1 Dicembre Dr. Giancarlo LARI Geologo (OGT n. 183)

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1 R E G O L A M E N T O U R B A N I S T I C O COMUNE DI CHIANNI RELAZIONE GEOLOGICA ILLUSTRATIVA Tavole di Fattibilità Schede-Norme dei Comparti e delle Polarità T.A. L.R. n. 1 del D.P.G.R. n. 26/R del 27/04/2007 Dr. Giancarlo LARI Geologo (OGT n. 183) 1 Dicembre 2008

2 2 REGOLAMENTO URBANISTICO DEL COMUNE DI CHIANNI RELAZIONE GEOLOGICA ILLUSTRATIVA ELABORATI COMPILATI DAL GEOLOGO 1. - Premessa Nella presente relazione si riferisce sui risultati degli studi geologico-tecnici effettuati a supporto del Regolamento Urbanistico del Comune di Chianni. Il presente studio fu commissionato al sottoscritto dall A.C. di Chianni mediante Convenzione d incarico Rep. n 1740 del 11 giugno 2002, unitamente all incarico per la stesura del Piano Strutturale. Quest ultimo fu approvato con Deliberazione del consiglio comunale n. 48 del Successivamente, con D.P.C.M. del , fu approvato il P.A.I. (Piano Assetto Idrogeologico) del Bacino del Fiume Arno (G.U. n. 230 del ), per cui si rese necessario rendere conformi alcuni elaborati geologici del Piano Strutturale al P.A.I.. Gli studi di fattibilità da effettuare per il Regolamento Urbanistico, così come previsto dall articolo 62, comma 2 (1) della L.R. n. 1 del e Regolamento di attuazione in materia di indagini geologiche approvato con D.P.G.R. n. 26/R del 27/04/2007, necessitavano di adeguare preventivamente alcuni elaborati geologici del Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale e di produrne altri ex-novo. È stata compilata ex-novo la Carta ZMPSL (Zone a maggiore pericolosità sismica), limitatamente ai centri abitati di Chianni e Rivalto, più un congruo intorno, sono state riviste ed aggiornate le Carte Litotecnica e dei dati base (ora riunite in un unica tavola) e della Pericolosità geomorfologica e idraulica per renderle conformi al suddetto Regolamento che - dall estate ha sostituito la Delibera C.R. Toscana n. 94 del 12 febbraio Elenco elaborati aggiornati o prodotti ex-novo per adeguare gli elaborati geologici del P.S. al Reg. Reg.le n. 26/R/2007: Tavola 4 - Carta dei dati di base, litotecnica e degli aspetti particolari per le zone sismiche scala 1:10000 REVISIONE, AGGIORNAMENTO E NUOVO ASSEMBLAGGIO Tavola 9 Carta ZMPSL aree urbane (CHIANNI RIVALTO) scala 1:2000 STESURA EX-NOVO Tavola 10 Carta della Pericolosità Geomorfologica e idraulica scala 1:10000 REVISIONE E AGGIORNAMENTO Tavola 11 Carta della Pericolosità geomorfologica aree urbane (CHIANNI RIVALTO) scala 1:2000 REVISIONE E AGGIORNAMENTO. (1) - L art.62 della Legge Regionale n.1/2005 (indagini geologiche), al comma 2 prevede che in sede di formazione del Regolamento Urbanistico, dei piani complessi di intervento nonché dei piani attuativi siano effettuate, ai sensi del comma 1, indagini ed approfondimenti al quadro conoscitivo atte a verificare la fattibilità delle previsioni.

