LAVORI IN QUOTA E RISCHIO DI CADUTA

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1 LAVORI IN QUOTA E RISCHIO DI CADUTA DALL'ALTO: DOVERI E RESPONSABILITÀ DELL'AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO Salvatore Ruocco Milano, 26 novembre 2015

2 PROGRAMMA 1) Rischio caduta: normativa e soggetti coinvolti 2) UNI EN 795 e dispositivi di ancoraggio 3) Cenni di messa in sicurezza 4) Esempio di preventivo 5) Documentazione

3 PARTE I RISCHIO CADUTA: NORMATIVA E SOGGETTI COINVOLTI

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5 15 luglio 2015 Favaro Operaio cade da sette metri e muore Nel riquadro Giuseppe Scaramuzza e, nella foto, la sua compagna Milena in lacrime. Un volo di sette metri da una scala durante un intervento di manutenzione in un condominio a Favaro Veneto. È morto così Giuseppe Scaramuzza, 56 anni, residente a Tessera (VE)

6 AGGIORNAMENTO DI LUGLIO 2015 Incidente mortale sul lavoro due indagati per omicidio colposo FAVARO. Sono due gli indagati per concorso in omicidio colposo e violazione delle norme anti infortunistiche: l amministratore del condominio, il 52enne Antonio Nordio, titolare della No.Vi. Gest. di Zelarino ed il rappresentante legale della Mediterranea srl di Marghera, il 46enne Davide Ponciello. A. Nordio in qualità di amministratore del condominio, ha incaricato la Mediterranea di eseguire i lavori sull edificio in via Claudia e, stando alla normativa, sia chi affida gli interventi sia chi li esegue, è responsabile di ciò che accade.

7 Trento, Marzo 2014 DATI RELATIVI AGLI INFORTUNI

8 DATI RELATIVI AGLI INFORTUNI CAUSE DI INFORTUNIO MORTALE 33,1

9 LUOGHI DI LAVORO IN QUOTA LE COPERTURE SONO LUOGHI DI LAVORO Antennisti Spazzacamini Impiantisti Manutentori

10 LUOGHI DI LAVORO IN QUOTA LA PERCEZIONE DEL RISCHIO CONSEGUENZA

11 LUOGHI DI LAVORO IN QUOTA OBBLIGHI E LEGGI Ma è proprio necessario?

12 02/04/09 - INCIDENTI SUL LAVORO: 5 ANNI A IMPRENDITORE, MASSIMO DELLA PENA Sentenza di condanna, a cinque anni, inflitta ad un imprenditore, F.S., accusato di omicidio colposo aggravato per la morte in un incidente sul lavoro (scivolato dal tetto di un capannone) di un artigiano che lavorava in subappalto, Agostino Graziano, 29 anni, di Budrio. La sentenza ha previsto anche un risarcimento ai famigliari della vittima pari a

13 CASSAZIONE PENALE SEZIONE IV SENTENZA 11/03/2004 N L'amministratore di un condominio aveva incaricato il custode di un fabbricato di effettuare alcuni lavori di saldatura. Nell'utilizzo della saldatrice il custode rimaneva ucciso folgorato. L'amministratore del condominio è stato condannato per omicidio colposo in quanto datore di lavoro

14 CASSAZIONE SENTENZA 01/12/2010 N Il committente, proprietario di casa è stato ritenuto colpevole della morte dell imbianchino (precipitato da una impalcatura non munita di parapetti) per non aver verificato che questi fosse dotato dei cosiddetti sistemi anticaduta previsti dalla normativa in materia di lavori effettuati ad altezze superiori ai due metri, in particolare della cintura di sicurezza e del casco. Il committente è stato condannato per omicidio colposo

15 CASSAZIONE PENALE SEZIONE III, 15 OTTOBRE 2013 N Nel caso in cui proceda direttamente all organizzazione e direzione dei lavori nel condominio, l amministratore assume in materia di sicurezza la posizione di garanzia propria del datore di lavoro. In caso di affidamento in appalto l amministratore non è esonerato completamente da qualsivoglia obbligo, assumendo la posizione di committente ed essendo, come tale, tenuto all osservanza di ciò che è stabilito dall art. 26 D.lgs 81/2008 e s.m.i.

