Provvedimenti paesaggistici inseriti in MAPEL

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1 M A P E L BILANCIO

2 L applicativo MAPEL è online da ormai tre anni (sottoscritto il 29 gennaio 2014 il protocollo con il MIBACT) ed i risultati che ci si attendeva, rispetto alla dematerializzazione della trasmissione dei provvedimenti paesaggistici rilasciati dagli Enti locali lombardi, sono tangibili: dal 1 febbraio 2014 sono stati inseriti in MAPEL complessivamente circa provvedimenti paesaggistici. Ad oggi la stragrande maggioranza dei provvedimenti rilasciati dagli enti locali vengono inseriti in MAPEL ( provvedimenti paesaggistici nel corso del 2016) anche se rimane una sorta di residuo inerziale che ha determinato, nel corso dell anno 2016, la trasmissione al protocollo di Regione Lombardia (sia in formato cartaceo che elettronico) di circa provvedimenti paesaggistici (700 nel primo semestre e 300 nel secondo semestre). Quest ultimo dato è in costante diminuzione considerato che nel 2015 erano pervenuti al protocollo regionale circa provvedimenti mentre erano stati oltre quelli pervenuti nel corso dell anno 2011 (prima di MAPEL). E stato invece azzerato l invio dei report trimestrali dei provvedimenti rilasciati (previsto dall art. 146, comma 13 del D. Lgs. 42/2004) poiché questa funzione statistica, automatica in MAPEL, consente di rendere assolutamente superfluo tale invio. Anche per il 2017 proseguirà l attività nei confronti degli enti locali (tramite un azione di moral suasion ) affinché i provvedimenti paesaggistici rilasciati non vengano trasmessi al protocollo di Regione Lombardia ed alle Soprintendenze ma inseriti in MAPEL. Nelle figure e tabelle alle pagine seguenti sono illustrati i dati disaggregati illustrati per ente che rilascia il provvedimento, tipo di provvedimento paesaggistico e tipologia di opera; inoltre sono forniti alcuni dati relativi agli enti idonei, alle Commissioni paesaggio istituite in Regione Lombardia ed alle attività di verifica/monitoraggio dei provvedimenti paesaggistici rilasciati dagli enti locali. Rispetto agli attuali 1527 comuni lombardi (dato aggiornato al ) ben 1272 sono idonei all esercizio delle funzioni paesaggistiche e, di questi, 328 esercitano tale funzione in forma convenzionata o associata. Sul tema della attribuzione dell idoneità paesaggistica agli enti locali, anche in base alla esperienza concreta condotta sul campo delle istruttorie per attribuire tale idoneità, i dati forniscono alcuni elementi di utile riflessione per migliorare l azione di Regione Lombardia in materia paesaggistica. 2

3 Provvedimenti paesaggistici inseriti in MAPEL Dai dati inseriti in MAPEL (estratti al ) risulta che dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016 sono stati rilasciati dagli enti locali lombardi n provvedimenti paesaggistici, così suddivisi: Amministrazioni comunali ,33 % Unione di Comuni 96 0,69 % Parchi regionali ,75 % Comunità montane 376 2,72 % Amministrazioni provinciali 446 3,23 % Amministrazione regionale 38 0,27 % TOTALE ,00 % Il dato 2016 conferma sostanzialmente i numeri dell anno precedente sia in termini numerici ( i provvedimenti inseriti nel 2015) che in relazione alle percentuali disaggregate per enti.. Tipologia di ente. I Comuni sono quelli che hanno inserito in MAPEL il maggior numero di provvedimenti (82%), seguiti dai Parchi (11%). Anche in questo caso sono sostanzialmente confermati i dati dello scorso anno che, per i diversi enti, si attestavano sulle medesime percentuali. Fra gli enti che hanno inserito in MAPEL una grande quantità di provvedimenti si segnalano i comuni di Vigevano (501), Milano (479), Castiglione delle Stiviere (243), Desenzano del Garda (202), Somma Lombardo (189), Merate (170), Sesto Calende (167), Magenta (164), Gallarate (160), Brescia (153), Como (151) ed i Parchi regionali Valle del Lambro (232), Valle del Ticino (175) e dei Colli di Bergamo (139). I dati disaggregati per tipologia di ente locale (province, parchi e comunità montane) sono illustrati nei grafi seguenti: le percentuali relative al 2016 confermano sostanzialmente i dati percentuali dello scorso anno per i diversi enti. 3

