Modalità di intervento e collaborazione tra le istituzioni territorialmente competenti. Relatore Dott. Cosimo SCARNERA Roma, 29 aprile 2014
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1 Modalità di intervento e collaborazione tra le istituzioni territorialmente competenti Relatore Dott. Cosimo SCARNERA Roma, 29 aprile 2014
2 IL CONTESTO: ILVA TARANTO 1 IN EUROPA -per n dipendenti, -produzione, -fatturato, -superficie pari, se non superiore, a quella della città, -alta presenza di aziende appaltatrici e subappaltatrici
3 TEMPORANEA PERMANENTE MORTE TOTALE Dati INAIL - Infortuni indennizzati Puglia Settore Industria TEMPORANEA PERMANENTE MORTE TOTALE Dati INAIL - Infortuni indennizzati provincia di Taranto Settore Industria
4 Trend infortunistico Stabilimento siderurgico Ilva di Taranto: andamento dei casi di infortuni crescente dal 2000 al 2005 mentre, dal 2005 al 2011 gli infortuni sul lavoro sono diminuiti del 60 % Infortuni e ore lavorate: - nel 2009 (rispetto al 2008, a causa della crisi dell'acciaio) ore lavorate - 23%; - nel % - nel %. Tuttavia il numero degli infortuni, è regredito in misura ancor più significativa. C'è infatti un trend di miglioramento registrato in tutti gli anni a partire dal 2005, anno in cui gli infortuni avevano toccato il picco più alto. L'indice degli infortuni indennizzati, ovvero il numero degli infortuni per milione di ore lavorate, - nel 2005 valore pari a 86, - nel 2011 valore pari a 42, - nel 2012 valore pari a 33. In pratica, l'indice è crollato del 66 % rispetto al 2005.
5 Trend infortunistico L'indice di gravità (giornate di lavoro perse / migliaia di ore lavorate ) manifesta infatti un andamento descrescente: valore di 2,3, valore di 1,4 (- 40%) valore di 1,1 (dato ottobre 2013). Rispetto al 2005, c'è un 52% in meno. Dati positivi anche nell appalto del siderurgico: confrontando il 2007 col 2011 c'è una riduzione del 27%. Nel 2012 l'indice degli infortuni indennizzati delle imprese è allineato a quello dello stabilimento, mentre gli infortuni gravi, con prognosi superiore ai 40 giorni, sono via via diminuiti.
6 TOTALI mortali ( 5 Ilva e 7 appalto) 40 gravi (20 Ilva e 20 appalto).
7 Andamento infortuni mortali e gravi
8 SOTTOSCRIZIONE 2 OTTOBRE 2007: Protocollo per la pianificazione di interventi in materia di sicurezza nell' ambito ILVA Taranto. ILVA, Ministero Salute, Ministero Lavoro, Regione Puglia, INAIL, ISPESL, ARPA, DPL, ASL, OO.SS.
9 STRUMENTI OPERATIVI: SPESAL (COORDINAMENTO) DPL Taranto Flussi informativi- Report Profili e aree a rischio N.O.I Interventi mirati Formazione VV.FF.
10 MIGLIORAMENTO COMPLESSIVO Nucleo Operativo Integrato (N.O.I.) coordinato operativamente dalla ASL SPESAL ha assicurato Supporto Orientamento Assistenza delle azioni e degli interventi posti in essere da parte della stessa azienda Ilva.
11 TOTALI mortali ( 5 Ilva e 7 appalto) 40 gravi (20 Ilva e 20 appalto).
12 OBIETTIVO STUDIO Sviluppo delle conoscenze sulle cause e dinamiche infortunistiche degli eventi mortali e gravi ILVA (anni ) Individuare e descrivere: - i fattori ( cause ) che hanno concorso al verificarsi degli eventi - responsabilità da attribuire - azioni di contrasto del fenomeno infortunistico - iniziative mirate di prevenzione.
13 MATERIALI E METODI Per la raccolta dei dati è stata utilizzata la scheda CCM - Sistema di Sorveglianza degli Infortuni sul Lavoro PRIMA SEZIONE all infortunio (data e luogo di accadimento, ora ordinale/turno di lavoro, se infortunio collettivo e, se si, il numero degli infortunati); all infortunato (data di nascita, scolarità, nazionalità, se straniero da quanti anni in Italia, tipo di rapporto di lavoro, data assunzione, mansioni lavorative, anzianità lavorativa nella mansione ecc.); al luogo di lavoro (numero di addetti e tipo di attività ecc.). SECONDA SEZIONE secondo il modello Infor.Mo che rientra tra i modelli sistemici multifattoriali e multiassiali ad albero delle cause per l analisi e la descrizione degli eventi infortunistici.
14 RISULTATI IN TOTALE Dei 52 infortuni: 45 INFORTUNI ANALIZZATI -3 infortuni gravi (n. 2 dipendenti Ilva e n. 1 dipendente di una ditta appaltatrice) non è stato possibile reperire materiale per l'indagine; -1 infortunio mortale (n. 1 dipendente Ilva) l'indagine investigativa è ancora in corso; -3 infortuni gravi (n. 2 dipendenti Ilva e n. 1 dipendente di una ditta appaltatrice) sono riconducibili ad eventi accidentali. Per tali motivi a questi eventi non è stato possibile attribuirne le responsabilità.
