La Corte dei conti Sezione di controllo per la Regione siciliana

Transcript

1 Deliberazione n. 33/2010/INPR La Corte dei conti Sezione di controllo per la Regione siciliana Rita ARRIGONI - Presidente Ignazio FASO - Consigliere Maurizio GRAFFEO - Consigliere - Relatore Antonio DAGNINO - Consigliere Stefano SIRAGUSA - Consigliere Licia CENTRO - Primo Referendario Giuseppa CERNIGLIARO - Referendario Adriana PARLATO - Referendario * * * * * Visti i decreti legislativi 6 maggio 1948, n. 655 e 18 giugno 1999, n.200; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modifiche concernente disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; Vista la deliberazione n. 36/CONTR/PRG in data 9/11 novembre 2009 delle Sezioni Riunite di questa Corte in sede di controllo recante gli indirizzi e criteri di riferimento programmatico del controllo sulla gestione per l anno 2010; Vista l ordinanza presidenziale n. 303/2009/CONTR. in data 9 dicembre 2009 con la quale la Sezione di controllo per la Regione siciliana è stata convocata, in Camera di Consiglio, per il 17 dicembre 2009; Udito nella Camera di Consiglio del 17 dicembre 2009 il relatore, Consigliere dott. Maurizio Graffeo

2 D E L I B E R A di approvare, in conformità all art. 2, comma 3, del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, come sostituito dall art. 2 del decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200, l allegato programma di controllo sulla gestione del bilancio e del patrimonio della Regione siciliana e delle a mministrazioni pubbliche statali e locali, nonché sulle gestioni fuori bilancio e sui fondi di provenienza comunitaria, da esercitare da parte della Sezione nel corso dell anno O R D I N A che, a cura del Servizio di supporto della Sezione, copia d ella presente deliberazione sia trasmessa al Presidente dell Assemblea regionale siciliana, al Presidente della Regione e, per la diffusione presso gli enti locali, all A.N.C.I. Sicilia ed all U.R.P.S.. Palermo, 17 dicembre 2009 IL RELATORE (Maurizio Graffeo) IL PRESIDENTE (Rita Arrigoni) DEPOSITATA IN SEGRETERIA IL 10 FEBBRAIO 2010 IL DIRETTORE DELLA SEGRETERIA DOTT.SSA LAURA SURIANO

3 PROGRAMMA DI CONTROLLO SULLA GESTIONE PER L'ANNO 2010 Premessa Il presente documento costituisce attuazione dell art. 2, comma 3, del decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200 ove, a ulteriore conferma dei principi generali già contenuti nell art. 3, comma 4, della legge 14 gennaio 1994 n.20, è previsto che l attività di controllo sulla gestione è sottoposta al principio della programmazione. La selezione dei programmi di controllo di seguito illustrati è ispirata ai seguenti obiettivi: a) importanza strategica attribuita dall Assemblea regionale e dagli organi di governo alle tematiche oggetto d indagine; b) entità delle risorse finanziarie coinvolte dalle gestioni; c) esigenze di approfondimento delle criticità gestionali emerse a seguito di altre indagini allo scopo di prevenire e correggere sprechi di risorse pubbliche anche attraverso la ricostruzione dei fenomeni rifluenti a carico del bilancio regionale. L attività di programmazione ha per oggetto tre distinti ambiti sui quali si esercita il controllo successivo ai sensi del citato decreto legislativo n. 200/99: la gestione del bilancio e del patrimonio della Regione siciliana, nonché delle amministrazioni pubbliche statali e locali aventi sede nella regione. La stessa tiene anche conto del "quadro di riferimento programmatico, anche pluriennale dei controlli sulla gestione che le Sezioni riunite (centrali) in sede di controllo sono chiamate a definire annualmente in conformità al Regolamento per l'organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti. Resta comunque riservata all autonomia decisionale e programmatica della Sezione l'individuazione delle attività di indagine concernenti fenomeni gestori rientranti nelle proprie attribuzioni. Particolare analisi gestionale è indirizzata alla verifica del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2009 in base a quanto previsto dall'art. 2, comma 1, lett. b), del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655 come sostituito dal decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200, pur nel quadro di una metodologia procedurale di necessario campionamento. 1

