VARIANTE PARZIALE N 10 Ai sensi dell art. 17 c. 7) della L.R. 56/77

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1 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI SCARNAFIGI PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE PARZIALE N 10 Ai sensi dell art. 17 c. 7) della L.R. 56/77 RELAZIONE ADOZIONE DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 16 DEL 04/07/2011 APPROVAZIONE DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 18 DEL 30/09/2011 IL PROGETTISTA IL SINDACO IL SEGRETARIO IL RESPONSABILE COMUNALE DEL PROCEDIMENTO 1

2 INDICE CAPITOLO UNO IL PROGETTO DI VARIANTE 1 - Il PRGC vigente 2 - Il progetto di variante - Indicazioni ed obiettivi 2.1 La modifica dell art. 3 delle Norme Tecniche di Attuazione del piano 2.2 L ampliamento dell area produttiva IE3f 2.3 La previsione della nuova area estrattiva IE4 e la classificazione dell ambito agricolo di tutela della risorsa estrattiva E3* CAPITOLO DUE LE ANALISI DI CARATTERE GEOLOGICO CAPITOLO TRE VERIFICA DI COMPATIBILITA CON LA PROPOSTA DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA CAPITOLO QUATTRO DATI QUANTITATIVI CAPITOLO CINQUE LA COMPATIBILITA AMBIENTALE 2

3 CAPITOLO UNO IL PROGETTO DI VARIANTE 1 Il PRGC vigente Il Comune di Scarnafigi è dotato di P.R.G.C. formato ai sensi della Legge Regionale 56/77, titolo terzo, approvato con DGR n del 02/08/1996 e successive DGR n del 23/05/2002, n del 18/02/2008, n del 28/09/2009. Con deliberazione n 27 del 29/11/2010 e n 3 del 04/03/2011 il Consiglio comunale ha approvato il progetto preliminare della 4^ Variante Strutturale al PRGC ai sensi della Legge Regionale n 1 del 26 gennaio 2007 Pur avendo modificato il piano regolatore in tempi recenti, l Amministrazione comunale, valutate le esigenze di sviluppo delle attività produttive, ha rappresentato la necessità di intervenire nuovamente per adeguare le situazioni in atto ai fabbisogni che in questo lasso di tempo si sono modificati o manifestati ex novo; si è pertanto attivata al fine di formare la Variante Parziale n 10 per adeguare il piano sotto il profilo tecnico-normativo ed aggiornarne le previsioni. 2 Il progetto di variante: indicazioni ed obiettivi La Variante Parziale n 10 è finalizzata a: - Acquisire aree per servizi ed attività realizzando la capacità edificatoria ad essi attribuita - Verificare l andamento delle attività estrattive e delle attività produttive ad esse connesse salvaguardo le aree agricole Gli oggetti di modifica del P.R.G.C. vigente riguardano le azioni di seguito indicate: 2.1 La modifica dell art. 3 delle Norme Tecniche di Attuazione del piano PREMESSA L art.3 delle N.T.A. del P.R.G.C. vigente è dedicato agli strumenti urbanistici ed amministrativi per l attuazione del Piano Regolatore Generale Comunale. L articolo in parola è composto da nove commi. I commi dal quarto all ottavo contengono le disposizioni sulla cessione e/o monetizzazione delle aree a servizi (standards urbanistici) nelle diverse aree normative. In particolare il comma sei contempla il caso degli interventi soggetti a modalità attuativa diretta. Il testo del comma è il seguente: Per interventi in aree residenziali soggetti a modalità attuativa diretta, si procede alla cessione gratuita solo nel caso di aree per servizi topograficamente individuate dal PRGC nel lotto di intervento; diversamente non opera né la dismissione né la monetizzazione, esclusi i casi ove si pratichi commercio al dettaglio. L Amministrazione Comunale, considerata attentamente la situazione delle aree residenziali già parzialmente o totalmente edificate, ha ravvisato 3

