Distribuzione della ricchezza in Italia a metà % Fonte: Global Wealth Databook 2018 di Credit Suisse, rielaborazione Oxfam
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- Martina Di Mauro
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1 DISUGUITALIA I dati sulla disuguaglianza economica in Italia. Inserto del rapporto Bene pubblico o ricchezza privata? a cura di Oxfam Italia LA DISUGUAGLIANZA IN ITALIA: RICCHEZZA NAZIONALE In occasione dell uscita del nuovo rapporto di Oxfam, Bene pubblico o ricchezza privata?, pubblichiamo un sintetico aggiornamento sulla distribuzione della ricchezza netta in Italia a metà dell anno appena conclusosi. La rielaborazione di Oxfam si basa su dati, modello econometrico e metodologia di stima utilizzati da Credit Suisse per la stesura dell edizione più recente del Global Wealth Report 1. La disponibilità di dati distribuzionali aggiornati 2 per il periodo Q2 permette inoltre di valutare il trend degli squilibri distributivi nella concentrazione di ricchezza a partire dall inizio del nuovo millennio. Distribuzione della ricchezza in Italia a metà ,2 % 11,2 % 15,6 % 72 % Il 20% più ricco Il 20% successivo Il 40% successivo Il 20% più povero Fonte: Global Wealth Databook 2018 di Credit Suisse, rielaborazione Oxfam 1 Le edizioni del 2018 del Global Wealth Report e del Global Wealth Databook di Credit Suisse sono disponibili via La fonte primaria di dati italiani per Credit Suisse è rappresentata dalle Indagini sui Bilanci delle Famiglie Italiane di Banca d Italia 2 Questa scheda tiene conto dell aggiornamento dei dati e dell avvenuta revisione a ritroso di tutte le stime distribuzionali da parte di Credit Suisse: l andamento dinamico dell indice di Gini della ricchezza netta e delle quote di ricchezza detenute dal top-1%, dal top-10% e dal bottom-50% è dunque il più aggiornato possibile. L avvenuta revisione rende invece impossibile un confronto diretto tra i dati distribuzionali di questa scheda e quelli contenuti nelle analoghe schede pubblicate negli anni precedenti.
2 Quota (val %) Alla fine del primo semestre del 2018 la distribuzione della ricchezza nazionale netta (il cui ammontare complessivo si è attestato, in valori nominali, a miliardi di euro, registrando un aumento di 521 miliardi in 12 mesi) vede il 20% più ricco degli italiani detenere il 72% della ricchezza nazionale, il successivo 20% (quarto quintile) controllare il 15,6% della ricchezza, lasciando al 60% più povero dei nostri concittadini appena il 12,4% della ricchezza nazionale. Il top-10% (in termini patrimoniali) della popolazione italiana possiede oggi oltre 7 volte la ricchezza della metà più povera della popolazione. Confrontando il vertice della piramide della ricchezza con i decili più poveri della popolazione italiana, il risultato è ancora più sconfortante. La ricchezza dell 5% più ricco degli italiani (titolare del 43,7% della ricchezza nazionale netta) è pari a quasi tutta la ricchezza detenuta dal 90% più povero dei nostri connazionali. La posizione patrimoniale netta dell 1% più ricco (che detiene il 24,3% della ricchezza nazionale) vale 20 volte la ricchezza detenuta complessivamente dal 20% più povero della popolazione italiana. La ricchezza dei primi 21 miliardari italiani della lista Forbes 3 (fotografata a marzo 2018) equivaleva alla ricchezza netta detenuta (a fine giugno 2018) dal 20% più povero della popolazione (ovvero 107,1 miliardi di euro). L evoluzione della quota di ricchezza detenuta dall 1% più ricco italiano mostra un trend di crescita a partire dal 2009, ad eccezione del calo verificatosi nel 2016 e La quota di ricchezza detenuta a metà 2018 (24,33%) supera di circa 1,5% quella detenuta dal top-1% a inizio del nuovo millennio. 27 Top-1%: quota di ricchezza nazionale tra il 2000 e il 2018Q ,40 24,94 24,28 24, ,89 21,88 23,12 23, ,66 20,98 18,51 18,29 19,74 18,84 18, ,23 17,81 17,60 16,85 15 Fonte: Stime condivise dagli autori del Global Wealth Report 2018 di Credit Suisse, rielaborazione Oxfam 3 La lista Forbes 2018 è consultabile al link:
