COMUNE DI TORBOLE CASAGLIA Provincia di Brescia

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1 COMUNE DI TORBOLE CASAGLIA Provincia di Brescia DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 22 DEL OGGETTO: DELIBERAZIONE C.C. N. 19 DEL 30/08/2011 AVENTE AD OGGETTO "ISTITUZIONE ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF - APPROVAZIONE REGOLAMENTO E DETERMINAZIONE ALIQUOTA" - REVOCA E NUOVE DETERMINAZIONI L anno duemilaundici il giorno ventotto del mese di settembre alle ore 20:30 nella sala delle adunanze consiliari, previa l osservanza di tutte le formalità previste dalla normativa vigente, si sono riuniti, in seduta Pubblica di Prima convocazione, i componenti del Consiglio comunale. All appello risultano Presenti (P) / Assenti (A) i consiglieri : Cognome Nome P/A Cognome Nome P/A GIANNINI DARIO P SANDRINI MARIO P SQUASSONI MICHELA P MINERA GIANPAOLO P ZENOCCHINI FAUSTO P CAPITANIO MATTIA A PRADELLA MAURO P BONERA MARIO P LECCI ALESSANDRO P MONDINI LUCA P MOSCA MARCO P BOLDINI GIANFRANCO P PLATTO ARMANDO P Totale Presenti 12 Totale Assenti 1 Partecipa alla seduta il SEGRETARIO COMUNALE, dott. TOMMASELLI ANTONIO, il quale provvede alla redazione del presente verbale. Riconosciuto il numero legale dei presenti, il SINDACO, sig. GIANNINI DARIO, assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell argomento in oggetto.

2 IL CONSIGLIO COMUNALE Visto il d.lgs. n. 360/1998, istitutivo dell addizionale comunale e provinciale all imposta sul reddito delle persone fisiche; Visto in particolare il comma 3 dell art. 1 del cit. d.lgs., il quale prevede che i comuni, con regolamento adottato ai sensi dell'articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, possano disporre la variazione dell'aliquota di compartecipazione dell'addizionale in parola con deliberazione da pubblicare nel sito individuato con decreto del capo del Dipartimento per le politiche fiscali del Ministero dell'economia e delle finanze 31 maggio 2002, e che la variazione dell'aliquota di compartecipazione dell'addizionale non possa eccedere complessivamente 0,8 punti percentuali; Visto inoltre il comma 3-bis del cit. articolo, il quale prevede che con il medesimo regolamento possa essere stabilita una soglia di esenzione in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali; Visto il d.lgs. n. 23/2011, ed in particolare l art. 5, il quale, sino alla intervenuta abrogazione, verificatasi in data , ad opera dell art. 1, comma 11, D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla L. 14 settembre 2011, n. 148, consentiva l istituzione, a decorrere dall anno in corso, dell addizionale in parola, prevedendo tuttavia un limite massimo dell'addizionale per i primi due anni pari allo 0,4 per cento e, comunque, non in misura superiore allo 0,2 per cento annuo; Rilevato che a norma del citato art. 1, comma 11, D.L. 138/ 2011 sono fatte salve le deliberazioni dei comuni adottate nella vigenza dell'art. 5, D.Lgs. 23/2011; Vista la propria precedente deliberazione n. 19 del , con la quale si è provveduto ad approvare il regolamento disciplinante l aliquota di compartecipazione all addizionale sull imposta sul reddito delle persone fisiche e ad istituire l aliquota variabile di compartecipazione all addizionale sull imposta sul reddito delle persone fisiche, determinando altresì l aliquota variabile di compartecipazione all addizionale sull imposta sul reddito delle persone fisiche nella misura dello 0,2% per l anno 2011; Preso atto che la citata deliberazione n. 19/2011 è stata assunta ad abrogazione dell art. 5 D.Lgs. 23/2011 già intervenuta e ritenuto pertanto di dover procedere alla revoca della stessa e alle determinazioni conseguenti; Rilevato che, ai sensi dell art. 14, comma 8, del d.lgs. ultimo cit., a decorrere dall'anno 2011, le delibere di variazione dell'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche hanno effetto dal 1 gennaio dell'anno di pubblicazione sul sito informatico di cui all'articolo 1, comma 3, del citato decreto legislativo n. 360 del 1998, a condizione che detta pubblicazione avvenga entro il 31 dicembre dell'anno a cui la delibera afferisce; Preso atto che, ai sensi dell art. 1, comma 169, della legge n. 296/2006, gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione e che dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all'inizio dell'esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1 gennaio dell'anno di riferimento; Rilevato inoltre che, ai sensi del comma 11 dell art. 1 del D.L. n. 138/2011 citato, nel testo vigente a seguito della conversione in legge, la sospensione di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126, confermata dall'articolo 1, comma 123, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, non si applica, a decorrere dall'anno 2012, con riferimento all'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche di cui al decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360; Rilevato poi che il medesimo comma prevede che per assicurare la razionalità del sistema tributario nel suo complesso e la salvaguardia dei criteri di progressività cui il sistema medesimo è informato, i comuni possono stabilire aliquote dell'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche

3 differenziate esclusivamente in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legge statale e, in particolare, che la soglia di esenzione di cui al comma 3-bis dell'articolo 1 del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, è stabilita unicamente in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali e deve essere intesa come limite di reddito al di sotto del quale l'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche non è dovuta e, nel caso di superamento del suddetto limite, la stessa si applica al reddito complessivo; Visto e ritenuto meritevole di approvazione l allegato schema di regolamento, composto di cinque articoli, disciplinante l aliquota di compartecipazione all addizionale sull IRPEF; Dato atto che ivi è prevista una opportuna soglia di esenzione dall applicazione della compartecipazione all addizionale; Ritenuto di dover stabilire l aliquota in oggetto nella misura dello 0,2% per l anno 2012; Acquisito il parere di regolarità tecnica del Responsabile dell Area contabile, finanziaria e tributaria, rilasciato ai sensi dell art. 49, comma 1, del d.lgs. 267/2000; Acquisito altresì il giudizio di conformità giuridica espresso dal Segretario comunale, ai sensi dell art. 28 del vigente Statuto comunale; Udita l'illustrazione dell'argomento oggetto di deliberazione da parte del Sindaco ed i successivi interventi dei consiglieri Bonera e Boldini. Dato atto che il resoconto integrale della seduta è registrato su supporto informatico e che la relativa trascrizione verrà pubblicata all'albo pretorio dell'ente e depositata presso l'ufficio Segreteria comunale, dove chiunque vi abbia interesse può prenderne visione. Tutto ciò premesso e considerato. Con 9 voti favorevoli e 3 contrari (Bonera, Boldini e Mondini) espressi dagli aventi diritto nei modi di legge, DELIBERA 1. Di revocare la propria precedente deliberazione n. 19 del avente ad oggetto Istituzione addizionale comunale Irpef Approvazione regolamento e determinazione aliquota, ed il regolamento con la stessa approvato; 2. Di approvare, ai sensi dell art. 52 del d.lgs, n. 446/1997, l allegato schema di regolamento disciplinante l aliquota di compartecipazione all addizionale sull imposta sul reddito delle persone fisiche, quale parte integrante e sostanziale della presente delibera; 3. Di istituire, a decorrere dal 2012, l aliquota variabile di compartecipazione all addizionale sull imposta sul reddito delle persone fisiche; 4. Di determinare l aliquota variabile di compartecipazione all addizionale sull imposta sul reddito delle persone fisiche nella misura dello 0,2% (zerovirgoladuepercento) per l anno 2012; 5. Di dare atto che l art. 3 del regolamento in parola prevede un opportuna soglia di esenzione dall applicazione della compartecipazione all addizionale; 6. Di dare mandato al responsabile del servizio finanziario per l esecuzione degli adempimenti di conseguenza. Successivamente, IL CONSIGLIO COMUNALE

4 22 ravvisatane la necessità, con 9 voti favorevoli e 3 contrari (Bonera, Boldini e Mondini) espressi dagli aventi diritto nei modi di legge DELIBERA di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267 del

