Se assisti ad un reato chiama il numero di emergenza ambientale del Corpo forestale dello Stato
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- Aureliano Russo
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1 Se assisti ad un reato chiama il numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato
2 Incendi e legalità In Italia ogni anno sono incalcolabili i danni arrecati dagli incendi boschivi al patrimonio ambientale. Ferite profonde causate per il 98% dall uomo, per imprudenza o mancato rispetto delle norme e, soprattutto, per speculazioni legate alla ricerca di un illecito profitto. Azioni scellerate compiute da singoli, a volte collegati alla criminalità organizzata, spesso protetti da un muro di omertà che contribuisce ogni estate il reiterarsi del fenomeno. Illeciti gravissimi commessi a danno di un prezioso bene comune, sul cui rispetto si basano tante economie locali, soprattutto nei piccoli comuni italiani. Il Corpo forestale dello Stato svolge sul territorio una capillare attività di controllo per prevenire e reprimere tali reati ambientali, ma un azione efficace dipende soprattutto dalla collaborazione tra Istituzioni e cittadini. Incendi e Legalità è la grande campagna nazionale di Legambiente e Corpo forestale dello Stato proprio per scoprire come il rispetto della legalità, anche sugli incendi boschivi, si traduce nella concreta tutela delle nostre preziose foreste.
3 Le illegalità in cifre Solo nel quadriennio si sono verificati in Italia ben incendi boschivi, che hanno percorso una superficie complessiva di quasi duecentoquarantamila ettari. Illeciti contro cui risultano forti e determinate le azioni di controllo da parte del Corpo forestale dello Stato, nonostante le difficoltà di operare in territori vasti, talvolta impervi e di difficile accesso. Solo nell ultimo quadriennio sono stati effettuati in media dalla Forestale quasi 100 controlli sul territorio al giorno e quasi 600 ogni mese su persone, un opera di contrasto dei reati che ha portato ad oltre 60 arresti. ATTIVITÀ DI CONTRASTO TOTALE Controlli effettuati Persone controllate Arresti 63 Sanzioni amministrative Importo sanzioni (in ) ,94
4 Il nucleo investigativo antincendi boschivi Dal 2000 il Corpo forestale dello Stato si è dotato di un Nucleo investigativo Antincendio Boschivi (NIAB), struttura investigativa specializzata nata per potenziare l attività di prevenzione e repressione di lotta ai reati di incendio boschivo. Il NIAB ha funzioni di indirizzo, di analisi e di formazione del personale e svolge il supporto investigativo, operativo e logistico per gli Uffici periferici del Corpo forestale dello Stato. La struttura, suddivisa in tre sezioni (operativa e di analisi, repertazione tecnica, informatica e tecnologica) collabora con i 75 Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) e con i Comandi Stazione del CFS, attraverso, rispettivamente, la Divisione 1 a dell Ispettorato Generale ed i Comandi Regionali. Sono state organizzate sul territorio nazionale circa 489 strutture che svolgono attività di individuazione del punto di inizio degli incendi, di individuazione della causa e di repertazione degli ordigni incendiari. Questa attività ai fini delle indagini ha consentito di analizzare meglio il fenomeno degli incendi, le cause, i moventi e le principali motrici motivazionali che portano ad appiccare il fuoco. Il NIAB in questi anni ha fornito un contributo fondamentale nelle azioni di repressione dei reati connessi agli incendi boschivi, portando spesso all individuazione e all arresto dei criminali incendiari e dei piromani. Complessivamente nel periodo il CFS ha segnalato all Autorità Giudiziaria sul territorio nazionale persone, di cui 97 tratte in arresto o sottoposte a custodia cautelare. Complessivamente nel periodo il CFS ha segnalato all'autorità Giudiziaria sul territorio nazionale persone, di cui 97 tratte in arresto o sottoposte a custodia cautelare.
5 Legambiente nella lotta agli incendi Legambiente è la prima e unica associazione ambientalista che, sin dal 1997, si è dotata di una struttura operativa di protezione civile. Grazie ai corsi di formazione sull antincendio realizzati dal Sud al Nord d Italia, tanti circoli sono in prima linea nella lotta agli incendi, dall avvistamento e la segnalazione dei focolai sul nascere allo spegnimento, dal presidio e controllo del territorio alle campagne informative rivolte ai cittadini, dalla perimetrazione delle aree incendiate alla manutenzione ordinaria dei boschi, sino al supporto alle indagini investigative del NIAB. Con i suoi dossier Legambiente contribuisce allo studio del fenomeno degli incendi boschivi e verifica la reale applicazione dalla Legge 353 da parte delle amministrazioni comunali. In altre parole un impegno contro il fuoco a 360, durante tutto l anno, al fine di rendere la società civile sempre più protagonista della valorizzazione e della salvaguardia di quelle ricchezze arboree che contribuiscono a rendere unico il nostro Bel Paese.
6 La legge quadro 353/2000 Campagne informative alla cittadinanza ed ai fruitori del bosco, attività di prevenzione e manutenzione delle foreste, presidio del territorio ed avvistamento dei focolai, perimetrazioni delle aree bruciate e lotta attiva contro gli incendi: sono queste le fondamentali attività previste dalla legge quadro in materia di incendi boschivi, approvata dal parlamento il 21 novembre del Uno strumento normativo fondamentale per contrastare i roghi, che rende sempre più protagonisti di questa battaglia i comuni e gli enti locali. Questa legge, inoltre, ha avuto il merito di introdurre nell'ordinamento penale nazionale la definizione giuridica specifica di incendio boschivo (art.423-bis c.p.), sia esso doloso o colposo, come un delitto contro la pubblica incolumità e, quindi, perseguibile penalmente. Ancora, per fermare a monte le speculazioni economiche che portano gli incendiari ad appiccare i roghi, la legge prevede che: I comuni provvedono ( ) a censire, tramite apposito catasto, i soprassuoli già percorsi dal fuoco nell ultimo quinquennio, avvalendosi anche dei rilievi effettuati dal Corpo forestale dello Stato. Il catasto è aggiornato annualmente. Articolo 10 comma 2 - Legge 353 del 2000
7 Le cause di incendio Tra le cause degli incendi boschivi quasi sempre è l'uomo l'unico responsabile dei danni arrecati al bosco a volte per imperizia e negligenza altre invece con l esplicito scopo di deturpare l ambiente. Qui di seguito riportiamo alcune tra le cause principali di incendi. ERRATE PRATICHE IN AGRICOLTURA Gli agricoltori rappresentano una risorsa preziosa sul territorio per la tutela ed il presidio degli spazi rurali e degli ecosistemi naturali. Ma talvolta per imperizia, impreparazione o omessa vigilanza, conduttori agricoli non preparati o improvvisati, possono provocare incendi che, partendo dai coltivi, possono arrivare a danneggiare i boschi. Proprio l eliminazione dei residui vegetali insieme alla bruciatura delle stoppie rappresentano le pratiche agronomiche spesso più pericolose, che hanno portato al maggior numero di denunce per incendio boschivo. È bene ricordare che la legge prevede che Nelle aree e nei periodi a rischio di incendio boschivo, sono vietate tutte le azioni ( ) determinanti anche solo potenzialmente l innesco di incendio Articolo 10 comma 5 - Legge 353 del 2000 Per i trasgressori ai divieti ( ) si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma non inferiore a 1.032,00 e non superiore a ,00 ( ) Articolo 10 comma 6 - Legge 353 del 2000
8 ATTIVITÀ SPECULATIVE NEL SETTORE DELL EDILIZIA Spesso dietro gli incendi c è la volontà criminale di distruggere aree boscate per la costruzione di strutture di vario genere, in altre parole per speculazioni edilizie. Un reato tanto dannoso quanto privo di ogni scopo. Infatti la legge prevede precisi divieti e limitazioni all uso del suolo che è stato percorso dalle fiamme. Il divieto a costruire sulle aree percorse dal fuoco rappresenta una efficace misura di prevenzione delle azioni criminali che ha già dato favorevoli risultati. I boschi ( ) i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all incendio per almeno 15 anni. Articolo 10 comma 1 - Legge 353 del 2000 Per i trasgressori ai divieti: ( ) Il giudice, nella sentenza di condanna, dispone la demolizione dell opera e il ripristino dello stato dei luoghi a spese del responsabile. Articolo 10 comma 4 - Legge 353 del 2000
9 ERRATE PRATICHE PASTORALI E BRACCONAGGIO L utilizzo del fuoco in aree a forte deficit di produzione foraggiera per eliminare l infestazione di specie erbacee ed arbustive poco appetibili al pascolo e provocare la ricrescita vegetazionale, porta in realtà al rischio di perdere proprio quelle specie foraggiere migliori, le prime a sparire dopo reiterati incendi. Un azione scellerata che provoca anche perdita di elementi nutritivi del terreno e l inizio dei fenomeni di dissesto idrogeologico. I bracconieri usano il fuoco per spostare la selvaggina al di fuori delle riserve, o in aree in cui l attività venatoria è permessa. È bene ricordare che la legge a riguardo prevede che: Sono altresì vietati per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco, il pascolo e la caccia. Articolo 10 comma 1 - Legge 353 del 2000 Nel caso di trasgressioni al divieto di pascolo su soprassuoli percorsi dal fuoco ( ) si applica una sanzione amministrativa, per ogni capo, non inferiore a 30,99 e non superiore a 61,97 e nel caso di trasgressione al divieto di caccia sui medesimi soprassuoli ( ) una sanzione amministrativa non inferiore a 206,00 e non superiore a 413,00. Articolo 10 comma 3 - Legge 353 del 2000 QUINDI RICORDIAMOCI DI NON BRUCIARE mai le stoppie ed i residui vegetali quando c è vento e nelle vicinanze di alberi, ceppi, erba e lettiera; NON ACCENDERE falò e fuochi fuori dalle aree attrezzate; NON ABBANDONARE i rifiuti nei boschi; NON LASCIARE il terreno ricoperto da vegetazione facilmente infiammabile attorno alle abitazioni ed ai fabbricati di qualsiasi genere; RISPETTARE i divieti di caccia e la segnaletica che informa sul pericolo di incendio. Se avvisti un incendio telefona subito al 1515 del Corpo forestale dello Stato Non pensare che altri lo abbiano già fatto SEGNALA SUBITO i reati commessi a danno dei boschi!
10 Ambiente qualità futuro Più di vent anni di attività, oltre soci, gruppi locali, Bande del Cigno e Classi per l Ambiente: Legambiente è oggi la principale associazione ambientalista italiana. Impegnata contro l inquinamento, attiva nell educazione ambientale, ha sviluppato un idea innovativa delle aree protette; lotta contro le ecomafie e l abusivismo edilizio. Con Goletta Verde, Treno Verde e Operazione Fiumi, Carovana delle Alpi e Salvalarte Legambiente ha raccolto migliaia di dati sull inquinamento del mare, delle città, delle acque, del sistema alpino e del patrimonio artistico. Con Puliamo il Mondo, Spiagge Pulite, Mal Aria ha aperto la strada a un forte e combattivo volontariato ambientale. Con 100 Strade per Giocare, la Festa dell Albero, Jey Festival ha offerto a migliaia di ragazzi l opportunità di partecipazione. Con La Nuova Ecologia svolge un opera quotidiana di informazione e sensibilizzazione sui temi della qualità ambientale. Con Clima e Povertà e tanti progetti di cooperazione, si batte per un mondo diverso, più giusto e più felice, per rendere le persone, le comunità, i popoli protagonisti del futuro. Per aderire chiamaci al numero , manda una mail a tesseramento@mail.legambiente.com o contatta il circolo Legambiente più vicino. Legambiente Onlus Via Salaria 403, Roma tel fax legambiente@legambiente.com
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