ANALISI IDROLOGICO-IDRAULICA E VEGETAZIONALE DEGLI INTERVENTI DI INGEGNERIA NATURALISTICA SUL TORRENTE TIMONE E SUOI AFFLUENTI (REGIONE MEDITERRANEA)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ANALISI IDROLOGICO-IDRAULICA E VEGETAZIONALE DEGLI INTERVENTI DI INGEGNERIA NATURALISTICA SUL TORRENTE TIMONE E SUOI AFFLUENTI (REGIONE MEDITERRANEA)"

Transcript

1 ANALISI IDROLOGICO-IDRAULICA E VEGETAZIONALE DEGLI INTERVENTI DI INGEGNERIA NATURALISTICA SUL TORRENTE TIMONE E SUOI AFFLUENTI (REGIONE MEDITERRANEA) Pierluca Gaglioppa 1, Lucia Cavagnuolo 2, Luigi Mignani 2, Chiara Milanese 2, Federico Preti Dip. GEMINI, Università della Tuscia, Viterbo, cavlucia@libero.it; luis_rl@libero.it; chiaramilanese@iol.it Foto di Pierluca Gaglioppa. Sommario Nella maremma laziale, regione climatica mediterranea, grazie ai fondi del Piano di Sviluppo Rurale (Regolamento U.E. n. 1257/1999), è stata realizzata una sistemazione spondale con tecniche di ingegneria naturalistica che hanno consentito un monitoraggio ed una valutazione costante a partire dai dati progettuali sino alle percentuali di attecchimento delle diverse specie utilizzate sia come talee, sia come selvaggioni e sia come piante radicate. Parole chiave: sistemazione idraulica, ingegneria naturalistica, selvaggioni, monitoraggio. Introduzione Il presente lavoro analizza i dati di partenza di tipo idrologico ed idraulico che hanno determinato la progettazione del cantiere di sistemazioni idraulico forestali realizzato a Cellere (provincia di Viterbo) nel L analisi verte anche sulle tipologie di ingegneria naturalistica (a seguire IN) realizzate, ne monitora la qualità ed esamina la riuscita delle specie vegetali utilizzate. Nella foto a fianco si nota lo sviluppo dei salici nella palificata in località S. Egidio a due anni dall intervento. L analisi fatta durante la progettazione, unitamente alla scelta di utilizzare determinate specie e tipologie di materiale vivo diverse dalla norma, ha dato delle indicazioni, confermato alcune conoscenze e fornito utili informazioni circa lo sviluppo futuro delle tecniche dell ingegneria naturalistica in ambito mediterraneo. Le dimensioni medio piccole del bacino, nel quale sono state realizzate le opere di sistemazione con tecniche a basso impatto ambientale, hanno consentito una più semplice applicazione di modelli a scala regionale, oggetto di una tesi in corso di realizzazione, e un monitoraggio continuo dello sviluppo delle specie vegetali impiegate. L utilizzo di specie del mantello dei boschi di querce caducifoglie e di alcune specie igrofile di forra ha avuto la pretesa di sperimentare ed indagare in pratica soluzioni volte ad abbassare i costi e mitigare l impatto in termini paesaggistici, vegetazionali e genotipici. Scopo del lavoro L obiettivo è quello di valutare le impostazioni progettuali, monitorare le fasi di lavorazione anche inerentemente alla statistica dei cantieri regionali e, nello specifico, le percentuali di

2 attecchimento delle specie principali. L analisi progettuale è partita dalle valutazioni di prassi in merito a uso del suolo, lunghezza delle aste principali dei corsi d acqua, tempi di corrivazione, analisi delle curve di possibilità pluviometrica e conseguente analisi delle portate. Le opere sono state verificate in merito alle sollecitazioni statiche (ribaltamento, scorrimento e schiacciamento) e dinamiche. In particolare, in riferimento a quest ultime, è stata valutata la tensione di trascinamento della corrente volta a valutare la capacità resistenza della difesa spondale da realizzare. La fase di cantiere unitamente all andamento climatico primaverile-estivo del 2003 particolarmente sfavorevole all attecchimento, hanno condizionato parte del lavoro; si vogliono mettere in risalto le problematiche delle applicazioni di tecniche di IN da parte di ditte non sufficientemente preparate e porle in relazione alla situazione media regionale onde valutare le possibili azioni volte a migliorare la fase di posa in opera e i disagi di cantiere. Le specie vegetali vive utilizzate, talee e selvaggioni, sono state prelevate in loco dagli operai e l analisi delle percentuali di attecchimento dovrà essere differenziata sulla base del tipo di materiale (talea, pianta in vasetto, selvaggione) e sull epoca di posa a dimora. L utilizzo dei selvaggioni (piante nate da seme in bosco e quindi eradicate e poste a dimora), come già segnalato per il Parco nazionale del Vesuvio (Doronzo et alii, 2001), è importante per la percentuale di attecchimento ottenuta e in merito alla salvaguardia del genoma locale. Area di intervento Il progetto ha interessato la parte alta del bacino del torrente Timone. La porzione di sottobacino in esame si estende per un ampiezza di 15,00 km², pari al 14% circa della superficie totale del bacino stesso, e ricade quasi interamente nel Comune di Cellere (Viterbo). La parte alta del bacino è attraversata da due corsi d acqua, prevalentemente a carattere torrentizio, che corrono paralleli alla forma a fuso del centro abitato di Cellere (fosso Marano e fosso Cassato). Tali fossi confluiscono a pochi chilometri a valle del centro abitato e oltre questa confluenza si trova la sorgente principale che da luogo alla formazione del torrente Timone. Il bacino è caratterizzato da una discreta uniformità del soprassuolo e, allo stesso tempo, possiede un alto valore naturalistico dato dalle estese praterie e dai boschi cedui che sono fortemente caratterizzati dalle forre scavate dai torrenti nelle formazioni geologiche di origine vulcanica. La componente vegetale risulta oggi condizionata da secoli di utilizzo da parte dell uomo che con i tagli, il pascolo e la messa a coltura di molte superfici ha modificato l ambiente naturale. La vegetazione tipica che si riscontra in queste zone presenta aspetti differenti su pendii esposti a sud e fortemente soleggiati dove prevale l influenza della macchia mediterranea, con la presenza di sclerofille sempreverdi propriamente termofile. Gli ambienti esposti a settentrione, meno soleggiati, risultano più freschi e caratterizzati quindi da una flora attribuibile al cingolo QTA (Quercus, Tilia, Acer) secondo la classificazione fitoclimatica di Schmidt. Nel diagramma di Bagnouls-Gaussen a fianco si nota che il periodo di aridità estiva, determinato dall intersezione delle due curve che esprimono l andamento delle precipitazioni e quello delle temperature, è pari a circa un mese. Il periodo di stress idrico anche nel 2003, anno di intervento, è stato particolarmente accentuato. La precipitazione estiva media è di 133,68 mm. La morfologia e litologia risultano formate da tavolati con incisioni vallive e colline, piroclastiti, lave, 2/2

3 depositi clastici eterogenei ove la vegetazione forestale prevalente è data da: cerreti, querceti misti e castagneti (Olmi et alii,1992). Progetto Il progetto in esame prevedeva la realizzazione di palificate doppie e semplici vive spondali, gradonate vive e idrosemina, invece, in corso d opera, sono state realizzate anche una gabbionata rinverdita e il consolidamento con geostuoia tridimensionale abbinata alla piantagione di arbusti, mentre la gradinata non è stata più realizzata. I dati progettuali sono riassunti nella tabella sottostante: Provincia, Comune, Località Viterbo, Cellere, Fosso Cassato, S. Egidio, Torrente Timone Titolo progetto Lavori di regimentazione dei corsi d acqua, bonifica e salvaguardia delle aree con presenza di sorgenti. Committente Comune di Cellere Progettisti Arch. Gianluca Cerri, Arch. Paola Rossi, For. Pierluca Gaglioppa Direzione Lavori Arch. Gianluca Cerri, Arch. Paola Rossi Impresa appaltatrice Soc. Coop. Lago di Vico a.r.l. Finanziamento Piano di Sviluppo Rurale del Lazio 2000/2006, Misura III.5 Costo complessivo Euro ,88 L unica tipologia presa in considerazione per questo studio, significativa sia per dimensione, sia per la mole di materiale vivo posto in opera, è la palificata viva doppia con difesa spondale. La palificata è stata realizzata per il consolidamento dei tratti di torrente caratterizzati da opere trasversali (attraversamenti carrabili) in calcestruzzo che in occasione di eventi di piena hanno determinato l erosione al piede delle scarpate di valle con la conseguente in stabilizzazione delle sponde. Il carattere stagionale di molti degli affluenti e l esigua portata liquida degli stessi giustifica il ritrovamento dei salici solamente nella zona d alveo individuata dalla portata di bankfull, letteralmente portata di rive piene, quella cioè che determina le caratteristiche morfologiche medie del corso d acqua (Regione Toscana, 2000) La scelta delle specie si è basata, pertanto, su tale evidenza; di conseguenza, in fase di cantiere, le piante messe a dimora sulle sponde sono costituite da specie non propriamente ripariali ma che in quest ambiente costituiscono la vegetazione presente sulle sponde stesse. L analisi dei dati termo-pluviometrici e delle portate ha rilevato, per tempi di ritorno di 10, 20 e 50 anni, valori di portate comprese tra 75 e 108 metri cubi. La tabella sottostante riassume alcuni dati idraulici: Fosso L Area Quote quota min quota max Disl. h media i media C t corriv. (km) (kmq) (m.l.m.) (m.l.m.) (m.l.m.) (m.) (m.l.m.) (min) Marano 6,439 5, ,035 0,44 60,77 Cassato 6,586 5, ,035 0,45 61,75 S. Leonardo 2,897 2, ,045 0,48 29,88 Timone 7,549 15, ,033 0,43 70,44 3/3

4 Metodologia di indagine Il lavoro è stato articolato in modo da analizzare i dati di partenza progettuali, le fasi di cantiere e i risultati di attecchimento della parte viva: 1. Analisi idrologica del bacino, analisi idraulica e granulometrica del corso d acqua. Lo studio ha preso in considerazione le curve di probabilità pluviometrica elaborate ex-novo ed inoltre è in corso, con l uso di sistemi geografici informativi associati all uso di un modello di simulazione afflussi/deflussi nel bacino, l analisi delle portate. Una prima analisi del coefficiente di deflusso è stata effettuata utilizzando dei valori del coefficiente stesso, così come tabellati dalla metodologia FAO. Scopo di una tesi di laurea in corso è controllare il valore del coefficiente di deflusso e confrontare i dati di partenza con la metodologia della regionalizzazione delle portate. Per poter utilizzare questi metodi è stato necessario valicare i dati di copertura e composizione vegetale, desunti da foto aeree, con rilievi in campo e acquisire informazioni base territoriali e cartografiche relative alla lito-pedologia e all uso del suolo. Sono stati effettuati rilievi sul corso d acqua onde verificare i calcoli idraulici utilizzati per il dimensionamento delle opere, questi hanno riguardato le sette sezioni a monte di ogni zona dove era previsto l intervento da progetto, la pendenza di fondo dell alveo e la granulometria per ogni sezione misurata (Gaglioppa et alii, 2005). La verifica attesa in merito alla stima del trasporto solido e della tensione tangenziale che si sviluppa sulle sponde è molto importante per stabilire l azione della corrente sulla vegetazione e sulle opere di difesa spondale scelte (Thorne, 1998). Verranno presi in considerazione anche i dati di precipitazione e temperatura relativi al primo anno di impianto che è stato caratterizzato durante l estate da un deficit idrico elevato. 2. Rilievi sulla vegetazione. L analisi della vegetazione ha riguardato in maggior misura l attecchimento delle specie inserite nelle palificate. Nel corso dei lavori sono state rilevate le tipologie di talee, piantine radicate o selvaggioni, il diametro, la posizione rispetto al livello dell acqua, l esposizione, la stazione e il giorno di posa per i circa 1400 record. 3. Monitoraggio sulle opere di IN realizzate. Utilizzando la metodologia e le schede sperimentate per i cantieri di IN della Regione Lazio sono stati effettuati dei rilievi nelle fasi ante, in e post-operam. Si è cercato di mettere in risalto, anche in funzione della media regionale, le operazioni più difficoltose o a rischio e le problematiche da affrontare. Risultati Analisi idrologica-idraulica. Relativamente ai dati ideologici-idraulici, ancora in corso di studio, sono state costruite le curve segnalatrici di possibilità pluviometrica, al fine di poter mettere in relazione la durata della pioggia con l altezza raggiunta in certe sezioni e per determinati tempi di ritorno. Tali curve sono il punto di partenza per arrivare alla stima del deflusso idrico. Con lo scopo di rendere omogenei i dati 4/4

5 pluviometrici, in tutta l area del bacino imbrifero, è stato necessario calcolare il coefficiente di ragguaglio delle precipitazioni all area utilizzando la formula di Fruhling. Quindi per individuare sulle curve il valore della pioggia lorda caduta nelle aree in esame, è stato necessario ricavare il relativo tempo di corrivazione rispetto alle sezioni individuate definito come il tempo necessario perché una particella d acqua, caduta nel punto idraulicamente più lontano del bacino, possa far sentire il suo effetto nella sezione stessa. CURVE SEGNALATRICI DELLA POSSIBILITA' PLUVIOMETRICA h (t,t) [mm] t (ore) Tr = 2 Tr = 5 Tr = 10 Tr = 20 Tr = 50 Tr = 100 Tr = 200 Grafico delle CSPP. Elaborazione di Lucia Cavagnuolo Con la formula del Giandotti (Benini, 1990) e assumendo il tempo di corrivazione uguale al tempo di pioggia è stata estrapolata dalle curve la relativa altezza di pioggia lorda puntuale, che opportunamente corretta con la relazione di Fruhling ha restituito quella lorda areale. I valori di pioggia lorda ottenuti, considerando che le due stazioni termopluviometriche utilizzate sono diverse, sono risultati leggermente differenti come si può vedere dalla tabella sottostante: Progetto Verifica T = 10 50,2 70,0 T = 20 58,9 81,9 T = 50 72,7 81,9 L analisi delle portate, effettuata per il momento solo con l impiego del metodo razionale e impiegando come coefficiente di deflusso quelle estrapolato dalla tabella FAO, ha evidenziato rispetto a quella progettuale valori sensibilmente maggiori, compresi tra 90 e 110 m³/s per tempi di ritorno di 10, 20 e 50 anni. Rilievi sulla vegetazione. Una delle parti salienti del progetto e della sua pratica esecuzione è stata quella riguardante la scelta e la gestione del materiale vivo. Il progetto ha previsto l impiego di una grande diversità di piantine e talee per le diverse tipologie di opera. Molte specie sono state considerate a livello sperimentale come una scommessa in quanto era già nota la loro scarsa attitudine ad essere utilizzate come talee e, pertanto, la progettazione aveva previsto l utilizzo di un maggior numero di piante per metro quadro di fronte d opera. 5/5

6 Delle varie tipologie previste da Capitolato quella effettivamente realizzata e per la quale si ha un dato significativo in termini di attecchimento è solo la palificata; per questa opera erano state previste le seguenti specie: ontano nero (Alnus glutinosa Gaertner); ligustro (Ligustrum vulgare L.); sambuco (Sambucus nigra L.); salice di cui: Salix eleagnos Scop.; Salix purpurea L. ssp. Lambertiana (Sm.) A. Neumann; Salix fragilis L.; Salix caprea L.. In corso d opera sono state invece utilizzate molte altre specie sia come talee, sia come selvaggioni e sia come piantine in vasetto; quelle su cui si ha un dato, anche se non statisticamente significativo, sono le seguenti: salice bianco (Salix alba L.); ligustro (Ligustrum vulgare L.); sambuco (Sambucus nigra L.); nocciolo (Corylus avellana L.); berretta di prete (Euonymus europaeus L.); prugnolo (Prunus spinosa L.); corniolo (Cornus mas L.); sanguinello (Cornus sanguinea L.); biancospino comune (Crataegus monogyna Jacq.); coronilla (Coronilla emerus L.). La sperimentazione ha sostanzialmente confermato le informazioni già esistenti sulle modalità di propagazione più efficaci per alcune specie e sulle loro attitudini biologiche. Per attitudini biologiche delle piante s intende la loro capacità di rigenerazione, capacità di adattamento ambientale, capacità di emettere radici avventizie, capacità di riprodursi per via vegetativa (Schiechtl, 1991) Tra le specie impiegate si è pertanto constatato come solo alcune avessero capacità biologiche idonee per l impiego all interno della palificata viva. Modalità di propagazione di alcune specie vegetali (rielaborata da Preti, op.cit.). Modalità di propagazione Specie Cornus sanguinea Corylus avellana Crataegus monogyna Ligustrum vulgare Talee legnose Talee semilegnose Talee verdi Talee di radice 6/6 Capacità pollonifera Capacità di radicazione avventizia nulla nulla nulla si elevata nulla nulla si polloni radicali elevata buona con trattamenti polloni radicali moderata Altri studi effettuati su specie quali il salice ed il ligustro hanno determinato una ottima idoneità delle talee legnose mentre hanno osservato una minore capacità di attecchimento per il

7 sambuco; in merito invece alla capacità di emettere radici avventizie sono risultate ottime il nocciolo, l evonimo, e i cornioli, mediamente idoneo il biancospino e non idoneo il prugnolo (Florineth, 2004). Un importante considerazione è che, nel corso del cantiere, a seguito dell analisi dei risultati, non sono state prese in considerazioni le indicazioni di porre le talee secondo un gradiente di igrofilia e alternare tra le specie in funzione del portamento, delle potenzialità di attecchimento e alla velocità di accrescimento (Zocca, 1999). Il periodo di messa a dimora, inoltre, si è protratto dal mese di febbraio, idoneo alla messa a dimora delle talee, fino alla fine del mese di maggio, periodo ormai troppo avanzato, pertanto, si è preferito differenziare i dati tra quelli relativi agl impianti effettuati nei mesi di febbraio e marzo e quelli di aprile e maggio. Nella seconda fase (aprile-maggio) sono state utilizzate le piantine in vasetto di provenienti da vivaio che nella prima fase non sono state necessarie. I dati sono quindi scorporati sulla base di questa duplice considerazione. Foto di alcune specie attecchite, maggio L analisi dei dati complessivi evidenzia, tra le specie più utilizzate, il crollo del nocciolo, attorno al 5% di attecchimento, la sostanziale riuscita del salice (62%) e percentuali tra il 35 e il 40% per sambuco, evonimo e corniolo; le percentuali di biancospino e ligustro sono invece prossime al 100%. Dalla tabella sottostante si evincono graficamente i risultati. Attecchimento generale sett mag Numero piante Ligustrum vulgare Cornus spp Coronilla emerus Corylus avellana Crataegus monogyna Euonimus europaeus Prunus spinosa Salix alba Sambucus nigra Specie 7/7

8 Per analizzare meglio i dati vengono di seguito scorporati in funzione dei due periodi di messa a dimora; arbitrariamente abbiamo suddiviso le fasi del cantiere in febbraio-marzo e aprilemaggio; nel primo periodo sono state utilizzate maggiormente le talee e nel secondo sono invece state utilizzate molte piante in vaso. Nelle tabelle si notano alcune differenze di attecchimento. Attecchimento febbraio-marzo sett mag Numero delle piante Ligustrum vulgare 4038 Cornus spp Coronilla emerus Corylus avellana Crataegus monogyna 58 Euonimus europaeus Specie 12 Prunus spinosa Salix alba Sambucus nigra 28 Attecchimento aprile-maggio sett mag Numero di piante Ligustrum vulgare Cornus spp Coronilla emerus Corylus avellana Crataegus monogyna Euonimus europaeus Prunus spinosa Salix alba Sambucus nigra Specie In merito alle diverse tipologie di propagazione utilizzate va notata la buona riuscita di alcuni generi quali il Ligustrum ed il Crateagus e, in misura minore, il Cornus. Le prime due hanno 8/8

9 avuto delle percentuali di attecchimento molto alte. Mentre il biancospino deve la sua riuscita alle piantine in vaso i Cornus hanno dato percentuali attese soprattutto come selvaggioni (90%) mentre ha attecchito poco per talea. Il ligustro ha reso al 100% come selvaggione, al 50% come talea e al 90% come piantina radicata.. Anche l evonimo ha avuto una buona riuscita utilizzato come selvaggine (50%). L epoca di impianto ha logicamente inciso maggiormente per le talee in primo luogo, per i selvaggioni e quindi, in misura minore, per le piantine radicate in vaso. Monitoraggio sulle opere di IN realizzate. Gli errori principali commessi dagli operai in fase di esecuzione sono anche quelli maggiormente riscontrati nei cantieri monitorati nel Lazio dovuti in particolare alla scarsa specializzazione delle ditte che nella Regione operano in questo settore (Regione Lazio, 2002). L utilizzo di toppi di castagni troppo corti (3 metri), provenienti dal normale utilizzo dei cedui di castagno locale ha determinato ritardi nella realizzazione delle palificate dovuti sia alle dimensioni che alla curvatura e rastrematura degli stessi; il successivo uso di legname di pino, contrariamente a quanto previsto dal Capitolato, ha snellito le operazioni a scapito comunque di una realizzazione a norma. Ulteriori problemi nell utilizzo di materiale inerte, anche se non generalizzati, sono stati la mancata disposizione dei traversi a quinconce, le giunzioni laterali e gli incastri non realizzati a regola d arte. Infine, ulteriore appunto va fatto per la mancata scortecciatura di tutto il materiale legnoso; complessivamente possiamo dire che il cantiere si pone nella media della Regione dove il 61% dei progetti viene realizzato in modo peggiorativo rispetto a quanto previsto dalle tavole progettuali (Regione Lazio, op.cit.) Nonostante l attuazione di un cantiere didattico di tre giorni con un socio esperto AIPIN, nelle fasi iniziali dei lavori, non si può non osservare quanto gli operai siano legati a schemi di lavorazione tradizionale e fortemente condizionati da direttive volte al risparmio di tempo e risorse economiche. Conclusioni La definizione di alcune scelte progettuali e l analisi dell interazione tra parametri idraulici e vegetazionali sono in corso di elaborazione anche se alcuni dati parziali hanno evidenziato la sostanziale impostazione corretta del progetto iniziale. Le tematiche del monitoraggio e le analisi in merito alle capacità delle ditte nella Regione Lazio era già risultato da altri lavori; si può dire che per la sperimentazione in corso sulle diverse specie utilizzate la fase di cantiere ha influito moltissimo; le variabili della condizione climatica e della posa in opera hanno determinato in prima istanza il non attecchimento delle piante utilizzate, in secondo luogo la scelta di alcune specie ha confermato la non idoneità delle stesse. La manutenzione delle opere dovrà essere prevista a breve in quanto il salice ha raggiunto dimensioni prossime alla perdita di elasticità (Florineth, 2004) e pertanto andrà tagliato e si potrà intervenire con le stesse talee per colmare nelle palificate alcuni settori particolarmente poveri. Interessante invece il risultato di specie del genere Cornus spp. e del ligustro. Tali specie sono infatti state messe a dimora secondo le tre modalità utilizzate in cantiere, ovvero come piantine con pane di terra, come talea, e come selvaggioni. Entrambe le specie hanno mostrato una buona percentuale di attecchimento in tutti e tre i modi d impiego ed in particolare la percentuale più alta si è verificata con l impiego dei selvaggioni. Questo risultato conferma l importanza e la necessità di uno sviluppo del settore vivaistico locale che sia in grado di produrre specie utili ai fini dell Ingegneria Naturalistica e più in generale per i ripristini ambientali. Nella regione Lazio infatti 9/9

10 sono pochi i vivai che abbiano una produzione locale, la maggior parte delle imprese vivaistiche, infatti, importa le piante da vivai esteri o di altre regioni italiane. Sembra opportuno, quindi, indagare ulteriormente sulle effettive capacità di propagazione di selvaggioni e allo stesso tempo indirizzare la produzione vivaistica verso materiale autoctono in grado di garantire un migliore attecchimento e una migliore coerenza filogenetica. Abstract The project showed up analyzed a riverbank consolidation along the Timone stream in the Mediterranean area (Latium region) using a different species that common Salix spp. After two seasons the resulting of the different species confirm all the studies about the species rarely used in bioengineering. Some interesting news carried out from species autochthonous used as selvaggioni (small trees, naturally growth in the wood, take off from the soil and planted) instead plants bought from gardens and scion. Key words: river consolidation technique, bioengineering, selvaggioni, monitoring form. Bibliografia - Benini G., 1990, Sistemazioni idraulico forestali, Utet, Torino, pp.283; - Doronzo G., G. Menegazzi e C. Bifulco, Monitoraggio delle tecniche di ingegneria naturalistica nel Parco nazionale del Vesuvio in: Bifulco C. (a cura di) Interventi di ingegneria naturalistica nel Parco nazionale del Vesuvio, San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), pp ; - Florin Florineth "Pflanzen statt Beton. Handbuch zur Ingenieurbiologie und Vegetationstechnik" 272pp. Patzer Verlag 2004, Wien - Florineth F., M. Molon, Dispense di Ingegneria Naturalistica. Anno Accademico 2004/2005. Università di Bodenkultur, Vienna; - Gaglioppa P., F. Preti e C. Milanese, Nuove leve. Acer n. 1, pp ; - Olmi M. e M. Zapparoli, L ambiente nella tuscia laziale, Università degli Studi della Tuscia (Viterbo); - Preti F. e C. Milanese, L ingegneria naturalistica nelle regioni mediterranee:la Regione Lazio in Atti del Convegno AIIA: L ingegneria agraria per lo sviluppo sostenibile dell area mediterranea. Catania, in press; - Regione Lazio, Manuale di Ingegneria Naturaistica Applicabile al settore idraulico. Edizioni Punto Stampa, Roma - Regione Toscana, Principi e Linee Guida per l Ingegneria Naturalistica. Vol. I: Processi Territoriali e Criteri Metodologici. Edizioni Regione Toscana, Firenze; - Thorne C.R.,1990. Effects of vegetation on riverbank erosion and stability. J.B. Thornes (ed), Vegetation and Erosion, Wiley, pp ; - Schiechtl H. M., 1991, Bioingegneria Forestale - Biotecnica naturalistica - Basi - Materiali da costruzione vivi - Metodi, Ed. Castaldi Feltre (BL), 2 a Edizione, pag. 1 84, 110, Thorne C.R., 1998, Stream reconnaissance handbook. Geomorphological investigation and analysis of river channels, Wiley, Chichester, pp. 133; - Zocca A.,1999, La Propagazione di Alberi e Arbusti, Edagricole, Bologna, pp /10

Palificata viva spondale Roma sec. Cornelini 26

Palificata viva spondale Roma sec. Cornelini 26 Palificata viva spondale Roma sec. Cornelini 26 SINONIMI Descrizione sintetica Struttura in legname tondo costituita da un incastellatura di tronchi a formare camere nelle quali vengono inserite fascine

Dettagli

COMUNE DI CALCIO. PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva

COMUNE DI CALCIO. PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva 1 COMUNE DI CALCIO allegato H PIANO ATTUATIVO AMBITO DI TRASFORMAZIONE AT12 a destinazione logistico-produttiva Via Covo (SP 102) nuova SP 98 Calciana conforme al PGT (Artt. 12 e 14, legge regionale 11

Dettagli

PERCHé LE PIANTE SONO UTILI NELLA STABILIZZAZIONE DEI VERSANTI?

PERCHé LE PIANTE SONO UTILI NELLA STABILIZZAZIONE DEI VERSANTI? Capitolo 2 PERCHé LE PIANTE SONO UTILI NELLA STABILIZZAZIONE DEI VERSANTI? Le piante possiedono proprietà tecniche e biologiche che, insieme, costituiscono le proprietà biotecniche. Le proprietà tecniche

Dettagli

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali

Università degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali Laurea Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali T Obiettivi formativi Fornire strumenti CULTURALI, TECNICI e ORGANIZZATIVI per operare in autonomia con COMPITI PROGETTUALI, DECISIONALI e DIRETTIVI

Dettagli

Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido

Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido SCALETTA INTERVENTO principali strumenti di pianificazione ed i loro obiettivi

Dettagli

CAVA DI SCAGLIAME DI MARMO OFICALCE

CAVA DI SCAGLIAME DI MARMO OFICALCE Regione Autonoma Valle D aosta Région Autonome Vallée d Aoste Comune di Verrayes Commune de Verrayes Committente : Menegoni S.r.l. Via Arberaz n 5 11023 Chambave (Ao) CAVA DI SCAGLIAME DI MARMO OFICALCE

Dettagli

ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DELLA PROVINCIA DI LUCCA

ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DELLA PROVINCIA DI LUCCA ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DELLA PROVINCIA DI LUCCA IL GIARDINO PRIVATO: DAL PROGETTO ALLA REALIZZAZIONE OBIETTIVI FORMATIVI : IL CORSO, NEL SUO INSIEME E COSTITUITO DA SETTE MODULI INDIPENDENTI, SEPPUR

Dettagli

LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL BACINO DEL TORRENTE CARRIONE IN COMUNE DI CARRARA VIII LOTTO II STRALCIO PROGETTO ESECUTIVO

LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL BACINO DEL TORRENTE CARRIONE IN COMUNE DI CARRARA VIII LOTTO II STRALCIO PROGETTO ESECUTIVO Regione Toscana Provincia di Massa Carrara Comune di Carrara LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL BACINO DEL TORRENTE CARRIONE IN COMUNE DI CARRARA VIII LOTTO II STRALCIO PROGETTO ESECUTIVO ELABORATO:

Dettagli

INDICE A Inquadramento generale Inquadramento territoriale Caratteristiche bioclimatiche, vegetazionali e forestali potenziali e attuali

INDICE A Inquadramento generale Inquadramento territoriale Caratteristiche bioclimatiche, vegetazionali e forestali potenziali e attuali INDICE A Inquadramento generale Inquadramento territoriale Caratteristiche bioclimatiche, vegetazionali e forestali potenziali e attuali B Stato di fatto Previsioni urbanistiche Descrizione delle componenti

Dettagli

COMUNE DI ROGOLO. Provincia di Sondrio COMPLETAMENTO FUNZIONALE STRADA FISTOLERA IN COMUNE DI ROGOLO PERIZIA DI VARIANTE N.1

COMUNE DI ROGOLO. Provincia di Sondrio COMPLETAMENTO FUNZIONALE STRADA FISTOLERA IN COMUNE DI ROGOLO PERIZIA DI VARIANTE N.1 Provincia di Sondrio COMPLETAMENTO FUNZIONALE STRADA FISTOLERA IN PERIZIA DI VARIANTE N.1 COMPLETAMENTO FUNZIONALE STRADA FISTOLERA IN RELAZIONE DESCRITTIVA 1 Iscritto all Ordine degli Ingegneri della

Dettagli

Impianto di scarico meteorico - Calcoli esecutivi

Impianto di scarico meteorico - Calcoli esecutivi 1. PREMESSA...2 2. RETI DI SCARICO ACQUE METEORICHE...3 2.1 Norme di riferimento...3 2.2 Portata di scorrimento di acque meteoriche...3 2.3 Intensità di precipitazione, r...3 2.4 Valutazione del coefficiente

Dettagli

A relazione dell'assessore Sacchetto:

A relazione dell'assessore Sacchetto: REGIONE PIEMONTE BU19 10/05/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 16 aprile 2012, n. 35-3707 Cessione delle piante prodotte nei vivai forestali regionali. Approvazione delle modalita' e delle tariffe

Dettagli

COMUNE DI CASALE MONFERRATO PROV. DI ALESSANDRIA Studio di compatibilità idraulica del P.R.G.C. INTEGRAZIONI INDICE 1. INTRODUZIONE...

COMUNE DI CASALE MONFERRATO PROV. DI ALESSANDRIA Studio di compatibilità idraulica del P.R.G.C. INTEGRAZIONI INDICE 1. INTRODUZIONE... INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 2. STUDI IDROLOGICI E IDRAULICI DI RIFERIMENTO... 3 3. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO E IDROGRAFICO... 5 4. ANALISI IDROLOGICA... 8 5. CALCOLO DELLE PORTATE CON METODI EMPIRICI...

Dettagli

L INGEGNERIA NATURALISTICA NELLA DIFESA DEL TERRITORIO MONTANO

L INGEGNERIA NATURALISTICA NELLA DIFESA DEL TERRITORIO MONTANO Paolo Cornelini (Presidente Sezione Lazio e Vice Presidente Nazionale Associazione Italiana per l Ingegneria Naturalistica) L INGEGNERIA NATURALISTICA NELLA DIFESA DEL TERRITORIO MONTANO Introduzione I

Dettagli

PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE (modalità per la realizzazione di siepi e filari alberati)

PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE (modalità per la realizzazione di siepi e filari alberati) Via Lago di Como 88/2-36100 Vicenza - Tel./ fax: 0444 920083 e-mail: rugiorio@libero.it PRONTUARIO DI MITIGAZIONE AMBIENTALE (modalità per la realizzazione di siepi e filari alberati) Ottobre 2011 Dr.

Dettagli

RETE ECOLOGICA PROVINCIALE DI PRIMO LIVELLO ELEMENTI DELLA RETE ECOLOGICA PROVINCIALE DI PRIMO LIVELLO

RETE ECOLOGICA PROVINCIALE DI PRIMO LIVELLO ELEMENTI DELLA RETE ECOLOGICA PROVINCIALE DI PRIMO LIVELLO DATABASE DELLA RETE ECOLOGICA PROVINCIALE DI PRIMO LIVELLO Forum Plenario di Agenda 21 Locale 18 Giugno 2007 Castello Estense Provincia di Ferrara Centro Agricoltura e Ambiente G.Nicoli ELEMENTI DELLA

Dettagli

CURRICOLO DI GEOGRAFIA. INDICATORI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO STANDARD PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL ALUNNO

CURRICOLO DI GEOGRAFIA. INDICATORI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO STANDARD PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL ALUNNO CURRICOLO DI GEOGRAFIA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA Riconoscere ed indicare la posizione di oggetti nello spazio vissuto rispetto ai punti di riferimento. Utilizzare correttamente gli organizzatori spaziali.

Dettagli

CMR - Centro di Medicina Riabilitativa. Relazione tecnico-diagnostica

CMR - Centro di Medicina Riabilitativa. Relazione tecnico-diagnostica CMR - Centro di Medicina Riabilitativa Telefono: 0942.794510 - Fax: 0942.797103 - E-mail: info@cmr-marchese.it Prove in situ per il monitoraggio periodico dell umidità a seguito dell installazione di tecnologia

Dettagli

COMUNE DI RIMINI Direzione Lavori Pubblici e Qualità Urbana Settore Infrastrutture e Grande Viabilità U.O. Qualità Ambientale

COMUNE DI RIMINI Direzione Lavori Pubblici e Qualità Urbana Settore Infrastrutture e Grande Viabilità U.O. Qualità Ambientale COMUNE DI RIMINI Direzione Lavori Pubblici e Qualità Urbana Settore Infrastrutture e Grande Viabilità U.O. Qualità Ambientale INTERVENTI URGENTI PER DISSESTO IDROGEOLOGICO DEL TERRITORIO (LOCALITA VERGIANO)

Dettagli

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza COMUNE DI PONTE DELL'OLIO PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO 1^ Edizione - Marzo 2012: Dott. Geol. Paolo Mancioppi Studio

Dettagli

"GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana"

GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana Open Day Perugia 9 luglio 2012 GIS e Modelli Idraulici per il Rischio Idrogeologico "GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana" Ing. Giorgio Cesari Autorità di bacino del Fiume

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA RONZO-CHIENIS

SCUOLA PRIMARIA RONZO-CHIENIS ISTITUTO COMPRENSIVO DI MORI Via Giovanni XXIII, n. 64-38065 MORI Cod. Fisc. 94024510227 - Tel. 0464-918669 Fax 0464-911029 www.icmori.it e-mail: segr.ic.mori@scuole.provincia.tn.it REPUBBLICA ITALIANA

Dettagli

Programma di gestione della vegetazione ripariale dei fiumi Secchia e Panaro dalle Casse di espansione al confine provinciale Ordinanza n.

Programma di gestione della vegetazione ripariale dei fiumi Secchia e Panaro dalle Casse di espansione al confine provinciale Ordinanza n. Programma di gestione della vegetazione ripariale dei fiumi Secchia e Panaro dalle Casse di espansione al confine provinciale Ordinanza n. 3 del 5 Giugno 2014 Interventi urgenti relativi al programma di

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI SCIENZE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI SCIENZE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI SCIENZE CLASSE PRIMA 1. OSSERVARE E INDIVIDUARE ELEMENTI SIGNIFICATIVI 1.1 Scoprire le caratteristiche e proprietà degli elementi attraverso l uso dei sensi 1.2 Identificare

Dettagli

Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta: aggiornamento e Piano di prevenzione dei rischi glaciali

Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta: aggiornamento e Piano di prevenzione dei rischi glaciali Workshop Valutazione del rischio idraulico in ambito montano ed applicazione della direttiva alluvioni Libera Università di Bolzano, 3-4 maggio 2012 Catasto Ghiacciai della Regione autonoma Valle d Aosta:

Dettagli

M A S T E RP L A N 2 0 1 4-2 0 2 9 RELAZIONE TECNICA GENERALE

M A S T E RP L A N 2 0 1 4-2 0 2 9 RELAZIONE TECNICA GENERALE 11. IL QUADRO ECONOMICO E LE FASI DI ATTUAZIONE 11.1 LE FASI DI ATTUAZIONE DEL PIANO Il nuovo piano definisce i caratteri generali del futuro assetto aeroportuale, le principali opere che lo compongono

Dettagli

Dott. Geol. Dal Negro Paolo - Via Faverio, 2-22079 Villaguardia (Co)

Dott. Geol. Dal Negro Paolo - Via Faverio, 2-22079 Villaguardia (Co) 1A 1B 2 3 4A 4B 4C 5 LAVORI A MISURA TAGLIO VEGETAZIONE AREA FRANA E PULIZIA VEGETAZIONE INFESTANTE Disboscamento con taglio di alberi di almeno 5 cm di diametro del tronco compreso sfrondamento e carico

Dettagli

2. RILIEVO FLORISTICO-VEGETAZIONALE DELL AREA

2. RILIEVO FLORISTICO-VEGETAZIONALE DELL AREA INDICE DEI CONTENUTI 1. PREMESSA 2 2. RILIEVO FLORISTICO-VEGETAZIONALE DELL AREA 2 3. PROPOSTE DI INTERVENTO 6 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 9 1 1. PREMESSA Come indicato nell Allegato A Relazione tecnica

Dettagli

Laboratorio di Ecologia Vegetale Scuola primaria. Incontri Durata h Argomento Sviluppo delle attività Materiali e strumenti

Laboratorio di Ecologia Vegetale Scuola primaria. Incontri Durata h Argomento Sviluppo delle attività Materiali e strumenti Laboratorio di Ecologia Vegetale Scuola primaria Incontri Durata h Argomento Sviluppo delle attività Materiali e strumenti 1 2 Fasce fitoclimatiche/costruzione del modellino 2 2 Catena alimentare/gioco

Dettagli

Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio

Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio DIPARTIMENTO PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO Centro Meteorologico di Teolo Evoluzione del clima in Veneto nell ultimo cinquantennio Il Veneto si colloca in una zona di transizione confinante a Nord con

Dettagli

ISTITUTO SAN GABRIELE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PARITARIA VIA CASSIA KM 16 00123 ROMA

ISTITUTO SAN GABRIELE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PARITARIA VIA CASSIA KM 16 00123 ROMA ISTITUTO SAN GABRIELE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PARITARIA VIA CASSIA KM 16 00123 ROMA ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE II a GEOGRAFIA prof. Cimarelli Settimio Prospetto UDA UDA 1 - CULTURA E TERRITORIO

Dettagli

Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali

Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Leonardo Di Maggio Consulente Sogesid presso la Direzione Generale per la Salvaguardia

Dettagli

Verifica della stabilità di opere in legname Conclusioni. Conclusioni

Verifica della stabilità di opere in legname Conclusioni. Conclusioni Verificadellastabilitàdiopereinlegname Conclusioni Conclusioni Lostudioel analisicriticadelleoperedistabilizzazioneinlegname,qualipalificateviveadoppia pareteebrigliediconsolidamento,mediantelacreazionedidueprogrammidicalcoloinexcel,ha

Dettagli

Estate 2012. Settimana 13-19 agosto 2012. 11 bollettino

Estate 2012. Settimana 13-19 agosto 2012. 11 bollettino Estate 2012 Monitoraggio tramite centraline sul fiume Arno Settimana 13-19 agosto 2012 11 bollettino INDICE SOGLIE di attenzione e di allarme per ossigeno e temperatura...2 Stazione di BUONRIPOSO...3 Stazione

Dettagli

REALIZZAZIONE NUOVO BACINO PER L'INNEVAMENTO PROGRAMMATO DELLA VOLUMETRIA DI 60'000 MC IN LOC. «BUSE DE TRESCA» IN C.C.PREDAZZO STUDIO PRELIMINARE

REALIZZAZIONE NUOVO BACINO PER L'INNEVAMENTO PROGRAMMATO DELLA VOLUMETRIA DI 60'000 MC IN LOC. «BUSE DE TRESCA» IN C.C.PREDAZZO STUDIO PRELIMINARE COMUNE DI PREDAZZO PROVINCIA DI TRENTO REALIZZAZIONE NUOVO BACINO PER L'INNEVAMENTO PROGRAMMATO DELLA VOLUMETRIA DI 60'000 MC IN LOC. «BUSE DE TRESCA» IN C.C.PREDAZZO STUDIO PRELIMINARE PREMESSA NELL ULTIMO

Dettagli

MURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone

MURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone MURI DI SOSTEGNO a cura del professore Francesco Occhicone anno 2014 MURI DI SOSTEGNO Per muro di sostegno si intende un opera d arte con la funzione principale di sostenere o contenere fronti di terreno

Dettagli

INDICE 1. PREMESSA 3

INDICE 1. PREMESSA 3 INDICE 1. PREMESSA 3 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 3 2.1 Determinazione delle portate di piena di progetto e criteri di dimensionamento delle opere 3 2.2 Schema di calcolo idraulico 3 2.3 Parametri di scabrezza

Dettagli

Studio di Ingegneria Ferrari e Giraudo Corso Nizza 67/A 12100 CUNEO PREMESSA... 2 MONITORAGGIO IN FASE DI CANTIERE... 2

Studio di Ingegneria Ferrari e Giraudo Corso Nizza 67/A 12100 CUNEO PREMESSA... 2 MONITORAGGIO IN FASE DI CANTIERE... 2 Sommario PREMESSA... 2 MONITORAGGIO IN FASE DI CANTIERE... 2 MONITORAGGIO IN FASE DI ESERCIZIO... 4 MONITORAGGIO CHIMICO... 4 MONITORAGGIO BIOLOGICO... 5 MONITORAGGIO IDROMORFOLOGICO... 7 Piano di monitoraggio

Dettagli

Studio Idrologico Idraulico dell Asta Valliva a Valle Della Diga di Laminazione di Flumina Vinco

Studio Idrologico Idraulico dell Asta Valliva a Valle Della Diga di Laminazione di Flumina Vinco CONSORZIO DI BONIFICA DELL'ORISTANESE Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Servizio Tecnico Ufficio Progettazioni Centro di Ricerca CERI, Previsione, Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici

Dettagli

Il monitoraggio fenologico forestale in Piemonte

Il monitoraggio fenologico forestale in Piemonte Il monitoraggio fenologico forestale in Piemonte D. Delleani, F. Spanna, F. Valfrè, R. Caramiello,V. Fossa, R. Pelosini4, N. Loglisci4 Regione Piemonte - Settore Pianificazione e Gestione delle Aree protette

Dettagli

LEGNO TOSCANO NELL EDILIZIA SOSTENIBILE

LEGNO TOSCANO NELL EDILIZIA SOSTENIBILE VALORIZZAZIONE DEL LEGNO TOSCANO NELL EDILIZIA SOSTENIBILE Paolo LAVISCI L e g n o più CELL +39 335 213568 paolo.lavisci@strutturedilegno.it IL CONTESTO I BOSCHI TOSCANI 50% (11.000 km 2 ) di boschi 900

Dettagli

Storia ed Evoluzione del Paesaggio Vegetale della Piana del Fibreno

Storia ed Evoluzione del Paesaggio Vegetale della Piana del Fibreno Storia ed Evoluzione del Paesaggio Vegetale della Piana del Fibreno Prof. Francesco Spada, Dr.ssa Laura Casella Orto Botanico - Università La Sapienza di Roma Riserva Naturale Regionale Lago di Posta Fibreno"

Dettagli

Anni Manodopera Materiali Trasporti Noli 2006 2,4 8,5 3,5 3,8 2007 4,5 9,3 3,3 3,4 2008 4,0 2,4 7,1 6,6 2009 4,0-14,8 0,9 1,6 2010 2,1 8,2 0,9 2,0

Anni Manodopera Materiali Trasporti Noli 2006 2,4 8,5 3,5 3,8 2007 4,5 9,3 3,3 3,4 2008 4,0 2,4 7,1 6,6 2009 4,0-14,8 0,9 1,6 2010 2,1 8,2 0,9 2,0 Direzione Affari Economici e Centro Studi INDICI ISTAT DEI COSTI DI COSTRUZIONE DI TRONCHI STRADALI Aggiornamento a febbraio 2016 L indice del costo di costruzione di un tronco stradale con tratto di strada

Dettagli

Carta GeoEcologica: un modello predittivo per la diffusione di specie vegetali ed animali

Carta GeoEcologica: un modello predittivo per la diffusione di specie vegetali ed animali Carta GeoEcologica: un modello predittivo per la diffusione di specie vegetali ed animali Leonardo Lami, Paolo Cavallini, Emilia Venturato In collaborazione con: Mus. St. Nat. Univ. Firenze, Dip. Scienze

Dettagli

La luce naturale per il risparmio energetico ed il comfort visivo: un esempio di analisi

La luce naturale per il risparmio energetico ed il comfort visivo: un esempio di analisi La luce naturale per il risparmio energetico ed il comfort visivo: un esempio di analisi Francesca Fragliasso E possibile progettare la luce naturale? - Le difficoltà legate al suo sfruttamento La disponibilità

Dettagli

www.pacchiosi.com ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS Consolidamenti

www.pacchiosi.com ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS Consolidamenti www.pacchiosi.com ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS Consolidamenti ISOLA SERAFINI (PiaCenza - italy) ISOLA SERAFINI (PIACENZA - ITALIA) ROCK-SOIL TECHNOLOGY AND EQUIPMENTS PROGETTO: Consolidamento e

Dettagli

COMUNE di BUSSETO PROGETTO DEFINITIVO

COMUNE di BUSSETO PROGETTO DEFINITIVO COMUNE di BUSSETO REALIZZAZIONE del TRONCO STRADALE di COLLEGAMENTO tra la S.P. n. 588 "DEI DUE PONTI e S.P. n.94 "BUSSETO - POLESINE" PROGETTO Str. Cavagnari, 10-43126 PARMA - Italy Tel. 0521/986773 Fax

Dettagli

Interventi di manutenzione delle alberature cittadine

Interventi di manutenzione delle alberature cittadine Interventi di manutenzione delle alberature cittadine Conferenza stampa Lunedì 28 dicembre 2015 Settore Verde, Tutela rischio idrogeologico e Parchi Il verde cittadino Elemento di primaria importanza per

Dettagli

Esame di Idrologia - 1 Gennaio 1111 Saranno assegnati tre punti per ciascuna risposta corretta. Utilizzare 4 cifre significative per le risposte.

Esame di Idrologia - 1 Gennaio 1111 Saranno assegnati tre punti per ciascuna risposta corretta. Utilizzare 4 cifre significative per le risposte. Studente 1: nome 1 1. In un bacino idrografico di dominio 707 km 2 è stata misurata una altezza di afflusso meteorico pari a 195.1 mm in un mese di 31 giorni. Calcolare la portata media mensile del deflusso

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE WD28U ATTIVITÀ 23.12.00 LAVORAZIONE E TRASFORMAZIONE DEL VETRO PIANO ATTIVITÀ 23.19.10 FABBRICAZIONE DI VETRERIE PER LABORATORI, PER USO IGIENICO, PER FARMACIA ATTIVITÀ 23.19.20 LAVORAZIONE

Dettagli

ISTITUTO AUTONOMO CASE POPOLARI

ISTITUTO AUTONOMO CASE POPOLARI ISTITUTO AUTONOMO CASE POPOLARI DELLA PROVINCIA DI LECCE LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI IMMOBILI ERP, SITI IN CASARANO IN CONTRADA BOTTE E VIA UNGARETTI. IBU 01208 01209 01210 01210 PROGETTO

Dettagli

La tecnica colturale per il ciliegio ad alta densità in Germania

La tecnica colturale per il ciliegio ad alta densità in Germania La tecnica colturale per il ciliegio ad alta densità in Germania Martin Balmer DLR - Rheinpfalz Kompetenzzentrum Gartenbau Walporzheimer Str. 48 D-53474 Bad Neuenahr-Ahrweiler Mail: martin.balmer@dlr.rlp.de

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente:

UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente: Il territorio, la sua gestione e la sua valorizzazione agricola e forestale UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI \ PIANO DI LAVORO Scheda per la certificazione delle competenze

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II. Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II. Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE

Dettagli

Programmi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo

Programmi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo Programmi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo Il Consiglio degli Psicologi dell Abruzzo - organizza il corso

Dettagli

ALLEGATO 12 PSR SICILIA 2014/2020. Determinazione costi di impianto e mancato reddito delle misure forestali (sm. 8.1)

ALLEGATO 12 PSR SICILIA 2014/2020. Determinazione costi di impianto e mancato reddito delle misure forestali (sm. 8.1) ALLEGATO 12 PSR SICILIA 2014/2020 Determinazione costi di impianto e mancato reddito delle misure forestali (sm. 8.1) Palermo, ottobre 2015 1 Determinazione costi di impianto e mancato reddito delle misure

Dettagli

STUDIO TERMOTECNICO PANINI P.I. GIULIANO

STUDIO TERMOTECNICO PANINI P.I. GIULIANO STUDIO TERMOTECNICO PANINI P.I. GIULIANO Via Emilia Est n.575, 41122 Modena (MO) - Tel./Fax 059/364477 - Cell. 335/5241284 Mail: studio.panini@gmail.com - Pec: giuliano.panini@pec.eppi.it - www.studiopanini.it

Dettagli

La Pianificazione Provinciale quale strumento di supporto ai comuni

La Pianificazione Provinciale quale strumento di supporto ai comuni Provincia di Piacenza Settore Sviluppo Economico. Pianificazione e Programmazione Territoriale. Ambiente. Urbanistica La Pianificazione Provinciale quale strumento di supporto ai comuni 1 REPORT MONITORAGGIO

Dettagli

COMUNE DI CORNATE D'ADDA

COMUNE DI CORNATE D'ADDA COMUNE DI CORNATE D'ADDA REGOLAMENTO COMUNALE PER L'INCREMENTO E LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO ARBOREO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PROTEZIONE DEGLI ALBERI PREMESSA Il presente regolamento va incontro alla

Dettagli

ORIENTAMENTO ALLE BUONE PRATICHE

ORIENTAMENTO ALLE BUONE PRATICHE Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente U.O.S. 3.3 - Prevenzione Fenomeni di Desertificazione Studi e Cartografie Tematiche Via Ugo La Malfa n. 169 - Palermo

Dettagli

RIDUZIONE DELLE DISTANZE

RIDUZIONE DELLE DISTANZE RIDUZIONE DELLE DISTANZE Il problema della riduzione delle distanze ad una determinata superficie di riferimento va analizzato nei suoi diversi aspetti in quanto, in relazione allo scopo della misura,

Dettagli

NAPOLI, 7 aprile 2014 DIMENSIONAMENTO DELLE OPERE DI INGEGNERIA NATURALISTICA

NAPOLI, 7 aprile 2014 DIMENSIONAMENTO DELLE OPERE DI INGEGNERIA NATURALISTICA CONVEGNO DIMENSIONAMENTO DELLE OPERE DI INGEGNERIA NATURALISTICA Edito a cura della Regione Lazio, il nuovo manuale tecnico con software applicativo è il testo più tecnico, articolato ed approfondito finora

Dettagli

MONITORAGGIO DEL PM10 MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE VICENZA. Località Maddalene - Strada Pasubio (Cortile Scuole Elementari J.

MONITORAGGIO DEL PM10 MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE VICENZA. Località Maddalene - Strada Pasubio (Cortile Scuole Elementari J. MONITORAGGIO DEL PM10 MEDIANTE STAZIONE RILOCABILE VICENZA Località Maddalene - Strada Pasubio (Cortile Scuole Elementari J. Cabianca) ARPAV Dipartimento Provinciale di Vicenza Vincenzo Restaino Progetto

Dettagli

Proposta di legenda Carta uso suolo 1:25.000 Gruppo di lavoro Uso e copertura del suolo presentata nel seminario di Napoli nel 2004.

Proposta di legenda Carta uso suolo 1:25.000 Gruppo di lavoro Uso e copertura del suolo presentata nel seminario di Napoli nel 2004. Proposta di legenda Carta uso suolo 1:25.000 Gruppo di lavoro Uso e copertura del suolo presentata nel seminario di Napoli nel 2004. Progetto Corine LC Scala 1:100.000 1 /2 /3 Livello Voci base comuni,

Dettagli

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Nell ambito del Progetto relativo all esame dell ecosistema costituito dal Parco Fluviale del Padrongianus sono stati coinvolti

Dettagli

Infrastruttura telematica: visione d insieme Mauro Nanni

Infrastruttura telematica: visione d insieme Mauro Nanni Infrastruttura telematica: visione d insieme Mauro Nanni Si sono fin qui presi in considerazione i singoli elementi che costituiscono l infrastruttura telematica delle scuole. Per utilizzare in modo semplice

Dettagli

I laureati scuole di provenienza, durata degli studi, votazioni ed età

I laureati scuole di provenienza, durata degli studi, votazioni ed età I laureati scuole di provenienza, durata degli studi, votazioni ed età Il campione in esame comprende gli 11450 laureati presso l Università di Lecce nel periodo maggio 1997 aprile 2004, corrispondente

Dettagli

Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE

Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE L. n. 296/2006: art. 1, comma 1126: l attuazione e il monitoraggio di un Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione.

Dettagli

RELAZIONE SULLA GESTIONE

RELAZIONE SULLA GESTIONE ENERGIA BLU S.C.R.L. Sede in GARDONE VAL TROMPIA, VIA MAZZINI 2 Capitale sociale euro 10.000,00 interamente versato Cod. Fiscale 02268120983 Iscritta al Registro delle Imprese di BRESCIA nr. 02268120983

Dettagli

Doc. ES RSC-IF. Relazione Specialistica e Calcoli Esecutivi. Dirigente Settore LL.PP. Ing. Silvano TEMPO

Doc. ES RSC-IF. Relazione Specialistica e Calcoli Esecutivi. Dirigente Settore LL.PP. Ing. Silvano TEMPO UFFICIO PROGETTAZIONE SETTORE LL.PP. CIMITERO COMUNALE AMPLIAMENTO EST REALIZZAZIONE BLOCCO LOCULI L2 - CAMPO 9 Doc. ES RSC-IF Relazione Specialistica e Calcoli Esecutivi DATA 01 Ottobre 2015 SCALA - REV.

Dettagli

Utilizzo della vegetazione ripariale in Alto Adige: biomassa presente, produttività ed aspetti ambientali

Utilizzo della vegetazione ripariale in Alto Adige: biomassa presente, produttività ed aspetti ambientali Utilizzo della vegetazione ripariale in Alto Adige: biomassa presente, produttività ed aspetti ambientali Francesco Comiti, Daniela Campana Libera Università di Bolzano Sustainable use of biomass in South

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P. DI L.

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P. DI L. DDL Studio Tecnico Associato COMUNE DI RONCADE PROVINCIA DI TREVISO PIANO DI LOTTIZZAZIONE SCHEDA DI ACCORDO N. 13 Committente: IMMOBILIARE DUE EMME SRL Via San Floriano, 11- San Biagio di C.ta All. D

Dettagli

SEGNALE WIFI PRIETTATO A LUNGHE DISTANZE COSTRUIAMO L ANTENNA A BARATTOLO O CANTENNA

SEGNALE WIFI PRIETTATO A LUNGHE DISTANZE COSTRUIAMO L ANTENNA A BARATTOLO O CANTENNA SEGNALE WIFI PRIETTATO A LUNGHE DISTANZE COSTRUIAMO L ANTENNA A BARATTOLO O CANTENNA Opera a cura di Linus sotto Licenza - Introduzione La cosiddetta antenna a barattolo, nota anche come cantenna, è una

Dettagli

TOTALE INTERVENTI REGIONALI 14.153.855

TOTALE INTERVENTI REGIONALI 14.153.855 DICEMBRE 2015 39.000 automazione del sistema di apertura ponte della Colombiera 780.000 per interventi di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idraulico 300.000 rimozione dall alveo del fiume magra

Dettagli

PROPOSTA PER. PROGETTO DI VALORIZZAZIONE OASI DI PROTEZIONE FAUNA SELVATICA Oasi FOCE VIBRATA Oasi FOCE TRONTO

PROPOSTA PER. PROGETTO DI VALORIZZAZIONE OASI DI PROTEZIONE FAUNA SELVATICA Oasi FOCE VIBRATA Oasi FOCE TRONTO Premessa Assessorato Cultura Sport Caccia Pesca Micologia Assessorato Politiche Sociali e Giovanili Servizio Caccia Pesca Micologia PROPOSTA PER PROGETTO DI VALORIZZAZIONE OASI DI PROTEZIONE FAUNA SELVATICA

Dettagli

Quanto costa la burocrazia?

Quanto costa la burocrazia? Quanto costa la burocrazia? L Osservatorio sulla Semplificazione di Assolombarda Speaker Carlo Altomonte, U. Bocconi e Consigliere Scientifico del Centro Studi Assolombarda Confindustria Milano e Monza

Dettagli

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1

SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1 SOLUZIONE ESERCIZIO 1.1 La temperatura di fusione ed il coefficiente di espansione termica di alcuni metalli sono riportati nella tabella e nel diagramma sottostante: Metallo Temperatura di fusione [ C]

Dettagli

Ricerca Università Bocconi per Assolombarda 2004. Fattori di sostegno e ostacolanti l innovazione nelle imprese lombarde

Ricerca Università Bocconi per Assolombarda 2004. Fattori di sostegno e ostacolanti l innovazione nelle imprese lombarde Ricerca Università Bocconi per Assolombarda 2004 Fattori di sostegno e ostacolanti l innovazione nelle imprese lombarde Il problema e gli obiettivi Siamo entrati nella Economia dell Innovazione Progressiva

Dettagli

gine sulla stagione 2012]

gine sulla stagione 2012] ] gine sulla stagione 2012] Parchi di divertimento Indagine sull andamento della stagione 2012 1 La stagione 2012 I parchi di divertimento italiani quasi 200 strutture tra parchi tematici o meccanici,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA CORSO DI COSTRUZIONI IDRAULICHE A.A. 00-0 PROF. LUIGI DA DEPPO ING. NADIA URSINO ESERCITAZIONE N : Progetto

Dettagli

NATURSIMUL MACERATI GLICERINATI

NATURSIMUL MACERATI GLICERINATI Macerati glicerinati Natursimul www.natursimul.it ABIES PECTINATA gemme (Abete bianco gemme) - MG - 1DH Vol. Alc. 30 % (idrato anidro 15 ml) Ingredienti: acqua, alcol etilico*, stabilizzante: glicerina

Dettagli

I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE

I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE I3A LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE 1. CARATTERISTICHE DEL CORSO CLASSE DI CORSO: L-7 Ingegneria civile e ambientale NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DM 270/2004 DIPARTIMENTO DI RIFERIMENTO CAD DI RIFERIMENTO

Dettagli

Valutazione della capacità delle piante. La realizzazione di autostrade, strade INGEGNERIA NATURALISTICA CONSOLIDAMENTO DEI VERSANTI FRANOSI

Valutazione della capacità delle piante. La realizzazione di autostrade, strade INGEGNERIA NATURALISTICA CONSOLIDAMENTO DEI VERSANTI FRANOSI INGEGNERIA NATURALISTICA CONSOLIDAMENTO DEI VERSANTI FRANOSI Marco Molon Gradonata viva, realizzata a livello sperimentale, con Alnus nepalensis in Nepal. Valutazione della capacità delle piante Testo

Dettagli

stima della producibilita' idroelettrica con impianti

stima della producibilita' idroelettrica con impianti Produzione di energia da fonte rinnovabile: stima della producibilita' idroelettrica con impianti di potenza medio-bassa Andrea Antonello, Maurizio Fauri, Silvia Franceschi, Riccardo Rigon, Alfonso Vitti,

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CURRICOLO VERTICALE DI GEOGRAFIA SCUOLA DELL INFANZIA Orientamento Collocare se stessi, oggetti e persone nello spazio. Seguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Linguaggio Utilizzare

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione

POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione Consolidamento strutturale del Castelvecchio di Rivara Canavese nell ottica del restauro

Dettagli

La mobilità degli elementi chimici

La mobilità degli elementi chimici La mobilità degli elementi chimici Gli ioni contenuti nella parte sinistra del diagramma sono quelli che in soluzione si presentano sotto forma di cationi semplici. Gli ioni nella parte centrale del diagramma

Dettagli

La scienza della vegetazione nella gestione e conservazione del territorio

La scienza della vegetazione nella gestione e conservazione del territorio La scienza della vegetazione nella gestione e conservazione del territorio Componenti del gruppo di ricerca: Gabriella Buffa, Professore associato di Botanica Ambientale e Applicata Gianni Sburlino, Professore

Dettagli

RINGROSSO ARGINALE CON RINFORZO DEGLI SCOLI CONSORTILI PENSILI CHE PRESENTANO PERICOLI DI CROLLO II STRALCIO - LAVORI LUNGO IL CANALE BRANCAGLIA

RINGROSSO ARGINALE CON RINFORZO DEGLI SCOLI CONSORTILI PENSILI CHE PRESENTANO PERICOLI DI CROLLO II STRALCIO - LAVORI LUNGO IL CANALE BRANCAGLIA CONSORZIO DI BONIFICA ADIGE EUGANEO Padova RINGROSSO ARGINALE CON RINFORZO DEGLI SCOLI CONSORTILI PENSILI CHE PRESENTANO PERICOLI DI CROLLO II STRALCIO - LUNGO IL CANALE BRANCAGLIA ALLEGATO: POSIZIONE:

Dettagli

Verso il Piano d azione per il Parco Agro paesaggistico metropolitano Gruppo Tematico di Agenda 21

Verso il Piano d azione per il Parco Agro paesaggistico metropolitano Gruppo Tematico di Agenda 21 Verso il Piano d azione per il Parco Agro paesaggistico metropolitano Gruppo Tematico di Agenda 21 MATRICI Sottogruppo Pratiche Agricole Finalità Obiettivi Azioni Attori Tempi Risorse Agricoltura Biologica

Dettagli

Dal 95 al 2000. 2 GIORNATE: - 2 circolo (4 scuole - 24 classi - III, IV, V) - 4 circolo (4 scuole - 21 classi - III, IV, V)

Dal 95 al 2000. 2 GIORNATE: - 2 circolo (4 scuole - 24 classi - III, IV, V) - 4 circolo (4 scuole - 21 classi - III, IV, V) Dal 95 al 2000 2 GIORNATE: - 2 circolo (4 scuole - 24 classi - III, IV, V) - 4 circolo (4 scuole - 21 classi - III, IV, V) PRIMA DELLA GIORNATA - Un intervento per classe NELLA GIORNATA - 6 gare (tiro

Dettagli

Azienda Agricola Francesco da Schio Via Casalini, 20 Cambio 45010 Villadose (Rovigo)

Azienda Agricola Francesco da Schio Via Casalini, 20 Cambio 45010 Villadose (Rovigo) EVENTO SULL'AGROFORESTAZIONE (AGROFORESTRY) A EXPO 2015 SABATO 12 SETTEMBRE 2015, (EU PAVILION), MILANO. Azienda Agricola Francesco da Schio Via Casalini, 20 Cambio 45010 Villadose (Rovigo) EVENTO SULL'AGROFORESTAZIONE

Dettagli

FINGERPRINTING DI PIANTE E FIORI: UTILE STRUMENTO PER LA CERTIFICAZIONE GENETICA DEL MATERIALE PROPAGATO DAI VIVAISTI

FINGERPRINTING DI PIANTE E FIORI: UTILE STRUMENTO PER LA CERTIFICAZIONE GENETICA DEL MATERIALE PROPAGATO DAI VIVAISTI FINGERPRINTING DI PIANTE E FIORI: UTILE STRUMENTO PER LA CERTIFICAZIONE GENETICA DEL MATERIALE PROPAGATO DAI VIVAISTI Il termine fingerprinting (impronta genetica) viene correntemente utilizzato per indicare

Dettagli

Matematica con il foglio di calcolo

Matematica con il foglio di calcolo Matematica con il foglio di calcolo Sottotitolo: Classe: V primaria Argomento: Numeri e operazioni Autore: Guido Gottardi, Alberto Battaini Introduzione: l uso del foglio di calcolo offre l opportunità

Dettagli

Istituto Comprensivo n. 15 Bologna SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STATALE G. ZAPPA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DI GEOGRAFIA

Istituto Comprensivo n. 15 Bologna SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STATALE G. ZAPPA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DI GEOGRAFIA Istituto Comprensivo n. 15 Bologna SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STATALE G. ZAPPA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PROGRAMMAZIONE TRIENNALE DI GEOGRAFIA GEOGRAFIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Dettagli

1.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO

1.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO 1.20. UNITA' FISIOGRAFICA N.27 - DAL PORTO DI ALLA FOCE DEL FIUME TRONTO 1.20.1. STATO DI FATTO Il tratto in esame ha una lunghezza totale di 6,75 km interamente ricadenti nel Comune di San Benedetto del

Dettagli

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni Pagina 1 di 8 INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 FLOW ATTIVITÀ 1.5 PIANIFICAZIONE 1.6 VERIFICHE E PIANI DI RECUPERO 1.7 VALIDAZIONE E MODIFICHE AL PROGETTO 1.8 MODULISTICA Revisioni

Dettagli

REALIZZAZIONE DI UNA LOTTIZZAZIONE NEL CENTRO ABITATO DI LOVOLO - COMUNE DI ALBETTONE (VI)

REALIZZAZIONE DI UNA LOTTIZZAZIONE NEL CENTRO ABITATO DI LOVOLO - COMUNE DI ALBETTONE (VI) Ing. Alberto Piserchio -società di ingegneria s.r.l.- C.F. 04162410288 P.IVA 04162410288 Studi: via V. Veneto, 12-35042 Este (Pd) tel: 366/4040342 fax 0429/603191 p.za per la Concordia, 21 25010 Desenzano

Dettagli

La metagenomica al servizio dell agricoltura

La metagenomica al servizio dell agricoltura La metagenomica al servizio dell agricoltura Marco Bazzicalupo Department of Biology University of Florence, Firenze, Italy http://www.unifi.it/dblage/mdswitch.html L albero della vita è microbico RNA

Dettagli

REGIONE ABRUZZO PROVINCIA di L AQUILA COMUNE di CASTEL di IERI COMUNE di GORIANO SICOLI. CCC CAVE CARBONATO CALCIO srl

REGIONE ABRUZZO PROVINCIA di L AQUILA COMUNE di CASTEL di IERI COMUNE di GORIANO SICOLI. CCC CAVE CARBONATO CALCIO srl REGIONE ABRUZZO PROVINCIA di L AQUILA COMUNE di CASTEL di IERI COMUNE di GORIANO SICOLI COMMITTENTE CCC CAVE CARBONATO CALCIO srl PROGETTO DI AMPLIAMENTO DI UNA CAVA DI CARBONATO DI CALCIO CON LA COLTIVAZIONE,

Dettagli