LUCE: IL COLORE E LA PERCEZIONE LICEO SCIENTIFICO «A. GRAMSCI» DI IVREA CLASSE 4^C

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1 LUCE: IL COLORE E LA PERCEZIONE LICEO SCIENTIFICO «A. GRAMSCI» DI IVREA CLASSE 4^C I N S E G N A N T E M A R I A R I TA R I Z Z O

2 1-NATURA DELLA LUCE 2-SINTESI DEI COLORI 3 SCOMPOSIZIONE DELLA LUCE 5-MACCHINA FOTOGRAFICA 6-ILLUSIONI OTTICHE 4 L OCCHIO 7-SPETTRO DEL VISIBILE

3 NATURA DELLA LUCE Che cos è la luce? Per secoli gli scienziati hanno discusso sulla natura della luce e dal 1600 i modelli proposti furono due: il modello corpuscolare (sostenuto da Isaac Newton): la luce è il flusso di particelle di materia emesse in tutte le direzioni dalle sorgenti luminose. il modello ondulatorio (sostenuto da Christiaan Huygens): la luce è un onda. Nell esperimento della doppia fenditura di Young è possibile notare i due comportamenti simultaneamente.

4 TEORIA DEI QUANTI DI LUCE Nel 1905 Albert Einstein per spiegare l effetto fotoelettrico riprese il modello corpuscolare proponendo di pensare all onda elettromagnetica come costituita da particelle: i quanti di luce, successivamente chiamati fotoni. I FOTONI I fotoni sono particelle prive di massa m0 = 0 Si muovono alla velocità della luce c = f L energia dei fotoni è legata alla frequenza e quindi alla lunghezza d onda E=h f

5 LA PERCEZIONE DEL COLORE Due tasti di pianoforte suonati contemporaneamente creano due suoni che mantengono la loro individualità pur creando effetti di armonia: non si ha una nota dominante intermedia. Questo perché la percezione sonora è un processo fisico. TEORIA DEL COLORE Dueefrequenze diverse emesse insieme Nella teoria del colore, in ottica, laluminose mescolanza additiva di due o più perdono colori la loro identità e vengonoadditiva) percepite come un unico a frequenza intermedia: ad esempio (nota anche come miscela è la somma di piùstimolo stimoli percettivi. giallo + rosso = arancione. La percezione della luce è infatti un processo chimico. La sensazione visiva, pur senza ottenere alcuna interferenza tra i due fasci di luce, è data dalla risultante cromatica.

6 L OCCHIO L'occhio umano raccoglie la luce e ne regola l'intensità attraverso la pupilla. Un sistema regolabile di lenti naturali (la cornea, il cristallino ed il corpo vitreo) focalizzano la luce per formarne un'immagine rimpicciolita e capovolta sulla retina. La retina trasforma questa immagine in segnali elettrici che attraverso il nervo ottico vengono inviati al cervello per l'elaborazione e l'interpretazione.

7 PERCEZIONE DEL COLORE La curva di risposta dell occhio ad una luce monocromatica, al variare della lunghezza d onda, dipende dai coni (funzione fotottica) piuttosto che dai bastoncelli (funzione scotottica). Vi sono tre tipi di coni (component dell occhio che rilevano I colori): CONI S (short): sensibili a lunghezze d onda corte, fino a 420nm (attribuiti al blu, da cui coni B) CONI M (medium): sensibili a lunghezze d onda medie, fino a 530nm (attribuiti al verde, da cui coni G) CONI L (long): sensibili a lunghezze d onda lunghe, fino a 565nm (attribuiti al rosso, da cui coni R)

8 MACCHINA FOTOGRAFICA Scatola dotata di un'apertura circolare, attraverso la quale un sistema di lenti (l'obiettivo) proietta le immagini su di una superficie sensibile alla luce (la pellicola), posta all'interno della scatola stessa. MACCHINA FOTOGRAFICA-OCCHIO

9 PERCEZIONE Gli occhi convertono gli stimoli luminosi in informazioni nervose. Il nostro cervello deve codificare le informazioni per ricostruire l'immagine e interpretarla al fine di estrarre rappresentazioni utili del mondo che ci circonda. Nella retina si forma un'immagine capovolta, ma il cervello è in grado di capovolgere questa immagine bidimensionale per interpretarla correttamente in una realtà tridimensionale. L uomo percepisce le informazioni provenienti dal mondo esterno non come fatti isolati, ma raggruppandole in contesti complessi.

10 FIGURE AMBIGUE Si tratta di immagini con due o più possibili figure distinte osservabili. Le singole figure possono essere viste a seconda del punto di vista (per esempio capovolgendole), ed in tale caso la percezione è oggettiva, oppure a seconda delle aspettative, quindi la natura dell'illusione è psicologica e soggettiva.

11 FIGURE AMBIGUE GIUSEPPE ARCIMBOLDO Giuseppe Arcimboldo o Arcimboldi, (Milano ) - noto soprattutto per le sue grottesche "Teste Composte", ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro, oggetti o elementi dello stesso genere (prodotti ortofrutticoli, pesci, uccelli, libri, ecc) collegati metaforicamente al soggetto rappresentato, in modo da sublimare il ritratto stesso.

12 NEWTON E LA LUCE: IL PRISMA La dispersione della luce attraverso un prisma era un fenomeno noto fin dall antichità. Newton intuì per primo che la luce era costituita da raggi colorati dotati di angoli di rifrazione differenti. Egli dimostrò sperimentalmente nel 1676 come, servendosi di un prisma triangolare, la luce bianca del Sole possa venire scomposta nei colori dello spettro.

13 SPETTRO VISIBILE La luce visibile è una radiazione elettromegnetica frequenza da 428 THz a 749 THz e lunghezza d onda 700 nm 400 nm Le lunghezze d'onda corrispondenti in altri mezzi, come l'acqua, diminuiscono proporzionalmente all'indice di rifrazione La massima sensibilità media dell'occhio umano si ha ai 560 nm (540 THz) dello spettro elettromagnetico

14 SCOMPOSIZIONE DELLA LUCE DIFFRAZIONE CON IL CD Luce naturale del sole : spettro continuo Lampadina a incandescenza: spettro continuo Lampadina a fluorescenza: spettro discreto

15 LAVORO PRURIDISCIPLINARE A CURA DEI RAGAZZI DELLA CLASSE 4C ALBERGHINO ANDREA MANINA ALESSIA SHELBY BELTRAMI MICHELLE MASSARA MARCO BERTOLINO SOFIA MONTEU RICHIARDI ALBERTO BORRA GIACASSO MARCO PEGORARO FRANCESCA BRANDANI MICOL PEROTTINO ELISA LI BURATTO FRANCESCA POLLONO JACOPO CIGNETTI GRAGORIO ROSSI CHIARA CIGNO ARIANNA SPEDICATO FERRANDO GIADA TINETTI MARCELLO FORNERO CHIARA VECCHIA RICCARDO FRANCHETTO SOPHIA VERNETTO CORINNA ANNA GRAZIE PER L ATTENZIONE