in zone sismiche Edifici in muratura secondo il D.M. 16/1/96 Soluzioni in Lecablocco con il Sistema MBZ

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1 in zone sismiche Edifici in muratura secondo il D.M. 6//96 Soluzioni in Lecablocco con il Sistema MBZ

2 LECABLOCCO IN ZONE SISMICHE normativa italiana di riferimento Il Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del contiene diverse novità per quanto riguarda le costruzioni in muratura. Innanzitutto esso introduce come sistema costruttivo ammesso anche la muratura armata che prima era permessa solo secondo sistemi che fossero stati preventivamente dichiarati idonei dal Ministero LL.PP. Adesso la muratura armata è fattibile da chiunque, rispettando le regole indicate nel Decreto. Naturalmente sono ammessi anche sistemi che siano dichiarati idonei dal Ministero e che sono, in pratica gli stessi utilizzati nell ultimo decennio in Italia per costruire con la muratura armata e che hanno quindi accumulato un notevole bagaglio di esperienza. Nel campo della muratura ordinaria invece, il Decreto porta delle importanti modifiche rispetto al precedente dando regole meno rigide e introducendo una semplice verifica analitica. Possono essere costruiti anche edifici in muratura che non rispettino tutte le prescrizioni date; in tal caso si dovrà procedere ad una verifica analitica più complessa. Nelle pagine che seguono sono brevemente illustrati alcuni estratti dal Decreto riguardante gli edifici in muratura ordinaria ed armata e dal Sistema di Muratura Armata riconosciuto idoneo per le costruzioni in zona sismica da parte del Ministero (Sistema MBZ).. Realizzazione di un angolo in muratura armata.. Edificio a Gemona (UD) dopo il terremoto del 74. I muri portanti in Lecablocco hanno dimostrato un ottimo comportamento nelle zone colpite da terremoti. Fra i molti esempi si ricorda quello di un fabbricato in cui sia la regolarità delle aperture nella muratura, sia la continuità e la perfetta connessione degli elementi resistenti alle sollecitazioni orizzontali hanno evitato il benché minimo danno. A conferma dell efficienza della costruzione si sottolinea che a circa 00 mt da questo edificio si trovavano condomini con strutture in cemento armato interamente crollati. (da L industria delle Costruzioni ) NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge febbraio 974 n 64 Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche. Decreto Ministeriale 6//96 Criteri generali per la verifica della sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi. Decreto Ministeriale 6//96 Norme per le costruzioni in zone sismiche. Decreto Ministeriale 0//87 Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e loro consolidamento. Legge 5//7 n 086 Decreto Ministeriale 9//96 Norme tecniche per il calcolo, l esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento normale, precompresso e per le strutture metalliche. Decreto Ministeriale /3/88 Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri e le prescrizioni per la progettazione, l esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.

