REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGION AUTONOME VALLEE D AOSTE COMUNE DI ARVIER COMMUNE DE ARVIER RELAZIONE GENERALE
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1 REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGION AUTONOME VALLEE D AOSTE COMUNE DI ARVIER COMMUNE DE ARVIER LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DELLE PARETI ROCCIOSE SOVRASTANTI LA FRAZIONE LEVEROGNE IN COMUNE DI ARVIER RELAZIONE GENERALE PROGETTO PRELIMINARE A Committente: AMMINISTRAZIONE COMUNALE ARVIER AOSTA, NOVEMBRE 2009 Tecnici incaricati: ING. GIUSEPPE BETHAZ Via Gramsci, AOSTA Tel: 0165/ Fax: 0165/ giuseppe.bethaz@tin.it 0905_ARVIER_PREL 1
2 PREMESSA A seguito dell incarico professionale per la progettazione relativa a LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DELLE PARETI ROCCIOSE SOVRASTANTI LA FRAZIONE LEVEROGNE IN COMUNE DI ARVIER, affidato con determinazione del responsabile del Servizio tecnico n. 49 del 03/08/2009, il sottoscritto tecnico incaricato ha effettuato, anche congiuntamente col geologo incaricato dott. Paolo Castello, una serie di sopralluoghi sui versanti oggetto di intervento. Durante tali sopralluoghi sono state esaminate le condizioni del versante, considerando anche gli aspetti geomorfologici e idrologici dell area al fine di individuare gli interventi da intraprendere per contenere le possibili situazioni di rischio presenti. 1.1 QUADRO DELLE ESIGENZE DA SODDISFARE E DELLE SPECIFICHE PRESTAZIONI RICHIESTE. Le scelte progettuali sono state effettuate tenendo conto delle prestazioni attese delle opere, che consistono in una riduzione del rischio relativo alla caduta di massi per la frazione Leverogne. La riduzione, per il rischio di caduta massi dell ordine di grandezza fino al metro cubo, può essere considerata del 100%, infatti le barriere paramassi di cui è prevista la posa riescono ad intercettare, secondo le traiettografie eseguite, tutti i massi che, staccandosi dal pendio, attualmente potrebbero raggiungere l abitato. Naturalmente quanto detto è valido con una corretta posa e manutenzione degli interventi. Si prevedono inoltre interventi attivi, finalizzati a impedire il distacco di massi, su alcuni tratti degli ammassi rocciosi che per conformazione o posizione appaiono più pericolosi,. Nella relazione geotecnica (elaborato B) viene esplicitata con maggior dettaglio quanto sopra riportato. Nelle pagine seguenti è riportata la proposta di una possibile modifica della cartografia degli ambiti inedificabili per frana a seguito degli interventi, infatti parte delle pareti rocciose e dei sottostanti fabbricati sono ubicati in zona F1 di frana. 1
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5 1.2 DESCRIZIONE DEL SITO E DEI LAVORI DA REALIZZARE. La frazione Leverogne, situata alla base del versante orografico destro della Dora Baltea, nei pressi della confluenza della Dora di Valgrisenche. è sovrastata da un dosso roccioso alto circa 125 metri rispetto alla quota della S.R. n.25 nel tratto che delimita verso sud-ovest la frazione. Il dosso roccioso, originatosi dall azione modellatrice dei ghiacciai, è costituito da rocce metamorfiche appartenenti alla unità tettonica denominata Zona Brianzonese, in particolare da gneiss minuti. Sono presenti anche depositi di materiali sciolti. Le pendici del dosso sono piuttosto acclivi con pendenza media di 45 e oltre e talora aggettanti. Il dosso è attraversato da un canale irriguo e da linee elettriche aeree, con presenza di alcuni tralicci. Sui suoi lati si sviluppano la S.R. 25 della Valgrisenche, la strada comunale di chez-les-garin e, verso est, la ferrovia. Soprattutto sui versanti nord-est e