L Alternanza Scuola Lavoro

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1 L Alternanza Scuola Lavoro Evoluzione dell ASL: dalla sperimentazione ai nuovi ordinamenti ORISTANO 25/5/15 Simonetta Bettiol Esperto USR Veneto

2 PRIMA PARTE CONSIDERAZIONI GENERALI

3 PERCHÈ SPERIMENTARE L ASL?/1 Libro Bianco Cresson Il valore formativo del lavoro Memorandum 2000 Competenze formali, non formali ed informali Standard di una figura professionale Attività, task, competenze, unità di risultati di apprendimento Una filiera formativa di unità di apprendimento

4 PERCHÈ SPERIMENTARE L ASL?/1 EQF I learning outcome: conoscenze, abilità e competenze Competenza e lavoro Competenza e formazione dall insegnamento all apprendimento

5 UNA DEFINIZIONE DI ASL Possibilità di rendere presenti in tutti i percorsi formativi esperienze di lavoro, anche con finalità diverse (da quelle orientative più generali a quelle dell acquisizione di competenze, già in qualche misura specifiche) e come modalità di apprendimento, in cui l esperienza diretta costituisce la base della percezione consapevole, su cui si innesta poi la capacità di interpretare le informazioni e di riaggregarle in schemi comportamentali.

6 ASL : che cos è/1 Le funzioni dello stage Orientativa Formativa Work placement L ASL è una metodologia formativa Stage - Tirocinio Project work formazione intervento Visite guidate IFS, serious game

7 ASL : che cos è/2 Una metodologia formativa che investe, modifica, potenzia: progettazione del percorso formativo il ruolo della docenza/formazione le modalità di valutazione e verifica certificazione trasparente possibilità di mobilità formativa occupabilità

8 RIFERIMENTI NORMATIVI Riferimenti L. 53/2003, art.4 D.Lgs. 77/2005 Protocollo di Intesa Regione del Veneto USR per il Veneto, Unioncamere del Veneto e Parti Sociali D.G.R. 2951/2008 DPR /10 DDL sulla buona scuola

9 RIFERIMENTI NORMATIVI/2 ISTITUTI PROFESSIONALI art. 8, comma 3 D.P.R.87/2010 stabilisce che l area di professionalizzazione di cui all art.4 del D.M è sostituita, nelle quarte e quinte classi, funzionanti a partire dall a.s. 2010/2011 e sino alla messa a regime dell ordinamento di cui al medesimo D.P.R. n. 87/2010, con 132 ore di alternanza scuola-lavoro, a valere sulle risorse di cui all art.9, comma 1 del d.lgs. n. 77/2005

10 RIFERIMENTI NORMATIVI/2 ISTITUTI TECNICI art. 5, comma 2 punto e D.P.R.88/2010 si stabilisce che Stage, tirocini e alternanza scuola lavoro sono strumenti didattici per la realizzazione dei percorsi di studio

11 RIFERIMENTI NORMATIVI/2 LICEI art. 2, comma 7 D.P.R.89/2010 si stabilisce che l'approfondimento delle conoscenze, abilità e competenze richieste per l'accesso ai relativi corsi di studio e per l'inserimento nel mondo del lavoro [ ] può essere realizzato anche nell'ambito dei percorsi di ASL di cui al D.L.vo 77/05, nonché attraverso l'attivazione di moduli e di iniziative di studiolavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio

12 FINANZIAMENTI Ex L.440/97, decreti es. 821/13 e 351/14 finanziamenti regionali PON o POR Garanzia giovani È ad ordinamento ci si può aspettare fondi extra??? A che cosa e per che cosa servirebbero dei fondi?