3 EDIFICI IN MURATURA - REGOLE GENERALI Estratto dal D.M. 6//96 - punto C 5. 6 cm 5 cm Tabella A m L Travetto prefabbricato cm / L m. Prescrizione relativa ai punti d) ed e).. Prescrizione relativa al punto f). Tipo Altezza massima di struttura S = 6 S = 9 S = m m m Muratura ordinaria 6 7,5 Muratura Armata Sistema MBZ generico 4 piani 4 piani 4 piani Sistema MBZ standard 3 piani 3 piani 3 piani C. Altezza massima dei nuovi edifici Per ogni fronte esterna l altezza dei nuovi edifici,..., non può superare nelle strade e negli edifici in piano i limiti riportati nella Tabella A. C. Edifici C. Sistemi costruttivi Gli edifici possono essere costruiti con: a) struttura in muratura ordinaria o in muratura armata; b) struttura intelaiata in cemento armato normale o precompresso, acciaio o sistemi combinati dei predetti materiali ; c) struttura a pannelli portanti,...; d) struttura in legno. C.5 Edifici in muratura C.5. Regole generali (sia per muratura ordinaria che per muratura armata) Gli edifici in muratura debbono essere realizzati nel rispetto del Decreto ministeriale 0//87 ove non in contrasto con le presenti norme a) la resistenza caratteristica a compressione fbk degli elementi deve risultare non inferiore a: 7 N/mm (70 kg/cm ) per elementi pieni; 5 N/mm (50 kg/cm ) per elementi semipieni (direzione carichi verticali);,5 N/mm (5 kg/cm ) per elementi semipieni (direzione ortogonale ai carichi verticali e nel piano della muratura); b) gli orizzontamenti e le coperture non devono essere spingenti; c) i solai devono assolvere alla funzione portante dei carichi verticali e a quella di ripartizione delle azioni orizzontali tra i muri maestri; d) i cordoli devono avere larghezza pari a quella della muratura sottostante; è consentita una riduzione di larghezza fino a 6 cm per l arretramento dal filo esterno; l altezza dei cordoli deve essere pari a quella del solaio (minimo cm 5); e) nei solai le travi metalliche e i travetti prefabbricati devono essere prolungati nel cordolo per una lunghezza non inferiore alla metà della larghezza del cordolo e comunque non inferiore a cm ; f) in corrispondenza degli incroci d angolo dei muri maestri perimetrali sono prescritte, su entrambi i lati, zone di muratura di lunghezza pari ad almeno m ; tali lunghezze si intendono comprensive dello spessore del muro ortogonale; g) nel piano interrato o seminterrato è ammesso realizzare i muri in calcestruzzo armato, con spessore almeno pari a quello del piano sovrastante. Resistenza caratteristica minima a compressione degli elementi. F F F 7 N/mm (70 kg/cm ) elementi pieni F 5 N/mm (50 kg/cm ) elementi semipieni F,5 N/mm (5 kg/cm ) elementi semipieni Resistenza caratteristica della muratura fk in funzione della resistenza degli elementi e del tipo di malta M (D.M. /87). Resistenza caratteristica degli elementi M M Kg/cm Kg/cm Kg/cm

4 EDIFICI IN MURATURA ORDINARIA Estratto dal D.M. 6//96 - punto C m. Prescrizione relativa ai punti b).. Prescrizione relativa al punto i). Tabella - Blocchi Semipieni Area resistente ai vari piani (%) (zone con S = ) Edifici a piano I piano II piano III piano IV piano piani piani piani piani Area resistente ai vari piani (%) (zone con S = 9 e S = 6) Edifici a piano I piano II piano III piano IV piano V piano piani piani piani piani Tabella - Blocchi Pieni Area resistente ai vari piani (%) (zone con S = ) Edifici a piano I piano II piano III piano IV piano 4, piani 4,8 4, piani 5,6 4,8 4,8-4 piani 5,6 5,6 4,8 4,8 5 piani Area resistente ai vari piani (%) (zone con S = 9 e S = 6) Edifici a piano I piano II piano III piano IV piano V piano piani piani 4, piani 4,8 4, piani 5,6 5,6 4,8 4,8 4 C.5. Edifici in muratura ordinaria Prescrizioni da osservare a) la pianta dell edificio deve essere il più possibile compatta e simmetrica; nel caso di pianta rettangolare occorre rispettare il rapporto lato minore / lato maggiore < /3, al netto dei balconi ; la distribuzione delle aperture, in pianta e in alzato, deve possibilmente garantire la simmetria strutturale; b) ciascun muro maestro deve essere intersecato da altri muri maestri trasversali, ad esso ben ammorsati, ad interasse non superiore a m 7; c) al di sopra di porte e finestre devono essere disposti architravi in cemento armato o in acciaio ammorsati nella muratura; d) le fondazioni possono essere realizzate con muratura ordinaria, purché sul piano di spiccato venga disposto un cordolo avente le caratteristiche indicate al punto C.5. lettera d); e) la distanza massima fra lo spiccato delle fondazioni e l intradosso del primo solaio o fra due solai successivi non deve superare m 5, fermo restando l obbligo di garantire per i setti murari una snellezza inferiore a ; f) la muratura portante deve essere realizzata con elementi artificiali pieni o semipieni, o in pietra squadrata, impiegando malta cementizia. g) lo spessore delle murature deve essere non inferiore a 4 cm, al netto dell intonaco; h) le murature debbono presentare in fondazione un aumento di spessore di almeno cm 0; i) le aperture praticate nei muri portanti devono essere verticalmente allineate; in alternativa, ai fini della valutazione dell area resistente di cui alla lettera l), per la verifica del generico piano, si considereranno muri portanti solo quei muri che abbiano continuità verticale a partire dal piano di verifica sino alle fondazioni; l) nel caso di murature realizzate con blocchi artificiali semipieni, o pieni, l area della sezione di muratura resistente alle azioni orizzontali, espressa come percentuale della superficie totale dell edificio, e valutata al netto delle aperture, non deve essere inferiore, per ciascun piano di verifica, ai valori di cui alle tabelle e in funzione della sismicità della zona (in entrambe le direzioni principali). Non sono da prendere in considerazione, per il calcolo della percentuale di muratura resistente, i muri con rapporto altezza/lunghezza superiore a 3. Deve inoltre risultare, per ciascun piano di verifica: σ = N / (0,50 A) < σ m con il seguente significato dei simboli: N = carico verticale totale relativo al piano in esame; A = area totale, al netto delle aperture, dei muri resistenti al piano in esame; σ m = tensione base ammissibile della muratura prevista, per le varie classi di resistenza caratteristica a compressione della muratura (con il calcolo alle tensioni ammissibili σ m= fk/5). La verifica della tensione σ deve essere effettuata, di regola, per i muri del piano più basso dell edificio nonché per i muri di ogni piano per il quale si determini almeno una delle seguenti situazioni: - gli spessori di uno o più muri risultino minori dei corrispondenti spessori del piano inferiore; - l incidenza delle aperture risulti superiore a quella relativa al piano inferiore ; m) il sovraccarico non deve essere superiore a 4,00 KN/m (400 kg/m ). Quando risultino essere rispettate le precedenti prescrizioni può essere omessa la verifica sismica, mentre occorre procedere alle verifiche previste dagli appositi decreti ministeriali nei riguardi dei carichi verticali e delle azioni orizzontali dovute al vento, nonché nei riguardi del terreno di fondazione. Qualora non tutte le precedenti disposizioni siano rispettate, l edificio deve essere verificato secondo quanto detto al punto C.9.5, ferma restando la necessità delle verifiche citate nel precedente comma e il rispetto delle prescrizioni indicate al punto C.5..

