STATO ATTUALE DELL AREA D INTERVENTO

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2 PREMESSA La seguente relazione è finalizzata a valutare la SOSTENIBILITA AMBIENTALE DELL INTERVENTO inerente il Piano di Recupero avente per oggetto la rifunzionalizzazione dell ex Monastero S. Teresa sito nel centro storico del Comune di Tolentino. In particolare si precisa che l impostazione del Piano di Recupero è stata formalizzata, a priori, con riferimento alle norme di cui alla L.R. 14/2008 Norme per l Edilizia Sostenibile, ed al riferimento del Progetto Itaca da cui discendono, rispetto alle quali viene, in questa sede, condotta un attenta valutazione di verifica e compatibilità, incentrata principalmente sugli indirizzi adottati nelle scelte progettuali, i criteri perseguiti e gli accorgimenti che si è ritenuto di porre in atto per una corretta rispondenza dell intervento agli obiettivi di cui alla citata Legge. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il Piano di Recupero di cui agli allegati elaborati grafici riguarda l edificio sito nel Comune di Tolentino, Largo S. Teresa, area classificata dal vigente PRG in zona A sottozona A1 del P.P.A.S. La suddetta area è rappresentata dall immobile ex Monastero S. Teresa, individuato al N.C.E.U. foglio 53 particella 126. STATO ATTUALE DELL AREA D INTERVENTO L area interessata dal presente Piano di Recupero, come già espresso, si trova in via Benedetto Silvio. Il complesso rimane all interno del quartiere Montecavallo del centro storico e occupato un intero isolato, delimitato da quattro vie: vicolo del Monastero a nord, via Benedetto Silvio ad est, traversa del Moro a sud e via degli Ortolani ad ovest. Per detto complesso, ai fini del recupero del patrimonio edilizio esistente, si prevede un intervento di restauro e risanamento conservativo fino alla ristrutturazione con demolizione e ricostruzione di una porzione di edificio.

3 ANALISI DELL AREA D INTERVENTO Il Piano di Recupero, proposto ai sensi della Legge n. 457/85, è stato sottoposto alla verifica della rispondenza del Piano con gli obiettivi dello sviluppo compatibile e sostenibile; è stata fatta una valutazione sul complessivo impatto ambientale, ovvero la diretta incidenza sulla qualità dell ambiente, attraverso il confronto delle trasformazioni previste con le caratteristiche dell ambiente interessato dalle trasformazioni. Dal punto di vista paesistico, l influenza del presente Piano di Recupero sul territorio comunale sarà poco rilevabile in quanto l intervento prevede la ristrutturazione, il riuso e la rifunzionalizzazione del complesso ex Monastero S. Teresa mantenendo la disposizione planimetrica e i rapporti spaziali dell urbanistica del centro storico, e pertanto non modifica in maniera significativa il paesaggio e non interferisce con ambiti di tutela dei piani sovraordinati (P.P.A.R.-P.A.I.-P.T.C.) Dal punto di vista insediativo e socio-economico non si prevedono nuove infrastrutture viarie. Dal punto di vista ambientale, infine, non sono riscontrabili nell area in oggetto particolari valenze, criticità o vulnerabilità tali da rendere indesiderabile qualsiasi trasformazione. Trattasi dunque, di un intervento su un edificio esistente che non comporta un apprezzabile alterazione del contesto ambientale originario e non costituisce pressioni lesive degli attuali equilibri naturali. Si ritiene pertanto che lo studio preliminare finalizzato ad orientare la progettazione del Piano e quindi a consentire un efficace sostenibilità ambientale, debba essere rivolto esclusivamente a fornire indicazioni e a orientare le scelte da assumere con progetto esecutivo riguardo al contenimento del consumo delle risorse naturali ovvero al minore consumo energetico. Infatti, in merito ai criteri di sostenibilità ambientale di cui all art. 5 della L.R. n. 14/2008 atti a garantire: l ordinato sviluppo del territorio, del tessuto urbano e del sistema produttivo; la compatibilità dei processi di trasformazione ed uso del suolo con la sicurezza, l integrità fisica e l identità storico-culturale del territorio stesso; il miglioramento della qualità ambientale, architettonica e della salubrità degli insediamenti; la riduzione della pressione degli insediamenti sui sistemi naturalisticoambientali, anche attraverso opportuni interventi di mitigazione degli impatti;