16 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI LAVORO IN QUOTA Art. 107 D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.: attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta un altezza superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile LA NORMATIVA D.Lgs. 81/2008 e modifiche apportate dal D.Lgs. 106/09 Norme locali

17 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI D.Lgs 81/2008 D.P.R. n.547/1955 D.P.R. n.164/1956 D. Lgs. 626/94 D. Lgs. 81/2008 e revisione d. Lgs. 106/2009

18 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI OBBLIGHI E SANZIONI Art. 90: Obblighi del committente o del responsabile dei lavori Art. 22: Obblighi dei progettisti Art. 91: Obblighi del coordinatore per la progettazione Art. 23: Obblighi dei fabbricanti e dei fornitori Art. 92: Obblighi del coordinatore per l esecuzione dei lavori Art. 57: Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori Art.158: Sanzioni per i coordinatori

19 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI Art. 105: Attività soggette Art. 111: Obblighi del datore di lavoro nell uso delle attrezzature per i lavori in quota Art. 115: Sistemi di protezione contro le cadute dall alto

20 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI MISURE DI PROTEZIONE COLLETTIVA RETI ANTICADUTA PONTEGGI PARAPETTI FISSI PARAPETTI PROVVISORI

21 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI ART. 115 SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALL ALTO Nei lavori in quota, qualora non siano state attuate misure di protezione collettive, è necessario che i lavoratori utilizzino sistemi di protezione idonei per l uso specifico composti da diversi elementi non necessariamente presenti contemporaneamente, quali: - assorbitori di energia; - connettori; - dispositivi di ancoraggio; - cordini; - dispositivi retrattili; - guide o linee vita flessibili; - guide o linee vita rigide; - imbracature Il sistema di protezione deve essere assicurato, direttamente o mediante connettore lungo una guida o linea vita, a parti stabili delle opere fisse o provvisionali.

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23 CONDOMINIO ART. 2 D.Lgs. 81/08 Lettera c) AZIENDA: il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato Lettera t) UNITA PRODUTTIVA: stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale CONDOMINIO: azienda o una unità produttiva all interno della quale vi sono lavoratori che svolgono una attività lavorativa. È un luogo di lavoro

24 OBBLIGHI DI SICUREZZA GRAVANTI SUI SOGGETTI LA FIGURA DELL AMMINISTRATORE Committente (lavori edili ricadenti nel titolo IV e allegato X ad esempio cantieri, ) AMMINISTRATORE Datore di lavoro Dipendenti Assume la posizione di garanzia del datore di lavoro Figure esterne (Art. 26, ad es.manut. ordinaria) NOTA MINISTERIALE

25 AMMINISTRATORE COME DATORE DI LAVORO Condominio è luogo di lavoro di: Lavoratori DIPENDENTI Portieri Addetti alle pulizie Custodi, Lavoratori in appalto (art C.C.) Manutentori (antennista, spazzacamino,..) Installatori di impianti Giardinieri,

26 AMMINISTRATORE COME DATORE DI LAVORO Per i lavori dati in appalto l amministratore deve tener conto dell articolo 26 D. Lgs. 81 Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi: - Verifica idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici (comma1 lettera a) - fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi e sulle misure di prevenzione adottate (comma1 lettera b) - Coopera all attuazione delle misure di prevenzione e protezione (comma 2 lettera a)

27 AMMINISTRATORE COME COMMITTENTE Per i lavori edili ricadenti nel titolo IV e allegato X ad esempio cantieri l amministratore è COMMITTENTE e quindi soggetto a tutti gli obblighi previsti dall art. 88 e successivi del D.Lgs. 81/2008