4 l esigenza di prevedere anche per gli interventi soggetti a modalità attuativa diretta la cessione degli standards urbanistici, o, in alternativa, la loro monetizzazione, per integrare e migliorare la situazione delle aree a servizi nelle zone più densamente popolate. Visto l art. 17 comma 4 lett. b) e c) della l.r. 56/77 nel quale è stabilito che sono varianti strutturali al Piano Regolatore Generale da formare e approvare con le procedure di cui all articolo 15, quelle che producono uno o più tra i seguenti effetti: b) riducono la quantità globale delle aree a servizi per più di 0,5 metri quadrati per abitante, nel rispetto, comunque, dei valori minimi di cui alla presente legge; c) aumentano, per più di 0,5 metri quadrati per abitante, la quantità globale delle aree a servizi, oltre i minimi previsti dalla presente legge. Visto il Prgc vigente, esaminate le tabelle relative al conteggio degli standards urbanistici, si è constatato quanto segue: il Prgc vigente è strutturato su una previsione di abitanti ed una dotazione complessiva di aree a servizi prevista di m² dei quali m² già esistenti. Le aree a servizi ancora da realizzare sono concentrate in massima parte nelle zone assoggettate a strumento urbanistico esecutivo. Applicando l indice citato dalla legge di 0,5 m² per abitante si ricava il seguente risultato: 0,5 x = m². Considerato come nei pochi lotti liberi rimasti nelle zone di completamento possa essere realizzata solo qualche piccola area a parcheggio dell ordine di poche decine di metri quadrati; si può con sicurezza concludere che la modifica della norma di piano così come proposta non porta a superare l indice di cui all art. 17 della citata legge 56/77. VARIANTE PROPOSTA Esaminate le motivazioni sopra descritte, si propone di modificare l art.3 del PRGC nel modo seguente: il sesto comma è sostituito dal seguente: Per interventi in aree residenziali soggetti a modalità attuativa diretta, si procede alla cessione gratuita nei casi di aree per servizi topograficamente individuate dal PRGC; per tutti gli interventi edilizi che comportino un incremento del carico urbanistico rispetto agli usi esistenti, e per i casi ove si pratichi commercio al dettaglio, dovranno essere cedute o monetizzate le aree del corrispondente standard. Sono esclusi unicamente gli ampliamenti una tantum del 20%. Le aree standard sono destinate alla realizzazione o al completamento delle opere di urbanizzazione. 2.2 L ampliamento dell area produttiva IE3f PREMESSA L area normativa IE3f è un area per impianti produttivi speciali, legati alle lavorazioni degli inerti e similari, occupata da un unica azienda che effettua trasporti di materiali inerti, movimenti terra e lavorazioni stradali in genere. E stata rappresentata all Amministrazione comunale l esigenza di ampliare l area IE3f in quanto risulta totalmente esaurita la capacità edificatoria della stessa. 4