5 EDIFICI IN MURATURA ARMATA Estratto dal D.M. 6//96 - punto C diametri armatura minima 3 cm max 5 mt 5 cm. Prescrizione relativa al punto C Prescrizione relativa al punto i). 3. Prescrizione relativa al punto C C.5.3. Oggetto ed ambito di applicazione Per muratura armata si intende quella costruita da elementi resistenti artificiali semipieni tali da consentire la realizzazione di pareti murarie incorporanti apposite armature metalliche verticali e orizzontali. I blocchi devono essere collegati mediante malta di classe M M che deve assicurare il riempimento sia dei giunti orizzontali sia dei giunti verticali. L armatura deve essere disposta concentrata alle estremità verticali ed orizzontali dei pannelli murari, definiti nel successivo punto C.5.3.4, e diffusa nei pannelli secondo le indicazioni dei successivi punti C e C È ammessa la realizzazione di edifici mediante muratura armata non conforme alle presenti norme purché ne sia comprovata l idoneità da una dichiarazione rilasciata dal Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, su conforme parere dello stesso Consiglio. (È il caso del Sistema MBZ) C Dettagli costruttivi.. La disposizione dell armatura deve essere studiata in modo da assicurarne la massima protezione nei confronti degli agenti corrosivi esterni; in ogni caso le distanze tra la superficie esterna di ciascuna barra e le superfici esterne del muro che la contiene devono essere non inferiori a cm 5. C Armature in corrispondenza delle aperture Lungo i bordi orizzontali delle aperture si deve disporre armatura la cui sezione trasversale complessiva deve essere quella richiesta dalle verifiche di sicurezza, e comunque non inferiore a cm 3 per ciascun bordo. Tale armatura deve essere prolungata ai lati dell apertura per almeno 60 diametri. C Armature verticali L armatura verticale deve essere disposta in corrispondenza degli innesti, degli incroci e dei bordi liberi dei pannelli murari la sezione trasversale complessiva deve essere quella richiesta dall analisi delle sollecitazioni, con un minimo di 4 cm per estremità. Altra armatura verticale, di sezione uguale a quella disposta alle estremità, si deve disporre nel corpo delle pareti, in modo da non eccedere l interasse di 5 metri. C Armature orizzontali In corrispondenza dei solai vanno disposti cordoli in calcestruzzo armato, secondo quanto prescritto al punto C.5. lettera d). Nei cordoli deve essere alloggiata l armatura concentrata alle estremità orizzontali dei pannelli, di cui al punto C.5.3.., fatti salvi i minimi di cui al punto C.5.., lettera d). Ulteriori armature orizzontali di diametro non inferiore a 5 mm devono essere disposte nel corpo della muratura a interassi non superiori a 60 cm, collegate mediante ripiegatura alle barre verticali presenti alle estremità del pannello murario. C Analisi delle sollecitazioni sismiche e verifica degli elementi resistenti. Per gli edifici in muratura armata l analisi delle sollecitazioni sismiche e la verifica degli elementi resistenti, di cui ai comma precedenti, è obbligatoria quando l altezza dell edificio superi i limiti previsti al punto C. per le costruzioni in muratura ordinaria. Negli altri casi è sufficiente che siano rispettate: a) le prescrizioni di cui alle lettere a), b), e), g), h), i), l), e m) del punto C.5..,. b) le prescrizioni di cui ai punti precedenti relativi agli edifici in muratura armata;. 5