13 ASL E TERZA AREA Terza Area - D.M. 15 aprile 1994 percorso del biennio postqualifica negli Istituti Professionali: 600 ore complessive di laboratorio, aula e stage in Veneto porta a qualifica regionale di livello superiore Riordino degli Istituti Professionali al posto della Terza Area ci sono percorsi di Alternanza Scuola Lavoro, della durata complessiva di 132 ore. In Veneto sono stati coinvolti 80 Istituti 354 classi IV e 6733 alunni 361 classi V con 5550 alunni

14 ASL E IFS IFS (Impresa Formativa Simulata) opera con metodologia learning by doing in un contesto laboratoriale si simula la creazione e poi la gestione di un impresa avviene nell ambito dell Alternanza Scuola Lavoro, di cui l IFS è di fatto una modalità di attuazione Gli studenti in questo modo non hanno solo il ruolo passivo dei fruitori, ma si trovano ad essere invece protagonisti della gestione stessa del progetto, senza rinunciare alla forma laboratoriale e all apprendimento di gruppo L IFS è l occasione di trasferire nella pratica tutto quello che precedentemente hanno appreso in forma teorica

15 AZIONI DI SUPPORTO Attività Progetti es. MEET e VETSBYE Azioni di sistema: Formazione Tutor neofiti e Tutor esperti Consulenza ai consigli di classe finalizzata alla progettazione per competenze in relazione al percorso di Alternanza Scuola Lavoro e/o di Alternanza Scuola Lavoro in Impresa Formativa Simulata Formazione Tutor neofiti ed esperti di ASL in IFS Formazione finalizzata all integrazione ASL in Terza Area Fiera regionale delle IFS del Veneto.

16 POSSONO ESSERE UTILI Link e Ufficio competente USR Veneto- Ufficio II - Dirigente: Francesca Sabella Referente Annamaria Pretto Esperto esterno Simonetta Bettiol Contatti /2 Simonetta.bettiol@istruzioneveneto.it; annamaria.pretto@istruzioneveneto.it

17 SECONDA PARTE LE RECENTI PROPOSTE

18 PROGRAMMAZIONE Direttiva MIUR n. 102 del 7 novembre 2011 ai sensi della L. 440/97per Nota 119 /12 MIUR al Veneto ,00 di cui per progetti ,00 assegnando a ciascuna classe quarta e quinta degli IPS 1.200,00 degli IT 400,00 dei Licei 200,00 per esperienze pilota ,00 suddivisi fra i sette poli provinciali e Simucenter

19 PROGRAMMAZIONE Direttiva MIUR n. 94 dell 11 dicembre 2012 a valere su Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche Nota 3100 del MIUR al Veneto ,00 di cui per progetti ,00 assegnando a ciascuna classe quarta e quinta degli IPS 1.400,00 degli IT 400,00 dei Licei 220,00 per esperienze pilota ,00 suddivisi fra i sette poli provinciali e Simucenter

20 PROGRAMMAZIONE DM MIUR n. 821 dell 11 ottobre 2013 art. 3 comma 1 let. j) Formazione personale della scuola; art. 5 comma 1 lettera b) ASL a valere su Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche DD 39 del MIUR al Veneto ,00 di cui: ,00 per gli Istituti Professionali; ,00 per gli Istituti Tecnici; ,00 per i Licei progetti innovativi autonomi progetti innovativi di rete

21 TABELLA DI SINTESI AL PROGRAMMAZIONE LICEI TECNICI PROFESSION ALI PROGETTI , , ,00 AUTONOMI PROGETTI , , ,00 RETE SIMUCENTER ,00 TOTALI , , ,00

22 PROGRAMMAZIONE DM MIUR n. 351 dell 21 maggio 2014 a valere su Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche DD 761 del MIUR sono stati assegnati al Veneto ,00 39 di cui: ,00 ai Licei; ,00 agli Istituti Tecnici; ,00 agli Istituti Professionali per progetti innovativi autonomi progetti innovativi di rete