3 3 Zonazione sismica (Carta ZMPSL) Novità sostanziale del nuovo Regolamento regionale n. 26/R/2007 è l introduzione della Carta della pericolosità sismica (Carta ZMPSL) necessaria per la relativa zonazione di Fattibilità. In ottemperanza alle disposizioni legislative è stata compilata la Carta ZMPSL (zone a maggiore pericolosità sismica) alla scala 1:2000 delle aree urbane (CHIANNI RIVALTO), avendo cura, per ciascun nucleo abitato, di analizzare un congruo intorno, coerentemente con quanto prescritto dal Regolamento 26/R. L ordinanza del P.C.M. del 20/03/03 n 3274 non ha introdotto variazioni nella classificazione sismica del Comune di Chianni, che rimane confermata in zona II (grado di sismicità S = 9), tuttavia la Regione Toscana, con Deliberazione G.R. n. 431 del 19 giugno 2006, ha approvato la riclassificazione di molti Comuni del centro della Regione, fra cui tutti i Comuni della Val d Era - che risultano ora in Classe 3s (Ag/g = 0,25). IDRAULICA In merito agli aspetti idraulici, in considerazione del fatto che il Regolamento 26/R prescrive la redazione di studi idrologico-idraulici limitatamente alle aree ricomprese all interno delle U.T.O.E. e soggette a previsioni insediative ed infrastrutturali, si fa presente che le due sotto-utoe 4a e 4b presenti in località La Cascina (Croce del Magno), rispettivamente coincidenti con l area P.I.P. e con l area destinata a prevalente carattere agricolo speciale sono incluse nelle classi 1 e 2 della Carta di Pericolosità idraulica normativa PAI-Arno, pertanto, secondo le stesse Norme PAI, per queste due aree non sono stati redatti studi idraulici specifici. 2. IL TERRITORIO ESAMINATO Nel territorio del Comune di Chianni sono state individuate 5 U.T.O.E. (Unità Territoriale Organica Elementare) principali, contrassegnate con un numero cardinale. A ciascuna UTOE principale sono abbinate alcune UTOE minori. La suddivisione adottata è la seguente: UTOE 1 CHIANNI UTOE 1a Chianni Via Falugi/Via della Rimembranza UTOE 2 RIVALTO UTOE 2a Rivalto Loc. Ricandoli UTOE 2b Rivalto Loc. Poggio Denari UTOE 3 - LA PIEVE UTOE 3a - La Pieve-Collina UTOE 3b Molinetti della Fine (Sassicaia) UTOE 4 LA FORNACE - Loc. Croce del Magno (La Cascina) UTOE 4a Loc. Croce del Magno Area P.I.P. UTOE 4b Loc. Croce del Magno (a valle della strada provinciale) UTOE 4c Loc. S.P. n. 42 (zona Stazione Ecologica comunale) UTOE 4d Loc. Podere Gallettino

4 4 UTOE 5 GARETTO-I GULFI UTOE 5a Garetto Alto UTOE 5b Garetto loc. Casanova UTOE 5c Garetto Basso UTOE 5d I Gulfi Agricampeggio All interno delle UTOE sono stati individuati i COMPARTI URBANISTICI, all interno dei quali gli interventi sono subordinati alla formazione di Piani Attuativi di cui all art. 69 della L.R. 1/2005. La disciplina per la formazione dei Piani Attuativi è definita nelle N.T.A. del R.U.. I COMPARTI URBANISTICI, per ciascuna UTOE, sono contraddistinti e numerati progressivamente. Esistono poi COMPARTI minori, contraddistinti da lettere, in cui gli interventi ammessi non sono sottoposti alla presentazione di Piani attuativi; in questi ultimi comparti gli interventi sono subordinati all ottenimento del PERMESSO A COSTRUIRE (ex Concessione Edilizia diretta). COMPARTI CON PIANO ATTUATIVO N.B.: La sigla di riconoscimento di questi comparti sulle tavole di Fattibilità è composta da 2 numeri (Es. 3/1), il primo si riferisce al Comparto, il secondo all UTOE cui appartiene. UTOE 1 COMPARTO 1(sigla 1/1) Chianni centro storico, tra via Roma e via della Costituente UTOE 1 COMPARTO 2(sigla 2/1) Chianni centro storico, tra via Roma e via Aldo Moro UTOE 1 COMPARTO 3(sigla 3/1) Chianni centro storico, a valle di via Roma ed a sud di via Aldo Moro UTOE 1 COMPARTO 4(sigla 4/1) Chianni centro storico, tra via del Mercatale e via Mazzini / via Taglini UTOE 1 COMPARTO 5(sigla 5/1) Chianni centro storico, loc. Mercatale UTOE 1 COMPARTO 6(sigla 6/1) Chianni loc. Le Case (via Castellinese) UTOE 1 COMPARTO 7(sigla 7/1) Chianni, loc. Sassi Bianchi - Dòcciola UTOE 1 COMPARTO 8(sigla 8/1) Chianni, loc. Casa di Brogio UTOE 1 COMPARTO 9 (sigla 9/1) Chianni, loc. Mulinaccio (a valle della S.P. di Montevaso, già via Castellinese) UTOE 1 COMPARTO 10 (sigla 10/1) Chianni centro storico, via della Fonte, a valle di via del Castello