6 STRUTTURE MISTE Estratto dal D.M. 6//96 - punto C 5.4 e C Elementi divisori e pannelli esterni H C.5.4. Strutture miste Nell ambito delle costruzioni in muratura è consentito utilizzare strutture di diversa tecnologia per sopportare i carichi verticali, purché l azione sismica sia integralmente affidata alla parte di muratura, per la quale risultino rispettate le prescrizioni di cui ai punti precedenti. Particolare attenzione deve essere posta ai collegamenti fra elementi di tecnologia diversa, alla compatibilità delle deformazioni conseguenti alle diverse deformabilità ed alla trasmissione dei carichi verticali. max 3 mt Il D.M. 6//96 introduce alcune novità anche per quanto riguarda gli elementi divisori ed i tamponamenti nelle strutture intelaiate. Nelle pareti divisorie interne che abbiano altezze maggiori di 4 mt e superfici maggiori di 0 m e nei tamponamenti esterni con altezza maggiore di 3,5 mt e superficie maggiore di 5 m, devono essere disposte delle nervature verticali, ad interasse non superiore di 3 mt, che colleghino la struttura inferiore con quella superiore (vedi figura e ). Sono consentiti diversi provvedimenti alternativi a quello descritto, purché la loro validità sia comprovata da calcoli.. Esempio di nervature verticali disposte nella muratura.. Realizzazione di una nervatura verticale in murature di tamponamento. 3. Esempio di struttura mista. L inserimento di un pilastro consente l appoggio centrale di un solaio in un edificio. Per le murature di tamponamento è disponibile una vasta gamma di Lecablocchi che possono abbinare alla funzione di chiusura, funzioni estetiche e/o di isolamento termoacustico richieste. Vi sono Lecablocchi di vari spessori, sia nelle versioni da intonacare che in quelle Facciavista; hanno tutti percentuale di foratura inferiori al 45%. Si ricorda che l Allegato alla Circolare esplicativa del Decreto sconsiglia di fare tamponamenti con elementi aventi foratura superiore al 45%. 6 3