sud-est del dosso roccioso vi è presenza diffusa di situazioni di instabilità, meglio descritte nella relazione geologica. Si ritiene dunque opportuno procedere ad interventi di bonifica e di messa in sicurezza per proteggere i fabbricati della frazione Leverogne, e, parzialmente, la strada comunale di chez-les-garin e la strada regionale 25. L elevata dispersione delle potenziali instabilità nonché la difficoltà oggettiva ad individuarle tutte a causa delle difficoltà di accesso e della presenza di terreno e vegetazione sulle rocce consiglia di intervenire abbinando interventi attivi (prevalentemente consolidamenti con chiodature e posa di reti) sulle situazioni di potenziale instabilità più pericolose ed interventi passivi (barriere paramassi). 1.3 RAGIONI DELLE SOLUZIONI PRESCELTE. Gli interventi sono stati scelti oltre che con la finalità di messa in sicurezza anche considerando la specifica morfologia del sito, le difficoltà operative e la possibile efficacia. 2
6 1.4.a AUTORIZZAZIONI NECESSARIE AI FINI DELL ATTUAZIONE DEL PROGETTO. L area di intervento risulta soggetta a vari vincoli. La questione verrà approfondita e definita in sede di progettazione definitiva. In questa fase si sono comunque già individuati i vincoli e sono stati presi i primi contatti con le strutture competenti. Non sono emerse, data la finalità degli interventi, volti a migliorare il livello di pubblica incolumità, particolari ostacoli alla realizzazione degli interventi anche se la vera e propria valutazione avverrà sulla progettazione definitiva. Sono stati individuati i seguenti vincoli: ai seguenti vincoli: Dlgs. 42 del 22 gennaio 2004 (ex L. 1497/39 e L. 431/85) (lettera g - area boscata) - TUTELA DEL PAESAGGIO Dlgs. 42 del 22 gennaio 2004 (ex L. 1497/39 e L. 431/85) e L.R. 56/ BENI ARCHEOLOGICI (lettera m) L.R. 26/2006 art. 14/13 - STRADA E FASCIA DI RISPETTO STRADA REGIONALE FASCIA DI RISPETTO ELETTRODOTTI (DEVAL e, probabilmente, TELECOM) FASCIA DI RISPETTO FERROVIE (D.P.R 753/1980, art. 60) Ambiti inedificabili di cui alla Legge Regionale 11/98 e successive modd. e intt. art. 33 in quanto rientra in aree boscate Ambiti inedificabili di cui alla Legge Regionale 11/98 e successive modd. e intt. art. 35 in quanto situata in fascia F1. La zona non risulta invece soggetta a vincolo idrogeologico. 3
7 1.4.b COERENZA DEL PROGETTO ALLE PREVISIONI DEGLI STRUMENTI URBANISTICI COMUNALI VIGENTI. L intervento verrà realizzato in zona EB e in parte in zona A. Si ritiene, considerata la tipologia delle opere, che nulla contrasti con le previsioni degli strumenti urbanistici comunali vigenti (vedi tav. estratto P.R.G.C.). 1.4.c VERIFICA DELLA CONFORMITA DEL PROGETTO ALLA NORMATIVA TECNICA APPLICABILE. La stesura del progetto è stata effettuata in modo conforme alla normativa applicabile. Esame dei singoli aspetti di dettaglio sarà effettuato in sede di progetto definitivo ed esecutivo. In particolare in questa fase è stato verificato: Normative in materia di lavori pubblici (D.P.R: 554/99 e successive modificazioni ed integrazioni, Dlgs. 163/2006, L.R. 12/96 e successive modificazioni ed integrazioni). D.M. LL.PP. 11/03/88, Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce... e successive modd. e intt., che verrà ripreso in sede di progetto definitivo ed esecutivo; DM 14/09/05: Norme tecniche per le costruzioni e successive modd. e intt., che verrà ripreso in sede di progetto definitivo ed esecutivo. In tali sedi, come detto, si verificherà anche la conformità alla normativa tecnica di settore (benestare europeo ETAG per le barriere paramassi, progetti di norme UNI sulle barriere paramassi, ecc. ) 1.4.d VERIFICA DELLA CONFORMITA DEL PROGETTO ALLE PREVISIONI DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE. Oltre al P.R.G.C. è stata esaminata la cartografia degli ambiti inedificabili; l intervento rientra in zona F1 per quanto riguarda i terreni a rischio di frane e risulta in area boscata mentre non rientra nelle zone a rischio di inondazioni e valanghe. Data la tipologia di 4
