TAVOLO PERMANENTE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE LOCALE. Consuntivo delle iniziative del 2011
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- Maddalena Pastore
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1 TAVOLO PERMANENTE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE LOCALE Consuntivo delle iniziative del 2011
2 PREMESSA Nel 2011 la società Biomasse Italia ha subito una scissione, la quale ha portato alla creazione di Biomasse Crotone, nata per gestire la centrale a biomasse nella zona industriale di Crotone, ed al mantenimento di Biomasse Italia con il compito di gestire la centrale a biomasse di Strongoli (KR) e fornire a Biomasse Crotone tutti i servizi generali. A partire da questa edizione, il Consuntivo delle Iniziative del Tavolo Sviluppo Sostenibile viene redatto in modo integrato per entrambe le aziende Biomasse Italia e Biomasse Crotone. Gli indicatori presentati si riferiscono ad entrambe le aziende, se non specificato diversamente. Centrale di Strongoli Centrale di Crotone Slide 2
3 LA MISSIONE DEL TAVOLO Identificare le aree di azione e sviluppare iniziative operative nei settori di interesse del territorio nei quali Biomasse Italia e Biomasse Crotone possono fornire un valore aggiunto, nel rispetto dell Ambiente, della Sicurezza e dell Etica e in generale del proprio sistema di valori, costruendo condizioni sostenibili per il proprio business con ricadute (economiche, sociali, formativi e naturali) sul territorio. Cosa rappresenta il TAVOLO SVILUPPO SOSTENIBILE: lo strumento principale di dialogo strutturato e aperto con i rappresentanti dei diversi interessi a livello comunale, provinciale e regionale; inquadramento dei problemi e identificazione delle azioni concrete da avviare o rafforzare insieme a quanti già lavorano con impegno per lo sviluppo sostenibile del territorio. Slide 3
4 IL FUNZIONAMENTO DEL TAVOLO raccogliamo i suggerimenti da tutti i partecipanti al Tavolo; collochiamo i suggerimenti nello schema del progetto del Tavolo; contattiamo ogni partecipante al Tavolo per verificare le priorità percepite e la disponibilità conseguente a partecipare a una o più iniziative; convochiamo il Tavolo in configurazione variabile su ogni tema ritenuto prioritario; se un progetto viene sviluppato ad un livello territoriale più ampio, partecipiamo alle iniziative avviate; annualmente organizziamo una riunione plenaria di valutazione dei progressi e aggiornamento dei progetti o, in sostituzione, inviamo il consuntivo delle iniziative dell anno precedente. Slide 4
5 ELENCO PARTECIPANTI Prefettura Crotone Regione Calabria Provincia di Crotone Comune di Crotone Comune di Strongoli Arpacal Parco scientifico & tecnologico Crotone Università Unical Ufficio Scolastico Provinciale Crotone Confindustria Crotone Coldiretti Crotone Legambiente Crotone Sindacati (CGIL, CISL, UIL) Biomasse Italia Biomasse Crotone Slide 5
6 ORGANIZZAZIONE DEI PROGETTI Missione TSS Cittadinanza d impresa Tutela del Territorio prevenzione rischi promozione opportunità Ricadute strutturali e positive sul Territorio Ambiente Salute Etica Filiere economiche Protezione patrimonio naturale Tecnologia e protocolli di tutela Tecnologia e protocolli di tutela Protocolli (legalità) Mantenimento occupazionale aziendale Mantenimento occupazionale nell indotto nostro Economiche Formative Naturali Sociali Sviluppo filiera agroenergetica (short rotation forestry) Ricerca applicata L outsourcing di servizi specialistici Risparmio energetico Formazione specialisti tecnici Formazione giovani Riduzione dei rischi emissioni Utilizzo scarti vegetali Formazione & informazione nelle scuole Occupazione incrementale Slide 6
7 RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ Documento che presenta periodicamente le politiche, i programmi e i risultati aziendali in un ottica di cittadinanza d impresa Presenta l azienda ed il suo rapporto con gli stakeholders all interno di un sistema territoriale complesso, caratterizzato da quattro capitali: economico, umano, sociale e naturale Strutturato su due livelli: uno relativo alla rendicontazione d impresa, l altro relativo alla valutazione del sistema territoriale Per ogni capitale a livello territoriale è stata effettuata un analisi descrittiva dei principali indicatori di contesto e della loro evoluzione nel passato, utile a tracciare un quadro di riferimento entro il quale valutare il contributo aziendale alle diverse dimensioni della sostenibilità. Le risultanze di quest analisi sono messe in relazione con gli indicatori monitorati costantemente dalle Aziende mediante il proprio bilancio di sostenibilità I framework metodologici sono le linee guida per la redazione dei bilanci di sostenibilità di Global Reporting Initiative-G3, il Modello 4 Capitali ed il modello messo a punto dal Gruppo Bilancio Sociale GBS. Slide 7