5 5 UTOE 2a COMPARTO 1 (sigla 1/2a) Rivalto zona S.P. di Monte Vaso Loc. Ricandoli (zona ex Calzaturificio) UTOE 3 COMPARTO 1(sigla 1/3) La Pieve a valle della S.P. di Montevaso UTOE 3 COMPARTO 2(sigla 2/3) La Pieve - centro UTOE 4 COMPARTO 1 (sigla 1/4) LA FORNACE - Loc. Croce del Magno (La Càscina) UTOE 5 COMPARTO 1 (sigla 1/5) Loc. Garetto alto TERRITORIO RURALE COMPARTO 1 (sigla 1/TR) Loc. Poggio Vitalba UTOE 1 - COMPARTI SENZA PIANO ATTUATIVO N.B.: La sigla di riconoscimento di questi comparti sulle tavole di Fattibilità è composta da una lettera e un numero (Es. a/1), il primo si riferisce al Comparto, il secondo all UTOE cui appartiene. UTOE 1 COMPARTO a (sigla a/1) Chianni centro storico, a valle di via Roma nei pressi dell incrocio con via Rasponi UTOE 1 COMPARTO b (sigla a/1) Chianni loc. Le Case (via di Monte) UTOE 1 COMPARTO c (sigla c/1) Chianni zona Dòcciola Sassi Bianchi UTOE 1 COMPARTO d (sigla d/1) Chianni - loc. La Pescaia via Falugi (nei pressi del bivio della strada per Rivalto) UTOE 1 COMPARTO e (sigla e/1) Chianni a monte di via Falugi (strada per Rivalto) UTOE 1 COMPARTO f (sigla f/1) Chianni zona Dòcciola Sassi Bianchi UTOE senza COMPARTI (=senza previsioni di Piano) UTOE 2b Loc. Poggio Denari UTOE 3a Loc. La Pieve-Collina UTOE 3b località Molinetti della Fine (Sassicaia) Zona Agricola Speciale

6 6 UTOE 4a Loc. Croce del Magno Area P.I.P. UTOE 4b Loc. Croce del Magno (a valle della strada provinciale) UTOE 4c Loc. S.P. n. 42 (zona Stazione Ecologica comunale) UTOE 4d Loc. Podere Gallettino UTOE 5a Loc. Garetto Alto UTOE 5b Loc. Garetto loc. Casanova UTOE 5c Loc. Garetto Basso UTOE 5d Loc. I Gulfi (Agricampeggio) POLARITÀ TURISTICO-AMBIENTALI (10 Polarità) Le Polarità Turistico-ambientali sono distribuite entro i confini del Comune di Chianni, indifferentemente all interno delle UTOE o nel territorio rurale. Le Polarità sono individuate sulle tavole di progetto con il simbolo di circonferenza e contraddistinte da un numero romano (I II III IV ). POLARITÀ TURISTICO AMBIENTALE I RIVALTO Loc. Canapaia POLARITÀ TURISTICO AMBIENTALE II CHIANNI Loc. Mulinaccio POLARITÀ TURISTICO AMBIENTALE III CHIANNI Loc. Pozzale POLARITÀ TURISTICO AMBIENTALE IV CHIANNI Loc. La Fornace (all interno dell UTOE 4) POLARITÀ TURISTICO AMBIENTALE V CHIANNI Loc. Poggio denari (all interno dell UTOE 2b) POLARITÀ TURISTICO AMBIENTALE VI CHIANNI Loc. LA PIEVE-COLLINA (all interno dell UTOE 3a) POLARITÀ TURISTICO AMBIENTALE VII CHIANNI Loc. Garetto alto (all interno dell UTOE 5a) POLARITÀ TURISTICO AMBIENTALE VIII Chianni, loc. La Villa POLARITÀ TURISTICO AMBIENTALE IX CHIANNI Loc. I PIANI POLARITÀ TURISTICO AMBIENTALE X CHIANNI Loc. CASA VECCHIA