28 OBBLIGHI DI SICUREZZA GRAVANTI SUI SOGGETTI OBBLIGHI DI SICUREZZA AMMINISTRATORE DATORE DI LAVORO Dipendenti Lavoratori in appalto (artigiani,..) Art. 36 e 37 È consigliato il DVR (Art. 17, 26, 28 e 29) DUVRI (2 imprese in contemporanea)

29 Lombardia Toscana Provincia di Trento Liguria Sicilia Piemonte Umbria Emilia Romagna Veneto NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI NORME LOCALI

30 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI EMILIA ROMAGNA Prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota nei cantieri edili e di ingegneria civile ai sensi dell art. 6 della legge regionale 2 marzo 2009 n.2

31 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI Art. 3 Ambito di applicazione Il presente atto si applica quando si intendono realizzare: 1) Interventi di nuova costruzione 2) Interventi riguardanti l involucro esterno di edifici esistenti assoggettati a regime abilitativo 3) Interventi riguardanti l involucro esterno di edifici esistenti non assoggettati a regime abilitativo

32 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI Art. 5 Idoneità del dispositivo di ancoraggio I dispositivi di ancoraggio realizzati prima dell entrata in vigore del presente atto, risultano conformi se corredati da: a) Relazione di calcolo di idoneità del supporto b) Certificazione del produttore dei dispositivi di ancoraggio c) Dichiarazione di corretta installazione dell installatore d) Manuale d uso e) Programma di manutenzione

33 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI Art. 7.4 Prescrizioni generali Accessi alla copertura: La copertura deve essere dotata almeno di un accesso interno od esterno in grado di garantire il passaggio in sicurezza. Se interno: a) Se costituito da apertura verticale la larghezza minima deve essere di 0,70m per un altezza di almeno 1,20m. b) Se costituito da un apertura orizzontale il lato inferiore deve essere almeno di 0,70 metri per una superficie non inferiore a 0,50 m 2

34 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI Art. 7.4 Prescrizioni generali Transito ed esecuzione dei lavori sulle coperture: Il transito sulle coperture deve garantire a partire dal punto di accesso, il passaggio e la sosta/esecuzione dei lavori in sicurezza mediante uso di: a) Parapetti b) Linee di ancoraggio c) Dispositivi di ancoraggio d) Passerelle o andatoie per il transito di persone e materiali e) Reti di sicurezza f) Impalcati g) Ganci di sicurezza da tetto

35 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI UMBRIA Approvazione Linee di indirizzo per la prevenzione delle cadute dall alto.

36 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI Art. 3 Ambito di operatività Nel caso in cui un operatore debba effettuare interventi di manutenzione sulla copertura e/o sulle facciate di un edificio esistente, sul quale siano state predisposte installazioni di sicurezza [ ], lo stesso valuta l idoneità del sistema installato e quindi la sicurezza d uso, richiedendo tutte le informazioni necessarie e le eventuali certificazioni e garanzie all Amministratore del condominio o al proprietario dell immobile. Ai sensi del D.Lgs. n.81/2008 è responsabilità dell Amministratore del condominio o del proprietario dell edificio informare l operatore sullo stato del sistema di sicurezza collettivo contro la caduta dall alto, ovvero dichiarare il periodo di installazione, garantirne la perfetta funzionalità attraverso la necessaria manutenzione e fornire le certificazioni e garanzie del sistema installato

37 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI Art. 3 Ambito di operatività Al fine di consentire un utilizzo corretto dei sistemi di sicurezza collettivi contro la caduta dall alto ed al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza, l amministratore di condominio o il proprietario tiene e aggiorna un registro di controllo delle attrezzature installate presso l immobile, ove sono annotate le notizie relative alla prima installazione, le specifiche dichiarazioni di conformità oltre ad apposite istruzioni d'uso e/o i libretti di manutenzione ed uso. All interno di tale registro sono inoltre annotati cronologicamente gli impieghi dei dispositivi di cui l opera è dotata e dai quali si desuma la dichiarazione di ogni utilizzatore di non stress della dotazione stessa; nel caso in cui i suddetti dispositivi siano stati invece stressati risulterà comunque la relativa dichiarazione con indicazione dell evento sulla base del quale l amministratore di condominio o il proprietario farà verificare da personale qualificato il dispositivo e, se del caso, farà eseguire gli interventi di ripristino dell efficienza. Di tali verifiche e degli eventuali interventi se ne troverà annotazione nel registro di controllo.