4 Ciò premesso in relazione ai vari obiettivi ed ambiti innanzi individuati, il programma di lavoro per l'anno 2010, previa analisi di fattibilità che tiene conto dell'attuale situazione del personale di magistratura ed amministrativo addetto al controllo sulla gestione, viene definito secondo la seguente articolazione: 1. Regione siciliana 1.1. Indagine sulla gestione delle risorse del Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS) assegnate alla Regione nel periodo di programmazione e aspetti di rilievo relativi al periodo Indagine sulle politiche attive del lavoro e sulla gestione dell Agenzia regionale per l impiego, indirizzata in particolare alla gestione del Fondo unico per il precariato. 2. Enti locali Indagine sulla gestione economico-finanziaria di alcuni enti locali, di maggiore dimensione e/o con particolari criticità, la cui individuazione è rimessa ad un apposito Gruppo di lavoro da costituire con provvedimento presidenziale; l indagine è indirizzata a ricostruire gli aspetti finanziari e gestionali dei singoli enti, l evoluzione delle entrate e delle spese, gli equilibri di bilancio, la situazione economica, l indebitamento e la sua gestione attiva, il patto di stabilità interno, nonché i rapporti con le società in partecipazione e la gestione dei rifiuti tramite gli ATO. 3. Enti del Servizio Sanitario Nazionale Indagine sul funzionamento del servizio del 118 in Sicilia e analisi delle misure conseguenziali adottate dall Amministrazione in esito alla deliberazione n. 2 del Aspetti strutturali nel quadro della recente riorganizzazione del servizio 4. Verifica del rendiconto generale per la Regione siciliana per l esercizio finanziario 2009 Restano fermi i riscontri effettuati dalla Corte sulle contabilità dei pagamenti e su quelle delle entrate, mentre la verifica del rendiconto generale della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2009 continuerà ad essere attuata mediante l applicazione delle Procedure di campionamento approvate con deliberazione di questa Sezione n.9 del 2004, comunque mirate ad accertare l affidabilità ed attendibilità del consuntivo, comprensivo del conto del bilancio e di quello del 2

5 patrimonio, nonché la conformità a legge e la regolarità delle procedure contabili sottostanti. In particolare, le anzidette metodologie di controllo a campione riguarderanno le entrate accertate, riscosse e versate, ad eccezione di quelle tributarie, nonché le spese impegnate e pagate da parte dei centri di responsabilità amministrativa regionali. La verifica avrà anche ad oggetto una prima analisi sui residui attivi di più lontana provenienza per gli eventuali possibili riflessi in termini di copertura di nuova spesa. Gli adempimenti dinanzi descritti dovranno concludersi entro il 15 giugno * * * * * * Le indagini comprese nel programma di controllo per il 2009 di cui ai numeri 4, 6 e 7 della deliberazione n. 2/2009/INPR, si considerano chiuse allo stato degli atti. Con successivo provvedimento presidenziale saranno assegnate le indagini ai singoli magistrati della Sezione i quali, a cadenza bimestrale, forniranno al Presidente della Sezione una dettagliata informativa sullo stato dell istruttoria. Entro quindici giorni dalla presente deliberazione, i magistrati provvederanno a redigere un cronoprogramma delle attività assegnate e una breve esposizione dei contenuti che intendono dare alle indagini di competenza. Le relazioni conclusive dei controlli programmati dovranno illustrare la metodologia istruttoria adottata, la documentazione, nonché i dati più significativi su cui si fondano le valutazioni compiute e saranno corredate da un fascicolo del controllo contenente tutti gli atti presi a riferimento. Criteri metodologici Per ciascuna delle indagini programmate il procedimento e le attività istruttorie restano regolati dal principio del contraddittorio. Gli incarichi ai magistrati relatori ed istruttori, saranno affidati con successivo provvedimento presidenziale. Il Presidente indirizza e coordina le attività curando i rapporti con l Assemblea e il Governo regionale nelle sue articolazioni. 3