7 Fattibilità degli interventi nei Comparti-UTOE e in corrispondenza delle Polarità Lo studio della fattibilità degli interventi di cui al Regolamento Urbanistico del Comune di Chianni è stato eseguito seguendo le indicazioni contenute nell Art. 62 comma 2 della L.R. n. 1/2005 ed al Regolamento di attuazione per le indagini geologiche (D.P.G.R. 26/R del 27/04/2007). Sulla base degli elaborati del Piano Strutturale conformi al P.A.I. Bacino del Fiume Arno, adeguati al D.P.G.R. n. 26/R/2007, è stata compilata la seguente documentazione geologica di supporto al Regolamento Urbanistico: Tavola 1RU Carta della Fattibilità (UTOE N 1 CHIANNI ); Tavola 2RU Carta della Fattibilità (UTOE N 2 RIVALTO - UTOE N 3 LA PIEVE); Tavola 3RU Carta della Fattibilità (UTOE N 4 RIVALTO - UTOE N 5 LA PIEVE); Relazione geologica illustrativa completa di Tabella di Fattibilità per le aree rurali esterne alle UTOE; Schede-NORME dei COMPARTI-UTOE e delle Polarità (allegate alle NTA).. CARTA DELLA FATTIBILITÀ Oltre alle normative principali di riferimento citate in premessa, la compilazione della Carta di Fattibilità è avvenuta tenendo presenti le seguenti Leggi e Regolamenti: D.M. LL.PP. 11 MARZO 1988; D.M (Ministero delle Infrastrutture) Nuove Norme Tecniche per le costruzioni (G.U. n. 29 del , Suppl. Ord. n. 30); Del. CRT n. 72 del 24/7/2007 pubblicata sul BURT n. 42 del (approvazione PIT); Del. C.P. Pisa n. 100 del 27/7/2006, pubblicata sul BURT n. 36 Parte IV del (Approvazione nuovo PTC) Ordinanza PCM n 3274 del 20 Marzo 2003 e successive modifiche e integrazioni; Ord. PCM 3519 del ; Delib. G.R.T. n. 431 del Ai fini dell individuazione delle aree oggetto di approfondimenti in merito agli aspetti di rischio sismico si sono seguite, coerentemente con quanto prescritto dal Regolamento 26/R, le linee guida del Progetto V.E.L. (Valutazione Effetti Locali) della Regione Toscana, analogamente a quanto fatto per la compilazione della Carta del rischio sismico ZMPSL. La fattibilità degli interventi previsti dal presente R.U. è funzione della pericolosità delle aree, quale risulta dalle rispettive Carte tematiche del Piano strutturale e come la pericolosità si distingue in fattibilità geomorfologica, idraulica e sismica.

8 8 La carta della fattibilità definisce in sostanza le tipologie di indagine che dovranno supportare le successive fasi di attuazione degli interventi previsti nel R.U.. Essa è stata elaborata sistematicamente per le aree interne alle UTOE ed è rappresentata nelle tavole geologiche RU. La classe di fattibilità indicata per ciascuna area è quella corrispondente alla destinazione d uso indicata nelle tavole di progetto. Per le aree agricole, invece, la fattibilità deve essere dedotta dalla tabella allegata alla presente. La classe di fattibilità si ottiene dall incrocio fra il tipo d intervento e la classe di pericolosità dell area in cui ne è prevista la realizzazione. Poiché tre sono le pericolosità di un area (geomorfologica, idraulica e sismica), altrettante saranno le rispettive classi di fattibilità. La Fattibilità è stata suddivisa in quattro classi, corrispondenti a quelle definite dal Regolamento di cui al D.P.G.R. 27 aprile 2007, n. 26/R. Quando la fattibilità è risultata condizionata (Cl. 3), si sono introdotte ulteriori prescrizioni mirate all approfondimento delle relative problematiche. La Fattibilità geologica massima è il risultato dall analisi incrociata della F. geomorfologica (g), della F. idraulica (i), della F. sismica (s) e dalla destinazione prevista nel Regolamento urbanistico per l area analizzata, come previsto dal Regolamento 26/R. Le condizioni generali di Fattibilità (riferite a alla Fattibilità Geologica massima) nelle aree in previsione di piano sono differenziate, come previsto al punto 3.1 nel Regolamento Regionale n. 26/R del 27 aprile 2007, secondo le seguenti categorie di fattibilità: Fattibilità senza particolari limitazioni (F1): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali non sono necessarie prescrizioni specifiche ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all attività edilizia; Fattibilità con normali vincoli (F2): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali è necessario indicare la tipologia di indagini e/o specifiche prescrizioni ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all attività edilizia; Fattibilità condizionata (F3): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali, ai fini della individuazione delle condizioni della compatibilità degli interventi con le situazioni di pericolosità riscontrate, è necessario definire la tipologia degli approfondimenti di indagine da svolgersi in sede di predisposizione dei piani complessi di intervento e dei piani attuativi o, in loro assenza, in sede di predisposizione dei progetti edilizi; Fattibilità limitata (F4): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali la cui attuazione è subordinata alla realizzazione di interventi di messa in sicurezza che vanno individuati e definiti in sede di redazione del medesimo regolamento urbanistico, sulla base di studi e verifiche atti a

