REGOLAMENTO DIDATTICO DELLA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

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1 REGOLAMENTO DIDATTICO DELLA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SEZIONE IV REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA QUADRIENNALE IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Art. 20 Finalità del Regolamento Il Regolamento del Corso di Laurea disciplina il funzionamento degli Organi del Corso di Laurea, le loro competenze e procedure, nel rispetto delle norme statutarie e del Regolamento Generale di Ateneo. Art. 21 Caratteristiche generali del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Afferenza. Il Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria afferisce alla Facoltà di Scienze della Formazione; per il funzionamento del corso sono utilizzate le strutture dell Ateneo e, con il loro consenso, i professori e i ricercatori di tutte le Facoltà presso cui le necessarie competenze sono disponibili. Ai fini del conseguimento degli obiettivi formativi specifici, enunciati al comma 4 del presente articolo, il ricorso alla mutuazione degli insegnamenti attivati presso altri corsi di Studio è consentito, con delibera motivata dalle competenti strutture didattiche, per non più di un quarto degli insegnamenti attivati nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. Finalità. Il Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria ha lo scopo di preparare alla professione di insegnante nella scuola dell infanzia e nella scuola primaria. In riferimento alla Classificazione analitica per categorie di professioni dell Istat (2001), tali professioni corrispondono rispettivamente ai codici Insegnanti di scuole materne e Insegnanti elementari. L'esame di laurea comprensivo della valutazione delle attività di tirocinio previste dal relativo percorso formativo ha valore di esame di Stato e abilita all'insegnamento nella scuola primaria o nella scuola dell'infanzia, a seconda dell'indirizzo prescelto. Titoli e condizioni di Accesso. L'accesso al Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Quadriennale è a numero programmato previo superamento di una prova di ingresso regolata di anno in anno a livello nazionale con specifico decreto ministeriale. Per l'ammissione al test è necessario essere in possesso di diploma quinquennale di scuola media superiore o quadriennale con anno integrativo ai sensi dell'art. 1 Comma 1 Legge 910 dell'11 dicembre Dovranno sostenere il test anche i candidati laureati, coloro che intendono trasferirsi da altri atenei, i passaggi da altro Corso di Laurea o Facoltà dell'università degli Studi Roma Tre. Sono esonerati i trasferimenti in ingresso dal Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria di altri atenei, nonché i docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato alla data di entrata in vigore della Legge 370/1999 nelle scuole materne ed elementari in possesso di un titolo di istruzione secondario quadriennale. A tali categorie è concesso l'accesso diretto anche in sovrannumero. Durata. La durata del Corso è di quattro anni, articolati in un primo biennio comune ed in un secondo biennio di indirizzo (scuola dell infanzia e scuola primaria). Il tirocinio è attivato fin dal primo anno. La scelta dell indirizzo viene effettuata dallo studente al terzo anno di corso. 1

2 Previa presentazione di istanza al Consiglio del Corso di Laurea è possibile ottenere il cambio di indirizzo. In tal caso lo studente perderà tutte le attività sostenute nell ambito dell Offerta formativa dell indirizzo lasciato. Chi ha conseguito la laurea in uno dei due indirizzi può conseguire la laurea nell'altro indirizzo integrando la formazione in non più di due semestri e viene iscritto al IV anno di corso. Obiettivi formativi. Costituisce obiettivo formativo del Corso il seguente insieme di attitudini e di competenze caratterizzanti il profilo professionale dell insegnante: a) possedere adeguate conoscenze nell ambito dei settori disciplinari di propria competenza, anche con riferimento agli aspetti storici ed epistemologici: b) ascoltare, osservare e comprendere gli allievi durante lo svolgimento delle attività formative, assumendo consapevolmente e collegialmente i loro bisogni formativi e psicosociali al fine di promuovere la costruzione dell identità