A Sezioni riunite in sede di controllo Presiedute dal Presidente Angelo BUSCEMA e composte dai magistrati

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1 N. 13/SSRRCO/CCN/17 A Sezioni riunite in sede di controllo Presiedute dal Presidente Angelo BUSCEMA e composte dai magistrati Presidenti di sezione: Enrica LATERZA, Gaetano D AURIA, Carlo CHIAPPINELLI, Ermanno GRANELLI, Giovanni COPPOLA; Consiglieri Mario NISPI LANDI, Roberto BENEDETTI, Stefano SIRAGUSA, Vincenzo PALOMBA, Cinzia BARISANO, Luisa D EVOLI, Adelisa CORSETTI, Oriana CALABRESI, Francesco TARGIA, Maria Teresa D URSO, Donatella SCANDURRA, Alessandra SANGUIGNI, Giuseppe Maria MEZZAPESA, Laura D AMBROSIO, Angela PRIA, Giuseppe IMPARATO; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nel testo modificato da ultimo dal d.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150; VISTA l ipotesi di Contratto collettivo nazionale quadro sulle modalità di utilizzo dei distacchi, aspettative e permessi, nonché delle altre prerogative sindacali, sottoscritto in data 26 luglio 2017; SENTITI, nell ambito dell istruttoria, gli esperti designati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri di concerto con il Ministero dell economia e delle finanze, ai sensi dell art. 47, comma 6, del d.lgs. n. 165 del 2001; TENUTO CONTO delle valutazioni del Nucleo tecnico Costo del lavoro contenute nel rapporto n. 2017_01; UDITO, nell adunanza del 21 novembre 2017, il relatore Cons. Mario Nispi Landi;

2 DELIBERA di certificare positivamente l ipotesi di accordo in epigrafe che non determina ulteriori oneri a carico dell Erario, con le osservazioni riportate nell allegato rapporto di certificazione. ORDINA la trasmissione della presente deliberazione all Aran, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Presidenza del Consiglio dei ministri, al Ministero dell economia e delle finanze Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato IGOP. IL RELATORE IL PRESIDENTE Mario Nispi Landi Angelo Buscema Depositato in Segreteria in data 22 dicembre 2017 IL DIRIGENTE Maria Laura Iorio 2

3 Rapporto di certificazione Ipotesi di contratto collettivo nazionale quadro sulle modalità di utilizzo dei distacchi, aspettative e permessi, nonché delle altre prerogative sindacali 1. L Ipotesi di accordo all esame, sottoscritta il 26 luglio 2017, rappresenta l ultimo degli adempimenti necessari per il riavvio della contrattazione collettiva per i dipendenti pubblici. 2. Il quadro normativo relativo all entità ed alle modalità di riparto e fruizione delle prerogative sindacali è stato di recente oggetto di due importanti interventi normativi. L art. 7 del decreto legge n. 90 del 2014 ha disposto la riduzione del 50 per cento del contingente complessivo di distacchi, demandando, peraltro, alla successiva contrattazione collettiva la possibilità di disporre, garantendo l invarianza della spesa, forme di utilizzo compensativo delle prerogative. Il contratto collettivo quadro del 13 luglio 2016 per la definizione dei comparti di contrattazione collettiva nel pubblico impiego ha dato attuazione all articolo 40, comma 2, del d.lgs. n. 150 del 2009, riducendo le aggregazioni dei pubblici dipendenti. Con il citato accordo quadro i comparti di contrattazione sono passati da 11 a 4: Funzioni centrali, nel quale confluiscono i comparti Ministeri, Agenzie fiscali, Enti pubblici non economici ed altri enti; Funzioni Locali, che conserva il perimetro del precedente comparto Regioni-autonomie locali; Istruzione e ricerca, nel quale sono compresi gli attuali comparti Scuola, Accademie e conservatori, Università, Enti pubblici di ricerca ed altri enti; Sanità, che non muta sostanzialmente la sua fisionomia, ricomprendendo gli enti ed aziende del comparto Sanità. Analoga ridefinizione è stata attuata anche con riferimento alle aree dirigenziali. Ciò ha comportato una revisione dei criteri di rappresentatività delle organizzazioni sindacali parametrati sulle dimensioni dei nuovi comparti, con un processo tuttora in fase di evoluzione. Nel prendere atto di tale riassetto organizzativo, l atto di indirizzo relativo all Ipotesi all esame ha, pertanto, invitato l Aran ad individuare forme compensative nella distribuzione delle prerogative alle diverse sigle ed a valutare criteri alternativi nel riparto delle stesse tra le Organizzazioni e le Confederazioni nazionali. 3. Sotto il profilo redazionale, l Ipotesi all esame rappresenta il tentativo, più volte auspicato dalla Corte, di redigere una sorta di testo unico della normativa contrattuale vigente in materia di 3