5 L ampliamento verrebbe realizzato in area contigua a quella urbanizzata; l incremento di superficie territoriale risultante è di misura inferiore al 6 per cento rispetto al piano vigente. VARIANTE PROPOSTA Per quanto richiamato in premessa, si propone di: - modificare cartograficamente le Tavole 3 e 12, apportando la modifica alla superficie territoriale dell area IE3f, portandola dagli attuali 7.638,00 m² a m² includendo i mappali n. 65, 66 e 92 del Foglio 20 che misurano complessivamente m² 4.799,00. La superficie così determinata risulta inferiore al 6% della superficie complessiva delle aree Ief: superficie complessiva Ie1f+Ie2f+Ie3f+Ie1f* = m² m² x 6% = m² 5.688,72 > m² modificare la scheda Area normativa IE3f aggiornando il dato della superficie territoriale edificabile. 2.3 La previsione della nuova area estrattiva IE4 e la classificazione dell ambito agricolo di tutela della risorsa estrattiva E3* PREMESSA La nuova area estrattiva denominata IE4 è una cava sopra falda con volume di materiale estratto inferiore a m³ (volume previsto m³) senza costruzione di impianti, esclusa automaticamente dalla fase di verifica di VIA. L autorizzazione alla coltivazione della cava costituisce avvio del procedimento per la presente variante urbanistica. Per quanto concerne l area agricola speciale di tutela della risorsa estrattiva E3*, nella stessa è prevista una zona di messa in sicurezza e recupero di rifiuti non pericolosi. L Amministrazione Provinciale di Cuneo ha disposto l esclusione dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per detta area con provvedimento n 34 del 6 ottobre VARIANTE PROPOSTA Gli accessi e la viabilità: l accesso all area di cava ed alla zona di messa in sicurezza avviene attraverso la vecchia strada comunale dei Pioppi e la strada comunale antica di Monasterolo; il collegamento alla viabilità provinciale avviene tramite l utilizzo di un accesso preesistente ubicato in prossimità delle aree normative P1.7 e Ie2f, nelle quali si svolgono attività di lavorazione inerti e produzione bitumi. In fase esecutiva si valuteranno con il settore Viabilità della provincia di Cuneo eventuali accorgimenti di miglioramento dell accesso in parola che si rendessero necessari. L area agricola speciale: nelle aree contigue alle zone oggetto della presente variante operano diverse aziende di lavorazione e stoccaggio di materiali inerti; in particolare l azienda Sicas Asfalti avente sede nel limitrofo territorio di Monasterolo di Savigliano, è iscritta nel registro provinciale delle imprese che effettuano il recupero dei rifiuti non pericolosi con il numero 175, attività di recupero che attualmente è ubicata in fascia B di PAI. 5

6 L Amministrazione provinciale di Cuneo Area funzionale del territorio settore tutela ambiente ha comunicato alla Ditta Sicas che alla scadenza del rinnovo dell iscrizione la ditta deve provvedere alla rilocalizzazione dell area di recupero rifiuti in area idonea all esterno della fascia B di PAI. L area E3*, così come individuata dalla presente variante, consente di rilocalizzare l attività in sito idoneo. La contiguità con l area IE4 mitiga l impatto ambientale e ottimizza lo sfruttamento della viabilità esistente. I materiali da recuperare saranno i seguenti: bitumi solidi, laterizi, terre e rocce di scavo. Si prevede la sola presenza di un macinatore mobile; non sono previste nuove costruzioni. Al cessare dell attività dovrà essere ripristinato lo stato dei luoghi all uso agricolo. Per mitigare gli aspetti paesaggistici dovranno essere predisposte idonee cortine verdi di mascheramento. Le modifiche apportate riguardano i seguenti elaborati di piano: - tav. 3 azzonamento del territorio comunale scale 1: tav. 9 azzonamento area produttiva esistente P1.7 e aree industriali estrattive IE2 e IE3 Le Schede aree normative sono state integrate con la scheda E3* e con la scheda IE4. 6

