una volta al giorno). Consumo fuori pasto i alcol: il consumo i almeno un tipo i bevana alcolica (vino, birra, altri alcolici) almeno una volta nell anno al i fuori el pasto. Unità alcoliche: l unità alcolica corrispone alla quantità i alcol contenuta in un bicchiere piccolo (25 ml) i vino i meia graazione, o in una lattina i birra (330 ml) i meia graazione o in un bicchierino i superalcolico (40 ml). Consumo giornaliero non moerato i alcol: il consumo che eccee: 2-3 unità alcoliche al giorno per l uomo; -2 unità alcoliche per la onna; unità per gli anziani i 65 anni e più; qualsiasi quantità giornaliera per i minori i -7 anni. Binge rinking: il consumo i 6 o più bicchieri i bevane alcoliche in un unica occasione. Comportamento i consumo i alcol a rischio per la salute: - il consumo che eccee: 2-3 unità alcoliche al giorno per l uomo; -2 unità alcoliche per la onna; unità per gli anziani i 65 anni e più; qualsiasi quantità giornaliera per i minori i -7 anni; - il consumo i 6 o più bicchieri i bevane alcoliche in un unica occasione (binge rinking); - il consumo i almeno una bevana alcolica nell anno per i minori i -5 anni. 3
14 Strategia i campionamento e livello i precisione ei risultati. Obiettivi conoscitivi La popolazione i interesse ell inagine multiscopo Aspetti ella vita quotiiana, ossia l insieme elle unità statistiche intorno alle quali si intene investigare, è costituita alle famiglie resienti in Italia e ai membri che le compongono; sono pertanto esclusi i membri permanenti elle convivenze. La famiglia è intesa come famiglia i fatto, ossia un insieme i persone coabitanti e legate a vincoli i matrimonio, parentela, affinità, aozione, tutela o affettivi. Il perioo i riferimento è prevalentemente costituito ai oici mesi che preceono l intervista, anche se per alcuni quesiti il riferimento è al momento ell intervista. I omini i stuio, ossia gli ambiti rispetto ai quali sono riferiti i parametri i popolazione oggetto i stima, sono: l intero territorio nazionale; le cinque ripartizioni geografiche (Italia nor-occientale, Italia nor-orientale, Italia centrale, Italia meriionale, Italia insulare); le regioni geografiche (a eccezione el Trentino-Alto Aige le cui stime sono prootte separatamente per le province i Bolzano e Trento); la tipologia comunale ottenuta suivieno i comuni italiani in sei classi formate in base a caratteristiche socio-economiche e emografiche: A) comuni appartenenti all area metropolitana suivisi in: A, comuni centro ell area metropolitana: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania, Cagliari; A 2, comuni che gravitano intorno ai comuni centro ell area metropolitana; B) comuni non appartenenti all area metropolitana suivisi in: B comuni aventi fino a abitanti; B 2 comuni con abitanti; B 3 comuni con abitanti; comuni con oltre abitanti. B 4 2. Strategia i campionamento 2. Descrizione generale el isegno i campionamento Il isegno i campionamento è i tipo complesso e si avvale i ue ifferenti schemi i campionamento. Nell ambito i ognuno ei omini efiniti all incrocio ella regione geografica con le sei aree A, A 2, B, B 2, B 3 e B 4, i comuni sono suivisi in ue sottoinsiemi sulla base ella popolazione resiente: l insieme ei comuni Auto rappresentativi (che inicheremo ora in avanti come comuni Ar) costituito ai comuni i maggiore imensione emografica; l insieme ei comuni Non auto rappresentativi (o Nar) costituito ai rimanenti comuni. Nell ambito ell insieme ei comuni Ar, ciascun comune viene consierato come uno strato a se stante e viene aottato un isegno noto con il nome i campionamento a grappoli. Le unità primarie i campionamento sono rappresentate alle famiglie anagrafiche, estratte in moo sistematico all anagrafe el comune stesso;