9 9 determinare gli elementi di base utili per la predisposizione della relativa progettazione. Criteri specifici di Fattibilità in relazione agli aspetti geomorfologici, idraulici e sismici Fattibilità geomorfologica Ogni intervento previsto nelle varie zone urbanistiche ricadente nelle 4 classi di fattibilità geomorfologiche è soggetto alle prescrizioni di seguito elencate. 1. CLASSE F1g: Fattibilità senza particolari limitazioni Le caratteristiche geologico-stratigrafiche possono essere ricavate da osservazioni di superficie. La caratterizzazione geotecnica del terreno a livello di progetto, quando necessaria, può essere ottenuta per mezzo di notizie verificate con dati di indagini effettuate in zone vicine, litologicamente simili. 2. CLASSE F2g: Fattibilità con normali vincoli Per le aree incluse in questa classe le indagini dovranno essere svolte nella fase di progetto esecutivo per ogni singolo intervento ed avranno come obiettivo la caratterizzazione geotecnica del sottosuolo. Nel dimensionamento e nella scelta dei tipi di indagine si dovrà fare riferimento a quanto previsto dal D.M e dal D.P.G.R. 27 aprile 2007, n. 26/R. 3. CLASSE F3g: Fattibilità condizionata I progetti degli interventi compresi in questa classe devono essere corredati da indagini geologiche e geotecniche estese ad un'area sufficientemente ampia da rendere possibile una valutazione della stabilità generale della zona d intervento prima e dopo la costruzione. Dovrà essere valutata adeguatamente la stabilità dell'area di intervento; a questo scopo le indagini geognostiche dovranno verificare lo spessore e le caratteristiche geotecniche dei depositi detritici presenti e le qualità geomeccaniche degli eventuali affioramenti rocciosi. La documentazione geologica esplicativa degli approfondimenti condotti dovrà essere composta al minimo dalla seguente documentazione: carta geologica e geomorfologica di dettaglio; risultati di indagini geognostiche condotte per aumentare il grado di conoscenza delle caratteristiche litologiche e litotecniche del sottosuolo; sezioni quotate, possibilmente dedotte da un rilievo planoaltimetrico di dettaglio, che mostrino con precisione il rapporto tra morfologia attuale e morfologia di progetto; risultati di specifiche verifiche di stabilità del versante nelle condizioni attuali e di progetto qualora siano previsti consistenti operazioni di sbancamento e riporto;

