PRIMA PARTE CONTRIBUTI DEI RELATORI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PRIMA PARTE CONTRIBUTI DEI RELATORI"

Transcript

1 PRIMA PARTE CONTRIBUTI DEI RELATORI

2 PROBLEMI ANDROLOGICI IN ETÀ PEDIATRICA Sergio Bernasconi Direttore Clinica Pediatrica e Dipartimento materno-infantile Ospedale dei Bambini, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Il ruolo e l importanza della prevenzione sono ben conosciuti dai pediatri. Basti ricordare l impegno che essi hanno profuso nel diffondere la pratica delle vaccinazioni contro le più frequenti malattie infettive o, più recentemente, la loro opera di educazione sanitaria rivolta a modificare lo stile di vita di gran parte della nostra popolazione infantile rendendolo più adatto a prevenire le condizioni (obesità ecc) che favoriscono le malattie cardiovascolari in età adulta. Da molti anni inoltre i pediatri hanno incluso, non solo nel loro bagaglio culturale ma anche nelle normative contrattuali, il concetto e la pratica del bilancio di salute (1). In età ben definite, in particolare nei primi anni di vita e nel periodo adolescenziale, è importante che i bambini-ragazzi vengano valutati globalmente, al di fuori di qualsiasi malattia acuta, in modo da poter evidenziare alterazioni sia a livello psicointellettivo-relazionale sia a livello fisico che possono essere passate inosservate o essere state sottovalutate in precedenza oppure che possono più facilmente comparire in determinate fasce di età (per esempio, il varicocele sul piano organico o i cosiddetti comportamenti a rischio a livello psico-relazionale). Nel concetto di bilancio di salute vi è perciò il presupposto che per ogni patologia esista un età ottimale per la sua prevenzione e/o individuazione che, in genere, rappresenta anche l età migliore per un tempestivo intervento terapeutico. Nella tabella 1 viene indicato, a titolo esemplificativo, uno schema semplificato e ridotto di strategia di bilancio di salute in età adolescenziale in gran parte mutuato dalle raccomandazioni dell Accademia Americana di Pediatria (2). 1

3 Tab 1 Esempio di bilancio di salute in età adolescenziale Età (anni) Altezza si si si Peso si si si Pressione Arteriosa si si si Esame obiettivo si si si Scoliosi si si si Sviluppo puberale (stadio genitali) si si si Sviluppo psico-socio-comportamentale si si si Stato nutrizionale si si si Nell ambito dello sviluppo psico-socio-comportamentale dovrebbero essere indagati con particolare attenzione gli aspetti sintetizzabili nell acronimo inglese HEADSS (3) (Tabella 2) Tab 2 Valutazione dello sviluppo psico-socio-comportamentale (HEADSS) H home Relazioni familiari, immagine corporea, rapporto con il cibo E education Rendimento scolastico, aspirazioni per il futuro A activities Amicizie, sport, guida di veicoli a motore (casco, cinture), ricerca comportamenti a rischio D drugs Tabacco,alcool, altre droghe S suicide Atteggiamenti psicologici indicativi di tale rischio S sex Attività sessuale, conoscenza dei rischi collegati, contraccezione Nella tabella 3 vengono infine riportati i bilanci di salute previsti dagli Accordi Collettivi nelle diverse Regioni (4), esempio ante litteram di federalismo sanitario. 2

4 Tab 3 Bilanci di salute secondo gli accordi regionali Regione 8-10 anni Abruzzo si Basilicata si Calabria si Campania si si Lazio si si Liguria si si Molise si Piemonte si Toscana si Veneto si si Mi sono soffermato sui bilanci di salute perché nel loro ambito (oltre ovviamente a quello più in generale della valutazione clinica eseguita in occasioni di vario tipo) dovrebbero trovare collocazione gli screening più specificatamente andrologici (5). La necessità che tali screening vengano eseguiti e che il pediatra sia ulteriormente sensibilizzato su questi aspetti deriva da una serie, anche se limitata, di studi epidemiologici (tabella 4) che evidenziano un elevata prevalenza di patologie andrologiche, per lo più indiagnosticate o, per lo meno, trascurate e non risolte in giovani adulti (6). Tab 4 Prevalenza globale di patologie andro-urologiche in età adolescenziale (6). Autore (anno) Popolazione studiata N. soggetti esaminati Età (anni) Prevalenza (%) Gontero (1997) Giovani leva ,8 Rizzotto (1997) ,2 Mondani (2000) ,4 Gioffrè (2002) Accademia Aeronautica ,6 Va segnalato che le differenze di prevalenza trovano, almeno in parte, giustificazione nel fatto che Rizzotto et al. hanno incluso nella loro casistica anche patologie flogistiche dell apparato uro-genitale (circa 17% dei casi) e che Gioffrè et al hanno invece esaminato aspiranti all Accademia Aeronautica che erano già stati preselezionati (6). 3

5 Da questi studi appare comunque che circa 1/3 dei tardo adolescenti-giovani adulti presenta una patologia andrologica. Tale dato epidemiologico appare ancora più grave alla luce dell attuale legislatura che ha posto fine alla leva militare obbligatoria e quindi alle visite attitudinali estese a tutta la popolazione maschile rendendo quindi obsoleto un filtro sanitario quale è stata per anni la visita di leva. Analizzando più in dettaglio i dati epidemiologici suddetti riscontriamo notevoli differenze a seconda del tipo di patologia andrologica presa in considerazione. In altri termini vi sono situazioni patologiche che nella maggior parte dei casi vengono correttamente diagnosticate e trattate nei primi periodi della vita mentre ve ne sono altre in cui la diagnosi è spesso tardiva con possibili conseguenze negative sul piano della salute. A) Tra le forme generalmente trattate in tempi corretti vanno ricordate due tra le patologie più frequenti : il criptorchidismo e l ipospadia. Nel caso del CRIPTORCHIDISMO le percentuali di prevalenza in età tardo adolescenziale variano da 0,06 a 0,4% aumentando fino al 2,8% nel caso di rilevazioni anamnestiche su soggetti quindi già trattati. Più elevate sono invece le prevalenze dei testicoli retrattili (tabella 5). Ciò significa che generalmente il criptorchidismo viene diagnosticato e trattato in epoca precoce in accordo perciò con raccomandazioni, di singoli studiosi e/o di Società scientifiche che si sono succedute da molti anni. Ricordo tra queste ultime la Consensus Conference del 1999 proposta dalla Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP, Presidente S. Bernasconi) e dalla Società di Chirurgia Pediatrica (Presidente A.Pampaloni) che concludeva la terapia medica viene eseguita preferibilmente entro i primi 2 anni. Al termine del trattamento in relazione alla posizione della gonade nasceranno due indirizzi: in casi di discesa completa del testicolo saranno necessari controlli annuali; nei casi di mancata risposta sarà indicata l orchidopessi preferibilmente entro il secondo anno di vita. (7) 4

6 Tab 5 Prevalenza di patologie del contenuto scrotale (6) Autore (anno) Criptorchidismo (%) Testicoli ipermobili / retrattili (%) Belloli (1993) 0,4 4,7 Rizzotto (1997) 2,8 5,1 Gontero (1997) 1,71 1,7 Mondani (2000) 2,1 1,02 Gioffrè (2002) 0,1 0,25 Ufficio leva Lecce 0,06 Non rilevato Poco elevata risulta anche la prevalenza in età adolescenziale di IPOSPADIA collocandosi tra lo 0,08 e lo 0,36% (6). Si tratta per lo più di forme lievi perché quelle più gravi vengono corrette precocemente, considerando che l età consigliata dalla maggior parte degli AA. per l intervento chirurgico varia attualmente tra i 4 e gli 8 mesi (8). È interessante ricordare, nell ambito di un discorso di prevenzione, che l ipospadia rappresenta attualmente il difetto neonatale più comune negli USA, interessando 1 ogni 125 neonati maschi mentre era di 1:250 negli anni 70 (9). Non si conoscono le cause di questo notevole aumento di prevalenza. In linea generale va ricordato che circa il 50% delle forme di ipospadia può essere dovuto ad un difetto di uno o più enzimi che regolano la biosintesi del testosterone (10). Un ulteriore 10% circa è dovuto ad un deficit anche parziale della 5-α redattasi tipo II (11) e solo una piccola percentuale ad alterazioni del recettore degli androgeni (12). Nella maggior parte dei casi pertanto l eziologia rimane sconosciuta. Si è però ipotizzato che un fattore causale importante possa essere rappresentato dagli Endocrine Disruptors Chemicals (EDCs), cioè da agenti chimici sintetici o naturali attivi a livello endocrino e diffusi nell ambiente. Queste sostanze potrebbero interferire con i sistemi ormonali mimando, bloccando o alterando la normale azione ormonale durante periodi critici dello sviluppo fetale ed embrionale (13). In teoria l esposizione a EDCs ad azione antiandrogena durante il periodo di sviluppo del sistema genito-urinario potrebbe alterare la normale differenziazione maschile e provocare ipospadia. E stato inoltre ipotizzato 5