7 SISTEMA MBZ PER MURATURE ARMATE edificio standard e generico s H b H s 8 b 0,40 H. Massima snellezza H/b e minimo rapporto b/h per setti con sezione resistente alle azioni orizzontali.. Limiti ammissibili per la pianta di un edificio. 3. Veduta complessiva dell edificio con il Sistema MBZ. Il sistema di muratura armata MBZ è stato giudicato idoneo dal Ministero dei Lavori Pubblici per la a volta nel 985 e da allora sempre rinnovato. Esso permette di realizzare edifici in zone aventi sismicità S=, S=9 e S=6. Si possono realizzare edifici che abbiano caratteristiche costruttive assai semplici ed uniformi, alti fino a 3 piani, che chiameremo Edifici Standard o edifici più complessi, alti fino a 4 piani definiti Edifici Generici. Edificio Standard Secondo la Dichiarazione di Idoneità rilasciata dal Ministero dei LL.PP. gli Edifici Standard sono da considerarsi preverificati purché rispettino alcune semplici prescrizioni geometriche e purché la sollecitazione di sforzo orizzontale, calcolata con una semplicissima espressione, risulti inferiore a quella ammissibile. Nella Dichiarazione di Idoneità sono riportate in dettaglio le varie prescrizioni. Vediamo quali sono le caratteristiche di un edificio perché lo stesso possa essere considerato Standard : Altezza: non superiore a 3 piani, compreso l eventuale piano cantinato. Solai: devono interessare l intera planimetria dell edificio ad ogni piano. Sono quindi esclusi gli ambienti a doppia altezza ed i solai a quote sfalsate. Muri portanti e di controventamento: la snellezza massima ammissibile (H/s) è di 8. I pannelli murari potranno essere considerati come resistenti alle forze orizzontali solo quando il rapporto tra lunghezza b ed altezza H non risulti inferiore a 0,40. Ciò significa che, per una altezza di mt,80 il muro viene considerato resistente all azione sismica solo se è più lungo di, mt. Muri più corti possono essere costruiti, ed armati, ma possono essere calcolati come resistenti solo alle azioni verticali. NO NO 3 7

8 R R blocco SISTEMA MBZ PER MURATURE ARMATE edificio standard e generico l max mt a A L b L = max 4 l A x B = S a x b = s S s /6 B Edificio Standard (continua da pagina precedente) Muri resistenti all azione sismica orizzontale, nelle due direzioni: Negli edifici a 3 piani l area in pianta di questi muri deve essere, per ciascuna delle due direzioni principali, pari ad almeno il 4% dell area in pianta dell edificio (esclusi gli aggetti); per quelli a o piani tale area deve essere almeno il 3%. Distribuzione planimetrica ed altimetrica dell edificio: la planimetria dell edificio deve essere rettangolare o inscrivibile in un rettangolo che abbia rapporto tra i lati non superiore a 4. Sono ammesse sporgenze o rientranze non superiori a mt. Sopra l ultimo piano è ammesso un sopralzo di un piano avente superficie in pianta non maggiore di /6 di quella dell intero edificio. Se l edificio risponde alle prescrizioni di cui sopra, rientra nella categoria Standard. In tal caso la verifica è molto semplice e consiste nel confrontare lo sforzo di taglio alla base dell edificio con quello massimo ammissibile; devono, inoltre, essere rispettate anche le seguenti prescrizioni: Armatura metallica: è dettagliatamente descritta nella Dichiarazione di idoneità. In breve si devono prevedere: - armature orizzontali inserite nei corsi di malta, ogni due corsi di blocchi oltre a quelle inserite nei cordoli dei solai e negli architravi; - armature verticali ferri Ø 6 in corrispondenza degli angoli, degli incroci tra muri resistenti, a contorno delle aperture e comunque a non più di 5 mt di distanza nel corpo della muratura.. Limiti ammissibili per la pianta di un edificio.. Esempio di massimo sopralzo ammesso (S/s /6). 3. Particolari costruttivi per il sistema MBZ. 4. Prescrizioni per i cordoli del solaio. Edificio Generico Per l edificio generico non vi sono particolari prescrizioni se non il limite di 4 piani di altezza ed il rispetto dei particolari costruttivi indicati nel Certificato di Idoneità rilasciato dal Ministero dei Lavori Pubblici. La quantità di armature e tutte la altre caratteristiche strutturali saranno calcolate sulla base della relazione di calcolo presentata a suo tempo al Ministero per ottenere l Idoneità. Copia di tale relazione è disponibile su richiesta. traliccio elettrosaldato Ø 5 + staffa Ø 4 con passo 40 cm ogni corsi Ø 6 per ogni cordolo verticale blocchi cavi per cordoli verticali cordolo verticale ø 6 cordolo orizzontale ø cm

