Deliberazione n. SCCLEG/4/2012/PREV REPUBBLICA ITALIANA

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1 Deliberazione n. SCCLEG/4/2012/PREV REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti Sezione centrale del controllo di legittimità su atti del Governo e delle Amministrazioni dello Stato formata dai Magistrati: Pietro DE FRANCISCIS, Presidente; Claudio IAFOLLA, Presidente di Sez. in soprannumero; componenti: Giovanni DATTOLA, Simonetta ROSA, Ermanno GRANELLI (relatore), Alberto GIACOMINI, Maria Elena RASO, Antonio ATTANASIO, Paolo CREA, Paola COSA, Giovanni ZOTTA, Luigi CASO, Riccardo VENTRE, Oriana CALABRESI, Laura CAFASSO, Francesco TARGIA, Laura d AMBROSIO, Diana CALACIURA TRAINA. nell adunanza del 13 febbraio 2012 VISTO l art. 100, comma 2, della Costituzione; VISTO il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214; VISTA la legge 21 marzo 1953, n. 161 contenente modif icazioni al predetto Testo Unico; VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modifiche e integrazioni; VISTI, in particolare, l art. 3 della legge 14 gennaio 1994, n. 20 e l art. 2 del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 543, convertito dalla legge 20 dicembre 1996, n. 639;

2 VISTA la legge 24 novembre 2000, n. 340 e in particolare l art. 27; VISTO il Regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei c onti, approvato con deliberazione delle Sezioni Riunite n. 14/DEL/2000 del 16 giugno 2000, modificato da ultimo, con Provvedimento del Consiglio di Presidenza in data 24 giugno 2011 (G.U. n. 153 del 4 luglio 2011); VISTO il contratto di collaborazione professionale (lett. f-bis dell art. 3, comma 1, della legge n. 20/1994) tra l Università degli studi di Trento Dipartimento di ingegneria e scienza dell informazione e la Sig.ra Youn Jeong Kim, stipulato in data 17 novembre 2011 (C.d.c. n. 698/2012); VISTA la relazione del Magistrato istruttore n in data 26 gennaio 2012 che, nutrendo perplessità in ordine all assoggettabilità del contratto stesso al controllo preventivo, ha proposto di deferire la pronuncia alla Sezione centrale del controllo di legittimità sugli atti del Governo e delle Amministrazioni dello Stato; VISTA la richiesta di deferimento del Consigliere Delegato al controllo atti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell ambiente, della tutela del territorio e del mare n in data 26 gennaio 2012; VISTA l Ordinanza del Presidente in data 31 gennaio 2012 di convocazione per il giorno 13 febbraio 2012 del Collegio della Sezione per l esame della questione proposta; VISTA la nota della Segreteria n in data 3 febbraio 2012, con la quale la predetta ordinanza di convocazione è stata inoltrata all Università degli studi di Trento - Dipartimento di ingegneria e scienza dell informazione, al Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca (Gabinetto), alla Presidenza - 2 -

3 del Consiglio dei Ministri (Dipartimento della funzione pubblica) ed al Ministero dell economia e delle finanze (Gabinetto Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato); UDITO il relatore, Cons. Ermanno GRA NELLI; non comparso il rappresentante dell Università degli studi di Trento; non rappresentati i Ministeri sopra indicati; con l assistenza della Sig.ra Valeria MANNO, in qualità di Segretaria verbalizzante. Ritenuto in FATTO In data 4 gennaio 2012 è pervenuto all Ufficio di controllo di legittimità sugli atti del Ministero delle inf rastrutture e dei trasporti e del Ministero dell ambiente, della tutela del territorio e del mare il contratto, stipulato in data 17 novembre 2011, con il quale l Università degli studi di Trento Dipartimento di ingegneria e scienza dell informazione conferisce, previa procedura selettiva, un incarico di lavoro autonomo occasionale alla Sig.ra Youn Jeong Kim. Al riguardo sono emerse perplessità da parte dell Ufficio in ordine all assoggettabilità dell atto in esame, astrattamente rientrante tra le fattispecie indicate all articolo 3, comma 1, lett. f-bis, della legge n. 20/1994, al controllo preventivo, per essere lo stesso stato posto in essere dall Università degli studi di Trento. Al riguardo va ricordato che l art. 3, comma 3, del decreto legislativo 18 luglio 2011, n. 142, recante Norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige recanti delega di funzioni legislative e amministrative statali alla Provincia di Trento in materia di Università degli - 3 -