5 PARERI PREVENTIVI Proposta di deliberazione Consiglio Comunale Oggetto : DELIBERAZIONE C.C. N. 19 DEL 30/08/2011 AVENTE AD OGGETTO "ISTITUZIONE ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF - APPROVAZIONE REGOLAMENTO E DETERMINAZIONE ALIQUOTA" - REVOCA E NUOVE DETERMINAZIONI PARERE DI REGOLARITA' TECNICA Ai sensi dell'art co. 1 D.Lgs. 267/2000, il sottoscritto BIANCARDI ANNA, Segretario comunale, in ordine alla proposta in oggetto, esprime il seguente parere: Favorevole. Torbole Casaglia, F.to dott.ssa BIANCARDI ANNA GIUDIZIO DI CONFORMITA GIURIDICA Il sottoscritto, TOMMASELLI ANTONIO, Segretario comunale, in ordine alla proposta in oggetto, esprime il seguente giudizio di conformità alle norme di legge, statuto e regolamenti: Favorevole Torbole Casaglia,

6 Letto, approvato e sottoscritto: IL SINDACO F.to GIANNINI DARIO CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Copia della presente Deliberazione viene pubblicata all Albo pretorio di questo Comune con inizio il giorno per 15 giorni consecutivi. Torbole Casaglia, ESECUTIVITA La presente deliberazione S DICHIARATA IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILE diverrà esecutiva il in seguito alla Pubblicazione all Albo Pretorio di questo Comune per il periodo previsto ai sensi dell art. 134, 3 comma, D.Lgs. n. 267/2000. Torbole Casaglia, Copia conforme all originale per uso amministrativo. Torbole Casaglia,

7 COMUNE DI TORBOLE CASAGLIA PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO COMUNALE DISCIPLINANTE L ALIQUOTA DI COMPARTECIPAZIONE ALL ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 22 del 28/09/2011

8 Art. 1 Ambito di applicazione 1) Il presente Regolamento, adottato ai sensi dell art. 52 del decreto legislativo n. 446/1997, disciplina l aliquota di compartecipazione all addizionale comunale sull imposta sul reddito delle persone fisiche di cui al decreto legislativo n. 360/1998. Art. 2 Organo competente 1) Competente a deliberare la variazione dell aliquota di compartecipazione all addizionale comunale sull imposta sul reddito delle persone fisiche è la Giunta Comunale con propria deliberazione da adottarsi entro il termine di approvazione del Bilancio di Previsione. In assenza di provvedimento di variazione è confermata l aliquota deliberata nel precedente esercizio. 2) La variazione dell aliquota di compartecipazione dell addizionale non può eccedere complessivamente il limite stabilito dalle normative al tempo vigenti. 3) In sede di prima applicazione, la determinazione dell aliquota di compartecipazione dell addizionale IRPEF è approvata dal Consiglio Comunale con la medesima deliberazione di approvazione del presente Regolamento. 4) Le deliberazioni di cui ai comma 1 e 3 sono pubblicate, oltre che all albo pretorio, sul sito informatico individuato dal Capo del Dipartimento per le politiche fiscali del Ministero dell Economia e delle Finanze con decreto del 31 maggio Art. 3 Esenzioni 1) Ai sensi del comma 3-bis dell art. 1 del d.lgs. n. 360/1998, è stabilita la seguente soglia di esenzione dall applicazione dell addizionale comunale in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali: reddito imponibile non superiore ad euro ,00 (diecimila/00) 2) La soglia di esenzione di cui al comma precedente non costituisce franchigia per la determinazione dell imposta dovuta sulle basi imponibili di importo superiore ad euro ,00 (diecimila/00). Art. 4 Responsabile del procedimento 1) Responsabile del procedimento di variazione dell aliquota di compartecipazione all addizionale sull imposta sul reddito delle persone fisiche e di ogni altra attività gestionale inerente al tributo è il Responsabile del Servizio Finanziario o suo delegato. Art. 5 Rinvio 1) Per quanto non previsto dal presente Regolamento si applicano le disposizioni di legge e regolamento vigenti in materia. 2