8 RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ Capitale economico Valore aggiunto Capitale umano Skill, diritti, opportunità Capitale Sociale Reti di attori, Governance, trasparenza Capitale naturale Dotazione di risorse naturali, concentrazione di inquinanti Slide 8
9 INTEGRAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE impegno per Biomasse Italia e Biomasse Crotone: maggiore efficacia del Sistema Integrato di Gestione aziendale, soprattutto sui temi sensibili dell Ambiente, Salute e Sicurezza; Marzo 2011: ottenuto il rinnovo della certificazione del Sistema di Gestione Integrato di Biomasse Italia effettuato dall Ente di certificazione internazionale Certiquality; il percorso intrapreso è quello giusto anche in riferimento alle pertinenti norme europee ISO9001, ISO14001 e OHSAS18001; l esito non ha evidenziato non conformità maggiori, ma solo raccomandazioni che sono state accolte come spunti di miglioramento e gestite nell ambito dei piani di miglioramento. Slide 9
10 PROTEZIONE PATRIMONIO NATURALE superato a marzo 2011 l audit di rinnovo della certificazione del Sistema Integrato di Gestione (di cui fa parte anche il Sistema di Gestione Ambientale impostato secondo la norma ISO 14001) utilizzando la metodica Qualinet elaborata dalla società Sistemika. Slide 10
11 PROTEZIONE PATRIMONIO NATURALE continuato il progetto della rintracciabilità della filiera, che comprende: controlli sulla biomassa (composizione della filiera, campionamento da autotreno tramite sonda automatica preleva campioni, controllo delle autorizzazioni rilasciate per il taglio e la commercializzazione legale della biomassa); intensificazione dei controlli su ceneri; monitoraggio dei camion con sistema GPS: localizzazione satellitare dei mezzi addetti alla movimentazione logistica della biomassa; la gestione dei satellitari permette: il controllo dei mezzi su mappa e la localizzazione e il monitoraggio; la funzione di logistica e la verifica del percorso, con statistiche ed anagrafiche permettendo il controllo in tempo reale della posizione del veicolo, quindi analisi e statistiche di tempi/percorsi; messa in sicurezza dell intera filiera, con la rintracciabilità delle aree boschive e l ottimizzazione delle particelle di trasporto, riducendo il traffico stradale e, di conseguenza, le emissioni in atmosfera. Slide 11
12 PROTEZIONE PATRIMONIO NATURALE progettato ed implementato uno specifico sistema di gestione della tracciabilità della biomassa acquistata, denominato BSCC System Biomass Supply Chain Control System; strumento di programmazione, pianificazione e controllo; acquisisce, gestisce e controlla tutti i flussi informativi che coinvolgono le movimentazioni di biomassa appartenenti alle filiere di interesse, dal produttore fino all'operatore elettrico, nonché l interazione con i soggetti coinvolti a vario titolo nella catena di approvvigionamento; accorpa al suo interno tutte le funzionalità in capo ai diversi applicativi gestionali oggi utilizzati; fa dialogare tra loro tutte le funzioni attualmente coinvolte nelle varie fasi dei differenti processi aziendali. Slide 12
13 PROTOCOLLI DI TUTELA DELL AMBIENTE Tavolo Tecnico per lo Sviluppo del Comune di Strongoli informazione alla popolazione di Strongoli sugli aspetti ambientali legati alle attività condotte dallo stabilimento di Strongoli tramite il portale aziendale; affidato al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) l incarico di effettuare uno studio per approfondire l analisi dell impatto ambientale delle emissioni in atmosfera dell impianto di Strongoli; particolare attenzione viene data alle ricadute nella zona delle scuole, a Strongoli Marina e nell intorno della Centrale. la metodologia proposta da CNR per lo sviluppo dello studio è stata condivisa con i partecipanti al Tavolo; sono già iniziate le campagne di misura, che finiranno a novembre del 2012; i risultati dello studio saranno disponibili all inizio del Slide 13
14 PROTOCOLLI DI TUTELA DELL AMBIENTE mantenuto il livello di sicurezza agli standard previsti dalle procedure per il porto di Crotone, sia per la viabilità, che per l abbattimento di polluzioni durante lo scarico delle navi; Biomasse Italia ha ottenuto da parte della Regione Calabria Dipartimento delle Attività Produttive l Autorizzazione Unica necessaria per la riqualifica dell impianto di Strongoli ai fini dell ottenimento dei certificati verdi; sostituiti i vecchi filtri a maniche dell impianto di Strongoli con altri nuovi con una maggiore capacità di trattenimento delle polveri. Questo investimento garantisce valori di emissione al camino ampiamente al di sotto dei limiti di legge; intensificati gli auto-controlli sugli aspetti ambientali, considerando il proseguimento dei lavori di rifacimento dell impianto di Crotone e l inizio del rifacimento a Strongoli. Slide 14
