Sintesi delle pressioni e degli impatti significativi esercitati dalle attività umane sullo stato delle acque superficiali e sotterranee

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1 Progetto di Piano di Gestione Acque Sintesi delle pressioni e degli impatti significativi esercitati dalle attività umane sullo stato delle acque superficiali e sotterranee Art. 5, All. VII, punti A.2 e B.1, della Direttiva 2000/60/CE e Art. 118, All.4, parte A, punti A.2 e B.1, alla Parte Terza del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii ALLEGATO 2.3 DELL ELABORATO 2 ELEMENTI ASSUNTI DALLE REGIONI PER DEFINIRE LA POTENZIALE SIGNIFICATIVITÀ DELLE PRESSIONI Versione 0 Data Creazione: 1 dicembre 2014 Modifica: 22 dicembre 2014 Tipo Relazione tecnica Formato Microsoft Word dimensione: pagine 2 Identificatore Lingua Gestione dei diritti Prog_PdGPo2015_All23_Elab_2_ 22dic14 it-it CC-by-nc-sa Metadata estratto da Dublin Core Standard ISO 15836

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3 PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE REGIONALE DOCUMENTO METODOLOGICO PER L AGGIORNAMENTO DELLE PRESSIONI E IMPATTI Art. 118 del Dlgs 152/2006 REV 26/08/2014 Piano di Tutela delle Acque 1 Aggiornamento Pressioni/impatti

4 1. Il modello DPSIR Caratterizzazione delle pressioni Significatività delle pressioni Analisi degli impatti 8 2. Pressioni sulle acque superficiali Pressioni sui fiumi Pressioni puntuali Pressioni diffuse Prelievi idrici Alterazioni Idromorfologiche Altre pressioni sulle acque superficiali Pressioni sui laghi Pressioni puntuali Pressioni diffuse Prelievi idrici Alterazioni idromorfologiche Altre pressioni sulle acque superficiali Pressioni sulle acque di transizione Pressioni puntuali Pressioni diffuse Prelievi idrici Alterazioni Idromorfologiche Altre pressioni sulle acque di transizione Pressioni sulle acque marino-costiere Pressioni puntuali Pressioni diffuse Alterazioni Idromorfologiche Altre pressioni sulle acque superficiali Pressioni sulle acque sotterranee (acquiferi porosi e carsici) Individuazione della della pressione Individuazione della pressione potenzialmente significativa Individuazione della pressione significativa Pressioni puntuali Pressioni diffuse Prelievi idrici Altre pressioni antropiche ALLEGATI Scarichi industriali: coefficienti di portata per addetto per categoria ISTAT Metodologia per valutazione della carico N e P SAU inerente la pressione Metodologia per valutazione della carico generato di origine zootecnica inerente la pressione Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 2

5 1. Il modello DPSIR Il riesame ed aggiornamento del Piano di Tutela, di cui agli artt. 118 e 120 del d.lgs. 152/2006, si devono basare sull analisi delle caratteristiche territoriali, ambientali e socioeconomiche del territorio interessato e sulle variazioni intercorse rispetto al Piano approvato nel Tale analisi concorre altresì alla stesura del Report previsto all articolo 5 della DQA. L approccio metodologico alla base di tale aggiornamento fa riferimento al cosiddetto modello DPSIR sviluppato nell ambito dell Agenzia Europea per l Ambiente, che prevede di esplicitare il sistema ambientale ovvero una sua parte (nel caso specifico il settore delle acque) attraverso una serie di relazioni causa/effetto tra i seguenti elementi: - I Determinanti (D), descrivono i fattori di presenza e di attività antropica, con particolare riguardo ai processi economici, produttivi, di consumo, degli stili di vita e che possono influire, talvolta in modo significativo, sulle caratteristiche dei sistemi ambientali e sulla salute delle persone; - Le Pressioni (P), sono le variabili direttamente o potenzialmente responsabili del degrado ambientale; - Lo Stato (S), che descrive la qualità dell ambiente e delle sue risorse che occorre tutelare e preservare; - L Impatto (I), descrive le ripercussioni, sull uomo e sulla natura e i suoi ecosistemi, dovute alla perturbazione della qualità dell ambiente; - Le Risposte (R), rappresentano le azioni messe in atto: - per modificare o rimuovere i determinanti, - per ridurre, eliminare o prevenire le pressioni, - per mitigare gli impatti ovvero - per ripristinare lo stato. Per essere realmente efficace, il processo illustrato deve essere periodicamente ripercorso, al fine di: fornire gli elementi conoscitivi utili alla valutazione dell efficacia, della coerenza e dell adeguatezza del PTA rispetto alla DQA e a quanto indicato dalla Commissione Europea nel Blue Print 2012 individuare le criticità e le lacune conoscitive, tecniche, normative che permangono al fine di attivare specifiche misure o azioni; individuare la correzione e/o ri-orientamento delle strategie di risposta (programma delle misure) Caratterizzazione delle pressioni L attività di aggiornamento delle pressioni/impatti significativi concorre alla implementazione del 2 Piano di Gestione di Distretto Idrografico e delle informazioni da rendere disponibili sul sistema SINTAI per l invio al sistema europeo WISE. Pertanto l elenco delle pressioni da cui si è partiti per l aggiornamento delle pressioni è quello contenuto nella Linea Guida pubblicata sul sito della Comunità Europea e dal titolo Common Implementation Strategy for the Water Framework Directive (2000/60/EC) Guidance document n. 3 Analysis of Pressures and Impatcs. alle codifiche riportate nel sistema SINTAI, secondo gli standard conoscitivi di cui alle schede A3 e B3, riguardanti, rispettivamente, le pressioni sulle acque superficiali e quelle sulle acque sotterranee. Per le acque superficiali le tipologie di pressioni sono articolate in tre diversi livelli di dettaglio, di cui il primo si suddivide nei seguenti 8 gruppi: Acque superficiali(sw) Schede A2 - SWB_Pressure (SINTAI) Piano di Tutela delle Acque 3 Aggiornamento Pressioni/impatti

6 1 Point Source 2 Diffuse Source 3 Water Abstraction 4 Water flow regulations and morphological alterations of surface water 5 River management 6 Transitional and coastal water management 7 Other morphological alterations 8 Other Pressures Il secondo livello di dettaglio descrive più nel dettaglio la natura e la genesi delle fonti di pressione, prevedendo per il caso dei depuratori un ulteriore terzo livello, che richiede la distinzione in funzione degli abitanti equivalenti, come evidenziato nella tabella 1: Primo livello di dettaglio 1) Pressioni puntuali 2) Pressioni diffuse 3) Prelievi 4) Regolazioni di portata e alterazioni morfologiche delle acque superficiali 5) gestione dei fiumi Secondo livello di dettaglio Terzo livello di dettaglio puntuali - depuratori < 2000 AE puntuali - depuratori AE puntuali - depuratori puntuali - depuratori AE puntuali - depuratori AE puntuali - depuratori > AE 1.2 puntuali - sfioratori di piena 1.3 puntuali - impianti IPPC (EPRTR) 1.4 puntuali - industrie Non IPPC 1.5 puntuali - altre 2.1 Diffuse - dilavamento urbano 2.2 Diffuse - Agricoltura 2.3 Diffuse - Trasporto and infrastrutture 2.4 Diffuse - siti industriali Abbandonati 2.5 Diffuse - scarichi non allacciati alla fognatura 2.6 Diffuse - altre 3.1 prelievi - Agricoltura 3.2 prelievi - uso potabile 3.3 prelievi - industriale 3.4 prelievi - raffreddamento 3.5 prelievi - piscicoltura 3.6 prelievi - idroelettrici 3.7 prelievi - cave 3.8 prelievi - Navigazione 3.9 prelievi - trasferimenti d'acqua* 3.10 prelievi altro 4.1 morfologiche - ricarica della falda* 4.2 morfologiche - dighe idroelettriche 4.3 morfologiche - invasi per approvvigionamento idrico 4.4 morfologiche - dighe per difesa inondazioni 4.5 morfologiche - regolazioni di flusso 4.6 morfologiche Diversioni 4.7 morfologiche chiuse 4.8 morfologiche briglie 5.1 gestione dei fiumi - alterazioni fisiche dei canali 5.2 gestione dei fiumi - opere d'ingegneria 5.3 gestione dei fiumi - ampliamento zone agricole 5.4 gestione dei fiumi - ampliamento zone di pesca Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 4

7 6) Gestione delle acque di transizione e costiere 7) altre alterazioni morfologiche 8) altre pressioni 5.5 gestione dei fiumi - infrastrutture (strade, ponti) 5.6 gestione dei fiumi dragaggi 6.1 gestione transizione e costiere - dragaggi coste ed estuari 6.2 gestione transizione e costiere - infrastrutture costiere 6.3 gestione transizione e costiere - vasche di colmata 6.4 gestione transizione e costiere - ripascimenti costieri 6.5 gestione transizione e costiere - barriere per la difesa dalle maree 7.1 altre morfologiche Barriere 7.2 altre morfologiche impermeabilizzazioni 8.1 altre pressioni - discarche abusive 8.2 altre pressioni - smaltimento liquami in mare 8.3 altre pressioni - sfruttamento/rimozione di animali/ piante* 8.4 altre pressioni - Ricreazione 8.5 altre pressioni - pesca 8.6 altre pressioni - Introduzione di specie 8.7 altre pressioni - Introduzione malattie 8.8 altre pressioni - cambiamenti climatici 8.9 altre pressioni - aree di drenaggio 8.10 altre pressioni - altre Tabella 1 - Articolazione delle tipologie di pressioni sulle acque superficiali Per le acque sotterranee le tipologie di pressioni sono articolate in due diversi livelli di dettaglio, come esposto nella Tabella 2: Primo livello di dettaglio 1) Pressioni puntuali 2) Pressioni diffuse 3) Prelievi 4) Ricarica artificiale della falda 5) intrusione salina 6) altre pressioni Secondo livello di dettaglio 1.1 puntuali - siti contaminati 1.2 puntuali - discariche 1.3 puntuali - industria petrolifera 1.4 puntuali - Miniere 1.5 puntuali - scarichi sul terreno 1.6 puntuali - altre 2.1 Diffuse - Agricoltura 2.2 Diffuse - popolazione non servita da fognatura 2.3 Diffuse - uso urbano del territorio 2.4 Diffuse - Altre 3.1 prelievi - Agricoltura 3.2 prelievi - fornitura acqua potabile prelievi - industrie IPPC prelievi - industrie Non-IPPC 3.4 prelievi - cave 3.5 prelievi - altro 4.1 ricarica - ricarica con acque di scarico* 4.2 ricarica - Reimmissione in falda* 4.3 ricarica - ricarica con acqua di miniera * 4.4 ricarica altro* 5.1 intrusione salina 5.2 altre intrusioni* Tabella 2 Articolazione delle tipologie di pressioni sulle acque sotterranee Piano di Tutela delle Acque 5 Aggiornamento Pressioni/impatti

8 Nel frattempo la Commissione ha predisposto un aggiornamento delle linee guida sopracitate in vista del secondo ciclo di pianificazione che si è tradotto in una rivisitazione ed ampliamento delle pressioni del primo ciclo di pianificazione. Di seguito si riporta una tabella di transcodifica tra il vecchio ed il nuovo sistema. Elenco pressioni Cod. WISE (2016) Tipo Pressione Determinante principale Tipo di corpo idrico per cui la pressione è rilevante 1.1 Puntuale Scarichi di acque reflue urbane Cod. WISE (2009) Sviluppo urbano RW, LW, TW, CW acque non da depuratori 1.2 Puntuale Sfioratori di piena Sviluppo urbano RW, LW, TW, CW Puntuale Impianti IED Industria RW, LW, TW, CW Puntuale Impianti non IED Industria RW, LW, TW, CW Puntuale Siti contaminati/siti Industria Tutti np industriali abbandonati 1.6 Puntuale Discariche Sviluppo urbano Tutti np 1.7 Puntuale Acque di miniera Industria RW, LW, TW np 1.8 Puntuale Acquacoltura Acquacoltura RW, LW, TW np 1.9 Puntuale Altro - Tutti Diffusa Dilavamento urbano Sviluppo urbano Industria Tutti Diffusa Agricoltura Agricoltura Tutti Diffusa Silvicoltura Silvicoltura Tutti np 2.4 Diffusa Trasporti Trasporti RW, LW, TW, CW Diffusa Siti contaminati/siti Industria Tutti 2.4 industriali abbandonati 2.6 Diffusa Scarichi non collegati Sviluppo urbano Tutti 2.5 alla rete di pubblica fognatura 2.7 Diffusa Emissioni atmosferiche Agricoltura Energia non idroelettrica Industria Trasporti Sviluppo urbano RW, LW, TW, CW 2.8 Diffusa Miniere Industria Tutti np 2.9 Diffusa Acquacoltura Acquacoltura RW, LW, TW np 2.10 Diffusa Altro Tutti Prelievi Agricoltura Agricoltura RW, LW, GW Prelievi Approvvigionamento Sviluppo urbano RW, LW, GW 3.2 idropotabile 3.3 Prelievi Industria Industria RW, LW, GW Prelievi Raffreddamento Industria Energia non RW, LW, GW 3.4 idroelettrica 3.5 Prelievi Allevamento pesci Acquacoltura RW, LW, GW Prelievi Altro Attività ricreative RW, LW, GW Alterazioni fisiche dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico finalizzate alla difesa dalle alluvioni Alterazioni fisiche dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico dovute all'agricoltura Alterazioni fisiche dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico dovute alla navigazione Alterazioni fisiche dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico dovute ad altro Difesa dalle alluvioni RW, LW, TW, CW Agricoltura RW, LW, TW, CW 5.1 Trasporti RW, LW, TW, CW 5.1 Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 6 np RW, LW, TW, CW Alterazioni fisiche RW, LW, TW, CW 7

9 dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico dovute a determinanti sconosciute Dighe, barriere e chiuse per impianti RW, LW, TW 4.2 Energia idroelettrica idroelettrici Dighe, barriere e chiuse per la difesa RW, LW, TW, CW 4.4 Difesa dalle alluvioni dalle alluvioni Dighe, barriere e chiuse per RW, LW 4.3 Sviluppo urbano approvvigionamento idropotabile Dighe, barriere e chiuse per RW, LW 4.3 Agricoltura irrigazione Dighe, barriere e chiuse per attività RW, LW, TW 4.3 Attività ricreative ricreative Dighe, barriere e chiuse per uso RW, LW, TW, CW 4.3 Industria Energia non industriale idroelettrica Dighe, barriere e chiuse per la RW, LW, TW, CW 4.7 Trasporti navigazione Dighe, barriere e chiuse per altri usi RW, LW, TW, CW Deviazione/Alterazione idrologica - RW, LW, 4.5 Agricoltura Agricoltura Deviazione/Alterazione idrologica - RW, LW, TW 4.5 Trasporti Trasporti Deviazione/Alterazione idrologica RW, LW, TW 4.5 Energia idroelettrica Energia idroelettrica Deviazione/Alterazione idrologica RW, LW, 4.5 Sviluppo urbano Approvvigionamento idropotabile Deviazione/Alterazione idrologica Pesca Acquacoltura RW, LW, TW 4.5 Acquacoltura Deviazione/Alterazione idrologica Altro RW, LW, TW Perdita del corpo idrico (o di parte di RW, LW, TW, CW 8.8 Difesa dalle alluvioni essa) Cambiamenti climatici 4.5 Altre variazioni idromorfologiche RW, LW, TW, CW np. 5.1 Introduzione di specie e di malattie 5.2 Sfruttamento/Rimozione di piante e animali 5.3 Discariche abusive 6.1 Ricarica delle falde Trasporti Pesca Acquacoltura Attività ricreative Pesca Acquacoltura Sviluppo urbano Trasporti Agricoltura Energia non idroelettrica RW, LW, TW, CW 8.6 RW, LW, TW, CW 8.3 RW, LW, TW, CW 8.1 GW 4.1 Industria Sviluppo Urbano 6.2 Falde Alterazioni del livello d'acqua GW 4.1 Industria Sviluppo urbano o del volume 7 Altre pressioni antropiche Tutti Pressioni sconosciute Tutti np 9 Inquinamento storico Tutti n.p. Tabella 3 Articolazione delle tipologie di pressioni sulle acque superficiali e sotterranee SW(RW=Fiumi, LW=Laghi, TW=Acque di Transizione, CW=Acque Marino Costiere), GW=Acque sotterranee Piano di Tutela delle Acque 7 Aggiornamento Pressioni/impatti

10 1.2. Significatività delle pressioni La linea guida comunitaria sulle pressioni e sugli impatti e lo stesso regolamento redatto dal Ministero dell Ambiente per la predisposizione dei rapporti conoscitivi sullo stato di attuazione degli obblighi comunitari in materia di acque richiedono che il quadro conoscitivo delle pressioni preordinato all aggiornamento del Piano di tutela e del Piano di gestione debba riguardare solamente le pressioni significative, intendendo con questo termine le pressioni che possono pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale secondo le tempistiche previste dalla direttiva comunitaria. A tal fine, sono stati chiaramente individuati, per ciascuna tipologia di pressione, i criteri in base ai quali distinguere le pressioni significative, sulla base della seguente metodologia: Il percorso di identificazione delle pressioni significative prevede i seguenti passaggi: 1. Identificazione, per ciascuna delle tipologie di pressione individuate nella Tabella 6, dei relativi indicatori numerici e/o descrittivi in grado di evidenziarne la magnitudo ; 2. Identificazione delle possibili soglie, da riferire agli indicatori precedentemente individuati, attraverso le quali discriminare una pressione potenzialmente significativa; l attributo potenziale deriva dal fatto che la valutazione di è, fino a questo stadio, solo teorica e prescinde dunque dall effettivo stato di qualità dei corpi idrici superficiali; 3. Individuazione delle pressioni realmente significative, attraverso il confronto con l effettivo stato di qualità ambientale del corpo idrico; in assenza di informazioni circa lo stato dei corpi idrici interessati da una pressione potenzialmente significativa, quest ultima è anche assunta, in via cautelare, come pressione significativa ed il corpo idrico interessato è dunque assunto come corpo idrico a rischio. Occorre evidenziare che nel caso di alcune tipologie di pressioni aventi una specificità così marcata tale da sconsigliarne la valutazione di mediante un procedimento standardizzato, si è fatto affidamento al giudizio esperto, basato sulla valutazione integrata dello stato ambientale del corpo idrico interessato e delle specifiche informazioni, anche di carattere storico, a disposizione. Infine si precisa che laddove non sia presente la pressione di cui alla Tab.3 nei successivi paragrafi che riportano il dettaglio della metodologia adottata per ciascun tipo di acqua la pressione è stata ritenuta non significativa o comunque non valutabile per il territorio regionale. In alcuni casi infatti il PTA riporterà misure specifiche per colmare suddette lacune conoscitive Analisi degli impatti Per quanto attiene l impatto delle pressioni la struttura delle nuove linee guida all aggiornamento del secondo ciclo dei pdg suggerisce una lista di possibili impatti, distinguendo tra acque superficiali e sotterranee. Impatto Rilevante SW? Rilevante GW? Arricchimento in nutrienti (rischio eutrofizzazione) S S Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 8

11 Arricchimento in sostanza organica S S Inquinamento chimico (contaminazione da sostanze della lista di priorità o da altri inquinanti specifici) Intrusione salina S S Acidificazione S N Innalzamento delle temperature S N Alterazione di habitats dovuto a cambiamenti del regime idrologico S N Alterazione di habitats dovuto a cambiamenti morfologici S N Rifiuti S N Inquinamento microbiologico S S Variazione nella composizione chimica o diminuzione della quantità del corpo idrico sotterraneo che determina una diminuzione della qualità dei corpi idrici superficiali direttamente dipendenti da essa Alterazioni ai corpi idrici sotterranei che portano danni significativi agli ecosistemi terrestri direttamente dipendenti da essi Alterazioni nella direzione dei flussi che danno luogo a intrusione salina N S Prelievi eccessivi rispetto alla disponibilità di risorse idriche sotterranee (abbassamento del pelo libero) Altri impatti significativi N S Tabella 4 Articolazione delle tipologie di impatti sulle acque superficiali e sotterranee S N N N S S S S L aggiornamento del quadro conoscitivo degli impatti farà pertanto riferimento agli esiti dei monitoraggi sulle SW e GW sviluppati nel quinquennio Piano di Tutela delle Acque 9 Aggiornamento Pressioni/impatti

12 2. Pressioni sulle acque superficiali 2.1. Pressioni sui fiumi Pressioni puntuali Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Codice WISE Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle. Fiumi Puntuali Scarichi Acque reflue urbane Codice WISE 1.1 comprensivo di: - Codice WISE puntuali - depuratori AE - Codice WISE puntuali - depuratori AE - Codice WISE puntuali - depuratori AE - Codice WISE puntuali - depuratori AE - Codice WISE puntuali - depuratori > AE La pressione indotta dalla presenza degli impianti di depurazione è valutata rapportando l entità dello scarico alla portata media annua del corpo idrico. La portata media annua del corpo idrico QCI è stimata riscalando, con una proporzione diretta all area drenata, la portata valutata dai piani di bilancio stralcio in un numero prestabilito di sezioni di chiusura utilizzando ill modello idrologico distribuito di bilancio idrico Hydro-co a partire dalle precipitazioni e portate storiche, misurate dal Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale. Per i corpi idrici non analizzati dal piano di bilancio stralcio la portata media annua viene stimata in base a bacini limitrofi ideologicamente omogenei con l ausilio di un modello di Nash e considerazioni esperte. Il rapporto tra portata media del corpo idrico e la portata dello scarico(qci/qsc) consente di collocare ogni pressione in una delle classi successive e di riconoscere la in caso di appartenenza alle classi 3, 4 o 5. Assenza scarichi: classe 1 pressione non significativa QCI/QSC > 1000 classe 2 pressione non significativa 100 < QCI/QSC 1000 classe 3 pressione significativa 10 < QCI/QSC 100 classe 4 pressione significativa QCI/QSC 10 classe 5 pressione significativa In caso di disponibilità di informazioni specifiche relative gli scarichi, queste potranno essere utilizzate per discriminare situazioni di incertezza in particolare se ricadenti nella classe 4. Per quanto riguarda gli scarichi delle pubbliche fognature, la portata scaricata è calcolata sulla base degli Abitanti Equivalenti (AE) associati alla Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 10

13 potenzialità del depuratore. In particolare si calcola il numero complessivo di AE per corpo idrico sommando agli AE dei depuratori con scarico diretto nel corpo idrico il totale degli AE dei depuratori con scarico nel bacino afferente e gli AE derivanti da corpi idrici eventualmente presenti a monte, i vari contributi devono essere pesati con opportuni coefficienti che tengano in conto i fenomeni autodepurativi operati dai corsi d acqua; sarà pertanto impiegata la seguente formula: AE TOT: AE totali diretti su corpo idrico + (AE totali su bacino)/2 + (AE totali insistenti sul corpo idrico eventualmente presente a monte)/2. Il numero di AE andrà convertito nel volume di portata dello scarico in base ad un fattore di conversione pari a 1AE = 100 m 3 /anno. La soglia dei >500AE dipende dalla LR 43/1995 che stabilisce che gli scarichi delle pubbliche fognature della classe B e di quelle della classe A al servizio di oltre 500 abitanti complessivi devono essere trattati con impianti che assicurino il rispetto dei limiti imposti dalla tabella A allegata alla legge 152/06 e successive modificazioni ed integrazioni. Gli scarichi minori di 500AE sia che provengano dalla pubblica fognatura e siano trattati con fossa Imhoff o piccoli depuratori, sia che derivino da case sparse, trattati in fosse Imhoff al servizio di singola abitazione vengono considerati come pressione diffusa Scarichi non allacciati alla fognatura Fonte dati livello scarichi_urbani_magg500ae fornito da ARPAL (spatial intersection tra scarichi urbani e sottobacini e assegnazione dell informazione presenza/assenza scarichi urbani al tratto tipizzato corrispondente a quel sottobacino aggiornamento giugno 2013 Tipo di corpo idrico Fiumi Tipo di pressione Puntuali - Sfioratori di piena (codice WISE 1.2) Codice WISE 1.2 Criterio di La potenziale è data dalla semplice presenza dello individuazione delle sfioratore di piena. pertinenti pressioni e Non nota sul territorio regionale per i corpi idrici fiumi. definizione delle L aggiornamento del PTA prevista per la fine del 2015 conterrà una misura specifica per colmare questa lacuna informativa.. Fonte dati - Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Codice WISE 1.3 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle. Puntuali - Scarichi impianti IPPC Per quanto riguarda gli scarichi industriali sono considerati esclusivamente gli scarichi di processo e di raffreddamento, tralasciando gli scarichi di dilavamento (la cui portata non è quantificabile e il cui contributo può considerarsi in parte già compreso nelle pressioni diffuse- dilavamento urbano al punto 2.1). Il procedimento è analogo a quello utilizzato per gli scarichi da impianti di depurazione. I volumi totali scaricati per corpo idrico, in base alla quale valutare poi la Piano di Tutela delle Acque 11 Aggiornamento Pressioni/impatti

14 portata media scaricata, sono calcolati col medesimo criterio usato per i depuratori: Volumi totali: Volumi totali diretti in corpo idrico + (Volumi totali in bacino)/2 + (Volumi totali insistenti sul corpo idrico eventualmente presente a monte)/2 Per l analisi di si fa riferimento alle classi già identificate per i depuratori. Assenza scarichi: QCI/QSC > 1000 classe 1 pressione non significativa classe 2 pressione non significativa 100 < QCI/QSC 1000 classe 3 pressione significativa 10 < QCI/QSC 100 classe 4 pressione significativa QCI/QSC 10 classe 5 pressione significativa Fonte dati disponibili Scarichi acque reflue industriali : livello scarichi_industriali fornito da ARPAL aggiornamento giugno Tipo di corpo idrico Fiumi Tipo di pressione Codice WISE 1.4 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Puntuali - Scarichi impianti non-ippc Per quanto riguarda gli scarichi industriali non IPPC, analogamente a quanto fatto per gli scarichi industriali IPPC, sono considerati solo gli scarichi di acque di processo e di raffreddamento. Per la valutazione della è stato utilizzato un criterio qualitativo che tiene in considerazione l attività che origina lo scarico (MAGNITUDO) e la prossimità della scarico al corpo idrico (VICINANZA). Per la MAGNITUDO sono state considerate le seguenti classi cui sono stati attribuiti i pesi indicati: 1. Scarichi costituiti da acque di raffreddamento magnitudo 1 2. Scarichi (di acque di processo) derivanti da cave e lavorazioni di inerti magnitudo 2 3. Scarichi derivanti da autolavaggi magnitudo 3 4. Scarichi derivanti da lavorazioni alimentari magnitudo 4 5. Scarichi derivanti da attività industriali diverse da quelle ricadenti nelle altre classi magnitudo 5 La VICINANZA è stata invece valutata in funzione del punto di recapito dello scarico, attribuendo il peso maggiore allo scarico diretto nel corpo idrico significativo, un peso intermedio se lo scarico recapita in un buffer di 500 metri, peso minore nel caso il recapito sia nella parte restante del bacino idrografico. Dall incrocio tra i due criteri deriva il LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ. Sono considerati potenzialmente significativi gli scarichi con livello di maggiore o uguale a 2. Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 12