15 per ogni famiglia anagrafica inclusa nel campione vengono rilevate le caratteristiche oggetto i inagine i tutti i componenti i fatto appartenenti alla famiglia meesima. Nell ambito ei comuni Nar viene aottato un isegno a ue stai con stratificazione elle unità primarie. Le Unità primarie (Up) sono i comuni, le Unità seconarie sono le famiglie anagrafiche; per ogni famiglia anagrafica inclusa nel campione vengono rilevate le caratteristiche oggetto i inagine i tutti i componenti i fatto appartenenti alla famiglia meesima. I comuni vengono selezionati con probabilità proporzionali alla loro imensione emografica e senza reimmissione, mentre le famiglie vengono estratte con probabilità uguali e senza reimmissione. 2.2 Definizione ella imensione campionaria Per un inagine a obiettivi plurimi, come quella in esame, è poco realistico pensare i poter isegnare una strategia campionaria che assicuri prefissati livelli i precisione i tutte le stime prootte. La questione è complicata al fatto che l inagine ha la finalità i eterminare stime per livelli territoriali ifferenti, il che comporta l aozione i soluzioni i tipo ottimale iverse e contrastanti. A esempio, se l unico ambito territoriale i pubblicazione elle stime fosse quello nazionale, una soluzione approssimativamente ottimale sarebbe quella i eterminare la numerosità nazionale e ripartirla tra le regioni in moo proporzionale alla loro imensione emografica; viceversa, aveno la finalità i prourre stime con uguale attenibilità a livello regionale, una soluzione approssimativamente ottimale sarebbe quella i selezionare un campione uguale in tutte le regioni. Quest ultima soluzione, però, è poco efficiente per le stime a livello nazionale. Per affrontare questo problema, conformemente a quanto fatto in altri paesi, si è fatto ricorso a una strategia che perviene alla efinizione ella numerosità campionaria attraverso approssimazioni successive. In base alle consierazioni preceenti si è eciso i aottare un ottica mista basata sia su criteri i costo e organizzativi, sia su una valutazione egli errori campionari elle principali stime a livello nazionale e con riferimento a ciascuno ei omini territoriali i interesse. I criteri seguiti possono essere sintetizzati nei seguenti punti: la imensione el campione teorico in termini i famiglie, prefissata a livello nazionale essenzialmente in base a criteri i costo e operativi, è pari a circa famiglie; il numero i comuni campione interessati non eve essere superiore a 900 in moo a consentire un buon lavoro i controllo e supervisione. L allocazione el campione i famiglie e i comuni tra le varie regioni è stata quini calcolata aottano un criterio i compromesso tale a garantire sia l affiabilità elle stime a livello nazionale che quella elle stime a livello i ciascuno ei omini territoriali escritti nel paragrafo. 2.3 Stratificazione e selezione elle unità campionarie L obiettivo ella stratificazione è quello i formare gruppi (o strati) i unità caratterizzate, relativamente alle variabili oggetto inagine, a massima omogeneità interna agli strati e massima eterogeneità fra gli strati. Il raggiungimento i tale obiettivo si trauce in termini statistici in un guaagno nella precisione elle stime, ossia in una riuzione ell errore campionario a parità i numerosità campionaria. Nell inagine in esame, i comuni vengono stratificati in base alla loro imensione emografica e nel rispetto elle seguenti conizioni: autoponerazione el campione a livello regionale; selezione i un comune campione nell ambito i ciascuno strato efinito sui comuni ell insieme Nar; scelta i un numero minimo i famiglie a intervistare in ciascun comune campione; tale numero è stato posto pari a 23; formazione i strati aventi ampiezza approssimativamente costante in termini i popolazione resiente. Il proceimento i stratificazione, attuato all interno i ogni ominio territoriale iniviuato alle aree A, A 2, B, B 2, B 3 e B 4 i ciascuna regione geografica, si articola nelle seguenti fasi: 2