4 Fra le province (totale provvedimenti n. 446) quelle maggiormente attive sono Mantova (23%), Città metropolitana di Milano (19%) e Como (15%), seguite da Bergamo (10%) e Brescia (8%). Per quanto riguarda i parchi regionali (totale provvedimenti n ) oltre la metà dei provvedimenti inseriti in MAPEL (53%) sono ascrivibili a 5 parchi: Valle del Lambro (16%), Valle del Ticino (12%), Colli Bergamo (9%), Mincio (9%) e Agricolo Sud Milano (7%). Il resto è suddiviso tra i rimanenti 17 parchi regionali.. 4

5 Infine il dato relativo alle comunità montane (totale provvedimenti n. 376): circa il 60% dei provvedimenti sono stati inseriti dalle comunità del Parco Alto Garda Bresciano (33%), della Valle Sabbia (14%) e della Valle Camonica (10%). Il resto è suddiviso tra le rimanenti comunità montane fra le quali si segnalano, con una percentuale corrispondente al 7% del totale, le comunità della Valtellina di Morbegno, dei Laghi bergamaschi e della Valsassina, Valvarrone, Val d Esino e Riviera. Il dato rispetto alle Unioni di comuni non segnala per il 2016 particolari elementi di attenzione stante che le Unioni idonee accreditate a MAPEL erano solamente sette e di queste solo tre (Unione Comuni Lombarda Della Valletta, Unione Comuni della Presolana, Unione Comuni Sud- Est Milano Parco dell'addetta) hanno rilasciato ed inserito provvedimenti in MAPEL. Nel corso del 2016 (da settembre a dicembre) sono state dichiarate o confermate idonee altre 10 Unioni di comuni ed a fine anno risultano complessivamente idonee a rilasciare provvedimenti paesaggistici 16 Unioni di comuni mentre per altre 7 Unioni risulta costituita una Commissione Paesaggio unica di riferimento per i comuni associati.. Tipologia di provvedimento paesaggistico Le categorie tipologiche considerate riguardano l autorizzazione o il diniego in procedura ordinaria (art. 146 del D. Lgs. 42/2004), l autorizzazione o il diniego in procedura semplificata (art. 4 del DPR 139/2010), la compatibilità o il diniego di compatibilità paesaggistica (art. 167 del D. Lgs. 42/2004). La grande maggioranza dei provvedimenti (n oltre il 90%) è relativo ad autorizzazioni paesaggistiche ordinarie (54,76%) o semplificate (37,87%), mentre le compatibilità paesaggistiche favorevoli sono pari a circa il 6% ed i provvedimenti negativi (di diniego o di non compatibilità) riguardano meno del 2% del totale. Il modestissimo numero di provvedimenti negativi (n ,31%) deriva anche dal ruolo delle Commissioni Paesaggio locali che, esprimendo suggerimenti e proposte di modifica dei progetti presentati, consentono possa venir formulata una valutazione paesaggistica favorevole anziché un provvedimento negativo. 5