15 Fonte dati disponibili Scarichi acque reflue industriali : livello scarichi_industriali fornito da ARPAL aggiornamento giugno 2013 Tipo di corpo idrico Fiumi Tipo di pressione Puntuali Siti Contaminati/Siti industriali abbandonati Codice WISE 1.5 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle In tale categoria di pressioni sono incluse le pressioni esercitate da siti contaminati. Si è proceduto alla valutazione della attraverso un criterio che metta insieme l impatto potenziale esercitato dalla pressione (MAGNITUDO) e la prossimità della pressione al corpo idrico (VICINANZA) La VICINANZA è valutata, per le 3 tipologie di pressioni, in funzione della localizzazione del sito, attribuendo il peso maggiore nel caso ricada proprio sul corpo idrico significativo, un peso intermedio se rientra in un buffer di 500 metri, peso minore nel caso invece sia situato nella parte restante del bacino idrografico. Per quanto riguarda la magnitudo i criteri utilizzati per la valutazione sono diversi per le tre categorie, come di seguito esposto. Per il calcolo della MAGNITUDO sono considerati 3 fattori: - iter procedurale - matrici ambientali coinvolte, - numero di sostanze inquinanti ITER PROCEDURALE Assegnazione di un punteggio da 1 a 5 in funzione dell iter procedurale relativo al singolo sito contaminato. Iter procedurale Punteggio Certificazione di avvenuta bonifica (Art. 248 D. Lgs. 152/06) 1 Certificazione di avvenuta bonifica con misure di messa in sicurezza (Art. 248 D. Lgs. 152/06) 2 Inizio lavo lavori di bonifica a seguito di approvazione 3 Approvazione del progetto di bonifica o dell'analisi di rischio 4 Presentazione agli enti del piano di caratterizzazione o del progetto di bonifica 5 In assenza del dato è attribuito cautelativamente il punteggio maggiore, ossia 5. MATRICI AMBIENTALI Assegnazione di un punteggio da 1 a 5 in funzione del numero di matrici Piano di Tutela delle Acque 13 Aggiornamento Pressioni/impatti

16 ambientali coinvolte fra: suolo, sottosuolo, acque sotterranee, acque superficiali e aria (1 punto per ogni matrice interessata da inquinamento). Numero sostanze Punteggio 1 matrice ambientale interessata 1 2 matrici ambientali interessate 2 3 matrici ambientali interessate 3 4 matrici ambientali interessate 4 5 matrici ambientali interessate 5 In assenza del dato è attribuito cautelativamente il punteggio maggiore verificato, ossia 4 NUMERO DI SOSTANZE INQUINANTI Assegnazione di un punteggio da 1 a 5 in funzione del numero delle sostanze il cui valore di concentrazione è superiore al valore limite tabellare (D. Lgs 152/06). Numero sostanze Punteggio Da 1 a 2 sostanze inquinanti 1 Da 3 a 4 sostanze inquinanti 2 Da 5 a 7 sostanze inquinanti 3 Da 8 a 10 sostanze inquinanti 4 > a 10 sostanze inquinanti 5 In assenza del dato è stato attribuito cautelativamente il punteggio maggiore, ossia 5 CALCOLO MAGNITUDO Calcolo della media dei tre punteggi ricavati ed approssimazione all unità del risultato ottenuto. LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ Mettendo in relazione il valore della magnitudo e il valore della vicinanza, ad ogni sito è attribuito un LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ, secondo quanto riportato nella tabella che segue. Sono stati considerati POTENZIALMENTE SIGNIFICATIVI i siti da bonificare con livello di maggiore o uguale a 3 (celle evidenziate in arancione), con un'unica eccezione: qualora per un sito sia stato emesso il certificato di avvenuta bonifica, tale pressione non è da ritenersi potenzialmente significativa indipendentemente dagli altri parametri valutativi. Fonte dati disponibili Piano Regionale di gestione rifiuti e bonifiche E DB Oracle Anagrafe dei siti Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 14

17 da bonificare Tipo di corpo idrico Fiumi Tipo di pressione Puntuali Discariche Codice WISE 1.6 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle In tale categoria di pressioni sono incluse le pressioni esercitate da discariche Si è proceduto alla valutazione della attraverso un criterio che metta insieme l impatto potenziale esercitato dalla pressione (MAGNITUDO) e la prossimità della pressione al corpo idrico (VICINANZA) La VICINANZA è valutata, per le 3 tipologie di pressioni, in funzione della localizzazione del sito, attribuendo il peso maggiore nel caso ricada proprio sul corpo idrico significativo, un peso intermedio se rientra in un buffer di 500 metri, peso minore nel caso invece sia situato nella parte restante del bacino idrografico. Per quanto riguarda la magnitudo i criteri utilizzati per la valutazione sono diversi per le tre categorie, come di seguito esposto. La valutazione della magnitudo è stata effettuata assegnando un punteggio da 1 a 5 in funzione della tipologia di discarica. Tipo Discarica Punteggio Inerti 1 Discariche associate a cave (sotterranee e non) 2 Non pericolosi (solo urbani *) 3 Non pericolosi ( urbani e speciali *) 4 Pericolosi 5 *Termini utilizzati nei provvedimenti autorizzativi derivanti dalla normativa precedente al D. Lgs. 36/03. Sono state considerate potenzialmente significative tutte le discariche di magnitudo maggiore di 2 a prescindere dalla vicinanza, mentre le discariche di magnitudo minore o uguale a 2 sono state considerate potenzialmente significative solo se ricadenti nel corpo idrico o nelle sue immediate vicinanze (quindi vicinanza >1) 5 Fonte dati disponibili livello Discariche_2010, Repertorio cartografico / carte tematiche / ambiente) Tipo di corpo idrico Fiumi Tipo di pressione Puntuali Altro Miniere e cave Codice WISE Piano di Tutela delle Acque 15 Aggiornamento Pressioni/impatti

18 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle In tale categoria sono state valutate le attività estrattive. Le cave sotterranee sono state considerate tutte non potenzialmente significative. Si è proceduto alla valutazione della attraverso un criterio che metta insieme l impatto potenziale esercitato dalla pressione (MAGNITUDO) e la prossimità della pressione al corpo idrico (VICINANZA) La VICINANZA è valutata, per le 3 tipologie di pressioni, in funzione della localizzazione del sito, attribuendo il peso maggiore nel caso ricada proprio sul corpo idrico significativo, un peso intermedio se rientra in un buffer di 500 metri, peso minore nel caso invece sia situato nella parte restante del bacino idrografico. Per quanto riguarda la magnitudo i criteri utilizzati per la valutazione sono diversi per le tre categorie, come di seguito esposto. Relativamente alle cave a cielo aperto, la magnitudo è stata attribuita assegnando il punteggio illustrato nella seguente tabella: Litotipo sfruttato Magnitudo Rocce magmatiche o metamorfiche ad alto contenuto siliceo 1 Arenarie, argilliti, o sedimenti sciolti 2 Rocce carbonatiche o carbonatico-marnose 3 Rocce evaporitiche 4 Rocce con mineralizzazioni importanti 5 Le cave con magnitudo pari a 1 sono state considerate non potenzialmente significative, mentre le altre sono considerate potenzialmente significative se se ricadenti nel corpo idrico o nelle sue immediate (500m) vicinanze (quindi Classe di vicinanza >1) Fonte dati disponibili Llivello Cave_2008 Repertorio Cratografico Pressioni diffuse Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Diffuse Dilavamento urbano Codice WISE 2.1 Criterio di La pressione sarà valutata a scala di corpo idrico attraverso l indicatore USO URBANO DEL SUOLO. Tale indicatore sarà costruito calcolando sia l estensione individuazione delle percentuale delle aree ad uso artificiale (urbano, industriale, aree estrattive o pertinenti pressioni e definizione delle discariche, etc. come di seguito meglio specificate) all interno area afferente al corpo idrico, sia l estensione percentuale delle aree di cui sopra entro un buffer di 500 m su entrambe le rive (1 km di larghezza) per il corpo idrico di. pertinenza. Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 16

19 L individuazione delle superfici ad uso urbano e industriale è effettuata sulla base della carta di uso del suolo 1:10.000, e in particolare isolando le classi a con codice 1* tra cui: Aree urbanizzate Aree industriali o commerciali Reti stradali e ferroviarie e spazi accessori Spazi verdi artificiali non agricoli Aree insediate diffuse Aree portuali Aeroporti Cave, discariche e cantieri Per la definizione di potenziale della pressione sarà adottata la seguente classificazione: classe 1: <5% classe 2: 5% e <10% classe 3: 10% e <20% classe 4: 20% e <30% classe 5: 30% La vulnerabilità dell Area Idrografica è stata posta come Alta, mentre per il buffer di 500m come Elevata. A seguito della definizione della magnitudo della pressione e della sua localizzazione sul territorio è stata quindi utilizzata la tabella (matrice) della figura seguente per individuare le pressioni potenzialmente significative presenti o all interno dell area idrografica afferente al corpo idrico o sulla fascia buffer di 500m. Classe Vulnerabilit à Elevato Alto Classe di magnitudo della pressione Pressione Potenzialmente significativa (PS) Matrice per la valutazione della potenziale delle pressioni diffuse sulle acque superficiali. La pressione è giudicata potenzialmente significativa per l area idrografica se ricade nella classe 5, cioè con il raggiungimento o superamento della soglia del 30%. La pressione è 500m potenzialmente significativa per l area buffer per valori dell indicatore compresi nella classe 4 o 5 cioè con il raggiungimento o superamento della soglia del 20%. Fonte dati disponibili Carta Uso suolo 1:10000 edizione 2012 Tipo di corpo idrico Fiumi Tipo di pressione Diffuse Agricoltura Codice WISE 2.2 Piano di Tutela delle Acque 17 Aggiornamento Pressioni/impatti

20 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle. La pressione sarà valutata a scala di corpo idrico attraverso l indicatore: USO AGRICOLO DEL SUOLO, per la caratterizzazione delle pressioni e degli impatti legati all uso di prodotti fitosanitari e alla contaminazione da nitrati di origine agrozootecnica. USO AGRICOLO DEL SUOLO Tale indicatore sarà costruito calcolando sia l estensione percentuale delle aree ad agricoltura intensiva all interno dell area idrografica afferente al corpo idrico, sia l estensione percentuale delle aree ad uso artificiale entro un buffer di 500 m su entrambe le rive (1 km di larghezza) per il corpo idrico di pertinenza. L individuazione delle superfici ad uso agricolo intensivo è effettuata sulla base della carta di uso del suolo 1:10.000, sia sull intero bacino sotteso che sul buffer isolando le seguenti classi: 2. AREE AGRICOLE 2.1 TERRE ARABILI SEMINATIVI IN AREE NON IRRIGUE -> irrilevante SEMINATIVI IN AREE IRRIGUE Seminativi semplici in aree irrigue -> rilevante Vivai -> rilevante Colture orticole in pieno campo in pien aria -> rilevante Colture in serra o sotto altra copertura -> molto rilevante Colture in pien aria e colture in serra o altra copertura -> rilevante 2.2 COLTURE PERMANENTI VIGNETI Vigneti -> rilevante Vigneti misti ad oliveti -> rilevante Vigneti e/o altri tipi di colture permanenti (non oliveti) Abbandonati -> irrilevante FRUTTETI E FRUTTI MINORI Frutteti e agrumeti -> rilevante OLIVETI Oliveti -> rilevante Oliveti abbandonati -> irrilevante ARBORICOLTURA DA LEGNO -> irrilevante 2.3 PRATERIE -> irrilevante In base alla rilevanza sono stati assegnati i seguenti coefficienti ai differenti tipi di rilevanza che sono stati poi moltiplicati per la superficie di ciascuna coltura ricadente nell area afferente a ciascun corpo idrico ed all area buffer: Rilevanza Coefficiente irrilevante 0 rilevante 1 Molto rilevante 4 Per la definizione di potenziale della pressione sarà adottata la seguente classificazione: classe 1: <20% classe 2: 20% e <40% classe 3: 40% e <70% Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 18

21 classe 4: 70% e <90% classe 5: 90% La vulnerabilità dell Area Idrografica è stata posta come Alta, mentre per il buffer di 500m come Elevata. A seguito della definizione della magnitudo della pressione e della sua localizzazione sul territorio è stata quindi utilizzata la tabella (matrice) della figura seguente per individuare le pressioni potenzialmente significative presenti o all interno dell area idrografica afferente al corpo idrico o sulla fascia buffer. Classe Vulnerabilità Elevato Alto Classe di magnitudo della pressione Pressione Potenzialmente significativa (PS) Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Matrice per la valutazione della potenziale delle pressioni diffuse sulle acque superficiali. La pressione è potenzialmente significativa per l area idrografica afferente al corpo idrico per valori dell indicatore compresi nelle classi 4 o 5(maggiore o uguale al 70%). Tale soglia sarà abbassata alla classe 3 qualora venissero caratterizzate pressioni concorrenti significative della tipologia 2.2 La pressione è potenzialmente significativa per l area buffer 500m per valori dell indicatore compresi nelle classi 3, 4 o 5 cioè con il raggiungimento o superamento della soglia del 40%. CARICO DI ORIGINE ZOOTECNICA In relazione alla pressione 2.2 è stato considerato anche il carico generato di origine zootecnica secondo la metodologia descritta in Allegato 1 par Livello GIS Carta Uso suolo 1:10000 edizione 2012, Dati censimento Agricoltura ISTAT 2010 per zootecnia Fiumi Diffuse Silvicoltura Codice WISE 2.3 Criterio di La pressione sarà valutata a scala di corpo idrico attraverso GIUDIZIO individuazione ESPERTO ADEGUATAMENTE MOTIVATO. delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili - Tipo di corpo idrico Fiumi Piano di Tutela delle Acque 19 Aggiornamento Pressioni/impatti

22 Tipo di pressione Diffuse Trasporto e infrastrutture Codice WISE 2.4 Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo idrico individuando la individuazione PRESENZA/ASSENZA DI GRANDI VIE DI COMUNICAZIONE che intersecano il delle pertinenti corpo idrico o che scorrono longitudinalmente a questo all interno di un pressioni e buffer di 500metri per almeno il 100% della lunghezza del corpo idrico. definizione delle L individuazione delle strade è effettuata sulla base del livello Viab_stradale degli strati prioritari, e in particolare isolando le seguenti classi (campo CLASS_TECN_FUNZ): 1 = autostrade 2 = strada extraurbana principale (es.: Aurelia bis) e dal livello Viab_ferroviaria Fonte dati disponibili Livello GIS Strati Prioritari Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Diffuse Siti Contaminati/Siti industriali abbandonati Codice WISE 2.5 Criterio di La pressione sarà valutata a scala di corpo idrico attraverso GIUDIZIO individuazione ESPERTO ADEGUATAMENTE MOTIVATO. delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili Anagrafe regionale aggiornata al 2012 ed al momento in via di ulteriore implementazione, intendendo come "siti industriali abbandonati" i siti industriali dismessi Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Diffuse Scarichi non allacciati alla fognatura Codice WISE 2.6 Criterio di Occorre premettere che comunque gli scarichi non allacciati alla pubblica individuazione fognatura provenienti da singole abitazioni sono comunque autorizzati dal delle pertinenti Comune e dotati di proprio fossa Imhoff. Partendo da questa premessa la pressioni e pressione potenziale 2.6 è stata comunque valutata attribuendo a ciascun definizione delle abitante residente delle sezioni censuarie ricadenti nella Tipologia (TIPO_LOC) Case Sparse per ciascun Area Idrografica una portata scaricata stimata pari a 100mc/anno. Si è ritenuto che generalmente gli scarichi provenienti da case sparse non sono direttamente in CI, ma ricadono invece all interno dell Area idrografica, pertanto in analogia con quanto fatto per gli scarichi puntuali della 1.1 la QSC è stata dimezzata. Successivamente si è proceduto utilizzando lo stesso rapporto QCI/QSC utilizzato per la pressione 1.1 Fonte dati disponibili - Tipo di corpo idrico Fiumi Tipo di pressione Diffuse - Deposizioni atmosferiche Codice WISE 2.7 Report Art.5 20 Aggiornamento Pressioni/impatti

23 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Non si hanno informazioni che permettano di valutare le relazioni tra precipitazioni atmosferiche e qualità dell acqua. Pertanto la pressione non sarà valutata in questa fase di aggiornamento delle pressioni. Saranno valutate azioni per colamare il gap informativo per il successivo ciclo di aggiornamento previsto a fine Fonte dati disponibili - Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Diffuse Altre Codice WISE 2.10 Criterio di L eventuale pressione sarà valutata a scala di corpo idrico attraverso individuazione GIUDIZIO ESPERTO ADEGUATAMENTE MOTIVATO. delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili Prelievi idrici Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Prelievi per irrigazione (irriguo) Codice WISE 3.1 Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo idrico individuando la individuazione PRESENZA/ASSENZA. delle pertinenti Pertanto se è presente all interno dell area idrografica afferente al corpo pressioni e idrico almeno un opera di presa che annovera tra gli usi quello irriguo la definizione delle pressione si ritiene significativa. Fonte dati disponibili BD oracle piccole e grandi derivazioni aggiornata al 31/12/2013 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Prelievi per uso potabile (per consumo umano) Codice WISE 3.2 Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo idrico individuando la individuazione PRESENZA/ASSENZA. delle pertinenti Pertanto se è presente all interno dell area idrografica afferente al corpo pressioni e idrico almeno un opera di presa che annovera tra gli usi quello per consumo definizione delle umano la pressione si ritiene significativa. Fonte dati disponibili BD oracle piccole e grandi derivazioni aggiornata al 31/12/2013 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Prelievi per uso industriale (industriale) Piano di Tutela delle Acque 21 Aggiornamento Pressioni/impatti

24 Codice WISE 3.3 Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo idrico individuando la individuazione PRESENZA/ASSENZA. delle pertinenti Pertanto se è presente all interno dell area idrografica afferente al corpo pressioni e idrico almeno un opera di presa che annovera tra gli usi quello industriale la definizione delle pressione si ritiene significativa. Fonte dati disponibili BD oracle piccole e grandi derivazioni aggiornata al 31/12/2013 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Prelievi per raffreddamento (termoelettrico) Codice WISE 3.4 Criterio di Nella BD non è prevista tra le tipologie d uso quella per raffreddamento. individuazione Occorre verificare per il futuro come recuperare eventualmente delle pertinenti l informazione dai disciplinari di concessione. Si ritiene in questa fase di pressioni e aggiornamento delle pressioni ricomprese nei prelievi ad uso industriale (3.3) definizione delle Fonte dati disponibili BD oracle piccole e grandi derivazioni aggiornata al 31/12/2013 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Prelievi per pescicoltura Codice WISE 3.5 Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo idrico individuando la individuazione PRESENZA/ASSENZA. delle pertinenti Pertanto se è presente all interno dell area idrografica afferente al corpo pressioni e idrico almeno un opera di presa che annovera tra gli usi la pescicoltura la definizione delle pressione si ritiene significativa. Fonte dati disponibili BD oracle piccole e grandi derivazioni aggiornata al 31/12/2013 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Prelievi altro (idroelettrico) Codice WISE Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo idrico individuando la individuazione PRESENZA/ASSENZA. delle pertinenti Pertanto se è presente all interno dell area idrografica afferente al corpo pressioni e idrico almeno un opera di presa che annovera tra gli usi quello idroelettrico definizione delle la pressione si ritiene significativa. Fonte dati disponibili BD oracle piccole e grandi derivazioni aggiornata al 31/12/2013 Tipo di corpo idrico Fiumi Tipo di pressione Prelievi altro (geotermico) Codice WISE Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 22

25 Criterio di Nella BD non è prevista tra le tipologie d uso quella geotermica. Occorre individuazione verificare per il futuro come recuperare eventualmente l informazione dai delle pertinenti disciplinari di concessione. pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili BD oracle piccole e grandi derivazioni aggiornata al 31/12/2013 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Prelievi altro (igienico ed assimilati) Codice WISE Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo idrico individuando la individuazione PRESENZA/ASSENZA. delle pertinenti Pertanto se è presente all interno dell area idrografica afferente al corpo pressioni e idrico almeno un opera di presa che annovera tra gli usi quello igienico ed definizione delle assimilati la pressione si ritiene significativa. Fonte dati disponibili BD oracle piccole e grandi derivazioni aggiornata al 31/12/ Alterazioni Idromorfologiche Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Morfologiche - Alterazioni fisiche dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico finalizzate alla difesa dalle alluvioni Codice WISE Criterio di ARGINI: La della pressione è stata definita in base al seguente individuazione criterio: delle pertinenti - ASSENTE: non esistono argini nell'area buffer di 100 metri pressioni e - NON SIGNIFICATIVA: esistono argini nell'area buffer di 100 metri ma il definizione delle Rapporto lunghezza argini/lunghezza del Corpo Idrico espressa in km moltiplicata per due < 50% - POTENZIALMENTE SIGNIFICATIVA: esistono argini nell'area buffer di 100 metri ed il Rapporto lunghezza argini/lunghezza del Corpo Idrico espressa in km moltiplicata per due >50%. Nel calcolo è stato considerato il doppio della lunghezza del corpo idrico in modo da non sovrastimare i casi di presenza di argini in entrambe le sponde del corpo idrico. Fonte dati disponibili Livello GIS CTR_DB TOPOGRAFICO 1:5000 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Morfologiche - Alterazioni fisiche dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico dovute all'agricoltura Codice WISE Criterio di La pressione sarà valutata a scala di corpo idrico attraverso GIUDIZIO individuazione ESPERTO ADEGUATAMENTE MOTIVATO. delle pertinenti pressioni e definizione delle Piano di Tutela delle Acque 23 Aggiornamento Pressioni/impatti

26 Fonte dati disponibili - Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Morfologiche - Alterazioni fisiche dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico - Navigazione Codice WISE Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo idrico attraverso GIUDIZIO ESPERTO individuazione ADEGUATAMENTE MOTIVATO. delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili - Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Morfologiche - Alterazioni fisiche dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico dovute ad altro Codice WISE Criterio di La pressione (Estrazione inerti) sarà valutata a scala di corpo idrico attraverso individuazione GIUDIZIO ESPERTO ADEGUATAMENTE MOTIVATO. delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili - Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Morfologiche - Dighe, barriere e chiuse per impianti idroelettrici Codice WISE Criterio di La pressione è valutata per i prelievi ad uso idroelettrico a scala di corpo idrico individuazione individuando la PRESENZA/ASSENZA. Pertanto se è presente all interno delle pertinenti dell area idrografica afferente al corpo idrico almeno una diga per produzione pressioni e idroelettrica la pressione si ritiene potenzialmente significativa sia sul corpo idrico definizione delle direttamente interessato sia su quelli a valle Fonte dati disponibili Livello GIS dighe aggiornato al 2006 Livello GIS CTR_DB TOPOGRAFICO 1:5000 Tipo di corpo idrico Fiumi Tipo di pressione Morfologiche - Dighe, barriere e chiuse per la difesa dalle alluvioni Codice WISE Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 24

27 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle La pressione sarà valutata a scala di corpo idrico attraverso GIUDIZIO ESPERTO ADEGUATAMENTE MOTIVATO. Fonte dati disponibili - Livello GIS CTR_DB TOPOGRAFICO 1:5000 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Morfologiche - Dighe, barriere e chiuse per approvvigionamento idropotabile Codice WISE Criterio di La pressione è valutata per i prelievi ad uso potabile a scala di corpo idrico individuazione individuando la PRESENZA/ASSENZA. Pertanto se è presente all interno delle pertinenti dell area idrografica afferente al corpo idrico almeno una diga per accumulo di pressioni e acque destinate consumo umano la pressione si ritiene potenzialmente significativa definizione delle sia sul corpo idrico direttamente interessato sia su quelli a valle Fonte dati disponibili Livello GIS dighe aggiornato al 2006 Livello GIS CTR_DB TOPOGRAFICO 1:5000 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Morfologiche - Dighe, barriere e chiuse per irrigazione Codice WISE Criterio di La pressione è valutata per i prelievi ad uso potabile a scala di corpo idrico individuazione individuando la PRESENZA/ASSENZA. Pertanto se è presente all interno dell area delle pertinenti idrografica afferente al corpo idrico almeno una diga per accumulo di acque ad uso pressioni e irriguo la pressione si ritiene potenzialmente significativa sia sul corpo idrico definizione delle direttamente interessato sia su quelli a valle Fonte dati disponibili Livello GIS dighe aggiornato al 2006 Livello GIS CTR_DB TOPOGRAFICO 1:5000 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Morfologiche - Dighe, barriere e chiuse per uso industriale Codice WISE Criterio di La pressione è valutata per i prelievi ad uso industriale a scala di corpo idrico individuazione individuando la PRESENZA/ASSENZA. Pertanto se è presente all interno dell area delle pertinenti idrografica afferente al corpo idrico almeno una diga per accumulo di acque ad uso pressioni e industriale la pressione si ritiene potenzialmente significativa sia sul corpo idrico definizione delle direttamente interessato sia su quelli a valle Fonte dati disponibili Livello GIS dighe aggiornato al 2006 Livello GIS CTR_DB TOPOGRAFICO 1:5000 Tipo di corpo idrico Fiumi Piano di Tutela delle Acque 25 Aggiornamento Pressioni/impatti

28 Tipo di pressione Morfologiche - Dighe, barriere e chiuse per altri usi Codice WISE Criterio di BRIGLIE: Significatività della pressione in base al criterio definito: individuazione - Potenzialmente Significativa se Rapporto n briglie/lunghezza del Corpo delle pertinenti Idrico espressa in km > 1 in pianura e collina (collina (0-300 e pressioni e rispettivamente) definizione delle - Potenzialmente Significativa se Rapporto n briglie/lunghezza del Corpo Idrico espressa in km > 3 montagna (>600m) CHIUSE: Significatività della pressione se Rapporto n chiuse/lunghezza del Corpo Idrico espressa in km > 0,7 Fonte dati disponibili Livello GIS CTR_DB TOPOGRAFICO 1:5000 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Codice WISE Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Fiumi Morfologiche - Altre variazioni idromorfologiche (4.5.1a Strade, 4.5.1b Ferrovie) La pressione è valutata a scala di corpo idrico individuando lenvie di comunicazione che intersecano il corpo idrico o che scorrono longitudinalmente a questo all interno di un buffer di 500metri L individuazione delle strade è effettuata sulla base del livello Viab_stradale e Viab_ferroviaria degli strati prioritari La della pressione è valutata in base al seguente criterio: - Non Significativa: nel caso di presenza di viabilità che attraversa longitudinalmente l'area buffer di 500 m in percentuale < 50% dell'area stessa o nel caso di presenza di viabilità che non attraversa trasversalmente l'intera area buffer di 500 m - Potenzialmente Significativa: nel caso di presenza di viabilità che attraversa longitudinalmente l'area buffer di 500 m in percentuale > 50% dell'area stessa o nel caso di presenza di viabilità che attraversa trasversalmente l'intera area buffer di 500 m" Fonte dati disponibili Livello GIS CTR_DB TOPOGRAFICO 1: Altre pressioni sulle acque superficiali Tipo di corpo idrico Fiumi Tipo di pressione Altre pressioni - Introduzione di specie e di malattie Codice WISE 5.1 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Per la pressione 5.1 la potenziale è determinata da: - il numero complessivo delle specie animali e vegetali alloctone presenti nel corpo idrico (specie vegetali di greto o riparie, specie vegetali acquatiche, invertebrati acquatici, vertebrati acquatici), secondo le categorie specie aliene e invasive (o potenzialmente invasive). La presenza è ritenuta potenzialmente significativa se sono presenti un certo numero di entità alloctone ad impatto sensibile ( invasive ) e, comunque se sono presenti numerose specie alloctone. Pertanto la pressione è potenzialmente significativa se si registra almeno una delle seguenti condizioni: - n totale specie vegetali riparie o di greto invasive >= 10 - n totale specie vegetali acquatiche invasive >= 3 Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 26

29 - n totale specie invertebrati acquatici invasivi >= 4 - n totale specie vertebrati acquatici invasivi >= 3 - n totale specie alloctone invasive >= 10 - n totale specie alloctone >= 15 - la PRESENZA/ASSENZA di zone ove avviene l immissione di individui adulti finalizzata al ripopolamento delle riserve turistiche Fonte dati disponibili Fonte dei dati per la pressione Introduzione di specie : campionamenti di macrofite, campionamenti di macrobenthos, carte ittiche e/o campionamenti ittici, banca dati LI.B.OSS. Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Altre pressioni - Sfruttamento/Rimozione di piante e animali Codice WISE 5.2 Criterio di La pressione potenzialmente significativa è valutata a scala di corpo idrico individuazione individuando la PRESENZA/ASSENZA di zone ove avviene l immissione di individui delle pertinenti adulti finalizzata al ripopolamento delle riserve turistiche e quindi dove la pesca pressioni e rappresenta una potenziale pressione sulla fauna ittica. definizione delle Fonte dati disponibili - Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Altre pressioni Discariche/sversamenti abusivi Codice WISE 5.3 Criterio di La presenza di una discarica abusiva costituisce una pressione significativa individuazione potenziale per il corpo idrico su cui insiste. delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili Pressioni sui laghi Pressioni puntuali Tipo di corpo idrico Laghi Tipo di pressione Puntuali Scarichi acque reflue urbane depurate Codice WISE 1.1 Piano di Tutela delle Acque 27 Aggiornamento Pressioni/impatti