4 la riduzione del consumo di nuovo territorio, evitando l occupazione di suoli ad alto valore agricolo o naturalistico, privilegiando il risanamento e recupero di aree degradate e la sostituzione dei tessuti esistenti ovvero la loro riorganizzazione e riqualificazione. Il piano di recupero proposto è compatibile in quanto non interessa una trasformazione territoriale e/o urbana ma riguarda il recupero del patrimonio edilizio esistente. Tuttavia sono stati valutati anche i seguenti aspetti: caratteristiche geofisiche del sito; analisi dell area e del contesto; analisi dell accessibilità; caratteristiche di soleggiamento e ventilazione; condizioni climatiche locali; possibili fonti di inquinamento presenti. Per perseguire e promuovere i criteri di sostenibilità ambientale nella redazione del Piano di Recupero sono state analizzate le principali risorse ambientali coinvolte dall attuazione del complesso edilizio: BIODIVERSITA Gli interventi proposti con il Piano di Recupero non comportano un effetto diretto sul sistema della flora e quindi delle biodiversità e della fauna. ACQUA Gli interventi proposti con il Piano di Recupero risultano contenuti nelle dimensioni e non determinano particolari criticità nei confronti della risorsa idrica, sia sotterranea che superficiale. I reflui prodotti saranno raccolti dal sistema fognario comunale. Per quanto riguarda, invece, il risparmio idrico nell uso domestico, dovranno essere previsti in sede di progettazione, l istallazione di rubinetterie con riduttori di flusso e cassette idriche con diversi volumi di acqua per lo scarico.

5 SUOLO E SOTTOSUOLO Tenuto conto che gli interventi non prevedono consumo di suolo e che la regimazione delle acque meteoriche e dei reflui è sostenuta dall attuale rete infrastrutturale del centro storico, non si hanno impatti sulla risorsa suolo e sottosuolo. ARIA L attuazione dell intervento previsto nel Piano di Recupero comporterà sicuramente una variazione delle emissioni in atmosfera legate principalmente alla produzione di CO2 derivante dai i fumi emessi dagli impianti termici. Possiamo considerare gli impatti derivanti dalle emissioni domestiche non significative e/o ininfluenti in quanto la normativa vigente in materia garantisce il controllo e il monitoraggio dei fumi. ENERGIA La realizzazione dell intervento edilizio proposto comporta un utilizzo maggiore della risorsa energia (elettrica e gas metano) che tuttavia può e deve essere regolamentata attraverso l applicazione delle attuali norme in materia di sostenibilità energetico-ambientale. L applicazione dei principi e dei criteri di sostenibilità energetico-ambientale pertanto dovranno essere assunte come una delle principali priorità al fine de contenere al massimo i consumi e le conseguenti emissioni di Co2. Ne deriva che le norme di Piano dovranno assorbire le norme specifiche per il settore edilizio, emanate a livello nazionale e regionale, per migliorare l efficienza energetica degli edifici e per incentivare la produzione di energia rinnovabile. Pertanto, compatibilmente con le specifiche norme e/o restrizioni comunali, in particolare per quanto riguarda la tutela del valore intrinseco del centro storico, dovranno essere istallati impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. PAESAGGIO Considerando che il Piano di Recupero riguarda il recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente non si ritiene che le trasformazioni previste comportino un cambiamento diretto del paesaggio in quanto non ne influenzano la struttura e la percezione.

6 Per quanto sopra esposto, dall analisi dei fattori e delle risorse ambientali coinvolte, si può concludere che il progetto non comporterà impatti in quanto: non sono previste emissioni di inquinanti (se non nella sola fase di attività di cantiere e di trasporto di materiale lungo la strada che comporteranno un innalzamento di polveri e l emissione di gas di scarico ed inquinanti ma limitato alla realizzazione dell opera); non sono previsti apporto di sostanze inquinanti e alterazione dei bilanci idrici; non comporta la sottrazione di superficie agricola; la percezione visiva delle opere rimane pressoché inalterata in quanto l edificato esistente viene recuperato ed ampliato in una composizione planoaltimetrica armonica e ben inserita nel centro storico; il consumo di suolo previsto è ininfluente rispetto al contesto territoriale e al complesso esistente; non comporta aumento del carico urbanistico. Tuttavia, dovranno essere previsti contestuali idonee misure di mitigazione e compensazione e pertanto sono dovranno essere imposti in sede di progettazione esecutiva ulteriori criteri guida da perseguire: le previsioni devono essere caratterizzate da una progettazione ad elevato standard di qualità, sia nelle soluzioni tipologiche, sia nelle soluzioni architettoniche; le previsioni devono essere ad alto contenuto di eco-sostenibilità, puntando con decisione su usi intensi di tecnologie a basso impatto ambientale; le previsioni e le soluzioni tecnico-progettuali devono tendere all ottimizzazione dei fabbisogni energetici complessivi (riduzione e razionalizzazione dei consumi, utilizzo attivo e passivo di fonti di energia rinnovabili, utilizzo di tecnologie evolute ed innovative in grado di sfruttare razionalmente ed efficientemente le fonti energetiche tradizionali).

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