7 che l ipospadia, insieme al criptorchidismo, alla diminuita qualità dello sperma e al cancro testicolare, possa coesistere in alcuni soggetti come parte della sindrome di disgenesia testicolare (14). B) Tra le forme che possono più frequentemente giungere all età adulta senza che vi sia stata una corretta diagnosi e/o terapia vi è il VARICOCELE. Per quanto riguarda questa patologia vorrei sinteticamente sottolineare 4 aspetti: 1) Sul piano epidemiologico, come si può vedere dalla tabella 6, la prevalenza nel giovane adulto è elevata collocandosi in media intorno al 12% e varia secondo l età e la metodica di rilevamento utilizzata. 2) Il varicocele è una malattia progressiva in quanto la sua prevalenza aumenta significativamente dopo i 13 anni di età. E stato infatti riportata una prevalenza dello 0.92% tra i 2 e i 10 e dell 11% tra gli 11 e i 19 anni (15). 3) Anche se non esiste sempre un unanimità di pareri, sulle seguenti indicazioni sembra esservi una generale concordia per intervenire (per lo più con l embolizzazione): asimmetria testicolare, sintomatologia dolorosa testicolare, alterazione parametri seminali, entità del varicocele. 4) Il fatto che nella maggior parte dei casi il varicocele si sviluppi in età adolescenziale lo rende difficilmente diagnosticabile dal pediatra. Nonostante infatti esistano molteplici motivazioni storiche, legislative, culturali ed assistenziali per cui il pediatra dovrebbe farsi carico di una fascia di età comprensiva dell adolescenza (quindi fino ai 18 anni) solo l 8-17% dei ragazzi della fascia di età anni viene seguito dal pediatra contro una percentuale variabile dal 45 al 68% della fascia di età anni (16). Questi dati variano poi molto da Regione a Regione ed è possibile che queste percentuali di copertura adolescenziale tendano a diminuire nel tempo vista la progressiva diminuzione del numero nazionale dei pediatri. 6

8 Deve inoltre essere ricordato che l attuale accordo collettivo nazionale riconosce alle famiglie una scelta pediatrica obbligatoria solo fino ai 6 anni mentre è facoltativa tra i 6 e i 14 e legata a situazioni particolari (per lo più malattie croniche) dopo questa data. D altra parte l adolescente non viene generalmente visto dal medico di medicina generale e rimane in una specie di terra di nessuno sul piano dell educazione e prevenzione sanitaria. Tab 6. Prevalenza di varicocele in età adolescenziale (6) Autore Popolazione studiata Numero soggetti esaminati Età (anni) Prevalenza (%) Metodologia diagnostica Dir.Gen. leva Giovani leva ,2 Esame clinico (1989) Pericolo Giovani leva ,12 (1990) Belloli (1993) Studenti ,7 Distretti militari Giovani leva ,9 (1997) Rizzotto Giovani leva ,5 (1997) Gontero Giovani leva ,9 (1997) Mondani Giovani leva ,17 (2000) Camoglio (2001) Studenti ,5 Esame clinico Doppler Gioffrè (2002) Accademia Aeronautica ,9-9,16 Esame clinico Doppler Teletermografia Ho finora fatto cenno a situazioni di patologia andrologica che sono da molto tempo note e studiate sia dai pediatri sia dagli andrologi. Negli ultimi anni sono state però portate all attenzione della comunità scientifica e del mondo sanitario altre situazioni di interesse andrologico che richiedono un maggior approfondimento ed una maggiore conoscenza generale. Mi riferisco da un lato al problema del doping, dall altro alla prevenzione della fertilità nei pazienti oncologici. Per quanto riguarda il primo aspetto è stato calcolato che il fenomeno doping potrebbe interessare dal 3 al 5% di bambini che praticano sport con percentuali anche più alte in base all età e al livello di compe- 7

9 tizione (17). Tra le sostanze dopanti vi sono gli steroidi anabolizzanti che vengono utilizzati per migliorare la quantità e la funzionalità della massa muscolare ma di cui sono ben noti gli effetti negativi su vari organi ed apparati tra cui quello riproduttivo. Nella tabella 7 sono riportate le percentuali di ragazzi dai 9 ai 13 anni che hanno riferito tramite questionari anonimi di aver utilizzato steroidi anabolizzanti (18). Penso che la giovane fascia di età considerata e i valori numerici significativi riferiti siano ampiamente sufficienti a raccomandare una particolare attenzione nel ricercare e prevenire questa forma di droga. Tab 7 Percentuale di studenti che hanno riferito l uso di steroidi anabolizzanti. 9 anni Maschi (%) 0 0 3,5 1,4 5,3 Femmine (%) 0 1,3 2,5 5,1 0 Per quanto riguarda infine la prevenzione della normale fertilità in pazienti adolescenti affetti da neoplasia si tratta di un problema divenuto sempre più attuale nella misura in cui i risultati in campo oncologico sono nettamente migliorati. Alcune società scientifiche o gruppi di studio hanno iniziato a discutere linee guida o codici di good practice allo scopo di limitare i danni da radiazione e/o chemioterapia a livello gonadico e di organizzare banche del seme per gli adolescenti sessualmente maturi. In conclusione è importante che nella formazione pediatrica siano presenti le problematiche andrologiche e che, soprattutto a livello adolescenziale, vengano organizzati, insieme ad andrologi o medici di medicina generale bilanci di salute e/o screening mirati ad aspetti andrologici BIBLIOGRAFIA 1. Grimm KCT. I bilanci di salute. In : Dershwitz RA (ed) Pratica Pediatrica ambulatoriale. Ed italiana, Milano: Mediserve 1997:

10 2. American Academy of Pediatrics: Committee on Practice and Ambulatorial Medicine. Recommendations for preventive pediatrics health care. Pediatrics 1995;96: Neinstein LS, Shapiro JR. Pediatrician s self-evaluation of adolescent health car training, skills, and interest. J Adolesc Health Care 1986;7: De Luca G. I bilanci di salute all adolescente. Riv Ital Med Adolesc 2004;2: Jacquin P. L andrologie à l adolescence : objectifs et moyens d un abord prèventif. Arch Pèdiatr 1996 ;3 : Ruggiero L, Civino A, DeFilippis R. Epidemiologia delle più comuni patologie andro-urologiche nell adolescente. Riv Ital Med Adolesc 2003;1: De Sanctis C, Lala R. Diagnosi e terapia medico chirurgica del criptorchidismo. SIEDP News 1999;2: Stokowski L. Hypospadias in the neonate. Adv Neonatal Care 2004;4: Paulozzi LJ, Erickson JD, Jackson RJ. Hypospadias trends in two US surveillance systems. Pediatrics 1997;100: Aaronson IA, Cakmak MA, Key LL. Defects of the testosterone biosynthetic pathway in boys with isolated hypospadias. J Urol 1997;157: Silver RI, Russell DW. 5Alpha-reductase type 2 mutations are present in some boys with isolated hypospadias. J Urol 1999;162: Baskin LS. Hypospadias. Adv Exp Med Biol 2004;545: Landrigan P, Garg A, Droller DBJ. Assessing the effects of endocrine disruptors in the national children s study. Environ Health Perspect 2003;111: Skakkebaek NE, Rajpert-De Meyts E, Main KM. Testicular dysgenesis syndrome : an increasingly common developmental disorder with environmental aspects. Hum Reprod 2001;16: Akbay E, Cayan S, Doruk E, Duce MN, Bozlu M. The prevalence of varicocele and varicocele-related testicular atrophy in Turkish children and adolescents. Br J Urol 2000;86: Angeloni S. Assistenza dell adolescente.tanti buoni motivi perchè il pediatra sia il referente della salute dell adolescente. Riv Ital Med Adolesc 2004;2:6-8. 9