9 SISTEMA MBZ PER MURATURE ARMATE esempio di calcolo con edificio standard Un esempio di calcolo: Si abbia una palazzina, a tre piani; vediamo se sono rispettate le condizioni perché l edificio possa essere considerato Standard. altezza 3 piani (Sì) rapporto tra i lati in pianta, minore di 4 (Sì) solai che si estendono regolarmente su tutto il piano (Sì) snellezza dei muri: 80 : 30 = 9,3 < 8 (Sì) VE. L azione sismica si traduce in una forza orizzontale al piede della muratura.. Pianta dell edificio calcolato nell esempio. percentuale di area dei muri resistenti all azione orizzontale, riferita alla superficie in pianta dell edificio: - secondo direzione Est-Ovest: 8,8 m - secondo direzione Nord-Sud:,5 m - area in pianta dell edificio:,0 m Rapporto minimo: 8,8 = 4,% > 4% (Sì),0 (Nota: Nel calcolo delle aree dei muri resistenti, l area degli angoli o incroci tra i muri viene conteggiata in entrambe le direzioni). Nella pianta dell edificio c è una rientranza (in corrispondenza del vano scale), ma inferiore ai mt (Sì) Visto che l edificio è Standard si può procedere alla verifica della resistenza al taglio nella sezione più sollecitata. Ovviamente nella muratura andrà inserita l armatura come prescritto nella Dichiarazione di idoneità. Si calcola lo sforzo orizzontale alla base dell edificio: V E = A R W K dove: V E : Sforzo orizzontale di taglio W: Peso totale dell edificio dato dalla somma dei carichi permanenti e di quelli variabili moltiplicati per un coefficiente di simultaneità il cui valore è indicato nella Idoneità. A, R e K: Coefficienti sismici i cui valori sono indicati nella Idoneità. Nel caso in esame risulta V E = Kg parte della sezione resistente sull asse X (dettaglio) Si calcola la tensione tangenziale media risultante, dividendo lo sforzo V E per l area della sezione resistente in una delle due direzioni principali (quella con minore area resistente) τ = Kg =,6 Kg/cm cm Si calcola la resistenza a taglio ammissibile della muratura (la formula è data nella Idoneità ). Risulta τ amm =,96 Kg/cm Essendo la resistenza ammissibile superiore alla sollecitazione (,96 >,6) l edificio risulta verificato e può essere costruito. 8,00,40 N parte della sezione resistente sull asse Y (dettaglio),70 Le aree in sovrapposizione (incrocio dei muri) contano sia in asse X che Y. 9

10 Tutti i diritti riservati a: SISTEMA MBZ PER MURATURE ARMATE edificio generico calcolato con Domus Wall Light Con il programma Domus Wall light, prodotto dalla società Interstudio di Pistoia e distribuito tramite la nostra Azienda, è possibile eseguire il calcolo di verifica per edifici in muratura armata e sistema MBZ in zona sismica. L'analisi delle sollecitazioni nelle murature verrà eseguita mediante analisi elastica. L'edificio sarà esaminato nel suo insieme adottando l'ipotesi di solai infinitamente rigidi nel proprio piano. Nell'ipotesi di meccanismo resistente costituito da mensole semplici in parallelo, la forza orizzontale, interessante ciascuna mensola, sarà' distribuita in funzione delle loro rigidezze e tenendo conto delle eccentricità planimetriche. Le verifiche di resistenza degli edifici con tipologia EDIFICIO GENERICO vengono effettuate confrontando le sollecitazioni nei muri prodotte dalle combinazioni di carico esposte, con le sollecitazioni resistenti valutate in funzione dei materiali e dei coefficienti parziali di sicurezza, muovendosi quindi in un ambiente di metodo semiprobabilistico agli stati limite. In particolare poi l interfaccia grafica del programma permette di inserire facilmente i singoli setti, e di copiare i piani superiori da quelli inferiori. Il programma poi calcola in automatico la posizione del baricentro e del centro delle rigidezze. È inoltre possibile importare ed esportare immagini nei formati.dxf e bitmap. Questo permette di ricopiare piante di edificio già in scala desiderata e di ricopiare su di esse i setti attivi del programma, rendendo ancora più precisa e semplice l inserimento dati. I risultati vengono poi raccolti in un file che sviluppa per ogni setto di ogni piano un analisi completa delle forze agenti in esso, sia per la verifica sismica che per la verifica non sismica, conformemente al DM /87. Alcuni esempi della restituzione grafica del programma di calcolo Domus Wall Light. VERSIONE LIGHT.0 Domus WALL Per il calcolo in zone sismiche di murature armate e Sistema MBZ 0

