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3 Firenze, 13 Aprile 2017 Istituto Farmaceutico Militare Le modalità di comunicazione e di gestione primaria della Malattia Professionale dr.ssa Franca Luongo Medico del lavoro Azienda USL Toscana Centro Area Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Setting Firenze Azienda USL Toscana centro 3

4 obiettivo della medicina del lavoro: Tutelare la salute dei lavoratori e promuovere il benessere sul posto di lavoro Collaborazione di tutte e le figure coinvolte sia negli aspetti procedurali che di prevenzione Azienda USL Toscana centro 4

5 obblighi e adempimenti amministrativi del lavoratore del medico competente dell Azienda - datore di lavoro del Responsabile S.P.P. dell R.L.S. in quale momento e con quali strumenti? Azienda USL Toscana centro 5

6 lavoratore art. 20 D.Lgs 81/08: comma 1: ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro comma 2: sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente - lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria - lavoratore non sottoposto a sorveglianza sanitaria - lavoratore ex esposto Azienda USL Toscana centro 6

7 lavoratore per ottenere le prestazioni da parte dell INAIL il lavoratore deve comunicare al datore di lavoro di avere contratto la malattia professionale attraverso il certificato medico ( a sua volta, il datore di lavoro deve inviare all INAIL la relativa denuncia entro i successivi 5 giorni) anche gli artigiani e i soci titolari, nella loro duplice veste di assicuranti ed assicurati, possono presentare domanda di malattia professionale qualora intravedano l esistenza di una patologia riconducibile al lavoro svolto. Azienda USL Toscana centro 7

8 sottostima delle M.P. la Toscana risulta essere una regione con maggior numero di denunce e di riconoscimenti si evidenziano marcate disomogeneità sul territorio regionale in parte ascrivibili al diverso tessuto produttivo, in parte a disomogeneità nella presentazione delle denunce. le criticità denuncia. possono derivare da problemi di criteriologia diagnostica e problemi di mancata Limitata diagnosi: conoscenza scientifica limitata assenza di specificità di molte MCL multifattorialità limitati elementi per valutazione del rischio Mancata denuncia /notifica : barriere amministrative-burocratiche non conoscenza degli obblighi di notifica mancata segnalazione da parte del lavoratore Azienda USL Toscana centro 8

9 il medico competente La Salute dei lavoratori è affidata alla figura del medico competente fin dal DPR 303/56. Il suo operato obbedisce oltre che a finalità pubblicistiche anche a finalità etiche proprie della professione medica ed ulteriormente codificate nel codice etico dell ICOH che è stato recepito nel D.Lgs. 81/2008 il non rispetto dei principi etici comporta anche effetti disciplinari ordinistici. L esercizio della Medicina del Lavoro deve essere svolto secondo elevati standard professionali e principi etici. Gli Operatori di Medicina del Lavoro devono contribuire alla tutela dell ambiente e della comunità L integrità nella condotta professionale è uno degli obblighi previsti e per garantire questo sono indispensabili la piena indipendenza professionale e condizioni che consentano di attivare la collaborazione fra i vari addetti alla tutela e promozione della salute sui luoghi di lavoro. Azienda USL Toscana centro 9

10 tutti i medici della medicina del lavoro devono contribuire alla emersione delle malattie professionali là dove sia sospettabile una sottostima Medici competenti: Miglioramento della cartella sanitaria, Dati chiari sullo stato di salute, Approfondimenti diagnostici, Anamnesi lavorativa per pregresse occupazioni, Valutazione dei rischi con documentazione per singolo caso Medici ospedalieri universitari : essere riferimento per le diagnosi complesse (possibilità di accesso a mezzi diagnostici più sensibili e specifici), favorire e stimolare la formazione e la omogeneizzazione delle conoscenze Medici PISLL: Definire line essenziali di protocolli di sorveglianza sanitaria, fissando obiettivi territoriali/regionali, tenendo conto dei rischi per comparto. Protocolli omogenei di sorveglianza sanitaria anche con adozione di nuovi strumenti di indagine, una volta validati. Azienda USL Toscana centro 10

11 la diagnosi di malattia professionale L identificazione del nesso di causa, ovvero la valutazione della correlazione tra rischio/esposizione e sintomi/danno rappresenta la specificità della diagnosi di malattia professionale Specifico della medicina legale e della medicina del lavoro è identificazione eziologica della causa che ha provocato la malattia Fase 1: FASE CLINICA (comune a tutte le discipline medicochirurgiche) raccolta dei sintomi ricerca dei segni accertamenti complementari PROFILO DEL CASO IN ESAME Fase 2: FASE DELLA PATOLOGIA SPECIALE (comune a tutte le discipline medicochirurgiche) confronto del caso in esame con i quadri definiti nella specifica disciplina diagnosi differenziale DEFINIZIONE NOSOGRAFICA Fase 3: FASE DELLA VALIDAZIONE (non necessaria in tutte le discipline ma irrinunciabile in Medicina del Lavoro ) analisi del caso in rapporto a rischio/esposizione con valutazione della compatibilità plausibile tra ) l effetto riscontrato (la malattia) e i parametri qualitativi del presunto agente causale professionale DEFINIZIONE DEL NESSO DI CAUSALITÀ Azienda USL Toscana centro 11