11 16. Marchi A, Bollini A, Borghi F. Il doping tra gli adolescenti. Riv Ital Med Adolesc 2004;2: Faigenbaum AD, Zaichkowsky LD, Gardner DE, Micheli LJ. Anabolic steroid use by male and female middle school students. Pediatrics 1998;101:6 18. Wallace WH, Thomson AB. Preservation of fertility in children treated for cancer. Arch Dis Child 2003;88:

12 RUOLO DELL ANDROLOGIA NELL ETÀ GIOVANILE Franco Dondero Cattedra di Endocrinologia. Dipartimento di Fisiopatologia Medica I Università di Roma La Sapienza - Policlinico Umberto I. L andrologo, esperto in una delle più recenti specializzazioni, viene giornalisticamente e comunemente (e, in realtà, con un paragone abbastanza condivisibile) definito il ginecologo del maschio. Tecnicamente l andrologia è quella nuova branca della medicina, che si occupa del maschio e del suo apparato riproduttivo; sotto l aspetto ormonale, genitale, sessuale, psicologico e riproduttivo. In particolare dello sviluppo puberale, della fertilità e della sessualità. Il ruolo dell andrologo, come di ogni altro specialista, è e dovrà sempre essere, quale che sia la sua specifica competenza, quella del medico. Egli, secondo scienza e coscienza, deve agire con prudenza, perizia e competenza, e con comprensione, nei confronti delle persone che a lui si affidano. La sua azione si esplica nella prevenzione, nella diagnosi, nella terapia e nella compassione. Chi si affida, consapevolmente e razionalmente, al suo medico non è solo un cittadino od un utente ma una persona (essere umano in quanto tale). Né solo cittadino o utente quando è malato, ma paziente (dal latino patiens-entis, participio presente di: pati sopportare/patire ). Ecco perché alla tecnologia si deve sempre associare la compassione (dal latino cristiano compassio-onis, der. di pati patire/sopportare quale calco sul greco sympàtheia comunità di dolore ), quell atteggiamento comprensivo e soccorrevole ad uno stato penoso, che non può né deve essere mai dimenticato durante l atto medico e paramedico. Nell atto terapeutico la scienza medica occidentale, pur nel massimo rispetto per le cosiddette medicine alternative, ritiene che l atto medico, in tutte le sue fasi, debba essere basato sulla evidence based medicine; espressione coniata da medici di lingua inglese e spesso tradotta in maniera troppo libera e fuorviante con medicina basata sulla evidenza. In realtà il vero significato è quello di medicina basata sulla evidenza scientifica / sulla prova. 11

13 Ovviamente l azione del medico-andrologo italiano si svolge nel ed è condizionata dal particolare momento storico in cui si esplica; in particolare non può non essere sensibile a tutti gli aspetti della civilizzazione industriale del proprio Paese, e quindi rispettare consapevolmente anche l aspetto economico. Nella prima fase di programmazione economica il rapporto fu quello rischio/beneficio; successivamente di rapporto costo (la spesa necessaria per compiere una qualsiasi operazione economica)/beneficio (giovamento, sollievo, vantaggio). L aumento della spesa sanitaria e le attuali condizioni finanziarie hanno finito, involontariamente?, con il far pendere la bilancia, a mio avviso in maniera sicuramente eccessiva, quasi esclusivamente sul costo economico. Quale conseguenza, la creazione di Aziende Ospedaliere, a direzione sempre più prevalente del Direttore Generale a scapito del Direttore Sanitario, avendo quale finalità predominante un pareggio tra entrate e uscite economiche. Cioè una Azienda Ospedaliera (organismo composto di persone e beni, diretto al raggiungimento di un fine economico) diretta da un Manager (direttore, gestore, amministratore, gerente) adeguandosi alle regole del moderno Management (direzione, gestione amministrativa). Il concetto è sicuramente molto saggio ed opportuno, ma con il rischio di trascurare il significato di prevenzione sanitaria e di Ospedale, nonché di beneficio sanitario e del paziente. Ovviamente, tutti i sanitari devono rispettare le disponibilità economiche: MAI LO SPRECO! Ma, altrettanto ovviamente, nel rispetto della DIGNITA di ogni malato e delle sue NE- CESSITA. In caso contrario i pazienti con malattie rare od inguaribili (anche in andrologia) potrebbero essere trascurati?! I Medici di Medicina Generale, gli Specialisti (anche gli andrologi), gli Ospedali, i Policlinici Universitari: a) creano salute; b) creano nuovo sapere con la ricerca; c) creano futuri Medici e Specialisti; d) con l informazione, la prevenzione e la terapia, evitano, curano, ed impediscono ricadute e/o patologie secondarie (recando quindi anche notevole vantaggio economico). Quale conseguenza finale un beneficio che non potrà che essere nettamente superiore al costo economico immediato. L incomprensione che si è creata e si accresce tra persone, medici e strutture sanitarie ha spinto il Presidente della FNOMCeO a scrivere una lettera aperta al Presidente della Repubblica sottolineando che la categoria medica è accerchiata e ingiustamente colpevolizzata... per il peso delle incombenze burocratiche e dal netto prevalere dell interesse 12

14 economico su quello professionale, con nocumento al rapporto di fiducia medico-paziente, primo fondamento di ogni tipo di cura (1). Importante è il punto di vista del Sen. Cesare Cursi, Sottosegretario Ministero della Salute, secondo cui: a) bisogna abbattere i casi di errore medico che sono veramente troppi (denunce); b) bisogna coinvolgere direttamente la FNOMCeO che deve prendersi le proprie responsabilità e c) necessita un atteggiamento di severità degli Ordini a carico dei Medici (2). Il Presidente scriveva quindi una nuova lettera aperta al Presidente della Repubblica ribadendo alcuni concetti. La categoria medica è accerchiata e colpevolizzata; vi è un eccessivo peso burocratico; vi è un aumento progressivo dell interesse economico. Inoltre vi è una carenza di finanziamento per il SSN e si va ingiustamente generalizzando un idea di malasanità (3). E interessante quindi il parere del dott. Nordio, Magistrato e Presidente della Commissione Riforma del Codice Penale, a proposito della malpractice. L operato del Medico va sottoposto al controllo della Magistratura per evitare casi di malasanità. Nella pratica questo controllo si può però tradurre in una crescente severità dei Giudici (provato nesso causale per condotta omissiva in probabilità di guarigione del 30%). Vi è un aumento esponenziale di denunce e cause (risarcimento e transazione), protette dalla vereconda motivazione del/i malato/i. Il progetto del nuovo codice penale mira a circoscrivere i casi di responsabilità medica definendo meglio, in termini generali, il nesso di causalità, e, in termini specifici, il profilo della colpa (4). Una malaccorta individuazione e trasformazione di principi in diritti concreti può portare a conseguenze erronee. Esistono la TAC e la RMN: dunque sono risolti tutti i problemi di diagnostica strumentale. Esistono tante nuove e complesse analisi: dunque sono risolti i problemi di diagnostica di laboratorio. Esistono tanti nuovi farmaci e tante nuove tecniche chirurgiche: dunque sono risolti i problemi terapeutici. Il malato deve guarire; se non guarisce vi è stato un errore medico (5). Si assiste ad una triste dissociazione tra progressi tecnologici e medicina. Mano a mano che in medicina è venuto crescendo il peso della tecnologia essa... minaccia di oscurare l importanza del rapporto medico-paziente e la considerazione del malato come persona, con il risultato che mentre la efficacia dell atto medico aumenta, non aumenta parallelamente la soddisfazione dei pazienti (6). 13