6 I provvedimenti rilasciati dai diversi enti non mostrano scostamenti significativi, per tipologia di provvedimento, rispetto alle percentuali sopra illustrate: si segnala - rispetto alla media - una percentuale maggiore di provvedimenti negativi espressi dai Parchi (circa 5%) e dalle Comunità Montane (circa 4%).. Tipologia di opere ed interventi La classificazione per tipologia riguarda 26 distinte categorie di seguito illustrate. Emerge immediatamente come i tipi ricorrenti, che complessivamente rappresentano oltre il 50% del totale dei provvedimenti inseriti in MAPEL, siano relativi ad opere ed interventi di: - Manutenzione straordinaria (n ,31%); - Nuova costruzione (n ,93%) - Ristrutturazione edilizia (n ,19%). Dal confronto con i dati dello scorso anno vanno segnalate alcune variazioni significative. Si riscontra un lieve incremento percentuale delle opere di manutenzione straordinaria (un + 3%) e di nuova costruzione (un + 1,50%); il raddoppio del peso percentuale delle insegne pubblicitarie (dal 2,42% al 5,04%), delle recinzioni, accessi carrai e pedonali (dal 1,59% al 3,47%) e della trasformazione bosco (dallo 0,35% allo 0,74%); il quadruplicamento del taglio alberi (dallo 0,35% al 1,77%) e delle opere sul demanio (dallo 0,16% allo 0,78%). Infine è degno di nota il quasi dimezzamento dei provvedimenti inseriti in MAPEL nella categoria altro (dal 31,56% al 18,44%) frutto soprattutto dell azione costante condotta dagli uffici nei confronti degli Enti locali per inserire correttamente in base alla tipologia dell opera i provvedimenti rilasciati. Resta ancora un fattore inerziale di alcuni enti che, forse per comodità, inseriscono sotto la voce altro opere/interventi che risulterebbero facilmente classificabili nelle altre 25 categorie tipologiche (ad esempio vengono inseriti provvedimenti con la dizione altro-opere di manutenzione ordinaria ; altro-recinzione ; altro- pannelli fotovoltaici ; ). 6

7 Tipologia opera/intervento Numero provvedimenti % Cave, discariche, rifiuti 90 0,65 Impianti comunicazione 117 0,85 Impianti energie rinnovabili 364 2,63 Impianti tecnici e tecnologici 485 3,51 Infrastrutture mobilità 134 0,97 Insegne pubblicitarie 696 5,04 Interventi pertinenziali (box, ecc.) 289 2,09 Linee e cabine elettriche 159 1,15 Manufatti leggeri anche prefabbricati 171 1,24 Manutenzione ordinaria 242 1,75 Manutenzione straordinaria ,31 Modifiche morfologie terreno 55 0,40 Nuova costruzione ,93 Opere urbanizzazione 118 0,85 Opere idrauliche 51 0,37 Opere sul demanio 108 0,78 Recinzioni, accessi carrai, pedonali 480 3,47 Restauro e risanamento conservativo 99 0,72 Ristrutturazione edilizia ,19 Ristrutturazione urbanistica 19 0,14 Sistemazioni agrarie-idraulico-forestali 38 0,27 Sistemazioni aree esterne 208 1,51 Strade agro-silvo-pastorali 33 0,24 Taglio alberi 245 1,77 Trasformazione bosco 102 0,74 Altro ,44 Totale ,00 Significativi sono anche alcuni dati relativi alle seguenti tipologie di opere: - Impianti energie rinnovabili (n ,63%); - Impianti tecnici e tecnologici (n ,51%); - Insegne pubblicitarie (n ,04%); - Manutenzione ordinaria (n ,75%); - Recinzioni, accessi carrai, pedonali (n ,47%); - Taglio alberi (n ,77%). Nel complesso queste ultime categorie di opere rappresentano circa il 18% del totale dei provvedimenti inseriti in MAPEL nel La maggior parte di queste opere ed interventi, oggetto di provvedimento paesaggistico in procedura semplificata, potrebbe non essere più assoggettata ad autorizzazione paesaggistica in forza di prossime nuove disposizioni del Codice del paesaggio (nuovo DPR sulla procedura semplificata e sulla esclusione da autorizzazione paesaggistica approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 gennaio 2017 ed alla firma del Presidente della Repubblica). Nel grafico che segue, alcune tipologie di opere sono state accorpate, tenendo conto del grado di omogeneità o similitudine che caratterizza alcuni interventi, per consentire una maggiore ed immediata leggibilità dei dati. 7