15 CLASSI D ETÀ TOTALI MORTALI GRAVI
16 SEDE DELLA LESIONE sedi multiple nella maggioranza dei casi INFORTUNI TOTALI
17 SEDE DELLA LESIONE MORTALI GRAVI
18 NATURA DELLA LESIONE TOTALI GRAVI MORTALI
19 MORTALI GRAVI Ora solare TOTALI
20 MORTALI GRAVI TOTALI
21 TURNO DI LAVORO TOTALI MORTALI GRAVI
22 MORTALI GRAVI TOTALI
23 TIPO DI ATTIVITA TOTALI MORTALI GRAVI GRAVI
24 ANZIANITA di MANSIONE TOTALI MORTALI GRAVI
25 TIPO DI INCIDENTE: Incidente con variazione di energia: Si determina una rapida e non intenzionale variazione d energia (l energia aumenta, si trasforma o fuoriesce dal suo sistema di contenimento) variazioni dell interfaccia energia/lavoratore la situazione energetica è invariata, quello che si determina è una rapida e non intenzionale variazione dell interfaccia uomo/ambiente! ASPETTI PROCEDURALI!
26 TIPO DI INCIDENTE: energia o interfaccia? TOTALI MORTALI GRAVI 26
27 TOTALI TIPO DI INCIDENTE che ha provocato tale scambio di energia MORTALI GRAVI
28 TIPO D INCIDENTE INFORTUNI MORTALI INFORTUNI GRAVI Altro crollo struttura metallica inalazione di gas tossico nella sua abituale sede distacco di una cabina di una gru con inabissamento Altro movimento incoordinato tra due mezzi ribaltamento di un quadro elettrico
29 PARTE DELL AMBIENTE con cui è entrata in contatto la zona del corpo che ha subito la lesione principale TOTALI MORTALI GRAVI
30 TOTALI AGENTE MATERIALE che ha causato il contatto Travi metalliche, tubi d acciaio, gancio gru MORTALI GRAVI
31 FATTORI DI RISCHIO TOTALI MORTALI GRAVI 31
32 PROBLEMA DI SICUREZZA TOTALI Attività Infortunato CAUSA DEL PROBLEMA DI SICUREZZA 32
33 PROBLEMA DI SICUREZZA MORTALI Attività Infortunato CAUSA DEL PROBLEMA DI SICUREZZA
34 PROBLEMA DI SICUREZZA GRAVI Attività Infortunato CAUSA DEL PROBLEMA DI SICUREZZA
35 TOTALI Attività Terzi PROBLEMA DI SICUREZZA CAUSA DEL PROBLEMA DI SICUREZZA
36 GRAVI Attività Terzi PROBLEMA DI SICUREZZA CAUSA DEL PROBLEMA DI SICUREZZA
37 PROBLEMA DI SICUREZZA UMI TOTALI 37
38 MORTALI PROBLEMA DI SICUREZZA UMI GRAVI
39 AMBIENTE MORTALI l ambiente sembra avere un ruolo rilevante (12%). Il problema di sicurezza rilevato è stato: assenza di segnaletica assenza di protezioni che, spesso, hanno anche agito come modulatori peggiorativi
40 MATERIALI E DPI Ruolo marginale DPI hanno spesso agito come modulatori migliorativi anche nelle cadute dall alto. Nei pochi casi in cui i DPI erano determinanti dell infortunio, ciò avveniva per un errato utilizzo e non per mancata fornitura o funzionamento non adeguato
41 DETERMINANTI INFORTUNI 60% 35,5% 4,4% numero infortuni ilva numero infortuni appalto 1 determinante determinanti determinanti 0 2 TOTALE TOTALE INFORTUNI
42 DETERMINANTI INFORTUNI 54,5% 36,4% 9,1% numero infortuni ilva numero infortuni appalto TOTALI 1 determinante determinanti determinanti TOTALE INFORTUNI
43 DETERMINANTI INFORTUNI 61,8% 35,3% 2,9% numero infortuni ilva numero infortuni appalto TOTALE 1 determinante determinanti determinanti TOTALE INFORTUNI
44 DETERMINANTI INFORTUNI Tale dato risulta di particolare rilievo in quanto suggerisce che agendo efficacemente solo su un singolo fattore di rischio si potrebbe prevenire il numero più cospicuo di infortuni
45 AI AT UMI MAT AMB DPI TOT 1 determinante determinanti determinanti TOTALE
46 ATTIVITA INFORTUNATO CON ALTRI DETERMINANTI TOTALI MORTALI GRAVI 46
47 47
48 Sottoscrizione Nov «Protocollo operativo sugli interventi in materia si sicurezza nei luoghi di lavoro nell area industriale di Taranto» (Ilva,Eni, Aut. Portuale) Gruppo Integrato di Valutazione e Intervento (G.I.V.I.) coordinato dalla Asl (Dipartimento di Prevenzione- Spesal), con funzioni di: orientamento, supporto, assistenza e monitoraggio nei confronti delle aziende firmatarie
49 Maggiore qualità ed efficacia dei percorsi formativi dei lavoratori diretti e del personale delle aziende appaltatrici Attività di qualificazione e formazione preposti Miglioramento di conoscenza dei luoghi in cui lo stesso opera (rischio di interferenza) Verifica sui controlli relativi all organizzazione dei cantieri e sullo svolgimento delle lavorazioni, da effettuarsi da parte delle Aziende Formazione del personale che svolge attività di direzione e di controllo dei lavori appaltati Campagna di sensibilizzazione RLS ottimizzando il confronto con SPP aziendale Monitoraggio delle lavorazioni incrementando, da parte delle Aziende, i livelli di controllo sull organizzazione del lavoro e sulle attività svolte dalle imprese appaltatrici, sul campo
50 CONCLUSIONI Nel sistema salute e sicurezza, la condivisione delle conoscenze acquisite costituiscono un valore aggiunto, sia per il sistema della prevenzione in generale nell ambito di una strategia integrata e partecipata, che per una crescita degli Enti e Aziende. RESPONSABILITA SOCIALE DELLE IMPRESE D.Lgs n. 81/2008 art. 2 comma 1 Lettera ff
51
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