Equilibrio tra necessità di controllo e iniziative di informazione alle aziende agrarie da parte dei servizi di prevenzione

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1 Equilibrio tra necessità di controllo e iniziative di informazione alle aziende agrarie da parte dei servizi di prevenzione Il Piano Sanitario Regionale Ing. Marco Masi Dipartimento Diritto alla Salute Area Sistema Regionale Prevenzione Collettiva U.O.C. Prevenzione e Sicurezza

2 Il Piano Sanitario Regionale I presupposti La centralità dell utente sia come soggetto di diritto che come parte attiva del processo di prevenzione L assunzione della tutela della salute come valore intrinseco della collettività, dei processi di impresa e della qualità del prodotto Lo sviluppo di politiche integrate a livello regionale e locale (es.formazione, sviluppo economico, ambiente) per consolidare il principio della tutela della salute nelle scelte generali di sviluppo economico e sociale

3 Il Piano Sanitario Regionale analisi del comparto agricoltura Territorio fortemente polverizzato in numerose e piccole aziende agricole Il 95% delle aziende agricole è condotto direttamente dal coltivatore L 87% di tutte le aziende agricole è condotta con l ausilio della sola manodopera familiare

4 Il Piano Sanitario Regionale analisi del comparto agricoltura CENSIMENTO ISTAT DIMENSIONI DELLE AZIENDE AGRICOLE DELLA 47% 4% 35% 14% AZ.AGRICOLE CON DIMENSIONE < 2 ETTARI AZ.AGRICOLE CON DIMENSIONE TRA 2 E 10 ETTARI AZ.AGRICOLE CON DIMENSIONE TRA 10 E 50 ETTARI AZ.AGRICOLE CON DIMENSIONE > 50 ETTARI

5 Il Piano Sanitario Regionale analisi del comparto agricoltura Elevati indici infortunistici di gravità e di frequenza Caratteristiche produttive peculiari Mancanza di una normativa nazionale specifica Scarsa qualificazione del personale Utilizzo di manodopera familiare, lavoratori stranieri

6 Gli indicatori di danno Infortuni denunciati INAIL ANNO 2000 ANNO % % % CENTRO ITALIA

7 Gli indicatori di danno Infortuni denunciati INAIL anno 2001

8 Il Piano Sanitario Regionale Le scelte strategiche Obiettivi di salute, integrazione, sostenibilità Partecipazione e centralità del territorio Appropriatezza Livello di programmazione zona AUSL Area Vasta Sanità Pubblica Evoluzione sistema aziendale

9 Le strategie della prevenzione collettiva i fattori determinanti della salute Attraverso le azioni di: Sviluppo delle competenze epidemiologiche applicate alla prevenzione collettiva Costruzione di una rete integrata di conoscenze Svolgimento di indagini e ricerche

10 Le strategie della prevenzione collettiva Prevenzione e pianificazione della salute Attraverso le azioni di: Realizzazione di progetto organico di informazione, comunicazione e ascolto Sviluppo di competenze applicate alla prevenzione Iniziative mirate per analisi e valutazione dei rischi

11 Le strategie della prevenzione collettiva Intersettorialità Sanità, ambiente, agricoltura, lavoro, istruzione, trasporti Collegamento sistematico con altre istituzioni Protocolli per scambi informativi e per programmi integrati Sviluppo progetti innovativi Accreditamento

12 I nuovi modi di fare prevenzione Passaggio dalla prevenzione imposta alla prevenzione partecipata e integrata Integrazione della prevenzione basata sul controllo degli oggetti con la prevenzione basata sul controllo dei processi Integrazione della prevenzione basata sull applicazione delle norme con la prevenzione basata sull evidenza

13 Il Piano Sanitario Regionale Le scelte portanti Piani di sviluppo Strutture organizzative Livelli essenziali di assistenza Azione programmata lavoro e salute

14 Il Piano Sanitario Regionale Le funzioni : azione programmata Lavoro e salute Informazione Formazione Assistenza e tutoraggio Vigilanza e controllo

15 LE INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE Le pagine WEB regionali

16 LE INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE I numeri verdi delle Aziende USL

17 La prevenzione e sicurezza in agricoltura Le Azioni PROGETTI DI PREVENZIONE CON ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA E ORGANIZZAZIONI SINDACALI INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ASSISTENZA ED EDUCAZIONE ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA MONITORAGGIO DELLE CONDIZIONI DI LAVORO, DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI

18 La prevenzione e sicurezza in agricoltura Le Azioni PROCESSO DI QUALIFICAZIONE DEGLI OPERATORI DEI DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE Seminari di aggiornamento ed indirizzo Confronto tecnico con le Associazioni dei produttori (macchine, attrezzature, prodotti fitosanitari, D.P.I.) Sistema informativo efficiente

19 La prevenzione e sicurezza in agricoltura Le Azioni INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ASSISTENZA ED EDUCAZIONE ALLA SALUTE, PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA DI PREVENZIONE NEL SUO COMPLESSO Intervento straordinario regionale di formazione rivolta ai RLS Formazione di tecnici che effettuano assistenza alle aziende agricole Corsi di formazione/aggiornamento rivolti ai docenti degli Istituti tecnici e professionali ad indirizzo agrario

20 La prevenzione e sicurezza in agricoltura Le Azioni CONFRONTO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI Incontri per soluzioni di problematiche generali e la condivisione di progetti di prevenzione

21 La prevenzione e sicurezza in agricoltura Le Azioni INDIRIZZI REGIONALI RIVOLTI ALLE AZIENDE AGRICOLE CHE ACCEDONO AD AGEVOLAZIONI E/O FINANZIAMENTI REGIONALI Coordinamento tra le strutture regionali che gestiscono tali finanziamenti, al fine di predisporre indirizzi omogenei tra le diverse competenze e funzioni

22 La prevenzione e sicurezza in agricoltura Le Azioni SISTEMATIZZARE LE ATTUALI CONOSCENZE SULLE CONDIZIONI DI LAVORO E DI SALUTE, SUGLI INFORTUNI E SULLE MALATTIE PROFESSIONALI Studio del fenomeno infortunistico, al fine di una ottimale programmazione dell attività di prevenzione Banca dati regionale su ricerche e indagini di tipo sanitario, epidemiologico ed ambientale Banca dati regionale con indirizzi operativi e soluzioni preventive/tecniche adottate per risolvere problemi specifici riguardanti macchine, attrezzature, impianti, ambienti e procedure di lavoro

23 La prevenzione e sicurezza in agricoltura Proposte: iniziative di informazione congiunte, mirate e omogenee sul territorio confronto tra Istituzioni, Costruttori, Ass.Categoria e OO.SS. per un patto sui requisiti essenziali di sicurezza delle macchine indirizzi omogenei per la vigilanza e controllo istituzionale

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