16 orinamento ei comuni el ominio in orine ecrescente secono la loro imensione emografica in termini i popolazione resiente; eterminazione i una soglia i popolazione per la efinizione ei comuni Ar, meiante la relazione: r λ = r m r f r δ in cui per la generica regione geografica r si è inicato con: m r il numero minimo i famiglie a intervistare in ciascun comune campione; r δ il numero meio i componenti per famiglia; r f la frazione i campionamento; suivisione i tutti i comuni nei ue sottoinsiemi Ar e Nar: i comuni i imensione superiore o uguale a r λ sono efiniti come comuni Ar e i rimanenti come Nar; suivisione ei comuni ell insieme Nar in strati aventi imensione, in termini i popolazione resiente, approssimativamente costante e all incirca pari alla soglia r λ. Effettuata la stratificazione, i comuni Ar sono inclusi con certezza nel campione; per quanto riguara, invece, i comuni Nar, nell ambito i ogni strato viene estratto un comune campione con probabilità proporzionale alla imensione emografica, meiante la proceura i selezione sistematica proposta a Maow. La selezione elle famiglie a intervistare in ogni comune campione viene effettuata alla lista anagrafica i ciascun comune senza reimmissione e con probabilità uguali. In particolare, la tecnica i selezione è i tipo sistematico e, nell ambito i ogni comune viene attuata attraverso le seguenti fasi: vengono messi in sequenza i fogli elle famiglie ell anagrafe el comune; si calcola il passo i campionamento ehi, come rapporto tra il numero elle famiglie resienti nel comune i ello strato h e il corrisponente numero i famiglie campione, ehi=mhi/mhi ; si selezionano le mhi famiglie che nella sequenza costruita al punto ) occupano le seguenti posizioni :, +ehi, +2ehi,..., +(mhi-)ehi. Nel prospetto viene riportata la istribuzione regionale ell universo e el campione ei comuni, elle famiglie e egli iniviui. Maow, W.G. On the theory of systematic sampling II, Annals of Mathematical Statistics, 20, (949):
17 Prospetto Distribuzione regionale ei comuni, elle famiglie e egli iniviui nell universo e nel campione Anno 20 RE GIONI Comuni Famiglie Iniviui Campione Univer so Campione Universo (a) Campione Universo (a) Piemonte Valle 'Aosta - Vallée ' Aos te Liguria Lombaria Trentino-Alto A ige Bolzano - Bozen Trento Veneto Friuli-V enezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Um bria Marc he Lazio Abr uzzo Molise Campania Puglia Bas ilicata Calabria Sic ilia Sar egna It alia (a) Stim a Inagine multiscopo " Aspetti ella vita quotiiana", ati in m igliaia. 2.4 Proceimento per il calcolo elle stime Le stime prootte all inagine sono essenzialmente stime i frequenze assolute e relative, riferite alle famiglie e agli iniviui. Le stime sono ottenute meiante uno stimatore i ponerazione vincolata, che è il metoo i stima aottato per la maggior parte elle inagini Istat sulle imprese e sulle famiglie. Il principio su cui è basato ogni metoo i stima campionaria è che le unità appartenenti al campione rappresentino anche le unità ella popolazione che non sono incluse nel campione. Questo principio viene realizzato attribueno a ogni unità campionaria un peso che inica il numero i unità ella popolazione rappresentata all unità meesima. Se, per esempio, a un unità campionaria viene attribuito un peso pari a 30, allora questa unità rappresenta se stessa e altre 29 unità ella popolazione che non sono state incluse nel campione. Al fine i renere più chiara la successiva esposizione, introuciamo la seguente simbologia:, inice i livello territoriale i riferimento elle stime; i, inice i comune; j, inice i famiglia; p, inice i componente ella famiglia; h, inice i strato i comuni; y, generica variabile oggetto i inagine; Yhijp, valore i y osservato sul componente p ella famiglia j el comune i ello strato h; famiglia j el comune i ello strato h; Y = P hij hij Y hijp p= P hij, numero i componenti ella, totale ella variabile y osservato sulla famiglia j el comune i ello strato h; Mhi, numero i famiglie resienti nel comune i ello strato h; mhi, campione i famiglie nel comune i ello strato h; Nh, totale i comuni nello strato h; nh, numero i comuni campione nello strato h (nell inagine in oggetto si ha n h = ); H, numero totale i strati nel generico ominio territoriale. Ipotizziamo i voler stimare, con riferimento a un generico ominio, il totale ella generica variabile y oggetto i inagine, espresso alla seguente relazione 4