15 PROTOCOLLI DI TUTELA DELLA SALUTE superato a marzo 2011 l audit per il rinnovo della certificazione del Sistema Integrato di Gestione (che include anche il Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro impostato secondo la norma OHSAS 18001); l'applicazione del Sistema di Gestione di Sicurezza è positiva in termini di minimizzazione degli incidenti, delle perdite e dei costi relativi, nonché in termini di efficienza, di competitività e di miglioramento delle relazioni; l'integrazione dei sistemi di gestione ambientale e di sicurezza permette di risparmiare risorse e recuperare efficienza, garantendo un servizio migliore al personale e la completa tutela del territorio; rafforzamento delle sinergie di pronto intervento con le istituzioni e le forze di polizia comunali e provinciali per assicurare l esercizio delle migliori condizioni di lavoro dei dipendenti e delle aziende esterne che operano all interno di Biomasse Italia e Biomasse Crotone, soprattutto nei periodi di rifacimento, quando il numero del personale dei fornitori presenti all interno delle aziende è aumentato notevolmente. Slide 15
16 SISTEMA ETICO SECONDO LA LEGGE 231 le modifiche intervenute nel testo del D.Lgs. 231/01 (arricchito il catalogo dei reati previsti e soppressi taluni altri reati transnazionali) hanno reso necessario un profondo aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Biomasse Italia allo scopo di renderlo idoneo a prevenire tutti i nuovi reati dei quali possono oggi essere chiamate a rispondere penalmente (anche) le persone giuridiche. febbraio 2011: il Consiglio di Amministrazione di Biomasse Italia ha approvato la revisione del Modello 231; aprile 2011: distribuzione della nuova versione del Modello 231 a tutti i dipendenti; ottobre e novembre 2011: programma di informazione e formazione sull aggiornamento del Modello che ha coinvolto tutto il personale, i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale; iniziata l attività di aggiornamento del Modello in seguito all introduzione dei reati ambientali ad agosto Slide 16
17 PROTOCOLLO DI LEGALITÀ in seguito alla scissione di Biomasse Italia, è stata fatta la richiesta di estensione del protocollo di legalità firmato a maggio 2009 a Biomasse Crotone; il protocollo consente alla Prefettura di esprimersi sugli appaltatori che si aggiudicano le gare private di Biomasse Italia e Biomasse Crotone, rilasciando (o negando) la c.d. certificazione antimafia; il protocollo è applicabile anche ai subcontratti o subappalti eventualmente sottoscritti dai fornitori di Biomasse Italia e Biomasse Crotone con soggetti terzi, sottoposti anch essi, quindi, alle verifiche circa i requisiti per contrarre con la pubblica amministrazione previsti dal D.P.R. 252/98; la Prefettura di Crotone e tutte le Istituzioni facenti parte il Gruppo Interforze assicurano a Biomasse Italia e Biomasse Crotone il supporto, inteso come intelligence, sorveglianza e protezione, necessario alla prosecuzione dell attività aziendale nella massima serenità e trasparenza. Slide 17
18 TUTELA DEL TERRITORIO La partnership con i fornitori politica di stabilizzazione delle relazioni commerciali (a lungo termine); consolidamento delle strategie intraprese per la valorizzazione della filiera agro-energetica regionale; rafforzamento dei rapporti di partnership con i fornitori locali e realizzazione di soluzioni condivise per lo sviluppo futuro; collaborazioni pluriennali che assicurano la stabilità della filiera fino al 2026 e che hanno, come duplice effetto, oltre ad una maggiore stabilità di mercato, anche quello di una crescita vicendevole del business di pertinenza; rafforzamento della filiera locale delle biomasse legnose prodotte e lavorate nel raggio dei 70 km di distanza (filiera corta); soddisfazione comune basata sulla qualità del servizio e sulla competitività del prezzo. Slide 18
19 RICADUTE ECONOMICHE forniture di beni e servizi erogati da imprese locali per decine di Milioni di euro; Ricadute economiche 2011 (000 euro) Crotone Strongoli Provincia Crotone TOTALE Fornitori Dipendenti Tasse locali TOTALE Distribuzione geografica dei fornitori secondo il fatturato 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% aumento dell utilizzo dei fornitori provenienti da altre regioni italiane e dall Europa (rispetto al 2010) dovuto agli acquisti di tecnologia avanzata nell ambito dei progetti di rifacimento. 0% Regione Calabria Altre regioni italiane Europa Altri paesi Slide 19
