Modelli organizzativi per la gestione dei flussi Inail-Ispesl. Ispesl- Regioni: : la struttura del Piemonte. Antonella Bena
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1 Modelli organizzativi per la gestione dei flussi Inail-Ispesl Ispesl- Regioni: : la struttura del Piemonte Antonella Bena
2 Direzione ASL prevenzione Rete servizi di epidemiologia DORS
3 Epidemiologia Rischi e danni da lavoro Sistemi Informativi Osservatorio Epidemiologico Dipendenze SSEPI Grugliasco SSEPI Novara Centro Documentazione DoRS SSEPI Alessandria ArEA Area epidemiologia ambientale (ARPA) Sorveglianza malattie infettive CPO Centro prevenzione Oncologica SSEPI Cuneo Servizi sovrazonali di epidemiologia Funzioni specializzate di interesse regionale altri servizi in rete
4 TIPOLOGIE DI ATTIVITA AMBITO DI APPLICAZIONE E NATURA DELL ATTIVITA Livelli essenziali di epidemiologia Sviluppo e manutenzione infrastruttura informativa e di documentazione Facilitazione e accesso dati, indicatori e bibliografia Esercizio continuo di un minimo standard di attività Epidemiologia descrittiva Epidemiologia valutativa Progettazione e coordinamento ricerca Progetti mirati a obiettivi di pertinenza istituzionale Attività finita nel tempo finalizzata ad obiettivi di sviluppo pertinenti all ambito regionale Progetti mirati a obiettivi di Ricerca e sviluppo Attività finita nel tempo finalizzata ad obiettivi di ricerca pertinenti all agenda della comunità scientifica e alle previsioni di sviluppo delle competenze del servizio, al di fuori di ogni vincolo di ambito territoriale
5 Piano di Prevenzione: organizzazione Gruppo di coordinamento PPA infortuni da lavoro Epidemiologia Epidemiologia Sistema informativo Gruppi di lavoro + ASL 20 referenti di ASL formalmente nominati Interventi di prevenzione ASL 18 Utilizzo dei dati per la gestione, programmazione, valutazione Osservatorio sugli infortuni mortali Valutazione degli interventi di prevenzione nelle costruzioni
6 Sistema informativo: il percorso 2007 Archivi Inail Epiwork Epiinfo Indicatori Modelli di comunicazione Condivisione di conoscenze ed esperienze Attività in ASL Ditte sul territorio Colleghi Interlocutori locali
7 Sistema informativo: risultati 2007 Confronto tra operatori Programmazione Rete di referenti condivisa Integrazione Gruppo interistituzionale di lavoro Report con Rilevazione - risultati focus bisogni / group barriere - problemi all utilizzo tecnici Attività e prodotti Corso di formazione (Per)corso completo di valutazione formazionee materiali didattici Presentazioni Sito web a seminari Relazioni di ASL Tutti gli altri materiali
8 Sistema informativo: risultati
9 Cosa si faceva già (2005) Sistema informativo: risultati 2007 Formazione (nazionale e regionale) Tutti i servizi dispongono di strumenti (software, competenze, report) per la programmazione delle attività di Installazione CD: 60% delle ASL prevenzione nei luoghi di lavoro Referenti dedicati: 50% delle ASL Uso CD: 50% delle ASL Il 50% dei servizi hanno condotto esperienze ulteriori
10 Criticità/aspetti negativi Permangono problemi tecnici in alcune ASL (mezzi informatici) Scarsità di risorse da dedicare alle attività (tempo, turn over) Difficoltà nel coinvolgimento dei direttori Mancata discussione dei focus group Difficoltà a lavorare in sinergia con Inail Difficoltà nella valutazione delle attività di vigilanza Scarsa visibilità esterna dei risultati raggiunti
11 Aspetti positivi/suggerimenti Inserimento negli obiettivi di attività Individuazione di responsabilità a più livelli (struttura di coordinamento, responsabili di progetto, gruppi di lavoro, referenti di ASL) Coinvolgimento sistematico degli operatori di ASL Mantenimento degli impegni presi Confronto/formazione fra pari Finanziamenti dedicati Area web per lo scambio di materiali
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