10 10 studio di dettaglio delle condizioni di stabilità del versante e del contesto idrogeologico, qualora siano previste immissioni di acque reflue nel suolo e nel sottosuolo mediante subirrigazione, fertirrigazione e spandimento acque di vegetazione; un analisi accurata delle problematiche rilevate e l indicazione degli interventi per la mitigazione del rischio. Nelle zone individuate in classe PF3 PAI si prescrive inoltre, oltre quanto sopra, il rispetto delle disposizioni contenute nelle norme di salvaguardia e nelle norme di attuazione del P.A.I. 4. CLASSE F4g: Fattibilità limitata Si riferisce alle aree preferibilmente non utilizzabili ai fini edilizi. Sono tuttavia ammessi interventi edilizi sul tessuto esistente fino alla sostituzione edilizia e alla ristrutturazione urbanistica. Sono altresì ammesse le realizzazioni di reti di approvvigionamento idraulico, elettrico, gas e analoghe, nonché quelle di smaltimento fognario. La previsione di nuovi interventi edificatori in queste aree è subordinata alla realizzazione di opere di messa in sicurezza (da progettare in sede di redazione del regolamento urbanistico per le aree interne alle UTOE), sulla base di approfondimenti geologici e geotecnici, secondo quanto previsto al punto del D.P.G.R. 27 aprile 2007, n. 26/R. Fattibilità idraulica Ogni intervento previsto nelle varie zone urbanistiche ricadente nelle 4 classi di fattibilità idraulica è soggetto alle prescrizioni di seguito elencate. 1. CLASSE F1i: Fattibilità senza particolari limitazioni Per gli interventi previsti in aree ricadenti in questa classe non sono previsti vincoli di carattere idraulico. 2. CLASSE F2i: Fattibilità con normali vincoli Per gli interventi edificatori previsti in aree ricadenti in questa classe, di norma non sono previste particolari limitazioni. Qualora si voglia perseguire un maggior livello di sicurezza idraulica possono essere indicati i necessari accorgimenti costruttivi per la riduzione della vulnerabilità delle opere previste o individuati interventi da realizzare per la messa in sicurezza per eventi con tempo di ritorno superiore a 200 anni, tenendo conto in ogni caso della necessità di non aggravare le condizioni di rischio idraulico delle aree adiacenti. 3. CLASSE F3i: Fattibilità condizionata I progetti d intervento in aree comprese in questa classe devono essere supportati da un esaustiva documentazione idrologica e idraulica esplicativa degli approfondimenti condotti ed al minimo composta da:

11 11 sezioni quotate, possibilmente dedotte da un rilievo planoaltimetrico di dettaglio, che mettano in evidenza la posizione e la quota dell intervento in oggetto rispetto al corso d acqua che determina il rischio; schema dettagliato del funzionamento del reticolo idrografico minore in un congruo intorno dell area di intervento; studio di dettaglio del contesto idrogeologico, qualora siano previste immissioni di acque reflue nel suolo e nel sottosuolo mediante subirrigazione, fertirrigazione e spandimento acque di vegetazione; uno studio idrologico-idraulico che, basandosi sulle testimonianze degli eventi storici e, se possibile, sui risultati di verifiche idrologico-idrauliche afferenti ai corsi d acqua che determinano il rischio, consenta di individuare gli strumenti per la mitigazione del rischio fino a livelli di accettabilità ovvero la dimostrazione dell assenza di pericolo per le persone ed i beni. Gli interventi previsti dallo strumento urbanistico sono attuabili alle condizioni precedentemente descritte Nelle zone individuate in classe PI3 PAI si prescrive inoltre, oltre quanto sopra, il rispetto delle disposizioni contenute nelle norme di salvaguardia e nelle norme di attuazione del PAI. 4. CLASSE F4i: Fattibilità limitata Appartengono a questa classe le aree preferibilmente non utilizzabili ai fini edilizi. Gli eventuali progetti d intervento in queste aree (da progettare in sede di redazione del regolamento urbanistico per le aree interne alle UTOE) devono essere supportati da un esaustiva documentazione idrologica e idraulica esplicativa degli approfondimenti condotti ed al minimo composta da: 1. sezioni quotate, possibilmente dedotte da un rilievo planoaltimetrico di dettaglio, che mettano in evidenza la posizione e la quota dell intervento in oggetto rispetto al corso d acqua che determina il rischio; 2. schema dettagliato del funzionamento del reticolo idrografico minore in un congruo intorno dell area di intervento; 3. studio di dettaglio del contesto idrogeologico, qualora siano previste immissioni di acque reflue nel suolo e nel sottosuolo mediante subirrigazione, fertirrigazione e spandimento acque di vegetazione; 4. uno studio idrologico-idraulico che, basandosi sulle testimonianze degli eventi storici e, se possibile, sui risultati di verifiche idrologico-idrauliche afferenti ai corsi d acqua che determinano il rischio, consenta di individuare gli strumenti per la mitigazione del rischio fino a livelli di accettabilità. Gli interventi previsti dallo strumento urbanistico sono attuabili alle condizioni precedentemente descritte. Nelle zone individuate in classe PI4 PAI si prescrive inoltre, oltre quanto sopra, il rispetto delle disposizioni contenute nelle norme di salvaguardia e nelle norme di attuazione del PAI.