12 per inoltrare all INAIL un primo certificato di malattia professionale occorre: DIAGNOSI DELLA PATOLOGIA documentata da esami strumentali e/o visite specialistiche PATOLOGIA CHE PUO ESSERE CORRELATA AL LAVORO malattia ritenuta professionale dalle norme (Tabelle) convincimento del medico che la patologia sia dovuta al lavoro Nesso causale Nesso temporale MANSIONE A RISCHIO come risulta dalla conoscenza dei compiti della mansione e dalla letteratura Azienda USL Toscana centro 12

13 MALATTIE DA SOVRACCARICO DELL ARTO SUPERIORE : voce 78 ICD 10. LAVORAZIONI Periodo di indennizzabilità Tendinite Sovraspinoso (M 75.1) Tendinite Capo Lungo Bicipite (M 75.2) Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano a carico della spalla movimenti ripetuti, mantenimento prolungato di posture incongrue M 75.1 M anni 2 anni Tendinite calcifica (M. di Duplay) (M 75.3) M anni Borsite (M 75.5) M anni Epicondilite (M 77.0) Epitrocleite (M 77.1) Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che M 77.0 comportano movimenti ripetuti dell avambraccio,e/o azioni di presa della mano con uso di forza. M anni 2 anni Borsite Olecranica (M 70.1) Lavorazioni svolte, in modo non occasionale, con M anni appoggio prolungato sulla faccia posteriore del gomito. Tendiniti e peritendiniti Flessori/Estensori delle dita (M 65.8) Sindrome di De Quervain (M 65.4) Lavorazioni svolte, in modo non occasionale che comportano movimenti ripetuti e/o presa e/o posture incongrue della mano o delle singole dita M 65.8 M anno 1 anno Sindrome del Tunnel Carpale (G 56.0) Lavorazioni svolte, in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti o prolungati del polso o di prensione della mano, mantenimento di posture incongrue, compressione prolungata o impatti ripetuti sulla regione del carpo G anni Azienda USL Toscana centro 13

14 Diagnosi di Malattia Professionale e criteri di esposizione al rischio DVR..! Documenti spesso incompleti, non aggiornati, utilizzo non corretto delle metodologie di valutazione (OCRA,..), Pertanto scarsamente attendibili e quindi inutilizzabili per una adeguata definizione del rischio e dell entità dello stesso Azienda USL Toscana centro 14

15 CHE FARE? DETTAGLIATA DESCRIZIONE DELLA MANSIONE SUDDIVISA PER FASI E COMPITI E RELATIVI TEMPI, FORNENDO INFORMAZIONI IN MERITO AD ES. N PEZZI MANIPOLATI PER TURNO, TIPOLOGIA E NOME ATTREZZATURE DI LAVORO ALLEGARE LADDOVE POSSIBILE FOTOGRAFIE DELLE ATTREZZATURE UTILIZZATE E DELLA POSTAZIONE DI LAVORO Azienda USL Toscana centro 15

16 obblighi dell azienda effettuare denuncia della malattia professionale all Istituto assicuratore : la denuncia deve essere effettuata su appositi modelli corredati da certificato medico, entro i cinque giorni successivi a quello nel quale il prestatore d'opera ha portato a conoscenza del datore di lavoro la manifestazione della malattia. Il datore di lavoro è tenuto a denunciare la malattia del proprio dipendente anche se questa è insorta per effetto di attività lavorativa esplicata in precedenza alle dipendenze di altra impresa. Valutazione dei rischi : aggiornamento continuo vedi in particolare rischio chimico, stress ecc. informare Resp. del Servizio Prevenzione e Protezione Informare RLS Informare Medico Competente Riunione periodica art. 35 DLgs 81/08 Azienda USL Toscana centro 16

17 riunione periodica art. 35 DLgs 81/08 - Datore di lavoro o suo rappresentante - Resp. Sepp - Medico competente, ove nominato - RLS nel corso della riunione periodica: - andamento degli infortuni e delle malattie professionali Azienda USL Toscana centro 17

18 il Responsabile S.P.P. Articolo 32 - Capacità e requisiti professionali degli addetti e dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione interni ed esterni 1. Le capacità ed i requisiti professionali dei responsabili e degli addetti ai servizi di prevenzione e protezione interni o esterni devono essere adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative. Azienda USL Toscana centro 18

19 il Responsabile S.P.P. Articolo 33 - Compiti del servizio di prevenzione e protezione 1. Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede: a) all individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell organizzazione aziendale b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all articolo Il servizio di prevenzione e protezione è utilizzato dal datore di lavoro. Azienda USL Toscana centro 19

20 ruolo dell R.L.S. Articolo 50 Attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza b) è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva e) riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali f) riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza Azienda USL Toscana centro 20

21 ruolo dell R.L.S. g) riceve una formazione adeguata e, comunque, non inferiore a quella prevista dall articolo 37 h) promuove l elaborazione, l individuazione e l attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l integrità fisica dei lavoratori i) formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito l) partecipa alla riunione periodica di cui all articolo 35 m) fa proposte in merito alla attività di prevenzione n) avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività o) può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi Azienda USL Toscana centro 21

22 Avete mai pensato che se non fosse per tutti nessuno sarebbe niente Grazie della vostra attenzione! Azienda USL Toscana centro 22

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