3 Quota (val %) Nei 19 anni intercorsi tra l inizio del nuovo millennio e il primo semestre del 2018, le quote di ricchezza nazionale netta detenute dal 10% più ricco dei nostri connazionali e dalla metà più povera della popolazione italiana hanno mostrato un andamento divergente. La quota di ricchezza detenuta dal top- 10%, in risalita dal 2009, si è attestata a fine giugno 2018 al 56,13% (contro il 50,57% del 2000), mentre la quota della metà più povera degli italiani è lentamente e costantemente scesa, passando dal 13,1% di inizio millennio ad appena il 7,85% a metà Quote della Ricchezza Nazionale tra il 2000 e il 2018Q2: top-10% vs bottom-50% 55 54,64 54,90 56,13 53, ,57 48,51 46,73 46,75 45,38 46,83 47,08 47,05 49,82 47,91 49,05 53,25 49,13 54,41 54,32 Quota 50% più povero 35 Quota 10% più ricco ,10 13,74 14,40 13,78 13,49 12,49 11,79 11,14 9,93 9,58 8,63 8,90 8,23 8,01 8,67 8,57 8,69 8,79 7,85 Fonte: Stime condivise dagli autori del Global Wealth Report 2018 di Credit Suisse, rielaborazione Oxfam
4 Indice di Gini Gli squilibri distribuzionali si vanno acuendo: l andamento dell indice di Gini della ricchezza italiana mostra, dal 2003, un trend crescente (+8 punti GINI tra il 2000 e giugno 2018). Disuguaglianza di Ricchezza in Italia: indice di Gini Q ,89 67,96 66,97 66, ,49 66,95 67,31 66,55 63,58 64,20 62, ,33 58,75 59,39 60,27 60,95 57,92 57,26 57,59 55 Fonte: Stime condivise dagli autori del Global Wealth Report 2018 di Credit Suisse, rielaborazione Oxfam
5 Quota di reddito (val %) LA DISUGUAGLIANZA IN ITALIA: REDDITO EQUIVALENTE DISPONIBILE La distribuzione nazionale del reddito equivalente disponibile nel 2016 (ultimo anno coperto dalle rivelazioni EU-SILC di Eurostat) vede il 20% dei percettori di redditi più elevati detenere quasi il 40% del reddito complessivo, una quota superiore a quella detenuta (37,2%) complessivamente dai 6 decili di reddito più poveri. L evoluzione temporale delle due quote è rimasta pressoché invariata dal 2009, con la minima distanza (1,2%) registrata nel 2010 e la massima (2,5%) nel Distribuzione del Reddito Equivalente Disponibile in Italia ,40 % 23,40 % 17,70 % 12,90 % 6,60 % Quintile di reddito Fonte: EU-Silc Eurostat, rielaborazione Oxfam Tra il 2015 e il 2016 in Italia è calato il rapporto interquintilico (rapporto tra la quote di reddito equivalente disponibile detenuta dal 20% più dei percettori di redditi più elevati e quella detenuta dal 20% dei percettori di redditi più bassi), pur restando ancora lontano dal minimo (5,2) registrato nel Su base annua, tra il 2015 e il 2016, il reddito equivalente complessivo del quintile più povero dei nostri connazionali è cresciuto, in termini reali, del 7,7% contro un aumento dell 1,9% del 20% più ricco 5. Un segnale positivo, sebbene il 20% debba ancora recuperare una contrazione, rispetto al 2009, della propria quota di reddito di ben 14,3% in termini reali contro le contrazioni che variano fra i 6 e gli 8 punti percentuali per gli altri quintili di reddito. 4 Dati Eu-Silc Eurostat. 5 Si cfr. il rapporto Istat Condizioni di Vita, Reddito e Carico Fiscale delle Famiglie ( ) -
6 Indice di Gini 6,4 Rapporto Interquintilico - Italia, Anni ,27 6,2 6,0 5,84 5,84 5,97 5,8 5,6 5,58 5,72 5,66 5,78 5,4 5,56 5,47 5,40 5,28 5,42 5,2 5,22 5, Fonte: EU-Silc Eurostat, rielaborazione Oxfam L andamento dell indice di Gini del reddito disponibile equivalente, mostra un trend sostanzialmente statico nell ultimo decennio, con un ridotto calo tra il 2015 e 2016, seppure ancora distante del minimo registrato nel Un trend piatto ma a un livello estremamente elevato, se raffrontato alla media (30,3) dei Paesi europei nel 2016, che vede l Italia in diciannovesima posizione per equità distributiva tra i Paesi dell Unione per cui sono disponibili i dati. 33,5 Indice di Gini del Reddito Equivalente Disponibile - Italia, Anni ,1 33,0 32,5 32,0 32,9 32,7 32,1 32,0 31,8 32,5 31,7 32,8 32,4 32,4 32,4 32,7 31,5 31,2 31,
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