La gestione integrata e multidisciplinare delle attività di controllo su vendita, deposito ed impiego dei prodotti fitosanitari
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1 La gestione integrata e multidisciplinare delle attività di controllo su vendita, deposito ed impiego dei prodotti fitosanitari Dott.ssa Roberta Consigli Dipartimento di Prevenzione-Usl Toscana Nord Ovest Pisa 27 marzo 2017
2 Il contesto di riferimento PNP: Macro obiettivo 8 - Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute PRP: Progetto Regionale 46: Ambiente e Salute Obiettivo Realizzare attività di supporto alle politiche ambientali di miglioramento qualità aria, acqua, suolo secondo il modello della Salute in tutte le politiche Obiettivo di budget aziendale 2017: applicazione indirizzi operativi per le attività di controllo integrato su vendita, deposito ed impiego di prodotti fitosanitari
3 REGIONE TOSCANA ISTRUZIONE OPERATIVA inviata ai Direttori Dipartimenti di Prevenzione finalizzata ad assicurare che l attività di controllo... sia condotta in coerenza con le indicazioni presenti nella normativa nazionale e europea,... con modalità omogenee ed appropriate sul territorio regionale, seguendo principi di trasparenza e di indipendenza, considerato che tali prodotti possono costituire un grave rischio diretto o indiretto per la salute umana, la sicurezza sui luoghi di lavoro e l'ambiente. Le funzioni interdisciplinari sono assicurate con il supporto di un gruppo di lavoro, che interessa trasversalmente le UU.FF. IPN, SPVSA e PISLL.
4 Il GdL della Usl Nord Ovest (Dr. Belcari 31/08/2016) Composizione Roberta Consigli, Elisabetta Grassi, Giuliano Ceccanti (Dipartimento Prevenzione) Alessio Sandroni, Brunella Martini, Enrico Argentieri (Dipartimento Professioni Sanitarie) Coordinamento: Roberta Consigli Mandato: - rivedere e omogeneizzare tutte le procedure e la modulistica di settore - definire la programmazione aziendale per il interfacciandosi con i gruppi dipartimentali delle ex asl, ove esistenti, che rimangono attivi.
5 Le attività del GdL Incontri: 11/10-21/ , 27/01/2017 Condivisione esperienze precedenti Messa a fuoco delle principali criticità Presa in carico integrazione controlli Reach-CLP Produzione indirizzi operativi
6 Principali criticità Forte disomogeneità fra le precedenti esperienze Possibile sproporzione numerica tra controllori e controllati Differenze di impatto e di tempi di gestione delle violazioni tra le diverse AF (procedura 758, ordinanze sindacali..) Sovrapposizione di sanzioni di differente tipologia (amministrative/penali per lo stesso requisito) Integrazione dei gruppi operativi talvolta ancora imperfetta, persistenza di resistenze
7 Punti di forza Interfaccia unica con l'utente Maggiore efficacia del controllo Confronto fra esperienze diverse, arricchimento professionale Sperimentazione di un modello esportabile ad altri settori produttivi con ambiti di competenza trasversale Omogeneità di approccio/modulistica/comportamento in tutte le zone Comunicazione unica dell'esito del controllo
8 Indirizzi operativi per il Gruppo Operativo - di norma, uno in ogni zona, composto da 3 operatori, uno per AF - anche sovra-zonali, in base alle specifiche caratteristiche ed esperienze delle realtà territoriali e alla programmazione delle UUFF - integrato da ispettore Reach per i controlli specifici sulle rivendite Modulistica -quella prodotta da RT -relazione finale a firma dei 3 RUF prodotta dopo la conclusione dei procedimenti in essere Volume controlli (rif. Circolare ministeriale prot P-27/01/16) - 0,1% delle aziende agricole secondo ultimo censimento Istat - 1/3 o 40% delle rivendite (di cui n.? controllo integrato Reach)
9 Indirizzi operativi per il Trasparenza nella scelta dei controlli Fonti: archivio ARTEA, Camera di Commercio, archivio storico dei servizi Criteri di selezione: n addetti, tipologia colturale, estensione territoriale, presenza di pozzi sottoposti a vincolo, esiti ultimo monitoraggio Arpat, monte dei finanziamenti elargiti Priorità: aziende mai controllate, in subordine quelle con ultimo controllo più lontano nel tempo (almeno 5 anni prima) Prevenzione della corruzione G.O. non fissi, rotazione, addestramento di nuovi operatori mediante affiancamento all'operatore esperto, nel rispetto delle competenze professionali acquisite nel settore addestramento utilizzando anche i sopralluoghi che ogni Area Funzionale effettuerà singolarmente nel comparto
10 Problematiche particolari Riscontro di situazioni complesse di specifico settore Possibile ulteriore sopralluogo di approfondimento da parte del medesimo operatore che ha effettuato il primo sopralluogo congiuntamente con altro operatore, della medesima o di altre linee professionali, in relazione alla specificità delle problematiche riscontrate. Sovrapposizione delle sanzioni In corso proposta operativa da sottoporre al Direttivo del Dipartimento per le opportune valutazioni e decisioni (parere UUOO professionali, passaggio da RT...)
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