Deliberazione n. SCCLEG/08/2016/PREV REPUBBLICA ITALIANA. Corte dei conti. Sezione centrale del controllo di legittimità su atti del

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1 Deliberazione n. SCCLEG/08/2016/PREV REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti Sezione centrale del controllo di legittimità su atti del Governo e delle Amministrazioni dello Stato formata dai Magistrati: Pietro DE FRANCISCIS, Presidente; componenti: Antonio FRITTELLA, Maria Elena RASO, Giovanni COPPOLA, Andrea ZACCHIA, Roberto BENEDETTI (relatore), Luisa D EVOLI, Giovanni ZOTTA, Francesco TARGIA, Benedetta COSSU, Oriella MARTORANA, Stefania PETRUCCI, Gianluca BRAGHO ; nell adunanza del 26 maggio 2016 VISTO l art. 100, comma 2, della Costituzione; VISTO il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214; VISTA la legge 21 marzo 1953, n. 161 contenente modificazioni al predetto Testo Unico; VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modifiche e integrazioni; VISTI, in particolare, l art. 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20 e l art. 2 del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 543, convertito dalla legge 20 dicembre 1996, n. 639; VISTA la legge 24 novembre 2000, n. 340 e in particolare l art. 27; VISTO il Regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, approvato con deliberazione delle Sezioni

2 Riunite n. 14/DEL/2000 del 16 giugno 2000, modificato da ultimo, con Provvedimento del Consiglio di Presidenza in data 24 giugno 2011 (G.U. n. 153 del 4 luglio 2011); VISTO il decreto di accertamento dei residui Cap. 3061, P.G. 01, E.F del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale per le Politiche del personale, l innovazione organizzativa, il bilancio Ufficio provvedimenti disciplinari (prot. C.d.c. n del 13 aprile 2016); VISTO il rilievo istruttorio (prot del 29 aprile 2016), dell Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca; del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; del Ministero della salute e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; VISTE le controdeduzioni esposte dall Amministrazione con nota in data 13 maggio 2016, acquisita a prot , in pari data, come integrate con la memoria trasmessa in data odierna 25 maggio 2016; VISTA la relazione del 19 maggio 2016, con la quale, ritenendo non superate le censure mosse in precedenza, il Magistrato istruttore dell Ufficio ha proposto al Consigliere delegato il deferimento della questione alla sede Collegiale; VISTA la richiesta di deferimento alla Sezione, inoltrata dal Consigliere delegato (prot. n in data 19 maggio 2016); VISTA l ordinanza del Presidente in data 20 maggio 2016 di convocazione per il giorno 26 maggio 2016 della Sezione del controllo per l esame della questione proposta; - 2 -

3 VISTA la nota della Segreteria n in data 20 maggio 2016, con la quale la predetta ordinanza di convocazione è stata inoltrata al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali (Ufficio di Gabinetto e Direzione generale per le politiche del personale, l innovazione organizzativa, il bilancio Ufficio procedimenti disciplinari) e al Ministero dell Economia e della finanze (Gabinetto, Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato Ispettorato generale del bilancio) nonché all Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali; UDITO il relatore, Cons. Roberto BENEDETTI; UDITI i rappresentanti ministeriali dott.ssa Stefania CRESTI (dirigente della Divisione I della Direzione generale per le Politiche del personale, l innovazione organizzativa, il bilancio) e la dott.ssa Susanna ZELLER (dirigente della Divisione III) per il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, e la dott.ssa Daniela DE VINCENZO, dirigente dell Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali; con l assistenza della dott.ssa Maria Enrica DI BIAGIO, in qualità di Segretario verbalizzante. Ritenuto in FATTO In data 8 aprile 2016, tramite P.E.C., acquisito a prot del 13 aprile 2016, è pervenuto al competente Ufficio di controllo preventivo di legittimità il decreto di accertamento dei residui Cap. 3061, P.G. 01, E.F dello stato di previsione della spesa del Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali - Direzione Generale per le Politiche del personale, l innovazione organizzativa, il bilancio - Ufficio provvedimenti disciplinari, - 3 -

4 con il quale è stato accertato in euro 0,00 (zero/00) l ammontare dei residui passivi al 31 dicembre 2015 su tale capitolo, concernente Competenze fisse ed accessorie al personale al netto dell imposta regionale sulle attività produttive. Con il citato decreto il Direttore generale ha dato atto che sul citato capitolo si erano registrate eccedenze di spesa, solo parzialmente compensate con economie realizzate nell abito dell unità parlamentare di voto 1.11, cosicché residuava un importo di euro 7.760,18 da sanare legislativamente. Verificata tale circostanza, l Ufficio di controllo ha chiesto chiarimenti e precisazioni in merito a tale eccedenza di pagato, che non trovava totale compensazione con le economie all interno della stessa unità di voto, richiamando l applicazione dell art. 25 del Testo unico delle leggi sulla Corte dei conti (r.d. 12 luglio 1934, n. 1214), che in simili evenienze non consente l ammissione al visto del provvedimento. L Amministrazione, con nota del 13 maggio 2016, acquisita in pari data, ha confermato la presenza di tale eccedenza da sanare legislativamente, facendo presente che essa era stata determinata dalla necessità di ridistribuire il personale nelle nuove strutture dirigenziali di livello generale, individuate in seguito all entrata in vigore in data 9 settembre 2014 del DPCM 14 febbraio 2014 n. 121, recante Regolamento di organizzazione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Gli elementi di valutazione forniti dall Amministrazione non sono stati ritenuti idonei a superare le perplessità emerse in sede di esame del suddetto decreto e, quindi, l Ufficio di controllo ne ha deferito - 4 -

5 l esame alla Sezione. In sede di Adunanza, i rappresentanti delle Amministrazioni del Lavoro e delle politiche sociali e dell Economia e delle finanze hanno ricostruito in maniera più puntuale i termini della vicenda, prospettando anche l eventualità che i calcoli effettuati dovessero essere rivisti in diminuzione, senza che tuttavia ciò potesse produrre il venir meno dell eccedenza, che è rimasta come tale confermata e sulla quale si rende pertanto necessario il pronunciamento della Sezione. DIRITTO Il provvedimento deferito alla valutazione della Sezione è un decreto di accertamento dei residui, già descritto in fatto, che pur determinando in euro 0,00 (zero/00) le somme da conservare sul pertinente capitolo di spesa, dimostra eccedenze di pagamento per euro 7.760,18 sul piano gestionale 01, che non risultano compensate con corrispondenti economie né con il secondo piano di gestione del capitolo, né nell ambito dell unità parlamentare di voto Il decreto è assoggettato al controllo preventivo di legittimità di questa Corte, ai sensi dell art. 3, comma 1, della legge n. 20 del 1994, ed ha superato con esito positivo il controllo preventivo di regolarità contabile dell Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. A fronte della contestata illegittimità del decreto da parte del competente Ufficio di controllo di questa Corte - per violazione del limite invalicabile dello stanziamento stabilito dalla legge autorizzativa del bilancio di previsione, come integrato dalla legge sull assestamento che ne - 5 -

6 aveva adeguato l importo -, l Amministrazione ha fornito una risposta non esaustiva, che motiva l accaduto quale effetto della redistribuzione del personale in sede di riorganizzazione dell apparato amministrativo. Nell impossibilità da parte dell Ufficio di controllo di ammettere al visto ed alla conseguente registrazione tale decreto - in quanto fattispecie sussumibile nel divieto posto dall art. 25 del T.U. delle leggi sulla Corte dei conti (r.d. 12 luglio 1934, n. 1214) -, l atto è stato quindi deferito alla Sezione per la conseguente deliberazione, auspicando una scelta coerente con le pregresse pronunce dell organo collegiale. A tale proposito, va ricordato che già in precedenza la Sezione si è pronunciata su casi analoghi, sostanzialmente sovrapponibili a quello in esame; da ultimo, con la deliberazione n. SCCLEG/18/2014/PREV, il cui principio di diritto è stato poi confermato con la successiva deliberazione n. SCCLEG/21/2015/PREV. I parametri giuridici da osservare (legge del bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2015, legge sull assestamento del predetto bilancio e, per quanto concerne le regole di controllo, l art. 25 del Testo unico delle leggi sulla Corte dei conti) non consentono una diversa valutazione, né una più favorevole considerazione delle motivazioni esposte dalle Amministrazioni. Pur prendendo atto, infatti, degli effetti non sempre puntualmente prevedibili di complessi processi di riforma e dei chiarimenti forniti in corso di adunanza dai rappresentanti ministeriali intervenuti - che hanno riepilogato la dinamica di quanto accaduto - prospettando anche un possibile (modesto) minor importo dell eccedenza, peraltro del tutto irrile

7 vante ai fini del decidere -, la Sezione non ravvisa motivi sufficienti per modificare la propria consolidata giurisprudenza in materia, pienamente aderente all ipotesi di rifiuto assoluto stabilita dal citato art. 25, che non consente di ammettere al visto ed alla conseguente registrazione un decreto di accertamento residui che presenti tali caratteristiche (eccedenze di spesa non compensate). Per ricondurre a legittimità l atto, infatti, l eccedenza dovrà essere fatta oggetto di apposita sanatoria legislativa in sede di approvazione del Rendiconto generale dello Stato. In definitiva, pertanto, la Sezione ritiene di dover ricusare il visto e la conseguente registrazione al decreto di cui sopra, confermando la propria pregressa giurisprudenza sul punto. P.Q.M. La Sezione ricusa il visto e la conseguente registrazione al decreto specificato in epigrafe. Il Presidente Pietro De Franciscis Il Relatore Roberto Benedetti Depositata in Segreteria il 30 maggio 2016 Il Dirigente Dott.ssa Paola LO GIUDICE - 7 -