23 PROGRAMMAZIONE LICEI TECNICI PROFESSION ALI PROGETTI , ,00 AUTONOMI PROGETTI , , ,00 RETE SIMUCENTER TOTALI , , ,00

24 PROGETTI INNOVATIVI DI RETE/1 - SCENARIO Sono finalizzati, (RIF DD 39), a promuovere ed avviare iniziative progettuali di ASL In cui le interazioni tra i mondi dell education e del lavoro siano foriere di opportunità di apprendimento per i giovani, occasioni di sistematizzazione e condivisione nella definizione di strategie formative ed occupazionali per la promozione e lo sviluppo del territorio, attraverso il potenziamento di filiere formative in grado di intrecciarsi e implementarsi con le corrispondenti filiere produttive a dimensione locale (distretti) e internazionale (dislarghi) L ASL, in tale prospettiva, è assunta come opportunità per rivisitare l offerta formativa della riforma e le modalità di attuazione dei DPR del 2010 e delle relative linee guida ed indicazioni primo passo verso la costituzione dei Poli tecnico Professionali.

25 PROGETTI INNOVATIVI DI RETE/2 - CARENZE 1. capacità di lobby a livello nazionale e regionale da parte di reti di scuole, imprese e territorio in grado di definire un impianto formativo ed occasioni apprendimento adeguati, anche attraverso la fusione e attivazione di CTS di filiera 2. chiarezza e condivisione con i consigli di classe del set di risultati di apprendimento raggiungibili in ASL, coerenti con la figura professionale proprio ordine, indirizzo articolazione/opzione aggiornata 3. soggettività, autoreferenzialità nelle modalità di tutoraggio, verifica, validazione e valutazione dei risultati di apprendimento raggiunti in alternanza 4. piano organico e dinamico della formazione a livello regionale, per rispondere ad esigenze del mercato del lavoro in continua trasformazione; consapevolezza nei docenti opportunità occupazionali che caratterizzano il territorio ed eventuali collegamenti con l offerta degli ITS,

26 PROGETTI INNOVATIVI DI RETE/3 - OBIETTIVI 1. Costruire una rete di filiera in grado di coinvolgere gli istituti che appartengono allo stesso ordine, indirizzo e di attrarre gli STK del settore; definire strategie per dare avvio ad un CTS di rete 2. Individuare e condividere gli obiettivi formativi previsti dai rispettivi ordinamenti da far conseguire agli studenti attraverso il percorso di ASL 3. Indicare le modalità di verifica, validazione e valutazione del livello raggiunto relativamente ai risultati di apprendimento, specificando se attuate congiuntamente all azienda ospitante 4. Fornire elementi significativi per l elaborazione di un quadro strategico mirato alla filiera formativa di settore in grado di descrivere le specifiche esigenze delle imprese del settore, anche con l aiuto delle osservazioni degli studenti

27 PROGETTI INNOVATIVI DI RETE/4 - RISULTATI 1. Protocollo di rete; Accordi per la costituzione CTS di filiera ed eventuale statuto; Definizione punti salienti per l analisi dei fabbisogni occupazionali e formativi del territorio di riferimento e condivisione di strategie formative comuni 2. Report con sintesi proposte figura professionale relativa al proprio ordinamento e indirizzo con evidenza dei risultati di apprendimento da raggiungere o completare in ASL 3. Report con sintesi modalità verifica, validazione e valutazione del livello raggiunto relativamente ai risultati di apprendimento con evidenza strumenti e processi che possono ritenersi delle best practice 4. Proposta formativa strategica per una filiera di settore e modalità di coinvolgimento degli studenti e degli STK provenienti soprattutto dal mondo dell impresa e delle professioni eventuali proposte da utilizzare per le misure di orientamento.

28 PROGETTI INNOVATIVI DI RETE/5 DESTINATARI e ATTORI I destinatari definiti partner di rete, sono tutte le istituzioni scolastiche statali del secondo ciclo di istruzione, riunite in rete e in grado di coinvolgere classi terze e quarte e i rispettivi consigli di classe nei progetti autonomi di sperimentazione ASL. Le Reti di scuole dovranno essere composte da istituzioni scolastiche del medesimo ordine con una focalizzazione su un indirizzo e/o articolazione e/o opzione. L'ambito operativo delle reti sarà provinciale o interprovinciale e/o regionale in base al numero di scuole di un dato indirizzo/opzione. Gli attori Dirigenti, docenti leader o funzione strumentale e indirettamente i consigli di classe..

29 PROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI/1 - SCENARIO I progetti innovativi autonomi di sperimentazione ASL sono finalizzati a favorire la sperimentazione di quanto progettato nell ambito della rete ASL di riferimento. Sono presentati e gestiti in modo autonomo dalle scuole che sono partner di una rete dopo aver concordato l azione progettuale con gli altri partner di rete in modo tale da approfondire uno degli aspetti evidenziati dai progetti innovativi di rete, di seguito riportati, nell ambito delle azioni di alternanza scuola lavoro organizzate nel proprio istituto, contribuire allo sviluppo della documentazione richiesta fornendo gli esiti delle procedure innovative e/o consolidate messe in atto e i materiali relativi agli strumenti utilizzati. La documentazione è resa visibile nello spazio web

30 PROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI/2 ASPETTO 1 Obiettivo Esaminare quali elementi risultano rilevanti per attivare rapporti e interazioni positive tra istituti che operano nello stesso settore e appartengono allo stesso ordine, indirizzo in modo da coinvolgere stakeholder rilevanti del settore (imprese, istituzioni, EELL, professionisti, associazioni); elaborare strategie e modalità per dare avvio ad un CTS di rete o a reti di CTS. Risultato Contributi per: la realizzazione di un Protocollo di rete e schemi di Accordo per la costituzione CTS di filiera e relativi statuti; rilevazione di modalità innovative ed efficaci per il coinvolgimento degli STK; definizione dei punti salienti per l analisi dei fabbisogni occupazionali e formativi del territorio di riferimento e condivisione di strategie formative comuni.

31 PROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI/3 ASPETTO 2 Obiettivo Individuare e condividere gli obiettivi formativi previsti dai rispettivi ordinamenti e indirizzi da far conseguire agli studenti attraverso il percorso di ASL Risultato Report con sintesi delle proposte di figura professionale relativa al proprio ordinamento e indirizzo con evidenza dei risultati di apprendimento da raggiungere o completare in ASL; sintesi e documentazione relative ad esperienze significative.

32 PROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI/4 ASPETTO 3 Obiettivo Indicare le modalità di verifica, validazione e valutazione del livello raggiunto relativamente ai risultati di apprendimento, specificando se attuate congiuntamente all azienda ospitante. È importante evidenziare le eventuali criticità normative. Risultato Report con sintesi delle modalità di verifica, validazione e valutazione del livello raggiunto relativamente ai risultati di apprendimento con evidenza degli strumenti e delle procedure che possono ritenersi delle best practice..

33 PROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI/5 ASPETTO 4 Obiettivo Fornire elementi significativi per l elaborazione di un quadro strategico mirato alla filiera formativa di settore in grado di descrivere le specifiche esigenze delle imprese, anche con l aiuto delle osservazioni degli studenti in ASL. Risultato Proposta formativa strategica per una filiera di settore e modalità di coinvolgimento degli studenti e degli stakeholder provenienti soprattutto dal mondo dell impresa e delle professioni con eventuali proposte e suggerimenti da utilizzare per attuare misure di orientamento di sistema.

34 PROGETTI INNOVATIVI AUTONOMI/6 DESTINATARI E ATTORI Destinatari tutte le istituzioni scolastiche statali del secondo ciclo di istruzione che partecipino ad una Rete per i progetti innovativi ASL Gli attori L istituzione scolastica: dirigente, docenti delle classi coinvolte nella sperimentazione e gli studenti con le loro famiglie. Gli stakeholder coinvolti nel progetto. USR I destinatari.

35 TERZA PARTE ESPERIENZE SIGNIFICATIVE

36 ESEMPI, DATI DATI E RIFLESSIONI IL PROGETTO MUSA IL CERTIFICATO SUPPLEMENTARE

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