12 12 Fattibilità per effetti sismici locali E espressa limitatamente alle aree per cui è stata redatta la Carta delle Zone a Maggiore Pericolosità Sismica Locale (ZMPSL), ossia per i nuclei urbani principali, Chianni e Rivalto (più un congruo intorno), e conseguente individuazione delle differenti situazioni di pericolosità sismica. Ogni intervento previsto nelle varie zone urbanistiche ricadenti nelle 4 classi di fattibilità sismica è soggetto alle prescrizioni di seguito elencate. 1. CLASSE F1s e F2s: Fattibilità senza particolari limitazioni e fattibilità con normali vincoli. Gli interventi compresi in queste classi non sono soggetti a prescrizioni particolari di fattibilità per effetti sismici locali, salvo la necessità di progettare, se necessario, secondo le vigenti norme antisismiche. 2. CLASSE F3s Fattibilità condizionata e F4s: Fattibilità limitata I criteri generali da rispettare e le condizioni di fattibilità per le previsioni edificatorie sono illustrati al punto 3.5 del D.P.G.R. 27 aprile 2007, n. 26/R SCHEDE-NORME: prescrizioni relative agli interventi di trasformazione Le trasformazioni previste dal R.U. ed espresse dai Comparti e dalle Polarità turistico-ambientali, sono identificate con un numero progressivo ed illustrate dagli Architetti nelle SCHEDE-NORME; a ciascuna di queste ultime sono abbinate schede-norme di carattere geologico, costituite da stralci a grande scala (1:1000) delle principali carte di base, ossia della Carte di Pericolosità geomorfologica e/o idraulica e sismica (ZMPSL) e della Carta di Fattibilità. Segue la descrizione sintetica riassuntiva delle caratteristiche di ciascuna zona e relative problematiche individuate, nonché l elenco delle prescrizioni condizionanti la fattibilità degli interventi ammissibili in ciascuna area.

13 Fattibilità degli interventi nel territorio rurale: TABELLA DI FATTIBILITÀ La disciplina del territorio rurale si basa sui sistemi territoriali individuati dal PS, nella fattispecie il Sistema di fondovalle e il Sistema collinare, articolati a loto volta in Àmbiti territoriali. Il Piano Strutturale individua quali zone ad esclusiva funzione agricola e come zone di interesse paesaggistico il subsistema delle aree boscate ed il subsistema delle colture arboree collegate con gli insediamenti. Gli interventi ammessi nel territorio rurale sono elencati agli articoli 11,14,20,28,37-41, delle Norme di attuazione del R.U.; per determinare la Fattibilità di ogni intervento si utilizza la seguente Tabella a doppia entrata, nella quale sono specificate le possibili tipologie di intervento (righe) e le varie classi di pericolosità (colonne). Dall intersezione di righe (intervento) e colonne (Pericolosità) si deduce la fattibilità dell opera in progetto, distinta in P. Geomorfologica, P. Sismica, P. Idraulica. TABELLA di FATTIBILITÀ TERRITORIO RURALE Pericolosità GEOMORFOLOGICA Pericolosità SISMICA Pericolosità IDRAULICA Tipo d intervento G.1 G.2 G.3 G.4 S.1 S.2 S.3 S.4 I.1 I.2 I.3 I.4 Interventi sugli edifici esistenti senza ampliamenti Restauro, manutenzione, ecc. senza sovraccarico sulle fondazioni Ristrutturazioni con aumento del carico sulle fondazioni Sostituzione urbanistica ed edilizia Nuovi edifici rurali e relative dipendenze, piscine, ecc. Nuovi annessi rurali Piccoli impianti (cabine, depositi, box), ecc Laghetti collinari con semplice scavo (pèlaghi) NF Laghetti collinari con diga di sbarramento in NF terra Scavi, sbancamenti, riporti, rilevati STRADE nuova realizzazione Impianti sportivi, Agricampeggi Condotti sotterranei (acquedotti, fognature, ecc.) Scarichi di acque reflue nel sottosuolo, vasche di accumulo liquami, ecc NF NF 1 2 NF NF CLASSI DI FATTIBILITÀ (1,2,3,4) - NF: NON FATTIBILE

14 14 Indice 1. Premessa Territorio esaminato: il R.U. di Chianni: UTOE Comparti Polarità Fattibilità degli interventi nei Comparti-UTOE e in corrispondenza delle Polarità Schede-Norme: prescrizioni relative agli interventi di trasformazione Fattibilità degli interventi nel territorio rurale: la tabella di Fattibilità Data: 1 Dicembre 2008 Dr. Giancarlo LARI Geologo (OGT n. 183)

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