personale, femminile e maschile, insieme all auto-orientamento; c) esercitare le proprie funzioni in stretta collaborazione con i propri colleghi, le famiglie, le autorità scolastiche, le agenzie formative, produttive e rappresentative del territorio; d) inquadrare, con mentalità aperta alla critica ed all interazione culturale le proprie competenze disciplinare nei diversi contesti educativi; e) continuare a sviluppare ed approfondire le proprie conoscenze e le proprie competenze professionali, con permanente attenzione alle nuove acquisizioni scientifiche; f) rendere significative, sistematiche, complesse e motivanti le attività didattiche attraverso una progettazione curriculare flessibile che includa decisioni rispetto ad obiettivi, aree di conoscenze e metodi didattici; g) rendere gli allievi partecipi del dominio di conoscenza e di esperienza in cui operano, in modo adeguato alla professione scolastica, alla specificità dei contenuti ed alla interrelazione contenuti-metodi, come pure all integrazione con altre aree formative; h) organizzare il tempo, lo spazio, i materiali (anche multimediali) e le tecnologie didattiche per fare della scuola un ambiente per l apprendimento di ciascuno e di tutti; i) gestire la comunicazione con gli allievi e l interazione tra loro come strumenti essenziali per la costruzione di atteggiamenti, abilità, esperienze e conoscenze e per l arricchimento del piacere di esprimersi e di apprendere e della fiducia nel poter acquisire nuove conoscenze; l) promuovere l innovazione nella scuola, anche in collaborazione con altre scuole e con il mondo del lavoro; m) verificare e valutare, anche attraverso gli strumenti docimologici più aggiornati le attività di insegnamento-apprendimento e l attività complessiva della scuola; n) assumere il proprio ruolo sociale nel quadro dell autonomia della scuola, nella consapevolezza dei doveri e dei diritti dell insegnante e delle relative problematiche organizzative e con attenzione alla realtà civile e culturale (italiana ed europea) in cui essa opera, alle necessarie aperture interetniche, nonché alle specifiche problematiche dell insegnamento ad allievi di cultura, lingua e nazionalità non italiana; Contenuti qualificanti. Secondo quanto recitano i criteri generali, i contenuti qualificanti riguardano l area della formazione per la funzione docente, che comprende attività didattiche finalizzate all acquisizione delle necessarie attitudini e competenze nel campo pedagogico, metodologicodidattico, psicologico, socio-antropologico, igienico-medico, nonché relative all integrazione scolastica per allievi in situazione di handicap e l area dei contenuti dell insegnamento primario che, tenendo conto dei programmi e degli orientamenti didattici della scuola materna e della scuola elementare, comprende attività didattiche finalizzate all acquisizione di attitudini e competenze in relazione ai fondamenti disciplinari ed alle capacità operative nei campi linguistico-letterario, matematico-informatico, delle scienze fisiche, naturali ed ambientali, della musica e della 2

3 comunicazione sonora, delle scienze motorie, delle lingue moderne, storico-geografico-sociale, del disegno e di altre arti figurative. Art. 22 Attività didattiche, prove di valutazione, attribuzione dei crediti ed esame finale per il conseguimento del titolo Le attività didattiche e le procedure di verifica e di valutazione del rendimento sono programmate collegialmente e sono condotte dai docenti in maniera coordinata. Attività didattiche. L Offerta Formativa del Corso di Laurea si compone di 4 aree disciplinari: Area socio-psico-pedagogica; Area linguistico-espressiva, storico-geografica; Area matematicoscientifica, igienico-medica; Area psico-motoria. Le attività didattiche del Corso sono così articolate: 30 insegnamenti, 16 laboratori e 400 ore di tirocinio. Gli insegnamenti sono suddivisi in 20 annualità a loro volta ripartite in 20 semestralità per biennio, (alcune annualità sono suddivise in semestri, secondo specifiche indicazioni fornite). La frequenza delle lezioni non è obbligatoria. I laboratori hanno frequenza obbligatoria e prevedono un massimo di assenza pari ad un terzo del totale delle ore. Sono così articolati: 5 laboratori al I anno; 3 laboratori al II anno; 4 laboratori al III anno; 4 laboratori al IV anno. Per quanto attiene la frequenza delle attività laboratoriali si specifica quanto segue: a) ciascun laboratorio ha la frequenza obbligatoria di 16 ore di lezione, di cui fino ad un massimo di 6 ore a distanza b) per ogni insegnamento è possibile sostenere fino a 1 laboratorio per semestralità; c) gli studenti possono scegliere i laboratori esclusivamente nell ambito degli insegnamenti del proprio anno di corso e degli anni antecedenti, e degli insegnamenti del proprio indirizzo; d) gli studenti possono iscriversi fino a un numero massimo di 5 laboratori se iscritti al 1 anno e di 6 laboratori se iscritti agli anni successivi; e) la prenotazione e l iscrizione ai laboratori deve essere effettuata esclusivamente tramite la piattaforma dedicata inserita nel nuovo sito del Corso di Laurea ( lo studente che non intenda frequentare il laboratorio per il quale si è prenotato è tenuto a dare immediata revoca della prenotazione. Le attività di tirocinio caratterizzano l innovazione didattica del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. Sono previste fin dal primo anno e si svolgono in forma indiretta e in forma diretta nelle istituzioni scolastiche accoglienti della Regione Lazio. Il monte ore è così distribuito: 80 nel I anno di corso, 100 nel II, 100 nel III e 120 nel IV. Il calendario delle attività didattiche, inerenti lo svolgimento delle lezioni, dei laboratori, e del tirocinio indiretto si conforma al Calendario accademico e al calendario della Facoltà, con sola esclusione della sessione straordinaria per il mese di aprile, cui il Corso di Laurea non aderisce, e della sessione estiva di esami che contempla tre appelli per ogni insegnamento. Le attività del tirocinio diretto saranno svolte dagli studenti dei vari anni di corso durante i mesi di gennaio, maggio e ottobre secondo le indicazioni fornite dal Servizio del Tirocinio e dalle scuole accoglienti. Il calendario delle sessioni di laurea si conforma per quanto possibile al Calendario della Facoltà in funzione delle disponibilità indicate dal M.I.U.R. per lo svolgimento delle stesse Procedure di valutazione e attribuzione dei crediti. La valutazione è effettuata con modalità diverse a seconda della specificità delle esperienze formative. Possono, infatti, essere utilizzate: prove scritte; risposte a questionari con domande aperte o chiuse ; saggi brevi; esercitazioni ed elaborati personali; prove di idoneità; esami orali con verifica di idoneità e/o con valutazioni in 3

4 trentesimi. Altre forme di valutazione possono essere introdotte dai docenti e dai tutor in rapporto alle esperienze condotte. La valutazione degli esami è così strutturata: 24 esami con voto in trentesimi; 6 esami con giudizio di idoneità. La valutazione dei laboratori e delle attività di tirocinio è espressa con giudizio di idoneità. Tutte le attività inerenti il Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dovranno essere verbalizzate nella prima sessione utile di riferimento. Salvo documentata motivazione, su cui il Consiglio del CdL sarà chiamato a pronunciarsi singolarmente, le attività non verbalizzate nei suddetti periodi saranno perse. In conformità al sistema di attribuzione dei Crediti Formativi Universitari ETCS, adottato dalla Facoltà di Scienze della Formazione, nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria che prevede complessivamente il conseguimento di 240 CFU per l ammissione all esame di laurea ad un corso annuale di lezioni sono attribuiti 8 crediti, ad un corso semestrale 4 crediti e alle attività di laboratorio 2 crediti. Alle attività del tirocinio sono, invece, attribuiti 10 crediti per il tirocinio del I anno, 12 crediti ciascuno per quello del II e del III anno, 14 crediti per quelli del IV anno. Esame finale per il conseguimento del titolo. Per il rilascio del diploma di laurea ogni studente è tenuto ad elaborare e a discutere una relazione finale relativa ai laboratori seguiti e al tirocinio svolto. La tesi di laurea è facoltativa e gli studenti che scelgono di elaborarla sono esonerati dal sostenere 2 esami semestrali con voto di idoneità e 1 laboratorio per complessivi 10 crediti fra le discipline del IV anno. La tesi verrà discussa contestualmente alla relazione finale. Ai fini della valutazione complessiva la media delle votazioni degli esami per la discussione della tesi di laurea è calcolata sui ventiquattro esami con voto previsti dall ordinamento didattico. Le idoneità valgono esclusivamente ai fini del numero delle semestralità o annualità d esame e del computo dei crediti. Laboratori e tirocini valgono solo ai fini del computo dei crediti. La discussione della tesi non comporta attribuzione di punteggio aggiuntivo. Art. 23 Qualifica per l attività di sostegno. Il diploma di laurea può costituire titolo anche per l attività didattica di sostegno ai sensi dell art. 14 comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modificazioni. Possono avvalersi delle 400 ore aggiuntive per il sostegno gli studenti iscritti al secondo biennio del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria e tutti coloro che abbiano conseguito la laurea in Scienze della Formazione Primaria presso l Università degli Studi Roma Tre o presso altro Ateneo. Gli studenti che abbiano conseguito la Laurea in Scienze della formazione primaria presso l Università degli Studi Roma Tre, qualora non abbiano terminato le attività di sostegno iniziate nel corso degli studi, potranno conseguire post lauream il titolo relativo al sostegno. Il titolo per il sostegno non può essere conseguito antecedentemente al titolo di laurea in Scienze della Formazione Primaria, ma solo contestualmente o posteriormente ad esso. Nel caso in cui lo studente intenda conseguire il titolo per il sostegno in modalità post-lauream, potrà immatricolarsi alle attività formative aggiuntive per il sostegno conseguendo il titolo in non più di due semestri. Gli iscritti a Scienze della Formazione Primaria per il conseguimento del secondo indirizzo di insegnamento in possesso del titolo per il sostegno per il primo indirizzo conseguito, devono integrare il curricolo delle attività formative aggiuntive con lo svolgimento di n. 50 ore di tirocinio diretto e della relazione. 4

5 Le attività formative si articolano in 6 discipline, 6 laboratori, 100 ore di tirocinio indiretto e diretto nelle istituzioni scolastiche accoglienti della Regione Lazio. Tali attività sono tutte a carattere obbligatorio e prevedono un massimo di assenza pari ad un terzo del totale delle ore. Per la valutazione e l attribuzione dei crediti si fanno salve le disposizioni relative alle attività curriculari. È prevista la stesura obbligatoria di una relazione finale. Per l accredito delle 400 ore, oltre ad avere effettuato tutte le esperienze proposte, è necessario avere ottenuto la valutazione positiva sulla propria relazione finale da parte del docente relatore e del supervisore di tirocinio con cui lo studente ha concordato l elaborato, che sarà discusso in occasione delle sedute ordinarie di laurea. Art. 24 Piani degli Studi Gli studenti sono tenuti alla presentazione del Piano degli Studi per ciascuno degli anni regolari di corso. I piani di studio individuali possono essere presentati entro il mese di dicembre di ogni anno accademico Per coloro che abbiano richiesto e ottenuto il riconoscimento della carriera pregressa a partire dall a.a. 2005/2006 la delibera di riconoscimento ha valore di Piano degli Studi personalizzato. Per la presentazione del Piano degli Studi e delle relative rettifiche lo studente è tenuto a compilare e consegnare la modulistica appositamente predisposta reperibile presso la bacheca elettronica della Segreteria Didattica. Per ciascuno degli anni di corso lo studente ha il diritto di aderire a programmazioni didattiche successive a quella dell anno accademico di immatricolazione. In applicazione della normativa vigente si ricorda che gli studenti FUORI CORSO sono obbligati a seguire l Offerta statutaria, senza possibilità di modificare il Piano degli Studi e di effettuare sostituzioni. Lo studente in corso o ripetente ha il diritto di personalizzare il Piano degli Studi. Per la definizione di studente fuori corso e di studente ripetente si rinvia al R.D. del 4 giugno 1938, n Ai sensi dell art. 3 comma 4 lett. c) D.M. 26/05/98 si intende per personalizzazione del percorso formativo la sostituzione fino ad un massimo di n. 3 insegnamenti semestrali di indirizzo nell arco del secondo biennio. La tipologia dell insegnamento sostitutivo (Esame/Idoneità) deve corrispondere alla tipologia dell insegnamento sostituito. Le discipline sostitutive possono essere scelte dallo studente all interno della programmazione didattica dei Corsi di Studio e dei Corsi di Laurea Magistrale della Facoltà di Scienze della Formazione nonché dal Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (ad esclusione degli insegnamenti previsti nella programmazione didattica dell indirizzo non optato). In caso di esame sostitutivo cui sia attribuito un numero di CFU superiore, il Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria computerà il valore di CFU attribuito alla disciplina sostituita (4 CFU). Gli insegnamenti sostitutivi presi dai Corsi di Studio della Facoltà non devono essere presenti nella offerta didattica 2009/2010 di Scienze della Formazione Primaria. E diritto dello studente in corso o ripetente procedere alla rettifica dei Piani di Studio precedentemente presentati e approvati. I Piani di Studio precedentemente approvati possono essere rettificati una sola volta nell arco della carriera ed esclusivamente nei seguenti casi: a) per utilizzare, pienamente o parzialmente, le 3 sostituzioni di cui al punto 7; b) per modificare la propria opzione in merito alla tesi di laurea 5

6 Lo studente che abbia nel proprio Piano degli Studi discipline disattivate rispetto alla programmazione vigente, dovrà sostenere al posto dell esame disattivato un esame preso dalla programmazione in corso, secondo la medesima tipologia (Esame con voto/idoneità; Annualità/Semestralità) e la medesima area disciplinare di appartenenza. Inoltre, la disciplina sostitutiva prescelta non dovrà essere già prevista nel Piano degli Studi. Il Piano degli Studi per il conseguimento del II indirizzo è costituito di 60 CFU, così articolati: a) 36 CFU di esami semestrali (corrispondenti a 9 esami semestrali di cui 6 con voto e 3 con idoneità); b) 8 CFU di laboratori (corrispondenti a n. 4 da sostenere a scelta dello studente senza vincolo di area); c) 16 CFU di attività di tirocinio Ai fini esclusivi della compilazione del Piano degli Studi II indirizzo i seguenti esami possono essere considerati come esame con votazione in trentesimi o come esame con votazione di idoneità: Grammatica italiana Letteratura italiana Lingua inglese II Pedagogia della cittadinanza e della convivenza civile Per il conseguimento del titolo di Laurea la discussione della Relazione Finale di tirocinio e dell eventuale Tesi di Laurea vale il regolamento del Corso di Laurea. Il percorso formativo conta 9 esami semestrali, di cui 6 con voto e 3 con idoneità secondo il seguente schema: Totale esami 9 (6 con voto + 3 idoneità) Distribuzione 7 fra quelli presenti nell O.F. del C.d.L. Indirizzo ELEMENTARE 1 nell Area Socio- Psico-Pedagogica + 6 nell Area disciplinare 2 fra quelli presenti nell O. F. di Facoltà Indirizzo INFANZIA 5 nell Area Socio-Psico- Pedagogica + 1 nell Area disciplinare + 1 nell Area igienico-medicosanitaria Tutti gli esami inseriti nel Piano degli Studi non devono essere presenti tra gli esami sostenuti e/o convalidati per il conseguimento del I indirizzo. Lo studente in possesso di un titolo pregresso diverso dal titolo conseguito per il primo indirizzo di Scienze della Formazione Primaria ha diritto alla convalida degli esami precedentemente sostenuti. Ai fini della convalida sarà applicato il criterio della corrispondenza nominale fra le discipline precedentemente sostenute e quelle presenti nel Piano degli Studi per il conseguimento del secondo indirizzo di Scienze della Formazione Primaria. Art. 25 Riconoscimento delle carriere pregresse Il riconoscimento della carriera pregressa è un diritto di cui lo studente si avvale solo facendone richiesta (al Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria). Per presentare la domanda di riconoscimento della carriera pregressa è necessario essere immatricolati nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dell Università degli Studi Roma Tre. Il riconoscimento della carriera pregressa può essere richiesto una sola volta durante l intera carriera nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria. 6

7 La domanda per il riconoscimento della carriera pregressa è valida se presentata secondo le modalità indicate dal Corso di Laurea ( I cittadini extracomunitari residenti all estero debbono produrre un certificato di conoscenza della lingua italiana rilasciato dalle autorità competenti. Ai fini del riconoscimento, sono validi il diploma di laurea triennale, il diploma di laurea magistrale, il diploma di laurea di Vecchio Ordinamento e tutti i titoli ad essi equiparati ai sensi della L. 148/2002. Ai fini del riconoscimento degli esami dell area dell integrazione, è valido il titolo biennale di specializzazione per le attività di sostegno conseguito presso un ente riconosciuto. In questo caso, saranno convalidate le discipline di Pedagogia speciale 1-2 e Didattica speciale 1-2 con i rispettivi Laboratori (per un totale di 24 CFU). Sono esclusi dal riconoscimento i corsi abilitanti e i titoli non rilasciati da struttura universitaria o ente equiparato. Per il riconoscimento degli esami della carriera pregressa si applicano due criteri: il riconoscimento per equivalenza; il riconoscimento per sostituzione. Dal riconoscimento per equivalenza deriva il diritto di riconoscimento di tutti gli esami precedenti in comune con l intera Offerta Formativa del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria a seconda dell indirizzo optato, considerando in comune tutti gli esami equivalenti per settore scientifico-disciplinare e per peso (espresso in CFU). Nel caso in cui un esame pregresso sia equivalente a più di una disciplina, è riconosciuto al posto della disciplina più simile (es.: denominazione identica o simile). Nel caso in cui, per una stessa disciplina, si disponga di più di un esame riconoscibile, il richiedente ha facoltà di scelta nel rispetto della propedeuticità. Un esame è riconosciuto se ha un peso almeno pari a quello della disciplina di Scienze della Formazione Primaria o la durata minima di 1 semestre (1 semestre = 30 h. lezione frontale). Un esame semestrale (= 30 h. lezione frontale) può essere riconosciuto solo per 4 CFU per un esame semestrale dell Offerta Formativa di Scienze della Formazione Primaria e solo per 4/8 CFU per un esame annuale, anche nei casi in cui il peso nel corso di provenienza possa essere superiore. Dal riconoscimento per sostituzione deriva il diritto al riconoscimento di 3 semestralità a scelta dello studente riconosciute in sostituzione di 3 esami semestrali del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria selezionati fra gli insegnamenti di indirizzo a prescindere dal Corso di Laurea di provenienza. Gli esami pregressi convalidati si computano ai fini della media, salvo che per quegli insegnamenti dell Offerta formativa di Scienze della Formazione Primaria con sola idoneità. In caso di riconoscimento di un esame pregresso senza voto (i.e. con sola idoneità) al posto di un esame con voto nell Offerta formativa di Scienze della Formazione Primaria, il voto assegnato è quello minimo (es.: 18/30). Per gli studenti immatricolati dall a.a. 2010/2011 le sostituzioni indicate sono modificabili una sola volta nell arco della carriera. Il percorso formativo delle attività aggiuntive per il sostegno non è passibile di abbreviazione di carriera. Lo studente in possesso di titolo universitario ha il diritto di fare domanda di iscrizione al 2 anno di corso. Gli ammessi al 2 anno sono esonerati da tutti i laboratori del 1 anno (= 5). L ammissione al 2 anno determina un piano personalizzato delle attività di tirocinio del 1 anno (da concordare con i Supervisori del Tirocinio). Lo studente che effettua trasferimento o passaggio è iscritto al 1 anno di corso ed ha diritto al riconoscimento dei soli esami equivalenti. Sono esclusi dal riconoscimento i laboratori e i tirocini sostenuti presso Corsi di Laurea diversi da quello in Scienze della Formazione Primaria, in cui tali attività dovranno essere sostenute per intero. 7

8 Il trasferimento da altro CdL in Scienze della Formazione Primaria dà diritto al riconoscimento di tutti gli esami già sostenuti (non necessariamente di quelli convalidati a seguito di un precedente riconoscimento di titoli pregressi) e al mantenimento dell anno di iscrizione di provenienza. Per il riconoscimento di tirocini e laboratori, è necessario produrne la certificazione, con la specificazione delle attività e dei CFU. Art. 26 Tutorato Gli studenti del Corso di Laurea possono avvalersi dei servizi di tutorato istituiti a livello di Facoltà e in particolare del: Servizio di Tutorato per l accoglienza delle matricole (STUM), finalizzato a facilitare l inserimento attivo degli studenti immatricolati nei corsi di studio, migliorare l accessibilità alle informazioni utili e garantire un sostegno nel percorso universitario; Servizio di Tutorato didattico (STUDI), che svolge attività di tipo integrativo, propedeutico e di assolvimento degli obblighi formativi aggiuntivi ed è articolato in un gruppo assistenza tesi (volto a offrire consulenza al lavoro di ricerca, di impostazione progettuale e di scrittura per le tesi di laurea) e un gruppo per le attività formative online; Servizio di Tutorato per studenti con disabilità, volto a rispondere alle esigenze didattiche degli studenti con disabilità, attraverso l intervento di un counsellor e di tutor per informare, orientare e individuare strategie personalizzate per gli studenti con disabilità. Art. 27 Consiglio di Corso di Laurea Il Consiglio di Corso di Laurea è composto: dai docenti afferenti compresi i docenti fuori ruolo, che svolgono la propria attività didattica nell ambito del Corso di Laurea; dai docenti di altri corsi di studio e/o non afferenti che svolgono la propria attività didattica nell ambito del Corso di Laurea; dai docenti a contratto; dai dirigenti scolastici del M.P.I. in servizio presso il Corso di Laurea in qualità di supervisori per le attività di tirocinio; da un rappresentate del personale tecnico-amministrativo; da una rappresentanza degli studenti stabilita in base allo Statuto d Ateneo. Le rappresentanze di cui al comma precedente sono elette secondo le modalità stabilite dal Regolamento Generale d Ateneo. tutti i membri del Consiglio hanno diritto di partecipare alle riunioni ad hanno diritto di voto. Art. 28 Funzioni del Consiglio del Corso di Laurea È competenza del Consiglio dei Corso di Laurea: a) proporre il piano di studio ufficiale; b) approvare i piani di studio individuali; c) organizzare i servizi di orientamento e tutorato; d) formulare al Consiglio di Facoltà: a) proposte concernenti i piani di sviluppo anche con riguardo ai posti di professore e ricercatore; b) proposte concernenti le risorse finanziarie e di personale tecnico-amministrativo per il funzionamento del Corso di Laurea; 8

9 c) pareri sulla destinazione e le modalità di copertura dei posti di professore e ricercatore; d) proposte per le coperture di insegnamenti con affidamenti e supplenze; e) pareri sulla concessione ai professori di ruolo ed ai ricercatori dell autorizzazione a fruire di periodi di esclusiva attività di ricerca o di congedo. Al fine di assicurare i mezzi ordinari per il funzionamento interno e la promozione di iniziative didattiche, formula piani di utilizzo degli appositi fondi assegnati dalla Facoltà e destinati a ripartizione proporzionale in relazione alla quantità e alla tipologia del servizio didattico svolto; Altre funzioni: determina il numero di studenti che possono essere immatricolati, tenendo conto della programmazione nazionale; organizza il sistema dei crediti didattici; determina le modalità degli obblighi di frequenza delle attività didattiche; definisce le attività di laboratorio, le escursioni didattiche, le attività pratiche e di tirocinio con relative nomine dei coordinatori e dei supervisori del tirocinio stesso; propone agli organi competenti l istituzione e l attivazione di corsi di dottorato di ricerca, di corsi di scuole di specializzazione, di corsi di perfezionamento, di corsi di aggiornamento, di corsi orientamento e di ogni altro corso o iniziativa didattica consentiti dalle norme vigenti. Art. 29 Modalità di funzionamento del Consiglio di Corso di Laurea La convocazione dei consiglieri per le sedute ordinarie deve essere fatta con avviso scritto almeno cinque giorni prima dell adunanza, con l indicazione dell Ordine del Giorno, salvo casi di urgenza con convocazione fatta pervenire con almeno quarantotto ore di preavviso. La frequenza delle sedute viene determinata in un minimo di cinque adunanze nel corso dell Anno Accademico. Per la validità delle sedute e delle delibere è richiesta la presenza e il consenso della metà più uno, con arrotondamento in difetto, dei Consiglieri aventi titolo, con espresso riferimento allo Statuto di Ateneo. Il numero legale delle riunioni di Consiglio viene calcolato sulla base degli afferenti, fermo restando quanto stabilito dall Art. 7, comma 7 del presente Regolamento. L Ordine del Giorno è stabilito dal Presidente e deve espressamente indicare le delibere da assumere con maggioranza qualificata. Nell Ordine del Giorno devono essere anche inseriti gli argomenti la cui richiesta sia stata sottoscritta da almeno un quinto e comunque non meno di otto dei membri del collegio. Il Segretario Verbalizzante viene designato all inizio di ciascun Anno Accademico tra e dai componenti del Consiglio stesso, aventi titolo. Dell attività della seduta di Consiglio deve essere redatto, in modo sintetico, processo verbale e l esito delle delibere. I membri in Consiglio che intendono registrare a verbale il loro intervento letterale sono tenuti a redigere ed a leggere un testo scritto ed a consegnarlo al Segretario verbalizzante prima del termine della seduta. I verbali, sottoscritti dal Presidente e dal Segretario, saranno approvati o modificati nelle seduta successiva del Consiglio ed esposti all Albo del Corso di Laurea, salvo nei casi in cui, per motivi di urgenza, il Consiglio decida di approvare, seduta stante, l intero verbale o parti di esso. Nel rispetto della normativa vigente, tutti i verbali ed i resoconti sono pubblici. Gli interessati possono chiedere, motivatamente e con domanda scritta, copia autentica di estratti di verbale delle sedute del Consiglio. Il Consiglio del Corso di Laurea prevede la costituzione delle seguenti Commissioni: a) Commissione per la programmazione didattica b) Commissione laboratori c) Commissione per i piani di studio d) Commissione per il tirocinio e) Commissione per i titoli pregressi 9

10 Art. 30 Votazioni Il diritto di voto è regolato nel modo seguente: - per le delibere che riguardano i professori ordinari (prima fascia), hanno diritto di volto solo i professori di ruolo e fuori ruolo di prima fascia; - per le delibere che riguardano i professori associati (seconda fascia), hanno diritto di volto solo i professori di ruolo e fuori ruolo; - per le delibere che riguardano i ricercatori, hanno diritto di voto solo i professori di ruolo, fuori ruolo ed i ricercatori. Le delibere sono prese a maggioranza assoluta dei presenti, salvo quando sia diversamente disposto. In caso di parità, prevale il voto del Presidente. Qualora una delibera debba essere adottata con la maggioranza assoluta o qualificata dei componenti l'organo, si tiene conto dei professori di ruolo e dei docenti in aspettativa obbligatoria per situazioni di incompatibilità o in alternanza ex art. 17 D.P.R. 328/80, soltanto se intervengono all'adunanza. Nessuno può prendere parte al voto sulle questioni che lo riguardano personalmente o che riguardino suoi parenti od affini entro il quarto grado. Art. 31 Presidente Al Presidente del Consiglio di Corso di Laurea spetta: a) convocare e presiedere il Consiglio; b) curare l'esecuzione delle delibere del Consiglio; c) vigilare sul regolare svolgimento delle attività didattiche e relativi esami di profitto; d) esercitare le altre funzioni che gli sono attribuite dallo Statuto e dal Regolamento Generale di Ateneo. Nei sei mesi precedenti la scadenza del mandato del Presidente di Corso di Laurea, sono indette le elezioni da parte del Decano dei professori di ruolo, il Presidente del Consiglio di Corso di Laurea è eletto dal Consiglio fra i professori di ruolo a tempo pieno che ne fanno parte, con le stesse modalità di elezione del Preside di Facoltà, ed è nominato con Decreto del Rettore. Il suo mandato decorre dall'inizio dell'anno Accademico. La carica del Presidente dura quattro anni. Per quanto concerne le limitazioni e la rieleggibilità del Presidente, questo Regolamento si attiene a quanto previsto dalle norme e dallo Statuto di Ateneo. In caso di interruzione del mandato di Presidente di Corso di Laurea, la durata del mandato del nuovo eletto è ridotto, rispetto a quella prevista dallo Statuto, della frazione di un anno necessaria per far coincidere il termine del mandato con l'anno Accademico. Il Presidente del Corso di Laurea può delegare l'esercizio delle proprie funzioni a professori del suo Corso di Laurea. Art. 32 Approvazione e modifica del Regolamento del Corso di Laurea Per l'approvazione e le modifiche del Regolamento ci si attiene a quanto disposto dallo Statuto dell'università degli Studi Roma Tre. Art. 33 Entrata in vigore del Regolamento del Corso di Laurea Per l'entrata in vigore del Regolamento del Corso di Laurea ci si attiene a quanto disposto dallo Statuto di Ateneo. 10

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