15 La buonasanità deriva da una corretta interazione tra Paziente, Medico e Stato. Il Medico interagisce con il Paziente che richiede aiuto e conforto. Il Medico interagisce con lo Stato che gli fornisce mezzi e strutture. Il Paziente interagisce con lo Stato pagandogli con le tasse dei servizi e richiedendone la realizzazione. Lo Stato interagisce con Medici e Pazienti come responsabile delle strutture sanitarie, della prevenzione delle malattie e della tutela dell ambiente, e non solo dell attività clinicoterapeutica (7). Nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo si afferma che ogni persona ha diritto ad un livello di vita adeguato, che assicuri a lui ed alla sua famiglia la salute ed il benessere, l alimentazione, il prestigio, la casa, la assistenza medica ed i servizi sociali necessari (1948, art. 25). E secondo l OMS la salute è uno stato di benessere sociale, e non solo la assenza di affezioni o malattie (la salute implica quindi un concetto individuale perché è rivolta al benessere possibile del singolo, e di prevenzione) (OMS, 1946). Ora in medicina la prevenzione consiste e si esplica classicamente in tre momenti: a) nell impedire il verificarsi od il diffondersi di fatti non desiderati o dannosi; b) nell evitare che si verifichi uno stato patologico e c) nel fare una diagnosi precoce che consenta di guarire la malattia e di impedirne le complicanze. La prevenzione è soprattutto informazione. L informazione riguarda l individuo, la famiglia, la scuola, le Associazioni di familiari, le Associazioni di volontariato Onlus, le strutture sanitarie e le forze politiche regionali e nazionali. Un importante studio della SIA (nel Congresso Nazionale della Società, Trieste, 2004) ha rivelato che i giovani sono poco informati, che la loro vita sessuale è spesso a rischio e che un adolescente su tre soffre di patologie dell apparato genitale. Ora già nell adolescenza è fondamentale un informazione andrologica sul fumo di sigaretta, sui cannabinoidi, su ecstasy, crack, eroina e cocaina, sull alimentazione, sull igiene, sullo sport (la tragedia di ragazzi di anni che già usano sostanze dopanti) e sull inquinamento ambientale. Un altro esempio di prevenzione andrologica nell età giovanile riguarda il comportamento sessuale: usare sempre il preservativo, evitare pratiche sessuali a rischio, rivolgersi subito al medico se sintomi genitali locali, informare il medico con chiarezza e sincerità, praticare tutti gli accertamenti richiesti, seguire attentamente la terapia, informare la partner 14

16 e controllare sempre la guarigione propria e della partner. Altro esempio fondamentale, ad esempio, è insegnare anche ai ragazzi (come nelle giovani donne si insegna la tecnica dell autocontrollo del seno) l importanza dell auto esame dei testicoli. La prevalenza del tumore testicolare infatti è di 5 casi ogni ed è in preoccupante continuo aumento; molti sono maligni; l età più colpita è tra i 16 e 40 anni; con una diagnosi precoce è oggi possibile ottenere sino al 90% di guarigione. In conclusione il ruolo dell andrologo nell età giovanile è fondamentale poiché portatore di conoscenza, attore attivo di informazione e quindi di prevenzione, esperto e coscientemente abile nella diagnosi e nella terapia precoce. Punto medico di riferimento per la famiglia ed il giovane che si sono a lui affidati, in strettissima collaborazione con la Società Civile, le strutture sanitarie e la programmazione politica. BIBLIOGRAFIA La definizione dei lemmi è tratta dal Nuovo Vocabolario Illustrato della Lingua Italiana di G. Devoto e G. C. Oli. Edizione a cura di G. C. Oli e L. Magini. Casa Editrice Felice Le Monnier S.p.A. Prima Edizione: Agosto Lettera del Presidente. Sito on line della FNOMCeO. Comunicato n. 38, La Stampa e Trasmissione radiofonica Baobab. 8/11/ Lettera del Presidente. Sito on line della FNOMCeO. Comunicato n. 41, Nordio C. Intervento al CVI Congresso della Società Italiana di Chirurgia. Sito on line della FNOMCeO, 15 novembre De Rosa F. Locuzione III Congresso Nazionale SIMIT, Firenze 11 ottobre Cagli V. Malattie come racconti. Armando Editore, 2004, pag 8 7. De Rosa F. Protocolli, Linee Guida e Medicina Individuale. Giornale Italiano di Malattie Infettive. Supplemento n. 2,

17 LE ATTENZIONI SUL BAMBINO Giuseppe Saggese e Silvano Bertelloni Dipartimento di Pediatria, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, Pisa Nell ambito delle patologie andrologiche nel bambino e nell adolescente si possono individuare quattro gruppi di condizioni, cioè le patologie di frequente osservazione, con cui tutti i pediatri e, più in generale, tutti i medici si trovano a confrontarsi nel corso della loro attività professionale, cioè criptorchidismo e varicocele. Vi sono poi quelle di non frequente osservazione, ad esempio infezioni testicolari, torsione del funicolo, che sono due condizioni acute e quindi di difficile prevenzione, differente volume testicolare, macrorchidismo; quelle di rara osservazione, come ambiguità genitali, microlitiasi testicolare, tumori gonadici; infine vi è un capitolo emergente relativo alla patologia andrologica da contaminazione ambientale il cui impatto sulla salute andrologica rimane però da determinare e la cui prevenzione è sicuramente più complessa dell intervento dei soli medici. Per quanto riguarda la prevenzione, può essere opportuno prendere a modello le condizioni del primo gruppo, cioè criptorchidismo e varicocele, sia per la loro frequenza sia per le possibilità che un percorso diagnostico-terapeutico tempestivo e razionale può avere nel ridurre importanti problemi in età adulta, come quelli legati ad una ipofertilità o a una infertilità. CRIPTORCHIDISMO Con il termine criptorchidismo (χρυπτος, nascosto; ορχκ, testicolo) si indica quella condizione clinica caratterizzata dalla mancata discesa di uno o ambedue i testicoli nello scroto con arresto lungo il fisiologico tragitto di discesa (1). Tale condizione rappresenta la più frequente anomalia dell apparato riproduttivo nell uomo e riveste a tutt oggi un particolare interesse sia per i molteplici quadri clinici a cui può essere associata questa anomalia nelle forme a patogenesi complessa sia per il rischio di 16

18 infertilità e di neoplasia in età adulta presente anche nel criptorchidismo isolato (1, 2). Per tali motivi il criptorchidismo può essere considerato una vera e propria patologia sociale. Tenendo presente che è affetto da criptorchidismo il 3-5% dei nati a termine e il 9-30% dei nati pretermine (1) e che in Italia nell anno 2000 sono nati circa maschi, si può calcolare che nel nostro paese nascano almeno bambini criptorchidi all anno. Sebbene molti di questi neonati presenteranno una discesa spontanea dei testicoli nel I anno di vita, teoricamente circa bambini restano ogni anno criptorchidi, necessitando di appropriati percorsi diagnostici e terapeutici. Tuttavia, diverse incertezze ancora sussistono su questo argomento. Ciò dipende probabilmente dall esiguo numero di studi clinici randomizzati su casistiche omogenee, per valutare la reale efficacia dei vari tipi di trattamento, medico e chirurgico, e dai pochi studi di follow-up a lungo termine (2-3). La diversità dei dati presenti in letteratura può anche dipendere dal fatto che in alcuni studi sono stati probabilmente inseriti bambini con testicoli retrattili, determinando il rilievo di un eccessivo numero di risposte falsamente positive con la terapia ormonale, a cui è conseguita la speranza di troppe aspettative da tale tipo di trattamento (1, 2). Basi fisiopatologiche Nonostante i progressi che vi sono stati nella individuazione dei meccanismi di discesa del testicolo nello scroto, le basi fisiopatologiche del criptorchidismo rimangono ancora oggi non del tutto note (1). In linea generale si ritiene che la mancata discesa nella gonade possa essere riconducibile a cause endocrine, anatomiche e genetiche (1, 3). L'osservazione clinica che pazienti con insufficienza gonadica primitiva o secondaria spesso presentano una mancata discesa dei testicoli nello scroto alla nascita (1) unitamente al rilievo che in molti bambini con criptorchidismo non sono rilevabili ostacoli meccanici alla migrazione della gonade (2) ha portato ad ipotizzare una patogenesi ormonale di questa condizione. In effetti, Job e collaboratori (4) negli anni 70 rilevarono ridotti livelli di LH e di testosterone tra il 3 ed il 6 mese di vita in lattanti criptorchidi rispetto a bambini con discesa spontanea postnatale del testicolo, per cui suggerirono che un deficit parziale e transitorio di gonadotropine potrebbe rappresentare la base patogenetica del criptor- 17