18 H N h M hi Y =. () Y hij h= i= j= La stima el totale () è ata a H Ŷ =, esseno Ŷ h = WhijYhij, (2) Ŷ h h= n h m hi i= j= in cui Whij è il peso finale a attribuire a tutti i componenti ella famiglia j el comune i ello strato h. Dalla preceente relazione si esume, quini, che per ottenere la stima el totale () occorre moltiplicare il valore ella variabile y assunto a ciascuna unità campionaria per il peso i tale unità 2 e effettuare, a livello el ominio i interesse, la somma ei prootti così ottenuti. Il peso a attribuire alle unità campionarie è ottenuto per mezzo i una proceura complessa che: corregge l effetto istorsivo ella mancata risposta totale ovuta all impossibilità i intervistare alcune elle famiglie selezionate per irreperibilità o per rifiuto all intervista; tiene conto ella conoscenza i totali noti i importanti variabili ausiliarie (isponibili a fonti esterne all inagine), nel senso che le stime campionarie ei totali noti elle variabili ausiliarie evono coinciere con i valori noti egli stessi. Nell inagine in oggetto vengono efiniti per ciascuna regione geografica 20 totali noti, che si riferiscono alla istribuzione ella popolazione regionale per sesso e sei classi i età 3, ella popolazione regionale nelle sei aree A, A 2, B, B 2, B 3 e B 4 e ella popolazione straniera resiente in Italia per regione e sesso. Inicano, quini, con k X (k=,,20) il totale noto ella k-esima variabile ausiliaria per la generica regione geografica e con k X hij il valore assunto alla k-esima variabile ausiliaria per la famiglia risponente hij, la conizione sopra escritta è espressa alla seguente uguaglianza H nh mhi k X = kxˆ = Whijk Xhij (k=,., 20) h= i= j= in cui H inica il numero complessivo i strati efiniti nella regione. Se, a esempio, 6 X inica il numero i maschi i età maggiore o uguale a sessantacinque anni, la variabile ausiliaria 6 X hij rappresenta il numero i maschi i età maggiore o uguale a sessantacinque anni ella famiglia hij. La proceura che consente i costruire i pesi finali a attribuire alle unità campionarie risponenti, è articolata nelle seguenti fasi : ) si calcolano i pesi iretti come reciproco ella probabilità i inclusione elle unità; 2) si calcolano i fattori correttivi per mancata risposta totale, come l inverso el tasso i risposta el comune cui ciascuna unità appartiene; 3) si ottengono i pesi base, o pesi corretti per mancata risposta totale, moltiplicano i pesi iretti per i corrisponenti fattori correttivi per mancata risposta totale; 4) si costruiscono i fattori correttivi che consentono i soisfare, a livello regionale, la conizione i uguaglianza tra i totali noti elle variabili ausiliarie e le corrisponenti stime campionarie; 5) si calcolano, infine, i pesi finali meiante il prootto ei pesi base per i fattori correttivi ottenuti al passo 4. I fattori correttivi el passo 4 sono ottenuti alla risoluzione i un problema i minimo vincolato, in cui la funzione a minimizzare è una funzione i istanza (opportunamente prescelta) tra i pesi base e i pesi finali e i 2 Al fine i ottenere stime coerenti per iniviui e famiglie i pesi finali sono efiniti in moo tale che a ciascuna famiglia hij e a tutti i componenti ella stessa sia assegnato un meesimo peso finale W hij. 3 Le classi i età consierate sono: 0-5 anni, 6-3 anni, 4-24 anni, anni, anni, 65 anni e più. 5
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