11 LECABLOCCO BIOCLIMA una forte protezione naturale. Granuli di argilla espansa Leca.. Sezione di un Lecablocco Bioclima. In evidenza il calcestruzzo Leca con struttura microporosa. 3. Alcuni elementi della famiglia Lecablocco Bioclima. +40 Estate +5 Il Lecablocco Bioclima è un manufatto in calcestruzzo alleggerito di argilla espansa Leca in cui la densità del calcestruzzo, la percentuale di foratura, la forma e la disposizione delle camere d aria sono studiate per conferire alla muratura buone caratteristiche meccaniche, ottimi valori di isolamento termico, acustico, elevata inerzia termica e salubrità ambientale. Leca è un prodotto naturale Il Leca, principale costituente del Lecablocco Bioclima, è la prima argilla espansa prodotta in Italia. Esso deriva dalla cottura entro forni rotanti di particolari argille. La temperatura massima all interno del forno è di quasi 00 C, e questo conferisce al Leca classe 0 di reazione al fuoco e l assenza di sostanze organiche. Caratterizzato da una struttura interna cellulare compresa entro una scorza esterna dura e resistente, Leca è un inerte granulare leggero, isolante, resistente e naturale. Il Lecablocco Bioclima Lecablocco Bioclima ottimizza le prestazioni termo-igrometriche della parete conferendo requisiti bioclimatici all edificio. In questi manufatti la densità del calcestruzzo varia, a seconda della tipologia, tra 750 e 00 kg/m 3 (classe M0-M Progetto di norma UNI); la percentuale di foratura varia tra 0 ed il 30% (classe F0-F Progetto di norma UNI). Lecablocco Bioclima Sismico ottimizza la resistenza meccanica e permette di realizzare murature ordinarie ed armate in zona sismica (DM 6//96 e Sistema MBZ), mantenendo buoni requisiti di bioclimaticità. Lecablocco Bioclima Fonoisolante ottimizza le caratteristiche di isolamento acustico della parete. Questo manufatto, concepito con impasti e densità appositamente studiati, permette di realizzare pareti divisorie interne di edifici in grado di rispettare le prescrizioni del DPCM 5//97. Vantaggi dei Lecablocchi Bioclima Ottimi valori di isolamento e di inerzia termica Garanzia di igiene e salubrità ambientali Ottimo comportamento al fuoco Buona resistenza meccanica Ottimo comportamento acustico Elevata durabilità -5 Inverno +0 3

12 L A.N.P.E.L., Associazione Nazionale Produttori Elementi Leca, nasce 30 anni fa riunendo i migliori produttori italiani di manufatti in calcestruzzo di argilla espansa Leca. Si sviluppa così il Lecablocco da intonaco che si afferma sul mercato dell edilizia per le sue caratteristiche innovative e per l elevato potere di isolamento termico. Il Lecablocco Facciavista diventa, invece, protagonista dell evoluzione estetica e funzionale della moderna architettura italiana. Oggi i Lecablocco Bioclima (da intonaco), Architettonico, Tagliafuoco, Fonoassorbente, Fonoisolante e Splittato sono una realtà affermata. I Soci produttori sono più che mai attivi nella ricerca, nello sviluppo della qualità dei prodotti e nelle iniziative rivolte ai progettisti e al mercato, facendo del Lecablocco, il piccolo manufatto, lo strumento ideale per migliorare la nostra edilizia. Dislocazione in Italia delle Aziende associate all ANPEL. ASSOCIAZIONE NAZIONALE PRODUTTORI ELEMENTI LECA Via Correggio, Milano Tel Fax infoanpel@lecablocco.it by ANPEL - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata se non autorizzata. Gennaio I.P.

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