38 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI Art. 4 Elaborato tecnico della copertura Sarà cura dell amministratore di condominio o del proprietario verificare comunque, sia l avvenuta esposizione dei cartelli conformi a quanto previsto dal manuale, che l efficienza e la leggibilità degli stessi nel tempo. LINEE DI INDIRIZZO PER LA PREVENZIONE DELLE CADUTE DALL ALTO

39 NORMATIVA: RESPONSABILITÀ E OBBLIGHI SCOPO NORME LOCALI Rispetto della normativa nazionale Prevenire i rischi d'infortunio a seguito di cadute dall'alto nel corso dei successivi lavori di manutenzione ordinaria delle coperture (pulizia gronde e camini, antenne, pannelli solari ecc.)

40 QUALITA DEI DISPOSITIVI RESPONSABILITA Proprietario/Amministratore: rimane responsabile del sistema e del suo utilizzo, deve far fare annualmente una visita di controllo da persone specializzate e verificarne il corretto uso dei sistemi. Progettista/CSP: progetta la messa in sicurezza dell intera copertura. SISTEMI ANTICADUTA Installatore: posa secondo la buona norma tecnica e secondo le istruzioni del produttore e CERTIFICA il proprio lavoro. Produttore: attraverso un organismo di Certificazione Europea, certifica il prodotto (norma UNI EN 795 e CE) e lo garantisce.

41 CAPO DI IMPUTAZIONE Ferrara, 2014 Reato p. e p. dall art. 92, co 1 lett. a), decreto legislativo 09/04/2008, n. 81, perché, nella sua qualità di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, ometteva di verificare che le misure di sicurezza adottate per prevenire il rischio di caduta dall alto fossero idonee, in particolare ometteva di accettare che: Le funi installate ed utilizzate come sistema di ancoraggio erano prive di certificazione UNI EN 795:2002 e, pertanto, inidonee a dare certezza che tali sistemi fossero in grado di trattenere l operatore in caso di caduta

42 PARTE II UNI EN 795 e dispositivi di ancoraggio

43 UNI EN 795:2002 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Protezione contro le cadute dall alto DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO Requisiti e Prove La presente norma specifica: i requisiti, i metodi di prova, le istruzioni per l uso e la marcatura di dispositivi di ancoraggio progettati esclusivamente per l uso con dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall alto.

44 UNI EN 795:2002 DEFINIZIONI E CLASSI DI PRODOTTI DEFINIZIONI E CLASSI DI PRODOTTI A B A1 A2 CLASSI C D E

45 UNI EN 795:2002 DEFINIZIONI E CLASSI DI PRODOTTI CLASSE A CLASSE A1: Ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici verticali, orizzontali ed inclinate. PalSafe RivSafe GolSafe GmtSafe FlexSafe GanSafe Flexsafe plus 1 e 2 asole Gancio1 e gancio 2

46 UNI EN 795:2002 DEFINIZIONI E CLASSI DI PRODOTTI CLASSE B Comprende dispositivi di ancoraggio provvisori portatili

47 UNI EN 795:2002 DEFINIZIONI E CLASSI DI PRODOTTI CLASSE C Dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibile orizzontali (inclinazione max 15 ).