30 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Per valutare l impatto potenziale degli scarichi dei depuratori sul corpo idrico si calcolerà il rapporto tra il volume del lago/invaso (VLAGO) e la portata complessiva scaricata (QSCAR), considerando l impatto crescente al diminuire di tale rapporto (espresso in anno-1). In mancanza di dati misurati, le portate scaricate verranno stimate in base alla potenzialità (espressa in Abitanti Equivalenti) degli impianti di depurazione attraverso un fattore di conversione, pari a 1 A.E. = 100 m3/anno. Per il calcolo della portata complessiva scaricata andranno considerati gli scarichi diretti nel corpo idrico e gli scarichi recapitanti nel bacino ad esso afferente, utilizzando la seguente formula: AE TOT: AE totali diretti su corpo idrico + (AE totali su bacino)/2 Il rapporto tra il volume del lago/invaso e la portata complessiva scaricata nell anno precedente consente di collocare ogni pressione in una delle successive classi e di riconoscere la in caso di appartenenza alla quarta o quinta classe. Assenza scarichi classe 1 pressione non significativa VLAGO/QSCAR > 500 classe 2 pressione non significativa 200 < VLAGO/QSCAR 500 classe 3 pressione non significativa 50 < VLAGO/QSCAR 200 classe 4 pressione significativa VLAGO/QSCAR 50 classe 5 pressione significativa Fonte dati disponibili - Tipo di corpo idrico Laghi Tipo di pressione Codice WISE 1.2 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili - Puntuali - Sfioratori di piena La potenziale è data dalla semplice presenza dello sfioratore di piena. Non nota sul territorio regionale per i corpi idrici laghi. L aggiornamento del PTA prevista per la fine del 2015 conterrà una misura specifica per colmare questa lacuna informativa. Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Laghi Puntuali - Scarichi impianti IPPC Codice WISE 1.3 Criterio di Non presenti nel territorio regionale individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili -. Tipo di corpo idrico Laghi Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 28

31 Tipo di pressione Puntuali Scarichi impianti non IPPC Codice WISE 1.4 Criterio di Non presenti nel territorio regionale individuazione Delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili Pressione non presente nel territorio regionale Tipo di corpo idrico Laghi Tipo di pressione Puntuali Siti Contaminati/Siti industriali abbandonati Codice WISE 1.5 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle La pressione è valutata per i siti contaminati ricadenti nell area idrografica afferente al corpo idrico Lago individuando la PRESENZA/ASSENZA. Pertanto se è presente all interno dell area idrografica afferente al corpo idrico almeno un sito contaminato la pressione si ritiene potenzialmente significativa Fonte dati disponibili Piano Regionale di gestione rifiuti e bonifiche E DB Oracle Anagrafe dei siti da bonificare Tipo di corpo idrico Laghi Tipo di pressione Puntuali Discariche Codice WISE 1.6 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle La pressione è valutata per le discariche ricadenti nell area idrografica afferente al corpo idrico Lago individuando la PRESENZA/ASSENZA. Pertanto se è presente all interno dell area idrografica afferente al corpo idrico almeno una discarica la pressione si ritiene potenzialmente significativa Fonte dati disponibili livello Discariche_2010, Repertorio cartografico / carte tematiche / ambiente) Pressioni diffuse Tipo di corpo idrico Laghi Tipo di pressione Diffuse Dilavamento urbano Codice WISE 2.1 Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo idrico attraverso l indicatore Piano di Tutela delle Acque 29 Aggiornamento Pressioni/impatti

32 individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle La pressione è valutata a scala di corpo idrico attraverso l indicatore USO URBANO DEL SUOLO, elaborato calcolando l estensione percentuale delle aree ad uso urbano o industriale all interno dell area idrografica afferente al corpo idrico Lago. L individuazione delle superfici ad uso urbano e industriale è effettuata sulla base della carta di uso del suolo 1:10.000, e in particolare isolando le seguenti classi: Aree urbanizzate Aree industriali o commerciali Reti stradali e ferroviarie e spazi accessori Spazi verdi artificiali non agricoli Aree insediate diffuse Aree portuali Aeroporti Cave, discariche e cantieri Per la definizione di potenziale della pressione sarà adottata la seguente classificazione: classe 1: <5% classe 2: 5% e <10% classe 3: 10% e <20% classe 4: 20% e <30% classe 5: 30% La pressione viene giudicata potenzialmente significativa per valori dell indicatore compresi nella classe 5, cioè con il raggiungimento o superamento della soglia del 30%. Fonte dati disponibili Carta Uso suolo 1:10000 edizione 2012 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Laghi Diffuse Agricoltura Codice WISE 2.2 Criterio di Per la caratterizzazione delle pressioni e degli impatti legati all uso di prodotti individuazione delle fitosanitari, la pressione è valutata a scala di corpo idrico attraverso pertinenti pressioni e l indicatore USO AGRICOLO DEL SUOLO. definizione delle Tale indicatore è elaborato calcolando l estensione percentuale delle aree ad agricoltura intensiva all interno dell area idrografica afferente al corpo. idrico Lago. L individuazione delle superfici ad uso agricolo intensivo è effettuata sulla base della carta di uso del suolo 1: sull intero bacino isolando le seguenti classi: 2. AREE AGRICOLE 2.1 TERRE ARABILI SEMINATIVI IN AREE NON IRRIGUE -> irrilevante SEMINATIVI IN AREE IRRIGUE Seminativi semplici in aree irrigue -> rilevante Vivai -> rilevante Colture orticole in pieno campo in pien aria -> rilevante Colture in serra o sotto altra copertura -> molto rilevante Colture in pien aria e colture in serra o altra copertura -> rilevante 2.2 COLTURE PERMANENTI VIGNETI Vigneti -> rilevante Vigneti misti ad oliveti -> rilevante Vigneti e/o altri tipi di colture permanenti (non oliveti) Abbandonati -> irrilevante Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 30

33 2.2.2 FRUTTETI E FRUTTI MINORI Frutteti e agrumeti -> rilevante OLIVETI Oliveti -> rilevante Oliveti abbandonati -> irrilevante ARBORICOLTURA DA LEGNO -> irrilevante 2.3 PRATERIE -> irrilevante In base alla rilevanza sono stati assegnati i seguenti coefficienti ai differenti tipi di rilevanza che sono stati poi moltiplicati per la superficie di ciascuna coltura ricadente nell area afferente a ciascun corpo idrico ed all area buffer: Rilevanza Coefficiente irrilevante 0 rilevante 1 Molto rilevante 4 Per la definizione di potenziale della pressione sarà adottata la seguente classificazione: classe 1: <20% classe 2: 20% e <40% classe 3: 40% e <70% classe 4: 70% e <90% classe 5: 90% Fonte dati disponibili Carta Uso suolo 1:10000 edizione 2012 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Laghi Diffuse Silvicoltura Codice WISE 2.3 Criterio di La pressione sarà valutata a scala area idrografica afferente al corpo idrico individuazione attraverso GIUDIZIO ESPERTO ADEGUATAMENTE MOTIVATO. delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili Carta Uso suolo 1:10000 edizione 2012 Carta Forestale Tipo di corpo idrico Laghi Tipo di pressione Diffuse Trasporto e infrastrutture Codice WISE 2.4 Piano di Tutela delle Acque 31 Aggiornamento Pressioni/impatti

34 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle La pressione è valutata a scala di corpo idrico individuando la PRESENZA/ASSENZA DI GRANDI VIE DI COMUNICAZIONE nell area idrografica del corpo idrico. L individuazione delle strade è effettuata sulla base del livello Viab_stradale degli strati prioritari, e in particolare isolando le seguenti classi (campo CLASS_TECN_FUNZ): 1 = autostrade 2 = strada extraurbana principale (es.: Aurelia bis) e dal livello Viab_ferroviaria Fonte dati disponibili Livello GIS Strati Prioritari Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Laghi Diffuse Scarichi non allacciati alla fognatura Codice WISE 2.6 Criterio di Occorre premettere che comunque gli scarichi non allacciati alla pubblica fognatura individuazione provenienti da singole abitazioni sono comunque autorizzati dal Comune e dotati di delle pertinenti propria fossa Imhoff. Partendo da questa premessa la pressione potenziale 2.6 è pressioni e stata comunque valutata attribuendo a ciascun abitante residente delle sezioni definizione delle censuarie ricadenti nella Tipologia (TIPO_LOC) Case Sparse per ciascun Bacino Idrografico afferente ai laghi tipizzati una portata scaricata stimata pari a 100mc/anno. Anche in questo caso come per i fiumi e la acque di transizione si è ritenuto che generalmente gli scarichi provenienti da case sparse non sono direttamente in CI, ma ricadono invece all interno del bacino idrografico afferente al lago. Pertanto la QSC è stata dimezzata. Successivamente si è proceduto utilizzando lo stesso rapporto e le classi di utilizzate per la pressione puntuale 1.1 Laghi Fonte dati disponibili Prelievi idrici Tipo di corpo idrico Tipo di pressione e Codice WISE Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle. Laghi Prelievi per uso irriguo (codice WISE 3.1) Prelievi per uso potabile (codice WISE 3.2) Prelievi per industria (codice WISE 3.3) Prelievi acque per raffreddamento (codicewise 3.4) Prelievi per pescicoltura (codice WISE 3.5) Prelievi altro - idroelettrico(codice WISE 3.6.1) Prelievi altro - geotermico(codice WISE 3.6.2) Prelievi altro igienico ed assimilati(codice WISE 3.6.3) La pressione è valutata a scala di corpo idrico individuando la PRESENZA/ASSENZA in condizioni Naturale (Lago delle Lame) Per un maggiore dettaglio si rmanda alle singole schede dei Fiumi (RW) Fonte dati disponibili BD oracle piccole e grandi derivazioni aggiornata al Alterazioni idromorfologiche Tipo di corpo idrico Laghi Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 32

35 Tipo di pressione Codice WISE Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Alterazioni morfologiche tutte le categorie 4.1.x, 4.2.x, 4.3.x, 4.4, 4.5.x Non presente in Liguria su corpi idrici laghi tipizzati in condizioni Naturale (Lago delle Lame). Fonte dati disponibili Altre pressioni sulle acque superficiali Tipo di corpo idrico Laghi Tipo di pressione Altre pressioni - Introduzione di specie e di malattie Codice WISE 5.1 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Per la pressione 5.1 l indicatore è determinata da: - il numero complessivo delle specie animali e vegetali alloctone presenti nel corpo idrico (specie vegetali riparie, specie vegetali acquatiche, invertebrati acquatici, vertebrati acquatici), secondo le categorie specie aliene e invasive (o potenzialmente invasive). La presenza è ritenuta potenzialmente significativa se sono presenti un certo numero di entità alloctone ad impatto sensibile ( invasive ) e, comunque se sono presenti numerose specie alloctone. Pertanto la pressione è potenzialmente significativa se si registra almeno una delle seguenti condizioni: - n totale specie vegetali riparie o di greto invasive >= 10 - n totale specie vegetali acquatiche invasive >= 3 - n totale specie invertebrati acquatici invasivi >= 4 - n totale specie vertebrati acquatici invasivi >= 3 - n totale specie alloctone invasive >= 10 - n totale specie alloctone >= 15 - è valutata a scala di corpo idrico individuando la PRESENZA/ASSENZA di zone ove avviene l immissione di individui adulti finalizzata al ripopolamento delle riserve turistiche Fonte dati disponibili Fonte dei dati per la pressione Introduzione di specie : campionamenti di macrofite, campionamenti di macrobenthos, carte ittiche e/o campionamenti ittici, banca dati LI.B.OSS. Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Altre pressioni - Sfruttamento/Rimozione di piante e animali Codice WISE 5.2 Criterio di La pressione potenzialmente significativa è valutata a scala di corpo idrico individuazione individuando la PRESENZA/ASSENZA di zone ove avviene l immissione di individui delle pertinenti adulti finalizzata al ripopolamento delle riserve turistiche e quindi dove la pesca pressioni e rappresenta una potenziale pressione sulla fauna ittica. definizione delle Piano di Tutela delle Acque 33 Aggiornamento Pressioni/impatti

36 Fonte dati disponibili - Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Fiumi Altre pressioni Discariche/sversamenti abusivi Codice WISE 5.3 Criterio di La presenza di una discarica abusiva costituisce una pressione significativa individuazione potenziale per il corpo idrico su cui insiste. delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili Pressioni sulle acque di transizione Pressioni puntuali Si applica la stessa metodologia dei Fiumi Pressioni diffuse Si applica la stessa metodologia dei Fiumi Prelievi idrici Si applica, ove pertinente, la stessa metodologia dei Fiumi Alterazioni Idromorfologiche Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Acque transizione Morfologiche - Alterazioni fisiche dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico finalizzate alla difesa dalle alluvioni Codice WISE Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo idrico attraverso GIUDIZIO ESPERTO individuazione ADEGUATAMENTE MOTIVATO. delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili - Tipo di corpo idrico Acque transizione Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 34

37 Tipo di pressione Morfologiche - Alterazioni fisiche dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico - Navigazione Codice WISE Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo idrico attraverso GIUDIZIO ESPERTO individuazione ADEGUATAMENTE MOTIVATO. delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili - Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Acque transizione Morfologiche - Alterazioni fisiche dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico Altro Estrazione inerti Codice WISE Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo idrico attraverso GIUDIZIO ESPERTO individuazione ADEGUATAMENTE MOTIVATO. delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili Altre pressioni sulle acque di transizione Si applica, ove pertinente, la stessa metodologia dei Fiumi Piano di Tutela delle Acque 35 Aggiornamento Pressioni/impatti

38 2.4. Pressioni sulle acque marino-costiere Pressioni puntuali Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Acque marino-costiere Puntuali - Impianti di depurazione Codice WISE 1.1 Criterio di Giudizio esperto adeguatamente motivato individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle trattamento coeff_rilascio E stato calcolato il carico residuo per ciascun centro di trattamento, moltiplicando il carico servito (in AE) per il coefficiente di rilascio, ovvero: nessun trattamento 0 1 pretrattamento 1 0,9 primario o Imhoff 2 0,7 secondario 3 0,2 I coefficienti di rilascio sono quelli utilizzati in precedenti elaborazioni effettuate in ambito Relazione Stato Ambiente (Regione Liguria-ARPAL). Successivamente è stato valutato il carico residuo complessivo per ciascun corpo idrico, ed è stato considerato potenzialmente significativo ove supera i Abitanti Equivalenti. Fonte dati disponibili Livello GIS Depurazione costiera (agg.2014) + database ARPAL Stato depurazione in Liguria. Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Acque marino-costiere Puntuali - Sfioratori di piena Codice WISE 1.2 Criterio di Sono considerate come potenzialmente significative tutte le condotte di individuazione emergenza a servizio degli impianti di depurazione costiera delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili Livello GIS Depurazione costiera (agg.2008) condotte di emergenza Tipo di corpo idrico Acque marino-costiere Tipo di pressione Puntuali - Scarichi impianti IPPC e non IPPC Codice WISE Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 36

39 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Per quanto riguarda gli scarichi industriali, sia IPPC che non IPPC è stato adottato lo stesso criterio delle acque interne, ovvero considerati gli scarichi di acque di processo e di raffreddamento. Per la valutazione della è stato utilizzato un criterio qualitativo che tiene in considerazione l attività che origina lo scarico (MAGNITUDO) e la prossimità della scarico al corpo idrico (VICINANZA). Per la MAGNITUDO sono state considerate le seguenti classi cui sono stati attribuiti i pesi indicati: 1. Scarichi costituiti da acque di raffreddamento magnitudo 1 2. Scarichi (di acque di processo) derivanti da cave e lavorazioni di inerti magnitudo 2 3. Scarichi derivanti da autolavaggi magnitudo 3 4. Scarichi derivanti da industria alimentare magnitudo 4 5. Scarichi derivanti da attività industriali diverse da quelle ricadenti nelle altre classi magnitudo 5 La VICINANZA è stata invece valutata in funzione del punto di recapito dello scarico, attribuendo il peso maggiore allo scarichi diretto nel corpo idrico, un peso intermedio se lo scarico recapita in corso d acqua entro 500 metri dalla foce o in bacino portuale confinante con il CI, peso minore nel caso il recapito sia nella parte restante dei bacini idrografici afferenti. Dall incrocio tra i due criteri deriva la matrice seguente nella quale ad ogni cella è attribuito un livello di. Sono considerati potenzialmente significativi gli scarichi con livello di maggiore o uguale a 2. SIGNIFICATIVITA' tutte le altre attività CLASSE DI MAGNITUDO DELLA PRESSIONE industria alimentare autolavaggi cave e segagioni acque di raffreddamen to diretto in corpo idrico entro 500 metri dal corpo idrico/in porto oltre 500 metri o in corso d'acqua recapitante in porto Fonte dati disponibili Scarichi acque reflue industriali : livello scarichi_industriali fornito da ARPAL aggiornamento giugno 2013 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Acque marino-costiere Puntuali - Scarichi impianti non IPPC PORTI Codice WISE 1.4 Criterio di La potenziale della pressione viene stabilita come di seguito: individuazione Porti industriali/commerciali: merci > 1.5 milioni di tonn/anno delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili Informazioni desunte dai siti delle autorità portuali; rapporti annuali ove presenti 2013 (SV e SP), altrimenti informazioni ISTAT Piano di Tutela delle Acque 37 Aggiornamento Pressioni/impatti

40 Tipo di corpo idrico Acque marino-costiere Tipo di pressione Puntuali Siti Contaminati/Siti industriali abbandonati Codice WISE 1.5 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle La pressione è valutata a scala di corpo idrico procedendo alla valutazione della attraverso lo stesso criterio applicato per le acque interne, che mette insieme l impatto potenziale esercitato dalla pressione (MAGNITUDO) e la prossimità della pressione al corpo idrico (VICINANZA). La VICINANZA è valutata in funzione della localizzazione del sito, attribuendo il peso maggiore nel caso ricada proprio sul corpo idrico, un peso intermedio se rientra in un buffer di 500 metri o direttamente in acque marine ma in area portuale adiacente, peso minore nel caso invece sia oltre i 500 m di distanza. Per quanto riguarda la magnitudo i criteri utilizzati per la valutazione sono diversi per le tre categorie, come di seguito esposto. Per il calcolo della MAGNITUDO sono considerati 3 fattori: - iter procedurale - matrici ambientali coinvolte, - numero di sostanze inquinanti I ITER PROCEDURALE Assegnazione di un punteggio da 1 a 5 in funzione dell iter procedurale relativo al singolo sito contaminato. Iter procedurale Punteggio Certificazione di avvenuta bonifica (Art. 248 D. Lgs. 152/06) 1 Certificazione di avvenuta bonifica con misure di messa in sicurezza (Art. 248 D. Lgs. 152/06) 2 Inizio lavo lavori di bonifica a seguito di approvazione 3 Approvazione del progetto di bonifica o dell'analisi di rischio 4 Presentazione agli enti del piano di caratterizzazione o del progetto di bonifica 5 In assenza del dato è attribuito cautelativamente il punteggio maggiore, ossia 5. MATRICI AMBIENTALI Assegnazione di un punteggio da 1 a 5 in funzione del numero di matrici ambientali coinvolte fra: suolo, sottosuolo, acque sotterranee, acque superficiali e aria (1 punto per ogni matrice interessata da inquinamento). Numero sostanze Punteggio 1 matrice ambientale interessata 1 2 matrici ambientali interessate 2 3 matrici ambientali interessate 3 4 matrici ambientali interessate 4 Report Art.5 38 Aggiornamento Pressioni/impatti

41 5 matrici ambientali interessate 5 In assenza del dato è attribuito cautelativamente il punteggio maggiore verificato, ossia 4 NUMERO DI SOSTANZE INQUINANTI Assegnazione di un punteggio da 1 a 5 in funzione del numero delle sostanze il cui valore di concentrazione è superiore al valore limite tabellare (D. Lgs 152/06). Numero sostanze Punteggio Da 1 a 2 sostanze inquinanti 1 Da 3 a 4 sostanze inquinanti 2 Da 5 a 7 sostanze inquinanti 3 Da 8 a 10 sostanze inquinanti 4 > a 10 sostanze inquinanti 5 In assenza del dato è stato attribuito cautelativamente il punteggio maggiore, ossia 5 CALCOLO MAGNITUDO Calcolo della media dei tre punteggi ricavati ed approssimazione all unità del risultato ottenuto. LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ Mettendo in relazione il valore della magnitudo e il valore della vicinanza, ad ogni sito è attribuito un LIVELLO DI SIGNIFICATIVITÀ, secondo quanto riportato nella tabella che segue. Sono stati considerati POTENZIALMENTE SIGNIFICATIVI i siti da bonificare con livello di maggiore o uguale a 3 (celle evidenziate in arancione), con una eccezione: qualora per un sito sia stato emesso il certificato di avvenuta bonifica, tale pressione non è da ritenersi potenzialmente significativa indipendentemente dagli altri parametri valutativi. Fonte dati disponibili Piano Regionale di gestione rifiuti e bonifiche E DB Oracle Anagrafe dei siti da bonificare Tipo di corpo idrico Acque marino-costiere Tipo di pressione Puntuali Discariche Codice WISE 1.6 Piano di Tutela delle Acque 39 Aggiornamento Pressioni/impatti

42 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle La pressione è valutata a scala di corpo idrico procedendo alla valutazione della attraverso lo stesso criterio applicato per le acque interne, che mette insieme l impatto potenziale esercitato dalla pressione (MAGNITUDO) e la prossimità della pressione al corpo idrico (VICINANZA). La VICINANZA è valutata in funzione della localizzazione del sito, attribuendo il peso maggiore nel caso ricada proprio sul corpo idrico, un peso intermedio se rientra in un buffer di 500 metri o direttamente in acque marine ma in area portuale adiacente, peso minore nel caso invece sia oltre i 500 m di distanza. Per quanto riguarda la magnitudo i criteri utilizzati per la valutazione sono diversi per le tre categorie, come di seguito esposto. La valutazione della magnitudo è stata effettuata assegnando un punteggio da 1 a 5 in funzione della tipologia di discarica. Tipo Discarica Punteggio Inerti 1 Discariche associate a cave (sotterranee e non) 2 Non pericolosi (solo urbani *) 3 Non pericolosi ( urbani e speciali *) 4 Pericolosi 5 *Termini utilizzati nei provvedimenti autorizzativi derivanti dalla normativa precedente al D. Lgs. 36/03. Sono state considerate potenzialmente significative tutte le discariche di magnitudo maggiore di 2 a prescindere dalla vicinanza, mentre le discariche di magnitudo minore o uguale a 2 sono state considerate potenzialmente significative solo se ricadenti nel corpo idrico o nelle sue immediate vicinanze (quindi vicinanza >1) Fonte dati disponibili livello Discariche_2010, Repertorio cartografico / carte tematiche / ambiente) 5 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Codice WISE Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Acque marino-costiere Puntuali - Altre pressioni DIPORTISMO E PESCA (1.9.5 a DIPORTISMO b PESCA) La pressione è valutata a scala di corpo idrico individuando la i Porti non rientranti tra quelli di cui alla pressione 1.4. DIPORTISMO: La della pressione viene stabilita come di seguito: E stata effettuata la sommatoria dei posti barca dei porti non industriali afferenti a ciascun corpo idrico. Ad ogni corpo idrico è stato assegnato un indice di diportismo calcolato sommando al dato sopra descritto ½ dello stesso valore calcolato per il corpo idrico adiacente + ¼ del valore calcolato per il corpo idrico successivo. Es.: CI posti barca diportismo Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 40

43 Nel CI 17 non afferiscono porti, nei CI contigui sì: 0+1/2*1474+1/2*2588+1/4*2044+1/4*2832=1819 La potenziale è data dall indice diportismo>1.000 (corrispondente a 400 posti barca per ciascun CI). PESCA Sommatoria dei posti barca dei porti non industriali Flotta Pescherecci > 300; Fonte dati disponibili Livello GIS da Repertorio Cartografico Porti e impianti nautici percorso home / repertorio cartografico / carte tematiche / trasporto Pressioni diffuse Tipo di corpo idrico Tipo di pressione e Codice WISE Acque marino-costiere Diffuse Dilavamento urbano (codice WISE 2.1) Diffuse Agricoltura (codice WISE 2.2) Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Le pressioni diffuse individuate nei bacini idrografici con corsi d acqua tipizzati ed in particolare quelle individuate come significative nel tratto terminale con sbocco a mare, non vanno ascritte come diffuse al corpo idrico, ma considerate come pressioni significative indirette. La sintesi di suddette pressioni (in termini di INPUT) è data dall inventario ex Art.78-ter. Per quanto riguarda invece le porzioni di territorio(bacini) estranee alle aree idrografiche dei corpi idrici tipizzati terminali e per i bacini idrografici dei corsi d acqua non tipizzati si procede come segue: 1) Per la valutazione delle potenziali pressioni incidenti sul corpo idrico marino si applica la stessa metodologia per le valutazione delle pressioni nei fiumi utilizzando la classe/classi di utilizzate per le aree idrografiche afferenti ai corpi idrici; 2) La valutazione della o meno della pressione avviene attraverso Giudizio esperto adeguatamente motivato. Fonte dati disponibili Livello GIS vedi pressioni diffuse Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Acque marino-costiere Diffuse Trasporto e infrastrutture Codice WISE 2.4 Criterio di Si ritiene che la pressione sia ricompresa nella pressione 1.4 e quindi sia individuazione riconducibile ai corpi idrci marino costieri con presenza di Porti delle pertinenti industriali/commerciali: merci > 1.5 milioni di tonn/anno pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili Alterazioni Idromorfologiche Piano di Tutela delle Acque 41 Aggiornamento Pressioni/impatti

44 Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Acque marino-costiere Alterazioni fisiche dell'alveo/letto/area riparia/costa del corpo idrico finalizzate alla difesa dalle alluvioni (Infrastrutture) Codice WISE Criterio di L indicatore individuato per tale tipologia di pressione è dato dal rapporto individuazione tra la lunghezza del tratto di costa interessato dalle infrastrutture (siano esse delle pertinenti radenti o trasversali) e la lunghezza del corpo idrico. pressioni e La della pressione è individuata al verificarsi della seguente definizione delle Condizione: lunghezza tratto di costa interessato da opere/lunghezza corpo idrico 50% Fonte dati disponibili Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Acque marino-costiere Altre variazioni idromorfologiche (Ripascimenti) Codice WISE Criterio di La pressione è valutata attraverso la BD ripascimenti utilizzando solamente individuazione quelli strutturali e basandosi sull analisi dell ultimo quinquennio ( ). La delle pertinenti valutazione della è effettuata attraverso Giudizio esperto pressioni e adeguatamente motivato definizione delle Fonte dati disponibili BD ripascimenti regionale Altre pressioni sulle acque superficiali Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Acque marino-costiere Introduzione di specie e di malattie Codice WISE 5.1 Criterio di La pressione è valutata a scala di corpo attraverso Giudizio esperto individuazione adeguatamente motivato delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte dati disponibili - Tipo di corpo idrico Tipo di pressione Acque marino-costiere Sfruttamento/Rimozione di piante e animali Codice WISE 5.2 Criterio di La pressione è stabilita attraverso Giudizio esperto adeguatamente motivato individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 42

45 Fonte dati disponibili Livello GIS da Repertorio Cartografico Porti e impianti nautici percorso home / repertorio cartografico / carte tematiche / trasporto Piano di Tutela delle Acque 43 Aggiornamento Pressioni/impatti

46 3. Pressioni sulle acque sotterranee (acquiferi porosi e carsici) Per le pressioni sulle acque sotterranee, la valutazione di è stata articolata, in maniera analoga a quanto sviluppato per le acque superficiali (pressioni diffuse), attraverso due fasi distinte: la prima finalizzata a identificare le pressioni potenzialmente significative ovvero le pressioni la cui è solo teorica e prescinde dall effettivo stato di qualità dei corpi idrici superficiali; la seconda volta a identificare le pressioni realmente significative, attraverso il confronto con i dati di monitoraggio disponibili. Tali fasi, che caratterizzano un percorso di valutazione peculiare e articolato per le pressioni di natura diffusa, sono descritte in maniera dettagliata nei paragrafi seguenti. L individuazione delle pressioni, puntuali e diffuse, è stata eseguita sull intero bacino idrografico. Tale esigenza nasce dal fatto che i corpi idrici sotterranei liguri, esistenti nei depositi alluvionali vallivi possono raccogliere inquinamenti provenienti dall intero bacino idrogeologico ed idrografico. A parte rare eccezioni, coincidenti con aree carsiche che verranno trattate a parte, i limiti del bacino idrogeologico coincidono in prima approssimazione con quelli del bacino idrografico, pertanto l analisi delle pressioni è effettuata sull intero bacino idrografico Individuazione della della pressione Individuazione della pressione potenzialmente significativa Relativamente alle pressioni sulle acque sotterranee, l individuazione delle pressioni potenzialmente significative è subordinata all applicazione di un modello classico di valutazione del rischio di contaminazione degli acquiferi (modello SPR Source, Pathway, Receptor) che definisce il rischio come combinazione di tre elementi: - il pericolo costituito da una attività potenzialmente inquinante (equivalente alla sorgente/pressione, o Source); - la vulnerabilità intrinseca delle acque sotterranee alla contaminazione (equivalente al percorso, o Pathway); - le conseguenze potenziali di un evento di contaminazione sul recettore (Receptor) costituito dalle acque sotterranee. In accordo con il modello così definito, la potenziale della singola pressione è stabilita individuando il rischio, ovvero incrociando il pericolo, rappresentato dalla magnitudo della pressione, con la vulnerabilità intrinseca degli acquiferi. La magnitudo della singola pressione è rappresentata attraverso un idoneo indicatore numerico e/o descrittivo stabilito in maniera specifica in relazione alla tipologia di pressione. Tale indicatore viene classificato in 5 classi, preventivamente stabilite, che rappresentano 5 diversi livelli di magnitudo della specifica pressione. La magnitudo di ciascuna pressione sarà definita considerando le classi riportate sulle singole schede sia delle pressioni puntuali che significative, che prevedono nel primo caso l individuazione di un criterio di valutazione della magnitudo e nel secondo il calcolo della superficie percentuale di territorio occupato dalle pressioni diffuse considerate. Non essendo disponibili carte della vulnerabilità (metodo SINTACS ) dei corpi idrici liguri, la vulnerabilità intrinseca degli acquiferi (corpi idrici sotterranei) è stata definita valutando la distanza di ciascuna pressione dal corpo idrico stesso, individuando tre aree distinte all interno del bacino idrografico: 1. Corpo idrico; Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 44

47 2. Fascia perimetrale esterna ad ogni corpo idrico che prescinde dal contesto geologico ed idrogeologico ed è definita considerando un buffer pari 200 metri; 3. Restante porzione del bacino idrografico. I corpi idrici liguri porosi, sono stati considerati in tutta la loro estensione superficiale appartenenti alla classe di vulnerabilità estremamente elevato, la zona perimetrale esterna alla classe elevato e la restante porzione del bacino idrografico è cautelativamente considerata in classe Alto. I corpi idrici carsici sono stati individuati, comprendendo anche eventuali porzioni di territorio con prevalente circolazione superficiale ove sia accertato il collegamento diretto con il corpo idrico sotterraneo attraverso inghiottitoi o infiltrazione concentrata. Pertanto la superficie individuata come corpo idrico carsico è stata considerata appartenete alla classe di vulnerabilità estremamente elevato. In tal caso non sono state individuate aree limitrofe a vulnerabilità elevata o alta in quanto il criterio utilizzato per l individuazione del corpo idrico esclude il collegamento idrogeologico diretto con aree limitrofe. A seguito della definizione della magnitudo di ogni pressione e della sua localizzazione sul territorio è stata utilizzata la tabella (matrice) della seguente figura per individuare le pressioni potenzialmente significative presenti o all interno del corpo idrico o sulla fascia buffer o dell intero bacino idrografico. Classe di magnitudo della pressione Classe di vulnerabilità Estremamente elevato Elevato Alto pressione potenzialmente significativa (PS) Figura Matrice per la valutazione della potenziale delle pressioni diffuse sulle acque sotterranee Individuazione della pressione significativa Limitatamente all analisi delle pressioni diffuse sulle acque sotterranee, la conferma della potenziale delle singole pressioni è svolta sulla base dei dati di monitoraggio relativi a parametri di interesse specifico (considerando tutti i dati disponibili per il periodo La conferma di, a scala di corpo idrico e per la singola pressione, avviene dunque incrociando la classe di rischio basato sul monitoraggio con la potenziale della pressione, in accordo con la matrice della Figura seguente. Valutazione dati di monitoraggio NR R Significatività potenziale della pressione PS NS S PNS NS S Figura Matrice per la conferma di delle pressioni diffuse sulle acque sotterranee. NR = non a rischio in base ai dati di monitoraggio; R = a rischio in base ai dati di monitoraggio; PS = pressione potenzialmente significativa; PNS = pressione potenzialmente non significativa; S= pressione significativa; NS = pressione non significativa. Piano di Tutela delle Acque 45 Aggiornamento Pressioni/impatti

48 In base alla matrice di : - le pressioni potenzialmente significative (PS) sono ritenute effettivamente significative quando associate a una valutazione di rischio (R) sulla base dei dati di monitoraggio. - Le pressioni potenzialmente non significative (PNS) sono ritenute significative qualora la valutazione dei dati di monitoraggio abbia dato esito positivo, ovvero evidenziato situazioni di rischio (R). Qualora i dati di monitoraggio siano mancanti o insufficienti e la pressione sia stata giudicata potenzialmente significativa, la pressione viene giudicata effettivamente significativa. Per le acque sotterranee delle aree carsiche, vista l assenza di dati di monitoraggio la sola presenza della pressione è stata ritenuta significativa. La presenza di scarichji urbani e/o industriali è stata considerata per le aree carsiche solo nel caso in cui lo scarico recapitava in acque superficiali fiumi, quelle con condotte recapitanti direttamente in mare non sono state considerate. Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 46

49 Pressioni puntuali Tipo di corpo idrico Acque sotterranee Tipo di pressione Codice WISE 1.5 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Siti contaminati Ricerca di tutti i siti all interno dell intero bacino idrografico, utilizzando lo strato informativo regionale così come implementato allo stato attuale. 1. Valorizzazione della magnitudo () crescente da 1 a 5 secondo il seguente criterio: Assegnazione di un punteggio da 1 a 5 in funzione dell iter procedurale relativo al singolo sito contaminato. Qualora per un sito sia stato emesso il certificato di avvenuta bonifica, tale pressione non è da ritenersi potenzialmente significativa indipendentemente dagli altri parametri valutativi che seguono. Iter procedurale Punteggio Certificazione di avvenuta bonifica (Art. 248 D. Lgs. 152/06) 1 Certificazione di avvenuta bonifica con misure di messa in sicurezza (Art. 248 D. Lgs. 152/06) 2 Inizio lavo lavori di bonifica a seguito di approvazione 3 Approvazione del progetto di bonifica o dell'analisi di rischio 4 Presentazione agli enti del pianio di caratterizzazione o del progetto di bonifica 5 Assegnazione di un punteggio da 1 a 5 in funzione del numero di matrici ambientali coinvolte fra suolo, sottosuolo, acque sotterranee, acque superficiali e aria (1 punto per ogni matrice interessata da inquinamento). Numero sostanze Punteggio 1 matrice ambientale interessata 1 2 matrici ambientali interessate 2 3 matrici ambientali interessate 3 4 matrici ambientali interessate 4 5 matrici ambientali interessate 5 Assegnazione di un punteggio da 1 a 5 in funzione del numero delle sostanze il cui valore di concentrazione è superiore al valore limite tabellare (D. Lgs 152/06). Numero sostanze Punteggio Da 1 a 2 sostanze inquinanti 1 Da 2 a 4 sostanze inquinanti 2 Da 5 a 7 sostanze inquinanti 3 Da 8 a 10 sostanze inquinanti 4 Piano di Tutela delle Acque 47 Aggiornamento Pressioni/impatti

50 > a 10 sostanze inquinanti 5 Calcolo della media dei tre punteggi ricavati ed approssimazione all unità del risultato ottenuto. Nel caso in cui non sia stato possibile valorizzare uno o più punteggi secondo le tre tabelle sopra riportate per mancanza dati, nel calcolo della media si sono cautelativamente considerati il/i punteggio maggiore, ossia 5). 2. Valorizzazione della vulnerabilità in funzione della distanza del sito dal corpo idrico (corpo idrico, Fascia perimetrale, bacino idrografico) Fonte Dati disponibili Utilizzo della matrice del paragrafo per la sovrapposizione dei punti 1) e 2) per l individuazione della potenziale di ogni singola pressione puntuale (siti da bonificare). Osservazione dello stato chimico-qualitativo del corpo idrico in esame e utilizzo della tabella riportata nel paragrafo per l individuazione delle pressioni realmente significative. In mancanza di dati o incertezza la pressione potenziale è stata considerata significativa. - Tipo di corpo idrico Acque sotterranee Tipo di pressione Codice WISE 1.6 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Discariche Ricerca di tutte le discariche all interno dell intero bacino idrografico, utilizzando gli strati informativi regionali così come implementati allo stato attuale.: Discariche_ Valorizzazione della magnitudo () crescente da 1 a 5 secondo il seguente criterio: Assegnazione di un punteggio da 1 a 5 in funzione della tipologia di discarica. Tipo Discarica Punteggio Inerti 1 Discariche associate a cave (sotterranee e non) 2 Non pericolosi (solo urbani *) 3 Non pericolosi ( urbani e speciali *) 4 Pericolosi 5 *Termini utilizzati nei provvedimenti autorizzativi derivanti dalla normativa precedente al D. Lgs. 36/03. Tutte le discariche annesse alle cave sono da considerarsi a tutti gli effetti come discariche di rifiuti inerti e pertanto lo strato informativo di riferimento non verrà elaborato e tali pressioni non verranno considerate significative. 2. Valorizzazione della vulnerabilità in funzione della distanza del sito dal corpo idrico(corpo idrico, Fascia perimetrale, bacino idrografico) Utilizzo della matrice del paragrafo per la sovrapposizione dei punti 1) e 2) per l individuazione della potenziale di ogni singola pressione puntuale (siti da bonificare). Osservazione dello stato chimico-qualitativo del corpo idrico in esame e utilizzo della tabella riportata nel paragrafo per l individuazione delle pressioni Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 48

51 Fonte Dati disponibili realmente significative. In mancanza di dati o incertezza la pressione potenziale è stata considerata significativa. - Tipo di corpo idrico Acque sotterranee Tipo di pressione Codice WISE Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Puntuali Altro - Miniere e cave (Anche diffuse 2.8 Miniere) Ricerca tutte le cave o miniere all interno dell intero bacino idrografico, utilizzando lo strato informativo regionale così come implementato allo stato attuale Piano_Cave_2008._Discariche_annesse_alle_cave. Non sono presenti al momento dati georeferiti delle miniere regionali. Sono state valutate con giudizio esperto le due miniere principali: Gambatesa e Libiola. Valorizzazione della magnitudo () crescente da 1 a 5 secondo il seguente criterio: Assegnazione di un punteggio da 1 a 5 in funzione del litotipo sfruttato in ogni sito estrattivo. Indipendentemente dal litotipo sfruttato nel caso la miniera o cava ricadi in un acquifero carsico è assegnata una magnitudo pari a 5. Litotipo sfruttato Magnitudo Rocce magmatiche o metamorfiche ad alto contenuto siliceo 1 Arenarie, argilliti, o sedimenti sciolti 2 Rocce carbonatiche o carbonatico-marnose 3 Rocce evaporitiche 4 Rocce con mineralizzazioni importanti 5 Assegnazione di un punteggio da 1 a 5 in funzione della tipologia. Numero sostanze Punteggio Cave a cielo aperto 1 Cave sotterranee 2 Miniere a cielo aperto 3 Miniere sotterranee 4 Miniere abbandonate 5 Calcolo della media dei due o tre punteggi ricavati secondo i criteri sopra riportati ed approssimazione all unità del risultato ottenuto. Valorizzazione della vulnerabilità in funzione della distanza del sito dal corpo idrico(corpo idrico, Fascia perimetrale, bacino idrografico) Utilizzo della matrice nel paragrafo per la sovrapposizione dei punti 1) e 2) per l individuazione della potenziale di ogni singola pressione puntuale (siti da bonificare). Osservazione dello stato chimico-qualitativo del corpo idrico in esame e utilizzo della Piano di Tutela delle Acque 49 Aggiornamento Pressioni/impatti

52 Attributi richiesti per la compilazione delle schede WISE Attributi di caratterizzazione delle pressioni tabella riportata nel paragrafo per l individuazione delle pressioni realmente significative. In mancanza di dati o incertezza la pressione potenziale è stata considerata significativa. Numero di cave/miniere potenzialmente significative con specifica di quelle ritenute significative ; Shapefile delle cave/miniere con specifica di quelle ritenute potenzialmente significative e significative Tipo di corpo idrico Acque sotterranee Tipo di pressione Codice WISE Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte Dati disponibili Tipo di corpo idrico Acque sotterranee Tipo di pressione Codice WISE Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte Dati disponibili Tipo di corpo idrico Acque sotterranee Tipo di pressione Codice WISE Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte Dati disponibili Puntuali Altro - Scarichi Acque reflue urbane sul terreno e nelle acque superficiali. Gli scarichi sul terreno non sono presenti o non sono noti, pertanto non verranno considerati. Le fosse domestiche saranno comprese nelle pressioni diffuse. Nella fase di verifica della potenzialità delle pressioni sarà valutato se considerare gli scarichi nelle acque superficiali ruscellanti sulla superficie del corpo idrico sotterraneo. In tal senso saranno considerate le medesime pressioni e gli stessi criteri individuati per le acque superficiali, sulle schede sarà richiamato il codice delle eventuali pressioni significative censite per i corpi idrici superficiali. Nel caso dei corpi idrici carsici lo scarico in acque superficiali è considerato sempre pressione significativa. _ Puntuali Altro - Scarichi impianti IPPC Nella fase di verifica della potenzialità delle pressioni sarà valutato se considerare gli scarichi nelle acque superficiali ruscellanti sulla superficie del corpo idrico sotterraneo. In tal senso saranno considerate le medesime pressioni e gli stessi criteri individuati per le acque superficiali, sulle schede sarà richiamato il codice delle eventuali pressioni significative censite per i corpi idrici superficiali. Nel caso dei corpi idrici carsici lo scarico in acque superficiali è considerato sempre pressione significativa. _ Puntuali Altro - Scarichi impianti non IPPC. Nella fase di verifica della potenzialità delle pressioni sarà valutato se considerare gli scarichi nelle acque superficiali ruscellanti sulla superficie del corpo idrico sotterraneo. In tal senso saranno considerate le medesime pressioni e gli stessi criteri individuati per le acque superficiali, sulle schede sarà richiamato il codice delle eventuali pressioni significative censite per i corpi idrici superficiali Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 50

53 Pressioni diffuse Tipo di corpo idrico Acque sotterranee Tipo di pressione Codice WISE 2.1 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Diffuse Dilavamento urbano La potenziale della pressione è valutata secondo il metodo dettagliato ai precedenti paragrafi e attraverso l utilizzo dell indicatore USO URBANO DEL SUOLO. Tale indicatore è costruito calcolando, per ciascun bacino idrografico e per ciascuna area a vulnerabilità intrinseca omogenea (cfr. paragrafo corpo idrico, buffer 200 m. e restante porzione del bacino idrografico), l estensione percentuale delle aree ad uso urbano/industriale del suolo all interno di ogni area in questione. L individuazione delle superfici e la valutazione della potenziale (magnitudo) è stata effettuata in base alla metodologia utilizzata per le acque superficiali secondo il seguente schema: classe 1: <5% classe 2: 5% e <10% classe 3: 10% e <20% classe 4: 20% e <30% classe 5: 30% Classe di vulnerabilità Estremamente elevato (Acquifero) Elevato (Buffer 200m) Alto (Bacino) Classe di magnitudo della pressione pressione potenzialmente significativa (PS) Fonte Dati disponibili Cautelativamente si è ritenuto di considerare l uso urbano/industriale del suolo come pressione diffusa potenzialmente significativa qualora almeno una delle tre aree omogenee(cfr. paragrafo 3.1.1: corpo idrico, buffer 200 m. e restante porzione del bacino idrografico) risulti tale. La reale per le pressioni relative all uso agricolo del suolo sarà individuata secondo il metodo dettagliato al paragrafo 3.1.2, in base agli esiti della classificazione qualitativa del quinquennio Tipo di corpo idrico Acque sotterranee Tipo di pressione Diffuse Agricoltura Codice WISE 2.2 Criterio di La potenziale della pressione è attraverso l utilizzo dell indicatore USO Piano di Tutela delle Acque 51 Aggiornamento Pressioni/impatti

54 individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle AGRICOLO DEL SUOLO. Tale indicatore è costruito calcolando, per ciascun bacino idrografico e per ciascuna area a vulnerabilità intrinseca omogenea (cfr. paragrafo corpo idrico, buffer 200 m. e restante porzione del bacino idrografico), l estensione percentuale delle aree ad uso agricolo all interno di ogni area in questione. L individuazione delle superfici e la valutazione della potenziale (magnitudo) è stata effettuata in base alla metodologia utilizzata per le acque superficiali secondo il seguente schema: classe 1: <20% classe 2: 20% e <40% classe 3: 40% e <70% classe 4: 70% e <90% classe 5: 90% Classe di vulnerabilità Estremamente elevato (Acquifero) Elevato (Buffer 200m) Alto (Bacino) Classe di magnitudo della pressione pressione potenzialmente significativa (PS) Fonte Dati disponibili Si è ritenuto di considerare l uso agricolo del suolo come pressione diffusa potenzialmente significativa qualora almeno una delle tre aree omogenee(cfr. paragrafo 3.1.1: corpo idrico, buffer 200 m. e restante porzione del bacino idrografico) risulti tale. La reale per le pressioni relative all uso agricolo del suolo sarà individuata secondo il metodo dettagliato al paragrafo 3.1.2, in base agli esiti della classificazione qualitativa del quinquennio Prelievi idrici In analogia con il criterio adottato per le acque superficiali sono considerati come significativi tutti i prelievi con tipologia pozzo come pressioni significative anche qualora i dati di monitoraggio quantitativo non rilevassero criticità per le riserve sotterranee o intrusioni del cuneo salino. Solo se durante le fasi di consultazione sul progetto di piano e sul Rapporto preliminare/rapporto Ambientale si rendessero disponibili maggiori informazioni rispetto ai corpi idrici per i quali sono note tutte le derivazioni e/o si disponesse di serie storiche di dati freatimetrici sufficientemente continui nel tempo o per i quali sia stato sviluppato un modello matematico di flusso calibrato, i prelievi potranno essere considerati pressioni non significative (assenza di intrusione marina e stabilità nel tempo del livello freatimetrico) Altre pressioni antropiche Tipo di corpo idrico Acque sotterranee Tipo di pressione Altre pressioni antropiche - Intrusione salina Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 52

55 Codice WISE 7.1 Criterio di individuazione delle pertinenti pressioni e definizione delle Fonte Dati disponibili La pressione è valutata con Giudizio esperto adeguatamente motivato basato sullo studio del rapporto Cl/Na, dei valori di concentrazione di Cl e dei valori di conducibilità idraulica misurati nei punti di interesse nel periodo Piano di Tutela delle Acque 53 Aggiornamento Pressioni/impatti

56 4. ALLEGATI 4.1. Scarichi industriali: coefficienti di portata per addetto per categoria ISTAT Cateoria ISTAT Descrizione attività U.M. Coefficiente 011 Coltivazioni agricole; orticoltura, floricoltura m3/addetto Produzione, lavorazione e conservazione di carne e di prodotti a base di carne m3/addetto Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi m3/addetto Industria lattiero-casearia m3/addetto Industria delle bevande m3/addetto Fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone m3/addetto Fabbricazione di prodotti chimici di base m3/addetto Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 264 Fabbricazione di mattoni tegole ed altri prodotti per l'edilizia in terracotta 285 Trattamento e rivestimento dei metalli, lavorazione meccanica generale per c/t m3/addetto * m3/addetto 4 m3/addetto Fabbricazione di altre macchine di impiego generale m3/addetto Fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali m3/addetto Gioielleria e oreficeria m3/addetto 7,5 454 Lavori di completamento degli edifici m3/addetto Commercio di autoveicoli m3/addetto Manutenzione e riparazione di autoveicoli m3/addetto Commercio all'ingrosso di prodotti alimentari, bevande e tabacco m3/addetto Altri trasporti terrestri m3/addetto Altre attività dei servizi m3/addetto 700 * E stato assunto il valore m3/addetto per aziende fino a 10 addetti, mc/addetto per aziende che occupano più di 10 addetti Metodologia per valutazione della carico N e P SAU inerente la pressione 2.2 IN CORSO DI DEFINIZIONE Report Art.5 Aggiornamento Pressioni/impatti 54

57 4.3. Metodologia per valutazione della carico generato di origine zootecnica inerente la pressione 2.2 Le informazioni disponibili sul tutto il territorio regionale sono quelle relative all ultimo censimento dell Agricoltura e disponibili per tutto il territorio regionale a scala comunale. Il carico generato di origine zootecnica è stato stimato a partire dai dati relativi al patrimonio zootecnico disaggregati per tipo di bestiame e con dettaglio territoriale del comune (ISTAT, censimento dell Agricoltura del 2010). Per valutare le produzioni di nutrienti da parte delle diverse specie animali sono stati utilizzati i coefficienti di conversione (dati prodotti dal progetto del CNR riciclo dei reflui dal sistema agricolo-industriale per i conigli; coefficienti del Piano Stralcio contro l Eutrofizzazione dell Autorità di Bacino del Po per i carichi di azoto e fosforo, IRSA Quad. 90, 1991 per la conversione in AE) riportati nella Tabella seguente, è stato possibile calcolare l apporto in termini di azoto derivante dalle pratiche zootecniche. Tipologia bestiame kgn/capo anno Avicoli 0,50 Bovini 60,00 Bufalini 60,00 Caprini 7,00 Conigli 0,17 Equini 58,00 Ovini 7,00 Struzzi 5,00 Suini 15,00 Tabella 2 Coefficienti di conversione N per capo di bestiame Successivamente per calcolare il carico a livello di singola area idrografica afferente a ciascun corpo idrico ci si è posti nella condizione peggiore e cioè che tutti i capi di bestiame dei Comuni intersecati dall area idrografica ricadessero in suddetta area. Pertanto in ogni area idrografica l apporto in KgN/ha è stato calcolato come somma degli apporti dai singoli comuni intersecati da tale area. COD_CI Totale KgN pert CI Superficie mq Area afferente al CI Rapporto KgN/ha 0011li , ,00 27, li , ,00 172, li , ,00 48, li , ,00 59, li , ,00 155, li , ,00 27, li , ,00 41, li , ,00 102, li , ,00 85, li , ,00 25, li , ,00 23,72 Piano di Tutela delle Acque 55 Aggiornamento Pressioni/impatti

58 li , ,00 287, li , ,00 40, li , ,00 44, li , ,00 40, li , ,00 360, li , ,00 18, li , ,00 101, li , ,00 42, li , ,00 66, li , ,00 48, li , ,00 12, li , ,00 6, li 5.368, ,00 14, li , ,00 5, li , ,00 8, li 8.909, ,00 10, li , ,00 6, li , ,00 14, li , ,00 16, li , ,00 23, li , ,00 20, li , ,00 12, li , ,00 73, li , ,00 49, li , ,00 21, li , ,00 8, li , ,00 75, li 5.816, ,00 94, li 4.240, ,00 11, li , ,00 38, li , ,00 12, li , ,00 12, li , ,00 5, li , ,00 8, li 6.328, ,00 361, li , ,00 44, li , ,00 29, IR , ,00 23, li , ,00 30, li , , , li , ,00 25, IR , ,00 12, li , ,00 9, li , ,00 10, li 5.362, ,00 107, li , ,00 15, li , ,00 721, li , ,00 11, li 6.606, ,00 37, li , ,00 19, li , ,00 163, li , ,00 33,60 Report Art.5 56 Aggiornamento Pressioni/impatti

59 2064li , ,00 22, li , ,00 7, li 8.048, ,00 4, li 9.230, ,00 10, li 9.230, ,00 9, IR 5.362, ,00 3, li , ,00 11, li , ,00 6, IR 9.719, ,00 3, li , ,00 22, li , ,00 12, IR , ,00 13, li 7.948, ,00 3, li 8.426, ,00 2, li 7.835, ,00 2, li , ,00 15, li , ,00 20, li , ,00 38, li , ,00 15, li , ,00 20, li 816, ,00 22, li , ,00 7, li , ,00 10, li , ,00 9, li , ,00 21, li , ,00 7, li , ,00 6, li , ,00 3, IR , ,00 11, li , ,00 7, IR , ,00 38, li , ,00 8, li 1.512, ,00 6, li , ,00 4, li , ,00 7, li , ,00 7, li 9.782, ,00 3, li , ,00 13, li , ,00 4, li , ,00 20, li , ,00 19, li , ,00 5, li , ,00 6, li , ,00 6, li , ,00 12, li , ,00 37, li , ,00 8, li , ,00 12, li , ,00 16, li 9.919, ,00 3, li 4.862, ,00 13, li 9.778, ,00 4,19 Piano di Tutela delle Acque 57 Aggiornamento Pressioni/impatti

60 4941li , ,00 5, li 4.773, ,00 76, li 7.886, ,00 4, li , ,00 4, li , ,00 7, li , ,00 13, li , ,00 10, li , ,00 18, li , ,00 45, li , ,00 20, li , ,00 6, li , ,00 14, li , ,00 35, li , ,00 50, IR , ,00 22, IR , ,00 23, li , ,00 6, li , ,00 37, li , ,00 127, li , ,00 31, li , ,00 7, li , ,00 59, li , ,00 40, li , ,00 16, li , ,00 44, li , ,00 26, li , ,00 32, IR , ,00 13, li , ,00 13, li , ,00 13, li , ,00 16, li , ,00 19, li , ,00 6, li , ,00 4, li , ,00 11, li , ,00 9, li , ,00 40, IR , ,00 22, IN 4.705, ,00 1, li 4.531, ,00 22, IN 606, ,00 0, li , ,00 6, li 9.918, ,00 8, li , ,00 5, li , ,00 3, li , ,00 12, li , ,00 11, li 9.918, ,00 862, li , ,00 8, li 7.083, ,00 27, li , ,00 4, li , ,00 141,48 Report Art.5 58 Aggiornamento Pressioni/impatti

61 li , ,00 10, li , ,00 3, li , ,00 2, li , ,00 4, li 6.367, ,00 5, li 4.317, ,00 10, li , ,00 17, li , ,00 9, li , ,00 11, li 3.196, ,00 8, li , ,00 13, li , ,00 18, li , ,00 234, li , ,00 20, li 3.196, ,00 8, li , ,00 6, IR , ,00 12, IR , ,00 9,85 AT , ,00 5,76 Assumendo pertanto come significativa la soglia utilizzata per il calcolo del surplus di e cioè con il raggiungimento o superamento della soglia dei 100 kgn/ha*anno risultano i corpi idrici in tabella evidenziati in rosso, molto dei quali però dovranno essere valutati con giudizio esperto in quanto il criterio adottato ha probabilmente individuato dei falsi positivi nel caso in cui le aree idrografiche di minori dimensioni afferenti ai singoli corpi idrici siano a scavalco di più comuni. Piano di Tutela delle Acque 59 Aggiornamento Pressioni/impatti

62 Analisi pressioni 2014 per Report ex Art. 5 WFD - Criteri e informazioni 1.1 Puntuali Scarichi acque reflue urbane depurate Agglomerati (PIEMONTE-AGGLOMERATI) Origine: reporting UWWTD SINTAI. Criticità dati origine: manca il riferimento dello scaricatore (bypass) dell impianto. Elaborazioni: nessuna. Criteri : n.a. Depuratori (PIEMONTE-WWTP) Origine: reporting UWWTD SINTAI/SIRI. Criticità dati origine: per i depuratori inferiori a 2000 A.E (SIRI), non è presente il dato del volume scaricato nel 77% dei record manca il dato degli A.E. Elaborazioni: per i depuratori inferiori a 2000 A.E (SIRI), considerate le finalità e l entità dei volumi emessi (2000 A.E. corrispondono a mc/sec), gli A.E. (campo Ab_equiv_prog) sono stati categorizzati in 4 classi 2000 A.E. (da 1500 a 2000), 1500 A.E. (da 1000 a 1500), 1000 A.E. (da 500 a 1000), 500 A.E. (fino a 500 e quelli con il dato non disponibile); sono stati collegati i dati utilizzati per il PTA per recuperare alcuni dati di A.E. e volumi emessi. La classe di A.E. è stata attribuita sulla base del dato maggiore tra SIRI e PTA, nel caso di entrambi mancanti attribuita la classe 500 A.E. I volumi emessi sono stati calcolati come previsto da AdB Po (A.E. * 250 l/giorno); non è stato valorizzato il campo Ab_equiv_serv. Criteri : n.a. Scarichi maggiori 2000 A.E. (PIEMONTE-DISC_WWTP) Origine: reporting UWWTD SINTAI. Criticità dati origine: mancano coordinate punto scarico, manca transcodifica con codice SIRI. Elaborazioni: sono state collegate le tabelle Scarichi, Depuratori e Agglomerati e in GIS collegati i dati SIRI. I volumi emessi da scarichi al di fuori dal buffer sono stati divisi per due (come previsto da AdB). Criteri : come previsto da AdB Po. Scarichi inferiori 2000 A.E. (PIEMONTE-DISC_WWTP) Origine: SIRI. Criticità dati origine: non è presente il dato del volume scaricato, nel 77% dei record manca il dato degli A.E. Elaborazioni: Considerate le finalità e l entità dei volumi emessi (2000 A.E. corrispondono a mc/sec), gli A.E. sono stati categorizzati in 4 classi 2000 A.E. (da 1500 a 2000), 1500 A.E. (da 1000 a 1500), 1000 A.E. (da 500 a 1000), 500 A.E. (fino a 500 e quelli con il dato non disponibile); sono stati collegati i dati utilizzati per il PTA per recuperare alcuni dati di A.E. e volumi emessi. La classe di A.E. è stata attribuita sulla base del dato maggiore tra SIRI e PTA, nel caso di entrambi mancanti attribuita la classe 500 A.E. I volumi emessi sono stati calcolati come previsto da AdB Po (A.E. * 250 l/giorno). I volumi emessi da scarichi al di fuori dal buffer sono stati divisi per due (come previsto da AdB). Criteri : come previsto da AdB Po. Scarichi urbani aggregati a livello di CI (PIEMONTE_Point1-1_CI) Origine: reporting UWWTD SINTAI e SIRI. Criticità: nessuna. Criteri : come previsto da AdB Po. Struttura Specialistica Qualità delle Acque Pag. 1 di 7

63 1.2 Puntuali Sfioratori di piena I dati a disposizione non hanno consentito di popolare l indicatore. Non sono disponibili dati di portata o A.E. correlabili allo sfioratore. L indicatore non è comunque ritenuto significativo. 1.3 Puntuali Scarichi acque reflue industriali IPPC inclusi in E-PRTR e altro (PIEMONTE- DISC_IPPC) Origine: SIRI Criticità dati origine: nel 37% dei record (con recapito acque superficiali) manca il dato del volume scaricato A.E; nel 20% dei record (con recapito acque superficiali) manca il dato dell origine scarico; il dato riferito all IPPC (si/no) potrebbe essere incompleto. Non sono disponibili dati sulla emissione di sostanze pericolose e inquinanti specifici. Elaborazioni: Considerate le finalità e l entità dei volumi emessi (in particolare con origine civili o assimilati) i volumi inferiori a 3000 mc/anno sono stati assimilati ad una classe pari a 3000 mc/anno (pari a mc/sec); in mancanza del dato di volume emesso è stato attribuito un volume di mc/anno (pari a mc/sec) se con origine industriale o non disponibile e di 3000 mc/anno se con origine civile o assimilata. Sono stati collegati i dati utilizzati per il PTA per recuperare alcuni dati di origine scarico e volumi emessi. Sono stati recuperati i dati dell origine scarico se disponibili informazioni nel campo note; E stata effettuata una verifica e recuperate informazioni disponibili sugli insediamenti IPPC o E-EPRTR. I volumi emessi da scarichi al di fuori dal buffer sono stati divisi per due (come previsto da AdB). Criteri : come previsto da AdB Po. 1.4 Puntuali Scarichi acque reflue industriali non IPPC (PIEMONTE-DISC_N-IPPC) Origine: SIRI. Criticità dati origine: nel 37% dei record (con recapito acque superficiali) manca il dato del volume scaricato A.E; nel 20% dei record (con recapito acque superficiali) manca il dato dell origine scarico; il dato riferito all IPPC (si/no) potrebbe essere incompleto. Non sono disponibili dati sulla emissione di sostanze pericolose e inquinanti specifici. Elaborazioni: Considerate le finalità e l entità dei volumi emessi (in particolare con origine civili o assimilati) i volumi inferiori a 3000 mc/anno sono stati assimilati ad una classe pari a 3000 mc/anno (pari a mc/sec); in mancanza del dato di volume emesso è stato attribuito un volume di mc/anno (pari a mc/sec) se con origine industriale o non disponibile e di 3000 mc/anno se con origine civile o assimilata. Sono stati collegati i dati utilizzati per il PTA per recuperare alcuni dati di origine scarico e volumi emessi. Sono stati recuperati i dati dell origine scarico se disponibili informazioni nel campo note. I volumi emessi da scarichi al di fuori dal buffer sono stati divisi per due (come previsto da AdB). Criteri : come previsto da AdB Po. Scarichi industriali aggregati a livello di CI IPPC (PIEMONTE_Point1-3_CI) Origine: SIRI. Criticità: nessuna. Criteri : come previsto da AdB Po. Scarichi industriali aggregati a livello di CI non IPPC (PIEMONTE_Point1-4_SWCIinterni) Origine: SIRI. Criticità: nessuna. Criteri : come previsto da AdB Po. 1.5 Puntuali Siti contaminati, potenzialmente contaminati e siti produttivi abbandonati (PIEMONTE_SitiContaminati) Origine: Catasto siti contaminati ARPA-Regione/SIRI Criticità dati origine: nel 53% dei record manca il dato di superficie del sito. Non è disponibile il dato sulla modalità di contaminazione (Tipol_contaminaz). Non sono disponibili informazioni strutturate su siti produttivi abbandonati. Struttura Specialistica Qualità delle Acque Pag. 2 di 7

64 Elaborazioni: ad ogni sito sono state collegate le matrici interessate e le sostanze per ogni matrice. Nel caso di mancanza del dato di area è stato attribuito un valore di 1000 mq nei casi in cui le matrici contaminate risultavano Acque (superficiali e/o sotterranee) e 500 nel caso di Suolo. Criticità tabella AdB: non possono essere compilati i campi relativi alle sostanze in quanto la relazione è 1 a n tra sito-matrice contaminata e sostanze; le sostanze di interesse per il sito sono molte e anche diversificate in relazione alla matrice contaminata quindi la struttura proposta non è adeguata. Criteri : per le acque superficiali (fiumi e laghi) il sito è significativo se la matrice contaminata è acqua superficiale, il sito è ubicato nel buffer di 500 m e l area è uguale o maggiore di 1000 mq. Per le acque sotterranee il sito è significativo se la matrice contaminata è acque sotterranee e l area è uguale o maggiore di 1000 mq. Siti contaminati aggregati a livello di CI GW (PIEMONTE_Point1-5_GWB) e SW (PIEMONTE_Point1-5_SWCI) Origine: Catasto siti contaminati ARPA-Regione/SIRI Criticità: nessuna Criteri : indicatore significativo per le acque sotterranee se area totale siti/area CI sotterraneo > 0.5% e con presenza di almeno un sito con pressione significativa oppure se area totale siti/area CI sotterraneo > 0.05% e con densità di siti maggiore di 2 ogni 100 Kmq di CI sotterraneo. Indicatore significativo per le acque superficiali se area totale siti/area CI superficiale > 0.1% e con presenza di almeno un sito con pressione significativa oppure se area totale siti/area CI sotterraneo > 0.01% e tutti i siti con pressione significativa. 1.6 Puntuali Siti per lo smaltimento dei rifiuti (PIEMONTE-Discariche) Origine: Geoportale ARPA-Regione/SIRA Criticità dati origine: nel 53% dei record manca il dato del volume della discarica; in alcuni casi è disponibile il dato di categoria dimensionale (es. piccola, grande, ecc.) o di classe dimensionale (di dettaglio maggiore della classe) che possono permettere una attribuzione del volume. Non è disponibile l area del sito di discarica. Criticità tabella AdB: il campo Tipo_SITO indica categorie non corrette (inerti/urbani/speciali) le categorie da utilizzare sono Inerti, Speciali non pericolosi e Speciali pericolosi. Elaborazioni: nel caso di mancanza del dato di volume (manca solo per la categoria Piccola o non classificata) il dato è stato derivato utilizzando la categoria e la classe: Piccola e classe 1 attribuito 5000, Piccola e classe 2 attribuito 10000, Non classificata e senza classe attribuito Criteri : indicatore significativo per le acque sotterranee se Tipo_SITO uguale a Speciali pericolosi oppure se categoria Grande e Tipo_SITO uguale a Inerti oppure se categoria Geande o media e Tipo_SITO uguale a Speciali non pericolosi. Indicatore significativo per le acque superficiali se il sito è ubicato nel buffer di 500 m e se Tipo_SITO uguale a Speciali pericolosi oppure se categoria Grande e Tipo_SITO uguale a Inerti oppure se categoria Geande o media e Tipo_SITO uguale a Speciali non pericolosi. Siti per lo smaltimento dei rifiuti aggregati a livello di CI GW (PIEMONTE_Point1-6_GWB) Origine: Geoportale ARPA-Regione/SIRA Criticità: nessuna Criteri : indicatore significativo per le acque sotterranee se volume totale siti/area CI sotterraneo > 0.5% e con presenza di almeno un sito con pressione significativa oppure se area totale siti/area CI sotterraneo > 0.05% e con densità di siti maggiore di 2 ogni 100 Kmq di CI sotterraneo. Indicatore significativo per le acque superficiali se volume totale siti/area CI superficiale > 1% e con presenza di almeno un sito con pressione significativa oppure se area totale siti/area CI sotterraneo > 0.1% e tutti i siti con pressione significativa Puntuali Prelievi SW Agricoltura, Civile, Industriale, Piscicoltura (PIEMONTE_PREL_NOIDROEL_SW) Origine: SIRI Criticità dati origine: nel 32% dei record (riferiti a tutti i prelievi compreso l idroelettrico) manca il dato di portata massima o media di prelievo; in molti casi la portata è riferita alla somma di più Struttura Specialistica Qualità delle Acque Pag. 3 di 7

65 prese riferite ad una singola pratica. Nel 17% dei record (riferiti a tutti i prelievi compreso l idroelettrico) manca il periodo di concessione necessario per valutare se è un prelievo solo estivo. Elaborazioni: nel caso di mancanza del dato di portata del prelievo (max o media) estiva o invernale i dati sono stati derivati utilizzando i criteri seguenti: in mancanza del dato invernale se la concessione era solo per i mesi estivi portate invernali (max e media) zero, se la concessione era annuale portate invernali (max e media) uguale a quelle estive; nel caso di mancanza di portata max o media, si è derivata la portata mancante considerando un fattore 2 tra portata media e max (media*2=max); nel caso di presenza di portate cumulative per più prelievi relativi alla stessa pratica i dati totali sono stati suddivisi per il numero di prelievi e, nel caso di evidenza di un prelievo principale e di altri minori, per il principale è stato utilizzato il dato totale e per i minori il dato è stato diviso per il numero di prelievi; nel caso in cui nessuno dei criteri descritti era applicabile i dati di portata non sono stati valorizzati (assegnato 0). L uso è stato ricondotto alla field list AdB, nel caso di utilizzi multipli è stato valorizzato quello ritenuto prevalente; è disponibile la tabella di transcodifica uso da origine (SIRI) a finale AdB. Criteri : non previsto per i singoli prelievi. Prelievi SW (3.1 Agricoltura irriguo) aggregati a livello di CI (PIEMONTE_PREL_IRR_CI_SW) Origine: SIRI Criticità: nella aggregazione a livello di CI non sono stati considerati i dati delle portate restituite anche se disponibili perché non previsto. Criteri : come previsto da AdB Po. Prelievi SW ( ) aggregati a livello di CI (PIEMONTE_PREL_AltriUSI_CI_SW) Origine: SIRI Criticità: nella aggregazione a livello di CI non sono stati considerati i dati delle portate restituite anche se disponibili perché non previsto. Criteri : come previsto da AdB Po. 3.6 Puntuali Prelievi SW Idroelettrico (PIEMONTE_PREL_IDROEL_SW) Origine: SIRI Criticità dati origine: mancano i dati relativi al tipo di prelievo (Tipo_prelievo) alla distanza tra prelievo e restituzione (Lungh) e il volume regolato dall invaso (Volume). Nel 32% dei record (riferiti a tutti i prelievi compresi gli altri usi) manca il dato di portata massima o media di prelievo; in molti casi la portata è riferita alla somma di più prese riferite ad una singola pratica. Nel 17% dei record (riferiti a tutti i prelievi compresi gli altri usi) manca il periodo di concessione necessario per valutare se è un prelievo solo estivo. Elaborazioni: nel caso di mancanza del dato di portata del prelievo (max o media) estiva o invernale i dati sono stati derivati utilizzando i criteri seguenti: in mancanza del dato invernale se la concessione era solo per i mesi estivi portate invernali (max e media) zero, se la concessione era annuale portate invernali (max e media) uguale a quelle estive; nel caso di mancanza di portata max o media, si è derivata la portata mancante considerando un fattore 2 tra portata media e max (media*2=max); nel caso di presenza di portate cumulative per più prelievi relativi alla stessa pratica i dati totali sono stati suddivisi per il numero di prelievi e, nel caso di evidenza di un prelievo principale e di altri minori, per il principale è stato utilizzato il dato totale e per i minori il dato è stato diviso per il numero di prelievi; nel caso in cui nessuno dei criteri descritti era applicabile i dati di portata non sono stati valorizzati (assegnato 0). L uso è stato ricondotto alla field list AdB, nel caso di utilizzi multipli è stato valorizzato quello ritenuto prevalente; è disponibile la tabella di transcodifica uso da origine (SIRI) a finale AdB. Criteri : non previsto per i singoli prelievi. Prelievi SW (3.6 idroelettrico) aggregati a livello di CI (PIEMONTE_PREL_IDROEL_CI_SW) Origine: SIRI Criticità: nella aggregazione a livello di CI non sono stati considerati i dati delle portate restituite anche se disponibili perché non previsto. Criteri : come previsto da AdB Po. Prelievi SW Tutti gli usi aggregati a livello di CI (PIEMONTE_PREL_CI_SW) Struttura Specialistica Qualità delle Acque Pag. 4 di 7

66 Origine: SIRI Criticità: nella aggregazione a livello di CI non sono stati considerati i dati delle portate restituite anche se disponibili perché non previsto. Criteri : come previsto da AdB Po. Puntuali Prelievi GW Tutti gli usi (PIEMONTE_PREL_GW) Origine: SIRI Criticità dati origine: Nel 79% dei record (riferiti a tutti i prelievi compresi gli altri usi) manca il dato di portata massima o media di concessione; in molti casi la portata è riferita alla somma di più prese riferite ad una singola pratica. Nel 57% dei record manca il dato di portata massima o media del pozzo. Per i pozzi per i quali non è disponibile né il dato di portata concessa né quello di portata, nell 82% sono disponibili i dati di superficie irrigata; i record per i quali non si dispone di dati di portata (derivata o del pozzo) e di superficie irrigata risultano il 10%. Non è disponibile il periodo di concessione necessario per valutare se è un prelievo solo estivo. Elaborazioni: i dati di portata del prelievo estiva e invernale i dati sono stati derivati utilizzando i criteri seguenti: se la concessione era per uso irriguo le portate invernali sono valorizzate uguali a zero, se la concessione era per altri usi le portate invernali sono valorizzate uguali a quelle estive; nel caso di presenza di portate cumulative per più prelievi relativi alla stessa pratica i dati totali sono stati suddivisi per il numero di prelievi e, nel caso di evidenza di un prelievo principale e di altri minori, per il principale è stato utilizzato il dato totale e per i minori il dato è stato diviso per il numero di prelievi: Nel caso di mancanza dei dati di portata max, il dato (valido per periodo estivo e invernale) è stato derivato utilizzando i criteri seguenti: nel caso di presenza del dato di portata media (del pozzo o concessa) è stato considerato un fattore 10 (portata max=portata media*10); nel caso di mancanza di tutti i dati di portata ma disponibilità del dato di superficie media irrigata il dato di portata max è stato derivato dalla (stima portata media =superficie media irrigata/3 e portata max= stima portata media *10). I volumi medi annui sono stati calcolati partendo dalla portata media (in mc/sec) e rapportata ad anno; nel caso di mancanza del dato di portata media è stato utilizzato un rapporto tra portata max e media pari a 10 e, nel caso di mancanza di dato di partata max e disponibilità della superficie irrigata, il dato è stato derivato (stima portata media =superficie media irrigata/3). L uso è stato ricondotto alla field list AdB, nel caso di utilizzi multipli è stato valorizzato quello ritenuto prevalente; è disponibile la tabella di transcodifica uso da origine (SIRI) a finale AdB. Criteri : non previsto per i singoli prelievi. Prelievi GW Tutti gli usi aggregati a livello di CI (PIEMONTE_PREL_CI_GW) Origine: SIRI Criticità: per i GWB montani e collinari non sono disponibili i dati di stato quantitativo; per i GWB di pianura lo stato quantitativo è stimato; non sono disponibili dati consistenti di bilancio idrico a livello di GWB. Criteri : Nel caso dei GWB superficiali di pianura la è ipotizzata (pressione non significativa), per gli altri GWB ad eccezione del GWB-S6 per il quale si dispone dello stato quantitativo la non è valutabile. Idrologia SW (CI_FIUMI_IDROL) Origine: PTA 2007/Annali idrologici Criticità dati origine: le portate naturalizzate non sono disponibili le sezioni su tutti i CI, per alcuni invece ci sono più sezioni. Elaborazioni: le portate dei CI dei quali non è presente una sezione e quindi i dati sono state ottenute dalla media dei valori disponibili dei CI della stessa tipologia WFD. Per i canali i dati sono stati messi a disposizione dalla regione (direzioni Ambiente e Agricoltura). I dati DMV disponibili non sono stati ritenuti affidabili dalla Regione e quindi non sono stati valorizzati i campi relativi al DMV. Diffusa Bacini afferenti CI SW (PIEMONTE-CI_BACAFF_DIFF) Origine: ARPA Criticità dati origine: nessuna. Struttura Specialistica Qualità delle Acque Pag. 5 di 7

67 Elaborazioni: nessuna. Criteri : n.a. 2.1 Diffusa SW Dilavamento del suolo uso urbano (PIEMONTE_DiffuseSW_Dilav-urb2-1) Origine: CLC 2010 Criticità dati origine: nessuna. Elaborazioni: selezione codici CLC come previsto da AdB. Criteri : come previsto da AdB Po. 2.2 Diffusa SW Dilavamento terreni agricoli (PIEMONTE_DiffuseSW_Dilav-agr2-2) Origine: CLC 2010 Criticità dati origine: nessuna. Elaborazioni: selezione codici CLC come previsto da AdB. Criteri : è stato verificato che la soglia proposta (70%) restituisce dati di pressione sottostimati rispetto all impatto evidenziato dai monitoraggi. Per questa ragione e per coerenza con la soglia adottata nel 2008 per lo stesso indicatore viene utilizzata come soglia di il 50%. Conseguentemente vengono variate le classi. (classe 1: <20%; classe 2: 20-40%; classe 3: 40-50%; classe 4: 50-70%; classe 5: > 70%). 2.3 Diffusa SW Trasporti ed infrastrutture (PIEMONTE_DiffuseSW_Traffico2-3) Origine: Regione Piemonte Criticità dati origine: Non sono disponibili dati di traffico utilizzabili quindi è stata considerata solo la lunghezza delle infrastrutture stradali. Elaborazioni: non sono state considerate le strade comunali. Criteri : indicatore significativo se Ind_impattopot maggiore di 1 corrispondente ad 1 Km di strade (somma di autostrade, strade statali e provinciali) per Kmq di bacino. Diffusa GWB (PIEMONTE_GWB) Origine: ARPA Criticità dati origine: non sono disponibili i dati relativi allo stato chimico, stato quantitativo e stato rischio per i GWB collinari e montani perché questi GWB sono stati definiti per il sessennio e monitorati a partire dal Elaborazioni: il campo Stato_rischio è stato popolato considerando R se lo stato GWB è Scarso in tutti gli anni dal 2009 al 2013, NR lo stato è Buono in tutti gli anni dal 2009 al 2013, nel caso di variazioni dello stato nel periodo (situazioni border line) è attribuito R se prevalente nel periodo lo stato Scarso e PR se prevalente lo stato Buono. Criteri : n.a. 2.1 Diffusa GW Dilavamento del suolo uso urbano (PIEMONTE_DiffGWB_Dilav-urb2-1) Origine: CLC 2010 Criticità dati origine: nessuna. Elaborazioni: selezione codici CLC come previsto da AdB. Criteri : è valorizzata la potenziale come previsto da AdB Po. 2.2 Diffusa GW Dilavamento terreni agricoli (PIEMONTE_DiffGWB_Dilav-agr2-2) Origine: CLC 2010 Criticità dati origine: nessuna. Elaborazioni: selezione codici CLC come previsto da AdB. Criteri : è stato verificato che la soglia proposta (70%) restituisce dati di pressione sottostimati rispetto all impatto evidenziato dai monitoraggi. Per questa ragione e per coerenza con la soglia adottata nel 2008 in per lo stesso indicatore viene utilizzata come soglia di potenziale il 50%. Conseguentemente vengono variate le classi. (classe 1: <20%; classe 2: 20-40%; classe 3: 40-50%; classe 4: 50-70%; classe 5: > 70%). Struttura Specialistica Qualità delle Acque Pag. 6 di 7

68 4.1 a, b, c; 4,2 a, b, c, d; 4.5; 4.6 Alterazioni morfologiche Alterazioni fisiche del canale/letto del corpo idrico; Dighe, barriere e chiuse; Perdita fisica totale o parziale del corpo idrico; Modifiche della zona riparia/piana alluvionale/litorale dei corpi idrici Origine: Regione Piemonte (SICOD), AIPO, ARPA (IQM) Criticità dati origine: i db SICOD e AIPO per alcuni contesti territoriali contengono informazioni duplicate e individualmente non coprono l intero territorio regionale; è verosimile inoltre che i dati non siano completi. I dati IQM riguardano un limitato sottoinsieme di CI. Elaborazioni: per i dati SICOD e AIPO riferiti alla stessa opera si è mantenuto il dato AIPO; le tipologie di opere sono state ricondotte alle categorie previste nello standard AdB. E stato calcolato in modo semplificato l indicatore F12 per 438 CI utilizzando lo stesso criterio (% area formazioni funzionali/area buffer fascia perifluviale) per CI confinati, semiconfinati e non confinati. Criteri : come previsto da AdB Po tranne che per l indicatore F12 calcolato in modo semplificato dove è stata utilizzata come soglia della classe A >80% ritenuta più adeguata, dopo il confronto con la classe ottenuta dall applicazione dell IQM completo per i CI di cui si disponevano entrambi i dati. 4.3 Alterazioni idrologiche Alterazioni del livello idrico o del volume Origine: Regione Piemonte Criticità dati origine: i dati sono riferiti ad invasi con diga per uso idroelettrico. Non sono disponibili dati sulla regolazione. Elaborazioni: nessuna Criteri : è stata considerata significativa la pressione nel caso in cui il volume dell invaso supera mc. 5.1 Specie alloctone Indicatore attualmente non popolato, sarà elaborato in tempi utili per consentire le successive valutazioni nei documenti definitivi del Piano di Gestione. Struttura Specialistica Qualità delle Acque Pag. 7 di 7

69 Agenzia provinciale per la protezione dell ambiente Settore tecnico per la tutela dell ambiente U.O. acqua PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE ALLEGATO B Valutazione delle pressioni e degli impatti antropici sui corpi idrici Agosto 2014

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71 Coordinamento: Chiara Defrancesco Settore tecnico per la tutela dell ambiente. Raffaella Canepel - U.O. Acqua Redazione a cura di: Mirko Tovazzi Studio WSC di ingegneria ambientale (Trento) Veronica Casotti - U.O. Acqua Valutazione delle pressioni: Mirko Tovazzi Studio WSC di ingegneria ambientale (Trento) Per contatti: Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente Settore tecnico per la tutela dell ambiente Piazza Vittoria 5, Trento sta.appa@provincia.tn.it Tel: Fax:

72 INDICE Introduzione pag Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici...» Copri idrici...» Bacini idrografici drenanti nei corpi idrici...» Caratteristiche dei dati di misura delle pressioni antropiche» Valutazione delle pressioni antropiche significative secondo la metodologia definita dal Distretto idrografico delle Alpi Orientali...» CORSI D ACQUA SUPERRFICIALI......» LAGHI...» CORPI IDRICI SOTTERRANEI....» Sintesi dei risultati....» Conclusioni e indicazioni per le misure....» 49

73 Introduzione Nell ambito dell aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque della Provincia di Trento, il presente documento illustra l approccio metodologico alla valutazione delle pressioni antropiche sui corpi idrici superficiali e sotterranei ed i risultati dell applicazione di tale metodo. L analisi tiene in considerazione sia i disposti normativi che le peculiarità del territorio trentino rappresentate da studi a carattere locale, informazioni, dati e considerazioni sull ambiente alpino. Si sono in particolare consultati i seguenti documenti: Direttiva europea 2000/60/CE, direttiva quadro in materia di acque (Water Framework Directive) e Guidance document n. 3 Analysis of Pressures and Impacts prodotta nell ambito della Common Implementation Strategy for the WFD; D.Lgs. 152/06 e s.m. e integrazioni (decreto attuativo delle Direttiva quadro); Documenti guida per l individuazione delle pressioni significative forniti dal Distretto idrografico delle Alpi Orientali nell ambito della redazione del Piano di gestione del Distretto idrografico delle Alpi Orientali; Metodologia già adottata nel precedente PTA della Provincia di Trento (approvato con Deliberazione della Giunta Provinciale n del 30 dicembre 2004, in vigore da 9 febbraio 2005). Con riferimento alla raccolta e organizzazione dei dati necessari alla valutazione delle pressioni antropiche, si terrà conto della disponibilità e precisione degli stessi oltre alle scale spaziali e temporali che caratterizzano le misurazioni ambientali del territorio Trentino. L individuazione delle pressioni e degli impatti consiste nel determinare quali variabili antropiche, direttamente o indirettamente, sono responsabili del degrado ambientale dei corpi idrici. Partendo dall analisi e dalla quantificazione di tali variabili e attraverso il confronto con dei valori soglia, si individuano quali corpi idrici risultano potenzialmente a rischio, sotto il profilo quali-quantitativo. Il rischio potenziale necessita successivamente del confronto con i monitoraggi per la conferma o meno dello stesso. L aspettativa principale dell analisi consiste nell individuazione dei corpi idrici che, per la presenza di potenziale rischio, necessitano di essere monitorati, con la finalità di confermare o smentire tale rischio al fine di stabilire eventuali misure per il mantenimento o raggiungimento degli obiettivi di qualità. La metodologia d individuazione delle pressioni avviene secondo criteri e presupposti metodologici quanto più possibile omogenei tra provincie e regioni appartenenti ad un medesimo Distretto idrografico in modo tale che l integrazione delle attività alla scala territoriale distrettuale possa risultare uniforme; tale scelta, che deve essere condivisa dalle Amministrazioni coinvolte, risulta necessaria affinché il mosaico dei Piani di tutela delle acque consenta la redazione di un Piano di gestione di Distretto quanto più possibile omogeneo nell approccio metodologico e - 5 -

74 Introduzione uniforme nella valutazione della delle pressioni. Il territorio della Provincia di Trento appartiene a due Distretti idrografici distinti, a quello delle Alpi Orientali ed a quello Padano. Lo studio e la condivisione di una metodologia di analisi delle pressioni da applicare in questo secondo sessennio di pianificazione sono stati inizialmente promossi dalle Autorità di bacino appartenenti al Distretto idrografico delle Alpi Orientali e pertanto la metodologia applicata nella redazione di questo documento è quella condivisa con le Regioni appartenenti a tale Distretto. Questo approccio obbliga alla definizione di indicatori e valori soglia, questi ultimi per la valutazione della delle pressioni, che dovendo considerare un territorio molto vasto con differenti caratteristiche orografiche, idromorfologiche ed insediative, può portare ad una insufficiente aderenza con quanto realmente accade. L analisi delle pressioni tuttavia rappresenta uno strumento di valutazione preliminare delle potenziali problematiche insistenti sui corpi idrici necessario all individuazione di potenziali rischi che poi devono essere approfonditi e verificati attraverso ulteriori indagini. E in questa sede opportuno, al fine di comprendere l evoluzione dell approccio di indagine, fare accenno alla metodica di valutazione delle pressioni antropiche adottata nel primo Piano di Tutela delle Acque della PAT. Nel primo PTA il territorio della Provincia di Trento era stato suddiviso in 14 bacini di primo livello, considerati come unità territoriali d indagine. Si riportano in figura 1 le differenti scale di indagine tra la metodologia attuale e quella precedente

75 Introduzione Fig. 1 - In alto: vista d insieme dei bacini idrografici drenanti nei corsi d acqua superficiali (412 corpi idrici caratterizzati) utilizzati per la valutazione delle pressioni antropiche. In basso: bacini idrografici di primo livello utilizzati per la valutazione delle pressioni antropiche nel primo Piano di Tutela delle Acque - 7 -

76 Introduzione Con particolare riferimento all individuazione delle pressioni antropiche sul territorio, il precedente Piano localizzava le sorgenti inquinanti e ne quantificava i relativi carichi. Relativamente ai nutrienti sono stati contabilizzati azoto totale e fosforo totale conferiti nell ambiente, in quanto ritenuti gli elementi chimici che, in maniera più significativa e diffusa, sono in grado di alterare la qualità delle acque sia in relazione all uso antropico (in particolare l azoto) che all equilibrio degli ecosistemi acquatici (localmente il fosforo è il fattore limitante nella regolazione dello stato trofico dei laghi). I carichi conferiti sono stati concettualmente suddivisi in due tipologie in funzione della loro origine e dei processi d immissione nell ambiente: scarichi di tipo puntuale (ovvero ove sia individuato il punto d immissione nelle acque) e di tipo diffuso (quando non è individuato un punto di immissione). I carichi di tipo puntuale rappresentano in modo diretto la pressione che l antropizzazione esercita sul territorio attraverso la produzione di reflui domestici, di reflui urbani e di reflui industriali derivanti da attività commerciali o di produzione di beni. Le fonti d inquinamento sono state ulteriormente raggruppate in 4 tipologie principali: 1) i depuratori; 2) le fosse Imhoff; 3) gli scarichi civili tal quali non trattati; 4) gli impianti produttivi/industriali. I carichi conferiti nell ambiente sono stati aggregati per bacini idrografici di primo livello, le unità spaziali scelte per l indagine territoriale coerentemente con l allora normativa di riferimento. Per le quattro tipologie di scarichi puntuali considerate è stato utilizzato un metodo di calcolo diretto (bilancio di massa), che consiste nell utilizzare il dato di portata dello scarico moltiplicato per la concentrazione dell inquinante d interesse. La valutazione separata dei singoli apporti (espressi in kg/anno) consentiva di caratterizzare i bacini evidenziando la fonte predominante rispetto agli apporti complessivi ed individuando in termini assoluti i bacini maggiormente sottoposti a tali pressioni. I carichi di origine diffusa valutano sostanzialmente gli apporti dal comparto agricolo (coltivazioni e zootecnica), tramite l utilizzo di un modello di distribuzione e abbattimento dei nutrienti forniti con le concimazioni al terreno. La stima è effettuata, a scala di bacino di primo livello, considerando sia il censimento dell agricoltura ISTAT relativo all anno 2000 sia la mappa dell uso del suolo reale, dove la conduzione agricola è descritta a partire da fotointerpretazione a scala catastale. Le immissioni di composti azotati e del fosforo prodotti dalle concimazioni e dal pascolo determinano il carico potenziale (nutrienti sparsi sul suolo all origine); successivamente, attraverso un coefficiente di abbattimento delle sostanze che simula in modo semplificato i processi che avvengono tra l immissione sul terreno ed i corpi idrici, tale quantitativo viene - 8 -

77 Introduzione trasformato in carico effettivo (nutrienti che si riscontrano in sospensione o disciolti nelle acque). Le metodologie adottate per la stima dei carichi di origine puntuale e diffusa permettevano, a scala di bacino, un confronto tra i due processi ed i loro potenziali effetti, utile per il supporto alle decisioni nel governo del territorio. Il Piano confrontava infine i carichi stimati rapportandoli alla superficie dei bacini ottenendo così un indice di densità per azoto e fosforo [kg/ha] che, per i carichi di tipo diffuso, veniva definito indice di pressione agricola, mentre per i carichi di tipo puntuale, indice di pressione antropica. A tutti gli effetti, quanto appena descritto può essere considerato una metodologia di valutazione delle pressioni antropiche, incompleta se vogliamo sotto l aspetto di definizione di attenzione. L approccio appena descritto, sviluppato nel PTA precedente, va considerato una base concreta su cui sviluppare approfondimenti o ulteriori considerazioni alla luce dei nuovi indirizzi metodologici (in particolare il Documento guida del Distretto idrografico delle Alpi Orientali) e delle maggiori conoscenze territoriali acquisite. Essa è da considerarsi inoltre come riferimento per comprendere l evoluzione degli aspetti inerenti la tutela delle acque, anche in riferimento alle misure già adottate. L elemento evolutivo che implica maggior differenza tra l approccio precedente e l attuale riguarda la scala spaziale d indagine; il quadro conoscitivo, quello tecnicooperativo e la definizione degli obiettivi ambientali da raggiungere fanno ora riferimento a scale dimensionali diverse da quelle del bacino idrografico di primo livello. In particolare, il corpo idrico ora rappresenta l unità di aggregazione delle informazioni, tenendo sempre presente che si ricerca una condivisione di criteri analitici, di strategie d intervento ed indirizzi di governo a livello di Distretto idrografico. Recentemente il Piano di Tutela delle Acque è stato affiancato dal Bilancio idrico, strumento d indagine richiesto dalla normativa nazionale e regolato nelle modalità e tempi di realizzazione dalle norme di attuazione del Piano di Tutela stesso. Oltre alle accezioni previste dalla normativa nella Provincia di Trento, esso è stato ampliato per mezzo di un innovativo approccio territoriale basato su misurazioni dirette e l applicazione di codici numerici per la simulazione idrologica e di utilizzo delle acque, al fine di giungere ad una stima statisticamente basata degli andamenti quantitativi delle acque superficiali. In sintesi il bilancio idrico consente di effettuare una stima con lo stato dell arte degli strumenti idrologici in merito alle portate reali e naturali dei corsi d acqua, elemento basilare per qualsiasi considerazione in merito alla loro qualità. Una descrizione più approfondita dello stesso viene fornita nel capitolo relativo alle caratteristiche dei dati di misura. Si pone l attenzione sul fatto che le scale spaziali delle unità morfologiche definite nell ambito dei bilanci idrici risultano già abbastanza coerenti con le scale di indagine - 9 -

78 Introduzione utilizzate per la caratterizzazione dei corpi idrici, in particolare quelli superficiali, che risultano, in relazione al carattere montano del territorio trentino, piuttosto piccole; la superficie media dei bacini drenanti nei corsi d acqua superficiali è di circa 14,5 kmq. Tali dimensioni, unitamente alle caratteristiche orografiche del territorio, fanno si che il confronto delle tipologie e delle entità delle pressioni antropiche con le regioni di pianura (come ad esempio il Veneto) o ancor più con regioni europee d oltralpe, risulti poco significativo sia per le differenti entità di superfici coinvolte che per i differenti valori in termini assoluti delle pressioni analizzate, direttamente dipendenti dalla popolazione presente. Si consideri come esempio che alcune città della pianura veneta presentano da sole circa la metà dell intera popolazione trentina. Infine, sempre in riferimento alle scale spaziali di indagine, alcune tipologie di pressioni, che secondo le linee guida del Distretto idrografico delle Alpi Orientali sono considerate come di tipo diffuso, hanno, per la realtà trentina, caratteristiche di tipo puntuale e sono quindi facilmente e precisamente individuabili nel caso vi fosse necessità di intervenire con misure di tutela. Anche tali aspetti rendono talvolta difficoltoso il calcolo degli indicatori e il confronto con realtà territoriali differenti. Nel seguito si descrivono i dati territoriali ed informativi utilizzati per il calcolo degli indicatori delle pressioni antropiche, evidenziando eventuali problematiche o criticità riscontrate nella loro valutazione, in riferimento alla metodologia esposta dal Distretto idrografico delle Alpi Orientali. Si commentano successivamente i risultati ottenuti evidenziando alcuni elementi di criticità, per poi fornire le conclusioni del lavoro e alcune indicazioni in merito alle misure da attuare

79 1. Calcolo delle pressioni e degli impianti antropici 1.1. Corpi idrici I corpi idrici superficiali oggetto dell analisi sono stati caratterizzati ai sensi del D.M. 16 giugno 2008, n. 131 emanato dal MATTM che, per quanto concerne la tipizzazione dei corsi d acqua, riprende il sistema B dell allegato II della direttiva comunitaria 2000/60/CE, prevedendo la classificazione in tipologie sulla base di descrittori abiotici di tipo geografico, climatico e geologico. Per le acque sotterranee invece l individuazione dei corpi idrici è stata effettuata sulla base delle linee guida fornite dal D.Lgs. 16 marzo 2009, n. 30 che consente di suddividere la Provincia di Trento in vari complessi idrogeologici. Particolare rilevanza è stata data ai complessi delle alluvioni vallive delle principali vallate trentine. Tali elementi, sia per l urbanizzazione che li caratterizza che per la vulnerabilità intrinseca dei suoli, sono stati ritenuti maggiormente significativi in relazione al raggiungimento degli obiettivi di qualità ed alla particolare attenzione che va posta nella loro gestione. Sulla base delle citate disposizioni normative e del reticolo idrografico in scala 1: sono stati individuati e tipizzati, in prima istanza: 412 corsi d acqua superficiali; 21 laghi/invasi artificiali; 10 acquiferi sotterranei. Al fine della determinazione delle pressioni insistenti sui corpi idrici così definiti risulta di fondamentale importanza la determinazione del bacino idrografico scolante, per le acque superficiali, e dei bacini imbriferi per gli acquiferi sotterranei. In quest ultimo caso si introduce una ipotesi semplificativa, ipotizzando che il bacino imbrifero drenante coincida con il corpo idrico stesso. Va ricordato che nel 2008 la definizione dei corpi idrici, mancando sia la valutazione oggettiva delle pressioni che le metodiche per la determinazione degli impatti e del rischio, è stata operata, per quanto concerne la di pressioni e impatti, facendo riferimento ai dati allora noti e al giudizio esperto, supportato dalla conoscenza territoriale di chi opera nell ambito del monitoraggio ambientale. La determinazione delle pressioni proposta dall Autorità di bacino delle Alpi Orientali consente il superamento dei pareri esperti per giungere ad un giudizio oggettivo delle pressioni potenziali e quindi degli effettivi rischi. Gli esiti dell analisi delle pressioni vanno in seguito confrontati con le informazioni fornite dal monitoraggio sia per convalidare o affinare le, sia per confermare o confutare lo stato di rischio. Le sono state individuate in prima approssimazione sulla base di una metodologia

80 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici applicata nel precedente sessennio di pianificazione solo dalla Regione Veneto. Come precedentemente spiegato le differenze di scala e le caratteristiche e problematiche specifiche del territorio della Provincia di Trento hanno portato ad evidenziare, soprattutto per alcuni indici, difformità ricorrenti tra i risultati dell analisi e la realtà. Si ricorda tuttavia che le esigenze di condivisione a livello distrettuale delle metodiche di analisi hanno ridotto le possibilità di adeguamento della metodologia alle particolarità sito-specifiche Bacini idrografici drenanti nei corpi idrici La determinazione dei bacini idrografici drenanti nei corpi idrici consente, disponendo di dati georeferenziati delle pressioni antropiche, di definire con precisione quali comparti e con quale intensità interessano i corpi idrici. La scelta di utilizzare come dati geografici di partenza le unità morfologiche elementari definite dai Bilanci idrici permette, attraverso l unione delle stesse e la determinazione dell area contribuente, la determinazione della portata cumulata alla sezione di chiusura del corso d acqua tipizzato. Nei casi dove la sezione di chiusura dei corpi idrici si distanziava troppo dalla chiusura delle unità morfologiche elementari sono stati definiti dei nuovi bacini determinandone la morfologia sulla scorta della CTP 1: e del rilievo LIDAR. In queste eventualità, sulla base del ricalcolo delle superfici e dei coefficienti udometrici unitari, sono state rideterminate le portate di competenza dei corpi idrici. La determinazione dei bacini drenanti nei corsi d acqua superficiali è avvenuta secondo i seguenti criteri: 1. ai bacini drenanti sono stati assegnati i codici dei corpi idrici tipizzati; 2. per i corpi idrici che defluiscono fuori regione, su territorio amministrativo della Provincia di Trento, che risultano privi di unità morfologiche elementari in quanto non considerati all interno dei bilanci idrici, sono definiti dei nuovi bacini idrografici solo nel caso di presenza di pressioni di interesse. In questo caso le portate dei corpi idrici sono ottenute dalla media pesata dei coefficienti udometrici dei bacini limitrofi; 3. la presenza di sfridi nelle parti sommitali dei bacini, che normalmente si verificano in corrispondenza degli spartiacque, non risultano significativi ai fini della determinazione delle pressioni antropiche in relazione sia all assenza di pressioni a tali quote che ai valori trascurabili di superficie non computata; tali sfridi non sono stati considerati nemmeno nell ambito dell elaborazione dei bilanci idrici. La figura 2 mostra i bacini idrografici drenanti nei corsi d acqua superficiali

81 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Fig. 2 - Bacini idrografici drenanti nei corsi d acqua tipizzati (412 corpi idrici) I bacini drenanti nei corpi idrici lacustri sono ottenuti come unione dei bacini idrografici drenanti nei corsi d acqua superficiali precedentemente determinati. L elaborazione è stata effettuata per i soli laghi/invasi artificiali oggetto di caratterizzazione. I bacini così individuati consentono di selezionare quali pressioni antropiche possono potenzialmente interessare il lago per il solo fatto di ricadere nell area scolante nello stesso. Per i laghi non tipizzati la pressione esercitata sul corpo idrico stesso (codice fittizio lago) viene associata al corpo idrico fluviale di valle. La figura 3 mostra i bacini idrografici drenanti nei laghi

82 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Fig. 3 - Bacini idrografici drenanti nei laghi (21 laghi tipizzati) Con riferimento infine ai corpi idrici sotterranei, come già accennato, si è introdotta un ipotesi idrogeologica semplificativa che ipotizza il bacino imbrifero drenante nel corpo idrico coincidente con l area di definizione del corpo idrico stesso. La figura 4 mostra i dieci corpi idrici individuati

83 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Fig. 4 - Bacini imbriferi dei corpi idrici sotterranei Ogni corpo idrico, in relazione ai bacini di competenza, viene assoggettato ad un analisi delle pressioni e degli impatti che, insieme ai dati di monitoraggio disponibili, permette di valutarne lo stato quali-quantitativo e il rischio di non raggiungere gli obiettivi di qualità entro i termini temporali previsti. La definizione dei bacini idrografici drenanti nei corpi idrici, assieme alle informazioni inerenti le pressioni antropiche illustrate nel successivo paragrafo, sono quindi gli elementi essenziali per definire la potenzialità o meno di un rischio Caratteristiche dei dati di misura delle pressioni antropiche Per la valutazione delle pressioni antropiche è necessario disporre di informazioni relative alle diverse tipologie di pressioni che la popolazione esercita sul territorio in cui vive, quali ad esempio scarichi di tipo civile, di tipo industriale, uso urbano e agricolo del territorio, modificazioni del reticolo idrografico, ecc. La quantificazione di tali pressioni può essere effettuata attraverso misurazioni degli stessi o mediante stime basate su

84 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici dati derivanti da studi settoriali o più tipicamente da analisi di tipo statistico, come ad esempio i censimenti della popolazione e delle attività. Normalmente il grado di incertezza della stima aumenta passando da dati misurati ad informazioni di tipo indiretto; questo rende non confrontabili le prime con le seconde sia per la diversa origine del dato che per la difficoltà di quantificare la precisione delle informazioni statistiche. Si elencano nel seguito le fonti e le caratteristiche dei dati utilizzati per la valutazione delle pressioni antropiche esercitate nella Provincia di Trento, distinguendole in due principali gruppi: le pressioni di tipo puntuale e le pressioni di tipo diffuso. In entrambi i casi l anno di riferimento per la raccolta dati è il 2012 o gli anni precedenti nel caso di indisponibilità del dato; tutti i dati degli archivi/catasti nel seguito descritti risultano georeferenziati in coordinate UTM WGS84 (basi cartografiche CTP, Lidar, ecc.). Per quanto concerne il calcolo delle pressioni, i dati e le informazioni di partenza fanno riferimento ai seguenti archivi e catasti. 1. Sistema informativo dei Bilanci idrici della PAT Il sistema fornisce, per ogni corso d acqua superficiale tipizzato, l andamento dei deflussi in termini di curve di durata mensili sia naturale che reale, dalle quali risulta possibile estrapolare le seguenti portate: Q naturale = portata naturale media annua del corso d acqua ottenuta da una simulazione che ipotizza l assenza di derivazioni e restituzioni attive; Q naturale estiva = portata naturale media del corso d acqua relativa ai mesi di giugno, luglio e agosto; Q reale = portata reale media annua del corso d acqua determinata ipotizzando lo stato derivatorio attuale con i rilasci del DMV in atto ad oggi. Le portate così determinate hanno valenza statistica, quindi presentano un margine di errore stimabile in relazione alle ipotesi sulla precisione dei dati di partenza e sulle regressioni effettuate tra le curve di simulazione e le curve misurate nelle sezioni di taratura. Il bilancio idrico, secondo la definizione dettata dal D.M. 28 luglio 2004, si traduce nella comparazione, nel periodo di tempo considerato, fra le risorse idriche disponibili in un determinato bacino o sottobacino al netto delle risorse necessarie alla conservazione degli ecosistemi acquatici (Deflusso Minimo Vitale) e dei fabbisogni per i diversi usi antropici

85 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici In termini matematici la definizione di bilancio idrico può essere espressa con la seguente disequazione: Qfluente naturale Qderivata antropica + Qapporto antropico QDMV 0 dove il termine Q indica, in generale, la portata. Per ogni sezione di interesse, questa equazione può essere riscritta come segue: Qfluente naturale Qderivata antropica + Qapporto antropico QDMV nella quale la somma (Qfluente naturale Qderivata antropica + Qapporto antropico) equivale alla portata transitante realmente in alveo (al netto dell effetto antropico derivatorio) ed il termine QDMV indica la portata di deflusso minimo vitale che deve essere presente nella medesima sezione. Pertanto, in un qualsiasi punto del reticolo idrico l equilibrio del bilancio idrico risulta soddisfatto se la portata transitante realmente in alveo (QR) risulta maggiore, o al limite uguale, alla portata di DMV prevista nel medesimo punto (QDMV). Fra gli obiettivi del bilancio idrico quantitativo della Provincia è presente quindi l analisi della disequazione: QR QDMV ovvero la verifica della condizione di equilibrio del bilancio idrico se in alveo defluisce una portata superiore a quella di DMV previsto, e di disequilibrio in caso contrario. Tale valutazione risulta quella maggiormente legata agli aspetti qualitativi delle acque, e quindi al Piano di Tutela. Per ottenere dei risultati significativi riguardo all equazione di bilancio idrico è stato sviluppato un modello idrologico (GEOTRANSF) in grado di simulare, in modo rapido ed efficace, i processi idrologici in continuo, sia a piccola che a grande scala, impiegando un approccio semi-distribuito per tempi di residenza di tipo geomorfologico, personalizzato alle esigenze della Provincia, che ha permesso di ricostruire le portate naturali (Qfluente naturale) in considerazione di quelle derivate concesse (Qderivata antropica, Qapporto antropico) e di quelle defluenti osservate in alveo (QR). Per giungere alla creazione di tale modello idrologico è stato svolto un lungo lavoro che ha coinvolto la Provincia di Trento, l Università degli Studi di Trento e liberi professionisti secondo un approccio metodologico riportato di seguito. Il bilancio idrico risulta subordinato ad un azione conoscitiva che si espleta sia nella raccolta e razionalizzazione dei dati disponibili presso gli enti territoriali che nella determinazione di nuove informazioni a completamento del quadro conoscitivo di base. In quest ottica, i bilanci idrici sono stati sviluppati secondo i seguenti step temporali: definizione di un quadro conoscitivo di base tramite la raccolta delle informazioni disponibili presso l amministrazione Provinciale ed i gestori dei grandi impianti idroelettrici;

86 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici integrazione delle informazioni con attività sul territorio e, in particolare, misurazioni dirette delle portate dei corpi idrici ed il miglioramento delle informazioni desumibili dagli idrometri installati e caratterizzati da serie storiche di rilievo; applicazione del codice di calcolo GEOTRANSF per la simulazione del ciclo idrologico e dell effetto delle derivazioni a scala giornaliera; elaborazione di mappe relative ai coefficienti di deflusso e di curve di durata, aggregate a scala di sottobacino, per il complesso del territorio provinciale; per ogni bacino di primo livello, redazione di una relazione tecnica e di schede monografiche dei relativi sottobacini contenenti informazioni idrologiche e dati concessori; stesura di considerazioni in merito all equilibrio del bilancio idrico e alle azioni per il suo raggiungimento o mantenimento a scala di bacino di primo livello, nel rispetto della normativa provinciale (applicazione del DMV, risparmio idrico). L applicazione del modello GEOTRANSF, che risponde ai seguenti principali requisiti: i) è un modello continuo in grado di riprodurre a scala giornaliera la variabilità dei deflussi in funzione delle forzanti meteorologiche; ii) riproduce adeguatamente l effetto della neve sui deflussi giornalieri sia nella fase di scioglimento che in quella di accumulo fenomeni, questi, estremamente rilevanti nel contesto alpino; iii) è in grado di quantificare gli effetti sul bilancio giornaliero dei flussi di vapore conseguenti ai processi di evaporazione dal suolo e di traspirazione della vegetazione; iv) permette di valutare gli effetti di derivazioni e restituzioni a carico della rete idrografica; v) permette di valutare, a scala di bacino, gli effetti del prelievo di acque sotterranee che vengono restituite al suolo nell ambito delle pratiche irrigue. La modellazione ha riguardato il periodo per i bacini di Chiese, Sarca e Noce, e il periodo per tutti gli altri bacini (Adige, Avisio, Brenta, Cismon, Vanoi, Fersina e Astico) della PAT. Per ciascun bacino di primo livello la modellazione si è articolata in tre fasi: Fase I - Analisi dei dati e predisposizione degli input del modello. Fase II - Calibrazione del modello (nel caso specifico, la calibrazione è stata effettuata nelle sezioni di controllo con almeno due anni di dati). Il corretto svolgimento di tale fase ha richiesto la conoscenza delle portate sottratte artificialmente ai bacini e delle modifiche al regime idrologico indotte dalla presenza di infrastrutture quali serbatoi e canali di derivazione (che talvolta creano anche diversioni di bacino). Il modello è stato quindi calibrato separatamente su tutti gli anni disponibili

87 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici nel periodo per Chiese, Sarca e Noce e nel periodo per gli altri bacini, ottenendo altrettanti set di parametri. Tali calibrazioni hanno poi consentito di ricostruire le portate, riferite al periodo d analisi, nelle sezioni prive di misurazioni di portata. Fase III - Validazione del modello e applicazioni. Il confronto fra le portate giornaliere simulate e quelle misurate nelle stazioni idrometriche ha fornito una stima opportuna delle incertezze insite nel modello. I parametri ottenuti sono stati quindi utilizzati nella simulazione di differenti scenari che restituiscono la portata giornaliera fluente alla chiusura di ciascun sottobacino. Una delle applicazioni conseguenti la validazione del modello è stata la costruzione delle mappe dei coefficienti udometrici e delle portate medie relative ai punti di chiusura di ogni sottobacino elementare di calcolo. Dall analisi dei risultati ottenuti è stato definito l indice di disequilibrio del bilancio idrico, che fornisce indicazioni sui volumi d acqua ancora utilizzabili dal corso d acqua al netto delle derivazioni già esistenti e nell ipotesi di rilascio di DMV. Gli indici di equilibrio e disequilibrio calcolati nella redazione dei bilanci idrici sono stati utilizzati nell analisi e nelle successive scelte operative ai fini di verificare ed eventualmente integrare i dati derivanti dall analisi delle pressioni, in particolare gli indicatori relativi alle pressioni derivatorie. 2. Sistema informativo di gestione dei depuratori provinciali Il sistema opera come archivio delle analisi di controllo settimanali degli ingressi e uscite dei depuratori provinciali effettuate dagli enti gestori. Al 2012 si contano 73 depuratori attivi, dei quali 3 in gestione diretta ai comuni. L archivio consente, per tutti i parametri chimici monitorati e in particolare per i parametri d interesse (portata scaricata, BOD5, Azoto totale e Fosforo totale), di calcolare: il carico istantaneo moltiplicando il dato analitico di concentrazione per la portata istantanea rilevata all atto del prelievo (4 valori di carico al mese); il carico medio giornaliero rappresentativo del mese effettuando la media dei quattro valori precedenti e la portata media giornaliera; il carico mensile moltiplicando il carico medio giornaliero rappresentativo del mese considerato per il numero di giorni nel mese e la portata media mensile; il calcolo dei carichi annuali e della portata media annua scaricata. I carichi dei parametri chimici d interesse sono stati calcolati per ogni singolo depuratore, avendo la disponibilità di dati quali-quantitativi in uscita da ognuno di essi. A mero titolo informativo, anche al fine di un confronto con le fosse Imhoff, si riportano i valori medi di tutto il comparto depurativo provinciale, per l anno 2012, dei nutrienti scaricati, sia in termini di concentrazione che di carico

88 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Le concentrazioni medie in uscita sono dunque: BOD5 = 6,26 mg/l N totale = 13,26 mg/l P totale = 1,62 mg/l Che, in termini di carico, risultano: BOD 5 = 0,29 kg/ae *anno N totale = 0,48 kg/ae *anno P totale = 0,06 kg/ae *anno Le portate di scarico (in mc/s) sono state utilizzate per il calcolo degli indicatori relativi alle pressioni puntuali di origine civile; i carichi conferiti per effettuare valutazioni o verifiche aggiuntive in merito alle situazioni con superamento della soglia di rischio. Il sistema informativo non comprende le fosse Imhoff i cui scarichi sono stati quantificati secondo le indicazioni contenute nei documenti redatti dal Tavolo tecnico del Distretto idrografico delle Alpi Orientali per quanto concerne la stima della portata scaricata. Per la stima dei nutrienti conferiti dalle sole Imhoff (BOD5, N e P) si sono utilizzati i valori suggeriti dall Autorità di bacino del Po, previa verifica con l Agenzia provinciale per la depurazione, ossia: BOD5 = 60 g/(ab*d) =240 mg/l N totale = 11 g/(ab*d) = 44 mg/l P totale = 1,6 g/(ab*d) = 6,4 mg/l Ne consegue che i quantitativi annui conferiti per abitante ammontano a: BOD5 = 60 g/(ab*d) = (60 * 365)/1000 = 21,9 kg/ae *anno N totale = 11 g/(ab*d) = (11 * 365)/1000 = 4,02 kg/ae *anno P totale = 1,6 g/(ab*d) = (1,6 * 365)/1000 = 0,58 kg/ae *anno per i quali sono stati considerati gli abbattimenti forniti dalla letteratura. 3. Sistema informativo delle concessioni a derivare (CNC-web) Il sistema raccoglie le informazioni amministrative e tecniche di tutte le concessioni a derivare della Provincia di Trento. Per quanto riguarda le informazioni tecniche dispone in particolare: della georeferenziazione delle singole derivazioni (circa attive); dalla portata derivata (media e massima); del periodo di concessione; del tipo di utilizzo (agricolo, potabile, idroelettrico, ecc.); del tipo di attingimento (da corso d acqua, da sorgente, da acque sotterranee, ecc.); dell eventuale Deflusso minimo vitale rilasciato

89 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici I dati delle concessioni utilizzati per il calcolo delle pressioni derivatorie sono i medesimi utilizzati nell ambito dei bilanci idrici per la simulazione dello scenario di portata reale nei corsi d acqua. 4. Anagrafe georeferenziata delle stalle e degli allevamenti (APSS) Costituisce un sistema di archiviazione della consistenza e localizzazione dei capi zootecnici della Provincia di Trento. I capi sono distinti in: bovini; suini; equini; ovini e caprini; pollame; altro. Il sistema comprende anche la georeferenziazione delle stalle. La localizzazione delle stalle, assieme al numero di capi ed ai quantitativi potenziali di azoto generati da ogni capo, sono stati utilizzati per la stima dello spargimento degli effluenti zootecnici sui bacini di competenza dei corpi idrici. 5. Catasto delle opere idrauliche Il catasto delle opere idrauliche, realizzato su base GIS, contiene la georeferenziazione delle opere idrauliche sia puntuali (briglie, soglie, ecc.) che lineari (cunettoni, opere spondali), con le relative caratteristiche tecniche (dimensioni, caratteristiche, materiali, ecc.). La base dati risulta molto dettagliata per quanto riguarda le opere idrauliche realizzate in ambiente montano mentre risulta incompleta per quanto riguarda le opere idrauliche sui corsi d acqua vallivi principali. La ragione di ciò sta nelle competenze gestionali e amministrative in merito a tali opere: quelle montane sono da sempre state di competenza della Provincia di Trento e per la maggior parte sono state realizzate dopo la disastrosa alluvione del 1966, ai fini della protezione idraulica del territorio; quelle sui principali corsi d acqua in gestione fino agli anni 2000 al Magistrato delle Acque di Venezia. Questa base dati, assieme ad un azione conoscitiva svolta sul territorio con rilievi e sopralluoghi, è stata utilizzata per la valutazione degli indici di alterazione morfologica dei corsi d acqua. 6. Applicativo gestionale delle autorizzazioni allo scarico (SIAM) Il catasto delle autorizzazioni allo scarico dell Agenzia provinciale per la protezione dell ambiente, contiene le informazioni amministrative e tecniche relative alle autorizzazioni allo scarico in aria, acqua e suolo. Per quanto concerne le autorizzazioni

90 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici allo scarico in acqua, d interesse per le presenti elaborazioni, i dati estrapolati dal sistema sono i seguenti: tipologia di impianto (IPPC, non IPPC, ittiocoltura, ecc.); georeferenziazione degli scarichi; volumi scaricati annui delle acque di processo; volumi scaricati annui delle acque di raffreddamento. I dati sopra elencati hanno consentito di calcolare le pressioni industriali di tipo puntuale sui corpi idrici superficiali. Per quanto concerne i dati inerenti le sostanze pericolose il sistema consente, per le sole industrie IPPC, di reperire le informazioni relative alle analisi di autocontrollo degli scarichi effettuate dai gestori, all interno delle quali individuare le eventuali sostanze pericolose normate. Per gli scarichi non IPPC ci si deve affidare, in mancanza di specifiche indagini, alla tipologia d impianto ed ai valori limite tabellari imposti dalla normativa; in questo secondo caso si tende quindi a sovrastimare la pressione dovuta alle sostanze pericolose. Al riguardo è già stata predisposta la codifica degli scarichi per l inventario delle sostanze pericolose (89 scarichi), con l individuazione dei corpi idrici interessati e una valutazione dei quantitativi di sostanze pericolose potenzialmente scaricate. 7. Uso del suolo reale della PAT Si tratta di uno shape file che identifica le diverse categorie d uso del suolo in relazione al loro utilizzo sul territorio. La mappa, fornita dal Servizio urbanistica e tutela del paesaggio, distingue 65 tipologie di uso del suolo e la sua realizzazione si basa sull utilizzo dei dati catastali integrati con informazioni desunte dalla fotointerpretazione. La distribuzione delle pressioni antropiche diffuse si sarebbe dovuta effettuare, secondo le richieste del Distretto idrografico delle Alpi Orientali, con l uso del suolo definito nell ambito del progetto Corine Land Cover. Si è preferito l uso del tematismo provinciale in ragione di CLC per la maggior precisione nell individuazione dei confini colturali e in quanto ha costituito la base per l aggiornamento del Piano urbanistico provinciale (da esso sono state individuate le aree agricole e le aree agricole di pregio). Si riportano le categorie di uso del suolo utilizzate per l elaborazione degli indicatori. Riclassificazione Codice categoria Uso del suolo 1 urbano 1110 Tessuto urbano continuo (da usr_2003) 1120 Tessuto urbano discontinuo 1130 Case singole 1210 Aree industriali o commerciali 1211 Aree produttive industriali ed artigianali 1212 Aree commerciali 1221 Reti stradali 1222 Reti ferroviarie

91 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Riclassificazione Codice categoria Uso del suolo 2 incolto 3 acqua e ghiacciai 1230 Aree portuali 1240 Aeroporti 1250 Aree a servizio di infrastrutture di trasporto su gomma 1251 Aree per stazione autolinee 1252 Aree per autogrill (aree di servizio autostradali) 1253 Aree per stazione di servizio carburante 1254 Parcheggi di superficie 1260 Aree a servizio di infrastrutture di trasporto su rotaia 1261 Aree di stazione ferroviaria 1262 Aree di scalo ferroviario 1263 Aree di stazione/scalo ferroviario 1270 Aree a servizio di altre infrastrutture di trasporto 1271 Stazioni/servizi per impianto a fune 1280 Servizi adibiti agli impianti tecnologici 1281 Impianti di depurazione 1283 Centrali idroelettriche 1290 Servizi civili e sociali 1291 Complessi scolastici (università,scuole) 1292 Complessi ospedalieri 1293 Complessi religiosi 1294 Complessi cimiteriali 1295 Altri servizi (tribunali,carceri,poste e telegrafi,sedi amministrative,sedi e depositi vvff,etc) 1296 Zone militari 1320 Discariche rsu o inerti 1330 Cantieri e aree a copertura artificiale non classificabile 1422 Aree per campeggio/villaggio turistico 1311 Cave inerti (da usr_2003) 1312 Cave di pietra 1410 Aree verdi urbane 1421 Aree per attività sportiva e ricreativa 2500 Incolti vegetati 3110 Boschi di latifoglie 3120 Boschi di conifere 3130 Boschi misti (da usr_2003) 3220 Brughiere e cespuglieti 3221 Arbusteti e mugheti 3240 Aree a vegetazione boschiva e arbustiva in evoluzione 3321 Rocce nude 3323 Rupi boscate 4100 Zone umide interne 4110 Paludi interne 4120 Torbiere 4130 Zone ripari e terreni affioranti 3350 Ghiacciai (da usr_2003)

92 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Riclassificazione Codice categoria Uso del suolo 5110 Corsi di acqua, canali e idrovie 5111 Corsi di acqua naturale 5112 Corsi di acqua artificiale 5121 Laghi naturali 5122 Laghi artificiali Seminativi Vigneti Frutteti e frutti minori Oliveti Prati stabili 3241 Prato alberato Colture agricole eterogenee Pascolo alberato 3210 Aree a pascolo naturale e praterie di alta quota aree urbane aree agricole 8. Disciplinari buona pratica agricola I disciplinari di buona pratica agricola, assieme alle informazioni fornite per le presenti elaborazioni dal Servizio agricoltura della PAT e da APOT, sono stati utilizzati per il calcolo relativo agli indicatori delle pressioni diffuse agricole sia in riferimento alle concimazioni (nutrienti, N totale e P totale) che all utilizzo dei fitofarmaci. Con riferimento alla stima dei nutrienti le classi d uso del suolo considerate sono: US_2100 seminativi US_2210 vigneti US_2220 frutteti e frutti minori US_2310 prati stabili e prati alberati US_2400 colture agricole eterogenee US_3210 pascolo alberato e pascolo in quota (é considerato come incolto in quanto si somma l apporto degli allevamenti). I valori di riferimento annuali per l azoto potenziale conferito sono i seguenti: Tipo coltura N [kg/ha anno] Incolto 20 Seminativi 220 Frutteti 74 Vigneti 30 Pascoli variabile UBA presenti sul bacino Colture eterogenee 120 Prati

93 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Con riferimento ai fitofarmaci i quantitativi applicati (calcolati sulla base dei dati trasmessi da APOT, escludendo lucidanti e categorie analoghe) sono: Meleto Vite [kg/ha anno] Rame 3,56 1,45 Zolfo 6,04 17,6 Fitosanitari 32,38 2, Valutazione delle pressioni antropiche significative secondo la metodologia definita dal Distretto idrografico delle Alpi Orientali Il calcolo delle pressioni antropiche sui corpi idrici avviene secondo la metodologia indicata nel documento guida fornito dal Distretto idrografico delle Alpi Orientali, che definisce un set di indicatori, condivisi da Regioni e Provincie appartenenti al Distretto, utili ad effettuare un confronto oggettivo tra le diverse pianificazioni e necessari a giungere ad un programma di area vasta di dimensione sovra regionale (Piano di gestione del Distretto). Parallelamente si è applicata la metodologia a suo tempo sviluppata nell ambito del Piano di Tutela delle Acque vigente; le pressioni così calcolate consentono un confronto con i risultati ottenuti un decennio fa e quindi una valutazione dei trend delle pressioni esercitate dai diversi comparti, come peraltro richiesto dal D.Lgs. 152/06. Questa metodologia, rispetto alla prima, fornisce una stima quantitativa delle sostanze che comportano alterazione delle acque (azoto totale, fosforo totale, ecc.), consentendo di approfondire eventuali situazioni di rischio dei corpi idrici e di effettuare valutazioni sulle pressioni cumulative dovute ai diversi comparti. L analisi delle pressioni è un attività fondamentale per l identificazione dell impatto che l attività antropica può avere sui singoli corpi idrici. Il D.M. 131/2008 riporta un esempio di pressioni da analizzare nell applicazione del metodo, senza tuttavia dare criteri specifici per la valutazione della delle stesse e la quantificazione dell impatto sui corpi idrici. Ne è conseguita, in sede di prima analisi, una forte disomogeneità a livello nazionale e un preponderante impiego del giudizio esperto, difficilmente giustificabile e replicabile. A complicare la valutazione il fatto che le pressioni insistenti sui corpi idrici sono solitamente molteplici e che la valutazione della loro deve tenere conto di diversi fattori non sempre noti. Tra questi i più rilevanti sono la portata naturale dei corsi d acqua, la capacità di diluizione e auto-depurazione, gli effetti di concomitanza di diverse pressioni, le peculiarità idro-geologiche dei singoli tratti, ecc. L insieme di questi fattori, di difficile

94 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici determinazione, rende quindi complessa la valutazione dell intensità e dell estensione degli impatti dovuti alle diverse determinanti. E importante evidenziare nuovamente che il presente approccio di calcolo delle pressioni è passato da una metodologia di valutazione a scala di bacino di primo livello (Noce, Sarca, Chiese, ecc.) a una metodologia a scala di corpo idrico, transitando quindi da una politica di tutela generale ad una politica di tutela e gestione del singolo corpo idrico. Si riporta nel seguito, per le tre tipologie di corpo idrico (corsi d acqua superficiali, laghi e acque sotterranee), l elenco degli indicatori calcolati con relative note, nel caso la metodologia adottata sia stata diversa da quella definita dal Distretto o si siano riscontrate delle criticità. Le osservazioni/modifiche effettuate in merito alle metodologie di analisi proposte dal Distretto hanno l obiettivo di identificare in modo quanto più realistico possibile l impatto che l attività antropica può avere sui corpi idrici della Provincia di Trento CORSI D ACQUA SUPERFICIALI Sono indicate in rosso le individuate Indicatori e PRESSIONI potenziale 1 Pressioni puntuali puntuali - depuratori < 2000 AE puntuali - depuratori AE puntuali - depuratori AE puntuali - depuratori AE puntuali - depuratori > AE Q CI / Q SCARICATA CLASSE Assenza scarichi 1 > > 100 e > 10 e Note sulla metodologia di calcolo Il valore della portata del corpo idrico corrisponde alla portata media reale dell anno tipico determinata nell ambito dell elaborazione dei Bilanci idrici della PAT (adottati in via definitiva con D.G.P n del 27 settembre 2013). La portata scaricata dai depuratori corrisponde alla portata media annua determinata sulla base delle misurazioni mensili (4 al mese) effettuate, contemporaneamente all analisi degli scarichi, dai gestori degli impianti. Su ogni bacino idrografico di competenza del corpo idrico si effettua l aggregazione dei depuratori su di esso insistenti; si effettua quindi la somma degli abitanti equivalenti ai fini dell individuazione degli indicatori, e delle portate scaricate ai fini della determinazione della classe di. Non risulta interessato l indicatore wb_sup_dep+imf_v0x.shp tematismo dei depuratori e delle fosse Imhoff utilizzati per il calcolo dell indicatore 1.2 puntuali - sfioratori di piena Presenza Assenza di sfioratori di piena significativi / mancanza di dati

95 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici PRESSIONI 1.3 puntuali - impianti IPPC (EPRTR) 1.4 puntuali - industrie Non IPPC 1.5a puntuali altre industrie non IPPC non ittiogeniche Indicatori e potenziale Q CI / Q SCARICATA CLASSE Assenza di scarichi 1 > > 100 e > 10 e Q CI / Q SCARICATA CLASSE Assenza di scarichi 1 > > 100 e > 10 e Giudizio esperto adeguatamente motivato Note sulla metodologia di calcolo Per il calcolo dell indicatore sono state utilizzate : - per il corso d acqua la portata media reale dell anno tipico determinata nell ambito dell elaborazione dei Bilanci idrici della PAT; - per gli scarichi la portata media annua scaricata dagli impianti industriali (ricavata dai volumi di scarico autorizzati). wb_sup_ind_ippc_v0x.shp tematismo delle industrie IPPC utilizzate per il calcolo dell indicatore 1.3 Per il calcolo dell indicatore sono state utilizzate : - per il corso d acqua la portata media reale dell anno tipico determinata nell ambito dell elaborazione dei Bilanci idrici della PAT; - per gli scarichi la portata media annua scaricata dagli impianti industriali (ricavata dai volumi di scarico autorizzati). wb_sup_ind_no_ippc_v0x.shp tematismo delle industrie non IPPC utilizzate per il calcolo dell indicatore 1.4 (contiene anche gli impianti ittiogenici autorizzati alla scarico. Non comprende gli scarichi domestici e le pescicolture sotto i 50 l/s.) È stato utilizzato per verificare la degli scarichi ittiogenici rispetto alla totalità degli scarichi non IPPC. Corrisponde all indicatore 1.4 scorporando gli impianti ittiogenici. Si tolgono gli impianti ittiogenici in quanto gli apporti di sostanze nutrienti, azoto e fosforo, a parità di portata sono di circa 1 ordine di grandezza inferiori. Al riguardo esistono specifici studi effettuati da APPA. La simulazione è utile per una eventuale ricalibratura dell indicatore 1.4. I risultati non sono stati considerati in questa fase pianificatoria, ma nella valutazione degli interventi/misure. wb_sup_ind_no_ippc_no_ittio_v0x.shp tematismo delle industrie non IPPC e non ittiogeniche utilizzate per il calcolo dell indicatore 1.5a. Corretto togliendo le acque reflue domestiche wb_sup_ind_ittio_v0x.shp - Industrie non IPPC ittiogeniche

96 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici 2 Pressioni diffuse PRESSIONI 2.1 Diffuse - dilavamento urbano 2.2 Diffuse - Agricoltura Indicatori e potenziale % USO URBANO (*) CLASSE < e < e < e < (**) 5 (*) %suolo urbanizzato nel bacino afferente al corpo idrico. Base CLC2006 (classi 1.1, 1.2). (**) ridotta al 20% se associata a per la tipologia 2.2.Diffuse-Agricoltura (%uso suolo agricolo 40% e/o Surplus di azoto 50kgN/ha) % USO AGRICOLO (*) CLASSE < e < e < e < (*) %suolo agricolo nel bacino afferente al corpo idrico. Base CLC2006 (classi 2.1, 2.2, escluso 2.2.3) Note sulla metodologia di calcolo Come base di riferimento è stato utilizzato il tematismo dell uso del suolo reale dalla PAT (base PUP), preventivamente confrontato sulle classi di interesse con Corine Land Cover (CLC2006) Distribuzione per bacino drenante dei carichi (kg) azotati C222_Np C222_Nf C222_Ncapi C222_Nplus con: = azoto potenziale in kg = azoto fabbisogno in kg = azoto apportato dai capi di allevamento in kg = surplus di azoto in kg/ha C222_Nplus = (C222_Np + C222_Ncapi - C222_Nf) / Superficie [ha] Le colture considerate sono nel seguito elencate: US_1 US_2 US_3 US_2100 US_2210 US_2220 US_2230 US_2310 US_2400 urbano incolto acque e ghiacciai seminativi vigneti frutteti e frutti minori oliveti prati stabili e prati alberati colture agricole eterogenee US_3210 pascolo alberato e pascolo in quota (é considerato come incolto in quanto si somma l apporto degli allevamenti) Distribuzione per bacino drenante dei carichi (kg) di prodotti fitosanitari. C222_Fcu = prodotti fitosanitari (rame) in kg C222_Fs = prodotti fitosanitari (zolfo) in kg C222_Ffito = prodotti fitosanitari (fitosanitari) in kg Le colture considerate sono nel seguito elencate: US_2210 US_2220 vigneti frutteti e frutti minori Come base di riferimento è stato utilizzato il tematismo dell uso del suolo reale dalla PAT (base PUP), preventivamente confrontato sulle classi di interesse con Corine Land Cover (CLC2006)

97 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici PRESSIONI Indicatori e potenziale Note sulla metodologia di calcolo SURPLUS DI AZOTO (*) 20 1 > 20 e 50 2 > 50 e > 100 e > (*) kgn/ha*anno 2.3 Diffuse - Trasporto and infrastrutture GRANDI VIE DI COMUNICAZIONE Presenza di tratti sul bacino idrografico afferente al corpo idrico Considerando la sola autostrada A22 il calcolo risulterebbe riduttivo, considerando le SS e SP la presenza interessa sostanzialmente tutto il Trentino; il calcolo di tale indicatore non è quindi significativo 2.4 Diffuse - siti industriali Abbandonati Giudizio esperto adeguatamente motivato 2.5 Diffuse - scarichi non allacciati alla fognatura CARICO POTENZIALE DI N (*) CLASSE 1 1 > 1 e > 150 e > 300 e > (*) kgn/ha*anno calcolati in base alla popolazione non allacciata a fognatura (con riferimento alla definizione degli agglomerati) e ad un coefficiente di conversione pari a 4,7 kgn/anno per abitante (Frullini & Pranzini, 2008) La quasi totalità del territorio della PAT è convogliato a depurazione o in fosse Imhoff, già considerate; oltre a ciò il comparto civile non colettato risulta di molto inferiore al 5%. La pressione è quindi da ritenersi non significativa. 2.6 Diffuse - altre Giudizio esperto adeguatamente motivato (rientrano in questa categoria: discariche, siti contaminati o potenzialmente contaminati, attività estrattive in alveo, attività minerarie) 3.1 prelievi - Agricoltura Q CI*0.6 / Q maxder. CLASSE >8 1 >4 e <8 2 >3 e <4 3 >2 e <3 4 <2 5 La portata del corso d acqua utilizzata per il calcolo dell indicatore (Q CI*0.6) corrisponde alla portata media naturale del periodo estivo (mesi di giugno, luglio e agosto) determinata nell ambito dei bilanci idrici della PAT. 3 Prelievi 3.2 prelievi - uso potabile 3.3 prelievi - industriale Q CI/ Q mediader. <3 Q CI/ Q mediader. <3 La portata del corso d acqua utilizzata per il calcolo dell indicatore corrisponde alla portata media naturale annua determinata nell ambito dei bilanci idrici della PAT. La portata del corso d acqua utilizzata per il calcolo dell indicatore corrisponde alla portata media naturale annua determinata nell ambito dei bilanci idrici della PAT. 3.4 prelievi - raffreddamento Q CI/ Q mediader. <3 La portata del corso d acqua utilizzata per il calcolo dell indicatore corrisponde alla portata media naturale annua determinata nell ambito dei bilanci idrici della PAT

98 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici PRESSIONI 3.5 prelievi - pescicoltura 3.6 prelievi - idroelettrici Indicatori e potenziale Q CI/ Q mediader. <3 Q CI / QmediaDER. CLASSE >8 1 >4 e <8 2 >3 e <4 3 >2 e <3 4 <2 5 e % di lunghezza del CI sottesa da derivazioni > del 50 % Note sulla metodologia di calcolo La portata del corso d acqua utilizzata per il calcolo dell indicatore corrisponde alla portata media naturale annua determinata nell ambito dei bilanci idrici della PAT. La portata del corso d acqua utilizzata per il calcolo dell indicatore corrisponde alla portata media naturale annua determinata nell ambito dei bilanci idrici della PAT. 3.7 prelievi - cave Q CI/ Q mediader. <3 I prelievi relativi alle cave sono un sottoinsieme di quelli industriali, la cui pressione è già valutata con l indicatore 3.3. Non risultano prelievi di cave significativi che derivano da corpi idrici 3.8 prelievi - Navigazione Q CI/ Q mediader. <3 Non attinenti con il territorio provinciale 3.9 prelievi - trasferimenti d'acqua Q CI/ Q mediader. <3 Nell ambito provinciale i trasferimenti d acqua significativi che interessano bacini idrografici di 1 livello sono operati dai grandi impianti idroelettrici di Forte Buso (che trasferisce la risorsa idrica dal bacino dell Avisio al bacino del Cismon) e di Stramentizzo che trasferisce acqua dal bacino dell Avisio alla provincia di Bolzano. Questi ed i trasferimenti di minore entità sono tutti modellati nell ambito dei bilanci idrici al fine della determinazione della portata reale dei corsi d acqua. La portata reale tiene dunque implicitamente conto di questa tipologia di pressione prelievi - altro Q CI/ Q mediader. <3 Non si rilevano altre pressioni significative 4 Regolazioni di portata e alterazioni morfologiche delle acque superficiali 4.1 morfologiche - ricarica della falda 4.2 morfologiche - dighe idroelettriche 4.3 morfologiche - invasi per approvvigionamen to idrico 4.4 morfologiche - dighe per difesa inondazioni 4.5 morfologiche - regolazioni di flusso 4.6 morfologiche - Diversioni Presenza Presenza Presenza Presenza numerosità/lunghezza CI CLASSE <0.2 1 >0.2 e <0.5 2 >0.5 e <0.7 3 >0.7 e <1 4 >1 5 Presenza Non attinenti con il territorio provinciale Assenza di idrovore ad esclusione di alcune fosse di bonifica. Le regolazioni di flusso dalle opere trasversali sono già considerate nelle pressioni derivatorie. Rientrano in questa categoria le problematiche quali l Hydropeaking. È stato valutato utilizzando il rapporto [(portata media naturale annua portata media reale annua) / portata media naturale annua] e ponendo la soglia di pari a 3 per coerenza con le valutazioni fatte sulle pressioni derivatorie

99 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici PRESSIONI 4.7 morfologiche - chiuse 4.8 morfologiche - briglie 5.1 gestione dei fiumi - alterazioni fisiche dei canali Indicatori e potenziale numerosità/lunghezza CI CLASSE <0.2 1 >0.2 e <0.5 2 >0.5 e <0.7 3 >0.7 e <1 4 >1 5 numerosità/lunghezza CI >10 in montagna, >3 in pianura numerosità/lunghezza CI >10 in montagna, >3 in pianura o % di lunghezza del CI > del 50 % o Indice di modificazione dell alveo (IMA) >= 4 Note sulla metodologia di calcolo Dato non significativo per il territorio provinciale. Vi sono solo limitate regolazioni di canali irrigui Indicatore calcolato con metodologia condivisa con Distretto idrografico Alpi Orientali, sulla base dell attività già svolta da PAT in merito alla individuazione dei corpi idrici artificiali e fortemente modificati Si è utilizzato come dato di partenza un lavoro di dettaglio già svolto, contenente la percentuale della lunghezza del corpo idrico interessato da opere trasversali con interasse inferiore ai 100 m. Per avere il valore dell'indicatore concordato si ricava il numero delle briglie presenti nel corpo idrico moltiplicando la lunghezza del relativo corpo idrico (espressa in metri) per il valore percentuale citato, dividendo il risultato per 100 (cioè ogni 100 m). Il valore così ottenuto diviso per la lunghezza complessiva del corpo idrico dà il valore dell'indicatore definito. Indicatore morfologico combinato (opere trasversali e longitudinali). Indicatore calcolato con metodologia condivisa con Distretto idrografico Alpi Orientali, sulla base dell attività già svolta da PAT in merito alla individuazione dei corpi idrici artificiali e fortemente modificati Si è utilizzato il valore calcolato per l indicatore 4.8, considerando la presenza di opere longitudinali sulla base del dato disponibile nello studio già svolto (% OP.SPOND. + % CUNETTONI + % cunettoni+op.spondali) 5 gestione dei fiumi 5.2 gestione dei fiumi - opere d'ingegneria 5.3 gestione dei fiumi - ampliamento zone agricole 5.4 gestione dei fiumi - ampliamento zone di pesca numerosità/lunghezza CI >10 in montagna, >3 in pianura o % di lunghezza del CI > del 50 % Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Pressione già considerata con l indicatore gestione dei fiumi - infrastrutture (strade, ponti) 5.6 gestione dei fiumi - dragaggi numerosità/lunghezza CI CLASSE <0.2 1 >0.2 e <0.5 2 >0.5 e <0.7 3 >0.7 e <1 4 >1 5 o % di lunghezza del CI > del 50 % Presenza nei fiumi navigabili Indicatore non significativo data la capillare presenza sul territorio della PAT Non attinenti con il territorio provinciale

100 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici 7 altre alterazioni morfologiche 8 altre pressioni PRESSIONI 7.1 altre morfologiche - Barriere 7.2 altre morfologiche - impermeabilizzazi oni 8.1 altre pressioni - discariche abusive 8.2 altre pressioni - smaltimento liquami in mare 8.3 altre pressioni - sfruttamento/rimoz ione di animali/ piante 8.4 altre pressioni - Ricreazione 8.5 altre pressioni - pesca 8.6 altre pressioni - Introduzione di specie 8.7 altre pressioni - Introduzione malattie 8.8 altre pressioni - cambiamenti climatici 8.9 altre pressioni - aree di drenaggio 8.10 altre pressioni- altre Indicatori e potenziale Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Presenza Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Note sulla metodologia di calcolo - - Non attinenti con il territorio provinciale LAGHI Sono indicate in rosso le individuate Indicatori e PRESSIONI potenziale 1 Pressioni puntuali puntuali - depuratori < 2000 AE puntuali - depuratori AE puntuali - depuratori AE V lago /Q SC. CLASSE Assenza scarichi 1 > > 200 e > 50 e Note sulla metodologia di calcolo Q scaricata in mc/s V lago in mc wb_lag_dep+imf_v0x.shp tematismo dei depuratori e fosse Imhoff utilizzato per il calcolo dell indicatore 1.1 In considerazione del basso grado di trattamento delle fosse Imhoff, la portata di quelle che non scaricano direttamente nel corpo idrico classificato non è stata dimezzata (come invece sarebbe

101 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici PRESSIONI puntuali - depuratori AE puntuali - depuratori > AE 1.2 puntuali - sfioratori di piena 1.3 puntuali - impianti IPPC (EPRTR) Indicatori e potenziale Presenza Presenza Note sulla metodologia di calcolo previsto dalla metodologia di calcolo) in quanto gli affluenti presentano normalmente tragitti molto corti. Non calcolato per assenza di sfioratori di piena significativi / mancanza di dati Si sono considerati gli scarichi direttamente a lago wb_lag_ippc_v0x.shp - tematismo impianti industriali IPPC che scaricano a lago, utilizzato per il calcolo dell indicatore puntuali - industrie Non IPPC Presenza 1.5 puntuali - altre Presenza Si sono considerati gli scarichi direttamente a lago wb_lag_no_ippc_v0x.shp tematismo impianti industriali non IPPC che scaricano a lago, utilizzati per il calcolo dell indicatore 1.4. Non si rilevano altre pressioni significative 2 Pressioni diffuse 2.1 Diffuse - dilavamento urbano 2.2 Diffuse - Agricoltura % USO URBANO (*) CLASSE e < e < e < (**) 5 (*) %suolo urbanizzato nel bacino afferente al corpo idrico. Base CLC2000 (classi 1.1, 1.2). (**) ridotta al 20% se associata a per la tipologia 2.2.Diffuse-Agricoltura (%uso suolo agricolo 70% e/o Surplus di azoto 30 kgn/ha*anno ) % USO AGRICOLO(*) CLASSE < e < e < e < (*) %suolo agricolo nel bacino afferente al corpo idrico. Base CLC2000 (classi 2.1, 2.2, escluso 2.2.3) SURPLUS DI AZOTO (*) 20 1 > 20 e 30 2 > 30 e 40 3 > 40 e 50 4 > 50 5 (*) kgn/ha*anno Come base di riferimento è stato utilizzato il tematismo dell uso del suolo reale dalla PAT (base PUP), preventivamente confrontato sulle classi di interesse con Corine Land Cover (CLC2006) Come base di riferimento è stato utilizzato il tematismo dell uso del suolo reale della PAT (base PUP), preventivamente confrontato sulle classi di interesse con Corine Land Cover (CLC2006) Distribuzione per bacino drenante dei carichi (kg) azotati C222_Np C222_Nf C222_Ncapi C222_Nplus con: = azoto potenziale in kg = azoto fabbisogno in kg = azoto apportato dai capi di allevamento in kg = surplus di azoto in kg/ha C222_Nplus = (C222_Np + C222_Ncapi - C222_Nf) / Superficie [ha]

102 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici PRESSIONI 2.3 Diffuse - Trasporto and infrastrutture 2.4 Diffuse - siti industriali Abbandonati Indicatori e potenziale GRANDI VIE DI COMUNICAZIONE Presenza di tratti sul bacino idrografico afferente al corpo idrico Giudizio esperto adeguatamente motivato Note sulla metodologia di calcolo Le colture considerate sono nel seguito elencate: US_1 US_2 US_3 urbano incolto acque e ghiacciai US_2100 seminativi US_2210 vigneti US_2220 frutteti e frutti minori US_2230 oliveti US_2310 prati stabili e prati alberati US_2400 colture agricole eterogenee US_3210 pascolo alberato e pascolo in quota (é considerato come incolto in quanto si somma l apporto degli allevamenti) Distribuzione per bacino drenante dei carichi (kg) di prodotti fitosanitari. C222_Fcu = prodotti fitosanitari (rame) in kg C222_Fs = prodotti fitosanitari (zolfo) in kg C222_Ffito = prodotti fitosanitari (fitosanitari) in kg Le colture considerate sono nel seguito elencate: US_2210 US_2220 vigneti frutteti e frutti minori Considerando la sola autostrada A22 il calcolo risulterebbe riduttivo, considerando le SS e SP la presenza interessa sostanzialmente tutto il Trentino; il calcolo di tale indicatore non è quindi significativo 2.5 Diffuse - scarichi non allacciati alla fognatura CARICO POT. N(*) CLASSE 1 1 > 1 e > 150 e > 300 e > (*) kgn/ha*anno calcolati in base alla popolazione non allacciata a fognatura (con riferimento alla definizione degli agglomerati e ad un coefficiente di conversione pari a 4,7 kgn/anno per abitante (Frullini & Pranzini, 2008) La quasi totalità del territorio della PAT è convogliato a depurazione o in fosse Imhoff, già considerate; oltre a ciò il comparto civile non colettato risulta di molto inferiore al 5%. La pressione è quindi da ritenersi non significativa. 2.6 Diffuse - altre Giudizio esperto adeguatamente motivato (rientrano in questa categoria: discariche, siti contaminati o potenzialmente contaminati, attività estrattive, attività minerarie) Non si rilevano altre pressioni significative

103 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici PRESSIONI 3.1 prelievi - Agricoltura Indicatori e potenziale Giudizio esperto adeguatamente motivato - Note sulla metodologia di calcolo 3.2 prelievi - uso potabile Giudizio esperto adeguatamente motivato prelievi - industriale Giudizio esperto adeguatamente motivato prelievi - raffreddamento Giudizio esperto adeguatamente motivato - 3 Prelievi 3.5 prelievi - piscicoltura 3.6 prelievi - idroelettrici Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato prelievi - cave Giudizio esperto adeguatamente motivato prelievi - Navigazione Giudizio esperto adeguatamente motivato prelievi - trasferimenti d'acqua Giudizio esperto adeguatamente motivato prelievi - altro Giudizio esperto adeguatamente motivato - 4 Regolazioni di portata e alterazioni morfologiche delle acque superficiali 4.1 morfologiche - ricarica della falda 4.2 morfologiche - dighe idroelettriche 4.3 morfologiche - invasi per approvigionamento idrico 4.4 morfologiche - dighe per difesa inondazioni 4.5 morfologiche - regolazioni di flusso 4.6 morfologiche - Diversioni 4.7 morfologiche - chiuse 4.8 morfologiche - briglie Giudizio esperto adeguatamente motivato Presenza Presenza Giudizio esperto adeguatamente motivato Presenza Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato

104 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici PRESSIONI Indicatori e potenziale Note sulla metodologia di calcolo 8.1 altre pressioni - discariche abusive Presenza 8.3 altre pressioni - sfruttamento/rimozio ne di animali/ piante Giudizio esperto adeguatamente motivato altre pressioni - Ricreazione Giudizio esperto adeguatamente motivato - 8 altre pressioni 8.5 altre pressioni - pesca 8.6 altre pressioni - Introduzione di specie 8.7 altre pressioni - Introduzione malattie Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato altre pressioni - cambiamenti climatici Giudizio esperto adeguatamente motivato altre pressioni - aree di drenaggio Giudizio esperto adeguatamente motivato altre pressionialtre Giudizio esperto adeguatamente motivato CORPI IDRICI SOTTERRANEI Sono indicate in rosso le individuate Indicatori e PRESSIONI potenziale Note sulla metodologia di calcolo 1.1 puntuali - siti contaminati Giudizio esperto adeguatamente motivato 1.2 puntuali - discariche Giudizio esperto adeguatamente motivato 1 Pressioni puntuali 1.3 puntuali industria petrolifera 1.4 puntuali - miniere 1.5 puntuali scarichi sul terreno Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Giudizio esperto adeguatamente motivato Non attinente la realtà trentina Numero di scarichi sul terreno; Carichi nitrati, arsenico, cadmio, piombo, mercurio, ammonio, cloruri, solfati, tricloroetilene, tetracloroetilene, pesticidi. Pressione non significativa in quanto gli scarichi a suolo sono presenti solo per singole case di monte o piccole realtà insediative con utilizzo in genere stagionale. Non vi sono scarichi industriali a suolo. 1.6 puntuali altre pressioni puntuali Giudizio esperto adeguatamente motivato Non si rilevano altre pressioni significative

105 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici PRESSIONI Indicatori e potenziale Note sulla metodologia di calcolo 2 Pressioni diffuse 2.1 Diffuse - agricoltura L indicatore sarà classificato, ai fini della caratterizzazione della classe di magnitudo della pressione, nel seguente modo: classe 1: 20% classe 2: >20% e 40% classe 3: >40% e 60% classe 4: >60% e 80% classe 5: >80 e 100% SURPLUS DI AZOTO classe 1: 25 kgn/hasau*anno classe 2: >25 e 50 kgn/hasau*anno classe 3: >50 e 100 kgn/hasau*anno classe 4: >100 e 170 kgn/hasau*anno classe 5: >170 kgn/hasau*anno Come base di riferimento è stato utilizzato il tematismo dell uso del suolo reale dalla PAT (base PUP), preventivamente confrontato sulle classi di interesse con Corine Land Cover (CLC2006) Distribuzione per bacino drenante dei carichi (kg) azotati C222_Np C222_Nf C222_Ncapi C222_Nplus con: = azoto potenziale in kg = azoto fabbisogno in kg = azoto apportato dai capi di allevamento in kg = surplus di azoto in kg/ha C222_Nplus = (C222_Np + C222_Ncapi - C222_Nf) / Superficie [ha] Le colture considerate sono nel seguito elencate: US_1 US_2 US_3 urbano incolto acque e ghiacciai US_2100 seminativi US_2210 vigneti US_2220 frutteti e frutti minori US_2230 oliveti US_2310 prati stabili e prati alberati US_2400 colture agricole eterogenee US_3210 pascolo alberato e pascolo in quota (é considerato come incolto in quanto si somma l apporto degli allevamenti) Distribuzione per bacino drenante dei carichi (kg) di prodotti fitosanitari. C222_Fcu = prodotti fitosanitari (rame) in kg C222_Fs = prodotti fitosanitari (zolfo) in kg C222_Ffito = prodotti fitosanitari (fitosanitari) in kg Le colture considerate sono nel seguito elencate: US_2210 US_2220 vigneti frutteti e frutti minori In relazione alla verifica della potenziale delle pressioni diffuse mediante la sovrapposizione con la mappa della vulnerabilità (metodo SINTACS), la classe di vulnerabilità per gli acquiferi considerati è sempre Estremamente Elevata. 2.2 Diffuse popolazione non servita da fognatura La magnitudo della pressione sarà valutata attraverso l indicatore CARICO POTENZIALE DI AZOTO PER UNITA AREALE Non calcolato La quasi totalità del territorio della PAT è convogliato a depurazione o in fosse Imhoff, già considerate, la pressione è quindi da ritenersi non significativa

106 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici PRESSIONI 2.3 Diffuse uso urbano del territorio 2.4 Diffuse - altre Indicatori e potenziale L indicatore sarà classificato, ai fini della caratterizzazione della classe di magnitudo della pressione, nel seguente modo: classe 1: 5% classe 2: >5% e 10% classe 3: >10% e 15% classe 4: >15% e 20% classe 5: > 20% Giudizio esperto adeguatamente motivato Note sulla metodologia di calcolo Non si rilevano altre pressioni significative 3 Prelievi 3.1 prelievi - Agricoltura 3.2 prelievi fornitura acqua potabile 3.3 prelievi - industriale 3.4 prelievi - altro Dall analisi dei dati di prelievo provenienti dal catasto delle derivazioni si definirà qual è in termini volumetrici la tipologia o tipologie di utilizzo più significativo/e Dall analisi dei dati di prelievo provenienti dal catasto delle derivazioni si definirà qual è in termini volumetrici la tipologia o tipologie di utilizzo più significativo/e Dall analisi dei dati di prelievo provenienti dal catasto delle derivazioni si definirà qual è in termini volumetrici la tipologia o tipologie di utilizzo più significativo/e Dall analisi dei dati di prelievo provenienti dal catasto delle derivazioni si definirà qual è in termini volumetrici la tipologia o tipologie di utilizzo più significativo/e Calcolo del volume annuo prelevato per uso agricolo per le derivazioni insistenti sui corpi idrici individuati. Calcolo del volume annuo prelevato per uso potabile per le derivazioni insistenti sui corpi idrici individuati Calcolo del volume annuo prelevato per uso industriale per le derivazioni insistenti sui corpi idrici individuati E stato valutato il volume prelevato per raffreddamento, molto importante nelle realtà di fondovalle Limitatamente alle pressioni diffuse su acque sotterranee la potenziale è subordinata all applicazione di un modello che incrocia la classe di magnitudo della pressione con la classe di vulnerabilità intrinseca degli acquiferi derivante dalla carta della vulnerabilità contenuta nel precedente Piano di Tutela delle Acque. Va evidenziato che in Provincia di Trento, essendo stati delimitati solo i corpi idrici di fondovalle costituiti da materiale alluvionale, il territorio interessato rientra quasi totalmente nelle classi di vulnerabilità più elevate

107 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Matrice per la valutazione della potenziale delle pressioni diffuse sulle acque sotterranee. I risultati degli indicatori delle pressioni sono stati raggruppati in 3 distinti shape file che rappresentano i bacini di competenza dei corsi d acqua, dei laghi e degli acquiferi sotterranei. Ad ogni bacino sono stati assegnati tutti i dati relativi agli indicatori ed ai coefficienti utilizzati per il loro calcolo. Un file Excel contiene la descrizione dei metadati. In aggiunta sono stati predisposti gli shape file delle fonti delle pressioni puntuali secondo quanto richiesto dal Distretto idrografico delle Alpi Orientali. Con gli shape file descritti si ottengono le rappresentazioni dei risultati illustrate nel paragrafo successivo Sintesi dei risultati La tabella successiva riporta la sintesi dei risultati di calcolo degli indicatori delle pressioni, ritenuti significativi in relazione al superamento delle soglie oggi definite. Al termine della tabella si riepilogano il numero delle pressioni significative rilevate ed il numero di corpi idrici interessati da almeno una pressione significativa. Primo livello di dettaglio 1) Pressioni puntuali 2) Pressioni diffuse Secondo livello di dettaglio puntuali - depuratori Terzo livello di dettaglio Acque correnti Laghi Acque sotterranee puntuali - depuratori < 2000 AE puntuali - depuratori AE puntuali - depuratori AE puntuali - depuratori AE puntuali - depuratori > AE puntuali - sfioratori di piena puntuali - impianti IPPC (EPRTR) puntuali - industrie Non IPPC puntuali - altre Diffuse - dilavamento urbano Diffuse - agricoltura

108 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Primo livello di dettaglio 3) Prelievi 4) Regolazioni di portata e alterazioni morfologiche delle acque superficiali 5) gestione dei fiumi 6) Gestione delle acque di transizione e costiere Secondo livello di dettaglio Terzo livello di dettaglio 2.3 Diffuse - trasporto and infrastrutture Diffuse - siti industriali Abbandonati Diffuse - scarichi non allacciati alla fognatura Diffuse - altre prelievi - agricoltura prelievi - uso potabile prelievi - industriale prelievi - raffreddamento prelievi - pescicoltura prelievi - idroelettrici prelievi - cave prelievi - navigazione prelievi - trasferimenti d'acqua prelievi - altro morfologiche - ricarica della falda morfologiche - dighe idroelettriche morfologiche - invasi per approvvigionamento idrico morfologiche - dighe per difesa inondazioni morfologiche - regolazioni di flusso morfologiche - diversioni morfologiche - chiuse morfologiche - briglie gestione dei fiumi - alterazioni fisiche dei canali gestione dei fiumi - opere d'ingegneria gestione dei fiumi - ampliamento zone agricole gestione dei fiumi - ampliamento zone di pesca gestione dei fiumi - infrastrutture (strade, ponti) gestione dei fiumi - dragaggi gestione transizione e costiere - dragaggi coste ed estuari gestione transizione e costiere - infrastrutture costiere 6.3 gestione transizione e costiere - vasche di colmata gestione transizione e costiere - ripascimenti costieri 6.5 gestione transizione e costiere - barriere per la difesa dalle maree - 7) altre 7.1 altre morfologiche - Barriere - alterazioni morfologiche 7.2 altre morfologiche - impermeabilizzazioni - 8) altre 8.1 altre pressioni - discariche abusive pressioni 8.2 altre pressioni - smaltimento liquami in mare altre pressioni - sfruttamento/rimozione di animali/ piante altre pressioni - ricreazione altre pressioni - pesca altre pressioni - Introduzione di specie Acque correnti Laghi Acque sotterranee 8.7 altre pressioni - Introduzione malattie

109 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Primo livello di dettaglio Secondo livello di dettaglio Terzo livello di dettaglio 8.8 altre pressioni - cambiamenti climatici altre pressioni - aree di drenaggio altre pressioni- altre Acque correnti Laghi Acque sotterranee Numero totale tipologia pressioni significative rilevate Numero totale corpi idrici interessati da almeno una pressione antropica potenzialmente significativa L esito dell elaborazione delle pressioni antropiche mostra che a fronte di 291 pressioni significative rilevate per i corsi d acqua, 37 per i laghi e 7 per le acque sotterranee, i corpi idrici interessati sono 184 per i corsi d acqua, 16 per i laghi e 4 per le acque sotterranee. Le figure 5, 6 e 7 mostrano i risultati in mappa; la figura 8 mostra invece come risultano distribuite, sui corsi d acqua superficiali, le diverse tipologie di pressioni. Si osserva, per i corsi d acqua superficiali, che il maggior numero di pressioni antropiche è dovuto ai prelievi di tipo idroelettrico (indicatore combinazione del quantitativo di portata derivato e del tratto di alveo sotteso dalla/dalle derivazioni) ed alle alterazioni morfologiche dovute alle sistemazioni torrentizie/fluviali (indicatori 4.8 e 5.1). Le caratteristiche idromorfologiche del territorio provinciale hanno determinato negli anni una forte ascesa della produzione di energia idroelettrica che ha sfruttato gli elevati quantitativi d acqua e i forti dislivelli dapprima con la realizzazione di sbarramenti e invasi e in seguito attraverso numerosi impianti ad acqua fluente. Le medesime caratteristiche idromorfologiche hanno reso necessari un gran numero di interventi di difesa idraulica del territorio, in particolare dopo i drammatici avvenimenti del 1966, attraverso la stabilizzazione del fondo dei corsi d acqua, specie quelli montani, il controllo del trasporto solido e la laminazione delle piene, anche mediante l utilizzo di grandi invasi, i medesimi utilizzati per la produzione idroelettrica. La difesa idraulica è da ritenersi imprescindibile in un territorio montano fortemente antropizzato quale quello che caratterizza le nostre zone, le cui caratteristiche idrografiche e morfologiche causerebbero distruzioni e rischi per la vita stessa della popolazione ad ogni evento meteorologico di rilevante intensità. Significative risultano anche le pressioni esercitate dalle industrie non IPPC. La presenza di numerosi corpi idrici aventi di pressioni dovute a scarichi industriali non IPPC è dovuta principalmente alla presenza di impianti ittiogenici. In Provincia di Trento infatti ci sono numerosi impianti ittiogenici che normalmente presentano ricambi d acqua delle vasche molto frequenti e quindi scarichi di portata molto elevata, ma assenza di sostanze prioritarie e presenza di azoto e fosforo come principali elementi inquinanti con concentrazioni anche di un ordine di grandezza inferiori a quelle autorizzate

110 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Studi eseguiti sugli scarichi delle troticolture e dati di monitoraggio sui corpi idrici soggetti a tale pressione confermano quanto detto. Ricalcolando l indice degli scarichi industriali senza includere le troticolture il numero dei corpi idrici a rischio si riduce ad alcune unità. In questa fase si è preferito mantenere invariati gli indici e verificare la situazione attraverso monitoraggi d indagine distribuiti sul territorio. Tali considerazioni potranno tuttavia essere utili in seguito per un eventuale ricalibratura dell indicatore 1.4. Fig. 5 - Rappresentazione dei corsi d acqua superficiali e relativi bacini drenanti interessati almeno da una pressione antropica significativa e quindi potenzialmente a rischio

111 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Fig. 6 - Rappresentazione dei laghi caratterizzati e relativi bacini drenanti interessati almeno da una pressione antropica significativa e quindi potenzialmente a rischio. Fig. 7 - Rappresentazione dei corpi idrici sotterranei interessati almeno da una pressione antropica significativa e quindi potenzialmente a rischio

112 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Fig. 8 - Rappresentazione di alcuni indicatori con pressioni significative sui corsi d acqua superficiali Corpi idrici interessati da pressioni significative prodotte dagli scarichi di depuratori e fosse Imhoff Corpi idrici interessati da pressioni significative prodotte dagli scarichi delle industrie IPPC Corpi idrici interessati da pressioni significative prodotte dagli scarichi delle industrie non IPPC Corpi idrici interessati da pressioni significative prodotte dall uso del suolo urbano Corpi idrici interessati da pressioni significative causate dalle derivazioni agricole per uso irriguo Corpi idrici interessati da pressioni significative causate della derivazioni idroelettriche (piccole e Grandi derivazioni idroelettriche)

113 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Corpi idrici interessati da pressioni significative causate dalla presenza di briglie e soglie Corpi idrici interessati da pressioni significative causate dalla presenza di briglie, soglie e opere longitudinali lungo il corso d acqua La necessità di concordare la metodologia di analisi e le su un territorio vasto e molto disomogeneo, con caratteristiche naturali e antropiche molto differenziate da zona a zona, ha portato ad ottenere informazioni utili per una prima scrematura delle problematiche presenti sul territorio, ma non sufficientemente affinate per individuare le problematiche e quindi le esigenze gestionali sito-specifiche. Un altro elemento che ha determinato forte disomogeneità nell analisi a livello distrettuale è dato dalla disponibilità e organizzazione dei dati ambientali, che si sono dimostrati essere molto differenti tra Regione e Regione. Il calcolo degli indicatori delle pressioni in Provincia di Trento deriva, per la quasi totalità, da dati misurati (si veda il paragrafo 1.3) e fornisce quindi valori molto precisi rispetto ad eventuali stime effettuate partendo da informazioni di tipo statistico o di letteratura. L insieme di questi fattori ha determinato una notevole variabilità nel dato finale e quindi una notevole difficoltà nella taratura delle per una corretta lettura delle pressioni antropiche sul territorio. In questa prima applicazione della metodologia è stata operata la scelta cautelativa di utilizzare gli indicatori condivisi a livello distrettuale ed ampliare la rete di monitoraggio d indagine ai fini di verificare i risultati dell analisi delle pressioni. I dati di monitoraggio raccolti nel prossimo sessennio verranno in seguito utilizzati per calibrare le ed eventualmente proporre la modifica di alcuni indici. Per i risultati ottenuti da alcuni di essi infatti è già stata rilevata la scarsa rispondenza alla realtà territoriale o l incapacità di rilevare i miglioramenti tecnologici a cui conseguono rilevanti miglioramenti ambientali. Ne sono un esempio l indicatore che misura le pressioni puntuali dovute agli scarichi civili, quello relativo agli scarichi industriali e l uso agricolo del territorio. L indicatore inerente gli scarichi civili, essendo basato sul rapporto tra la portata del corpo idrico e la portata scaricata, può avere dei buoni riscontri per fotografare lo stato

114 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici di fatto, ma sicuramente non è in grado di cogliere eventuali misure di miglioramento dei trattamenti depurativi. L indicatore andrebbe perciò corretto/integrato per tenere in conto il carico di nutrienti effettivamente scaricato, come in Provincia di Trento già avviene nel Piano di Tutela. La risoluzione del problema legato all indicatore degli scarichi industriali richiederebbe la disponibilità di un gran numero di dati di monitoraggio o controllo. Per la Provincia di Trento il problema maggiore è quello legato ai numerosi impianti ittiogenici, di cui si è già accennato in precedenza. Essendo un problema rilevato solo sul territorio provinciale, si potrà superare con dati e studi locali. La pressione dovuta all uso del suolo agricolo nella realtà montana della Provincia di Trento viene sottostimata a causa delle vaste aree boscate che fanno parte dei sottobacini idrografici dei corpi idrici. Calibrato prevalentemente sulle realtà di pianura, l indice non rileva una problematica che nel nostro territorio si concentra quasi esclusivamente nei fondovalle, nelle aree più prossime ai corpi idrici, ma che sulla superficie complessiva dei sottobacini ha un peso piuttosto limitato. Qualche problema si manifesta anche sull indicatore relativo alle briglie, che ne conta semplicemente il numero senza vederne le caratteristiche; può quindi succedere che una briglia molto alta che non consente la rimonta dei pesci, per l indicatore della pressione morfologica pesi meno di due briglie in successione le cui caratteristiche però consentono la rimonta. L indicatore quindi può migliorare solo diminuendone il numero e non modificandone le caratteristiche per consentire la rimonta dei pesci. In generale quindi gli indicatori di tipo fisico o parametrico si prestano bene a fotografare lo stato delle pressioni antropiche, ma non risultano funzionali a cogliere le variazioni di tale stato in relazione alla misure d intervento attuate. Oltre a ciò va considerato che il sistema idrografico trentino, in relazione alla scala dei corpi idrici scelti ed alla capillare presenza dei corsi d acqua, è soggetto ad una articolazione di pressioni che risultano difficilmente eliminabili per il semplice fatto che non può essere eliminata la presenza antropica. In ultimo si evidenzia come gli indicatori calcolati non consentano di valutare in modo semplice l effetto cumulativo delle pressioni, prerogativa invece sia dei bilanci idrici, relativamente alle pressioni di tipo derivatorio, che della metodologia adottata nel Piano di Tutela precedente in merito ai quantitativi di sostanze nutrienti scaricati nei corsi d acqua, sia dal comparto puntuale che diffuso. A titolo di mero confronto, dopo aver accennato in premessa a una comparazione tra i dati della popolazione trentina e quelli di altre realtà urbane del distretto, si riportano alcuni indicatori delle pressioni antropiche forniti dall EEA (European Environmental Agency), con la sola finalità di collocare il livello delle pressioni esercitate sul territorio trentino rispetto ai valori medi europei

115 Calcolo delle pressioni e degli impatti antropici Fig. 9 - I grafici rappresentano nell ordine: 1. la percentuale di popolazione, su scala europea, i cui reflui sono colettati in impianti di trattamento, con le tipologie di trattamento applicato 2. la percentuale di popolazione colettata per alcuni paesi del sud Europa con le tipologie di trattamento applicato

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