20 RICADUTE ECONOMICHE Polo di Innovazione per le Energie Rinnovabili Biomasse Italia contributo attivo per impostare, promuovere e sviluppare i contenuti industriali del Polo per l Innovazione delle Energie Rinnovabili; membro fondatore e membro nel Consiglio di Amministrazione di NET (Natura Energia Territorio - soggetto per gestire il Polo). Obbiettivi del Polo creare stabili processi di cooperazione tra le varie tipologie di soggetti che lo compongono e tra i soggetti aggregati e l esterno; punto nodale di un sistema a rete che miri a valorizzare le risorse locali; trasferire e diffondere tecnologie innovative sviluppate nel settore delle Energie Rinnovabili, Efficienza Energetica e Tecnologie per la Gestione Sostenibile delle Risorse Ambientali; realizzare un efficace collegamento tra il sistema della ricerca e il sistema imprenditoriale; sviluppare nuovi prodotti e nuovi processi per raggiungere gli standard europei. Slide 20
21 RICADUTE ECONOMICHE Porto di Crotone Rilancio del porto di Crotone: piattaforma logistica dei trasporti combinati terra-mare a servizio del contesto economico locale; movimentate nel 2011 circa tonnellate di biomassa; arrivate 3 navi di grande stazza ed 2 navi di media/piccola stazza, coerentemente con le possibilità date dal basso pescaggio disponibile; flusso costante di attività garantito per gli operatori portuali. Slide 21
22 RICADUTE FORMATIVE Il progetto BlueLab è un percorso formativo che prevede momenti di istruzione teorica, di addestramento pratico, di interazione con professionalità esterne, di libero confronto interno, di verifica strutturata delle differenze tra competenze richieste e capacità acquisite. Corsi di formazione organizzati nel 2011 Numero di corsi Numero totale ore Numero di ore di formazione retribuite Numero persone coinvolte Competenze tecniche Gestione aziendale Formazione per la sicurezza Tipologia dei corsi: formazione tecnica (manutenzione, tecniche specialistiche) e gestionale (responsabilità sociale, etica, privacy, norme relative alle tematiche di ambiente e sicurezza, gestione della conoscenza delle biomasse, gestione dei servizi di stabilimento, compiti e responsabilità del dirigente/preposto, formazione manageriale) Slide 22
23 RICADUTE SULL AMBIENTE Riduzione dei rischi emissioni ai fini della riduzione dei rischi dovuti alle emissioni in atmosfera, gli impianti di Biomasse Italia adottano le Migliori Tecniche Disponibili (MTD), utilizzando i filtri a maniche a Strongoli; l adozione di un Sistema di Gestione Ambientale certificato ai sensi della Norma ISO rappresenta la dimostrazione dell applicazione di una MTD (Migliore Tecnica Disponibile) di carattere gestionale; parametri monitorati nel 2011: NOx, SOx e polveri in continuo e CO, COT, HCL in discontinuo. I limiti previsti dalla legge si sono modificati rispetto agli anni precedenti. Pertanto i valori del 2010 e del 2011, che sono al di sotto dei limiti di legge consentiti, non sono paragonabili con quelli degli anni precedenti. Slide 23
24 RICADUTE SOCIALI Certificazione SA8000:2008 Biomasse Italia: superati con successo i 2 audit di sorveglianza della conformità del Sistema di Responsabilità Sociale alla norma SA8000:2008, che stabilisce i requisiti volontari che devono essere soddisfatti dai datori di lavoro sul posto di lavoro, compresi i diritti dei lavoratori, le condizioni dell ambiente di lavoro ed i sistemi di gestione; è stato definito ed implementato il piano di monitoraggio e coinvolgimento dei fornitori nel rispetto dei requisiti della norma SA8000. Biomasse Crotone: Impostato il Sistema di Responsabilità Sociale in accordo allo standard SA8000. Slide 24
25 RICADUTE SOCIALI Collaborazione con le scuole organizzate visite presso l Azienda (2 visite; 43 alluni ospitati); prolungato l accordo con Il Portale dei Parchi nell ambito della campagna nazionale 2009/2010 "A Scuola con... Rinnovata Energia" con lo scopo di informare/sensibilizzare gli studenti italiani nella direzione dello sviluppo sostenibile in grado di stimolare l adozione di comportamenti energeticamente virtuosi presso le famiglie e gli istituti scolastici di provenienza; sponsorizzati 2 parchi giochi a Strongoli con degli arredi acquistati da Biomasse Italia e donati alla comunità locale. Slide 25
26 RICADUTE SOCIALI Occupazione indotta L aumento dell occupazione indotta sul territorio nel 2011 è dovuto ai progetti di rifacimento che hanno integrato la ormai storica ricaduta occupazionale, generando in totale circa 1000 posti di lavoro in aziende di costruzione e manutenzione, imprese boschive, personale portuale, cooperative di trasportatori, logistica di movimentazione e società di vari servizi Stima posti di lavoro generati sul territorio dalle attività dell'azienda Anno Slide 26
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