8 Ad esempio nella voce interventi pertinenziali sono accorpate le distinte voci interventi pertinenziali (box, ecc.), sistemazioni aree esterne e recinzioni, accessi carrai, pedonali ; nella voce modifiche agrarie - idraulico - forestali sono accorpate le distinte voci sistemazioni agrarieidraulico-forestali, modifiche morfologie terreno e strade agro-silvo-pastorali ; nella voce linee elettriche e comunicazione sono accorpate le distinte voci Linee e cabine elettriche e Impianti comunicazione ; nella voce impianti tecnici e manufatti sono accorpate le voci impianti tecnici e tecnologici e manufatti leggeri anche prefabbricati. Sono altresì evidenziate quelle tipologie di opere che potrebbero, almeno in parte, rientrare nelle nuove disposizioni del Codice del paesaggio in corso di approvazione. Questi dati sono stati utilizzati per elaborare la proposta delle Regioni per la modifica del DPR 139/2010. In particolare si era rilevato, già nel 2015 ma anche nel primo semestre 2016, che oltre l 80% di quei provvedimenti - per lo più in procedura semplificata - erano state rilasciati a seguito del decorrere dei termini assegnati a Soprintendenza che, evidentemente, aveva ritenuto fosse irrilevante o nulla l interferenza paesaggistica dei progetti. Sulla base di questi dati è possibile osservare come il contributo di MAPEL non riguardi solo la dematerializzazione della trasmissione dei provvedimenti paesaggistici ma contribuisce alla definizione di azioni per la tutela del paesaggio tramite l elaborazione di proposte di miglioramento/semplificazione delle procedure. Da MAPEL quindi un contributo per definire una serie di opere ed interventi, che proprio per la loro scarsa incidenza paesaggistica, potessero essere esclusi dall obbligo di autorizzazione.. gli Enti locali accreditati a MAPEL. La procedura per l inserimento dei dati in MAPEL prevede che gli Enti individuino preliminarmente gli utenti/operatori, che dovranno provvedere ad inserire i dati nell applicativo, dopo che si sono accreditati tramite CRS/CNS. 8

9 Alla data del 31 Dicembre 2016 risultano accreditati a MAPEL n. 912 enti (Comuni, Unioni Comuni, Parchi, Comunità Montane, Province e Città Metropolitana) con un incremento rispetto allo scorso anno di circa il 10%. ENTI LOCALI utenti accreditati % Comuni Unioni di comuni 8 1 Parchi 35 4 Comunità Montane 24 3 Province 30 3 TOTALE La stragrande maggioranza degli utenti opera per conto dei Comuni (circa 90%). Va rilevato che non tutti gli enti idonei si sono accreditati a MAPEL: in particolare circa 300 Comuni non risultano ancora accreditati mentre lo sono tutte le province e la città metropolitana di Milano, i parchi, le comunità montane e 8 Unioni di comuni. In alcuni casi si è riscontrato che il mancato accreditamento è dovuto solo alla mancanza di provvedimenti paesaggistici rilasciati: l ente si accredita solo nel momento in cui, a seguito del rilascio di un provvedimento, deve inserirlo in MAPEL. In altri casi (circa 30) si è riscontrato che il mancato accreditamento è dovuto al fatto che il Comune continua ad inviare i provvedimenti in formato cartaceo o telematico. Su quest ultimo aspetto obiettivo per il 2017 è continuare nell azione di convincimento degli enti ad accreditarsi ed a inserire in MAPEL tutti i provvedimenti rilasciati. Gli Enti locali idonei all esercizio delle funzioni paesaggistiche Alla data del 31 dicembre 2016 gli enti locali idonei all esercizio delle funzioni paesaggistiche, che conseguentemente possono rilasciare provvedimenti paesaggistici, sono le 12 Province, i 23 Parchi regionali, le 23 Comunità Montane, i Comuni e 16 Unioni di comuni. Va da sé che gli enti non idonei non possono esercitare le funzioni paesaggistiche attribuite dalla LR 12/2005 che debbono essere svolte per i territori di rispettiva competenza, dagli enti gestori di parco regionale, dalle comunità montane, nonché dalla Città metropolitana di Milano o dalle province per i restanti territori. (cfr. art. 80, comma 9 della LR 12/2005). Nelle tabelle sotto riportate sono indicati i dati disaggregati per tipologia di ente sovracomunale e dei comuni suddivisi per provincia. ENTI LOCALI SOVRACOMUNALI Numero Enti "idonei" Numero % Numero Commissioni Paesaggio Amministrazioni provinciali Enti gestori dei parchi Comunità montane Unioni di comuni (o associazioni sovracomunali) TOTALE ENTI SOVRACOMUNALI