4 individuazione, fruizione e distribuzione di tutte le prerogative sindacali, garantendo una migliore leggibilità della normativa in precedenza riferibile a numerosi strumenti negoziali, contenenti frequenti rinvii esterni. 4. L Ipotesi di accordo quadro si articola in cinque titoli; i primi due concernenti la definizione generale degli istituti e le regole per la fruizione delle prerogative sindacali (distacchi, aspettative e permessi) nel settore pubblico, che sostituiscono integralmente l intera disciplina in materia, prima contenuta nel CCNQ del 7 agosto Il terzo e il quarto titolo riguardano, rispettivamente, il riparto delle diverse prerogative nell ambito dei nuovi comparti e delle nuove aree di contrattazione. Il quinto, infine, reca le disposizioni transitorie e finali. 5. In attuazione della flessibilità richiamata dall atto di indirizzo e dalla normativa citata, fermi restando i contingenti complessivi previsti dal DL n. 90 del 2014, l accordo all esame aumenta: - la percentuale di distacchi e aspettative utilizzabili in maniera frazionata; - la quota di permessi per l espletamento del mandato sindacale, utilizzabili sempre in maniera cumulata a livello centrale; - la percentuale di distacchi part-time. In allegato al testo contrattuale, l Aran ha predisposto una tavola di raffronto tra la disciplina dei contratti previgenti e quelli dell Ipotesi all esame, relativamente alle forme di utilizzo compensativo delle diverse prerogative sindacali. 6. In data 27 ottobre 2017, il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione ha espresso la valutazione positiva sulla compatibilità dell Ipotesi all esame con le linee di politica economica e finanziaria nazionale. Medesima valutazione è stata espressa dal Comitato di settore Autonomie locali e dal Comitato di settore Regioni-Sanità, rispettivamente in data 25 settembre e 12 ottobre u.s. La Ragioneria generale dello Stato ha invitato l Aran ad apportare alcune modifiche meramente formali al testo sottoscritto. L Agenzia ha dato atto del pieno accordo delle controparti sindacali ad inserire tali modifiche in sede di sottoscrizione definitiva dell accordo. 7. Premesso quanto sopra, l Ipotesi di accordo all esame, in quanto conferma il contingente complessivo dei distacchi e le modalità di calcolo delle altre prerogative legate al numero dei dipendenti in servizio, non determina nuovi oneri a carico dell erario. 4

5 Nel certificare l ultimo accordo quadro, relativo alla fruizione dei permessi sindacali, la Corte aveva chiesto all Aran di procedere, sia pur in via teorica, ad una quantificazione del costo di tutte le prerogative sindacali, in termini di minore prestazione di lavoro effettuata dai beneficiari La relazione tecnica contiene per la prima volta una esplicitazione in tal senso, basata sui dati relativi al numero dei dipendenti e sulla retribuzione media, contenuti nel Conto annuale Si tratta di una stima ovviamente teorica, in quanto le prerogative sindacali effettivamente fruite sono determinabili solo a consuntivo, in quanto legate a scelte organizzative delle stesse sigle sindacali; l entità di alcune prerogative, inoltre, è parametrata al numero dei dipendenti in servizio in ciascun esercizio di riferimento, dato, quest ultimo, in diminuzione rispetto al Il costo, infine, in termini di valore della prestazione non eseguita, dipende dall effettivo inquadramento economico dei singoli beneficiari delle prerogative. Nel dettaglio, a seguito della decurtazione del 50 per cento, prevista dal citato decreto legge n. 90 del 2014, i distacchi sindacali risultano pari a per il personale del comparto e a 84 per il personale delle aree dirigenziali. Tali contingenti, vengono ripartiti tra i nuovi comparti di contrattazione, trasferendo in ciascun comparto i distacchi assegnati alle precedenti aggregazioni nello stesso confluiti secondo la seguente tabella. Comparti Distacchi (unità) Comparti Distacchi (unità) Regioni e autonomie locali 273 Funzioni locali* 271 Servizio sanitario nazionale 194 Sanità 194 Agenzie fiscali 14 Ministeri 177 Funzioni centrali 290 EPNE 99 Scuola 341 AFAM 2 Università 19 Istruzione e ricerca 381 Ricerca 19 PCM 1 PCM 1 TOTALE TOTALE * n. 2 distacchi ceduti all'area Funzioni locali Lo stesso procedimento viene utilizzato per attribuire i distacchi alle aree dirigenziali, che passano da 84 a 86, in ragione della nuova collocazione dei Segretari comunali e provinciali all interno dell area Funzioni locali, avvenuta con il citato contratto collettivo del 13 luglio Sull effettivo significato di tale operazione si rinvia al rapporto di certificazione relativo al predetto accordo quadro. Il costo complessivo dei distacchi, stimato con la metodologia sopra descritta, è stato quantificato in circa 40,45 milioni, di cui 33,5 riferibili ai Comparti. Il costo dei permessi per l espletamento del mandato - confermati nella misura di 51 minuti per dipendente (60 per i comparti Funzioni locali e Sanità, non incisi dalla riduzione prevista dal DL n. 5

6 90/2014) è di 41,15 milioni; quello dei permessi per la partecipazione alle riunioni di organismi direttivi statutari (confermati in ore) è stimato in 4,95 milioni. In termini di minor valore economico delle prestazioni non rese dai beneficiari delle prerogative, il costo complessivo può essere quantificato in 86,6 milioni. Tale costo può essere parametrato all assenza dal servizio retribuita per un intero anno di circa dipendenti, che rappresentano lo 0,8 per mille del totale. 8. La predetta quantificazione rappresenta un utile strumento per verificare a consuntivo l effettivo rispetto delle regole per la fruizione delle diverse prerogative. Ai sensi dell art. 12 della legge n. 15 del 2009, il Governo è tenuto a trasmettere al Parlamento e alla Corte dei conti, una specifica relazione in materia. I dati relativi al 2015, sulla base dell ultima relazione inviata, evidenziano una fruizione delle prerogative inferiore ai contingenti previsti dall Ipotesi all esame, anche per effetto delle intervenute riduzioni connesse con la necessità di recuperare la sovra fruizione verificatesi negli anni precedenti, secondo le modalità previste negli accordi quadro del 3 novembre 2011 e del 15 luglio 2015, confermate dalla presente Ipotesi. Nell ambito della prossima relazione sul costo del lavoro pubblico, la Corte si riserva, anche alla luce dei dati contenuti nelle successive relazioni governative, di approfondire la tematica in oggetto e di verificare il rispetto delle previsioni contrattuali. 6

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