19 chidismo. Secondo una recente teoria, questo deficit ormonale potrebbe esplicare il suo effetto attraverso una mancata androgenizzazione del nervo genito-femorale nella vita fetale (2). Questa ipotesi patogenetica ha sicuramente contribuito al diffondersi della terapia ormonale nel tentativo di ricreare con i farmaci un assetto endocrino che si riteneva deficitario. In tale maniera si presupponeva inoltre di "correggere" le anomalie nel processo di sviluppo della linea germinativa presenti nel testicolo criptorchide (1, 2), con l'obiettivo di migliorare le prospettive di fertilità in età adulta (4). Sebbene ridotti livelli di gonadotropine possano essere presenti in alcuni pazienti (2, 4), più recenti dati non hanno confermato il deficit ormonale (5, 6), mettendo in evidenza, con più moderne tecniche di dosaggio ormonale e con una più accurata selezione dei pazienti, che la maggioranza dei lattanti criptorchidi presenta livelli di gonadotropine e di testosterone del tutto normali (5, 6). Per quanto riguarda le altre ipotesi patogenetiche, in un certo numero di pazienti (30-40%) sono state individuate alterazioni anatomiche che possono impedire la normale discesa del testicolo nello scroto (1, 2). E' stato prospettato che tali anomalie potrebbero essere la conseguenza di alterazioni del processo di sviluppo e differenziazione del gubernaculum testis e/o delle strutture wolffiane su base casuale o genetica (2). Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, è stato dimostrato che topi nei quali era stata indotta una distruzione selettiva del gene HOXA10 presentavano anomalie, come sviluppo del gubernaculum, criptorchidismo bilaterale, alterata spermatogenesi e/o sterilità, simili a quelle del criptorchidismo umano (7). Il gene HOXA10 (cromosoma 7), fa parte di una famiglia di geni regolatori della crescita e della differenziazione cellulare durante lo sviluppo embrionario (geni Homeobox) e viene espresso da tessuti che danno origine alle gonadi e al tratto uro-genitale (7). Nell uomo, è stato rilevato un aumento di mutazioni e di polimorfismi nel gene HOXA10 in bambini con criptorchidismo (rispettivamente 30 e 66 %) rispetto a controlli normali (8), suggerendo che alterazioni di questo gene potrebbero essere in causa in una discreta percentuale di pazienti. Tale dato non è stato confermato però in un nostro recente studio, nel quale non abbiamo trovato alcuna mutazione per il gene HOXA10 e solo 2 polimorfismi (9). Tale rilievo, unitamente al fatto che l analisi di un altro gene implicato nella discesa testicolare (INSL3) ha messo in evi- 18

20 denza un esigua presenza di mutazioni (10), suggerisce che alterazioni monogeniche siano in causa solo in una minoranza di soggetti. Terapia ormonale del criptorchidismo: i farmaci In tabella 1 sono riportati i principali ormoni utilizzati nella terapia medica del criptorchidismo, i relativi schemi terapeutici e le dosi usualmente utilizzate nella pratica clinica (1, 3, 11). Le maggiori esperienze cliniche sono quelle relative alla gonadotropina corionica (hcg), con azione LH-simile, e alla gonadorelina (GnRH) (3, 11). Tali ormoni sono stati utilizzati da soli o in associazione tra loro o in combinazione con altri farmaci (Tab. 1). Per quanto riguarda la gonadotropina umana della menopausa, ad azione FSH simile, da alcuni autori utilizzata in associazione all'hcg (12), deve essere ricordato che l'indicazione "terapia del criptorchidismo" non è riconosciuta dal Ministero della Sanità, per cui questo ormone non può essere prescritto con questo scopo a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Terapia del criptorchidismo: i risultati sulla discesa testicolare Nei numerosi studi clinici della letteratura esiste una estrema variabilità di risultati con la terapia ormonale. Ciò può essere attribuito a vari fattori, come differente numerosità ed omogeneità delle casistiche esaminate, tipo di terapia, età di trattamento, posizione del testicolo ritenuto, accurata esclusione o meno di testicoli retrattili (2, 3, 11-15). Per valutare la reale efficacia dell hcg e del GnRH utilizzati da soli nell indurre la discesa di testicoli criptorchidi nello scroto, un'analisi critica della letteratura (11) ha preso in esame i dati dei principali 33 studi non randomizzati comparsi in letteratura tra il 1958 e il 1990 per un totale di 4524 testicoli ritenuti. Nello stesso studio è stata inoltre condotta una metanalisi su 9 studi randomizzati in doppio cieco effettuati tra il 1975 e il 1990 per un totale di 1174 testicoli criptorchidi. Negli studi non randomizzati, è stato rilevato un successo, definito come la discesa della gonade nello scroto, lievemente superiore per il GnRH (47%) rispetto all'hcg (33%). Tale differenza non era invece presente prendendo in considerazione solo gli studi randomizzati nei quali è stata rilevata una percentuale non significativamente differente di successi con i due tipi di trattamento ormonale (hcg 19% e GnRH 21% negli studi che non ave- 19

21 vano escluso con sicurezza i testicoli retrattili; hcg 19% e GnRH 12% negli studi che avevano escluso i testicoli retrattili) (Tab. 2). La terapia ormonale è risultata inoltre significativamente più efficace del placebo (Tab. 2). Per cercare di spiegare la variabilità di risposta nei singoli studi clinici, è stato analizzato l impatto di alcuni parametri sulla risposta al trattamento medico. La posizione della gonade ritenuta è risultata il parametro più importante; la massima efficacia è stata riscontrata nei testicoli prescrotali (59 %) e scrotali alti (57%), mentre quella minima è stata rilevata nelle gonadi ritenute in sede addominale (14%). Nei testicoli inguinali è stato trovato un risultato intermedio (47%) (11). Non sono state invece rilevate differenze significative nell efficacia delle due terapie ormonali in rapporto al tipo di criptorchismo (monolaterale o bilaterale) e all età al momento del trattamento (11). Per quanto riguarda il trattamento combinato con hcg e hmg (Tab. 1), uno studio su una casistica sufficientemente numerosa (214 testicoli criptorchidi in 163 pazienti) ha messo in evidenza risultati analoghi a quelli riscontrati negli studi non randomizzati con il solo hcg (Tab. 2) (12). Anche con questo schema terapeutico i risultati migliori sono stati osservati nei testicoli localizzati in sede pre-scrotale (90%), e i peggiori in quelli situati in sede addominale (12%); una percentuale di successo intermedia (30%) è stata rilevata per i testicoli inguinali (12). Non sono emerse differenze tra criptorchidismo monolaterale (36.6% di successi) e bilaterale (39.2% di successi). La terapia sequenziale con GnRH e hcg ha mostrato una percentuale di successo analoga a quella degli altri schemi terapeutici (Tab. 2) (13, 14). Anche con questo tipo di trattamento non sono state trovate differenze significative tra criptorchidismo monolaterale e bilaterale, mentre la posizione della gonade è risultata il fattore maggiormente in grado di condizionare la discesa del testicolo (13, 14). Lala e collaboratori (14) in uno studio su 338 testicoli criptorchidi in 295 bambini hanno infatti trovato che i testicoli prescrotali presentavano una risposta positiva alla terapia nel 75.2% dei casi, mentre ciò avveniva solo nel 2.1% di quelli addominali; i testicoli inguinali hanno presentato un tasso di successi intermedi (23.4%) (14). Una volta normalizzata la risposta in base 20