48 UNI EN 795:2002 DEFINIZIONI E CLASSI DI PRODOTTI CLASSE C 4 OPERATORI

49 UNI EN 795: REQUISITI E METODI DI PROVA ESEMPIO DI CERTIFICATO CLASSE C PROVA STATICA PRESTAZIONE DINAMICA RESISTENZA DINAMICA Tipi di prove secondo UNI EN 795:2002

50 UNI EN 795:2002 / UNI EN 795:2012 UNI EN 795:2012 NON ARMONIZZATA UNI 11578:2015 Dispositivi di protezione individuali per la protezione contro le cadute DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO (Specifica Tecnica CEN estende a più persone contemporaneamente) RIMARCA LA NECESSITA DELLA MARCATURA CE (UNI EN 795:2012)

51 PARTE III CENNI DI MESSA IN SICUREZZA

52 SICUREZZA: ACCESSO, PERCORSO E DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO Accesso alla copertura Percorso di collegamento Dispositivo principale Dispositivi secondari

53 SICUREZZA: ACCESSO ACCESSO ALLA COPERTURA 1. ACCESSO INTERNO: FINESTRE DA TETTO/ABBAINI

54 SICUREZZA: ACCESSO ACCESSO ALLA COPERTURA 2. ACCESSO ESTERNO: SOLUZIONI BScala GstSafe Caduta Uso BScala

55 SICUREZZA: PERCORSO PERCORSO DI COLLEGAMENTO DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO OGNI ~ 1,50 m

56 SICUREZZA: DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO PRINCIPALE In posizione tale da rendere sicura l intera o la maggior parte dell area di lavoro; Sempre agganciati durante tutte le operazioni di lavoro DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO PRINCIPALE DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO LINEA VITA UNI EN 795:2002 CLASSE C

57 SICUREZZA: DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO RISCHIO RESIDUO EFFETTO PENDOLO IMPATTO CONTRO OSTACOLI IMPATTO AL SUOLO

58 SICUREZZA: DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO RISCHIO RESIDUO SOLUZIONE DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO SECONDARI ~ 2,00 m

59 ELABORATI GRAFICI E TECNICI RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Planimetria

60 INSTALLAZIONI GIA PRESENTI IN COPERTURA

61 ATTENZIONE AI SISTEMI GIA INSTALLATI NON SEMPRE SONO IDONEI E SICURI

62 NO!!

63 BISOGNA VERIFICARE SEMPRE

64 INFORMAZIONI DEL FABBRICANTE Marcatura del dispositivo Manuale d uso e installazione Certificato di Conformità UNI EN 795 Tabella identificativa

65 MARCATURA DEL DISPOSITIVO (EN 363) Produttore e nome dispositivo Anno di costruzione Norma di riferimento del prodotto e marcatura CE N Seriale

66 DIFFERENZE FRA PRODOTTI PALO MARCATO PALO NON MARCATO

67 MANUALE D USO E INSTALLAZIONE Utilizzo con assorbitore di energia EN 355; Nella Lingua del Paese di Installazione; Istruzioni di installazione; Certificato di Conformità UNI EN 795; Per i dispositivi classe C: F max sugli ancoraggi di estremità; freccia massima del dispositivo;

68 TABELLA IDENTIFICATIVA Tipo di dispositivo installato Dati Installatore N massimo di utilizzatori Altezza minima dal suolo o superficie di impatto Lunghezza DPI

69 POSIZIONAMENTO TABELLA

70 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA E CORRETTA INSTALLAZIONE

71 RELAZIONE DI CALCOLO I calcoli eseguiti da un tecnico qualificato verificano che il fissaggio sia in grado di sopportare i carichi della prova di tipo. L installatore segue le indicazione del progettista per il fissaggio.

72 OK

73 OK

74 OK OK

75 INSTALLAZIONE INADEGUATA

76 NO!!

77 NO!!

78 NO!!

79 Le installazioni devono essere fatte seguendo la buona norma tecnica NO!! NO!!

80 NO!! INSTALLAZIONE NON IDONEA

81 NO!! NO!!

82 ESEMPIO DI PREVENTIVO

83 VISTA DEL CONDOMINIO ACCESSO AL TETTO COPERTURA

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87 600, ,00

88 COPERTURE IN SICUREZZA

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94 «NORMALI» SITUAZIONI DI LAVORO

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109 8 Piano 110

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112 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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