8 interventi ciò non rappresenta un problema anche se è necessario ottenere le autorizzazioni previste dalla normativa vigente. 1.5 VERIFICA DELLA FATTIBILITA DELL INTERVENTO IN RAPPORTO ALLE CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E GEOTECNICHE DELLE AREE INTERESSATE. Si allega relazione geologica. Le opere in progetto risultano fattibili e vanno anzi a migliorare le condizioni dell area interessata dal punto di vista geotecnico. 1.6 DESCRIZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI. I principali interventi previsti sono illustrati al punto 1.2 e sulle tavole grafiche e quantificati al punto INSERIMENTO DEI LAVORI NEL TERRITORIO. - Localizzazione e organizzazione del cantiere. - Impianti e opere di proprietà di enti pubblici o privati eventualmente interferenti con il progetto. Non sarà necessaria la realizzazione di piste di cantiere, in quanto l accesso alle aree di intervento potrà avvenire o direttamente dalla strade adiacenti per la messa in opera delle reti in aderenza o con l elicottero per la messa in opera delle barriere. Lungo le strade adiacenti l area di intervento vi sono vari piazzali che potranno ospitare il cantiere. Il dosso è attraversato da un canale irriguo e da linee elettriche e telefoniche(?) aeree, con presenza di alcuni tralicci; sui suoi lati si sviluppano la S.R. 25 della Valgrisenche, la strada comunale di chez-les-garin e verso est la ferrovia. Si ritiene necessaria l autorizzazione relativa alla fascia di rispetto degli elettrodotti, quella per la fascia di rispetto dalle strade regionali e quella per le ferrovie. 5
9 Per quanto riguarda l organizzazione del cantiere ai sensi della DGR 1792/2005, relativa alla gestione dei materiali di scavo e dei materiali che residuano da attività di demolizione e costruzione, si fa presente che, data la tipologia di opere, non verrà prodotto materiale di risulta, non sarà necessario realizzare dei depositi temporanei di materiali di scavo e sarà nulla la quantità di materiale da conferire in discarica. Data la tipologia di opere, si ritiene infine che non dovrebbe essere necessario avviare procedimenti di esproprio ai sensi della L.R. 11 del 2 luglio 2004 ma soltanto occupazioni temporanee e asservimenti. Si allega documentazione relativa alle relative pratiche. 1.8 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA. Si rimanda alle tavole 2 e 3b 6
10 1.9 TABELLA DELLE QUANTITA CARATTERISTICHE DEI LAVORI. 1 Barriera paramassi 3000 KJ 2 Barriera paramassi 2000 KJ quantità barriera 1 80 X quantità totale Rete doppia torsione semplice quantità barriera 2 60 X quantità barriera 3 90 X quantità totale Rete a doppia torsione armata quantità situazione A 12 X X 8,5 276 quantità situazione B 8 X quantità situazione C 15 X quantità situazione D 10 X quantità situazione F 14 X X 8,5 298 quantità totale Pannelli in fune quantità situazione A1 20 X (12+16)/2 280 quantità situazione E 35 X quantità situazione H 16 X quantità totale Contrafforti in c.a. e legature quantità 33 X quantità corpo 1 7