22 alla sede di ritenzione, non sono emerse differenze significative in rapporto all età di trattamento (14). Recentemente, abbiamo comparato l'efficacia delle varie forme di terapia ormonale in un gruppo omogeneo di bambini con criptorchidismo inguinale monolaterale. I nostri risultati hanno messo in evidenza risultati simili con i vari tipi di trattamento e un efficacia abbastanza scarsa (Tab. 3) (15). Non sono inoltre emerse differenze in base all'età del bambino al momento dell esecuzione della terapia. Il nostro studio ha anche messo in evidenza che tutte le varie terapie ormonali sono gravate da un certo numero di riascese secondarie, cioè dalla risalita in posizione extrascrotale del testicolo dopo una risposta positiva a breve termine (Tab. 3), confermando alcuni dati della letteratura (3, 11-14). Tale rilievo indica la necessità di rivalutare il paziente dopo alcuni mesi dalla sospensione del trattamento prima di dare un giudizio definitivo sull'efficacia della terapia medica (3). Per quanto riguarda l'orchidopessi chirurgica, un'analisi critica dei risultati pubblicati in letteratura negli ultimi 70 anni, per un totale di 8425 testicoli criptorchidi, ha dimostrato un percentuale media di insuccessi pari al 16% (Tab. 2) (16). Tale percentuale risultava simile anche per gli studi tra il 1985 e il 1995, suggerendo che il miglioramento delle tecniche operatorie non abbia determinato variazioni considerevoli nell'outcome del testicolo ritenuto trattato chirurgicamente (16). Come nel caso della terapia medica, la maggiore percentuale di insuccessi è stata rilevata nei testicoli ritenuti in sede addominale (16). Terapia del criptorchidismo: la fertilità in età adulta Questo aspetto rappresenta quello ancora meno definito nell'ambito della terapia ormonale o chirurgica del criptorchidismo (3), in quanto la valutazione dell'efficacia del trattamento viene usualmente effettuata in base alla discesa dei testicoli nella loro sede naturale, presupponendo che, con il riposizionamento dellla gonade nello scroto, si possa determinare, in tutto o in parte, anche di una reversibilità od un arresto degli effetti collaterali legati alla malposizione (1-3). Si tratta in realtà di un "end point" surrogato, in quanto facilmente valutabile in un breve periodo di tempo, mentre gli "end points" veri sono la riduzione dell'infertilità e del 21

23 rischio neoplastico in età adulta nei soggetti trattati rispetto a quelli non trattati (2, 3). Tali end points sono difficilmente valutabili in quanto richiedono studi di follow-up protratti per lungo tempo (3). Inoltre, per quanto riguarda la fertilità non vi è uniformità di consensi, in quanto nella maggioranza degli studi è stato valutato il liquido seminale, ma non la paternità, che dovrebbe invece rappresentare il parametro più importante da tenere in considerazione (2). Infine, per quanto riguarda l'influenza dell'età di trattamento, sono disponibili solo pochi dati relativi all'evoluzione in età adulta dei bambini trattati precocemente, cioè entro il 1 e 2 anno di vita (3). Una recente revisione di oltre 1900 pazienti ha messo in evidenza una importante riduzione della percentuale di azoospermia in soggetti con criptorchidismo bilaterale trattati rispetto a quella dei pazienti non trattati (17). E stata invece rilevata una analoga percentuale di azoospermia in adulti ex-criptorchidi monolaterali trattati con terapia medica o chirurgica rispetto a quelli non trattati (Tab. 4) (17). È stato quindi prospettato che, mentre la terapia, medica e/o chirurgica, potrebbe determinare un effettivo miglioramento della funzione esocrina testicolare nei pazienti con criptorchidismo bilaterale; il trattamento potrebbe essere meno influente ai fini della fertilità nei pazienti con criptorchidismo monolaterale (17, 18). In questi ultimi, la fertilità potrebbe comunque essere meno compromessa di quanto ritenuto in passato. Tale ipotesi sembra essere avvalorata da recenti dati sulla paternità di adulti ex-criptorchidi monolaterali nei quali non sono state rilevate differenze significative rispetto a un gruppo di controllo [322/359 (89.7%) vs 413/443 (93.2%)] (18). Tali rilievi suggeriscono che, in alcuni pazienti con criptorchidismo, potrebbe essere presente una displasia primitiva della gonade, che si manifesterebbe con la mancata discesa del testicolo in epoca infantile e con l'infertilità in età adulta indipendentemente dalle modalità di trattamento (3, 9). Per quanto riguarda la terapia ormonale, una certa efficacia nel migliorare la funzione esocrina testicolare da parte della somministrazione di hcg prima dell orchidopessi chirurgica è stata rilevata da Isidori e coll. (19); sebbene tale rilievo sia stato ottenuto in una casistica piuttosto limitata. Recentemente è stata messa in evidenza una significativa riduzione del volume testicolare, che è un indice della funzione testico- 22

24 lare esocrina, in adulti ex-criptorchidi che avevano ricevuto un trattamento con hcg prima dell orchidopessi rispetto a quelli trattati solo con terapia chirurgica (20). L effetto negativo della terapia ormonale in epoca prepuberale sul volume testicolare in età adulta è stato messo in relazione con il rilievo che il trattamento con hcg sembra essere in grado di determinare un significativo incremento del processo di apoptosi (morte cellulare programmata) nei testicoli criptorchidi rispetto a testicoli di controllo e a testicoli criptorchidi che non avevano ricevuto terapia ormonale (20). I pazienti con maggiore grado di apoptosi al momento dell'orchidopessi sono infatti risultati quelli con un minore volume testicolare in età adulta. Lala e collaboratori (14) hanno invece trovato un miglior trofismo dell'epitelio germinale nei pazienti che avevano ricevuto nel 1 anno di vita la terapia medica (GnRH + hcg), rispetto a quelli trattati solo chirurgicamente (14). Tale osservazione potrebbe suggerire che la terapia medica precoce possa favorire, in un epoca fisiologicamente corretta, la maturazione dell'epitelio germinale e, di riflesso, la fertilità in età adulta (14), ma dovrà essere verificata in studi di follow-up a lungo termine. Questi rilievi suggeriscono che il trattamento ormonale nel criptorchidismo potrebbe non essere esente da effetti collaterali se non correttamente effettuato e non può quindi essere prescritto indiscriminatamente o da parte di persone non esperte (2, 3). Per quanto riguarda l età al momento del trattamento sulla fertilità in età adulta, uno studio a lungo termine su 51 pazienti operati tra i 10 mesi e i 12 anni e rivalutati tra i 16 e i 28 anni ha messo in evidenza che i bambini operati prima dei 4 anni avevano uno spermiogramma normale o quasi indipendente dalla presenza di criptorchidismo monolaterale o bilaterale; solo in quelli operati dopo i 4 anni sono stati trovati soggetti oligo-azoospermici (9 % nel gruppo dei molaterali, 50 % in quello dei bilaterali) (21). In un recente studio, che ha preso in esame la paternità di adulti excriptorchidi monolaterali trattati solo chirurgicamente; non sono emerse differenze in rapporto all età dell orchidopessi. e alla localizzazione della gonade (Tab. 5) (18). 23

25 Un tentativo di sintesi in termini di prevenzione Sulla base di quanto rilevato, è possibile suggerire il seguente iter assistenziale per i bambini con criptorchidismo al fine di un efficace prevenzione dei danni testicolari in età adulta: la valutazione della sede dei testicoli deve essere effettuata in tutti i neonati maschi alla nascita ed annotata nella loro cartella clinica. Poiché il riflesso cremasterico è assente in questa epoca della vita, l individuazione di un criptorchidismo è particolarmente facile a questa età e non si hanno false diagnosi legate a testicoli in ascensore. Se le gonadi sono ritenute, il neonatologo deve provvedere a segnalare il problema al pediatra di famiglia che prende in carico il neonato dopo la dimissione dal nido. Successivamente, durante i bilanci di salute che sono effettuati in tutti i lattanti a giorni, 2-3 mesi, 4-6 mesi, 7-9 mesi e 12 mesi (22), il pediatra deve verificare la sede dei testicoli e l eventuale discesa spontanea del testicolo nello scroto. Se il criptorchidismo viene confermato a 9-12 mesi, a quest età si deve impostare il più appropriato iter terapeutico dopo consulenza con il pediatra endocrinologo e il chirurgo pediatra; nei testicoli non palpabili (addominali o inguinali alti) l orchidopessi chirurgica potrebbe rappresentare la terapia di scelta per la scarsa efficacia della terapia ormonale in questi pazienti (2, 11-15). L'intervento chirurgico rappresenta inoltre la terapia elettiva nelle seguenti condizioni: criptorchidismo associato ad ernia o instauratosi dopo erniotomia, ectopia testicolare; nei testicoli palpabili (inguinali e prescrotali) può essere indicato un ciclo di terapia medica da effettuare precocemente (3, 14). La scelta del tipo di trattamento ricadrà soprattutto sull esperienza del medico per l equivalenza in termini di discesa del testicolo nello scroto tra le varie terapie ormonali riportate in tabella 1 (15); l iter terapeutico (medico e/o chirurgico) deve essere completato entro il 2-3 anno di vita per ridurre il rischio di infertilità nell adulto post-criptorchide, soprattutto per quanto riguarda i bambini con criptorchidismo bilaterale (17, 21); dopo il riposizionamento dei testicoli nello scroto vi è la necessità di un lungo e accurato follow-up del paziente ex-criptorchide per valutare, 24