10 Per quanto riguarda le Unioni occorre dire che, oltre alle 16 Unioni che esercitano in luogo dei comuni le competenze paesaggistiche attribuite per legge, altre 7 Unioni (o associazioni di comuni) hanno costituito in forma convenzionata/associata una Commissione paesaggio ed una struttura tecnica consorziata al fine di garantire un miglior servizio in termini di efficienza ed efficacia delle valutazioni paesaggistiche ai comuni di riferimento. COMUNI Numero comuni ( ) Comuni "idonei" Numero % Numero Commissioni Paesaggio Provincia di BERGAMO Provincia di BRESCIA Provincia di COMO Provincia di CREMONA Provincia di LECCO Provincia di LODI Provincia di MANTOVA Città Metropolitana di MILANO Provincia di MONZA e BRIANZA Provincia di PAVIA Provincia di SONDRIO Provincia di VARESE TOTALE COMUNI % Dai grafici e dalle tabelle riprodotte risulta evidente una distribuzione geografica (per ambiti provinciali) che sconta alcune differenze soprattutto nel rapporto percentuale tra numero totale dei comuni della provincia di appartenenza e numero dei comuni idonei. 10

11 Non necessariamente le aree con rapporto percentuale tra comuni idonei e comuni totali più basso è sintomo di minore sensibilità paesaggistica : questo dato deriva anche dalla minor superficie di aree tutelate in alcune province lombarde (Lodi e Monza-Brianza) e, quindi, minore è la necessità di acquisire l idoneità all esercizio delle funzioni paesaggistiche non dovendo esercitarle. Infine è opportuno segnalare che il numero dei comuni non idonei (circa 250) andrà diminuendo, probabilmente in modo consistente già nel corso del corrente anno, in seguito alle modifiche alla LR 12/2005 (apportate con le leggi regionali n. 38/2015 e n. 14/2016) che hanno stabilito per tutti gli enti (cfr. vigente art. 81 della LR 12/2005) l obbligo di dotarsi di Commissione Paesaggio.. enti associati/convenzionati/consorziati Del totale dei comuni idonei (n pari all 83% del totale dei comuni), un discreto numero (n pari a circa il 26% degli idonei) esercitano le funzioni paesaggistiche in forma convenzionata, associata o come Unioni di Comuni, e questo spiega perché il numero delle Commissioni Paesaggio comunali sia significativamente minore. Le convenzioni, riguardano prevalentemente l utilizzo di una unica Commissione Paesaggio e sono sottoscritte principalmente tra i Comuni medesimi (generalmente per aree geografiche o ambiti paesaggistici omogenei), oppure tra Comune ed Ente Parco o tra Comune e Comunità Montana. In alcuni casi (soprattutto per le convenzioni tra Comune e Comunità montana) si assiste non solo alla convenzione per l utilizzo da parte del comune della Commissione Paesaggio dell ente montano, ma i comuni conferiscono alla Comunità Montana l esercizio delle funzioni paesaggistiche che la legge regionale attribuisce al comune: la scelta del comune è volta a ricercare una maggior efficienza ed efficacia delle valutazioni paesaggistiche Comuni in provincia di numero Comuni "idonei" Comuni consorziati (in Unione, con Comunità Montane o Parchi) Numero % su idonei BERGAMO ,83% BRESCIA ,58% COMO ,24% CREMONA ,39% LECCO ,94% LODI ,32% MANTOVA ,33% Città metropolitana di MILANO ,83% MONZA e BRIANZA ,29% PAVIA ,24% SONDRIO ,33% VARESE ,18% TOTALE ,78% Le Unioni di comuni hanno scelto in misura prevalente (16 su 23) di esercitare direttamente, a seguito del conferimento da parte dei comuni associati, le funzioni paesaggistiche attribuite ai comuni dalla LR 12/2005 come modificata ed integrata dalla LR 38/2015 e dalla LR 14/

12 E evidente, come emerge dai dati sopra illustrati, che le realtà più collaborative risultano essere di gran lunga quelle dei Comuni delle province di Cremona (75%), Mantova (52%) e Pavia (39%), dove risultano costituite un minor numero di Commissioni Paesaggio rispetto ai comuni idonei : ciò consente - stante una unica Commissione Paesaggio si occupa di territori anche molto estesi anche se appartenenti a diversi Comuni - una maggiore omogeneità delle valutazione paesaggistiche. In altri termini tale scelta consente benefici che consistono: - nella riduzione della onerosità dei procedimenti poiché costa meno, sia in termini economici che di tempo, convocare una sola commissione paesaggio che si occupi di istanze paesaggistiche riguardanti i Comuni che si sono associati/consorziati tra di loro; - nella possibilità/opportunità che una unica Commissione Paesaggio valuti le trasformazioni paesaggistiche utilizzando criteri paesaggistici omogenei per territori amministrativamente diversi ma paesaggisticamente unitari.. verifica/conferma idoneità enti locali Nel corso del 2015, anche a seguito della vasta tornata elettorale del 2014 (1039 comuni alle elezioni) cui era seguita nei mesi successivi la nomina delle nuove Commissioni Paesaggio locali, le istruttorie condotte per la verifica della idoneità all esercizio delle funzioni paesaggistiche avevano riguardato un consistente numero di enti locali. istruttorie Enti "idonei" variazioni numero istruttorie Comuni Parchi Comunità Montane Province Unioni nuovi comuni idonei comuni non più idonei

13 Anche nel 2016 (tenuto conto che nel corso del 2015 i comuni andati alle elezioni sono stati 66 mentre sono stati 239 nel 2016) l attività ha comportato un rilevante numero di istruttorie, concluse con l approvazione di 8 decreti regionali in aggiornamento dell elenco degli enti idonei, per la più parte relative ai comuni, ma con un dato in aumento riguardante le Unioni di comuni (in parte dovuto anche all obbligo di associarsi stabilito dalle norme nazionali sugli enti locali). istruttorie Enti "idonei" numero istruttorie Comuni Parchi Comunità Montane Province Unioni nuovi comuni idonei variazioni comuni non più idonei L attività istruttoria del 2016 non ha solo verificato/confermato l idoneità su richiesta degli enti ma, attività estremamente impegnativa, ha riguardato tutti gli Enti idonei (verificando scadenza delle Commissioni Paesaggio, variazioni intervenute) e non idonei, invitando questi ultimi ad adottare gli atti necessari per conseguire l idoneità paesaggistica.. le Commissioni Paesaggio comunali La istituzione e nomina della Commissione Paesaggio è uno dei requisiti essenziali, assieme alla presenza di una struttura, o specifica professionalità, che garantisca la separatezza delle valutazioni paesaggistica ed edilizia-urbanistica, affinché l ente possa essere considerato idoneo all esercizio delle funzioni paesaggistiche ai sensi dell art. 146 del D. lgs. 42/2004. Regione Lombardia ha approvato i criteri per il riconoscimento di tale idoneità (DGR 7977/2008) e la verifica che gli enti locali siano in possesso dei requisiti prescritti è una attività che viene svolta in modo continuo (cfr. paragrafo precedente). Le commissioni paesaggio comunali istituite al sono 1015 e ne fanno parte componenti con diversi profili professionali. 13

14 La prevalenza di architetti, ed a seguire ingegneri e geometri, è quanto emerge con immediata evidenza sia a livello regionale che per quanto riguarda i dati a livello provinciale. Questo dato appartiene in qualche misura alla storia delle professioni: queste figure professionali, oltre ad essere artefici (in modo corretto o meno) delle trasformazioni territoriali e paesaggistiche, sono da sempre presenti nelle ex Commissioni edilizie dei comuni lombardi. Se si analizza il dato disaggregato per provincia non vi sono da segnalare particolari scostamenti rispetto ai dati aggregati a scala regionale, salvo alcune eccezioni di seguito meglio illustrate. Rispetto ai dati a livello regionale, il dato disaggregato a livello provinciale (cfr. tabella alla pagina seguente), segnala, nella composizione delle Commissioni paesaggio comunali, una maggiore percentuale di: - architetti nelle province di Cremona, Lodi, Monza e Brianza e Città metropolitana di Milano; - ingegneri nelle province di Pavia e Sondrio; - geometri nelle province di Mantova, Sondrio e Varese; - agronomi/forestali nelle province di Brescia, Mantova, Varese e Città metropolitana di Milano; - geologi nelle province di Bergamo, Cremona e Pavia. Percentuali componenti Commissioni paesaggio comunali per provincia (per titolo professionale) architetti ingegneri geometri agronomiforestali geologi altro Provincia di BERGAMO 55,36% 13,96% 12,99% 4,22% 11,53% 1,95% Provincia di BRESCIA 62,71% 14,58% 11,67% 4,58% 4,79% 1,67% Provincia di COMO 67,31% 11,86% 12,83% 1,69% 4,12% 2,18% Provincia di CREMONA 72,22% 10,00% 1,11% 2,22% 12,22% 2,22% Provincia di LECCO 68,15% 16,53% 11,29% 0,81% 2,82% 0,40% Provincia di LODI 74,55% 12,73% 0,00% 3,64% 1,82% 7,27% Provincia di MANTOVA 63,49% 10,32% 17,46% 4,76% 0,79% 3,17% Città Metropolitana di MILANO 75,51% 8,16% 6,71% 4,96% 2,92% 1,75% Provincia di MONZA e BRIANZA 72,66% 7,91% 10,79% 2,88% 2,88% 2,88% Provincia di PAVIA 51,85% 20,90% 11,38% 1,85% 11,90% 2,12% Provincia di SONDRIO 49,56% 21,68% 15,93% 2,21% 7,96% 2,65% Provincia di VARESE 58,33% 10,59% 15,77% 5,63% 8,56% 1,13% Regione Lombardia 61,89% 13,74% 12,00% 3,51% 6,91% 1,94% Dal grafico sottoriportato è immediatamente visibile, anche a livello di dato disaggregato per provincia, la prevalenza di architetti (seguiti da ingegneri e geometri) nella composizione delle Commissioni Paesaggio comunali. 14

15 . le Commissioni Paesaggio sovracomunali Le Commissioni paesaggio sovracomunali costituite al presso le Amministrazioni provinciali (12), gli Enti gestori dei parchi (20), le Comunità montane (23) e le Unioni di comuni o associazioni sovracomunali (22), sono composte dai profili professionali indicati nei grafici e tabelle seguenti. 15

16 Dalla lettura del dato aggregato relativo alle commissioni paesaggio dei parchi, delle comunità montane, delle province e delle unioni di comuni risulta, rispetto ai dati delle commissioni paesaggio comunali, una prevalenza degli architetti (poco meno del 50%) ed una elevata presenza di agronomi e forestali (circa il 20%): questo dato è conseguenza oltre che delle competenze paesaggistiche attribuite a questi enti anche di un corretto ed adeguato modo di operare nella ricerca di candidature con un profilo professionale adeguato per la commissione paesaggio. componenti Commissioni paesaggio sovracomunali (per titolo professionale) architetti ingegneri geometri agronomiforestali geologi Unioni di comuni Province Parchi regionali Comunità Montane Totale altro Disaggregato per tipologia di ente sovralocale si attengono alcuni dati ulteriormente significativi: - agronomi e forestali rappresentano il 25% dei componenti le commissioni paesaggio dei Parchi; - agronomi e forestali rappresentano oltre il 25% dei componenti le commissioni paesaggio delle Comunità Montane e si avvicinano molto agli architetti (31%). Dal grafico sottoriportato risulta immediatamente visibile e comparabile, a livello di dato disaggregato per tipologia di ente sovralocale, la prevalenza di architetti (seguiti agronomi-forestali e ingegneri) nella composizione delle Commissioni Paesaggio comunali. 16

17 . le Commissioni Paesaggio: uomini e donne Alcune considerazioni sul tema parità di genere nella composizione delle Commissioni Paesaggio a soli fini statistici e senza voler formulare alcuna valutazione di merito: non è possibile sulla sola base dei dati riportati anche solo azzardare qualsiasi relazione tra composizione della commissione paesaggio e qualità delle valutazioni paesaggistiche dalla stessa formulate. Questa potrebbe essere una azione nella quale cimentarsi con uno sguardo curioso per cercare di verificare se esista una qualche relazione. Dai dati 2016 emerge che non vi sono scostamenti significativi tra la composizione delle commissioni paesaggio comunali e quelle sovracomunali: le commissioni sono composte per circa un quarto da donne e per i restanti tre quarti da uomini. Queste percentuali sono sostanzialmente le medesime dello scorso anno. componenti Commissioni paesaggio totale uomini % donne % Commissioni paesaggio comunali Commissioni paesaggio sovralocali I dati dei componenti commissioni comunali disaggregati per provincia illustrano alcuni dati che si discostano, anche in modo sensibile, rispetto al dato aggregato. Le commissioni paesaggio comunali con maggiore presenza femminile sono in provincia di Lodi (36,36%), Monza e Brianza (29,50%) e nella Città metropolitana di Milano (33,53%) mentre quelle con minor presenza femminile sono Sondrio (8,41%), Cremona (16,67%), Como (17,19%) e Bergamo (17,37%). 17

18 Le commissioni paesaggio sovracomunali con maggiore presenza femminile, come nel precedente anno, sono quelle delle Province (33,80%) e delle Unioni di Comuni (29,89%) mentre al di sotto della media regionale si collocano le Comunità Montane (20,69%).. controllo e monitoraggio dei provvedimenti paesaggistici rilasciati dagli enti locali. Anche nel corso del 2016 è stato avviato un programma di controllo delle autorizzazioni paesaggistiche rilasciate dagli enti locali. Si sono controllati, tramite la consultazione dell applicativo MAPEL, n.110 provvedimenti di Enti Locali (n. 104 Comuni, n. 2 Unioni di Comuni, n. 3 Parchi e n. 1 Comunità Montana) individuati per localizzazione geografica con riferimento alle unità di paesaggio del P.P.R. (ambiti montani, collinari, lacuali e di pianura). Risultano conformi e congruenti alle normative di riferimento circa il 49% dei provvedimenti verificati; mentre per il restante 51% si è provveduto a suggerire, le necessarie modifiche ai testi indicando corretti riferimenti legislativi e normativi, motivazioni esaustive e relazioni pertinenti. I riscontri ottenuti da questa attività risultano positivi, sia per le puntuali indicazioni suggerite agli Enti sia per le utili informazioni acquisite che consentiranno di precisare azioni di accompagnamento, tramite interventi formativi e di aggiornamento, tese a conseguire una migliore gestione delle procedure paesaggistiche ed alla semplificazione del loro iter. 18

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