11 1.10 PROGRAMMA CRONOLOGICO DELLE FASI ATTUATIVE CON L INDICAZIONE DEI TEMPI MASSIMI NECESSARI PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA VARIE CONNESSE CON LA REDAZIONE DEI PROGETTI E L ESECUZIONE DEI LAVORI. Per la redazione delle fasi progettuali definitiva ed esecutiva si può stimare un tempo di circa 60 giorni per ciascuna fase. A questi tempi vanno aggiunti quelli per le approvazioni delle varie fasi e per l ottenimento delle autorizzazioni, nonchè per la gara d appalto e l affidamento dei lavori. Questi tempi dipendono dall Amministrazione. Per la realizzazione dell opera saranno necessari giorni, naturali consecutivi, che potrebbero aumentare in funzione di eventuali interruzioni per la stagione invernale INDICAZIONI CIRCA EVENTUALI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DA AVVIARE; ESIGENZE DI ORDINE MANUTENTIVO. Non occorre sottoporre il progetto a valutazione di impatto ambientale. Occorre ottenere le autorizzazioni di cui al punto 1.4 a, e presentare il presente progetto alla competente struttura regionale per ottenere il finanziamento previsto dalla legge Sarà necessario procedere al periodico scarico del materiale eventualmente accumulatosi nelle reti aderenti alle scarpate; in caso di eventi di rilevanti che danneggino le opere sarà necessario procedere ad un loro pronto ripristino; andrà periodicamente verificata la condizione delle reti e delle relative funi, delle barriere e degli ancoraggi, nonché l eventuale insorgere di nuove situazioni di pericolo. 8
12 SOMME A DISPOSIZIONE 1) OPERE ,00 euro 2) ONERI PER LA SICUREZZA ,00 euro 3) TOTALE A BASE D'ASTA ,00 euro 4) IVA SU BASE D'ASTA (20%) ,00 euro 5) SPESE TECNICHE (PROGETTI, DL, COORD.SICUREZZA, RELAZIONE GEOLOGICA) ,00 euro 6) IVA SU SPESE TECNICHE ,60 7)SPESE A DISPOSIZIONE PER EVENTUALI ACQUISIZIONI AREE, IMPREVISTI,ECC ,56 euro 8) SPESE PER MIGLIORIE (5% DI 3)) E PUBBLICITA' (1% DI 3)) ,00 euro IVA SU 8) 7.200,00 TOTALE GENERALE SOMME A DISPOSIZIONE 5)+6)+7) ,16 euro DETTAGLIO SPESE TECNICHE PROGETTAZIONE PRELIMINARE PROGETTAZIONE DEFINITIVA PROGETTAZIONE ESECUTIVA COORDINAMENTO SICUREZZA IN FASE PROGETTUALE COORDINAMENTO SICUREZZA IN FASE ESECUTIVA DIREZIONE LAVORI RELAZIONE GEOLOGICA PRELIMINARE RELAZIONE GEOLOGICA DEFINITIVA DETERMINAZIONI GEOGNOSTICHE TOTALE 6827 euro euro 6904 euro 5769 euro 8483 euro euro 2262 euro 4995 euro 4000 euro euro 9
13 SOMMARIO PREMESSA QUADRO DELLE ESIGENZE DA SODDISFARE E DELLE SPECIFICHE PRESTAZIONI RICHIESTE DESCRIZIONE DEI LAVORI DA REALIZZARE RAGIONI DELLE SOLUZIONI PRESCELTE A AUTORIZZAZIONI NECESSARIE AI FINI DELL ATTUAZIONE DEL PROGETTO B COERENZA DEL PROGETTO ALLE PREVISIONI DEGLI STRUMENTI URBANISTICI COMUNALI VIGENTI C VERIFICA DELLA CONFORMITA DEL PROGETTO ALLA NORMATIVA TECNICA APPLICABILE D VERIFICA DELLA CONFORMITA DEL PROGETTO ALLE PREVISIONI DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE VERIFICA DELLA FATTIBILITA DELL INTERVENTO IN RAPPORTO ALLE CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E GEOTECNICHE DELLE AREE INTERESSATE DESCRIZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI INSERIMENTO DEI LAVORI NEL TERRITORIO DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA TABELLA DELLE QUANTITA CARATTERISTICHE DEI LAVORI PROGRAMMA CRONOLOGICO DELLE FASI ATTUATIVE CON L INDICAZIONE DEI TEMPI MASSIMI NECESSARI PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA VARIE CONNESSE CON LA REDAZIONE DEI PROGETTI E L ESECUZIONE DEI LAVORI INDICAZIONI CIRCA EVENTUALI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI DA AVVIARE; ESIGENZE DI ORDINE MANUTENTIVO... 8 SOMME A DISPOSIZIONE... 9 SOMMARIO
2. Quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni richieste
1. Premessa... 2 2. Quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni richieste... 2 3. Verifica delle autorizzazioni necessarie... 2 3.1. Autorizzazione ai sensi del D. Lgs 22/01/2004
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