26 nel bambino, eventuali recidive dopo successo della terapia medica, nell'adolescente, l acquisizione delle capacità riproduttive e, nell'adulto, precoci segni di un'eventuale degenerazione neoplastica della gonade. Il pediatra di famiglia, sempre durante i bilanci di salute previsti a 2-3 anni, 5-6 anni e anni (22), ha quindi il compito di verificare che la gonade rimanga in sede, il suo trofismo e le sue dimensioni. In tali occasioni il pediatra ha inoltre l opportunità di individuare i rari casi di riascensioni secondarie, cioè di testicoli normalmente discesi nello scroto e poi risaliti all interno del canale inguinale. Questo modello rappresenta un ottimo sistema di prevenzione, affidato a personale medico specialistico, il pediatra, e capillarmente diffuso a livello territoriale. Le cosiddette indagini di screening, ad esempio nella scuola, a volte propagandate come metodologia ottimale di prevenzione andrologica, rispetto a un sistema di questo tipo sono un modello arretrato sia dal punto di vista organizzativo che culturale, in quanto si verrebbe a rilevare questa patologia solo quando non è più possibile prevenire i danni della stessa sulla linea germinale, oltre a determinare un ulteriore incremento dei costi. Si deve poi considerare che per il bambino la visita di una regione particolare come quella genitale da parte del pediatra, con cui ha instaurato ormai un rapporto di amicizia e di confidenza, non rappresenta un problema psicologico, che può invece instaurarsi con altri approcci assistenziali. VARICOCELE Il varicocele rappresenta la patologia andrologica più importante dell età adolescenziale, la cui causa va ricercata, nella grande maggioranza dei soggetti, in una insufficienza venosa del plesso pampiniforme con conseguente reflusso venoso (23). Tale patologia sembra determinare, in assenza di interventi terapeutici, un danno progressivo della linea germinale (24), anche se non tutti gli autori concordano su questo aspetto (25). In circa il 90% dei ragazzi, il varicocele è a carico dello scroto sinistro; inoltre, è praticamente assente nel bambino prepubere, presenta un progressivo incremento fino allo stadio 3-4 dello sviluppo puberale, valutato secondo i parametri di Tanner, per poi stabilizzarsi allo stadio G5 intorno al 15% della popolazione adolescenziale maschile, che è una 25

DIAGNOSI E CURA DELLA QUALITA

DIAGNOSI E CURA DELLA QUALITA DIAGNOSI E CURA DELLA QUALITA SPERMATICA MASCHILE INFERTILITA MASCHILE Si definisce infertilità la mancanza di concepimento dopo 12 mesi di rapporti non protetti e con adeguata frequenza. In passato si

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA

EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA U.O. IGIENE E SANITÁ PUBBLICA ASP- Potenza EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA Percorsi per guadagnare salute 2015-2016 1 PREMESSA Il concetto della salute è un concetto che necessita di molteplici azioni

Dettagli

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente

Dettagli

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca

Dettagli

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono

Dettagli

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO la scuola che aderisce progetta ed organizza l attività dei propri studenti in modo da garantire una pratica quotidiana e/o iniziative ed attività

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,

Dettagli

Programmazione territoriale per il benessere e la salute: quale ruolo per il consultorio

Programmazione territoriale per il benessere e la salute: quale ruolo per il consultorio Programmazione territoriale per il benessere e la salute: quale ruolo per il consultorio Dott.ssa Simona Arletti Assessore alla Salute e Pari Opportunità Comune di Modena Funzione dei consultori familiari

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

SERVIZIO DI REUMATOLOGIA

SERVIZIO DI REUMATOLOGIA SERVIZIO DI REUMATOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA I REUMATISMI COME PREVENIRLI E CURARLI Le malattie reumatiche, denominate con varie terminologie (reumatismi,

Dettagli

Che cos è la fibrosi cistica

Che cos è la fibrosi cistica La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI I PDTA e i protocolli nel Dipartimento di area Medica Specialistica Infermiera pediatrica coordinatrice Sabrina Contini PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella Opuscolo informativo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale PDTA Mammella 1 Gentilissima Signora, lei è stata invitata ad eseguire esami di accertamento perché dopo aver visto l ultima mammografia

Dettagli

Orientamento in uscita - Università

Orientamento in uscita - Università ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche

Dettagli

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1

VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1 VALUTAZIONE DEI RISCHI COLLEGATI ALLO STRESS LAVORO- CORRELATO (D. Lgs. 81/08, art. 28 e s.m.i.) gennaio 2013 1 INDICE Premessa Le fasi del progetto di valutazione Indagine e divulgazione dei dati (Fase

Dettagli

L uso di bevande alcoliche e la sicurezza stradale

L uso di bevande alcoliche e la sicurezza stradale L uso di bevande alcoliche e la sicurezza stradale I risultati dello Studio PASSI 2005 in Provincia di Savona Maria Paola Briata Savona 7 Maggio 2007 Consumo ed abuso di bevande alcoliche l alcol insieme

Dettagli

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007 DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell

Dettagli

IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE

IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE Claudio Annovi (1), Roberta Biolcati (1), Renato Di Rico (2), Gianfranco De Girolamo (3), Clara Fogliani (2),

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016

Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016 S.C. Medicina Interna : prof. Marco Scudeletti Rapallo: Hotel Europa - 16 gennaio 2016 Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016 Il Ruolo del Paziente Informato.

Dettagli

Sai cosa fa l AIL per l Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica?

Sai cosa fa l AIL per l Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica? L A.I.L. - Sezione di Padova ONLUS e l U.O. di Ematologia e Immunologia Clinica di Padova INSIEME per la VITA Sai cosa fa l AIL per l Unità Operativa di Ematologia e Immunologia Clinica? Passato, presente,

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento

Dettagli

Quando il dolore è ancora un problema. XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013

Quando il dolore è ancora un problema. XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013 Quando il dolore è ancora un problema XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013 Marta Gentili vivere senza dolore onlus In Italia, nel 2012, si stimano circa 364 mila nuove diagnosi per tumore

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO

LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA DIAGNOSI PRENATALE : PRESENTE E FUTURO LA CONSULENZA GENETICA PRENATALE Fare Dr. Renato clic per Scarinci modificare lo stile del sottotitolo dello schema GENETICA CLINICA Costituisce la parte applicativa

Dettagli

Anzianità di servizio

Anzianità di servizio Commento ai risultati del questionario di valutazione Su 754 questionari consegnati ne sono stati restituiti 157, pari al 21% del totale. Oltre ad essere ai limiti della rappresentatività, questo dato

Dettagli

Comparazione dei Risultati dell Indagine

Comparazione dei Risultati dell Indagine Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto

Dettagli

L infermiere al Controllo di Gestione

L infermiere al Controllo di Gestione L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di

Dettagli

sensibilizziamo il maggior numero di persone possibile e raccogliamo fondi per la ricerca sulle cellule staminali corneali adulte.

sensibilizziamo il maggior numero di persone possibile e raccogliamo fondi per la ricerca sulle cellule staminali corneali adulte. Siamo un associazione di volontariato formata da giovani volontari che si propone, attraverso numerose iniziative, di diffondere al pubblico la conoscenza in merito alle malattie rare; sensibilizziamo