4 studi, ha previsto espressamente che per il controllo di legittimità sugli atti delle Università si applicano le disposizioni previste dalle norme di attuazione dello Statuto speciale di autonom ia del Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli atti della Provincia, disposizioni che non ricomprendevano, per il disposto dell allora vigente d.p.r. 15 luglio 1988, n. 305, gli atti e i contratti di cui all art. 7, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni. Successivamente, peraltro, il decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 166, ha escluso ogni forma di controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti sugli atti delle Province autonome. Tenuto conto della predetta evoluzione normativa e della peculiarità della fattispecie in esame, il Magistrato istruttore, con nota n del 26 gennaio 2012, ha proposto la rimessione della decisione alla valutazione della Sezione di controllo. Con nota in pari data il Consigliere delegato ha chiesto al Presidente della Sezione di deferire la questione alla sede collegiale. Considerato in DIRITTO Il Collegio è chiamato a pronunciarsi sulla questione di massima concernente l assoggettabilità al controllo preventivo di legittimità di cui all articolo 3, comma 1, lettere f-bis e f-ter della legge 14 gennaio 1994, n. 20, dei provvedimenti dell Università di Trento, con i quali si conferiscono incarichi di collaborazione, di studio o di consulenza. Tale questione si è posta in relazione alle nuove Norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino Alto Adige, recanti delega di funzioni legislative ed amministrative statali alla Provincia di Trento in materia di Università degli studi, approvate con decreto - 4 -

5 legislativo 18 luglio 2011, n In particolare, l articolo 1, lettera a), del citato decreto legislativo indica tra le finalità che si intende perseguire con le norme di attuazione, quella della specificazione dei contenuti della delega di funzioni amministrative e legislative statali in materia di Università degli studi di Trento e quella della definizione dei criteri e delle modalità per l esercizio delle medesime funzioni. L articolo 2, comma 1, del medesimo decreto legislativo stabilisce, inoltre, che le funzioni in materia di Università degli studi di Trento, delegate con l articolo 2, comma 122, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, sono esercitate dalla Provincia in armonia con la Costituzione, i principi dell ordinamento giur idico e i principi fondamentali della legislazione statale in materia di università, nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto speciale di autonom ia del Trentino Alto Adige, dal presente decreto nonché dai vincoli derivanti dall ordinamento dell Unione europea e dagli obblighi comunitari. Si tratta quindi di disposizioni che, nel quadro di un disegno che valorizza la speciale autonomia costituzionalmente riconosciuta alla regione Trentino Alto Adige, consentono di dare attuazione alla delega di funzioni statali alla Provincia autonoma di Trento in materia di Università approvata con il citato articolo 2, comma 2, della legge n. 191 del La devoluzione, con delega, di competenze statali alla Provincia autonoma di Trento sarebbe già suff iciente a richiamare i principi affermat i da questa Sezione in materia di assoggettabilità dei provvediment i riconducibili alle lettere f-bis e f-ter del comma 1 dell articolo 3 della legge n. 20 del Ed invero questa Sezione, con delibera 20 del 2009, nel ricostruire il quadro di riferimento nel quale si inquadrano le nuove disposizioni contenute nella - 5 -

6 novella alla legge n. 20/1994, ha chiarito che non sono assoggettabili al controllo gli atti delle regioni, province e comuni, perché un interpretazione costituzionalmente orientata della norma in parola porta a ritenere che la stessa non è applicabile alle Regioni ed alt ri enti locali territoriali. In un successivo caso, concernente l Università della Valle d Aosta, con delibera n. 12/2010/P, è stato affermato che la novellata legge n. 20/1994, non può essere applicata agli ent i terr itor iali locali e alle loro articolazioni propr io in quanto la m odif ica legislat iva è intervenuta in via or dinar ia e senza previa consultazione delle Regioni. Il Collegio ritiene, comunque, che nella fattispecie ora all esame debba escludersi l assoggettamento dell atto al controllo preventivo di legittimità, in base al chiaro disposto dell articolo 3, comma 3, primo periodo, del decreto legislativo n. 142 del 2011 che così recita: Per il controllo di legittimità sugli atti si applicano le disposizioni previste dalle norme di attuazione dello Statuto speciale di autonom ia del Trentino-Alto Adige/Südtirol per gli atti della Provinc ia. Al riguardo vale aggiungere che le norme di attuazione concernenti le funzioni di controllo della Corte dei conti sugli atti della Provincia, anche prima delle recenti modifiche recate dal decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 166, non prevedevano il controllo preventivo di legittimità per provvedimenti della tipologia all esame. In ogni caso, per espresso disposto dell articolo 1, comma 2, lettera a), di quest ultimo decreto legislativo il controllo preventivo di legittimità sugli atti delle Province autonome di Trento e di Bolzano è stato definitivamente soppresso. Pertanto, dovendosi applicare per il controllo di legittimità degli atti dell Università di Trento le norme concernenti il controllo della omonima Provincia - 6 -

7 autonoma, in base alle norme di attuazione contenute nel ripetuto decreto legislativo n. 166 del 2011, si deve considerare insussistente l obbligo di assoggettare gli atti, quali quelli all esa me, al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti. P.Q.M. La Sezione centrale del controllo di legittimità dichiara di non esservi luogo a deliberare (provvedimento non assoggettabile al controllo preventivo della Corte) in ordine al provvedimento in epigrafe. Il Presidente Pietro De Franciscis Il Relatore Ermanno Granelli Depositata in Segreteria il 9 marzo 2012 IL DIRIGENTE Dott.ssa Paola Lo Giudice - 7 -