7 Figura 1 estratto catastale delle aree in variante (non in scala) 7

8 Figura 2 estratto Prgc vigente (non in scala) 8

9 Figura 3 estratto Prgc modificato (non in scala) 9

10 CAPITOLO DUE LE ANALISI DI CARATTERE GEOLOGICO La deliberazione della Giunta Regionale 23 maggio 2002 n Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i..comune di Scarnafigi (Cn). Prima Variante Strutturale al Piano Regolatore Generale Comunale vigente. Approvazione stabilisce all art. 2 che L approvazione della presente variante al Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Scarnafigi costituisce con le modifiche introdotte ex officio di cui al precedente art. 1, adeguamento al Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (P.S.F.F.). Con la successiva deliberazione della Giunta Regionale 28 settembre 2009 n il Piano Regolatore di Scarnafigi è risultato adeguato al P.A.I. Infatti l art.2 testualmente recita: Con l approvazione della presente Variante introdotte le modifiche ex officio di cui al precedente art. 1 lo Strumento Urbanistico Generale del Comune di Scarnafigi (CN) si ritiene adeguato ai disposti del Piano per l Assetto Idrogeologico (P.A.I.), approvato con D.P.C.M. in data La relazione geologico-tecnica del Prgc vigente di Scarnafigi attribuisce alle aree oggetto di modifica la Classe II di cui alla Circolare P.G.R. n. 7/LAP. Si tratta di porzioni di territorio caratterizzate da una situazione di moderata pericolosità geomorfologica e per le quali l utilizzo ai fini urbanistici è subordinato alla preventiva esecuzione di specifiche indagini geologiche, geomorfologiche, idrologiche ed idrogeologiche, volte ad accertare in dettaglio le caratteristiche del territorio e la compatibilità con esso delle opere in progetto, in modo da definire i modesti accorgimenti tecnici che ne consentano l utilizzazione urbanistica. L area IE3f era già stata analizzata nella relazione geologica del Prgc vigente. L area IE4 è stata analizzata nel contesto del progetto di cava esaminato dalla specifica Conferenza dei servizi con espressine di parere favorevole in data 10 giugno L area E3* è stata analizzata durante la procedura di verifica di Valutazione di Impatto Ambientale, conclusasi con decisione di esclusione dalla stessa avvenuta con determinazione n. 34 del 06/10/2010. Nel caso in esame si possono confermare, in termini normativi, le indicazioni in materia di regolamentazione dell uso del territorio già illustrate nelle Norme speciali di cui all art. 41 delle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G.C. vigente. In riferimento alla carta della Capacità d uso dei suoli della Regione Piemonte, i terreni interessati dalla variante appartengono alla Classe II, cioè terreni caratterizzati da alcune moderate limitazioni che riducono la produzione delle colture agrarie. In riferimento alla Carta della capacità protettiva dei suoli nei confronti delle acque sotterranee della Regione Piemonte, i terreni interessati dalla variante presentano un capacità protettiva moderatamente bassa. Il suolo è caratterizzato da uno spessore modesto e da spaccature evidenti; queste caratteristiche non permettono al suolo di produrre una efficiente difesa nei confronti del sottosuolo e della falda superficiale. 10

11 CAPITOLO TRE VERIFICA DI COMPATIBILITA CON LA PROPOSTA DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA Il Comune di Scarnafigi è dotato di piano di zonizzazione acustica approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 22 del 28/09/2004; con deliberazione del Consiglio comunale n 2 del 04/03/2011 è stato approvato l aggiornamento del piano di zonizzazione acustica. Nel presente capitolo si procede all analisi sulla compatibilità tra la variante al P.R.G.C. e la classificazione acustica. Al termine dell iter di legge cui sono sottoposte le varianti ai P.R.G.C, verrà avviato il processo di revisione della classificazione acustica coi medesimi criteri con cui venne approvata la zonizzazione vigente. La normativa di riferimento è così sintetizzata: DPCM 01/03/91, L. 447/95, DMA 11/12/96, DPCM 14/11/97, DPCM 05/12/97, DMA 16/03/98, DPR 18/11/98, Legge Regionale 20/10/2000 n. 52 e i elativi Criteri perla classificazione acustica del territorio DGR 06/08/01 n in attuazione alla L.R. 52/2000 art. 3, comma 3, lett. a). Per effettuare la verifica si considera, per le aree oggetto di variante, la destinazione prevalente loro attribuita, si individua la classe di zonizzazione acustica in attribuzione e la classe di zonizzazione acustica delle aree confinanti. Nella tabella che segue si riportano gli elementi necessari per la verifica: zone urbanistiche Classe di Classi di zonizzazione Presenza di contatti note previste dalla zonizzazione acustica acustica confinanti critici variante e della zona destinazione prevalente Ie3f* IV V VI III IV No Area modificata IE4 IV V VI III No Nuova area E3* IV V VI III No Nuova area Le nuove destinazioni d uso previste dalla variante al P.R.G.C. del Comune di Scarnafigi risultano compatibili con l attuale zonizzazione acustica del territorio in quanto non vi sono accostamenti critici. Contestualmente alla ridefinizione delle destinazioni d uso delle aree in oggetto, si ravvisa l opportunità di operare la modifica della classificazione acustica volta a riclassificare la zona d interesse in classe VI (come le aree limitrofe nelle quali si svolgono le medesime attività lavorative). 11