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO

QUESTIONARIO DI GRADIMENTO QUESTIONARIO DI GRADIMENTO Il BRUCO Asilo Nido e Scuola d Infanzia Via Case Basse San Vittore, 24 Pavia www.asiloilbruco.com Tel. 0382.1726.241 Tel. 393.900.6211 Cari Genitori, il questionario è stato

Dettagli

Competenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche

Competenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche Competenze finali per le professioni sanitarie SUP Versione III 9 maggio 2011 Documenti tradotti dal testo ufficiale in lingua tedesca e francese pubblicato sul sito della Conferenza dei Rettori delle

Dettagli

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO CONCETTI E DEFINIZIONI PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (TU) Ambiente Materiali Attrezzature Impianti Metodo

Dettagli

Test combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie

Test combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie LA DIAGNOSI PRENATALE OGGI TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE Corso di aggiornamento Modena 9 Marzo 2013 MB Center Test combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie Paola Picco I documenti di riferimento

Dettagli

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE 6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità

Dettagli

Atti Parlamentari 65 Camera dei Deputati

Atti Parlamentari 65 Camera dei Deputati Atti Parlamentari 65 Camera dei Deputati Abbiamo visto, in precedenza, che 26 centri PMA effettuano un rimborso attraverso il DRG; di questi 16 hanno fornito informazioni riguardo il valore dell importo,

Dettagli

DOLORE CRONICO E PERCORSI ASSISTENZIALI QUESTIONARIO RIVOLTO AI PAZIENTI CON PATOLOGIA CRONICA

DOLORE CRONICO E PERCORSI ASSISTENZIALI QUESTIONARIO RIVOLTO AI PAZIENTI CON PATOLOGIA CRONICA DOLORE CRONICO E PERCORSI ASSISTENZIALI QUESTIONARIO RIVOLTO AI PAZIENTI CON PATOLOGIA CRONICA Gentilissimo/a, Cittadinanzattiva, e in particolare il Tribunale per i diritti del malato e il Coordinamento

Dettagli

Casi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta

Casi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta Casi concreti La pubblicazione dei casi concreti ha, come scopo principale, quello di dare a tante persone la possibilità di essere informate della validità della consulenza individuale e indipendente

Dettagli

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L

Dettagli

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA

La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA La gestione del Rischio Clinico in Valle d Aosta: consolidamento del metodo FMEA Vuillermin Giuliana Berti Pierluigi Ippolito Rita Azienda USL Regione Valle d Aosta Analisi del contesto L Azienda USL della

Dettagli

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP.

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP. Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP Erica Andreotti ASEOP ONLUS ASSOCIAZIONE SOSTEGNO EMATOLOGIA ONCOLOGIA PEDIATRICA ASEOP

Dettagli

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA Ministero della Salute - Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie (CCM) Progetti applicativi al programma CCM 2009 Presa in carico precoce nel primo anno di

Dettagli

Agenzia per il Lavoro

Agenzia per il Lavoro Agenzia per il Lavoro Orienta è una delle principali società italiane specializzate nella gestione delle Risorse Umane. Nasce come Società di Lavoro temporaneo con autorizzazione ministeriale definitiva

Dettagli

Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA

Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA Paolo Lauriola Direttore Struttura Tematica di Epidemiologia Ambientale ARPA EMILIA ROMAGNA OBIETTIVI DELLO STUDIO Analizzare la percezione del rischio di incidente stradale di un campione di giovani prima

Dettagli

LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA

LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA Beatrice Berluti, Andrea Luigi Tranquilli Istituto di Scienze Materno-infantili Sezione di Clinica Ostetrica e Ginecologica Parlare di malattie autoimmuni in gravidanza

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

Caratteristiche dell indagine

Caratteristiche dell indagine L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

- Perchè definire un modello ideale di assistenza

- Perchè definire un modello ideale di assistenza - Perchè definire un modello ideale di assistenza La Federazione UNIAMO, attraverso numerosi incontri e momenti di riflessione e confronto realizzati con le associazioni federate e non all interno di percorsi

Dettagli

I Papillomavirus sono tutti uguali?

I Papillomavirus sono tutti uguali? Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.

Dettagli

Istituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO

Istituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELL UMBRIA Istituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI PREMESSA Relativamente

Dettagli

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo

Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione

Dettagli

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.

Dettagli

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE

Dettagli

Modulo 4 LA GESTIONE CONDIVISA TRA SPECIALISTA E MMG DELLE SINDROMI RINO-BRONCHIALI

Modulo 4 LA GESTIONE CONDIVISA TRA SPECIALISTA E MMG DELLE SINDROMI RINO-BRONCHIALI Modulo 4 LA GESTIONE CONDIVISA TRA SPECIALISTA E MMG DELLE SINDROMI RINO-BRONCHIALI 1 Obiettivi del modulo 4 Definire i principali ostacoli che incontra il MMG nella sua attività quotidiana Spiegare le

Dettagli

Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.

Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def. Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.pdf Istituto Superiore di Sanità Organo tecnico del Ministero

Dettagli

AREA AUTISMO Carta dei servizi

AREA AUTISMO Carta dei servizi AREA AUTISMO Carta dei servizi La cooperativa sociale MOMO, ha attiva una specifica Area Autismo, attraverso la quale eroga interventi rivolti a famiglie e soggetti affetti da Autismo e altri Disturbi

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione

Dettagli

La prevenzione degli infortuni e la promozione della salute nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al comparto dell agricoltura

La prevenzione degli infortuni e la promozione della salute nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al comparto dell agricoltura La prevenzione degli infortuni e la promozione della salute nei luoghi di lavoro con particolare riferimento al comparto dell agricoltura Carlo Barbero Obiettivi analizzare il contesto del comparto dell

Dettagli

MASTER di PRIMO LIVELLO

MASTER di PRIMO LIVELLO MASTER di PRIMO LIVELLO VERIFICHE DI QUALITA IN RADIODIAGNOSTICA, MEDICINA NUCLEARE E RADIOTERAPIA CONTROLLI delle PRESTAZIONI delle APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE e RADIOPROTEZIONE del PAZIENTE Parte I

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Lega Tumori. Prevenzione e Sensibilizzazione dei giovani nella Lotta ai Tumori, lo Screening della popolazione, la Ricerca. Presentazione della LILT 1

Lega Tumori. Prevenzione e Sensibilizzazione dei giovani nella Lotta ai Tumori, lo Screening della popolazione, la Ricerca. Presentazione della LILT 1 Lega Tumori Prevenzione e Sensibilizzazione dei giovani nella Lotta ai Tumori, lo Screening della popolazione, la Ricerca Nastro Rosa 2010 Presentazione della LILT 1 LILT Cos è La LILT, Lega Italiana per

Dettagli

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei

Dettagli

Lettere di una madre al proprio figlio

Lettere di una madre al proprio figlio A te Lettere di una madre al proprio figlio Ilaria Baldi A TE Lettere di una madre al proprio figlio Diario www.booksprintedizioni.it Copyright 2015 Ilaria Baldi Tutti i diritti riservati All amore più

Dettagli

La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi

La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi Psicologia psicoterapia Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2002-2004 Psicologia Psichiatria

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno.

Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno. Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno. Beatrice Dalla Barba Formatore Azienda Ospedaliera: Ostetrica E.Righetti PERCHE E COSI IMPORTANTE PROMUOVERE L ALLATTAMENTO AL SENO? L AS nei

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI ISTRUZIONE OPERATIVA N 1/2005 PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI RATIFICATO DALLA COMMISSIONE AZIENDALE PER LA SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ROSSA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ROSSA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3386 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ROSSA Istituzione della figura del professionista delle attività fisico-motorie e sportive

Dettagli

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure

International School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure International School of Siena Procedura di ammissione L International School of Siena accoglie culture e nazionalità diverse. Offriamo un educazione generale utilizzando l inglese come lingua veicolare,

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

I consultori familiari: una risorsa preziosa per le nostre comunità

I consultori familiari: una risorsa preziosa per le nostre comunità I consultori familiari: una risorsa preziosa per le nostre comunità di Antonio Bucz I consultori familiari sono nati più di 30 anni fa per dare concrete risposte alle nostre popolazioni in termini di salute,

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Stress Lavoro-Correlato e Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Obiettivi Rilevare il livello di benessere percepito dai lavoratori attraverso

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli