DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO
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- Ferdinando Lelli
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1 DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U Luce e illuminazione Impianti di illuminazione di sicurezza negli edifici Procedure per la verifica periodica, la manutenzione, la revisione e il collaudo Light and lighting Safety lighting installations in building Procedures for periodic inspection, maintenance, revision and testing ORGANO COMPETENTE Luce e illuminazione CO-AUTORE SOMMARIO La norma specifica le procedure per effettuare le verifiche periodiche, la manutenzione, la revisione ed il collaudo degli impianti per l'illuminazione di sicurezza negli edifici, costituiti da apparecchi per illuminazione di emergenza, sia di tipo autonomo sia di tipo centralizzato, e di altri eventuali componenti utilizzati, al fine di garantirne l'efficienza operativa. Questo testo NON è una norma UNI, ma è un progetto di norma sottoposto alla fase di inchiesta pubblica, da utilizzare solo ed esclusivamente per fini informativi e per la formulazione di commenti. Il processo di elaborazione delle norme UNI prevede che i progetti vengano sottoposti all'inchiesta pubblica per raccogliere i commenti degli operatori: la norma UNI definitiva potrebbe quindi presentare differenze -anche sostanziali- rispetto al documento messo in inchiesta. Questo documento perde qualsiasi valore al termine dell'inchiesta pubblica, cioè il: UNI non è responsabile delle conseguenze che possono derivare dall'uso improprio del testo dei progetti in inchiesta pubblica. UNI - Milano. Riproduzione vietata. codice progetto: U Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI.
2 DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U RELAZIONI NAZIONALI RELAZIONI INTERN.LI PREMESSA La presente norma è stata elaborata sotto la competenza della Commissione Tecnica UNI@ Luce e La Commissione Centrale Tecnica dell'uni ha dato la sua approvazione il giorno VARIANTI NAZIONALI UNI - Milano. Riproduzione vietata. codice progetto: U Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI.
3 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma specifica le procedure per effettuare le verifiche periodiche, la manutenzione, la revisione ed il collaudo degli impianti per l'illuminazione di sicurezza negli edifici, costituiti da apparecchi per illuminazione di emergenza, sia di tipo autonomo sia di tipo centralizzato e di altri eventuali componenti utilizzati nei sistemi, al fine di garantirne l'efficienza operativa. Nell appendice A sono riportate delle schede esemplificative del registro dei controlli. Nell appendice B sono indicati i riferimenti legislativi in vigore alla data di pubblicazione della presente norma. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). UNI EN 1838 Applicazione dell'illuminotecnica - Illuminazione di emergenza CEI Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori CEI EN Sistemi di alimentazione centralizzata CEI EN 50172:2006 Sistemi di illuminazione di emergenza CEI EN Apparecchi di illuminazione Parte 2-22: Prescrizioni particolari - Sezione 22: Apparecchi di emergenza 3 TERMINI E DEFINIZIONI Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni di cui alla UNI EN 1838 e i termini e le definizioni seguenti. 3.1 apparecchio a controllo automatico: Apparecchio per illuminazione d'emergenza provvisto di sistema di prova e/o verifica automatica. Il sistema può comprendere segnalazioni di stato a bordo e/o remote. Il sistema può essere individuale o controllabile in modo centralizzato da dispositivi esterni. 3.2 apparecchio per illuminazione d emergenza ad alimentazione centralizzata: Apparecchio permanente o non permanente alimentato da un sistema di emergenza centralizzato, cioè non incorporato nell'apparecchio (CEI EN ). 3.3 apparecchio per illuminazione d emergenza di tipo autonomo: Apparecchio del tipo permanente o non permanente nel quale tutti gli elementi, come la batteria, la lampada, l'unità di controllo e i dispositivi di prova e di segnalazione, se previsti, sono incorporati nell'apparecchio o adiacenti ad esso (ovvero, entro 1 m di lunghezza del cavo) (CEI EN ). 3.4 autonomia di impianto: Autonomia di funzionamento in modalità emergenza richiesta nell impianto specifico 1. 1 Il valore di autonomia di impianto è indicato nella legislazione vigente. Alla data di pubblicazione della presente norma sono in vigore i Decreti riportati nell appendice B. U UNI-MILANO 1
4 3.5 manutentore: Persona fisica e giuridica preposta all espletamento del servizio di manutenzione dei dispositivi dell impianto di sicurezza e dei suoi componenti, e che opera secondo la legislazione vigente. 3.6 registro dei controlli periodici: Documento in cui sono registrati gli interventi di verifica periodica, manutenzione periodica e revisione eseguiti sui dispositivi che realizzano il sistema di illuminazione di sicurezza, redatto in conformità alla legislazione vigente e alla CEI EN sistema a controllo automatico: Sistema di prova e/o verifica automatica costituito da componenti e dispositivi quali temporizzatori, rivelatori di corrente, sensori di luce, dispositivi di commutazione, ecc., che interconnessi realizzano un sistema che svolge automaticamente le verifiche periodiche degli impianti per illuminazione d'emergenza e fornisce indicazioni sui risultati di prova. 3.8 sistema di alimentazione a bassa potenza (sistema LPS): Sistema di alimentazione centralizzata con limitazione della potenza in uscita del sistema a 500 W per 3 h o di W per 1 h (CEI EN 50171). 3.9 sistema di alimentazione centralizzata (sistema CPS): Sistema di alimentazione centralizzata che fornisce tutta la potenza di emergenza richiesta per l'apparecchiatura di sicurezza senza alcuna limitazione della potenza in uscita [CEI EN 50171]. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Le verifiche periodiche consistono in operazioni in grado di controllare lo stato di funzionamento degli apparecchi di illuminazione e segnalazione di sicurezza nella posizione in cui sono installati, individuandone le eventuali anomalie e/o guasti con particolare riferimento ai seguenti aspetti: - presenza dell apparecchio, nella posizione intesa secondo quanto previsto dalla legislazione vigente e nel progetto del sistema; - assenza di oggetti o altro che possa in qualche modo compromettere l efficacia dei dispositivi di illuminazione di sicurezza (per esempio arredi che impediscono la corretta illuminazione di attrezzature antincendio); - assenza di rotture della struttura delle apparecchiature o degrado della stessa tale da comprometterne la sicurezza della funzione ed il rispetto delle prescrizioni di impianto; - accertamento che l'apparecchio sia effettivamente in ricarica in presenza di rete di alimentazione. Se applicabile, la verifica può essere effettuata mediante l indicatore di funzionamento (LED); - verifica funzionale programmata (vedere punto della CEI EN 50172) volta ad accertare la funzionalità complessiva del prodotto, in particolare la corretta commutazione e la funzionalità della sorgente di illuminazione; - verifica di autonomia programmata (vedere punto della CEI EN 50172) volta ad accertare che i dispositivi che realizzano l impianto di illuminazione di sicurezza assicurino l autonomia di impianto, a seguito del tempo di ricarica previsto dalla legislazione vigente. Le verifiche periodiche che riguardano gli apparecchi di illuminazione e segnalazione di sicurezza possono essere suddivise nelle seguenti tipologie: - verifica di funzionamento; - verifica dell autonomia; - verifica generale. U UNI-MILANO 2
5 4.2 Verifica di funzionamento La verifica di funzionamento consiste nell effettuazione, in aggiunta alle ulteriori indicazioni eventualmente fornite dal costruttore (foglio di istruzioni) e/o dall installatore, delle seguenti attività: - apparecchi con batterie interne o con alimentazione centralizzata: a) verifica dell effettivo intervento in emergenza di tutti gli apparecchi; b) verifica delle condizioni costruttive degli apparecchi con eventuale sostituzione delle lampade o dei particolari di materia plastica danneggiati; c) verifica della operatività del sistema di inibizione, dove presente; - sistema di alimentazione centralizzata: d) verifica delle indicazioni/segnalazioni fornite dal pannello/display del gruppo soccorritore; e) verifica della operatività del sistema di inibizione, dove presente; f) verifica delle corrette operazioni del sistema nel funzionamento di emergenza mediante le indicazioni/segnalazioni fornite dallo stesso. Le verifiche di funzionamento sopra indicate devono essere effettuate in conformità al punto 7 della CEI EN Le verifiche in a), b) ed f) devono essere eseguite con frequenza almeno mensile, mentre per le verifiche in c), d) ed e) la frequenza di effettuazione deve essere settimanale, salvo diversa specifica disposizione di cui alla legislazione riportata nell appendice B. Per l effettuazione di tutte le suddette verifiche si devono tenere in considerazione sia la legislazione vigente applicabile nella specifica situazione sia le specifiche fornite dal costruttore e/o installatore. Le eventuali anomalie riscontrate devono essere prontamente annotate ed eliminate, se è possibile, con un azione correttiva immediata, altrimenti devono essere tempestivamente segnalate al responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Gli interventi devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata formazione e devono essere annotati sull apposita scheda del registro dei controlli periodici (vedere punto 8). 4.3 Verifica dell autonomia La verifica dell autonomia consiste nella misurazione dell autonomia dell'impianto ad alimentazione centralizzata (gruppo soccorritore) o di ogni singolo apparecchio di tipo autonomo, mediante esecuzione della seguente operazione: - verifica dell intervento e della durata di funzionamento in modalità emergenza mediante procedure di simulazione di interruzione o interruzione dell alimentazione ordinaria e misurazione della durata di accensione di tutti gli apparecchi di tipo autonomo o collegati all impianto di alimentazione centralizzata per il tempo richiesto dall ambiente d installazione, a seguito del tempo di ricarica previsto dalla legislazione vigente (esame a vista). Se gli apparecchi non garantiscono l autonomia di impianto, le batterie devono essere sostituite. Nel caso di impossibilità di effettuazione della verifica dell autonomia con esame a vista contemporaneo del momento di effettivo spegnimento di tutti gli apparecchi installati, è necessario l impiego di apparecchi e/o sistemi di illuminazione di emergenza che consentono la verifica automatica dell effettiva autonomia. U UNI-MILANO 3
6 Con l impiego di apparecchi e sistemi dotati di controllo automatico in grado di effettuare le verifiche secondo le sequenze indicate ai punti precedenti, è sufficiente effettuare la verifica dei rapporti di prova e/o degli indicatori luminosi di cui sono dotati. Tali rapporti di prova ed i risultati delle verifiche, nonché equivalenti registrazioni su archivi software, sostituiscono e/o integrano il registro dei controlli periodici (vedere punto 8). Le verifiche dell autonomia sopra indicate devono essere effettuate in conformità al punto 7 della CEI EN 50172, con frequenza almeno annuale (è consigliata una periodicità semestrale). Per l effettuazione di tutte le suddette verifiche si devono tenere in considerazione sia la legislazione vigente applicabile nella specifica situazione sia le specifiche fornite dal costruttore e/o installatore. Le eventuali anomalie riscontrate devono essere prontamente annotate ed eliminate, se è possibile con un azione correttiva immediata, altrimenti devono essere tempestivamente segnalate al responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Gli interventi devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata formazione e devono essere annotati sull apposita scheda del registro dei controlli periodici (vedere punto 8). 4.4 Verifica generale La verifica generale consiste nella verifica complessiva dell efficienza degli apparecchi di sicurezza o dell alimentazione centralizzata (gruppo soccorritore) e del rispetto dei requisiti illuminotecnici di progetto mediante esecuzione delle seguenti operazioni: - apparecchi con batterie interne o con alimentazione centralizzata: a) verifica del grado d illuminamento di locali, percorsi, scale di sicurezza, ostacoli, ausiliari di sicurezza ecc. nel rispetto di quanto richiesto dall ambiente di installazione, dalla legislazione vigente e dalle norme di buona tecnica in vigore; b) verifica dell integrità e leggibilità dei segnali di sicurezza in relazione alle distanze di visibilità; c) verifica del degrado delle lampade o dei tubi fluorescenti (assenza di annerimento); d) verifica del numero e della tipologia degli apparecchi installati, con relativi dati di ubicazione e di prestazioni illuminotecniche (lumen) in conformità con il progetto originale; - gruppo soccorritore centralizzato: e) verifica del funzionamento del comando di spegnimento d emergenza del soccorritore in corrente alternata (c.a.) (pulsante a fungo); f) verifica della tensione d uscita in emergenza e del valore di carico; g) verifica del sistema di inibizione, se presente; h) verifica delle protezioni da cortocircuito e sovraccarico nel funzionamento in emergenza; i) verifica delle protezioni selettive. Le verifiche generali sopra indicate devono essere effettuate in conformità al punto 7 della CEI EN 50172, con frequenza almeno annuale (è consigliata una periodicità semestrale). Per l effettuazione di tutte le suddette verifiche si devono tenere in considerazione sia la legislazione vigente applicabile nella specifica situazione sia le specifiche fornite dal costruttore e/o installatore. Le eventuali anomalie riscontrate devono essere prontamente annotate ed eliminate, se è possibile con un azione correttiva immediata, altrimenti devono essere tempestivamente segnalate al responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Gli interventi devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata formazione e devono essere annotati sull apposita scheda del registro dei controlli periodici (vedere punto 8). U UNI-MILANO 4
7 5 MANUTEZIONE PERIODICA La manutenzione periodica consiste in una serie di operazioni programmate che consentono di mantenere gli apparecchi in condizioni di efficienza, far sì che l impianto esplichi le proprie funzioni di sicurezza nel tempo e di ridurre la probabilità che insorgano eventuali condizioni di guasto e/o pericolo, con particolare riferimento ai seguenti aspetti: - ripristino dell apparecchio nel caso non sia presente, nella posizione intesa secondo quanto previsto dalla legislazione vigente e secondo quanto inteso nel progetto del sistema; - rimozione degli oggetti o altro che possano in qualche modo compromettere l efficacia del dispositivo (per esempio arredi che impediscono la corretta illuminazione di attrezzature antincendio quali estintori); - ripristino dell apparecchio che evidenzi rotture della struttura o degrado della stessa tale da comprometterne la sicurezza della funzione e il rispetto delle prescrizioni di impianto; - ripristino dell apparecchio che evidenzi un guasto ovvero la non corretta funzionalità della sorgente di illuminazione e/o della batteria. Le seguenti operazioni di manutenzione periodica devono essere effettuate da personale autorizzato, in conformità alle indicazioni del costruttore: - apparecchi con batterie interne o con alimentazione centralizzata: a) esame generale dell intero impianto d illuminazione e segnalazione di sicurezza per la verifica dello stato di tutti i componenti; b) pulizia dei segnali indicanti le vie di esodo; c) pulizia dello schermo trasparente e dello schermo riflettente degli apparecchi; d) serraggio morsettiere e sistemi di aggancio; e) sostituzione delle lampade o dei tubi fluorescenti in caso di mancata funzionalità (accensione); f) sostituzione delle batterie in caso di mancata funzionalità (autonomia); - gruppo soccorritore centralizzato: g) serraggio morsettiere e connessioni; h) pulizia delle batterie ed ingrassaggio morsetti; i) pulizia delle griglie e delle ventole per il raffreddamento. Tutti gli interventi di manutenzione periodica devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata formazione e di conoscenze specifiche della manutenzione elettrica. Nella fase di manutenzione, tutte le operazioni effettuate devono far conservare agli apparecchi o al gruppo soccorritore la conformità all impianto originale. Gli interventi di manutenzione periodica e le azioni correttive devono essere annotati sul registro dei controlli periodici (vedere punto 8) in conformità alla legislazione vigente e al punto 7 della CEI EN 50172, con una frequenza semestrale (consigliata). U UNI-MILANO 5
8 6 REVISIONE Dopo un periodo di esercizio, dipendente dalle condizioni d uso e comunque non maggiori di 2 anni, deve essere previsto un processo di revisione che consiste nel verificare e rendere perfettamente efficienti i dispositivi che realizzano l impianto di illuminazione e segnalazione di sicurezza, tramite l effettuazione dei seguenti accertamenti e interventi: - apparecchi con batterie interne o con alimentazione centralizzata: a) sostituzione dello schermo trasparente o dello schermo riflettente di materia plastica degli apparecchi; b) sostituzione delle lampade o dei tubi fluorescenti; c) sostituzione delle batterie; d) aggiornamento hardware e/o software del circuito elettronico, con eventuale sostituzione; e) esame generale dell intero impianto d illuminazione e segnalazione di sicurezza per la verifica dello stato dei componenti quali cavi, interruttori, sezionatori, ecc. in conformità alla CEI 64-14; - gruppo soccorritore centralizzato: f) sostituzione del comando (pulsante a fungo) destinato ai Vigili del Fuoco per lo spegnimento di emergenza del gruppo soccorritore; g) sostituzione di parti soggette ad usura (filtro ventilazione, ecc.); h) aggiornamento hardware e software delle schede di controllo, con eventuali sostituzioni. Gli interventi di revisione devono essere eseguiti da personale qualificato in possesso di adeguata formazione e conoscenze specifiche della manutenzione elettrica. In fase di revisione, i ricambi utilizzati devono far conservare agli apparecchi o al gruppo soccorritore la conformità all impianto originale ed essere garantiti all utilizzatore a cura del manutentore. La frequenza degli interventi di revisione degli apparecchi di illuminazione e segnalazione di sicurezza deve essere di almeno 4 anni. Per gli apparecchi con funzionamento di tipo permanente (sempre accesi) deve essere prevista la sostituzione della sorgente luminosa e, ove del caso, della batteria ogni 2 anni. Gli interventi di revisione e le azioni correttive devono essere annotate sul registro dei controlli periodici (vedere punto 8). 7 COLLAUDO A seguito delle operazioni di manutenzione periodica deve essere verificata l efficacia dell intervento. La parte di impianto soggetta a manutenzione deve essere sottoposta ad un ciclo di ricarica di 48 h e quindi ad una fase di scarica controllata per verificare il rispetto dei dati nominali di prodotto (autonomia di prodotto). Questa fase deve essere compiuta cercando di ridurre al minimo il disagio derivante e quindi, possibilmente, quando i locali non sono occupati. 8 REGISTRO DEI CONTROLLI PERIODICI Il registro dei controlli periodici deve essere conforme alla legislazione vigente e redatto in conformità al punto 6.2 della CEI EN ("Log book") con una struttura tale da poterlo utilizzare per più interventi e per più anni. U UNI-MILANO 6
9 Sul registro devono essere riportate le seguenti informazioni: a) data di messa in funzione dell impianto di illuminazione di emergenza e documentazione tecnica relativa ad eventuali modifiche dello stesso; b) numero di matricola o altri estremi di identificazione del dispositivo di sicurezza; c) descrizione e caratteristiche del sistema di controllo automatico, se presente; d) ragione sociale, indirizzo completo e altri estremi di identificazione del manutentore; e) data di ogni verifica periodica ed intervento effettuato (mese/anno nel formato mm/aa); f) data e tipo di verifica, manutenzione o revisione effettuata; g) data e breve descrizione dei difetti riscontrati e dell azione correttiva effettuata; h) data e breve descrizione di ogni alterazione dell impianto di illuminazione di emergenza; i) firma leggibile del manutentore. Nota I documenti generati da sistemi dotati di controllo automatico (supporti fisici o informatici), quando presenti, possono sostituire i corrispondenti dati riportati sul registro dei controlli periodici [b), e), f) e g)]. Nell appendice A sono riportate le schede esemplificative del registro dei controlli periodici, suddivise per verifiche, manutenzione e revisione. U UNI-MILANO 7
10 APPENDICE A ESEMPI DI SCHEDE ESEMPLIFICATIVE DEL REGISTRO DEI CONTROLLI PERIODICI (informativa) APPARECCHI PER ILLUMINAZIONE E SEGNALAZIONE DI SICUREZZA Apparecchi per illuminazione: - Autoalimentati: N - Centralizzati: N - Di altro tipo (specificare quale): N Apparecchi per segnalazione: - Autoalimentati: N - Centralizzati: N - Di altro tipo (specificare quale): N IDENTIFICAZIONE DEGLI APPARECCHI DI SICUREZZA 1 Apparecchio N Matricola N Funzione Tipo di apparecchio Modalità di diagnosi Ubicazione 1 La numerazione degli apparecchi indicata nel presente schema deve corrispondere con quella riportata nelle planimetrie dell attività e nella segnaletica di sicurezza. U UNI-MILANO 8
11 VERIFICA DI FUNZIONAMENTO DEGLI APPARECCHI DI SICUREZZA Periodicità consigliata: 1 SETTIMANA Data Sorveglianza effettuata da (cognome, nome) Apparecchio N Anomalie riscontrate Azioni intraprese Data prossima verifica Firma U UNI-MILANO 9
12 VERIFICA DELL AUTONOMIA DEGLI APPARECCHI DI SICUREZZA Periodicità consigliata: 3 MESI Data intervento Controllo effettuato da (cognome, nome, ditta) Apparecchio N Inconvenienti riscontrati Provvedimenti adottati Data prossima verifica Firma U UNI-MILANO 10
13 VERIFICA GENERALE DEGLI APPARECCHI DI SICUREZZA Periodicità consigliata: 6 MESI Data intervento Intervento effettuato da (cognome, nome, ditta) Apparecchio N Inconvenienti riscontrati Provvedimenti Adottati Elenco delle parti sostituite Data prossima verifica Firma U UNI-MILANO 11
14 MANUTENZIONE DELL IMPIANTO E DEGLI APPARECCHI DI SICUREZZA Periodicità consigliata: 6 MESI Data intervento Intervento effettuato da (cognome, nome, ditta) Apparecchio N Inconvenienti riscontrati Provvedimenti adottati Elenco delle parti sostituite Data prossima verifica Firma U UNI-MILANO 12
15 REVISIONE DEGLI APPARECCHI DI SICUREZZA Periodicità consigliata: 4 ANNI Data intervento Intervento effettuato da (cognome, nome, ditta) Apparecchio N Inconvenienti riscontrati Provvedimenti adottati Elenco delle parti sostituite Data prossima verifica Firma U UNI-MILANO 13
16 APPENDICE B (informativa) RIFERIMENTI LEGISLATIVI Decreto Ministeriale 20 maggio 1992 N 569 "Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre" Art. 10 Gestione della sicurezza Art. 11 Piani di emergenza e istruzione di sicurezza Decreto Ministeriale 26 agosto 1992 Art. 12 Norme di esercizio "Norme di prevenzione incendi per l edilizia scolastica" Decreto Ministeriale 9 aprile 1994 "Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la costruzione e l esercizio delle attività turistico alberghiere" Art. 16 Registro dei controlli Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1995 N 418 "Regolamento concernente norme di sicurezza antincendio per gli edifici di interesse storico-artistico destinati a biblioteche ed archivi" Art. 10 Piani di intervento e istruzioni di sicurezza Decreto Ministeriale 18 marzo 1996 sportivi" Art. 19 Gestione della sicurezza "Norme di sicurezza per la costruzione e l esercizio degli impianti Decreto Ministeriale 19 agosto 1996 "Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e pubblico spettacolo" Art Registro della sicurezza antincendio Decreto Legislativo 19 settembre 1994 N 626 "Attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute del lavoratore sul luogo di lavoro pubblico e privato" Art. 2 Definizioni r) Regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, macchine ed impianti con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro" Allegato VI Controlli e manutenzione sulle misure di protezione antincendio U UNI-MILANO 14
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