12 Figura 4 estratto zonizzazione acustica (non in scala) 12

13 13

14 CAPITOLO QUATTRO DATI QUANTITATIVI DATI QUANTITATIVI PRGC VIGENTE INSEDIAMENTI IEnf PRODUTTIVI ZONA SUPERFICIE SUPERFICIE TOTALE SUPERFICIE SUPERFICIE COPERTA DA COPRIRE SUP.COPERTA TERRITORIALE FONDIARIA mq mq mq mq mq IE1f IE2f IE3f IE1f* TOTALE AREE INDUSTRIALI ESTRATTIVE IEnf ZONA SERVIZI PUBBLICI SERVIZI PUBBLICI DESCRIZIONE URBANA ESISTENTI RICHIESTI IE1f IE2f IE3f IE1f* TOTALE

15 DATI QUANTITATIVI PRGC MODIFICATI CON LA VARIANTE PARZIALE N. 10 INSEDIAMENTI PRODUTTIVI ZONA SUPERFICIE SUPERFICIE TOTALE SUPERFICIE SUPERFICIE COPERTA DA COPRIRE SUP.COPERTA TERRITORIALE FONDIARIA mq mq mq mq mq IE1f IE2f IE3f IE1f* TOTALE AREE INDUSTRIALI ESTRATTIVE IEnf ZONA SERVIZI PUBBLICI SERVIZI PUBBLICI DESCRIZIONE URBANA ESISTENTI RICHIESTI IE1f IE2f IE3f IE1f* TOTALE

16 CAPITOLO CINQUE LA COMPATIBILITA AMBIENTALE Le caratteristiche delle componenti ambientali sono state profondamente indagate nell ambito della stesura di altri piani, facendo riferimento a diverse fonti sulla base di studi sia a livello locale sia a livello di area vasta. In particolare si fa riferimento al Rapporto Ambientale predisposto per la stesura della 4^ Variante Strutturale al Prgc in itinere, alle relazioni dei progetti di cava di che trattasi, allo studio ambientale condotto in occasione della verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale per l area di recupero rifiuti speciali in argomento. In particolare nel rapporto ambientale della Valutazione Ambientale Strategica sopra citato sono stati analizzati i differenti tipi di paesaggio esistenti sul territorio scarnafigese e la loro evoluzione; inoltre sono stati raccolti i dati relativi alle componenti ambientali ed è stato esaminato il quadro pianificatorio di riferimento a livello regionale. Per la stesura del rapporto ambientale sono stati utilizzati i contributi forniti dagli studi per la Valutazione di Impatto Ambientale della cava esistente a confine con i comuni di Villanova Solaro e Ruffia, dagli studi geologici condotti in occasione dell adeguamento al PAI del Piano Regolatore Generale Comunale e degli studi condotti dal Corpo Forestale dello Stato per i boschi della Fornaca. Il rapporto ambientale è pubblicato sul sito internet del Comune di Scarnafigi. Lo studio preliminare ambientale condotto in occasione della procedura di verifica della valutazione di impatto ambientale per il centro di recupero rifiuti speciali non pericolosi, che, come sopra ricordato, si è concluso con la disposizione dell esclusione dalla VIA, è stato sviluppato alla scala locale attraverso un minuzioso piano di inquadramento idrogeologico e morfologico del territorio accompagnato dalla valutazione degli impatti attendibili a seguito della realizzazione del progetto e dalla previsione delle misure di mitigazione/compensazione. I progetti di cava in località ponte Varaita sono stati accompagnati dalle relazioni geologico tecniche e dalle relazioni di recupero ambientale i cui risultati confluiscono nella relazione ambientale. In considerazione delle caratteristiche della presente variante parziale si è ritenuto di fare riferimento alle suddette fonti, che possono essere considerate tuttora valide e rappresentative dello stato attuale. Pertanto il presente progetto di variante è accompagnato da una relazione ambientale nella quale sono riassunti i dati relativi alle componenti ambientali. 16

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